Relazione Intermedia sul progetto
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- Gennara Anna Giordano
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1 PIACENZA-CREMONA Istituto di Zootecnica Relazione Intermedia sul progetto RELAZIONE TRA PROFILO DI RUMINAZIONE DELLE BOVINE NEL PERIPARTO, STATO DI SALUTE E RIDUZIONE DELL'USO DI FARMACI RUMBOSAL Ente Finanziatore MiPAAF SAQ X Uff. Agr. Biol. /o / COSVIR IV Uff. Ricerca Inizio delle attività: 1 Gennaio 2012 Nel corso dei primi 12 mesi di attività, il gruppo di ricerca formato da due Unità Operative ha lavorato in accordo al protocollo sperimentale previsto dal progetto. Nella prima fase sono state effettuate le valutazioni tecnico-economiche necessarie per effettuare l acquisto dell attrezzatura necessaria a rilevare l attività ruminativa, per predisporre l istallazione dei dispositivi presso l azienda agricola Pasquali e per eseguire i test di corretto funzionamento del sistema di misurazione dell'attività ruminale. Nel dettaglio la prima fase si è articolata nelle seguenti sottofasi: Acquisto, installazione e collaudo del ruminometro, con verifica della corretta ricezione e salvataggio dei dati rilevati dal sistema (3 mesi); Prove preliminari per la stesura protocollo operativo.
2 1. Acquisto, installazione e collaudo del ruminometro con verifica della corretta ricezione e salvataggio dei dati di ruminazione. Valutazione e acquisto del ruminometro. Durante questa fase, sotto la direzione del Responsabile Scientifico (UO2) si è proceduto con sopraluoghi presso l impresa fornitrice del sistema di ruminazione (Milkline Srl Gariga di Podenzano, Piacenza, Italy) e presso l azienda agricola coinvolta nel progetto (UO1). L incontro realizzato presso la ditta Milkline ha visto la partecipazione dei due responsabili delle UO di progetto ed i responsabili tecnici ed amministrativi della ditta Milkline. In questa riunione è stata fatta un approfondita disamina delle caratteristiche dello strumento e dei requisiti minimi per una corretta rilevazione dei dati di ruminazione in azienda, considerato che il progetto proponeva di rilevare i dati di ruminazione sia nella fase di lattazione che in quella di asciutta, fase nella quale non è possibile sfruttare il passaggio in sala di mungitura dove è facile scaricare con regolarità i dati rilevati nel corso della giornata. La particolarità del progetto ha richiesto dunque di focalizzare l attenzione sulle bovine in asciutta e di considerare la particolare dislocazione di tali soggetti presso gli edifici dell UO1. Successivamente sono stati fatti alcuni sopralluoghi presso l azienda Agricola Pasquali (UO1) per visionare le particolari esigenze logistiche e organizzative dell'azienda, allo scopo di ottimizzare i controlli sugli animali, senza complicare eccessivamente il sistema di rilevazione dei dati e di contenere le spese. Con le informazioni raccolte si sono definiti gli interventi necessari per adeguare l impianto elettrico. Tali interventi sono riportati in Figura 1 e hanno avuto lo scopo di stabilire un collegamento tra il software di rilevazione della ruminazione (Ruminact, Milkline Srl Gariga di Podenzano (PC) - Italy) con le antenne di rilevazione dei dati dislocate nei vari edifici che acquisiscono i dati di ruminazione dai dispositivi posizionati sul collo degli animali. Contemporaneamente si è proceduto all acquisto del sistema Ruminact con l equipaggiamento necessario presso l UO1 per condurre la sperimentazione, che è risultato formato da 5 antenne (due in sala di mungitura e 3 nei box ospitanti le bovine in asciutta nelle varie fasi), 50 Tag (rilevatori individuali della ruminazione), centralina, un computer connesso ad Internet per la raccolta e gestione dati corredato di apposito software (Figura 1).
