COMUNE DI FORMIGINE PROVINCIA DI MODENA INTEGRAZIONE VOLONTARIA PIANO URBANISTICO ATTUATIVO

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1 COMUNE DI FORMIGINE PROVINCIA DI MODENA INTEGRAZIONE VOLONTARIA PIANO URBANISTICO ATTUATIVO AMBITO PSC: "ANS_B1.3" AMBITO POC: "D" COMPARTO AREA DISTILLERIE BONOLLO - COOP ESTENSE PROPRIETA' Coop Estense S.C. Viale Virgilio, Modena P.IVA. / C.F CONSULENZA TECNICA Politecnica Società Cooperativa Modena (MO) - Via Galilei, 220 Telefono: Fax: polimo@politecnica.it Ing. Stefano Simonini COORDINAMENTO INRES Istituto Nazionale Consulenza, Progettazione, Ingegneria Società Cooperativa Sesto Fiorentino (FI) - Via Tevere, 60 Telefono: Fax: inres@inres.coop.it C.F. e P. IVA Ing. Fortunato Della Guerra Iscritto all'ordine degli Ingegneri di Firenze al numero 5361 ELABORATO DATA Febbraio INT 2015 SCALA --- E-R.02

2 1 INDICE 1 INDICE 1 2 PREMESSA 2 3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 3 4 LO STATO DI FATTO 4 5 LA RETE DI DRENAGGIO DELLE ACQUE METEORICHE Criteri di progettazione ed individuazione dei punti di recapito Le aree di cessione Configurazione del sistema di drenaggio Materiali Connessione del nuovo comparto alla pubblica fognatura Predimensionamento del dispositivo di laminazione a servizio del nuovo comparto 7 6 LA RETE DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE REFLUE 10 1

3 2 PREMESSA Oggetto della presente relazione è l analisi della sostenibilità idraulica degli interventi di trasformazione urbanistica individuati dal Piano Urbanistico Attuativo relativo al comparto Area Bonollo COOP Estense in Comune di Formigine, ambito POC D. L area è ubicata nella parte settentrionale del territorio del Comune di Formigine e presenta una geometria approssimativamente rettangolare. Il comparto è delimitato a Nord da Via Mosca, a Ovest da Via San Giacomo, ad Est dalla linea ferroviaria Modena- Sassuolo e a Sud da una proprietà privata. La superficie territoriale risulta approssimativamente pari a m 2, di cui circa destinati alla realizzazione delle infrastrutture viarie per la connessione di Via Giardini Nord a Via San Giacomo, attraverso il sottopassaggio della sopraccitata linea ferroviaria. Per quanto attiene l inquadramento dell area a scala territoriale, riportiamo di seguito quanto risultante dalla relativa scheda di POC: Il reticolo idrografico che interessa l area di studio è riconducibile al bacino scolante facente capo al Canale Naviglio: a questo sottobacino, afferente le proprie acque al fiume Panaro a Nord di Modena, appartiene una parte importante del territorio comunale, attraversata, da Ovest verso Est, dal Canale di Marzaglia, dai Canali di Corlo e di Formigine e dal Torrente Cerca (assieme allo scolo Fugone). In particolare l area di POC-PUA è ubicata, mediamente, circa 70 m ad Ovest del margine sinistro del Canale di Formigine che, in questo tratto, risulta tombato. Modellato dall attività antropica in tutto il suo corso, ha avuto, insieme al Canale di Corlo, una preminente funzione irrigua. Allo stato attuale, il canale e le sue diramazioni assolvono anche all importante funzione di raccogliere le acque di scolo del capoluogo e non vi sono notizie che possano indurre ad ipotizzare criticità idrauliche importanti. 2

