SECONDO SUPPLEMENTO AL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE

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1 Banca Popolare di Bergamo Società per Azioni avente unico socio Sede Sociale e Direzione Generale: Bergamo, Piazza Vittorio Veneto 8 Codice Fiscale, Partita IVA ed Iscrizione al Registro delle Imprese di Bergamo n Iscritta all'albo delle Banche al n ABI n Appartenente al Gruppo bancario Unione di Banche Italiane, iscritto all'albo dei Gruppi Bancari n Sito internet Soggetta all attività di direzione e coordinamento di Unione di Banche Italiane Scpa SECONDO SUPPLEMENTO AL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE Il presente documento costituisce un supplemento (il Supplemento o il Secondo Supplemento ) al Documento di Registrazione di Banca Popolare di Bergamo S.p.A. ( Banca Popolare di Bergamo o BPB o l Emittente o la Banca ) depositato presso Consob in data 29 aprile 2015, a seguito di approvazione comunicata con nota n /15 del 23 aprile 2015 (il Documento di Registrazione ). Il presente Supplemento è stato redatto ai sensi dell articolo 16 della Direttiva 2003/71/CE e successive modifiche e dell articolo 94, comma 7, del Decreto Legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58, come successivamente modificato (TUF), a seguito dell avvenuta pubblicazione del Bilancio Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2015 dell Emittente. Il presente Supplemento è stato depositato presso la Consob in data 29 ottobre 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota n /15 del 22 ottobre L adempimento di pubblicazione del presente Supplemento non comporta alcun giudizio della Consob sull opportunità dell investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Il presente Supplemento è a disposizione del pubblico per la consultazione sul sito internet dell Emittente all indirizzo web e, in forma stampata e gratuita, richiedendone una copia presso la sede legale dell Emittente. Ai sensi dell articolo 95-bis, comma 2, del TUF, gli investitori che - prima della pubblicazione del presente Supplemento - abbiano già concordato di acquistare o sottoscrivere strumenti finanziari hanno il diritto, esercitabile entro due giorni lavorativi dopo tale pubblicazione, di revocare la loro accettazione mediante l invio di una comunicazione scritta da consegnare presso la sede e le filiali dell Emittente dove sono stati sottoscritti i titoli. Alla data di pubblicazione del presente Supplemento non ci sono offerte in corso. 1

2 INDICE DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ... 3 RAGIONI DEL SUPPLEMENTO... 4 MODIFICHE AL CAPITOLO 3. FATTORI DI RISCHIO ED INFORMAZIONI SELEZIONATE... 5 MODIFICHE AL CAPITOLO 11 INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL EMITTENTE MODIFICHE AL CAPITOLO 14 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO

3 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ PERSONE RESPONSABILI Indicazione delle persone responsabili Banca Popolare di Bergamo S.p.A., con Sede Sociale in Bergamo, Piazza Vittorio Veneto 8, si assume la responsabilità delle informazioni contenute nel presente Supplemento. Dichiarazione di responsabilità Banca Popolare di Bergamo S.p.A., con Sede Sociale in Bergamo, Piazza Vittorio Veneto 8, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, attesta che le informazioni contenute nel presente Supplemento sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. 3

4 RAGIONI DEL SUPPLEMENTO Il presente Supplemento è stato redatto in considerazione dell avvenuta pubblicazione del Bilancio Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2015 dell Emittente. Il Supplemento apporterà pertanto, modifiche ed integrazioni al Documento di Registrazione. Ai sensi dell articolo 95-bis, comma 2, del TUF, gli investitori che - prima della pubblicazione del presente Supplemento - abbiano già concordato di acquistare o sottoscrivere strumenti finanziari hanno il diritto, esercitabile entro due giorni lavorativi dopo tale pubblicazione, di revocare la loro accettazione mediante l invio di una comunicazione scritta da consegnare presso la sede e le filiali dell Emittente dove sono stati sottoscritti i titoli. Alla data di pubblicazione del presente Supplemento non ci sono offerte in corso. 4

5 MODIFICHE AL CAPITOLO 3. FATTORI DI RISCHIO ED INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE I riferimenti al valore del Credit Spread dell Emittente devono intendersi eliminati, pertanto il Rischio relativo al Credit Spread dell Emittente ed il paragrafo Credit Spread devono intendersi di conseguenza rimossi dal Documento di Registrazione. Il Rischio connesso all evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie del paragrafo 3.1. Fattori di rischio viene sostituito integralmente con il seguente: Rischio connesso all evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie L Emittente è soggetto ad un articolata e stringente regolamentazione, nonché all attività di vigilanza, esercitata dalle istituzioni preposte (in particolare, Banca Centrale Europea, Banca d Italia e CONSOB ). Sia la regolamentazione applicabile, sia l attività di vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzioni della prassi. Oltre alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in ambito finanziario e bancario, l Emittente è soggetto a specifiche normative, in tema, tra l altro, di antiriciclaggio, usura, tutela del cliente (consumatore). La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all adozione di discipline più rigorose da parte delle autorità internazionali. A partire dal 1 gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e dell introduzione di policy e di regole quantitative per l attenuazione del rischio di liquidità negli istituti bancari. In particolare, per quanto concerne l innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital ratio pari almeno all 8,5% e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il c.d. capital conservation buffer, vale a dire un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria). Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l altro, l introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o LCR ), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o NSFR ) con orizzonte temporale superiore all anno, introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Relativamente a questi indicatori, si segnala che: - per l indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1 gennaio 2018 secondo il regolamento UE n. 575/2013 ( CRR ); - per l indicatore NSFR, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1 gennaio Nonostante l evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell Emittente potrebbero essere significativi. Tra le novità regolamentari si segnala la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, pubblicata il 12 giugno 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea, in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD, o Direttiva ), che s inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. 5