3 Installazione e collaudo del ruminometro. Questa fase è stata eseguita dai tecnici di Milkline, che hanno proceduto al posizionamento delle diverse componenti del ruminometro negli edifici della stalla. In seguito è stato valutato il corretto funzionamento della componentistica (Tag, centralina, antenne per trasmissione segnali, computer e software) e del sistema nel suo insieme. Per il collaudo del sistema si è proceduto a collocare dei sensori su alcuni animali e a verificare la corretta acquisizione e memorizzazione dei dati per alcuni giorni. La particolare struttura dell azienda divisa in più edifici di vecchia e nuova costruzione, l organizzazione degli animali nelle diverse fasi del ciclo produttivo, e le necessità sperimentali del progetto (raccolta dei dati almeno nel mese precedente il parto e nei primi mesi della lattazione) hanno richiesto l installazione di antenne supplementari a quelle normalmente richieste.
4 Figura 1. Schema dei lavori eseguiti presso l azienda Pasquali Stefano e Gamba Cinzia S.S.Società Agricola per l istallazione del sistema di misurazione dell'attività ruminale (Ruminact, Milkline, Podenzano, Piacenza)
5 Prove preliminari per stesura protocollo operativo. Secondo quanto stabilito nel progetto e con lo scopo di ottimizzare le osservazioni ed i prelievi sugli animali è stata allestita una prova preliminare di messa a punto su una decina di bovine durante la fase del periparto (30 giorni prima e 30 giorni dopo il parto = DIM). Tali bovine sono state dotate di ruminometro un paio di settimane dopo la messa in asciutta e su di esse è stato attuato il seguente protocollo sperimentale, per definirne la compatibilità con le procedure aziendali e verificare la corretta rilevazione dei dati. Su tali bovine si è in particolare proceduto a: rilievo della temperatura rettale a -7, +1, +3, +10 DIM; esecuzione dei campioni ematici a -30, -4, +1, +3, +10, +30 DIM raccolta di campioni ematici in caso di cali di ruminazione pari o superiori al 30% rispetto alle media dei giorni precedenti. eseguire visite veterinarie in occasione di situazioni di marcato calo dell attività ruminale o in caso di affezioni cliniche, nonché a 7 e 30 DIM, in occasione delle quali è stata anche eseguita un accurata visita ginecologica; registrare qualsiasi affezione, trattamento alimentare o farmacologico; Registrare giornalmente: attività motoria; attività ruminale (ad intervalli di 2 ore); produzione (kg/d) e conducibilità elettrica del latte (ad ogni mungitura). Tutte le operazioni sono state eseguite a cura dell UO1 con l assistenza dell UO2. Per l esecuzione dei campioni ematici e per la successiva manipolazione necessaria a ricavare il plasma da congelare sino alle determinazioni analitiche, è stato svolto un apposito training presso l UO1 ad opera di personale dell UO2. Tutto il materiale necessario ai prelievi ematici, alla separazione del plasma ed al suo stoccaggio sono stati forniti dalla UO2. Analisi dei dati raccolti e loro elaborazione Il sistema di rilevazione della ruminazione nel complesso ha funzionato regolarmente ed ha soddisfatto sia le esigenze tecnico pratiche dell allevatore, che ha potuto familiarizzare con il nuovo dispositivo e valutare la sua efficacia nella segnalazione di alcune marcate riduzioni dell attività ruminativa, sia le necessità sperimentali, fornendo una continua rilevazione dei dati premessa indispensabile per procedere alla fase successiva del progetto.