4 3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO RUE Regolamento Urbanistico Edilizio del Comune di Formigine approvato con delibera C.C. n 63 del 21/11/2013 Regolamento per la disciplina del Servizio Idrico Integrato nell Ambito Territoriale Ottimale 4 di Modena (deliberaz. N 9 del ) Art. 64) Separazione degli scarichi negli allacciamenti. Norma UNI EN Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno degli edifici Sistemi per l evacuazione delle acque meteoriche, progettazione e calcolo. Norma UNI EN 1401 Tubi e raccordi in cloruro di polivinile non plastificato (PVC-U) per sistemi di tubazioni per fognature e scarichi interrati non in pressione area U e UD. UNI EN Sistemi di scarico funzionanti a gravità all interno di edifici Impianti per acque reflue, progettazione e calcolo. 3

5 4 LO STATO DI FATTO La rete fognaria sul perimetro dell area di intervento è prevalentemente di tipo misto. Per quanto attiene l esistente centro commerciale COOP, risulta gravitare su un collettore acque miste che insiste in fregio alla linea ferroviaria Modena-Sassuolo, sviluppandosi in direzione NE in direzione di Via Giardini. I rilievi effettuati dall ente gestore, anche a mezzo di videoispezione, hanno confermato l esistenza di tale condotta, che si attesta in corrispondenza di un manufatto di grandi dimensioni posizionato in prossimità dell angolo NO dell area pertinenziale del centro commerciale esistente. I rilievi eseguiti all interno dell area ex Bonollo hanno ulteriormente evidenziato la presenza di un collettore acque miste del diametro di 60 cm, che insiste in prossimità del confine meridionale dell area e si sviluppa con andamento altimetrico Est-Ovest in direzione di Via San Giacomo. Tale collettore attraversa la linea ferroviaria Modena-Sassuolo e potrà essere convenientemente utilizzato come nuovo recapito per le acque meteoriche e reflue dall esistente centro commerciale, a seguito della realizzazione del sottopasso, che renederà inutilizzabile l attuale punto di recapito, sopradescritto. Sul perimetro dell area Bonollo risultano presenti i seguenti collettori: lungo Via San Giacomo una condotta acque miste DN 500 che si sviluppa con andamento S-N ed afferisce alla dorsale principale DN 1000 sull incocio Via San Giacomo-Via Mosca-Via Corassori; analogamente lungo Via San Giacomo una condotta DN 600, in corrispondenza del sedime dell esistente pedonale. Per lo sviluppo della successiva fase di progettazione sarà necessario approfondire ulteriormente, con la collaborazione dell ente gestore, la conoscenza dello stato di fatto delle reti, in modo da definire in modo più dettagliato gli interventi oggi ipotizzati, in particolare per quanto attiene lo spostamento e la diversione delle condotte interferenti con il nuovo sottopasso ferroviario. In relazione alle condizioni funzionali che caratterizzano la rete esistente si ritiene utile riportare nel proseguio, per completezza di esposizione, quanto risulta dalla scheda di POC del comparto in esame. Si segnala che in sede di PSC è stata rilevata una criticità legata al funzionamento del collettore terminale del sistema fognario della zona di Via Mosca. Detto collettore è di recente andato in crisi più volte generando fenomeni di piccoli allagamenti della sede stradale. L insediamento in esame non inciderà però negativamente sullo stato di fatto in quanto ridurrà di almeno il 20%, come richiesto dalle norme di PSC, gli apporti meteorici in fognatura. 4

