La rinite occupazionale, distinta a sua volta in allergica e non allergica, si sviluppa a seguito dell esposizione a sostanze aerodisperse nell

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La rinite occupazionale, distinta a sua volta in allergica e non allergica, si sviluppa a seguito dell esposizione a sostanze aerodisperse nell"

Transcript

1 1

2 2

3 La rinite occupazionale, distinta a sua volta in allergica e non allergica, si sviluppa a seguito dell esposizione a sostanze aerodisperse nell ambiente professionale. Spesso si tratta di agenti irritanti (per esempio solventi), ma possono essere in causa anche allergeni presenti nelle materie prime o derivanti dai processi di lavorazione. L importanza della rinite occupazionale si può declinare su un duplice fronte: da un lato il suo impatto sulla salute e sul benessere del lavoratore, del quale può tra l altro influenzare negativamente la produttività; dall altro, in considerazione dello stretto rapporto asma-rinite, illustrato nel modulo precedente, il potenziale rischio di aggravamento della sintomatologia e della funzione respiratoria in occasione dell esposizione agli allergeni scatenanti. 3

4 La rinite occupazionale può essere classificata secondo due principali modalità. La prima valuta se le manifestazioni sono determinate oppure aggravate dall esposizione all ambiente professionale. La seconda, invece, è prettamente basata sulla fisiopatogenesi, allergica e non allergica. 4

5 Per quanto la rinite allergica sia una patologia comune, la prevalenza e l'incidenza della rinite occupazionale nella popolazione non sono state quasi mai oggetto di studi specifici. Un indagine basata sul Registro finlandese delle malattie professionali nel periodo aveva per esempio evidenziato che le professioni ad alto rischio comprendono pellicciai, fornai, allevatori, lavoratori di trasformazione alimentare, veterinari, agricoltori, addetti alla produzione o all assemblaggio di componenti elettronici e lavoratori in cantieri nautici. 5

6 La prevalenza della rinite occupazionale varia dal 2% all 87% nei lavoratori esposti ad allergeni a elevato peso molecolare (per lo più glicoproteine di origine vegetale e animale) e dal 3% al 48% in quelli esposti ad allergeni a basso peso molecolare. 6

7 I dati disponibili indicano che questa patologia ha in genere una diffusione di 2-4 volte più elevata dell asma professionale, rispetto al quale viene tuttavia paradossalmente sottostimata e trascurata. Una delle ragioni probabili di tale evidenza contraddittoria è legata alla diversità dei criteri seguiti per la diagnosi nelle singole realtà professionali nazionali o locali, sottolineata anche negli studi prospettici reperibili nella letteratura scientifica. Un altra motivazione è che mentre per l asma professionale la definizione si basa sulle alterazioni fisiopatologiche che si instaurano nelle vie aeree inferiori (limitazione al flusso), nella rinite questo approccio non trova facile riscontro pratico: la limitazione al flusso nasale, infatti, non sempre è presente nella rinite occupazionale e le varie metodiche impiegate per valutare la pervietà nasale, l iper-reattività aspecifica e l'infiammazione, oltre a essere scarsamente applicate nella pratica clinica, non sono state accuratamente validate. Da qui la definizione poc anzi illustrata, che si basa concettualmente sulla sintomatologia (congestione, starnuti, rinorrea, prurito) e sulla relazione causale tra esposizione all ambiente di lavoro e manifestazione della patologia. 7

8 Nella forma allergica i sintomi della rinite occupazionale sono legati a reazioni di ipersensibilità che possono chiamare in causa l intervento di anticorpi specifici oppure l immunità cellulo-mediata. Lo sviluppo della sensibilizzazione a uno specifico agente occupazionale si manifesta infatti dopo un periodo di latenza durante il quale ha luogo il processo di sensibilizzazione nei confronti dell allergene. Una volta compiuto tale percorso, i sintomi si ripresentano in occasione di una nuova esposizione al componente sensibilizzante a concentrazioni che non determinano alcuna conseguenza sugli altri lavoratori. I sintomi possono essere intermittenti o persistenti in relazione alla frequenza e all entità dell esposizione all'agente causale, il cui ruolo può essere documentato mediante opportuni test di provocazione nasale, che dimostrano una riduzione della pervietà nasale, un aumento delle secrezioni oppure la presenza di flogosi 8

9 La rinite occupazionale IgE-mediata può essere determinata da una vasta gamma di allergeni di alto peso molecolare e da alcuni di basso peso molecolare per i quali è stato documentato tale meccanismo di sensibilizzazione (per esempio sali di platino, coloranti e anidridi acide). La forma non IgE mediata può essere indotta da agenti di basso peso molecolare, quali per esempio isocianati, sali di persolfato o polvere di legno, che agiscono in qualità di apteni per i quali la dinamica allergica non è ancora stata del tutto caratterizzata. 9

10 Questa categoria comprende diversi tipi di rinite causata da fattori irritanti che non coinvolgono meccanismi immunologici. È stato per esempio documentato che esposizioni singole o multiple a concentrazioni molto elevate di composti irritanti, alcuni dei quali riportati nella tabella, possono provocare sintomi transitori o persistenti della rinite senza un periodo di latenza. In questi casi la dimostrazione di una relazione causale con il luogo di lavoro può essere estrapolata soltanto dall associazione temporale tra l'esposizione a concentrazioni insolitamente elevate di sostanze irritanti e lo sviluppo della sintomatologia rinitica o di altri indici oggettivi della malattia. 10

11 Per caratterizzare la forma irritativa più grave è stata introdotta la denominazione rinite corrosiva, caratterizzata da infiammazione permanente della mucosa nasale, talvolta associata a ulcerazioni e addirittura a perforazione del setto nasale, che può svilupparsi dopo esposizione ad alte concentrazioni di sostanze irritanti. 11

12 Si definisce riacutizzata dall attività lavorativa una rinite preesistente o concomitante (allergica o non allergica) che peggiora con l'esposizione all ambiente di lavoro, dal quale però non è causata. È infatti molto probabile che possano manifestarsi sintomi di rinite innescati da un ampia varietà di fattori dell ambiente professionale, inclusi agenti irritanti (per esempio sostanze chimiche, polveri, fumi), agenti fisici (per esempio variazioni di temperatura), fattori emotivi, fumo passivo e odori forti (per esempio profumi). Sotto il profilo clinico la rinite esacerbata dal lavoro è simile alla rinite occupazionale e dovrebbe essere considerata soltanto dopo l attenta esclusione di una sensibilizzazione specifica a un allergene professionale. I meccanismi patogenetici sono stati scarsamente approfonditi, ma è stato dimostrato che la risposta nasale agli stimoli irritanti presenta ampia variabilità interindividuale ed è influenzata dall età, dal sesso e dalla presenza di rinite allergica. 12

