Aspetto psicologico Enza Paola Cela SIAN ASL Fg. CIBARIA 13 ottobre 2012
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1 Aspetto psicologico Enza Paola Cela SIAN ASL Fg CIBARIA 13 ottobre 2012
2 Premessa Prima di spiegare la fase della resilienza è opportuno chiarire alcuni concetti che stanno alla base del lavoro di consolidamento della abitudini apprese, quali la salute e la malattia, l approccio alla persona, ecc. e illustrare l orientamento psicologico cui ci si riferisce.
3 Il cancro è multifattoriale genetica assetto psichico Stile di vita ambiente alimentazione
4 Cancro
5 Salute
6 Medicina
7 II modello biomedico Focus su malattia = lesione d organo, eziologia della malattia (modello lineare) Negli ultimi tre secoli gli studi di medicina e di biologia hanno voluto comprendere la fisiologia e la patologia del corpo, escludendone la mente, in buona parte lasciata al dominio della filosofia e della religione ne risulta che è stato amputato il concetto di umanità con il quale la medicina dovrebbe operare (Damasio, 1995, Neurologo, antidualista
8 Cosa produce Il comportamento passivo e indifeso che ci si aspetta dal paziente è dannoso per la sua salute impotenza acquisita
9 Salute OMS (1948) Condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale non solo assenza di malattia o infermità
10 Benessere Mentale Pensieri Emozioni, sentimenti, stati d animo e accesso ad essi (contatto con il Sé profondo) Esperienze positive o anche negative (mai distruttive\lesive) ma da cui si può imparare Progetti finalizzati allo sviluppo Azioni costruttive (mai distruttive\lesive) Sogni Rapporti con altri Spiritualità
11 Benessere sociale La piramide dei bisogni di Maslow Bisogni sociali fondamentali: far parte di un gruppo umano dove essere considerato persona di valore; essere sostenuti specie nei momenti difficili; L isolamento e la mancanza di relazioni significative è invece fattore di predisposizione per tutte le malattie e disagi psicosociali.
12 Carta di Ottawa Le società contemporanee sono complesse. La salute non può essere un obiettivo isolato. Il principio guida generale per il mondo intero deve essere sempre il sostegno reciproco: dobbiamo avere cura gli uni degli altri, della nostra comunità e dell ambiente naturale (OMS Carta di Ottawa per la promozione della salute, 1986)
13 Il modello biopsicosociale Prende in considerazione tutta la persona (aspetto biologico, psicologico e sociale) malattia = alterazione di un equilibrio che può essere ripristinato cercando un nuovo e più funzionale adattamento (modello circolare)
14 Mente-corpoambiente Organismo: mente e corpo inserito in un ambiente (sistema). Al cambio dell uno corrisponde un cambio dell altro Sintomo fisico o psichico esprime un disagio (rottura equilibrio) dell intera persona, se ignorato il sintomo peggiora fino alla morte.
15 Parole chiave Empowerment, responsabilità Principale curatore della propria salute è la persona La Salute è una risorsa per l esistenza quotidiana, non un obiettivo della vita Salutogenesi = capacità di generare salute
16 Empowerment = autorizzare, dare pieni poteri Possibilità di persone\collettività\istituzioni di conferire a se stessi il potere, il diritto e la responsabilità di creare condizioni benefiche per la salute propria e altrui; ricercare, riconoscere e attivare le proprie risorse e quelle provenienti dall ambiente esterno scegliendo in prima persona e non delegando ad altri.
17 Patient empowerment
18 Dalla patogenesi (modello biomedico) alla salutogenesi (modello biopsicosociale) Non solo prevenire i fattori di rischio e di malattia, ma soprattutto promuovere stati di benessere soggettivi e personalizzati con l acquisizione di comportamenti salutogeni Focus non su malattia\e ma su salute salutìe1)
19 Strategia nella salutogenesi Da: Reattiva A: Proattiva Delegante Responsabilizzante Prospettiva biologica Prospettiva biopsicosociale N.B.Tutto ciò è ampiamente seguito nel Med food Anticancer Program
20 Il curante (medico, psicologo, ecc.) deve ricordarsi: di promuovere l empowerment del paziente, espletare cioè la funzione di agente di cambiamento; che il suo sostegno alla persona è fondamentale; che l alleanza terapeutica è il primo fattore di cura.
