CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA

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1 Società per Azioni Sede Legale: Cosenza, Viale Crati Direzione Generale: Bari, Viale De Blasio 18 Codice Fiscale, Partita IVA ed Iscrizione al Registro delle Imprese di Cosenza n Iscritta all'albo delle Banche al n ABI n Appartenente al Gruppo bancario Unione di Banche Italiane, iscritto all'albo dei Gruppi Bancari n Sito internet in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento CONDIZIONI DEFINITIVE ALLA NOTA INFORMATIVA SUL PROGRAMMA Banca Carime S.p.A. Obbligazioni Tasso Fisso Step Up / Step Down Banca Carime Tasso Fisso Step Up 0,40% Social Bond UBI Comunità per Caritas Diocesiana di Salerno - Campagna - Acerno ISIN IT di seguito le Obbligazioni per un importo massimo di nominali Euro Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a Consob in data 16/03/2016 e si riferiscono al Prospetto di Base depositato presso la Consob in data 28 ottobre 2015 a seguito di approvazione comunicata dalla Consob con nota n /15 del 22 ottobre 2015 come modificato ed integrato dal Primo Supplemento al Prospetto di Base depositato presso la Consob in data 9 marzo 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota n. prot /16 del 3 marzo Le presenti Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell art. 5, paragrafo 4, della Direttiva 2003/71 CE, e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base e ad eventuali Supplementi. Il Prospetto di Base ed eventuali supplementi saranno a disposizione del pubblico per la consultazione in forma gratuita sul sito internet dell Emittente all indirizzo e, in forma stampata e gratuita, richiedendone una copia presso la sede legale dell Emittente in Viale Crati, Cosenza e/o presso le filiali dello stesso. Si invita l investitore a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base al fine di ottenere informazioni complete sull Emittente e sulle Obbligazioni. La Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive. Il Prospetto di Base incorpora mediante riferimento il documento di registrazione dell Emittente, così come depositato presso la Consob in data 14 maggio 2015, a seguito di approvazione comunicata con nota n /15 del 7 maggio 2015 (il Documento di Registrazione ), aggiornato con il supplemento al Documento di Registrazione depositato presso Consob in data 28 ottobre 2015 a seguito di approvazione comunicata dalla Consob con nota n /15 del 22 ottobre 2015 (il Primo Supplemento al Documento di Registrazione ) e con il supplemento al Documento di Registrazione depositato presso Consob in data 9 marzo 2016 a seguito di approvazione comunicata dalla Consob con nota n /16 del 3 marzo 2016 (il Secondo Supplemento al Documento di Registrazione). L adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio della Consob sull opportunità dell investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Ove non diversamente specificato, i termini e le espressioni riportate con lettera maiuscola hanno lo stesso significato attribuito loro nella Nota Informativa. Pag. 1 di 21

2 1. INFORMAZIONI RELATIVE AI TITOLI E ALL EMISSIONE INFORMAZIONI ESSENZIALI Ragioni dell offerta e impiego dei proventi Le Obbligazioni sono emesse nell ambito dell ordinaria attività di raccolta da parte dell Emittente. L ammontare ricavato dai Titoli sarà destinato all esercizio dell attività bancaria dell Emittente congiuntamente a quanto sotto descritto. Devoluzione a Caritas Diocesiana di Salerno - Campagna - Acerno Lo 0,50% dell ammontare nominale collocato delle Obbligazioni sarà devoluto dall Emittente a titolo di liberalità a Caritas Diocesiana di Salerno - Campagna - Acerno. Al termine del periodo di offerta l Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l importo che effettivamente viene devoluto. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE / DA AMMETTERE ALLA NEGOZIAZIONE Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti al pubblico e/o ammessi alla negoziazione Obbligazioni a Tasso Fisso Step Up ISIN Soggetto incaricato della tenuta dei registri Valuta di emissione degli strumenti finanziari Tasso di interesse nominale Premio di Fedeltà Disposizioni relative agli interessi da pagare IT Monte Titoli S.p.A. (Piazza degli Affari, Milano) Euro Il tasso di interesse lordo applicato alle Obbligazioni è predeterminato crescente durante la vita del Prestito, ed è pari a: 0,400% lordo annuo, 0,296% netto annuo per le cedole di interessi pagabili il primo anno, 0,550% lordo annuo, 0,407% netto annuo per le cedole di interessi pagabili il secondo anno e 0,700% lordo annuo, 0,518% netto annuo per le cedole di interessi pagabili il terzo anno. Non previsto Periodicità delle Cedole: Semestrale Il tasso lordo periodale sarà calcolato dividendo il tasso lordo annuo per 2 e arrotondando il risultato al terzo decimale. Data di godimento degli interessi Date di Scadenza degli interessi Le Cedole saranno pagate in via posticipata alle seguenti date : 29 aprile e 29 ottobre di ciascun anno. Qualora una Data di Pagamento della Cedola non sia un giorno lavorativo bancario (i Giorni Lavorativi Bancari sono tutti i giorni esclusi il Pag. 2 di 21