13 L'esposizione, l atopia e il fumo si sono sempre caratterizzati come i principali potenziali determinanti per lo sviluppo di rinite occupazionale. In particolare un rapporto dose-risposta tra livello di esposizione e sensibilizzazione IgE mediata è stato documentato per numerosi allergeni a elevato peso molecolare, tra cui animali da laboratorio (per esempio negli stabularisti), farina, insetti, alfaamilasi ed enzimi impiegati nei detersivi. Benché la relazione tra livello di IgE ed entità dei sintomi sia poco nota, la comparsa di IgE nei confronti di alcuni agenti sembra essere un forte predittore di sintomi di rinite e asma. L'atopia è stata associata a un maggior rischio di sensibilizzazione a una varietà di allergeni a elevato peso molecolare. Gli studi disponibili non hanno invece prodotto risultati convincenti e univoci per quanto riguarda i rapporti tra atopia e sensibilizzazione specifica nei lavoratori esposti ad agenti a basso peso molecolare. Il rapporto tra il fumo passivo e la sensibilizzazione sul lavoro è infine controverso e tuttora oggetto di discussione e confronto scientifico. 13

14 Per quanto riguarda l'associazione tra rinite e asma professionale è stato documentato che i sintomi della rinite sono frequenti negli individui con asma professionale, come mostra questa tabella che riassume i dati epidemiologici. Non sussistono differenze rilevanti tra allergeni in funzione del peso molecolare, anche se l entità dei sintomi sembra maggiore quando sono coinvolti quelli a più elevato peso molecolare. È stato dimostrato che prurito nasale, secrezioni e prurito oculare erano predittori della presenza di asma professionale. Sono stati inoltre riportati sintomi di rinite occupazionale prima della comparsa di quelli di asma professionale nel 20-78% dei soggetti e anche in questo caso si ritiene che siano maggiormente coinvolti gli allergeni a elevato peso molecolare. In conclusione si può prevedere un aumento del rischio di asma, stimato in quasi 5 volte, nei soggetti con rinite occupazionale rispetto a quelli con altre malattie professionali 14

15 L incidenza di asma nei lavoratori con rinite professionale è inoltre più elevata negli agricoltori e nei lavoratori del legno. La slide illustra schematicamente i possibili rapporti tra rinite occupazionale e asma. 15

16 La raccolta della storia dell individuo con sospetta rinite occupazionale dovrebbe mirare a raccogliere una descrizione approfondita dell attività, dell eventuale esposizione a sostanze e delle condizioni igienico-ambientali del posto di lavoro. L obiettivo, oltre a stilare un elenco di possibili agenti sospetti, è di stabilire un legame tra frequenza di sintomi nasali in relazione all'esposizione professionale. Tale compito è di pertinenza del medico, ma il farmacista può in ogni caso svolgere un ruolo importante nella sensibilizzazione del lavoratore a valutare in maniera critica l intervento di fattori professionali attraverso semplici domande chiave, come quelle proposte dalla slide. 16

17 A scopo puramente descrittivo, non rientrando tra le competenze del farmacista, è riportato l algoritmo diagnostico suggerito dalle linee guida dell European Academy of Allergology and Clinical Immunology. 17

18 L'impatto socio-economico della rinite occupazionale è stato scarsamente valutato e i dati disponibili riguardano soprattutto altre forme di rinite. Se i costi diretti, cioè quelli legati essenzialmente alla cura, sembrano essere piuttosto modesti, sembrano invece più rilevanti quelli indiretti, dovuti a peggioramento delle malattie delle vie aeree associate (sinusite, asma), effetti avversi del trattamento farmacologico e perdita di produttività. Quest ultima è stata valutata in uno studio su panettieri norvegesi: nel corso di due anni di follow-up 5 lavoratori su 180 furono costretti a lasciare il lavoro a causa di problematiche dovute a rinite, congiuntivite o dermatite. L impatto sulla vita quotidiana è stato oggetto soltanto di uno studio condotto in Olanda su lavoratori in serre di peperoni, dal quale, in confronto con individui affetti da rinite persistente, era emersa una riduzione significativa più a carico delle attività giornaliere che non della qualità del sonno e della sfera psicoemotiva. L istituzione di un registro nazionale, suggerita anche dalle linee guida ARIA, potrebbe consentire non soltanto il monitoraggio epidemiologico della rinite occupazionale, ma anche una valutazione dei costi e l identificazione di nuove strategie terapeutiche e preventive. 18

19 La terapia della rinite occupazionale ha un duplice obiettivo: attenuare i sintomi nasali e il loro impatto sul benessere del lavoratore e impedire possibilmente lo sviluppo di asma professionale. Le opzioni terapeutiche comprendono sia interventi ambientali volti a evitare l'esposizione all'agente causale sia il trattamento farmacologico. Il primo obiettivo, spesso gravato da implicazioni socioeconomiche, può essere raggiunto mediante il trasferimento dell interessato, ove possibile, ad altra linea produttiva, oppure attraverso l adozione di misure protettive (per esempio mascherine, filtri o barriere). I sintomi nasali, tuttavia, potrebbero non risolversi completamente anche dopo la completa eliminazione dell esposizione, motivo per cui è sempre opportuna una sorveglianza clinica. L'effetto di antistaminici non sedativi e corticosteroidi topici non è stato finora oggetto di studi approfonditi, ma è evidente che essi, insieme ai decongestionanti, costituiscono una risorsa importante e un alternativa adeguata all eliminazione o alla riduzione dell esposizione sul luogo di lavoro all'agente sensibilizzante. L'immunoterapia specifica (per esempio con estratti purificati di proteine di roditori, estratti di farina di frumento e lattice) è attualmente limitata dalla non disponibilità di estratti standardizzati per la maggior parte degli allergeni professionali e va usata con cautela. 19