6 Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le Autorità ) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell ente, riducendo al minimo l impatto del dissesto sull economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. In particolare, in base alla Direttiva, si registra il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di debito subordinato, ai detentori di titoli di debito non subordinato e non garantito, ed infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro ,00 (c.d. bail-in). Pertanto, con l applicazione dello strumento del bail-in, i sottoscrittori potranno subire la svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle Obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell Emittente. Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l utilizzo del Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato mediante contributi versati dalle banche a livello nazionale. La Direttiva dovrà essere applicata a decorrere dal 1 gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del bail-in per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1 gennaio 2016 anche se le relative disposizioni potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione ancorché emessi prima dei suddetti termini. Si segnala, tuttavia, che è tuttora in corso il processo di recepimento a livello nazionale della Direttiva. Al riguardo si rinvia al Rischio connesso all'utilizzo del bail in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi inserito alla Sezione 4 Fattori di rischio del Prospetto di Base per il programma di emissione denominato: Banca Popolare di Bergamo S.p.A. Obbligazioni Zero Coupon, Tasso Fisso, Tasso Fisso Step Up / Step Down, Tasso Fisso Callable, Tasso Variabile e Tasso Misto, con possibilità di devoluzione e/o messa a disposizione per l erogazione di finanziamenti di una somma espressa come importo fisso o come percentuale dell importo nominale collocato. Si segnala che l implementazione della Direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive) del 16 aprile 2014 e e della Direttiva 2014/59/UE (Bank Recovery and Resolution Directive) del 15 maggio 2014 nonché l istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n. 806/2014 del 15 luglio 2014) potrà comportare un impatto significativo sulla posizione economica e patrimoniale della Banca in quanto impongono, a partire dall esercizio 2015, l obbligo di costituire specifici fondi tramite contribuzioni a carico degli enti creditizi. Stante l evoluzione normativa, si è riscontrata l obbligazione di contribuzione in capo al Gruppo UBI Banca e di conseguenza alla Banca che, relativamente al Single Resolution Fund (Fondo di Risoluzione ai sensi della Direttiva 2014/59/UE Bank Recovery and Resolution Directive), ha quindi proceduto a stimare la quota annua dovuta al Fondo nazionale di risoluzione pari, per l esercizio 2015, a Euro 3 milioni; tale onere, stante la non definitività del medesimo, è stato contabilizzato alla voce Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri nella Relazione Semestrale al 30 giugno L importo che sarà richiesto dall Autorità competente potrà infatti essere riscontrato solo nel corso del secondo semestre, all atto del ricevimento della comunicazione inviata dall Autorità competente. Si segnala inoltre che la quota annua dovuta ai sensi della Direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive) del 16 aprile 2014 (DGS), stimata in euro 3,3 milioni, sarà presumibilmente viceversa contabilizzata nell ambito del terzo trimestre 2015 stante i termini di recepimento fissati dalla stessa. Il rischio Rischi connessi con la crisi economica/finanziaria rititolato Rischio connesso alla crisi economico/finanziaria ed all'impatto delle attuali incertezze del contesto macroeconomico del paragrafo 3.1. Fattori di rischio viene sostituito integralmente con il seguente testo: Rischio connesso alla crisi economico/finanziaria ed all'impatto delle attuali incertezze del contesto macroeconomico L andamento dell Emittente è influenzato dalla situazione economica generale, nazionale e dell intera area Euro, e dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita dell economia 6

7 delle aree geografiche in cui l Emittente opera. In particolare, la capacità reddituale e la solvibilità dell Emittente sono influenzati dall andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l inflazione e i prezzi delle abitazioni. Variazioni avverse di tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre l Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale. Il quadro macroeconomico è attualmente connotato da significativi profili di incertezze, in relazione: (a) alle tendenze dell economia reale con riguardo alle prospettive di ripresa e consolidamento delle dinamiche di crescita economica nazionale e di tenuta delle economie in quei paesi, come Stati Uniti e Cina, che hanno mostrato una crescita anche consistente negli ultimi anni; (b) ai futuri sviluppi della politica monetaria della BCE, nell area Euro, e della FED, nell area del dollaro, ed alle politiche, attuate da diversi Paesi, volte a favorire svalutazioni competitive delle proprie valute; (c) alla sostenibilità dei debiti sovrani di alcuni Paesi e alle connesse tensioni che si registrano, in modo più meno ricorrente, sui mercati finanziari. In particolare, si richiamano, in proposito: (i) i recenti sviluppi della crisi relativa al debito sovrano della Grecia - che hanno posto rilevanti incertezze, non rientrate del tutto, sulla futura permanenza della Grecia nell area euro, se non, in una prospettiva estrema, per il possibile contagio, tra i mercati dei debiti sovrani, dei diversi paesi, sulla stessa tenuta del sistema monetario europeo fondato sulla moneta unica, (ii) le recenti turbolenze sui principali mercati finanziari asiatici, tra cui, in particolare quello cinese. Sussiste pertanto il rischio che la futura evoluzione dei richiamati contesti possa produrre effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell Emittente. Dopo il Rischio di credito del paragrafo 3.1. Fattori di rischio viene inserito il seguente nuovo fattore di rischio: Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito La persistenza della crisi economica nazionale ed internazionale, e le conseguenti difficoltà nella capacità di rimborso da parte dei debitori, si riflettono anche sul buon esito dei crediti erogati. La qualità del credito viene misurata tramite vari indicatori, tra i quali il rapporto tra le sofferenze e gli impieghi dell Emittente in un dato momento storico. Di seguito si riportano tabelle con gli indicatori della qualità del credito raffrontati, laddove disponibili, con i dati di sistema riferiti alla classe dimensionale comparabile a quella dell Emittente. 7