21 Cosa ciascuno può fare per accrescere il proprio empowerment? Noi stessi abbiamo gli strumenti per promuovere la nostra salute Considerare l unità mente-corpo Conoscere se stessi (portare alla luce nodi ) Contatto con sé profondo: emozioni, sensazioni, ecc. Relazioni positive (mediterraneità come stile di vita; include la convivialità)
22 Unità mente-corpo Ho sempre ritenuto che l unico problema della medicina scientifica sia proprio la sua insufficiente scientificità. La medicina moderna diventerà davvero scientifica solo quando medici e pazienti avranno imparato a mettere a frutto le forze dell organismo e della mente che agiscono grazie al potere di guarigione della Natura René Dubos, scopritore nel 1939 del primo antibiotico messo in commercio
23 Unità mente-corpo: approccio cognitivo-comportamentale Olistico: Unità mente-corpo Idee, pensieri, progetti, desideri, emozioni, aspettative che motivano il comportamento Antropologia positiva: l uomo è in grado di condurre la sua vita, di progettare, di realizzare gli obiettivi fissati, guidato anche da motivazioni coscienti.
24 La terapia cognitivocomportamentale Sviluppata da Aron Beck negli anni 60 e oggi usata nella maggior parte dei disturbi e problematiche psicologiche. Focalizzata sul presente, orientata a soluzione problemi attuali Il disagio psichico è dato da un complesso ed articolato rapporto tra pensieri, emozioni ed atteggiamenti dove una distorsione, un blocco e/o un interpretazione errata di uno di essi provoca scompenso anche negli altri ed il tutto fa da base ad ansia, oscillazione dell'umore, paura, fissazioni, impulsi, sonno disturbato, problemi alimentari, ecc. tecniche che modificano comportamenti, emozioni e cognizioni disfunzionali, integrazione del modello cognitivo con l orientamento comportamentista (problemsolving, decision-making, esperimenti comportamentali, monitoraggio e programmazione delle attività, tecniche di rilassamento, esposizione graduale, roleplaying, e cc.).
25 Nell unità mente-corpo non si trascurano le emozioni Le impurità\tossicità delle cellule hanno degli equivalenti nella mente: paura, rabbia, collera, avidità, coercizione, incertezza, invidia (il cancro dell anima1) e altre emozioni negative che, possono rivelarsi dannose come qualsiasi tossina chimica. La connessione mente-corpo trasforma le attitudini negative in tossine chimiche che possono favorire le malattie
26 Le emozioni più rischiose Spesso è un dolore dell infanzia, sempre pronto a riemergere in seguito a nuovi traumi, a dare la sensazione del <colpito e affondato> (Servan- Schreiber,) Il sentimento di impotenza (sensazione di abbandono, disfatta, disperazione, solitudine, squilibrio interiore di fronte alle avversità, ecc.) è ritenuto fattore di maggior rischio (Seligman e coll.,1982), poiché contribuisce ad abbassare il potere delle difese naturali dell organismo
27 voglia di vivere e cellule immunitarie Due natural killer attaccano una cellula cancerosa «La depressione può indebolire non solo la psiche ma anche l'organismo» Luigi Grassi, psiconcologo (Università di Ferrara) Esistono infatti dati che indicano come gli effetti biologici della depressione si esprimano con un indebolimento delle difese immunitarie, come si sa da tempo, ma anche con alterazioni di diversi sistemi di regolazione ormonale e con un aumento di produzione di citochine.(1) Cervello comunica con apparati e cellule del sistema immunitario.
28 Quando scoppia la bomba
29 STRESS La strizzata Sollecitazione psico-fisica (pressione) che provoca cambiamenti fisici e psichici: eccesso di adrenalina nel sangue che accelera reazioni e spinge ad agire = utile per scappare o combattere Il SN non distingue tra minaccia reale e attacco all autostima. Se non si può scaricare (fuggire o attaccare) il corpo si elettrizza ma non scarica l eccesso di energia irritabilità, sonnolenza\insonnia, depressione, vulnerabilità a malattie Cause: cambiamenti importanti (lavoro, casa), separazioni, lutti, malattie, umiliazioni, richieste eccessive dall ambiente, mobbing, ecc.