3 sabato e i giorni festivi secondo il calendario italiano), il relativo pagamento sarà effettuato il primo Giorno Lavorativo Bancario successivo senza il riconoscimento di ulteriori interessi (Convenzione Unadjusted Following Business Day). Data di Scadenza Modalità di ammortamento del prestito, comprese le procedure di rimborso Indicazione del tasso di rendimento e metodo di calcolo Delibere, autorizzazioni e approvazioni in virtù delle quali i titoli sono stati o saranno emessi Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari (100% del valore nominale) in un unica soluzione alla Data di Scadenza. I rimborsi saranno effettuati per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti a Monte Titoli, senza deduzione di spese. Il Tasso di rendimento effettivo lordo su base annua è pari a 0,55% e il Tasso di rendimento effettivo netto su base annua è pari a 0,41%. L emissione delle Obbligazioni oggetto delle presenti Condizioni Definitive è stata autorizzata in data 08/03/2016 dal Direttore Generale in virtù delle deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione dell Emittente in data 05/08/2015. Data di Emissione CONDIZIONI DELL OFFERTA Condizioni alle quali l offerta è subordinata Ammontare Totale dell emissione/dell offerta Periodo di Offerta Modalità di collocamento Lotto Minimo L offerta non è subordinata ad alcuna condizione. Massimi Euro per un totale di n Obbligazioni, ciascuna del valore nominale pari a Euro (il Taglio Minimo ). L Emittente potrà procedere alla chiusura anticipata del Periodo di Offerta una volta che le adesioni abbiano raggiunto l Ammontare Nominale Complessivo di Euro secondo le modalità descritte al Paragrafo Periodo di validità dell'offerta, comprese possibili modifiche, e descrizione della procedura di sottoscrizione della Sezione 6 - Nota Informativa del Prospetto di Base. Le Obbligazioni saranno offerte dal al , salvo chiusura anticipata ovvero proroga del Periodo di Offerta ai sensi del paragrafo Periodo di validità dell'offerta, comprese possibili modifiche, e descrizione della procedura di sottoscrizione della Sezione 6 Nota Informativa del Prospetto di Base. La sottoscrizione delle Obbligazioni avverrà nel rispetto di quanto previsto al paragrafo Periodo di validità dell'offerta, comprese possibili modifiche, e descrizione della procedura di sottoscrizione della Sezione 6 - Nota Informativa del Prospetto di Base. E possibile aderire all offerta: presso la rete di filiali dell Emittente. N. 1 Obbligazione. Le sottoscrizioni potranno essere accolte per importi minimi pari al Lotto Minimo e multipli del Taglio Minimo. Lotto Massimo Non applicabile. Pag. 3 di 21

4 Prezzo di emissione Costi inclusi nel prezzo di emissione Spese/costi/commissioni e imposte in aggiunta al prezzo di emissione Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario e degli agenti depositari Pari al 100% del valore nominale, e cioè Euro per ciascuna Obbligazione. Il prezzo di emissione include costi complessivamente pari a 1,66% del Valore Nominale, ovvero Euro 16,60 per ogni Euro di Valore Nominale. Il prezzo di emissione non include commissioni di collocamento né commissioni di sottoscrizione. Non sono previste commissioni/spese/imposte in aggiunta al prezzo di emissione. Inoltre potranno essere previste commissioni/spese connesse alla tenuta e/o all apertura di un conto corrente e/o di un deposito titoli. Non applicabile. Non sono previste commissioni/spese/imposte in aggiunta al prezzo di emissione. Il pagamento degli interessi ed il rimborso del capitale saranno effettuati a cura dell Emittente tramite gli intermediari autorizzati aderenti a Monte Titoli S.p.A. (Piazza degli Affari, Milano) mediante accredito sui conti dell investitore. AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÁ DI NEGOZIAZIONE Commissioni di negoziazione Non applicabile. Non sono previste commissioni di negoziazione. INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI Consulenti Non applicabile Banca Carime S.p.A. Pag. 4 di 21

5 NOTA DI SINTESI RELATIVA ALL EMISSIONE DI OBBLIGAZIONI Banca Carime Tasso Fisso Step Up 0,40% Social Bond UBI Comunità per Caritas Diocesiana di Salerno - Campagna - Acerno ISIN IT Sezione A Introduzione e avvertenze La Nota di Sintesi è costituita da una serie di informazioni denominate gli Elementi. Detti elementi sono numerati nelle Sezioni A-E (A.1 E.7). La presente Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi richiesti in relazione alla tipologia di strumenti finanziari e di Emittente. Dal momento che alcuni Elementi non risultano rilevanti la sequenza numerica degli Elementi potrebbe non essere completa. Nonostante alcuni Elementi debbano essere inseriti in relazione alla tipologia di strumento finanziario e di Emittente, può accadere che non sia possibile fornire alcuna informazione utile in merito ad alcuni Elementi. In questo caso nella Nota di Sintesi sarà presente una breve descrizione dell Elemento con l indicazione Non applicabile. A.1 Avvertenza La presente Nota di Sintesi va letta come un introduzione al Prospetto di Base. Qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari dovrebbe basarsi sull esame da parte dell investitore del Prospetto di Base completo. Qualora sia presentato un ricorso dinanzi all autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto di Base, l investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto di Base prima dell inizio del procedimento. La responsabilità civile incombe sulle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la Nota di Sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base o non offre, se letta insieme con le altre parti del Prospetto di Base, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l opportunità di investire nelle Obbligazioni. A.2 Consenso all utilizzo del Prospetto di Base Non applicabile. L Emittente non acconsente all utilizzo del Prospetto di Base per una rivendita successiva delle Obbligazioni da parte di intermediari finanziari. B.1 B.2 B.4b B.5 B.9 B.10 Denominazione legale e commerciale Domicilio e forma giuridica, legislazione in base alla quale opera e paese di costituzione Tendenze note riguardanti l Emittente e i settori in cui opera Gruppo di appartenenza dell Emittente Previsione o stima degli utili Eventuali rilievi contenuti nella relazione di revisione Banca Carime S.p.A. Sezione B Emittente Banca Carime S.p.A.: è costituita in Italia nella forma di società per azioni ed opera ai sensi della legislazione italiana; ha Sede Legale, Direzione Generale in Viale Crati, Cosenza (Italia), e Direzione Generale in Corso Italia 9, Bari (Italia). L Emittente non è a conoscenza di tendenze che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell Emittente stesso o del settore in cui opera, almeno per l esercizio in corso. L Emittente appartiene al Gruppo bancario Unione di Banche Italiane ( Gruppo UBI Banca ) avente come capogruppo Unione di Banche Italiane S.c.p.A. ( UBI Banca o la Capogruppo ). Il Gruppo UBI Banca è iscritto all Albo dei Gruppi bancari tenuto dalla Banca d Italia con il numero Non applicabile. L Emittente non esprime alcuna previsione o stima degli utili. Deloitte & Touche S.p.A. ha espresso un giudizio senza rilievi con apposite relazioni per il bilancio d esercizio dell Emittente relativi agli esercizi chiusi rispettivamente al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre Pag. 5 di 21