8 Tabella 2 - Principali indicatori di rischiosità creditizia SOFFERENZE LORDE/IMPIEGHI LORDI SOFFERENZE NETTE/IMPIEGHI NETTI PARTITE ANOMALE LORDE (*****) /IMPIEGHI LORDI PARTITE ANOMALE NETTE (*****) /IMPIEGHI NETTI (1) RAPPORTO DI COPERTURA DELLE PARTITE ANOMALE RAPPORTO DI COPERTURA DELLE SOFFERENZE RAPPORTO SOFFERENZE NETTE/PATRIMONIO NETTO (******) RETTIFICHE SU CREDITI / CREDITI NETTI VERSO CLIENTELA INDICE GRANDI RISCHI / IMPIEGHI NETTI (*******) SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE DATI MEDI DI SISTEMA AL 31 DICEMBRE 2014 (*) ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2013 DATI MEDI DI SISTEMA AL 31 DICEMBRE 2013 (**) 6,12% 6,18% 10,7% 5,11% 9,4% 4,28% 4,33% 4,7%(***) 3,37% 4,2%(****) 10,25% 10,18% 18,5% 10,07% 16,6% 7,99% 7,93% 10,9%(***) 7,86% 10,1%(****) 24,37% 24,40% 46,6% 24,16% 44,6% 32,00% 31,94% 60.3% 35,85% 58,6% 35,89% 34,69% n.d. 27,37% n.d. 0,55% 0,79% n.d. 0,67% n.d. 5,63% 6,26% n.d. 3,81% n.d. (*) Fonte: Banca d Italia, Rapporto sulla stabilità finanziaria, n. 1, aprile 2015 Tavola 3.1 primi 5 gruppi. (**) Fonte: Banca d Italia, Rapporto sulla stabilità finanziaria, n.1, maggio 2014, Tavola 3.1 primi 5 gruppi (***) Fonte: Appendice relazione annuale Banca d Italia 2015 (pag. 129) (****) Fonte: Appendice relazione annuale Banca d Italia 2014 (pag. 170) (*****) Categorie che compongono i crediti deteriorati: sofferenze, incagli (inadempienze probabili), crediti ristrutturati (inadempienze probabili), esposizioni scadute e sconfinate (esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate). (******) Patrimonio netto comprensivo del risultato dell esercizio. (*******) Al numeratore del rapporto viene considerata l effettiva esposizione al rischio della Banca, dopo l applicazione delle ponderazioni alle posizioni rilevate come grandi rischi. (1) Partite Anomale Nette / Impieghi Netti La crescita annua delle partite anomale è prevalentemente correlata alla voce "Mutui", che tuttavia, essendo caratterizzata dalla presenza di garanzie reali, giustifica un più contenuto livello di copertura che in effetti passa da 35,85% a 31,94%. Inoltre, nel corso del 2014, sono state realizzate cessioni di crediti in sofferenza per circa 34,2 milioni di euro, rettificate da un Fondo svalutazione pari a 24,6 milioni, che hanno contribuito a ridurre l'indice di copertura al 31,94%.

9 Per ulteriori informazioni sulla qualità del credito dell Emittente si rinvia al Paragrafo 3.2. Informazioni finanziarie selezionate dell Emittente del presente Supplemento, ed ai paragrafi Principali dati e indicatori e Relazione sulla Gestione del Bilancio di esercizio dell Emittente per l esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, nonché Principali dati e indicatori e Note di commento sull andamento della gestione del Bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno

10 Il rischio Esposizione al rischio sovrano rititolato Rischio di esposizione al debito sovrano del paragrafo 3.1. Fattori di rischio viene sostituito integralmente con il seguente testo: Rischio di esposizione al debito sovrano La crisi del debito sovrano ha condizionato l andamento dei mercati e le scelte di politica economica di molti Paesi europei. L esposizione nei confronti degli Stati sovrani detenuta dall Emittente al 30 giugno 2015 ammonta complessivamente a Euro migliaia (contro un dato al 31 dicembre 2014 pari a Euro migliaia). In maggior dettaglio, al 30 giugno 2015 l esposizione comprende titoli di debito per Euro migliaia, che rappresentano il 27,70% del totale delle attività finanziarie, crediti per Euro migliaia e garanzie e impegni per Euro migliaia; si precisa che tale esposizione è interamente nei confronti dello Stato Italiano. Per una analisi dettagliata dell esposizione al debito dei singoli stati sovrani si rinvia alla tabella 6 del paragrafo 3.2 come modificato dal presente Supplemento e al paragrafo Informativa relativa alle esposizioni Sovrane del bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015 e al paragrafo Informativa relativa alle esposizioni Sovrane del documento Relazioni e Bilancio di Banca Popolare di Bergamo al 31 dicembre Il Rischio di mercato del paragrafo 3.1. Fattori di rischio viene sostituito integralmente con il seguente: Rischio di mercato Si definisce rischio di mercato il rischio di perdite di valore degli strumenti finanziari detenuti dall Emittente per effetto dei movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell Emittente. I risultati finanziari dell Emittente sono legati al contesto operativo in cui l Emittente medesimo svolge la propria attività. L Emittente è quindi esposto a potenziali cambiamenti nel valore degli strumenti finanziari, ivi inclusi i titoli emessi da Stati sovrani, dovuti a fluttuazioni di tassi di interesse, dei tassi di cambio delle valute, dei prezzi dei titoli quotati sui mercati e delle materie prime e degli spread di credito, e/o altri rischi. Al riguardo, anche un rilevante investimento in titoli emessi da Stati sovrani può esporre la Banca a significative perdite di valore dell attivo patrimoniale. Tali fluttuazioni potrebbero essere generate da cambiamenti nel generale andamento dell economia, dalla propensione all investimento degli investitori, da politiche monetarie e fiscali, dalla liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, da interventi delle agenzie di rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale e da conflitti bellici e atti di terrorismo. Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione (trading book) che comprende gli strumenti finanziari di negoziazione e gli strumenti derivati ad essi collegati, sia al portafoglio bancario (banking book) che comprende le attività e le passività finanziarie diverse da quelle costituenti il trading book. Con riferimento al VaR del trading book, per quanto concerne il primo semestre chiusosi al 30 giugno 2015, il profilo di rischio medio dell Emittente (pari a Euro ) risulta in diminuzione rispetto ai valori medi al 31 dicembre 2014 (pari a Euro ). Con riferimento ai rischi di banking book, il rischio di mercato, misurato in termini di VaR, è stato nel primo semestre 2015 mediamente pari a Euro Al 31 dicembre 2014 il VaR era pari a Euro rispetto a Euro al 31 dicembre Al 30 giugno 2015 il VaR è pari a Euro Per ulteriori informazioni si rinvia alla tabella 7 del paragrafo 3.2 come modificato dal presente Supplemento e alla Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Sezione 2 Rischi di mercato della Nota integrativa inserita nel documento Relazioni e Bilancio di Banca Popolare di Bergamo al 31 dicembre

11 Il Rischio connesso all assenza di rating dell Emittente del paragrafo 3.1. Fattori di rischio viene eliminato dal Documento di Registrazione in quanto già inserito nella Nota Informativa. Il Rischio collegato a procedimenti giudiziari del paragrafo 3.1. Fattori di rischio viene sostituito integralmente con il seguente: Rischio collegato a procedimenti giudiziari Il rischio derivante da procedimenti giudiziari consiste nella possibilità per l Emittente di dover sostenere risarcimenti, in caso di esito sfavorevole degli stessi. Le più consuete controversie giudiziarie sono relative ad azioni di nullità, annullamento, inefficacia o risarcimento danni conseguenti a operazioni afferenti all ordinaria attività bancaria e finanziaria svolta dall Emittente. Nel corso dello svolgimento della propria attività, l Emittente è parte di alcuni procedimenti amministrativi, giudiziari e/o arbitrali da cui potrebbero derivare obblighi risarcitori per importi rilevanti a carico dello stesso. A fronte dei propri contenziosi, nel bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015, l Emittente evidenzia una passività potenziale pari a 112 migliaia di euro, ed un fondo rischi ed oneri pari ad un ammontare complessivo di 17 milioni di euro. Per una dettagliata informativa sui principali contenziosi si rinvia al paragrafo del Documento di Registrazione. *** Il paragrafo 3.2. Informazioni finanziarie selezionate dell Emittente e Credit Spread è interamente sostituito dal presente: 3.2. Informazioni finanziarie selezionate dell Emittente Si riporta di seguito una sintesi dei dati e degli indicatori patrimoniali, economici e finanziari su base individuale maggiormente significativi, tratti dal bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015, sottoposto a revisione limitata, e dal bilancio sottoposto a revisione degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013, redatti secondo i principi contabili internazionali. Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati tenendo conto degli aggiornamenti normativi per quanto riguarda il calcolo dei coefficienti e dei rischi di mercato nonché della nuova normativa di Basilea 3, ed in conformità con quanto disposto dalla Banca d Italia con la Circolare n 285 del 17 dicembre 2013 (Disposizioni di vigilanza per le banche) e successive modifiche e in conformità alla normativa di volta in volta vigente. 11