20 20

RINITE ALLERGICA: punti chiave

RINITE ALLERGICA: punti chiave : punti chiave I principali sintomi della rinite allergica sono starnutazione, prurito, ostruzioni al flusso, produzione di secrezioni nasali mucose E causata da una reazione allergica IgE-mediata scatenata

Dettagli

Modulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico

Modulo 4. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico Modulo 4 Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico Classificazione di gravità prima dell inizio del trattamento STEP 4 Grave persistente STEP 3 Moderato persistente STEP 2 Lieve

Dettagli

Farmaci per il trattamento dell asma bronchiale

Farmaci per il trattamento dell asma bronchiale Farmaci per il trattamento dell asma bronchiale Università degli studi di Cagliari Facoltà di Medicina e Chirurgia Dipartimento di Neuroscienze Bernard B. Brodie Sezione Farmacologia Clinica Prof.ssa Maria

Dettagli

LE RINITI VASOMOTORIE

LE RINITI VASOMOTORIE LE RINITI VASOMOTORIE Processo infiammatorio cronico delle mucose nasali dovuto ad iperreattività nasale La rinite cronica rappresenta nelle sue diverse forme il più comune disturbo dell apparato respiratorio

Dettagli

Modulo 2 L IMPATTO DELLA RINITE ALLERGICA SULL ASMA

Modulo 2 L IMPATTO DELLA RINITE ALLERGICA SULL ASMA Modulo 2 L IMPATTO DELLA RINITE ALLERGICA SULL ASMA 1 Obiettivi del modulo 2 Spiegare la cosiddetta ipotesi unitaria alla base della patogenesi di rinite allergica e asma Commentare la frequente coesistenza

Dettagli

Quali novità nelle linee guida della gestione dell asma

Quali novità nelle linee guida della gestione dell asma Quali novità nelle linee guida della gestione dell asma COSA C E DI NUOVO nelle Linee Guida GINA 2014? Una nuova definizione di asma Enfasi sulla conferma della diagnosi Approccio pratico per stabilire

Dettagli

Patologie allergiche in ambito professionale

Patologie allergiche in ambito professionale Patologie allergiche in ambito professionale Francesca Larese Filon Unità Clinico Operativa di Medicina del Lavoro Dipartimento di Scienze di Medicina Pubblica Università degli Studi di Trieste Patologie

Dettagli

Newsletter medico-legale

Newsletter medico-legale Newsletter medico-legale Via G. Paisiello, 43 00198 Roma Tel. 06/855631 a cura di Marco Bottazzi e Gabriele Norcia della Consulenza medico-legale Inca Cgil Numero 23 /2009 Allergie professionali (1) Gli

Dettagli

TEST IN VIVO I TEST CUTANEI

TEST IN VIVO I TEST CUTANEI TEST IN VIVO I TEST CUTANEI Lo Skin Prick Test consiste nell applicare una goccia di estratto allergenico sulla cute dell avambraccio facendola penetrare negli strati superficiali della pelle tramite la

Dettagli

! " # 15/04/2007 severino aimi 1

!  # 15/04/2007 severino aimi 1 ! " # 15/04/2007 severino aimi 1 $ %& ' & (!)!) * % ) + $ + $ ( $ & *! #$!& & + 15/04/2007 severino aimi 2 RINITE ALLERGICA: definizione, $ &!) 15/04/2007 severino aimi 3 Eosinofili (EG2+) nelle biopsie

Dettagli

L ASMA PROFESSIONALE Dottor Marco Vaccarino Pneumologo Ospedale Israelitico di Roma

L ASMA PROFESSIONALE Dottor Marco Vaccarino Pneumologo Ospedale Israelitico di Roma L ASMA PROFESSIONALE Dottor Marco Vaccarino Pneumologo Ospedale Israelitico di Roma Per asma professionale si intende una forma di ostruzione variabile delle vie aeree casualmente correlata alla esposizione

Dettagli

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it GUIDA RAPIDA PER LA GESTIONE AMBULATORIALE DELLA BPCO Basatasuprogettoglobaleperladiagnosi,gestionee prevenzionebpco (Aggiornamento2007) IldocumentoGOLD completo(w ORKSHOPREPORTS)èconsultabilesulsitowww.goldcopd.it

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 15 ) Delibera N.567 del DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 15 ) Delibera N.567 del DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 31-05-2010 (punto N. 15 ) Delibera N.567 del 31-05-2010 Proponente DANIELA SCARAMUCCIA DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE

Dettagli

ANAMNESI LAVORATIVA. Prof.ssa Piera Boschetto Università degli Studi Ferrara

ANAMNESI LAVORATIVA. Prof.ssa Piera Boschetto Università degli Studi Ferrara ANAMNESI LAVORATIVA Prof.ssa Piera Boschetto Università degli Studi Ferrara Cos è l anamnesi lavorativa? Perché raccogliere l anamnesi lavorativa? Diagnosi di malattia professionale Cos è l anamnesi lavorativa?

Dettagli

La diagnosi di asma nel paziente adulto Legnago Sala Riello AULSS Maggio 2011

La diagnosi di asma nel paziente adulto Legnago Sala Riello AULSS Maggio 2011 La diagnosi di asma nel paziente adulto Legnago Sala Riello AULSS 21 11 Maggio 2011 Dott.G. Scarmagnan U.O.C. Pneumologia Legnago -VR- Asma bronchiale: definizione L asma bronchiale è una malattia cronica

Dettagli

CONGRESSO NAZIONALE AAIITO

CONGRESSO NAZIONALE AAIITO CORSI TEORICO PRATICI MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE 2017 I corsi teorico pratici, a numero chiuso, saranno svolti nelle seguenti fasce orarie: l PRIMO TURNO...15:00/17:00 l SECONDO TURNO... 17:15/19:15 n CORSO

Dettagli

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini

Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Katia Ferrari Alessio Montereggi Corrado Pini Il paziente con BPCO nella sua complessità Le problematiche nella gestione affrontate dal medico di medicina generale Corrado Pini Possibili cause di sottodiagnosi

Dettagli

ANAFILASSI DA ESERCIZIO FISICO. Master II Livello in Emergenze Pediatriche. Università degli Studi di Roma La Sapienza

ANAFILASSI DA ESERCIZIO FISICO. Master II Livello in Emergenze Pediatriche. Università degli Studi di Roma La Sapienza ANAFILASSI DA ESERCIZIO FISICO Master II Livello in Emergenze Pediatriche Arturo Ciccarelli Università degli Studi di Roma La Sapienza 14 Dicembre 2010 Anafilassi da esercizio fisico: definizione L anafilassi