6 B.12 Informazioni finanziarie fondamentali selezionate Si riporta di seguito una sintesi dei dati e degli indicatori patrimoniali, economici e finanziari su base individuale maggiormente significativi, tratti dal bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015, sottoposto a revisione limitata, e dal bilancio sottoposto a revisione degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013, redatti secondo i principi contabili internazionali. Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati tenendo conto degli aggiornamenti normativi per quanto riguarda il calcolo dei coefficienti e dei rischi di mercato nonché della nuova normativa di Basilea 3, ed in conformità con quanto disposto dalla Banca d Italia con la Circolare n 285 del 17 dicembre 2013 (Disposizioni di vigilanza per le banche) e successive modifiche e in conformità alla normativa di volta in volta vigente. Tabella 1 - Indicatori patrimoniali e fondi propri (dati in migliaia di Euro e valori in percentuale) INDICATORI E FONDI PROPRI (NORMATIVA IN VIGORE DAL 01/01/2014) Common equity Tier 1/Attività di rischio ponderate (CET1 ratio) Tier 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) (1) Total Capital Ratio (Fondi propri/attività di rischio ponderate-rwa) Fondi Propri Capitale Primario di Classe 1 (CET1) Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) Capitale di Classe 2 (Tier 2) SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 * ESERCIZIO 2014 * Soglie minime comprensive della Riserva di conservazione del capitale transitoria *** 42,63% 38,20% 5,125% 42,63% 38,20% 6,625% 42,63% 38,20% 8,625% INDICATORI E FONDI PROPRI (NORMATIVA IN VIGORE FINO AL 31/12/2013) CORE TIER ONE RATIO (Patrimonio di base al netto delle preference shares / Attività di rischio ponderate - RWA) TIER ONE CAPITAL RATIO (Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate - RWA) TOTAL CAPITAL RATIO (Patrimonio di Vigilanza / Attività di rischio ponderate - RWA) PATRIMONIO VIGILANZA DI ESERCIZIO ,04% 40,04% 38,95% PATRIMONIO DI BASE PATRIMONIO SUPPLEMENTARE ELEMENTI DEDURRE DA RWA RWA RWA / Totale Attivo 33,65% 36,11% - RWA / Totale Attivo Leverage ratio ** 13,80% ,71% * I dati al 30 giugno 2015 e al 31 dicembre 2014 non sono confrontabili con quelli al 31 dicembre 2013 in quanto la normativa di riferimento ha subito un radicale cambiamento così come meglio specificato nella Parte F - Informazioni sul Patrimonio del fascicolo di Bilancio al ** Il leverage ratio è un indicatore minimo di leva finanziaria avente l obiettivo di porre un tetto all espansione delle esposizioni delle banche rispetto al capitale di migliore qualità. Il leverage ratio è dato dal rapporto tra il capitale di Classe 1 dell'ente (Tier 1) e le esposizioni complessive dell'ente, secondo quanto previsto dall art. 429 del Regolamento 575/2013. Tale indicatore è oggetto di segnalazione da parte delle banche all Organismo di Vigilanza da marzo 2014, tuttavia, alla data attuale, non è stata definita la soglia minima (ma solo una raccomandazione del Comitato di Basilea che il risultato sia pari o superiore al 3%) e la relativa data di decorrenza. *** A Banca Carime non sono stati indicati requisiti prudenziali specifici da parte dell Autorità di Vigilanza. Al riguardo si fa presente che l Emittente rientra nel perimetro di vigilanza consolidata del Gruppo UBI Banca per il quale la Banca Centrale Europea ha applicato i requisiti specifici ad esito dello SREP per l esercizio 2015 che risultano rispettati, sulla base dei coefficienti prudenziali del Gruppo UBI Banca, riferiti al 30 settembre 2015, come si rileva dal Comunicato Stampa diffuso da UBI Banca in data 27 novembre In particolare, in data 25 febbraio 2015 la Banca Centrale Europea aveva comunicato i requisiti minimi patrimoniali specifici richiesti a livello consolidato per il Gruppo UBI Banca risultati pari a: 9,5% in termini di Common Equity Tier 1 ratio Pag. 6 di 21

