Acquisti verdi. Azioni programmatiche ARPAV
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- Bruno Brunelli
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1 Allegato a DDG n.716/ Acquisti verdi Azioni programmatiche ARPAV Area Ricerca e Informazione Servizio Comunicazione ed Educazione Ambientale Area Amministrativa Servizio Approvvigionamenti 1
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3 Gli Acquisti Pubblici possono contribuire in maniera significativa al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile. La Commissione Europea ha stimato che nel 2001 le amministrazioni pubbliche hanno speso circa miliardi di euro in prodotti, servizi e forniture diverse. Nel 2002 il Summit Mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg affidò alle stesse amministrazioni il compito di promuovere politiche di fornitura pubblica che incoraggino lo sviluppo e la diffusione di beni e servizi ambientalmente compatibili (Piano di Azione, par. 18). Nell agosto 2004 la Commissione Europea ha pubblicato un manuale per gli acquisti ecocompatibili dal titolo Buying Geen!, ora tradotto in 14 lingue dell Unione. Le forniture sostenibili, dette anche eco- forniture, acquisti verdi, acquisti ecocompatibili, mirano infatti ad integrare considerazioni di tipo ambientale in tutti gli stadi del processo di acquisto, uso e riciclo, con l obiettivo di ridurne gli impatti sulla salute umana e sull ambiente. La Pubblica Amministrazione è il principale consumatore- utente italiano (17% del PIL nazionale): basta pensare alla quantità di carta, cancelleria, mobili, computer, mezzi di trasporto, carburante, energia elettrica, materiali edili, prodotti e servizi di pulizia, ecc. che vengono utilizzate dagli enti pubblici, oltre agli alimenti delle mense pubbliche o all abbigliamento degli ospedali e delle strutture militari. La Pubblica Amministrazione, pertanto, diventando consumatore responsabile, e cioè introducendo criteri ambientali e sociali negli appalti pubblici, può svolgere un ruolo determinante di orientamento verso un mercato più sostenibile, spingendo i fornitori a competere per produzioni più ecoefficienti, contenendo i consumi di materia ed energia, producendo meno rifiuti, risparmiando e, infine, influenzando il cittadino- consumatore nelle scelte di consumo più eco-sufficienti. Adottare un sistema di acquisti verdi significa pertanto: acquistare solo ciò che è indispensabile; considerare un prodotto/servizio lungo tutto il suo ciclo di vita (produzione distribuzione uso smaltimento); stimolare in senso ambientalmente sostenibile l innovazione di prodotti e servizi; adottare comportamenti d acquisto responsabili e dare il buon esempio nei confronti dei cittadini. Con questa consapevolezza, l ARPAV ha individuato negli Acquisti Verdi una delle linee strategiche da perseguire nei prossimi anni, attraverso tanto la promozione di acquisti pubblici sostenibili nel proprio sistema di gestione degli acquisti e quanto mediante il coinvolgimento e la sensibilizzazione del personale nelle azioni quotidiane anche nell ambiente di lavoro.
4 IL GREEN PUBLIC PROCUREMENT (G.P.P.) Il termine Green Public Procurement (G.P.P.) indica un sistema di acquisti e di utilizzo di prodotti e servizi effettuati dalla Pubblica Amministrazione che consideri, tra i tradizionali fattori di scelta, anche gli aspetti ambientali. Come già detto, gli acquisti della P.A. in Italia rappresentano una consistente voce di spesa, di importo medio pari al 17% del PIL. Questa posizione di rilievo costituisce un potere d acquisto che, se veicolato su prodotti a ridotto impatto ambientale, può costituire una forza in grado di incidere sul mercato influenzando in modo determinante la domanda e quindi la produzione di beni e la fornitura di servizi che assicurino migliori prestazioni ambientali nell arco del loro intero ciclo di vita. Tra i vantaggi ambientali derivanti dall adozione di Green Public Procurement vi sono: la riduzione dei consumi di materie prime, il contenimento dei consumi energetici, limitazione delle emissioni in acqua, suolo ed aria, riduzione della produzione dei rifiuti e, da ultimo, il miglioramento complessivo della qualità di vita. Negli ultimi anni a livello internazionale e nazionale, da parte di numerosi enti pubblici, si sono sviluppate significative iniziative che hanno introdotto nel sistema degli acquisti di beni e servizi criteri e