Dettagli

NOVITA SULLE ALLERGIE AGLI ACARI DELLA POLVERE

NOVITA SULLE ALLERGIE AGLI ACARI DELLA POLVERE NOVITA SULLE ALLERGIE AGLI ACARI DELLA POLVERE GENERALITÀ L allergia agli Acari della polvere è una delle più frequenti nei paesi occidentali e rappresenta il principale fattore di rischio per lo sviluppo

Dettagli

SURVEY AIPO ASMA. Congresso Nazionale della Pneumologia Italiana Bologna, Giugno 2017

SURVEY AIPO ASMA. Congresso Nazionale della Pneumologia Italiana Bologna, Giugno 2017 SURVEY AIPO ASMA Congresso Nazionale della Pneumologia Italiana Bologna, 10-13 Giugno 2017 Survey ASMA Responder: 162 1. Quanti pazienti affetti da asma bronchiale vedi mensilmente? 10-20: 50,6% (82) 21-50:

Dettagli

Definizione. mediata.

Definizione. mediata. La rinite allergica Definizione La rinite allergica è una patologia infiammatoria a carico delle cavità nasali, caratterizzata da una tipica sintomatologia e da una reazione immunopatologica IgE-mediata

Dettagli

LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra

LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO Anna Caparra OSAS LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO e una condizione morbosa caratterizzata da episodi ricorrenti di ostruzione completa (apnea)

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 03 novembre 2014 pag. 1/5

ALLEGATOA alla Dgr n del 03 novembre 2014 pag. 1/5 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2056 del 03 novembre 2014 pag. 1/5 PRESCRIZIONE DI PRODOTTI IMMUNOTERAPICI PROVVISTI DI AIC INDICATI NEL TRATTAMENTO DELLA RINITE ALLERGICA NELLA REGIONE

Dettagli

Le classificazioni e valutazioni sulla cancerogenicità delle sostanze

Le classificazioni e valutazioni sulla cancerogenicità delle sostanze Le classificazioni e valutazioni sulla cancerogenicità delle sostanze Classificazione CEE (direttiva 93/21/CEE) Nella direttiva si ritrovano i criteri per la classificazione di una sostanza come cancerogena.

Dettagli

Legno e salute. Bernardino Ramazzini nel 1714 nella 2a edizione del De Morbis Artificum Diatriba a proposito dei falegnami scrive:

Legno e salute. Bernardino Ramazzini nel 1714 nella 2a edizione del De Morbis Artificum Diatriba a proposito dei falegnami scrive: Legno e salute Bernardino Ramazzini nel 1714 nella 2a edizione del De Morbis Artificum Diatriba a proposito dei falegnami scrive: Dal materiale lavorato i falegnami non hanno quasi nessun fastidio, se

Dettagli

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO

29/03/2015. FtR LAZZERI MARTA. 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO FtR LAZZERI MARTA 7.5 milioni gli italiani con malattie respiratorie croniche come asma o BPCO 1 OSTRUZIONE POLMONARE Cos è l asma Malattia infiammatoria cronica caratterizzata da attacchi acuti ( mancanza

Dettagli

ALEX-Allergy Explorer

ALEX-Allergy Explorer ALEX-Allergy Explorer IL SISTEMA BRILLANTE PER ESPLORARE LE ALLERGIE Allergy Explorer è il primo test allergologico in vitro multiplex che permette la misurazione simultanea delle IgE totali (tige) e delle

Dettagli

EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO

EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO Manuale Operativo SEPES Capitolo 4 EFFETTI DEGLI INCIDENTI CON ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO II PARTE 4.6 GRAVE REAZIONE ALLERGICA (anafilassi) Dott.ssa Carla Debbia Si tratta di una gravissima reazione allergica,

Dettagli

Che cosa ci insegna lo studio APE

Che cosa ci insegna lo studio APE XVII Congresso Nazionale Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Una Nuova Pediatria per la Nuova infanzia Educazione all uso corretto dei farmaci Che cosa ci insegna lo studio APE Guido Brusoni

Dettagli

UFFICIO STAMPA & RASSEGNA STAMPA a cura di RASSEGNA STAMPA SIAIP

UFFICIO STAMPA & RASSEGNA STAMPA a cura di RASSEGNA STAMPA SIAIP RASSEGNA STAMPA SIAIP 15 MAGGIO 2014 1 COMUNICATO STAMPA Allergie, Bernardini (SIAIP): Oltre il 30% dei bambini considerati allergici non lo è. Il documento di choosing wisely in allergologia pediatrica

Dettagli

Melanodermie Leucodermie

Melanodermie Leucodermie Melanodermie Leucodermie Dermatiti da contatto professionali - settori Epidemiologia: prevalenza La prevalenza nella popolazione generale è pari al 1.7-6.3%, ma aumenta nella popolazione lavorativa

Dettagli

L uso in sicurezza dei chemioterapici antiblastici: premesse e normative. Fabrizio Meliga

L uso in sicurezza dei chemioterapici antiblastici: premesse e normative. Fabrizio Meliga Corso di accreditamento e aggiornamento per operatori sanitari dedicati alla preparazione di farmaci antiblastici presso le varie U.F.A. Piemonte e Valle d Aosta 15-22 settembre 2015 L uso in sicurezza

Dettagli

Ultimo aggiornamento riferito alla settimana:

Ultimo aggiornamento riferito alla settimana: Ultimo aggiornamento riferito alla settimana: 17-06-2019 23-06-2019 Ogni grafico riporta l andamento delle pollinazioni e il confronto con l anno precedente di ognuna delle principali famiglie botaniche

Dettagli

RAPPORTO CONCLUSIVO. A cura di. Prof. Angela C. Pesatori Prof. Matteo Bonzini Dr. Dario Consonni

RAPPORTO CONCLUSIVO. A cura di. Prof. Angela C. Pesatori Prof. Matteo Bonzini Dr. Dario Consonni INDAGINE EPIDEMIOLOGICA: POSSIBILI RISCHI A LUNGO TERMINE PER LA SALUTE DEGLI ADDETTI ALLA PRODUZIONE DI ACIDO SOLFORICO PRESSO LA NUOVA SOLMINE (AGGIORNAMENTO AL 31 DICEMBRE 2013) RAPPORTO CONCLUSIVO