7 11% in termini di Total Capital ratio. Alla conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process SREP) per l anno 2015, svolto dalle Autorità di Vigilanza competenti sulle banche soggette alla Vigilanza Unica Europea e previsto dall art. 97 della Direttiva 2013/36/UE, UBI Banca ha ricevuto il requisito patrimoniale specifico richiesto dalla Banca Centrale Europea per il Gruppo a livello consolidato. Tale requisito stabilisce un livello Common Equity Tier 1 capital ratio pari a 9,25%, in riduzione rispetto al 9,50% del febbraio Nel contesto della pubblicazione dei risultati di Gruppo al 30 settembre 2015, il coefficiente Common Equity Tier 1 è risultato pari a 13,00% in termini phased in, e 12,56% in termini fully loaded, in entrambi i casi superiore rispetto al requisito specifico richiesto. Nel contesto della pubblicazione dei risultati di Gruppo al 31 dicembre 2015, il coefficiente Common Equity Tier 1 è risultato pari al 12,08% in termini phased in, e 11,62% in termini fully loaded, in entrambi i casi superiore rispetto al requisito specifico richiesto. Non sono pervenute comunicazioni da parte della Banca Centrale Europea concernenti altre richieste di carattere prudenziale. (1) Tale soglia è in vigore dal 1 gennaio 2015 (fino al 31 dicembre 2014 era il 6,125%) Dal 1 gennaio 2014 è applicabile la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013, che traspongono nell Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (cd. framework Basilea 3). Si precisa che l Emittente non fornisce coefficienti patrimoniali fully phased e che l Autorità di Vigilanza alla data del presente Supplemento non ha imposto all Emittente requisiti prudenziali ulteriori rispetto a quelli vigenti. La Banca, a seguito di autorizzazione da parte dell Autorità di vigilanza *, utilizza i modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito - segmento Esposizioni verso imprese ( Corporate ) e dei rischi operativi, a far data dalla segnalazione al 30 giugno In seguito al provvedimento di autorizzazione della Banca d Italia n del 19 luglio 2013, dalla segnalazione al 30 giugno 2013 la Banca utilizza i modelli interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali anche a fronte del rischio di credito relativo al segmento Retail regolamentare (sotto-classi Altre esposizioni al dettaglio ( SME Retail ) ed Esposizioni garantite da immobili residenziali ). Tabella 2 - Principali indicatori di rischiosità creditizia SOFFERENZE LORDE/IMPIEGHI LORDI SOFFERENZE NETTE/IMPIEGHI NETTI PARTITE ANOMALE LORDE (*****) /IMPIEGHI LORDI PARTITE ANOMALE NETTE (*****) /IMPIEGHI NETTI (1) RAPPORTO DI COPERTURA DELLE PARTITE ANOMALE RAPPORTO COPERTURA SOFFERENZE DI DELLE RAPPORTO SOFFERENZE NETTE/PATRIMONIO NETTO (******) RETTIFICHE SU CREDITI / CREDITI NETTI VERSO CLIENTELA SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 ESERCIZIO 2014 DATI MEDI DI SISTEMA 2014 (*) ESERCIZIO 2013 DATI MEDI DI SISTEMA 2013 (**) 10,04% 8,27% 10,7% 5,43% 9,4% 6,10% 5,20% 4,7%(***) 3,39% 4,2%(****) 16,37% 15,35% 18,5% 12,81% 16,6% 11,58% 11,26% 10,9%(***) 9,83% 10,1%(****) 33,49% 30,50% 46,6% 26,26% 44,6% 42,92% 40,43% 60.3% 40,10 % 58,6% 23,90% 21,13% n.d. 10,25% n.d. 1,71% 1,91% n.d. 1,14% n.d. * Provvedimento della Banca d Italia n del 16 maggio Pag. 7 di 21

8 INDICE GRANDI RISCHI / IMPIEGHI NETTI (*******) 0,02% 1,91% n.d. 3,65% n.d. (*)Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria, n. 1, aprile 2015primi 5 gruppi. (**) Fonte: Rapporto sulla stabilità finanziaria, n. 1, maggio 2014 (***) Fonte: Appendice relazione annuale Banca d Italia 2015 (pag. 129) (****) Fonte: Appendice relazione annuale Banca d Italia 2014 (pag. 170) (*****) Categorie che compongono le partite anomale: sofferenze, incagli (inadempienze probabili), crediti ristrutturati (inadempienze probabili), esposizioni scadute e sconfinate (esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate).. (******) Patrimonio netto comprensivo del risultato dell esercizio. (*******) Al numeratore del rapporto viene considerata l effettiva esposizione al rischio della Banca, dopo l applicazione delle ponderazioni alle posizioni rilevate come grandi esposizioni. 1 Partite Anomale Nette / Impieghi Netti L indice di copertura delle partite anomale evidenzia un miglioramento, passando dal 30,50% al 33,49%, conseguente a maggiori accantonamenti effettuati nel semestre. Ciò ha determinato una riduzione dell esposizione netta dei crediti deteriorati che, rapportandosi ad un totale impeghi netti in flessione proporzionalmente maggiore, determina un peggioramento dell indicatore Partite Anomale nette / Impieghi Netti. Tabella Principali indicatori di rischiosità creditizia al 30 giugno 2015 SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 SOFFERENZE LORDE/IMPIEGHI LORDI 10,04% SOFFERENZE NETTE/IMPIEGHI NETTI 6,10% INADEMPIENZE PROBABILI LORDE*/IMPIEGHI LORDI 5,90% INADEMPIENZE PROBABILI NETTE*/IMPIEGHI NETTI 5,06% ESPOSIZIONE SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE LORDE **/IMPIEGHI LORDI ESPOSIZIONE SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE NETTE **/IMPIEGHI NETTI 0,43% 0,43% RAPPORTO DI COPERTURA DELLE SOFFERENZE 42,92% RAPPORTO SOFFERENZE NETTE / PATRIMONIO NETTO 23,90% RAPPORTO DI COPERTURA DELLE ESPOSIZIONI SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE RAPPORTO DI COPERTURA DELLE INADEMPIENZE PROBABILI COSTO DEL RISCHIO (RAPPORTO RETTIFICHE SU CREDITI E AMMONTARE DEI CREDITI NETTI VERSO CLIENTELA) rapportato ad anno 5,10% 19,53% * Ai sensi della circolare Banca d Italia n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata, in tale voce rientrano le esposizioni creditizie, diverse dalle sofferenze, per le quali la banca giudichi improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. ** Ai sensi della circolare Banca d Italia n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata, in tale voce rientrano le esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento della segnalazione, sono scadute o sconfinanti, da oltre 90 giorni con carattere continuativo. Le tabelle di seguito riportate espongono alcuni indici che esprimono la composizione dei crediti deteriorati, per ciascuno dei periodi di riferimento. Tabella 2bis Composizione dei crediti deteriorati al (in migliaia di Euro) Esposizione lorda 1,71% SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 Rettifiche di valore complessive Esposizione netta SOFFERENZE INADEMPIENZE PROBABILI (INCAGLI) INADEMPIENZE PROBABILI (ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE) ESPOSIZIONI SCADUTE E/O SCONFINANTI DETERIORATE (ESPOSIZIONI SCADUTE E SCONFINATE) Pag. 8 di 21

