COMMISSIONE CONSILIARE III. Sanità e Politiche Sociali. Seduta del 6 novembre 2013 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE RIZZI
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- Geraldina Conte
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1 COMMISSIONE CONSILIARE III Sanità e Politiche Sociali Seduta del 6 novembre 2013 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE RIZZI ITR N PROBLEMATICHE RELATIVE ALL OSPEDALE C. BORELLA DI GIUSSANO (MB) Argomento n. 6 all ordine del giorno:
2 Estratto verbale del 6 novembre 2013 Seguono interventi Passiamo alla prossima interrogazione, che è la 3040, inerente le Problematiche relative all Ospedale C. Borella di Giussano (MB). Chiedo alla Consigliera Carcano: intende illustrare l interrogazione? Consigliere CARCANO Quest interrogazione nasce a seguito di alcuni comportamenti del Direttore Generale del presidio ospedaliero di Giussano, che è composto da quest ospedale, il C. Borella, che nasce nel lontano 1891, e oggi è all interno dell Azienda Ospedaliera di Vimercate, che copre gran parte della Provincia di Brianza, quindi Vimercate, Desio, Carate, Giussano, Seregno. Il Direttore Generale, Pietro Caltagirone, ha praticamente azzerato, nei primi mesi del 2013, la vecchia divisione di Chirurgia dell ospedale di Giussano. Questo progetto di smantellamento è un progetto che sta andando avanti, come dire, con diversi interventi da parte di questo Direttore Generale, e il ridimensionamento ha fatto sì che anche l Ortopedia venisse un po snaturata, perché lo stesso Primario, Claudio Manzini, e tutta la sua équipe sono andati via. Anche altri esponenti, di altri partiti hanno chiesto chiarimenti in merito a questa situazione, il Presidente dei Sindaci e dell ASL Monza e Brianza, che è Giacinto Mariani, ha chiesto più volte chiarimento al dottor Caltagirone, in modo tale da avere un quadro di quali fossero i suoi obiettivi. Allora chiediamo, appunto, all Assessore, considerato che i presidi ospedalieri di Giussano e Carate sono fondamentali per quel territorio, se corrispondono al vero le informazioni di stampa, relativamente all Azienda Ospedaliera di Giussano e di Carate, perché, ovviamente, sono strettamente correlate tra di loro; qual è, quindi, la sua posizione come Assessorato, anche considerata la prossima revisione del testo unico delle leggi regionali in materia di sanità; con quale criterio, se l Assessorato ne è al corrente, se è stato concordato con voi, si è proceduto a chiudere il Pronto Soccorso nella fascia notturna, dalle alle 08.00; se corrisponde al vero che il personale medico di Giussano è contro questa chiusura ed è in difficoltà, soprattutto nelle fasce a ridosso delle 20.00, in quanto, poi, non riescono a garantire gli interventi sui pazienti, e quindi mettendo a rischio la salute dei cittadini; se corrisponde al vero che Direttore Generale intende chiudere definitivamente il Pronto Soccorso di Giussano per unificarlo con quello di Carate e se lo spostamento del Pronto Soccorso, da Giussano a Carate, farebbe lievitare le funzioni non tariffabili a carico dei suddetti presidi ospedalieri. Grazie, Consigliere Carcano. Prego, per la risposta, l Assessore Mantovani. Assessore MANTOVANI Con riferimento a quanto richiesto con la presente interrogazione, ovviamente, si è provveduto a ricercare le necessarie informazioni direttamente all Azienda Ospedaliera di Desio e di Vimercate e, nella relazione acquisita dal Direttore Generale dell Azienda, sono contenuti degli elementi che qui riportiamo. Le strutture ospedaliere di Carate e Giussano costituiscono uno dei tre presidi ospedalieri complessi dell Azienda Ospedaliera di Desio e di Vimercate. Le due strutture distano 4,2 chilometri, quindi metri, su rete stradale, con tempo di percorrenza medio di dieci minuti. Attualmente, presso la struttura di Giussano, sono attivi 80 posti letto, mentre a Carate ve ne sono
3 Vista la vicinanza, l attività delle due strutture deve essere considerata in maniera aggregata, trovando utili sinergie ed evitando delle duplicazioni. All insediamento, avvenuto nel 2012, la Direzione si è trovata a gestire una situazione critica dell ospedale di Carate e Giussano, con una duplicazione delle attività svolte, e una dispersione di risorse impegnate. Tenuto conto della situazione esistente, si è instaurato, con il personale delle strutture, un confronto, in modo da rassicurare i professionisti che vi operano e di individuare linee di sviluppo propositive. L attività chirurgica era svolta in entrambi i presidi, a Giussano erano presenti solo pochi letti di degenza e all inizio del 2012 erano già stati messi in atto degli accorpamenti. Si è provveduto, quindi, a concentrare l attività chirurgica presso Carate, dove è presente la totalità dei posti letto di degenza. Gli eventuali ricoveri chirurgici necessari a