Dettagli

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Dipartimento Allergologia. Rimini, Novembre 2014

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Dipartimento Allergologia. Rimini, Novembre 2014 Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Dipartimento Allergologia Rimini, 21-23 Novembre 2014 INDICE Contesto Epidemiologia Limiti della terapia farmacologica Vantaggi dell immunoterapia

Dettagli

ASMA BRONCHIALE PROFESSIONALE. Prof.ssa Piera Boschetto Università degli Studi Ferrara

ASMA BRONCHIALE PROFESSIONALE. Prof.ssa Piera Boschetto Università degli Studi Ferrara ASMA BRONCHIALE PROFESSIONALE Prof.ssa Piera Boschetto Università degli Studi Ferrara ASMA BRONCHIALE PROFESSIONALE Asma correlato al lavoro Asma Occupazionale causata al lavoro (AO) Asma pre-esistente

Dettagli

IL PATCH TEST ANCHE NELLE ALLERGIE INALATORIE Prevalence of positive atopy patch test in an unselected pediatric population

IL PATCH TEST ANCHE NELLE ALLERGIE INALATORIE Prevalence of positive atopy patch test in an unselected pediatric population IL PATCH TEST ANCHE NELLE ALLERGIE INALATORIE Prevalence of positive atopy patch test in an unselected pediatric population Nicola Fuiano, Giuliana Diddi, Maurizio Delvecchio e Cristoforo Incorvaia C.

Dettagli

Lavoro e suscettibilità: sistema immunitario e allergopatie. F. Larese Filon Unità Clinico Operativa di Medicina del Lavoro Università di Trieste

Lavoro e suscettibilità: sistema immunitario e allergopatie. F. Larese Filon Unità Clinico Operativa di Medicina del Lavoro Università di Trieste Lavoro e suscettibilità: sistema immunitario e allergopatie F. Larese Filon Unità Clinico Operativa di Medicina del Lavoro Università di Trieste Programma Dermatiti da contatto Orticaria Rinite e asma

Dettagli

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro. UdA 1 Approccio alla percezione del rischio La valutazione

Dettagli

Allegato II. Conclusioni scientifiche

Allegato II. Conclusioni scientifiche Allegato II Conclusioni scientifiche 7 Conclusioni scientifiche Solu-Medrol 40 mg polvere e solvente per soluzione per iniezione (di seguito «Solu-Medrol») contiene metilprednisolone e, come eccipiente,

Dettagli

IL MEDICO COMPETENTE ED IL RISCHIO CHIMICO

IL MEDICO COMPETENTE ED IL RISCHIO CHIMICO IL MEDICO COMPETENTE ED IL RISCHIO CHIMICO D. Lgs. 81/08 Con il decreto del 2008 vengono introdotti 2 nuovi aspetti per il MC ovvero: 1. La rilevanza esterna del ruolo del MC (viene sottolineata la sua

Dettagli

C13 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA

C13 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA HP13 C13 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA HP 13: SENSIBILIZZANTE La caratteristica di pericolo H13 (ora HP 13) è stata introdotta con la nuova direttiva rifiuti 2008/98/CE, recepita dal D. Lgs. 3 dicembre

Dettagli

Modulo 3. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze della rinite allergica

Modulo 3. Manifestazioni cliniche e possibili complicanze della rinite allergica Modulo 3 Manifestazioni cliniche e possibili complicanze della rinite allergica Rinite allergica Patogenesi della rinite allergica Allergene Istamina e altre sostanze pro-infiammatorie Mastocita Granuli

Dettagli

I DATI DELLA SURVEY FIMMG-METIS.

I DATI DELLA SURVEY FIMMG-METIS. I DATI DELLA SURVEY FIMMG-METIS. Come abbiamo visto, i disturbi della tiroide sono estremamente frequenti nella popolazione generale, si associano a numerosi, diversi e spesso aspecifici sintomi e costituiscono

Dettagli

Modulo 5 LA TERAPIA AEROSOLICA

Modulo 5 LA TERAPIA AEROSOLICA Modulo 5 LA TERAPIA AEROSOLICA 1 Obiettivi del modulo 5 Descrivere i principi di trattamento della rinite allergica e dell asma Sottolineare l importanza dell aderenza del paziente Illustrare razionale

Dettagli

Percorso clinico assistenziale. Allergia al lattice. Dr. M. MORDACCI

Percorso clinico assistenziale. Allergia al lattice. Dr. M. MORDACCI Percorso clinico assistenziale Allergia al lattice Dr. M. MORDACCI Premessa L allergia al lattice di gomma naturale e e un problema in costante aumento La gomma contiene il 33% di lattice e 1,8% di polipeptidi

Dettagli

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016

Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile. workshop. 23 febbraio 2016 febbraio 20 Sindrome Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): quale prevenzione possibile Auditorium Biagio D Alba Ministero della Salute Viale Giorgio Ribotta, 5 - Roma INTRODUZIONE La Sindrome dell Apnea Ostruttiva

Dettagli

Patogenesi dell Allergia. Prof. Silvana Fiorito

Patogenesi dell Allergia. Prof. Silvana Fiorito Patogenesi dell Allergia Prof. Silvana Fiorito Frequenza delle Patologie Allergiche Negli ultimi decenni frequenza delle malattie allergiche in Italia e nel mondo in continuo aumento pandemia delle allergie.