9 TOTALE Tabella 2ter Composizione dei crediti deteriorati al e al (in migliaia di Euro) Tabella 3 Principali dati di conto economico (in migliaia di Euro) MARGINE D INTERESSE COMMISSIONI NETTE MARGINE DI INTERMEDIAZIONE RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2014 VARIAZIONE % ESERCIZIO 2014 ESERCIZIO 2013 VARIAZIONE % ,68% ,86% ,21% ,99% ,70% ,37% ,89% ,80% COSTI OPERATIVI ,25% ,36% UTILE DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE UTILE D ESERCIZIO (1) n.s n.s n.s n.s. (1) Utile d esercizio Il bilancio dell Emittente al 31 dicembre 2014 si è chiuso con una perdita netta pari a 467 milioni di Euro, rispetto all utile netto registrato nell esercizio 2013 pari a 24 milioni di Euro. La perdita d esercizio al 31 dicembre 2014 è essenzialmente riconducibile alla rilevazione della svalutazione durevole dell avviamento conseguente all impairment test effettuato ai sensi dello IAS 36. Il primo semestre 2015 si è chiuso con una perdita netta pari a 3,2 milioni di Euro, in aumento rispetto alla perdita netta registrata nel primo semestre 2014 pari a 1,4 milioni di Euro. La perdita del primo semestre 2015 è influenzata dallo sviluppo negativo del risultato netto della gestione finanziaria, in particolare dalla contrazione del margine d'interesse e dal ridimensionamento del margine commissionale, solo in parte compensato dall effetto positivo della politica di contenimento dei costi operativi. Tabella 4 Principali dati di stato patrimoniale (in migliaia di Euro) CREDITI VERSO CLIENTELA RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA RACCOLTA INDIRETTA DA CLIENTELA POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 ESERCIZIO ATTIVITÀ FINANZIARIE (*) TOTALE ATTIVO PATRIMONIO (ESCLUSO D ESERCIZIO) ESERCIZIO 2014 Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive NETTO UTILE Esposizione netta ESERCIZIO 2013 Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive Esposizione netta SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE Pag. 9 di 21

10 CAPITALE SOCIALE (*) Sono state considerate le attività finanziarie detenute per la negoziazione, valutate al fair value, disponibili per la vendita e detenute fino alla scadenza. Tabella 5 Indicatori di liquidità SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 ESERCIZIO 2014 ESERCIZIO 2013 LOAN TO DEPOSIT RATIO 77,21 % 75,79% 73,94% Il loan to deposit ratio è calcolato come rapporto tra impieghi a clienti e raccolta diretta (debiti verso clientela e titoli in circolazione) come riportati nel bilancio. La Banca, in quanto appartenente ad un Gruppo Bancario, non è tenuta all applicazione delle regole di liquidità su base individuale, deroga esercitata da Banca d Italia (Circ. n.285 Parte II Cap.11 Sez. III) ai sensi dell articolo 8 par.2 della CRR. Gli indicatori Liquidity Coverage Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NFSR) verranno predisposti solo a livello consolidato e dalle stime effettuate non si ravvisano criticità sul rispetto delle soglie minime regolamentari, considerando anche gli aggiornamenti derivanti dal recepimento del Regolamento Delegato (UE) 2015/61 della Commissione del 10 ottobre 2014 che integra il Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio che entrerà in vigore ad ottobre Tabella 6 - Esposizione del portafoglio dell Emittente nei confronti di debitori sovrani (dati in migliaia di euro) L Emittente ha esposizioni verso debitori sovrani interamente nei confronti dello Stato Italiano. Il rating dello Stato Italiano rilasciato dall agenzia di rating Standard & Poor s è BBB-. Valore nominale SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 Valore di bilancio Fair Value Valore nominale ESERCIZIO 2014 Valore di bilancio Fair Value Titoli di debito (*) % incidenza su ammontare complessivo delle attività finanziarie (**) Ammontare titoli di debito strutturati 51,31% 51,58% 51,58% 50,66% 50,90% 50,90% Crediti (***) % incidenza rispetto all ammontare dei crediti verso la clientela 3,97% 4,43% 4,22% 5,68% 6,10% 5,81% Garanzie e Impegni n.a n.a. TOTALE n.a n.a. * Tali titoli sono classificati nella voce 40 dello stato patrimoniale (Attività finanziarie disponibili per la vendita). ** Al denominatore sono state considerate le attività finanziarie detenute per la negoziazione, valutate al fair value, disponibili per la vendita e detenute fino alla scadenza pari al 30 giugno 2015 a migliaia di Euro e al 31 dicembre 2014 a migliaia di Euro. *** La voce comprende tutte le forme tecniche di finanziamento nei confronti dei Debitori Sovrani secondo la normativa di Bilancio (Circ.262 Banca d'italia) Tabella 7 - Esposizione del portafoglio dell Emittente ai rischi di mercato (dati in Euro) VALUE AT RISK DELL ESPOSIZIONE AL RISCHIO DI MERCATO RELATIVAMENTE AL PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE (TRADING BOOK) VALUE AT RISK DELL ESPOSIZIONE AL RISCHIO DI MERCATO RELATIVAMENTE AL PORTAFOGLIO BANCARIO SEMESTRE AL 30 GIUGNO 2015 ESERCIZIO 2014 ESERCIZIO * 360* 1.211* * * * Pag. 10 di 21