6 5 LA RETE DI DRENAGGIO DELLE ACQUE METEORICHE 5.1 CRITERI DI PROGETTAZIONE ED INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI RECAPITO Il sistema di drenaggio delle acque meteoriche sarà dimensionato secondo le modalità individuate all Art del Regolamento Urbanistico Edilizio, utilizzando le curve di possibilità climatica di seguito indicate: Tempo di ritorno a1 (mm/h) n1 a2 (mm/h) n2 (anni) (t<1h) (t<1h) (t>1h) (t>1h) In particolare i collettori saranno progettati con riferimento ad eventi meteorici aventi tempo di ritorno ventennale, mentre gli eventuali dispositivi di laminazione delle portate di piena saranno dimensionati con riferimento ad eventi di pioggia aventi tempo di ritorno cinquantennale. In considerazione del fatto che: l area risulta, allo stato attuale, già urbanizzata ed allacciata alla rete fognaria comunale; l attuale livello di impermeabilizzazione del suolo, approssimativamente pari al 70%, sarà confermato anche a seguito della trasformazione urbanistica in progetto, in ossequio alla prescrizione sulla superficie permeabile minima di cui alla scheda di POC; il sistema di drenaggio delle acque meteoriche, nella sua configurazione di progetto: confermerà le attuali modalità di connessione del comparto alla rete fognaria pubblica; il punto di recapito sarà pertanto individuato nel collettore DN 1000 che si sviluppa lungo Via Corassori, in corrispondenza dell incrocio tra quest ultima, Via San Giacomo e Via Mosca, come meglio rappresentato sull allegato elaborato progettuale ET_02; soddisferà il requisito di mitigazione idraulica imposto dal PSC, attraverso idonei dispositivi di laminazione delle portate di piena, atti a garantire una riduzione del 20% degli apporti meteorici alla pubblica fognatura. 5

7 5.2 LE AREE DI CESSIONE Configurazione del sistema di drenaggio Le opere di urbanizzazione oggetto di futura cessione alla pubblica amministrazione interessano un area della superficie di circa m 2, comprendenti le infrastrutture viarie di connessione di Via Giardini Nord a Via San Giacomo oltre al percorso ciclabile che si svilupperà parallelamente a Via San Giacomo e a Via Mosca. Il nuovo asse viario sarà dotato di un sistema di raccolta e collettamento delle acque superficiali, costituito preferibilmente da canalette in calcestruzzo polimerico, afferente ad un impianto di sollevamento che si prevede di collocare ad Ovest della linea ferroviaria, a ridosso del manufatto di sottopasso. Il punto di recapito del sopradescritto impianto di sollevamento è individuato nel collettore acque miste posizionato in fregio al confine occidentale della proprietà Bonollo Materiali Le condotte saranno realizzate in PVC, classe di resistenza non inferiore a SN 4 Kn/m 2, SDR 41. Chiusini e caditoie saranno in ghisa sferoidale conformi UNI EN 124, con classe di carico idonea alle rispettive aree di installazione. 6

8 5.3 CONNESSIONE DEL NUOVO COMPARTO ALLA PUBBLICA FOGNATURA L area destinata al nuovo insediamento commerciale ha una superficie territoriale approssimativamente pari a m 2 ed un livello di impermeabilizzazione del suolo che assumiamo, in via preliminare, cautelativamente pari a = Come evidenziato in premessa al presente capitolo, in considerazione del fatto che l area è già urbanizzata, si è ritenuto opportuno confermare le attuali modalità di smaltimento delle acque meteoriche e reflue. Il punto di recapito delle acque meteoriche e reflue dal nuovo insediamento commerciale è individuato nel collettore DN 1000 a servizio dell area, all altezza dell incrocio tra Via San Giacomo, via Corassori e Via Mosca Predimensionamento del dispositivo di laminazione a servizio del nuovo comparto Ai fini del predimensionamento del dispositivo di laminazione a servizio del sistema di smaltimento delle acque meteoriche del nuovo insediamento commerciale, è necessaria una valutazione in merito all entità degli apporti meteorici attualmente conferiti alla rete pubblica. A fronte di una superficie territoriale complessivamente pari a m 2 e ad un coefficiente di afflusso in fognatura pari a = 0.70, assumiamo: un tempo di corrivazione caratteristico del bacino pari a 20 minuti; che l attuale sistema fognario sia dimensionato per un tempo di ritorno pari a 10 anni; ne risulta, applicando il metodo della corrivazione, una portata massima attuale pari a: 430 l/s Nella configurazione di progetto, le reti fognarie bianche a servizio delle aree di cessione, sostanzialmente corrispondenti all infrastruttura viaria per la connessione di Via Giardini Nord a Via San Giacomo, non saranno dotate (per ragioni di spazio e di caratteristiche altimetriche della sede stradale) di dispositivi di laminazione delle portate di piena. Assumendo, con riferimento ad una superficie territoriale pari a m 2 : un coefficiente di deflusso cautelativamente pari a = 0.80; un tempo di ritorno di progetto pari a 20 anni; ne risulta una portata massima pari a: 90 l/s Da cui deduciamo, per differenza, la portata massima scaricabile dal nuovo insediamento commerciale (S F = m 2 ) in pubblica fognatura: Q U = 430x l/s 7