6 Figura 2. Esempio di andamento della ruminazione giornaliera (minuti di ruminazione al giorno) in animali senza problemi (valore medio di 8 soggetti) e in un animale con problemi di salute dopo il parto (successivamente riformato dall azienda). Si noti come nell animale con problemi di salute dopo il parto la ruminazione giornaliera si è alzata meno nei primi giorni di lattazione rispetto ad animali contemporanei senza problemi. Sui campioni ematici raccolti si è proceduto all analisi di un ampio profilo metabolico per valutare il metabolismo energetico (specie mobilizzazione delle riserve corporee e indici di chetogenesi), metabolismo proteico e la presenza di stati infiammatori (indicatori subclinici di patologie). Tali dati sono poi stati correlati con l andamento della ruminazione e l insorgenza di patologie cliniche. Da tale analisi sommaria non sono emerse particolari associazioni tra andamento di ruminazione e parametri ematici. Tuttavia va rilevato che: questa fase preliminare si è svolta su pochi animali; un solo soggetto (indicato nella precedente figura) ha sofferto di problemi di salute di una certa gravità; l azienda già utilizzava un particolare protocollo sanitario nella prima fase di lattazione allo scopo di prevenire l insorgenza di gravi affezioni peripartali (chetosi, collassi puerperali, blocchi ruminali, dislocazione dell abomaso). Tale protocollo aziendale routinario prevedeva durante il periparto i seguenti controlli individuali: misurazione del BCS alla messa in asciutta, in modo da individuare in anticipo animali troppo grassi al parto, quindi soggetti ad un rischio maggiore di problemi nel post-parto, e seguirli con maggiore attenzione;
7 A 10 giorni dal parto misurazione del -idrossibutirrato (BHB) nel sangue: nel caso di valori superiori a 0,6-0,7 mmol/l, la procedura stabiliva la somministrazione di 300 g di glicole al giorno sino al 4-5 DIM; Al parto: valutazione delle condizioni in cui avviene il parto e controllo per la ritenzione di placenta e chetosi. Dopo il parto ogni animale è controllato giornalmente. In presenza di problemi il controllo è eseguito con cadenza settimanale fino al completo recupero; A + 4 giorni dal parto valutazione chetosi (BHB nel sangue); A + 30 giorni dal parto: visita ginecologica; A +45 giorni dal parto: BCS, chetosi, ritenzione, metriti. Tale protocollo esteso agli animali durante la fase di transizione è efficace ad individuare precocemente alcune dismetabolie, e si può considerare in buona misura alternativo all impiego dei ruminometri. Pertanto, con un sistema di gestione aziendale molto ben strutturato, come quello adottato nell azienda agricola Pasquali Stefano e Gamba Cinzia S.S. Società Agricola, il sistema di rilevazione dell attività ruminale Ruminact perde parte della sua potenzialità come strumento preventivo per il controllo delle patologie peripartali. L adozione del sistema Ruminact in un tale contesto può essere considerata solo previa una approfondita analisi economica che metta a confronto i costi dei due approcci o rivedendo la routine di monitoraggi sugli animali messa in atto nel tempo, coinvolgendo diverse figure profesionali. Con queste premesse si è deciso una parziale modifica del protocollo sperimentale per la prova di campo da eseguire nella seconda parte del progetto, allo scopo di fornire comunque utili indicazioni sul miglior impiego di tale strumento in un allevamento commerciale, ma anche di poter testare un supplemento alimentare utile ad ottimizzare la delicata fase del periparto. Predisposizione del protocollo finale Considerati i risultati preliminari e le modalità operative usate di prassi presso l azienda Pasquali per prevenire le tipiche patologie del periparto, si è deciso di procedere ad una seconda fase apportando alcune modifiche al protocollo iniziale. In particolare il protocollo ha previsto i seguenti controlli:
8 registrazione di qualsiasi sintomo clinico, trattamento alimentare o farmacologico; registrazione giornaliera dell attività motoria, ruminale (ad intervalli di 2 ore); produzione (kg/d) e conducibilità elettrica del latte (ad ogni mungitura). rilevazione del BCS a -20, -3, +7 e +28 DIM; misurazione del BHB nel sangue a 10 giorni dal parto (e somministrazione di 300 g di glicole al giorno sino al 4-5 DIM nel caso di valori superiori a 0,6-0,7 mmol/l) e + 4 DIM; rilevazione della temperatura rettale a -7, +1, +3, +10 DIM; esecuzione di campioni ematici a -30, -4, +1, +3, +10, +30 DIM esecuzione di visite veterinarie in occasione di situazioni di marcato calo dell attività ruminale o in caso di affezioni cliniche, nonché a 7 e 30 DIM con un accurata visita ginecologica. Si prevede di controllare con tali modalità circa 70 soggetti. Le bovine saranno divise in due gruppi omogenei, in relazione alla data di parto, merito genetico, numero di parti e stato di ingrassamento, e ad una metà verrà somministrato un supplemento a base di acido linoleico coniugato (CLA) tra 20 giorni prima e 7 dopo il parto. Allo stato attuale si stanno completando i controlli sugli animali. Il responsabile Scientifico Erminio Trevisi Piacenza, 30 aprile 2013
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