11 (BANKING BOOK) *VaR a 1 giorno calcolato con modelli interni non validati da Banca d Italia Con riferimento al VaR del trading book, per quanto concerne il primo semestre chiusosi al 30 giugno 2015, il profilo di rischio medio dell Emittente (pari a Euro245) risulta in diminuzione rispetto ai valori medi al 31 dicembre 2014 (pari a Euro 595). Con riferimento ai rischi di banking book, il rischio di mercato, misurato in termini di VaR, è stato nel corso del primo semestre 2015 mediamente pari a Euro Al 31 dicembre 2014 il VaR è pari a Euro rispetto a Euro al 31 dicembre Al 30 giugno 2015 il VaR è pari a Euro B.13 B.14 B.15 B.16 Descrizione di qualsiasi fatto recente relativo all Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità Dipendenza dell Emittente da altri soggetti all interno del Gruppo Descrizione delle principali attività dell Emittente Società controllanti B.17 Rating L Emittente attesta che dalla data dell ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato, non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell Emittente. L Emittente dichiara che dalla chiusura dell ultimo periodo per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie infrannuali non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria o commerciale dell Emittente. L Emittente dichiara che non si è verificato alcun fatto recente nella vita dell Emittente stesso che sia sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità. All interno del Gruppo UBI Banca l Emittente è soggetto all attività di direzione e coordinamento della Capogruppo ai sensi di quanto previsto dagli artt e ss. del Codice Civile. L Emittente è tenuta all osservanza delle disposizioni che la Capogruppo, ai sensi dell art. 61 D.Lgs. 1 settembre 1993 n. 385 e sue successive modifiche ed integrazioni e nell esercizio dell attività di direzione e coordinamento, emana per l esecuzione delle istruzioni impartite dalla Banca d Italia nell interesse della stabilità del Gruppo UBI Banca. Gli amministratori di Banca Carime forniscono a UBI Banca ogni dato ed informazione per l emanazione delle disposizioni di cui sopra da parte della Capogruppo. L Emittente ha per oggetto l attività di raccolta del risparmio tra il pubblico e l esercizio del credito nelle sue varie forme. Banca Carime esercita, oltre all attività bancaria, ogni altra attività finanziaria secondo la disciplina propria di ciascuna, incluse l assunzione e gestione di partecipazioni nonché la costituzione e gestione di forme pensionistiche complementari, aperte o chiuse. L Emittente esercita inoltre ogni altra attività strumentale o comunque connessa al raggiungimento dell oggetto sociale. All interno del Gruppo UBI Banca, Banca Carime, oltre a svolgere le tipiche attività di intermediazione creditizia, offre alla propria clientela i servizi e prodotti finanziari del Gruppo UBI Banca, quali la gestione di patrimoni, la prestazione di servizi di investimento e prodotti del comparto parabancario (in particolare leasing, factoring e credito al consumo); l Emittente distribuisce altresì prodotti assicurativi. Alla data del Documento di Registrazione, l Emittente è controllato al 99,9868% da UBI Banca S.p.A., mentre la rimanente quota del capitale sociale è posseduta da altri soci privati che detengono complessivamente lo 0,0132% del capitale sociale. Non applicabile. All Emittente non è stato assegnato alcun rating. Alle Obbligazioni non sarà attribuito alcun livello di rating. C.1 C.2 C.5 Descrizione del tipo e della classe Valuta di emissione Descrizione di eventuali restrizioni alla libera Sezione C Strumenti finanziari Obbligazioni a Tasso Fisso Step Up Sono titoli di debito che danno il diritto al rimborso del 100% del valore nominale, unitamente alla corresponsione di interessi determinati applicando un tasso di interesse predeterminato crescente durante la vita del Prestito, salvo quanto previsto in merito all utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre Le Obbligazioni prevedono che parte dell ammontare ricavato (espresso come importo fisso o come percentuale dell importo nominale collocato) sia devoluta da parte dell Emittente a titolo di liberalità a Caritas Diocesiana di Salerno - Campagna - Acerno. Al termine del periodo di offerta l Emittente pubblicherà sul proprio sito internet un avviso riportante l importo che effettivamente viene devoluto a tale soggetto. Al riguardo, si rinvia all Elemento E.2b. ISIN IT Le Obbligazioni saranno emesse e denominate in Euro; le cedole saranno denominate in Euro. Non sono presenti clausole limitative al trasferimento e alla circolazione dei titoli fatta eccezione per quanto disciplinato ai punti seguenti. Le Obbligazioni emesse ai sensi di questo Prospetto di Base non sono state e non saranno registrate ai sensi dello United States Securities Act del 1933, così come modificato, (di seguito il Securities Act ) o ai sensi di Pag. 11 di 21