Giussano sono, comunque, garantiti nell ambito dell area di degenza ortopedica, in quanto anche questa è area chirurgica. E, inoltre, attiva un équipe, reperibile per eventuali urgenze, e questo assetto ha permesso di non disperdere risorse e di assicurare la piena attività delle cinque sale operatorie presenti. E stata potenziata e resa multidisciplinare un area di week surgery, ed è stata implementata l attività di urologia. L attività ortopedica era svolta in entrambe le strutture, a Giussano veniva svolta un intensa attività di tipo ortopedico in elezione, mentre l attività traumatologica era residuale, con necessità di continui trasferimenti dei pazienti. Stessa situazione per i pazienti che accedevano al Pronto Soccorso di Carate, per problemi traumatologici, in quanto la mancanza di una terapia intensiva non consentiva il trattamento dei pazienti con maggiori criticità. E stata concentrata l attività ortopedica, quindi, a Giussano, con la presenza di alcuni posti letto anche a Carate. Nel 2012 è stata valorizzata l attività traumatologica, cercando di limitare i trasferimenti e l attività elettiva, che praticamente assorbiva completamente l attività della sala operatoria. Alla fine del 2012 il Direttore della struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia si è trasferito, con cinque dirigenti medici, presso una clinica privata accreditata, per una decisione personale, non influenzata da ipotesi progettuali previste dalla Direzione. La Direzione ha intrapreso una collaborazione con la Clinica Ortopedica dell Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza, in modo non solo di mantenere l attività, ma anche di svilupparla con competenze specifiche. Questo percorso si è completato nei primi mesi del 2013, assumendo il personale necessario per sopperire alle dimissioni e l attività della struttura complessa non è mai venuta meno e si sta sviluppando ulteriormente l attività traumatologica. Da sempre il dibattito intorno al futuro dell ospedale di Giussano è stato presente sugli organi di stampa, l interrogazione estrapola contenuti di articoli datati marzo 2013, il confronto con le Istituzioni è iniziato fin da subito e, in data 31 maggio 2012, si è svolto a Giussano il Consiglio di rappresentanza dei Sindaci, dov è stato presentato il progetto per Carate e Giussano. Il si è svolto, a Giussano, un Consiglio comunale aperto, alla cittadinanza, dove si è discusso di questa tematica. Nei mesi successivi il dibattito si è molto rasserenato, si sono svolti molteplici incontri con le autorità locali. Anche il Sindaco di Giussano ha convenuto sul fatto che il progetto di conversione di Giussano in polo materno-infantile possa essere una valida risposta alle criticità presenti. Di questo la stampa si è occupata anche recentemente, per esempio, Il Cittadino, del 7 settembre scorso, e Il Giorno, del 4 ottobre scorso. Il Sindaco, da marzo 2013, non si è più espresso a mezzo stampa. Vi è un ipotesi progettuale dell Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate, per la creazione di un polo materno-infantile nell ospedale di Giussano.Tale progetto presenta profili d interesse, quanto 3
4 alla riduzione della frammentazione dell offerta. La sua realizzazione richiede, peraltro, interventi strutturali e le risorse necessarie non risultano, ad oggi, disponibili. Preme far presente che, all interno dei finanziamenti regionali previsti nel piano straordinario di ammodernamento tecnologico, e di qualificazione delle strutture, la legge 18/2012, sono stati assegnati 3,5 milioni di euro per la riqualificazione del POC di Carate e Giussano, con la DGR 388/2013. Il progetto in questione è, ad ogni modo, considerato un ipotesi di lavoro, al pari di altre possibili, nel più complessivo quadro di riordino della rete ospedaliera, allo studio della Direzione Generale Salute. Sia a Giussano che a Carate, esiste un Pronto Soccorso. Nel 2012 gli accessi a Giussano sono stati , di cui circa il 90% come codici bianchi e codici verdi. A Giussano, mediamente, si recavano in Pronto Soccorso, persone, con un picco di circa 60 persone il lunedì. Gli accessi orari presentavano un decremento significativo dalle ore 20.00, con accessi durante le ore notturne minori della singola unità per ogni ora. Le persone che accedono al Pronto Soccorso di Giussano provengono totalmente dai Comuni limitrofi, che comunque sono molto vicini alla struttura di Desio e alla struttura di Carate. L attività di un urgenza ed emergenza svolta nel POC e, nello specifico, nella struttura di Giussano, è sempre stata ed è l elemento più critico presente, in quanto i pazienti con problematiche cardiologiche e neurologiche acute, quali infarto miocardico ed ictus, non possono essere trattati con la necessaria sicurezza in loco, con la necessità di trasferire gli stessi in altri presidi, con dilatazione dei