12 Tabella 1 - Indicatori patrimoniali e fondi propri (dati in migliaia di Euro e valori in percentuale) INDICATORI E FONDI PROPRI (NORMATIVA IN VIGORE DAL 01/01/2014) Common equity Tier 1/Attività di rischio ponderate (CET1 ratio) Tier 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) (1) SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 * ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014 * Soglie minime comprensive della Riserva di conservazio ne del capitale transitoria 18,46% 17,53% 5,125% 18,46% 17,53% 6,625% Total Capital Ratio (Fondi propri/attività di rischio ponderate- RWA) 18,46% 17,53% 8,625% Fondi Propri Capitale Primario di Classe 1 (CET1) Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) Capitale di Classe 2 (Tier 2) RWA INDICATORI E FONDI PROPRI (NORMATIVA IN VIGORE FINO AL 31/12/2013) CORE TIER ONE RATIO (Patrimonio di base al netto delle preference shares / Attività di rischio ponderate - RWA) TIER ONE CAPITAL RATIO (Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate - RWA) TOTAL CAPITAL RATIO (Patrimonio di Vigilanza / Attività di rischio ponderate - RWA) PATRIMONIO DI VIGILANZA PATRIMONIO DI BASE - PATRIMONIO SUPPLEMENT ARE ELEMENTI DA DEDURRE RWA ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE ,84% 23,84% 23,68% RWA / Totale Attivo 50,91% 52,03% - RWA / Totale Attivo 37,86% Leverage ratio ** 8,10% * I dati al 30 giugno 2015 e al 31 dicembre 2014 non sono confrontabili con quelli al 31 dicembre 2013 in quanto la normativa di riferimento ha subito un radicale cambiamento così come meglio specificato nella Parte F - Informazioni sul Patrimonio del fascicolo di Bilancio al

13 ** Il leverage ratio è un indicatore minimo di leva finanziaria avente l obiettivo di porre un tetto all espansione delle esposizioni delle banche rispetto al capitale di migliore qualità. Il leverage ratio è dato dal rapporto tra il capitale di Classe 1 dell'ente (Tier 1) e le esposizioni complessive dell'ente, secondo quanto previsto dall art. 429 del Regolamento 575/2013. Tale indicatore è oggetto di segnalazione da parte delle banche all Organismo di Vigilanza da marzo 2014, tuttavia, alla data attuale, non è stata definita la soglia minima (ma solo una raccomandazione del Comitato di Basilea che il risultato sia pari o superiore al 3%) e la relativa data di decorrenza. (1) Tale soglia è in vigore dal 1 gennaio 2015 (fino al 31 dicembre 2014 era il 6,125%) Dal 1 gennaio 2014 è applicabile la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013, che traspongono nell Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (cd. framework Basilea 3). Si precisa che l Emittente non fornisce coefficienti patrimoniali fully phased e che l Autorità di Vigilanza alla data del presente Supplemento non ha imposto all Emittente requisiti prudenziali ulteriori rispetto a quelli vigenti. La Banca, a seguito di autorizzazione da parte dell Autorità di vigilanza 1, utilizza i modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito - segmento Esposizioni verso imprese ( Corporate ) e dei rischi operativi, a far data dalla segnalazione al 30 giugno In seguito al provvedimento di autorizzazione della Banca d Italia n del 19 luglio 2013, dalla segnalazione al 30 giugno 2013 la Banca utilizza i modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali anche a fronte del rischio di credito relativo al segmento Retail regolamentare (sotto-classi Altre esposizioni al dettaglio ( SME Retail ) ed Esposizioni garantite da immobili residenziali ). 1 Provvedimento della Banca d Italia n del 16 maggio

14 Di seguito si riportano tabelle con gli indicatori della qualità del credito raffrontati con i dati di sistema riferiti alla classe dimensionale comparabile a quella dell Emittente. Tabella 2 - Principali indicatori di rischiosità creditizia SOFFERENZE LORDE/IMPIEGHI LORDI SOFFERENZE NETTE/IMPIEGHI NETTI PARTITE ANOMALE LORDE (*****) /IMPIEGHI LORDI PARTITE ANOMALE NETTE (*****) /IMPIEGHI NETTI (1) RAPPORTO DI COPERTURA DELLE PARTITE ANOMALE RAPPORTO DI COPERTURA DELLE SOFFERENZE RAPPORTO SOFFERENZE NETTE/PATRIMONIO NETTO (******) RETTIFICHE SU CREDITI / CREDITI NETTI VERSO CLIENTELA INDICE GRANDI RISCHI / IMPIEGHI NETTI (*******) SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014 DATI MEDI DI SISTEMA AL 31 DICEMBRE 2014 (*) ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2013 DATI MEDI DI SISTEMA AL 31 DICEMBRE 2013 (**) 6,12% 6,18% 10,7% 5,11% 9,4% 4,28% 4,33% 4,7%(***) 3,37% 4,2%(****) 10,25% 10,18% 18,5% 10,07% 16,6% 7,99% 7,93% 10,9%(***) 7,86% 10,1%(****) 24,37% 24,40% 46,6% 24,16% 44,6% 32,00% 31,94% 60.3% 35,85% 58,6% 35,89% 34,69% n.d. 27,37% n.d. 0,55% 0,79% n.d. 0,67% n.d. 5,63% 6,26% n.d. 3,81% n.d. (*)Fonte Banca d Italia, Rapporto sulla stabilità finanziaria,, n. 1, aprile 2015primi 5 gruppi. (**) Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria, n. 1, maggio 2014 (***) Fonte: Appendice relazione annuale Banca d Italia 2015 (pag. 129) (****) Fonte: Appendice relazione annuale Banca d Italia 2014 (pag. 170) (*****) Categorie che compongono le partite anomale: sofferenze, incagli (inadempienze probabili), crediti ristrutturati (inadempienze probabili), esposizioni scadute e sconfinate (esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate). (******) Patrimonio netto comprensivo del risultato dell esercizio. (*******) Al numeratore del rapporto viene considerata l effettiva esposizione al rischio della Banca, dopo l applicazione delle ponderazioni alle posizioni rilevate come grandi esposizioni. (1) Partite Anomale Nette / Impieghi Netti La crescita annua delle partite anomale è prevalentemente correlata alla voce "Mutui", che tuttavia, essendo caratterizzata dalla presenza di garanzie reali, giustifica un più contenuto livello di copertura che in effetti passa da 35,85% a 31,94%. 14