12 C.8 C.9 trasferibilità Descrizione dei diritti connessi agli strumenti finanziari compreso il ranking e le restrizioni a tali diritti Caratteristiche fondamentali di ogni tipologia di Obbligazioni offerte alcuna regolamentazione finanziaria in ciascuno degli stati degli Stati Uniti d'america, e non possono essere offerte o vendute negli Stati Uniti d'america o a, o per conto o a beneficio di, una persona U.S. ( United States e U.S. Person il cui significato è quello attribuito nel Regulation S del Securities Act). Le espressioni utilizzate nel presente paragrafo hanno il significato ad esse attribuite nel Regulation S del Securities Act ( Regulation S ). Le Obbligazioni non sono state né saranno registrate ai sensi delle normative in vigore in Canada, Giappone, Australia e in qualsiasi altro Paese nel quale tali atti non siano consentiti in assenza di specifiche esenzioni o autorizzazioni da parte delle competenti autorità (gli Altri Paesi ) e non potranno conseguentemente essere offerte, vendute o comunque consegnate, direttamente o indirettamente in, ovvero ad alcun cittadino o soggetto residente o soggetto passivo d imposta in, Stati Uniti d America, Canada, Giappone, Australia o in Altri Paesi. Le Obbligazioni non possono essere vendute o proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle disposizioni del Public Offers of Securities Regulations 1995 ed alle disposizioni applicabili del FSMA Il prospetto di vendita può essere reso disponibile solo alle persone designate dal FSMA Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla vigente normativa per i titoli della stessa categoria, e quindi il diritto alla percezione delle cedole (ove previste) alle date di pagamento degli interessi ed al rimborso del capitale alla data di scadenza salvo utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 (cfr. elemento D.3 Rischio connesso all utilizzo del bail in ). I portatori delle Obbligazioni potranno esercitare i diritti relativi alle Obbligazioni da essi sottoscritte per il tramite dell intermediario presso cui le Obbligazioni sono depositate in regime di dematerializzazione. Salvo quanto sopra indicato in merito all utilizzo del bail-in, non vi sono limitazioni, condizioni o gravami di qualsiasi natura che possono incidere sui diritti dei sottoscrittori delle Obbligazioni. Gli obblighi nascenti dalle Obbligazioni di cui alla presente Nota di Sintesi a carico dell Emittente non sono subordinati ad altre passività dello stesso. Tuttavia, nell ipotesi di applicazione dello strumento del bail in il credito degli obbligazionisti verso l Emittente sarà oggetto di riduzione nonché conversione secondo l ordine sinteticamente rappresentato all interno della tabella che segue partendo dalla categoria relativa al Capitale Primario di Classe 1. Nell ambito delle procedure di liquidazione coatta amministrativa, invece, le somme ricavate dalla liquidazione dell attivo sono erogate a favore degli obbligazionisti secondo l ordine indicato nella tabella partendo dalla categoria dei Depositi e solo dopo aver soddisfatto i crediti prededucibili (ad esempio crediti sorti in occasione o in funzione della procedura stessa di liquidazione), quelli con prelazione (ad esempio privilegiati o garantiti da pegno o ipoteca) nonché i crediti per i Depositi fino a Euro Capitale Primario di Classe 1 (Common Equity Tier I) Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier I) FONDI PROPRI Capitale di Classe 2 (ivi incluse le obbligazioni subordinate) Debiti subordinati diversi dal Capitale aggiuntivo di Classe 1 e Classe 2 Restanti Passività ivi incluse le OBBLIGAZIONI NON SUBORDINATE (SENIOR) non assistite da garanzie DEPOSITI DI IMPORTI SUPERIORI A : - di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese; - di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese effettuati presso succursali extracomunitarie della Banca - dal 1 gennaio 2019, gli altri depositi presso la Banca. Data di godimento: Data di pagamento delle cedole: 29 aprile e 29 ottobre di ciascun anno. Data di scadenza: Tasso di interesse nominale Obbligazioni a Tasso Fisso Step Up Il tasso di interesse lordo applicato alle Obbligazioni è predeterminato crescente durante la vita del Prestito, ed è pari a: Per quanto riguarda gli altri depositi presso la Banca, il relativo credito sarà soddisfatto con preferenza rispetto alle Obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa nelle procedure di risoluzione (nonché di liquidazione coatta amministrativa) iniziate dopo il 1 gennaio Sino a tale data, pertanto, tali depositi saranno soddisfatti pari passu con le Obbligazioni. Pag. 12 di 21

13 C.10 C.11 Componente derivata per quanto riguarda il pagamento degli interessi Mercati presso i quali è stata o sarà chiesta l ammissione alle negoziazioni degli strumenti finanziari 0,400% lordo annuo, 0,296% netto annuo per le cedole di interessi pagabili il primo anno, 0,550% lordo annuo, 0,407% netto annuo per le cedole di interessi pagabili il secondo anno e 0,700% lordo annuo, 0,518% netto annuo per le cedole di interessi pagabili il terzo anno. Premio di fedeltà: non previsto. Tasso di rendimento effettivo delle Obbligazioni: 0,55% lordo annuo, 0,41% netto annuo. Rappresentante dei detentori dei titoli di debito Non sono previste modalità di rappresentanza dei portatori delle Obbligazioni ai sensi dell art. 12 del D. Lgs. n. 385 dell 1 settembre 1993 e successive modifiche ed integrazioni. Gli strumenti finanziari offerti non presentano una componente derivata per quanto riguarda il pagamento degli interessi. L Emittente non si riserva la possibilità di richiedere l'ammissione delle Obbligazioni emesse a valere sul presente Programma alla quotazione presso un mercato regolamentato. L Emittente non si riserva altresì la possibilità di richiedere la trattazione delle Obbligazioni presso un sistema multilaterale di negoziazione gestito ai sensi dell articolo 1 comma 5-octies del TUF ( MTF ). D.2 Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per l Emittente Sezione D Fattori di Rischio Rischio connesso alle perdite d esercizio Il bilancio dell Emittente al 31 dicembre 2014 si è chiuso con una perdita netta pari a 467 milioni di Euro, rispetto all utile netto registrato nell esercizio 2013 pari a 24 milioni di Euro. La perdita d esercizio al 31 dicembre 2014 è essenzialmente riconducibile alla rilevazione della svalutazione durevole dell avviamento conseguente all impairment test effettuato ai sensi dello IAS 36. Il primo semestre 2015 si è chiuso con una perdita netta pari a 3,2 milioni di Euro, in aumento rispetto alla perdita netta registrata nel primo semestre 2014 pari a 1,4 milioni di Euro. La perdita del primo semestre 2015è influenzata dallo sviluppo negativo del risultato netto della gestione finanziaria, in particolare dalla contrazione del margine d'interesse e dal ridimensionamento del margine commissionale, solo in parte compensato dall effetto positivo della politica di contenimento dei costi operativi. Rischio connesso all evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie L Emittente è soggetto ad un articolata e stringente regolamentazione, nonché all attività di vigilanza, esercitata dalle istituzioni preposte (in particolare, Banca Centrale Europea, Banca d Italia e CONSOB ). Sia la regolamentazione applicabile, sia l attività di vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzioni della prassi. Oltre alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in ambito finanziario e bancario, l Emittente è soggetto a specifiche normative, in tema, tra l altro, di antiriciclaggio, usura, tutela del cliente (consumatore). La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all adozione di discipline più rigorose da parte delle autorità internazionali. A partire dal 1 gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e dell introduzione di policy e di regole quantitative per l attenuazione del rischio di liquidità negli istituti bancari. In particolare, per quanto concerne l innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital ratio pari almeno all 8,5% e un Total Capital ratio pari almeno al 10,5% delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il c.d. capital conservation buffer, vale a dire un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria). Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l altro, l introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o LCR ), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o NSFR ) con orizzonte temporale superiore all anno, introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Pag. 13 di 21