9 E possibile affrontare, in prima approssimazione, il proporzionamento del dispositivo di laminazione delle portate di piena utilizzando la metodologia proposta da Moriggi-Zampaglione, che schematizza il funzionamento del bacino afferente come un serbatoio lineare, sollecitato da una precipitazione di intensità costante e con un coefficiente di afflusso costante durante l evento. Il volume minimo di laminazione si determina applicando la seguente: n 1 W a t v 0,95 S m dove: φ = coefficiente di afflusso a = coefficiente della curva di possibilità pluviometrica [ mm ora n ] n = esponente della curva di possibilità pluviometrica t v = tempo critico per la vasca m = inverso del rapporto di laminazione Assumendo un tempo di corrivazione caratteristico del bacino pari a 20 minuti, si deduce, con riferimento ad un tempo di ritorno di progetto di 50 anni, una portata al colmo Q c pari a: Q c = *A*a*Tc n l/s A fronte di una massima portata scaricabile (Q u ) quantificata in prima approssimazioni in Q U = 250 l/s, ne consegue: (rapporto di laminazione) 0,518 m = 1/ 1,93 Tvasca 0,29 ore Wmin 97 m 3 In considerazione del fatto che il tempo critico della vasca risulta in linea con il tempo di corrivazione del bacino si ritiene opportuno adottare un coefficiente di sicurezza pari a 1.50 rispetto al volume così determinato, leggermente superiore rispetto a quanto consigliato dalla letteratura. Si quantifica pertanto il volume di progetto W PROG, in prima approssimazione, in complessivi 150 m 3, con un incidenza, rispetto alla superficie fondiaria, di circa 70 m 3 /ha. Si può pertanto ipotizzare, rimandando più approfondite analisi (ed in particolare il dimensionamento della bocca tarata di controllo della portata massima) alla successiva fase di progettazione definitiva finalizzata alla richiesta di permesso di costruire per il nuovo fabbricato a destinazione commerciale, la realizzazione di un invaso lineare, tramite il sovradimensionamento dei collettori collocati in corrispondenza del sedime del parcheggio antistante il fabbricato medesimo. In particolare, al fine di meglio contestualizzare la proposta sopra descritta, si potrà prevedere la realizzazione, parallelamente a Via San Giacomo, di un collettore a sezione scatolare 2.00(B)x1.00(H), della lunghezza di metri

10 Ipotizzando un livello medio di riempimento del 70% ne risulta un volume utile di invaso pari a: V PROG = 105x2.00x1.00x0.70 = 147 m 3 con un coefficiente di sicurezza rispetto al volume minimo Wmin pari a: C.S. = V PROG /V MIN =

11 6 LA RETE DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE REFLUE Non è prevista la realizzazione di nuove condotte pubbliche acque reflue a servizio del comparto. Si evidenzia che si prevede invece, in relazione alla necessità di risolvere le interferenze connesse alla realizzazione del nuovo sottopasso, il parziale rifacimento di condotte esistenti ed in particolare del collettore DN 600 che insiste in prossimità del confine Ovest dell area ex Bonollo. 10

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