15 Inoltre, nel corso del 2014, sono state realizzate cessioni di crediti in sofferenza per circa 34,2 milioni di euro, rettificate da un Fondo svalutazione pari a 24,6 milioni, che hanno contribuito a ridurre l'indice di copertura al 31,94%. Tabella Principali indicatori di rischiosità creditizia al 30 giugno 2015 SOFFERENZE LORDE/IMPIEGHI LORDI SOFFERENZE NETTE/IMPIEGHI NETTI INADEMPIENZE PROBABILI LORDE*/IMPIEGHI LORDI INADEMPIENZE PROBABILI NETTE*/IMPIEGHI NETTI ESPOSIZIONE SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE LORDE **/IMPIEGHI LORDI ESPOSIZIONE SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE NETTE **/IMPIEGHI NETTI RAPPORTO DI COPERTURA DELLE SOFFERENZE RAPPORTO SOFFERENZE NETTE / PATRIMONIO NETTO RAPPORTO DI COPERTURA DELLE ESPOSIZIONI SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE RAPPORTO DI COPERTURA DELLE INADEMPIENZE PROBABILI COSTO DEL RISCHIO (RAPPORTO RETTIFICHE SU CREDITI E AMMONTARE DEI CREDITI NETTI VERSO CLIENTELA) rapportato ad anno SEMESTRE AL 30 GIUGNO ,12% 4,28% 3,84% 3,42% 0,30% 0,28% 32,00% 35,89% 7,28% 13,56% 0,55% * Ai sensi della circolare Banca d Italia n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata, in tale voce rientrano le esposizioni creditizie, diverse dalle sofferenze, per le quali la banca giudichi improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. ** Ai sensi della circolare Banca d Italia n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata, in tale voce rientrano le esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento della segnalazione, sono scadute o sconfinanti, da oltre 90 giorni con carattere continuativo. 15

16 Le tabelle di seguito riportate espongono alcuni indici che esprimono la composizione dei crediti deteriorati, per ciascuno dei periodi di riferimento. Tabella 2bis Composizione dei crediti deteriorati al (in migliaia di Euro) SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 SOFFERENZE INADEMPIENZE PROBABILI (INCAGLI) INADEMPIENZE PROBABILI (ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE) ESPOSIZIONI SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE (ESPOSIZIONI SCADUTE E SCONFINATE) Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive Esposizione netta TOTALE Tabella 2ter Composizione dei crediti deteriorati al e al (in migliaia di Euro) SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014 Esposizio ne lorda Rettifiche di valore complessi ve Esposizion e netta ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2013 Esposizion e lorda Rettifiche di valore complessiv e Esposizion e netta

17 Tabella 3 Principali dati di conto economico (in migliaia di Euro) MARGINE D INTERESSE COMMISSIONI NETTE MARGINE DI INTERMEDIAZI ONE RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA COSTI OPERATIVI UTILE DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE UTILE D ESERCIZIO (1) SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2014 VARIAZIONE % ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014 ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2013 VARIAZIONE % ,51% ,02% ,29% ,34% ,67% ,38% ,73% ,11% ,33% ,78% ,02% ,58% ,79% ,50% (1) Utile d esercizio Il risultato del primo semestre 2015 rispetto al 30 giugno 2014 è influenzato dallo sviluppo negativo del risultato netto della gestione finanziaria, imputabile principalmente alla contrazione del margine d'interesse e al ridimensionamento del margine commissionale, nonché all incremento dei costi operativi. Tabella 4 Principali dati di stato patrimoniale (in migliaia di Euro) CREDITI VERSO CLIENTELA RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA RACCOLTA INDIRETTA DA CLIENTELA POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA ATTIVITÀ FINANZIARIE (*) TOTALE ATTIVO SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE PATRIMONIO NETTO (ESCLUSO UTILE D ESERCIZIO) CAPITALE SOCIALE

18 (*) Sono state considerate le attività finanziarie detenute per la negoziazione, valutate al fair value, disponibili per la vendita e detenute fino alla scadenza. 18