Dettagli

UNIVERSITÀ DI PISA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

UNIVERSITÀ DI PISA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE A L L E R G I A Allergeni animali: pelo, urina, forfora, saliva, siero (prevalentemente di topo, ratto, coniglio, gatto) Laboratory Animal Allergy: allergia connessa all esposizione ad animali da laboratorio

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.2.1 7.8.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: La prevenzione delle malattie derivanti dall esposizione a polveri di farina nel comparto della panificazione

Dettagli

La rinite allergica. Riniti specifiche ed aspecifiche

La rinite allergica. Riniti specifiche ed aspecifiche Giornata ARIR 2006 -Milano 2 Dicembre 2006 Il lavaggio nasale:come, quando e perché nella pratica fisioterapica Rinite, rinosinusite, poliposi: classificazione eziopatogenesi Correlazioni tra vie aeree

Dettagli

ALLERGIA E INTOLLERANZA ALIMENTARE, I TEST DA EVITARE E QUELLI DA FARE, SECONDO IL MINISTERO DELLA SALUTE

ALLERGIA E INTOLLERANZA ALIMENTARE, I TEST DA EVITARE E QUELLI DA FARE, SECONDO IL MINISTERO DELLA SALUTE ALLERGIA E INTOLLERANZA ALIMENTARE, I TEST DA EVITARE E QUELLI DA FARE, SECONDO IL MINISTERO DELLA SALUTE Le allergie e le intolleranze alimentari sono patologie a elevata diffusione che causano notevoli

Dettagli

CAPITOLO K_2 SECONDO MODULO

CAPITOLO K_2 SECONDO MODULO CAPITOLO K_2 SECONDO MODULO 2 OBIETTIVI ALTRE PATOLOGIE MEDICHE DIABETE MALATTIA CRONICA CARATTERIZZATA DA ALTERAZIONI DEL METABOLISMO ED ASSORBIMENTO DEGLI ZUCCHERI DOVUTA AD ALTERATO MECCANISMO ORMONALE

Dettagli

Scuola Sicura U.F. 3 MOD. 1 ARGOMENTI. RISCHIO BIOLOGICO Valutazione del rischio. Relatore:

Scuola Sicura U.F. 3 MOD. 1 ARGOMENTI. RISCHIO BIOLOGICO Valutazione del rischio. Relatore: Scuola Sicura U.F. 3 MOD. 1 ARGOMENTI RISCHIO BIOLOGICO Valutazione del rischio 1 Relatore: CLASSIFICAZIONE E DEFINIZIONE DEI RISCHI RISCHI PER LA SICUREZZA rischi di natura infortunistica strutture macchine

Dettagli

Con il termine di bronchiolite, si intende una sindrome respiratoria delle vie aeree inferiori, ad insorgenza acuta, che colpisce prevalentemente

Con il termine di bronchiolite, si intende una sindrome respiratoria delle vie aeree inferiori, ad insorgenza acuta, che colpisce prevalentemente Con il termine di bronchiolite, si intende una sindrome respiratoria delle vie aeree inferiori, ad insorgenza acuta, che colpisce prevalentemente bambini di età inferiore a 2 anni, caratterizzata da tachipnea

Dettagli

Una nuova terapia intranasale per il trattamento della rinite allergica

Una nuova terapia intranasale per il trattamento della rinite allergica Una nuova terapia intranasale per il trattamento della rinite allergica Uno studio recente condotto da Carr ed altri, pubblicato a maggio 2012 sulla rivista Journal of Allergy and Clinical Immunology,

Dettagli

Il modello AL.PI.RIS.CH. Ferraris Fabrizio S.Pre.S.A.L. ASL BI Gruppo Agenti chimici e cancerogeni Regione Piemonte

Il modello AL.PI.RIS.CH. Ferraris Fabrizio S.Pre.S.A.L. ASL BI Gruppo Agenti chimici e cancerogeni Regione Piemonte Il modello AL.PI.RIS.CH. Ferraris Fabrizio S.Pre.S.A.L. ASL BI Gruppo Agenti chimici e cancerogeni Regione Piemonte Lavoratori sottoposti a sorveglianza divisi per rischio regione Piemonte anno 2015 Descrizione

Dettagli

Testata: IlMessaggero FR Periodicità: Quotidiano Data: 28 giugno 2014 Nr. Lettori:

Testata: IlMessaggero FR Periodicità: Quotidiano Data: 28 giugno 2014 Nr. Lettori: Testata: IlMessaggero FR Periodicità: Quotidiano Data: 28 giugno 2014 Nr. Lettori: 1.503.000 109 Portale: Ita24.it Data: 26 giugno 2014 Utenti unici: n.d. Broncopneumopatia (ASCA) - Roma, 26 giu 2014 -

Dettagli

Modulo 6 MONITORAGGIO DEI RISULTATI CLINICI, AGGIUSTAMENTI TERAPEUTICI E COMPLIANCE DEL PAZIENTE

Modulo 6 MONITORAGGIO DEI RISULTATI CLINICI, AGGIUSTAMENTI TERAPEUTICI E COMPLIANCE DEL PAZIENTE Modulo 6 MONITORAGGIO DEI RISULTATI CLINICI, AGGIUSTAMENTI TERAPEUTICI E COMPLIANCE DEL PAZIENTE 1 Obiettivi del modulo 6 Descrivere la farmacodinamica dei corticosteroidi inalatori Evidenziare le prerogative

Dettagli

SCORE CARD GUIDA INTERPRETATIVA

SCORE CARD GUIDA INTERPRETATIVA Criteri Punteggio 1 Rilevanza della patologia 1 2 3 4 5 1.1 Presenza sul territorio Assente Presente in UE / Stati Presente in Italia / altre Presente in Regione Endemica. regionale / extraregionale. confinanti

Dettagli

Incontro comparto panificatori

Incontro comparto panificatori Incontro comparto panificatori Belluno 27 aprile 2016 SPISAL ULSS 1 e ULSS 2 - Provincia di Belluno PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Con questa iniziativa si intendono fornire informazioni e indicazioni operative

Dettagli

Dr.ssa C. Peverelli Unità Operativa Complessa Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro sede territoriale di Direttore Dr.ssa M.

Dr.ssa C. Peverelli Unità Operativa Complessa Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro sede territoriale di Direttore Dr.ssa M. Esperienza del SPSAL presso una scuola professionale XIX GIORNATA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO 28 Maggio 2018 Dr.ssa C. Peverelli Unità Operativa Complessa Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro sede territoriale

Dettagli

L identificazione del paziente con BPCO

L identificazione del paziente con BPCO L identificazione del paziente con BPCO BPCO : crescente morbilità e mortalità in tutto il mondo nel 2004 4 causa di morte nel 2030 3 causa di morte e 5 causa di disabilità da Roadmap Respiratoria Europea

Dettagli

PANCREATITE ACUTA DA FARMACI

PANCREATITE ACUTA DA FARMACI SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. PATOLOGIA DEL PANCREAS PANCREATITE ACUTA DA FARMACI Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III Gastroenterologia Azienda

Dettagli

OBIETTIVO SPECIFICO 4: Esposizioni ambientali ed effetti sulla salute della popolazione e dei lavoratori. Scala sub-urbana.