30 Le emozioni più protettive verso la malattia L importanza delle prime relazioni: Quello che non si ricorda e che non si dimentica (Watt D.), in cui si fissano nel cervello le risposte fisiologiche ed emotive automatiche Essere accuditi e sentirsi accettati, amati, stimati Sentimenti di potenza (avere un minimo di controllo sul proprio ambiente), sensazione di farcela, fiducia di base Pensieri positivi
31 Fattori di protezione\prevenzione del disagio Legami affettivi autentici e solidi (tra cui convivialità) Idee guida positive (cambiare è possibile, abbiamo risorse da scoprire e usare, ) Poter esprimere proprie idee in modo nonviolento (assertivo) Diminuire stress (non sovraccaricarsi di compiti)
32 Cosa fare praticamente Liberarsi da sentimenti di impotenza (risolvere traumi del passato, accogliere proprie emozioni e lasciare che se ne vadano, condividerle con qualcuno) Meditare: tecniche di concentrazione, rilassamento, preghiera
33 Obiettivi Autonomia (capacità di dire anche di no, mettere confini, ecc.) Avvicinarsi ai propri valori autentici, esprimendoli nei comportamenti verso sé e altri Riconoscere valore della vita e sua bellezza Appropriarsi di ciò che nutre l anima e l energia vitale Legami interpersonali autentici (stima, fiducia, perdono, chiedere scusa) Gratitudine
34 Cosa inibisce o stimola cellule immunitarie (in sintesi) INIBISCE Dieta occidentale tradizionale Sensazione di impotenza Mancanza di sonno Isolamento sociale Negazione della propria vera identità Sedentarietà STIMOLA Dieta mediterranea Controllo, gioia Sonno e svago Relazioni autentiche, supporto sociale Accettazione di sé con i propri valori e la propria storia personale Attività fisica regolare
35 Aspetto psicologico II parte La fase di resilienza
36 Fasi del Med Food Anticancer Program Articolazione del programma FASE PRELIMINARE: Formazione docenti Arruolamento partecipanti 25 settimane 15 settimane 10 settimane I N T E N S I V A R E S I L I E N T E Formazione Esperienziale Sincretica 4 Workshop Workshop settimanali Incontri individuali bisettimanali
37 Cos è la resilienza E la capacità di reagire alle avversità e riappropriarsi della vita (Hasson G. - Hadfield S., 2011) che ognuno di noi può possedere e usare E profondamente legata all autostima e necessita di apertura mentale, attitudine a pensare in modo positivo, atteggiamento socievole, capacità di chiedere aiuto, ecc. La resilienza indica la nostra capacità non solo di resistere ai colpi della vita, ma anche di mantenere in atto un cambiamento così importante per la nostra salute come quello qui esposto (alimentazione, attività motoria, serenità mentale, ecc.) Nel Med food tale cambiamento è consolidato, rafforzando la propria motivazione a continuare il percorso intrapreso, migliorando la propria arte culinaria secondo i criteri suggeriti durante il corso, rinforzando propria autostima, ecc.
38 La fase di resilienza del Med food Scopo: rinforzare le abilità conseguite nella parte intensiva, consolidare i cambiamenti, analizzando gli eventuali ostacoli ad essi, adattando meglio il programma a sé (tailoring)(1), rinforzando la propria motivazione alla partecipazione al programma, ecc. Tempo: 4 workshop, uno ogni giorni circa, della durata di 3 ore ciascuno. Durata: 8-10 settimane. In aggiunta si possono richiedere degli incontri individuali, laddove ciò sia richiesto. I workshop sono tenuti dall equipe del SIAN in collaborazione con gli psicologi dell ASL.
39 Articolazione del programma di resilienza
40 La teoria sociocognitiva Albert Bandura Al centro del cambiamento: l autoefficacia o fiducia nelle proprie capacità di mettere in atto un dato comportamento (seguire una dieta sana), più è alta più è probabile che si realizzi il comportamento desiderato; Il cambiamento è facilitato da: Automonitoraggio (diario alimentare e psicologico) Obiettivi (chiari, accettati, ecc.) Incentivi (materiali e morali)
41 Teoria socio-cognitiva I programmi per il cambiamento alimentare aumentano l autoefficacia se contemplano: assaggi di cibo dimostrazioni pratiche apprendimento attivo insegnamento di abilità Tali aspetti sono contemplati nel Med food
42 Insegnamento di abilità
43 Il rinforzo sociale più importante: Atmosfera di accettazione, cordialità, cooperazione la convivialità Al centro la persona umana con la sua storia, le sue difficoltà. Culmina con la convivialità, che rappresenta il rinforzo sociale più alto per il cambiamento alimentare effettuato. Gli assaggi di cibo al termine dell incontro ricco di informazioni, visione del film e condivisione.