19 Tabella 5 Indicatori di liquidità SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014 ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2013 LOAN TO DEPOSIT RATIO 121,50% 110,16% 109,81% Il loan to deposit ratio è calcolato come rapporto tra impieghi a clienti e raccolta diretta (debiti verso clientela e titoli in circolazione) come riportati nel bilancio. La Banca, in quanto appartenente ad un Gruppo Bancario, non è tenuta all applicazione delle regole di liquidità su base individuale, deroga esercitata da Banca d Italia (Circ. n.285 Parte II Cap.11 Sez. III) ai sensi dell articolo 8 par.2 della CRR. Gli indicatori Liquidity Coverage Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NSFR) verranno predisposti solo a livello consolidato e dalle stime effettuate non si ravvisano criticità sul rispetto delle soglie minime regolamentari, considerando anche gli aggiornamenti derivanti dal recepimento del Regolamento Delegato (UE) 2015/61 della Commissione del 10 ottobre 2014 che integra il Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio che entrerà in vigore ad ottobre Tabella 6 - Esposizione del portafoglio dell Emittente nei confronti di debitori sovrani (dati in migliaia di euro) L Emittente ha esposizioni verso debitori sovrani interamente nei confronti dello Stato Italiano. Il rating dello Stato Italiano rilasciato dall agenzia di rating Standard & Poor s è BBB-. Titoli di debito (*) % incidenza su ammontare complessivo delle attività finanziarie (**) Ammontare titoli di debito strutturati Valore nominale SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 Valore di bilancio Fair Value Valore nominale ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014 Valore di bilancio Fair Value ,48% 27,70% 27,70% 26,84% 27,03% 27,03% Crediti (***) % incidenza rispetto all ammontare dei crediti verso la clientela Garanzie e Impegni 0,18% 0,19% 0,19% 0,19% 0,19% 0,19% n.a n.a. TOTALE n.a n.a. * Tali titoli sono classificati nella voce 40 dello stato patrimoniale (Attività finanziarie disponibili per la vendita). ** Al denominatore sono state considerate le attività finanziarie detenute per la negoziazione, valutate al fair value, disponibili per la vendita e detenute fino alla scadenza pari al 30 giugno 2015 a migliaia di Euro e al 31 dicembre 2014 a migliaia di Euro. 19

20 *** La voce comprende tutte le forme tecniche di finanziamento nei confronti dei Debitori Sovrani secondo la normativa di Bilancio (Circ.262 Banca d'italia) Tabella 7 - Esposizione del portafoglio dell Emittente ai rischi di mercato (dati in Euro) VALUE AT RISK DELL ESPOSIZIONE AL RISCHIO DI MERCATO RELATIVAMENTE AL PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE (TRADING BOOK) VALUE AT RISK DELL ESPOSIZIONE AL RISCHIO DI MERCATO RELATIVAMENTE AL PORTAFOGLIO BANCARIO (BANKING BOOK) SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2014 ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE * * * * * * *VaR a 1 giorno calcolato con modelli interni non validati da Banca d Italia Con riferimento al VaR del trading book, per quanto concerne il primo semestre chiusosi al 30 giugno 2015, il profilo di rischio medio dell Emittente (pari a Euro ) risulta in diminuzione rispetto ai valori medi al 31 dicembre 2014 (pari a Euro ). Con riferimento ai rischi di banking book, il rischio di mercato, misurato in termini di VaR, è stato nel corso del primo semestre 2015 mediamente pari a Euro Al 31 dicembre 2014 il VaR è pari a Euro rispetto a Euro al 31 dicembre Al 30 giugno 2015 il VaR è pari a Euro

21 MODIFICHE AL CAPITOLO 11 INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL EMITTENTE Il paragrafo 11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati è interamente sostituito dal presente: Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati Le informazioni finanziarie relative all Emittente sono contenute nei documenti finanziari incorporati mediante riferimento al presente Documento di Registrazione relativi ai bilanci individuali chiusi al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013, sottoposti a revisione legale dei conti e al bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015, sottoposto a revisione limitata. Tali documenti finanziari sono messi a disposizione del pubblico per la consultazione presso la Sede Sociale dell Emittente in Piazza Vittorio Veneto n. 8 in Bergamo, nonché consultabili sul sito internet della Banca Al fine di individuare agevolmente alcuni specifici elementi informativi, si riporta qui di seguito un indice sintetico. Fascicolo del bilancio dell Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013: Informazioni finanziarie Esercizio chiuso al Esercizio chiuso al Stato Patrimoniale pag. 82 pagg Conto Economico pag. 83 pag. 86 Rendiconto Finanziario pag. 87 pag. 90 Prospetto di Variazione del Patrimonio Netto pagg pagg Nota Integrativa pagg pagg Di cui Parte A - Politiche Contabili Di cui Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Relazione della Società di Revisione pagg pagg pagg pagg pagg pagg Fascicolo del bilancio semestrale abbreviato dell Emittente al 30 giugno 2015: Informazioni finanziarie Semestre chiuso al Stato Patrimoniale pag. 60 Conto Economico pag. 61 Rendiconto Finanziario pag

22 Prospetto di Variazione del Patrimonio Netto pagg Il paragrafo 11.4 Data delle ultime informazioni finanziarie è interamente sostituito dal presente: Data delle ultime informazioni finanziarie Le ultime informazioni finanziarie relative all Emittente sono riportate nel bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015 e messe a disposizione del pubblico presso la Sede Legale dell Emittente e consultabili al sito internet Il paragrafo 11.5 Informazioni finanziarie infrannuali è interamente sostituito dal presente: Informazioni finanziarie infrannuali Dalla data dell ultimo bilancio sottoposto a revisione l Emittente ha pubblicato informazioni finanziarie semestrali al 30 giugno 2015 che sono da ritenersi incluse mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione. Le informazioni finanziarie infrannuali sono state sottoposte a revisione limitata. Le informazioni finanziarie infrannuali sono pubblicate sul sito internet Di seguito si riporta la relazione della società di revisione sulla revisione limitata del bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno

23 23

24 24

25 Il paragrafo Procedimenti giudiziari e arbitrali è rinominato Procedimenti giudiziari e arbitrali e prima di esso viene inserito il seguente titolo Procedimenti giudiziari e arbitrali ed interventi delle Autorità di Vigilanza. Al termine del paragrafo Procedimenti giudiziari e arbitrali viene inserito il seguente paragrafo: Procedimenti connessi ad interventi delle Autorità di Vigilanza L Emittente è soggetto ad un articolata regolamentazione ed alla vigilanza, tra l altro, da parte della Banca d Italia e della CONSOB. Il 17 novembre 2014 l Unità di Informazione Finanziaria (UIF) aveva avviato accertamenti ispettivi in Banca Popolare di Bergamo ai sensi degli articoli 47 e 53 comma 4 del D.L.gs. 231/2007 (normativa antiriciclaggio), accertamenti conclusi il 31 marzo 2015 e in ordine ai quali non sono state formulate eccezioni. In materia di prestazione di servizi di investimento, nel periodo 4 febbraio agosto 2014 è stata svolta presso Banca Popolare di Bergamo SpA una verifica ispettiva da parte di Consob di follow up, finalizzata ad accertare l effettività delle implementazioni strategico-procedurali adottate dalla Banca e verificare il superamento delle criticità riscontrate nell ambito delle iniziative MiFID avviate nel 2007 a seguito del recepimento della normativa comunitaria. In particolare, le indagini in loco si sono focalizzate sui seguenti ambiti: (i) l articolazione del processo di budgeting e di definizione delle politiche commerciali; (ii) i sistemi di incentivazione del personale; (iii) le modalità di svolgimento del servizio di consulenza; (iv) le modalità di profilatura della clientela e di mappatura dei prodotti finanziari. Ad esito delle citate verifiche ispettive, in data 29 gennaio 2015 è stata disposta, ai sensi dell art. 7, comma 1, lettera b), del TUF, la convocazione del Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Bergamo, con fissazione dell ordine del giorno. L'ordine di convocazione, nel segnalare ed illustrare le criticità riscontrate, ha richiesto agli organi di vertice di approntare le necessarie iniziative correttive, fornendone specifica informativa alla Consob. L'intermediario ha trasmesso apposita documentazione illustrativa degli interventi assunti e/o pianificati con nota del 3 aprile2015. Con successiva richiesta del 4 agosto 2015 è stato richiesto all Emittente di fornire chiarimenti e aggiornamenti in merito alle misure ed iniziative intraprese. La Banca ha riscontrato la menzionata richiesta in data 14 ottobre 2015 precisando, tra l altro, che lo scorso maggio 2015 è stata avviata presso la Capogruppo UBI Banca una specifica iniziativa progettuale per affrontare in maniera organica e strutturata le azioni correttive. *** Nell ambito di un intervento a livello di sistema, il 3 ottobre 2014 Banca d Italia aveva avviato un accertamento mirato a valutare POLITICHE E PRASSI DI REMUNERAZIONE E INCENTIVAZIONE in essere presso il Gruppo UBI Banca. Le verifiche si erano concluse il 19 dicembre L 11 marzo 2015 Banca d Italia ha consegnato le proprie costatazioni che evidenziano risultanze ispettive positive e segnalano, nel contempo, aree di possibile miglioramento. Con lettera del 10 aprile 2015 sono state indicate all Organo di Vigilanza le specifiche iniziative programmate per il perseguimento degli auspicati affinamenti. Il paragrafo 11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell Emittente è interamente sostituito dal presente: Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell Emittente 25

26 Non si segnalano cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell Emittente, dalla chiusura dell ultimo periodo per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie infrannuali (30 giugno 2015). 26

27 MODIFICHE AL CAPITOLO 14 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO Il capitolo 14. Documenti accessibili al pubblico è interamente sostituito dal presente: 14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO Dalla data del presente Documento di Registrazione e per tutta la durata della sua validità, i seguenti documenti, unitamente ai comunicati stampa divulgati dall'emittente, nonché le altre informazioni e gli ulteriori documenti da mettersi, secondo le seguenti modalità, a disposizione del pubblico, ai sensi della vigente normativa applicabile, possono essere consultati presso la Sede Sociale della Banca, nonché, tranne l atto costitutivo, in formato elettronico, sul sito internet dell'emittente Atto costitutivo e Statuto dell Emittente; Fascicolo del bilancio di esercizio dell Emittente per l esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, assoggettato a revisione legale dei conti completa e relativi allegati; Fascicolo del bilancio di esercizio dell Emittente per l esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, assoggettato a revisione legale dei conti completa e relativi allegati; Fascicolo del bilancio semestrale abbreviato dell Emittente al 30 giugno 2015 assoggettato a revisione limitata. L Emittente si impegna inoltre a mettere a disposizione, con le modalità di cui sopra, le informazioni concernenti le proprie vicende societarie, inclusa la situazione economica, patrimoniale e finanziaria infrannuale, redatte successivamente alla data di approvazione del presente Supplemento. Si invitano i potenziali investitori a leggere la documentazione a disposizione del pubblico e quella inclusa mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione al fine di ottenere maggiori informazioni in merito alle condizioni economico-finanziarie e all'attività dell Emittente. 27

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