OBIETTIVO SPECIFICO 4: Esposizioni ambientali ed effetti sulla salute della popolazione e dei lavoratori. Scala sub-urbana. OBIETTIVO SPECIFICO 4: Esposizioni ambientali ed effetti sulla salute della popolazione e dei lavoratori. Scala sub-urbana. Dati sanitari dello Studio Longitudinale di Pisa/Cascina Istituto di Biomedicina

Dettagli

CASO CLINICO ANAMNESI

CASO CLINICO ANAMNESI CASO CLINICO N.RO 1 ANAMNESI Paziente di 44 anni inviata da MMG per dispnea, soprattutto notturna. In anamnesi, fibromatosi uterina e colectomia destra in adenocarcinoma. Nulla dal punto di vista respiratorio.

Dettagli

Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno

Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno Secondo il Titolo IX del D.Lgs. 81/08 e l Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Modulo 1 disposizioni generali SPP EPC Titolo IX del D.Lgs. 81/08 2 Titolo IX del

Dettagli

Atti del I Convegno Tessile e Salute, Biella, Gennaio 2001.

Atti del I Convegno Tessile e Salute, Biella, Gennaio 2001. Atti del I Convegno Tessile e Salute, Biella, 17-19 Gennaio 2001. LE BASI IMMUNOLOGICHE DELLE REAZIONI ALLERGICHE Raffaella Tinghino L allergia è una patologia ad eziologia multifattoriale, caratterizzata

Dettagli

Modifica dell ordinanza sull assicurazione contro gli infortuni (OAINF); adeguamento dell allegato 1 (elenco delle malattie professionali)

Modifica dell ordinanza sull assicurazione contro gli infortuni (OAINF); adeguamento dell allegato 1 (elenco delle malattie professionali) Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale della sanità pubblica UFSP Unità di direzione assicurazione malattia e infortunio Modifica dell ordinanza sull assicurazione contro gli infortuni

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO CHIMICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico

Dettagli

Nicola Bartolomeo. Cattedra di Statistica Medica - Scuola di Medicina Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Pag. 1 di 44

Nicola Bartolomeo. Cattedra di Statistica Medica - Scuola di Medicina Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Pag. 1 di 44 Nicola Bartolomeo Cattedra di Statistica Medica - Scuola di Medicina Università degli Studi di Bari Aldo Moro Pag. 1 di 44 La ricerca scientifica svolge un ruolo determinante nell evoluzione di tutte le

Dettagli

DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA E NEUROPSICHIATRIA INFANTILE. Prof. Giancarlo Tancredi

DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA E NEUROPSICHIATRIA INFANTILE. Prof. Giancarlo Tancredi Allegato 2 Piano formativo del Master di II livello in PNEUMOLOGIA PEDIATRICA Dipartimento di Pediatria Facoltà di Medicina e Odontoiatria Direttore del Master: Consiglio Didattico Scientifico Borse di

Dettagli

Cancerogeni occupazionali

Cancerogeni occupazionali Cattedra di Medicina del lavoro dell Università di Modena e Reggio Emilia Cancerogeni occupazionali Definizione Stima numerica Identificazione e normativa Le neoplasie come malattie occupazionali Identificazioni

Dettagli

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra La BPCO e le comorbilità Federico Sciarra La BPCO, essendo una malattia cronica con caratteristiche di infiammazione sistemica, facilmente coesiste con altre patologie sia acute che croniche, che influenzano

Dettagli

24/01/2012 STUDIO CASO-CONTROLLOCONTROLLO

24/01/2012 STUDIO CASO-CONTROLLOCONTROLLO PIANIFICAZIONE DELL INDAGINE STATISTICA INDAGINI SULLE ASSOCIAZIONI TRA VARIABILI TRASVERSALI (PREVALENZA) CASO-CONTROLLOCONTROLLO PROSPETTICI O DI COORTE (INCIDENZA) STUDIO CASO-CONTROLLOCONTROLLO Si

Dettagli

Che cos è l influenza?

Che cos è l influenza? Che cos è l influenza? L'influenza è una malattia provocata da virus influenzali che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni) e che circolano frequentemente durante la stagione invernale. Spesso vengono

Dettagli

non dover rinunciare a nulla anche in Caso di intolleranze.

non dover rinunciare a nulla anche in Caso di intolleranze. Empfohlen durch Recommandé par Raccomandato da Service Allergie non dover rinunciare a nulla anche in Caso di intolleranze. I PRODOTTI aha! DELLA MIGROS. aha! il marchio di QUaLitÀ in Caso di allergie

Dettagli

Corso di Medicina del Lavoro. La Medicina del Lavoro Oggi LA MEDICINA DEL LAVORO OGGI LA MEDICINA DEL LAVORO

Corso di Medicina del Lavoro. La Medicina del Lavoro Oggi LA MEDICINA DEL LAVORO OGGI LA MEDICINA DEL LAVORO Corso di Medicina del Lavoro Introduzione al corso: La Medicina del Lavoro Oggi 1 of 21 La Medicina del Lavoro come specialità medica Lo stato di salute della popolazione che lavora Infortuni e malattie

Dettagli

C o n v e g n o 11 Giugno 2018

C o n v e g n o 11 Giugno 2018 C o n v e g n o 11 Giugno 2018 Aggiornamento prima del prossimo cambiamento Medicina del lavoro e normativa: la funzione del medico competente Dott. Andrea Lombroni Studio Ass.to di Medicina del Lavoro

Dettagli

Elementi per la valutazione del rischio, la sorveglianza sanitaria e le misure di tutela da adottare nelle opere di asfaltatura

Elementi per la valutazione del rischio, la sorveglianza sanitaria e le misure di tutela da adottare nelle opere di asfaltatura Elementi per la valutazione del rischio, la sorveglianza sanitaria e le misure di tutela da adottare nelle opere di asfaltatura dott.ssa Siria Garattini - Servizio PSAL ATS Brescia dott. Giorgio Luzzana

Dettagli

Corso di Laurea in TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO

Corso di Laurea in TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO Disciplina: ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIA CLINICA Docente: Prof. Lorenzo MORTARA 1) Reazioni immunopatogene o razioni di ipersensibilità. Classificazione di Gell e Coombs. Reazioni anafilattiche e allergiche