14 Relativamente a questi indicatori, si segnala che: - per l indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1 ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1 gennaio 2018 secondo il regolamento UE n. 575/2013 ( CRR ); - per l indicatore NSFR, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1 gennaio Nonostante l evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell Emittente potrebbero essere significativi. Tra le novità normative si segnalano i Decreti Legislativi nr. 180 e 181 del 16 novembre 2015 attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, pubblicati il 16 novembre 2015 sulla Gazzetta Ufficiale, in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento che s inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della normativa sopraindicata si evidenzia l introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le Autorità ) possono adottare per la risoluzione di una situazione di dissesto o a rischio di dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell ente, riducendo al minimo l impatto del dissesto sull economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. In particolare, in base ai suddetti decreti attuativi, si registra il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di debito subordinato, ai detentori di titoli di debito non subordinato e non garantito, ed infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro ,00 (c.d. bailin). Pertanto, con l applicazione dello strumento del bail-in, i sottoscrittori potranno subire la riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle Obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell Emittente. I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015 fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del bail-in sopra indicate per le quali è stata prevista l applicazione a partire dal 1 gennaio Peraltro le disposizioni in materia di bail-in potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione ancorché emessi prima della suddetta data. Per ulteriori dettagli in merito al funzionamento del meccanismo del bail-in, si rinvia al fattore di rischio denominato Rischio connesso all utilizzo del bail-in contenuto nell elemento D.3 della presente Nota di Sintesi. Si segnala che l implementazione della Direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive) del 16 aprile 2014 e della Direttiva 2014/59/UE (Bank Recovery and Resolution Directive) del 15 maggio 2014 nonché l istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n. 806/2014 del 15 luglio 2014) potrà comportare un impatto significativo sulla posizione economica e patrimoniale della Banca in quanto impongono, a partire dall esercizio 2015, l obbligo di costituire specifici fondi tramite contribuzioni a carico degli enti creditizi. Stante l evoluzione normativa, si è riscontrata l obbligazione di contribuzione in capo al Gruppo UBI Banca e di conseguenza alla Banca che, relativamente al Single Resolution Fund (Fondo di Risoluzione ai sensi della Direttiva 2014/59/UE Bank Recovery and Resolution Directive), ha quindi proceduto a stimare la quota annua dovuta al Fondo nazionale di risoluzione pari, per l esercizio 2015, a Euro 0,7 milioni; tale onere, stante la non definitività del medesimo, è stato contabilizzato alla voce Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri nella Relazione Semestrale al 30 giugno Banca Carime, a seguito della comunicazione del 23 novembre 2015 da parte di Banca d Italia, in qualità di Autorità di Risoluzione Nazionale, ha effettuato il versamento della quota di contribuzione ordinaria a proprio carico per l esercizio 2015 pari a 691 migliaia di Euro al Fondo di Risoluzione Nazionale. Nel corso del mese di dicembre 2015 Banca Carime, a seguito di un altra comunicazione di Banca d Italia nell ambito del programma di risoluzione delle crisi di Banca Marche, Banca Popolare dell Etruria e del Lazio, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara ha altresì provveduto al versamento della quota di contribuzione straordinaria pari a migliaia di Euro. A seguito di comunicazione del 3 dicembre 2015 da parte del FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi) Banca Carime ha provveduto al versamento della quota a proprio carico per l esercizio 2015 pari a migliaia di Euro ai sensi della Direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive) del 16 aprile 2014 (DGS). A Banca Carime non sono stati indicati requisiti prudenziali specifici da parte dell Autorità di Vigilanza. Al riguardo si fa presente che l Emittente rientra nel perimetro di vigilanza consolidata del Gruppo UBI Banca per il quale la Banca Centrale Europea ha applicato i requisiti specifici ad esito dello SREP per l esercizio 2015 che risultano rispettati, sulla base dei coefficienti prudenziali del Gruppo UBI Banca, riferiti al 30 settembre 2015, come si rileva dal Comunicato Stampa diffuso da UBI Banca in data 27 novembre In particolare, in data 25 febbraio 2015 la Banca Centrale Europea aveva comunicato i requisiti minimi patrimoniali specifici richiesti a livello consolidato per il Gruppo UBI Banca risultati pari a: 9,5% in termini di Common Equity Tier 1 ratio 11% in termini di Total Capital ratio. Alla conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process SREP) per l anno 2015, svolto dalle Autorità di Vigilanza competenti sulle banche soggette alla Vigilanza Unica Europea e previsto dall art. 97 della Direttiva 2013/36/UE, UBI Banca ha Pag. 14 di 21

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