strategie ambientalmente preferibili. Il quadro norma tivo europeo e nazionale di riferim en t o COM. del 27/11/96 paragrafo 5.6 UNI EN ISO 14001, 11/1996 D.Lgs. 22/1997 art.3, co.1 ed art.19,co.4. Libro verde sugli appalti pubblici nell Unione Europea. Standard di certificazione Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio. Legge Provincia di Trento n. 5 del 1998 Carta riciclata - limite minimo: 50% L.R. Umbria n. 21 del 1998 Carta riciclata limiti minimi: 40% nei primi 2 anni; 50% nel 3 e 4 anno; 60% a partire dal 5. L.R. Lazio n. 27 del 1998 Carta riciclata - limite minimo: 40% D.M. Ambiente art.5, co.1 Mobilità sostenibile nelle aree urbane L.R. Marche n. 28 del 1999 Uso carta riciclata L. 488/1999 Finanziaria 2000 art. 26 Consip L. 388/2000 (Fin. 2001) art. 59 L.R. Abruzzo n. 83 del 2000 Carta riciclata - limite minimo: 40% L.R. Umbria n. 39 del 2000 Uso carta riciclata Regolamento CE 1980/2000, art.10 Ecolabel europeo. Sistema comunitario di assegnazione di un marchio volontario di qualità ecologica. L.R. Veneto n. 3 del , art. 61 Proposta di Direttiva 2000/276 Regolamento n.761 del Nuove norme in materia di gestione dei rifiuti. Carta riciclata limite minimo 40% e obbligo comunicazione dati consuntivi per accedere ai contributi regionali in campo ambientale. Coordinamento delle procedure di appalto degli enti erogatori di acqua, di energia e degli enti che forniscono servizi di trasporto EMAS (Eco- management and audit scheme) 2
5 Legge n. 443/2001, art.16 Comunicazione COM 2001/ del L. 448/2001 Finanziaria 2002 art. art.52, co.14 e co.56 L. 289/2002 Finanziaria 2003 art. 3 Comunicazione 2001/275 Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici e altri interventi per il rilancio delle attività produttive. Il diritto comunitario degli appalti pubblici e le possibilità di integrare considerazioni di carattere ambientale negli appalti pubblici Modifica art. 19,co.4. del D.Lgs. 22/1997 (acquisti verdi per le PA almeno al 30% del fabbisogno previsto). Coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture, di servizi e di lavori L.R. Campania n. 18 del 2002 Carta riciclata - limiti minimi: 30% 1 anno; 50% 2 e 3 anno; 60% dal 4 anno. Decisione 1600/2002/CE del , Sesto Programma Comunitario di Azione art.3.6 Ambientale L. R. Toscana n. 29 del 2002 Carta riciclata limite minimo: 40% L.R. Piemonte n. 24 del 2002 Concessione finanziamenti regionali per incentivare l uso di carta riciclata. D.P.R , n. 101 art.11 Mercato elettronico della P.A. Deliberazione CIPE 57/2002 Strategia d azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia L.R. Lazio n. 26 del 2003 Riciclati: carta, cartoncino, imballaggi in cartone - Decreto Min.Ambiente e tutela territorio , n.203 Decreto Min. Ambiente e tutela territorio Circolare Min. Ambiente e tutela territorio Circolare Min. Ambiente e tutela territorio Circolare Min. Ambiente e tutela territorio Direttiva 2004/18/CEE del D.C.R. Veneto n. 59 del Circolare Min. Ambiente e tutela territorio Decisione Commissione CE 23 marzo 2005 Decisione Commissione CE 23 marzo 2005 Decisione Commissione CE 11 aprile 2005 limite minimo 50% Obbligo per uffici pubblici e soc.prevalente capitale pubblico di coprire fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato in misura non inferiore al 30%. Attuazione dell art.17 della L ,n.166 in materia di contributi per la sostituzione del parco autoveicoli a propulsione tradizionale con veicoli a minimo patto ambientale. D.M , n.203: indicazioni per l operatività nel settore tessile e abbigliamento. Indicazioni per l operatività nel settore plastico, ai sensi del D.M.n.203 del D.M.203/03: indicazioni per l operatività nel settore legno e arredo. Coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi. Piano Regionale per la gestione dei rifiuti urbani (art. 13, co.4 L.R. 3/2000) e Piano Regionale per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio. D.M. 203/2003: indicazioni per l operatività nel settore degli ammendanti. Criteri ecologici per l'assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica ai detergenti multiuso e ai detergenti per servizi sanitari Criteri ecologici aggiornati per l'assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica ai detersivi per piatti. Criteri ecologici e i connessi requisiti di valutazione e di verifica per l'assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica ai computer portatili.