Dettagli

Allegato B al Decreto n. 162 del 20 OTT pag. 1/7

Allegato B al Decreto n. 162 del 20 OTT pag. 1/7 giunta regionale Allegato B al Decreto n. 162 del 20 OTT. 2017 pag. 1/7 Progetto Farmacia dei Servizi: FARMACIEUNITE/ASSOFARM Formazione Residenziale Sessione 1: L evoluzione dell esigenza sanitaria: la

Dettagli

ABITUDINI ALIMENTARI E SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI

ABITUDINI ALIMENTARI E SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI CORRETTI STILI DI VITA E SICUREZZA SUL LAVORO PREVENZIONE DELLE MALATTIE E DEGLI INFORTUNI CONNESSI ABITUDINI ALIMENTARI E SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI Nesso tra la tutela della sicurezza e salute

Dettagli

RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NELLA GESTIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI. DOTT Pesola

RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NELLA GESTIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI. DOTT Pesola RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NELLA GESTIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI DOTT Pesola Ambito delle cure primarie Ospedale Specialistica Medicina di Famiglia Pazienti sintomatici esordio MALATTIA e MALATTIA

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONE

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONE LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DEFINIZIONE Valutazione globale della probabilità e della gravità delle possibili lesioni o danni alla salute che si originano in una situazione pericolosa al fine di poter scegliere

Dettagli

2 Maggio 2006 Incontro RLS - FIOM Dr. Ferdinando Brandi Consulente medico Patronato INCA

2 Maggio 2006 Incontro RLS - FIOM Dr. Ferdinando Brandi Consulente medico Patronato INCA La sorveglianza sanitaria negli esposti a fluidi lubrorefrigeranti 2 Maggio 2006 Incontro RLS - FIOM Dr. Ferdinando Brandi Consulente medico Patronato INCA Caratteristiche generali degli oli lubrorefrigeranti

Dettagli

Igiene nelle Scienze motorie

Igiene nelle Scienze motorie Il metodo epidemiologico consiste nel : Igiene nelle Scienze motorie Studi epidemiologici 1. Porre un ipotesi 2. Verificarla per mezzo di una ricerca specifica 3. Utilizzare le conclusioni per porre nuove

Dettagli

Infermieristica basata sulle prove di efficacia

Infermieristica basata sulle prove di efficacia Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. G. La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof.ssa Alice Mannocci Prof. Giuseppe Catalano carolina.marzuillo@uniroma1.it

Dettagli

ASSISTENZA DI BASE NELL ELIMINAZIONE

ASSISTENZA DI BASE NELL ELIMINAZIONE ASSISTENZA DI BASE NELL ELIMINAZIONE responsabilità e competenze dell Oss 1 L INCONTINENZA è definita come la PERDITA INVOLONTARIA DI URINE attraverso un meccanismo sfinterico, dimostrabile oggettivamente

Dettagli

Definizione. L Asma bronchiale professionale è causata da agenti specifici presenti in ambiente di lavoro

Definizione. L Asma bronchiale professionale è causata da agenti specifici presenti in ambiente di lavoro ASMA PROFESSIONALE Definizione L Asma bronchiale è una malattia respiratoria caratterizzata da broncocostrizione totalmente o parzialmente reversibile, iperreattività bronchiale e infiammazione delle vie

Dettagli

Modifica dell ordinanza sull assicurazione contro gli infortuni (OAINF); adeguamento dell allegato 1 (elenco delle malattie professionali)

Modifica dell ordinanza sull assicurazione contro gli infortuni (OAINF); adeguamento dell allegato 1 (elenco delle malattie professionali) Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale della sanità pubblica UFSP Unità di direzione assicurazione malattia e infortunio Modifica dell ordinanza sull assicurazione contro gli infortuni

Dettagli

Congresso SIAIP CAMPANIA

Congresso SIAIP CAMPANIA Congresso SIAIP CAMPANIA PEDIATRIA & INNOVAZIONE Hotel Royal Continental Napoli, 24-25 ottobre 2014 1 SIAIP CAMPANIA TV REGIONALI Intervista al Prof. Michele Miraglia del Giudice del 24 ottobre 2014 ore

Dettagli

La Farmacia Clinica di comunità

La Farmacia Clinica di comunità La Farmacia Clinica di comunità Prof. Corrado Giua Marassi Bologna, 18 aprile 2015 la farmacia clinica Ottimizzazione delle terapie Prevenzione sanitaria Promozione della salute Inquadramento clinico Farmacovigilanza

Dettagli

Aumento delle segnalazioni degli operatori sanitari di patologie cutanee legate all impiego dei guanti in gomma

Aumento delle segnalazioni degli operatori sanitari di patologie cutanee legate all impiego dei guanti in gomma Aumento delle segnalazioni degli operatori sanitari di patologie cutanee legate all impiego dei guanti in gomma Sensibilizzazione di tipo ritardato responsabile di eczema da contatto: interessa solo la

Dettagli

Via Mazzini, OMEGNA (VB) Tel COMUNICATO STAMPA

Via Mazzini, OMEGNA (VB) Tel COMUNICATO STAMPA UFFICIO STAMPA ASL VCO Via Mazzini, 117 28887 OMEGNA (VB) Tel. 0323-868340 Fax. 0323-62991 COMUNICATO STAMPA Convegno ATOPIA: un approccio multidisciplinare Sabato 26 ottobre Tecnoparco del Lago Maggiore

Dettagli

INCONTRO INFORMATIVO CON I MEDICI COMPETENTI SPISAL

INCONTRO INFORMATIVO CON I MEDICI COMPETENTI SPISAL INCONTRO INFORMATIVO CON I MEDICI COMPETENTI SPISAL provincia Belluno Belluno 16 febbraio 2017 Qualche novità sull approccio ai cancerogeni professionali - formaldeide Nuove Check list regionali per Rischio

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO METODO BIORISCH

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO METODO BIORISCH LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO METODO BIORISCH Marco Masoni Marco Masoni, biologo, libero professionista. Titolare dal 1994 dello Studio Consulenze Dott. Marco Masoni in Reggio Emilia, consulente

Dettagli

Lezione 10 AGENTI CHIMICI

Lezione 10 AGENTI CHIMICI Alternanza scuola-lavoro a.s. 2017/18 D. Lgs. 81/2008 aggiornato con il D.Lgs. 106/2009 Lezione 10 AGENTI CHIMICI? Il responsabile del progetto 1 Schema generale del corso 1. La salute e sicurezza sul

Dettagli