44 In dettaglio: per il mantenimento occorre Implementare le abilità cognitive-comportamentali apprese durante la prima fase del corso, attraverso: il sostegno sociale (supporto informativo/emotivo); la motivazione forte e costante (le intenzioni stabili influenzano i comportamenti di sana alimentazione per almeno sei anni); le strategie per affrontare il fallimento, i momenti di scoraggiamento, ecc. la soddisfazione percepita rispetto ai risultati raggiunti (controllo degli esami, dello stato di salute, ecc.).
45 Gli incontri Atmosfera serena e gioviale che facilita la disponibilità dei partecipanti a parlare delle loro eventuali difficoltà nel cambiare le abitudini alimentari o al contrario di ciò che ha facilitato il cambiamento. Ogni esperienza viene messa a disposizione dell intero gruppo. Il conduttore avrà cura di non uscire fuori dal tema di discussione Ogni incontro alterna teoria e pratica, individualità e gruppo Approccio esperienziale: si privilegia l esperienza diretta alla spiegazione teorica. Ad es., i film-documentario scelti trattano tutti dello snaturamento prodotto dalla nostra alimentazione a partire dall origine (coltivazione, allevamento, ecc.), alla trasformazione, distribuzione e vendita dei prodotti e mostra gli esiti aberranti che ne scaturiscono. I film producono sullo spettatore un forte impatto che induce a riflettere sulle proprie scelte alimentari e su come esse siano o meno salutari.
46 Preparare l incontro concretamente Per la riuscita dell incontro è necessario che il conduttore si predisponga ad accogliere bene i partecipanti e impieghi i primi minuti per creare un atmosfera calda e piacevole. Ciò può essere fatto innanzitutto facendo una breve presentazione di sé al gruppo (nome, qualità positive, ecc.) e chiedendo ai partecipanti di fare altrettanto. La disposizione in cerchio è indispensabile.
47 Resilienza I incontro I parte Creare l atmosfera (il conduttore può ripresentarsi, se necessario, ed enunciare l obiettivo di questa fase) Somministrazione questionario di ingresso n. 4 Trailer del Film Documentario Our Daily Bread, Austria, 2005, 92' Regia di Nikolaus Geyrhalter Discussione del film e analisi del cibo nella propria vita (analogie con propria vita, pensieri, emozioni, comportamenti riguardo al cibo, ecc.) Pausa II parte Sintesi dei risultati clinici ottenuti con la nutrizione anticancro e feedback positivo ai partecipanti Assegnazione di compiti (ricette)
48 I incontro (II parte): analisi risultati clinici La seconda parte del primo incontro è dedicata all analisi dei risultati clinici ottenuti dai partecipanti che hanno seguito la nutrizione anticancro per almeno un mese. I risultati sono inevitabilmente positivi (riduzione degli indici infiammatori nel sangue) e ciò rappresenta un insostituibile strumento di rinforzo positivo al cambiamento nutrizionale messo in atto dai partecipanti. L incontro si conclude con l assegnazione ai partecipanti di compiti e ricette, stimolando la loro fantasia culinaria. Si tratta naturalmente non di assegnare compiti a casa di difficile esecuzione ma di invogliare i partecipanti a sperimentare e condividere insieme le ricette derivanti dall uso di cibi salutari, così come la raccolta di storie e tradizioni legate agli alimenti. E necessario inoltre coinvolgere anche chi non sa o non può cucinare al fine di contribuire al lavoro del gruppo, procurando ad es. alimenti salutari che non necessitano di cottura (es. cioccolato fondente )
49 Resilienza II incontro I parte Creare l atmosfera Analisi questionari corretti (esame delle difficoltà incontrate) Trailer del Film SUPER SIZE ME, Documentario USA 2005, 98 Regia: Morgan Spurlock Commenti al film Strategie per affrontare le eventuali difficoltà, l impasse (4 passi)(1) II parte Assaggi di piatti realizzati dai corsisti Assegnazione di compiti (ricette)
50 II incontro: strategie dei 4 passi per superare eventuali difficoltà Passo 1. Identificare i vantaggi dell alimentazione anticancro e dello stile di vita attivo riportandoli su post-it da porre nel proprio ambiente (sul frigorifero, specchio del bagno, sulla propria agenda, ecc.) passo 2. Rileggerli più volte al giorno per rinforzare la motivazione. 3. Pensare a ciò che si è già riusciti a cambiare (es. diminuire l assunzione di dolci, iniziare\incrementare l attività motoria, ecc.) congratulandosi con se stessi. 4. Identificare gli ulteriori eventuali ostacoli e pianificare il loro superamento.