6 Decisione Commissione CE 26 aprile 2005 Circolare Min. Amb. e tutela territorio 15 luglio 2005 Criteri ecologici e i connessi criteri di valutazione e di verifica per l'assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica ai lubrificanti. D.M. 203/03: indicazioni per operatività nel settore edile, stradale e ambientale. La DIR 2004/18/CE, che entrerà in vigore nel 2006, prevede espressamente la facoltà di introdurre negli appalti criteri e prescrizioni ambientali. Il Decreto del Ministero dell Ambiente n. 203/2003 e le successive circolari applicative, emanate nel 2004 e 2005, dispongono che la P.A. acquisti, in misura non inferiore al 30% del fabbisogno annuale, manufatti e beni ottenuti da materiale riciclato, cioè dal recupero dei rifiuti derivanti dal post- consumo. Come acquisire beni e servizi verdi Per selezionare le migliori prestazioni ambientali di prodotti e servizi presenti sul mercato in un determinato contesto geografico e temporale è necessario mettere contestualmente in campo una serie di azioni sinergiche: effettuare una preliminare analisi del fabbisogno dei beni e dei servizi necessari per l Ente; verificare l esistenza sul mercato di beni in grado di assolvere le stesse funzioni dei prodotti e servizi tradizionali ma con minor impatto ambientale ed a prezzi competitivi; informazione e sensibilizzazione delle aziende produttrici e fornitrici di beni e servizi; inserimento di criteri ambientalmente sostenibili nelle procedure di approvvigionamento di beni e servizi; prevedere meccanismi premiali, utilizzando il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa, per prodotti e servizi dotati di marchi ecologici e/o per aziende produttrici e fornitrici in possesso di certificazioni ambientali o equivalenti; inserire nei bandi di gara e nelle richieste di offerte idonee specifiche tecniche anche facendo riferimento ai criteri ambientali già stabiliti dai marchi ambientali, inserire prescrizioni che disciplinino la fase di esecuzione contrattuale. Le esperienze di GPP Il GPP, pur essendo uno strumento non obbligatorio, è considerato essenziale nell ambito delle Politiche Integrate di Prodotto in quanto l ente pubblico può dare un forte segnale al mercato con motivazioni legate all esigenza di tutelare l ambiente e quindi la salute. Paesi dall approccio culturale sensibile alla sostenibilità dello sviluppo economico e sociale, come la Danimarca, hanno introdotto fin dagli anni 80 strategie per la promozione di una politica di acquisti ambientalmente sostenibili, seguite poi da piani d azione. Molti paesi del Nord America e Nord Europa hanno intrapreso azioni per l implementazione di politiche di acquisti verdi anche nel settore privato. 4
7 E importante sottolineare che il GPP trova la sua ragion d essere non solo nella sua forte connotazione ambientale, ma anche in virtù di indubbi vantaggi economici che il sistema è in grado di garantire alle P.A.: adottare pratiche di GPP comporta infatti un processo di razionalizzazione e riorganizzazione del settore acquisti in grado di condurre ad una riduzione dei costi derivanti dall intero ciclo di vita del prodotto o del servizio, quali costi non legati all acquisto del bene in questione, ma derivanti anche dalle fasi di produzione, uso e smaltimento a fine vita del bene stesso. Il GPP assicura altri vantaggi: il settore pubblico darebbe il via infatti ad un benefico effetto a cascata a partire dall acquisto di beni meno nocivi, meglio riciclabili ed ecologicamente progettati, dal quale discenderebbero, rispettivamente, una riduzione dei costi legati alla salute pubblica, una più efficiente gestione dei rifiuti ed un sensibile risparmio di materie prime necessarie alla produzione dei beni stessi. Sono ormai numerose le esperienze di GPP in Italia anche se gli approcci sono stati diversi. La mancanza di normativa nazionale di riferimento ha sviluppato prassi di GPP volontarie, cioè non generate da ottemperanza alle disposizioni di legge bensì quale frutto di sensibilità ambientale da parte degli enti pubblici. In alcuni casi l adesione al GPP è avvenuta inserendo semplicemente nei bandi di gara criteri ambientali senza far rientrare queste scelte di acquisto in una vera e propria politica di GPP. Le esperienze più significative sono state avviate da alcuni enti locali (Provincia di Cremona, Provincia di Torino, TOROC, Comune di Ferrara, Provincia di Bologna, Provincia di Roma, ARPA Lazio, ARPA Piemonte) attraverso il coinvolgimento di un alto numero di soggetti pubblici e privati. Il coinvolgimento di questi ultimi è essenziale poiché consente di modificare l offerta sul mercato, tanto nella fase del processo produttivo quanto in fase di distribuzione, in senso ambientalmente più favorevole in modo da soddisfare le richieste delle amministrazioni. Altri fattori essenziali si sono dimostrati la gradualità del percorso GPP che dovrebbe essere impostato sul medio periodo e la condivisione tra le parti in causa dei criteri oggettivi e condivisi quali, ad esempio, i parametri utilizzati per a marchi ambientali di prodotto. LE LINEE STRATEGICHE ARPAV Le iniziative che l ARPAV ha avviato e che intende potenziare nell arco dei prossimi anni hanno il valore di un segnale concreto in favore della adozione di comportamenti sostenibili, ovvero di azioni di buon esempio da incoraggiare e diffondere anche presso altri enti pubblici ed aziende, anche in considerazione delle finalità istituzionali di prevenzione e protezione ambientale di ARPAV. Alcune azioni si configurano semplicemente come buone pratiche quotidiane, quali ad esempio la raccolta differenziata dei rifiuti, che è di chiaro impatto ecologico e richiede solo accorgimenti organizzativi, o l emanazione di direttive interne che promuovano l uso della carta riciclata fronte/retro e l uso di stampanti di rete che riduca l uso di materiale di consumo.