tempi di azione, che condizionano anche gli esiti del processo terapeutico. L assenza di una terapia intensiva condiziona fortemente l attività in emergenza e urgenza, e comporta il conseguente trasferimento dei pazienti, sia dal Pronto Soccorso, che dalle degenze, pertanto, dal 5 agosto 2013, con l accordo della D.G. Salute delle ASL di Monza e Brianza, si è proceduto al mantenimento della sola attività diurna, dalle alle Da quella data l attività di Pronto Soccorso di Giussano si è svolta regolarmente nelle ore diurne, senza nessuna criticità rilevabile in quelle notturne. Gli accessi dalle alle 20.00, a ridosso della chiusura del servizio, sono stati molto limitati, infatti, anche se era stato definito che il personale rimanesse in servizio fino alle ore 21.00, e comunque fino al trattamento dell ultimo paziente, l ultima dimissione in questo periodo si è svolta, mediamente, intorno alle 20.30, e mai oltre le I trasferimenti di pazienti in altre strutture di Pronto Soccorso, per continuare l iter diagnostico e terapeutico, sono stati molto limitati, e molto pochi sono stati anche gli arrivi in portineria dopo le ore 20.00, con nessuna criticità emergente. Le persone sono state invitate a recarsi presso il Pronto Soccorso di Carate, o di altre strutture limitrofe. L attività di Pronto Soccorso di Carate è aumentata in minima parte, in questo periodo, non tanto nelle fasce notturne, quanto in tutto l arco della giornata. La riduzione delle risorse impegnate nell attività di Pronto Soccorso ha consentito la razionalizzazione dell utilizzo delle stesse, con un incremento di altre attività, pertanto, la riduzione dell attività di Pronto Soccorso a Giussano non ha riportato alcuna criticità per quanto riguarda l assistenza resa e i cittadini hanno dimostrato molta collaborazione in tal senso. Nei mesi precedenti la riduzione del Pronto Soccorso si sono susseguiti molteplici incontri con tutto il personale che opera a Giussano, con un ampia presentazione e discussione delle criticità presenti e delle possibili soluzioni. L affermazione riportata nell interrogazione, quindi, è priva di fondamento, in quanto non è mai esistito, da parte del personale medico, un atteggiamento contrario. Infatti, lo stesso, ha partecipato attivamente alla definizione di una procedura operativa, proprio per la gestione del paziente, in prossimità della chiusura del Pronto Soccorso, che è stata operativa dal primo giorno, e che ha permesso di trattare in sicurezza tutti i pazienti, senza nessuna criticità emergente. La Direzione dell Azienda Ospedaliera, dal suo insediamento, ha promosso, da subito, iniziative per valorizzare il POC di Carate e di Giussano, e valorizzare i singoli presidi. 4
5 Sono state messe in atto una serie di azioni di sviluppo, quali l attivazione dei letti per subacuti, l ampliamento dei posti letto di cure palliative a Giussano, l acquisizione di una nuova TAC, il completamento della struttura di endoscopia a Carate, che rappresentano l impegno della Direzione per lo sviluppo del presidio. Tra le attività individuate per tale modalità di finanziamento vi sono quelle dell area dell emergenza e urgenza, che prevedono, tra le altre, la funzione di strutture di ricovero dotate di Pronto Soccorso, e incentivo per riduzione ricoveri medici urgenti di primo giorno. I criteri per il riconoscimento di tale funzione, per la determinazione dei relativi importi, sono indicati, per l anno 2012, nella DGR 824/2013. Tenuto conto di quanto dichiarato dall Azienda Ospedaliera di Desio e di Vimercate, circa gli esigui volumi di attività, la chiusura notturna del presidio di Giussano non dovrebbe determinare un incremento significativo degli importi relativi alla funzione PS per i presidi limitrofi. Si precisa, peraltro, che i dati relativi all attività complessiva dell anno 2013, saranno disponibili ai competenti uffici regionali nei primi mesi dell anno Non è il primo pronto soccorso che si chiude dalle alle del mattino, è avvenuto anche nel mio territorio, devo dire che la razionalizzazione del numero dei punti di pronto soccorso, credo che, davvero, debba rientrare un po in quella funzione di rivisitazione di certe disponibilità e appropriatezza anche degli interventi. Chiarissimo. Grazie, Assessore Mantovani. Presidente Carcano, prego. Consigliere CARCANO Grazie per il dettaglio della risposta, che, appunto, è stato molto preciso e puntuale e, come dire, la chiarezza su questi temi è, come dire, la soluzione migliore, in modo tale da spiegare ai cittadini anche la posizione presa. Solo un dettaglio, che però non fa parte, poi, di quest interrogazione, che approfondiremo, riguarda l ipotesi progettuale che diceva del polo materno-infantile a Giussano, per capire, poi, quindi, come verrà coinvolto Desio, ma non è questa l occasione. 5
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