51 Resilienza: III incontro I parte Ricreare l atmosfera di concentrazione (1), Trailer del Film Focaccia blues, Docu-film\Commedia, Italia, 2009, 88 Regia: Nico Cirasola Discussione II parte Analisi eventuali ulteriori difficoltà e loro superamento Assaggi di piatti realizzati dai corsisti
52 I parte Resilienza IV incontro (residenziale) Dinamica di gruppo: lavoro sul gruppo dove si riassume quanto appreso durante il corso attraverso esercizi che enfatizzino l empowerment individuale Pranzo II parte Strategie per il controllo dell alimentazione e per aumentare lo stato di benessere (rilassamento e tecniche di ideazione cognitiva) Conclusioni (vedi ultima diapositiva)
53 IV incontro: spiegazioni I parte Materiali: una lavagna a fogli grandi Partecipanti in cerchio, ricreare atmosfera di concentrazione Chiedere al gruppo (chi vuole) di riassumere quanto appreso durante il corso e di questo la cosa più importante per sé Chiedere agli altri di integrare eventualmente con altre sintesi Chiedere ad ognuno di presentare se stesso con due aggettivi positivi e scriverli sulla lavagna dopo il nome di ciascun partecipante Utilizzare le qualità espresse dai partecipanti per sottolineare il loro potere di cambiamento (es. tenace, affidabile, ecc.) Sottolineare le risorse sopite, trascurate, ignorate che tutti hanno e la possibilità di usarle per guadagnare salute Terminare la sessione dando il feedback al gruppo e a ciascun partecipante
54 IV incontro: spiegazioni II parte Materiali: un tappetino o stuoia per ogni partecipante Partecipanti sdraiati al suolo o su poltrone reclinabili Indurre il relax profondo Istruzioni post-relax di calma e benessere quando se ne avverta la necessità
55 Osservazioni conclusive La fase residenziale conclude tutto il corso in modo ottimale: nell ultimo incontro si richiede ai partecipanti di riassumere l esperienza fatta nella fase della resilienza e nell intero corso, individuandone gli aspetti positivi e quelli da migliorare. Nel rilassamento fatto sperimentare ai partecipanti si danno istruzioni di rinforzo positivo alle loro nuove abilità di comportamento alimentare, suggerendo pensieri e strategie di empowerment. Al termine del rilassamento (risveglio), il conduttore dà il proprio feedback ai partecipanti e li invita a darlo a propria volta sull intero corso. Naturalmente il feedback verte sugli aspetti soggettivi (mi è piaciuto\ o meno e perché, mi sono trovato bene\male, cosa si può migliorare per il futuro, ecc.). Prima di salutarsi, in genere, i partecipanti chiedono di essere informati su future eventuali iniziative al riguardo. Rassicurare che lo si farà, in modo da creare una rete di scambio di esperienze, informazioni, risultati scientifici, ecc.
56 STRALCI DA UN DIARIO ci sono poi le amicizie: quelle vere, quelle che sostituiscono, se le condizioni di vita hanno comportato lontananze, i parenti della tua famiglia, le sorelle non di sangue ma di cuore. Così è stato anche nel gruppo della ASL. Parlare con loro delle tue paure, sdrammatizzare con chi sai che non ride per disinteresse o superficialità ma per aiutarti a ridicolizzare il mostro, ti permette di rilassarti, di dire tutto, tutti i tuoi pensieri, di scherzare sul mostro e ironizzarci. Una partecipante
57 Enza Paola Cela
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