8 Un azione concreta volta a incrementare gli acquisti verdi ed i comportamenti ambientalmente sostenibili da parte dell Agenzia determinerà certamente un ritorno positivo anche in termini di immagine. In questo quadro l Agenzia può esercitare un duplice ruolo: a) diretto in quanto ente pubblico consumatore di risorse e servizi da orientare sempre più a criteri di ecosostenibilità; b) indiretto in quanto può indurre un effetto domino negli altri enti pubblici del Veneto con benefici effetti sull ambiente promuovendo comportamenti virtuosi delle altre amministrazioni dislocate sul territorio regionale attraverso azioni di informazione, fomazione, educazione, orientate alla diffusione del GPP, tanto più credibili se nascono da esperienza diretta e prassi quotidiana. Le cose già fatte Per dare concreta applicazione al programma di acquisti di beni e servizi ecosostenibili previsto dalle azioni strategiche 2004/2005, sono già state intraprese alcune azioni: la raccolta differenziata dei rifiuti in tutti gli uffici della sede centrale dal mese di maggio 2004; l espletamento e aggiudicazione di procedura per l acquisto, tra l altro, anche di 14 autoveicoli a doppia alimentazione a ridotti consumi energetici e a basso impatto ambientale destinati ad alcuni Dipartimenti in sostituzione di 17 automezzi obsoleti, ad elevato consumo energetico; l avvio del procedimento finalizzato all acquisto e messa in opera di due impianti fotovoltaici da installare rispettivamente presso la sede del DAP di Verona e del Centro Meteo di Teolo, subordinatamente all ottenimento del contributo regionale che finanzierà parte dell importo di spesa complessiva; l utilizzo nel 2004 di carta riciclata ad uso degli uffici nella percentuale media tra tutte le strutture oltre il 50% del consumo totale, con obiettivo di consumo pari almeno al 70% per il biennio 2005/2006 e conseguente indizione nel mese di maggio 2005 di gara centralizzata per l acquisto, per le tutte le strutture dell Agenzia per il biennio 2005/2006, di carta riciclata con indicazione di specifiche tecniche e certificazioni ambientali; l acquisto di stampanti di rete per consentire la razionalizzazione nell uso delle stampanti in dotazione agli uffici e conseguentemente la riduzione dei consumi di materiale vario quale toner e carta (in tal senso la direttiva del Dir.Gen. prot. 6027/ ), anche al fine di contenere le spese di gestione delle attrezzature; è in fase di espletamento la procedura di gara per l acquisto di 7 autoveicoli commerciali furgonati e 2 autovetture a doppia alimentazione a ridotti consumi energetici e a basso impatto ambientale da destinare a varie strutture per i servizi sul territorio; è stato organizzato un corso interno di formazione Certificazioni ambientali negli appalti per il personale dell Agenzia che si occupa di approvvigionamenti; 6
9 nel sito Intranet dell Agenzia è stata creata una apposita cartella tematica di documenti contenenti indicazioni normative e tecniche in materia di Green Public Procurement finalizzate ad una maggior conoscenza della materia e all utilizzo delle schede tecniche dei prodotti da parte di tutte le strutture dell Agenzia. Infine, già nel mese di gennaio 2005, l Agenzia è entrata a far parte della rete nazionale degli acquisti pubblici verdi denominata GPPNET ed è iscritta al comitato denominato GPP infonet, quale strumento di aggiornamento e diffusione sull intero territorio nazionale delle tematiche afferenti al GPP, patrocinato dal Coordinamento Nazionale Agende 21 Locali Italiane ed in tale veste partecipa ad un Gruppo di Lavoro a livello nazionale del quale, tra l altro,ospiterà una sessione di lavoro programmata per il mese di gennaio 2006; Le cose da fare Le azioni verso l esterno La promozione presso i cittadini e le Amministrazioni locali del GPP come strumento di sviluppo sostenibile rientra tra i compiti di prevenzione svolti da ARPAV attraverso la comunicazione, la formazione e l educazione ambientale. Per il raggiungimento di tali obiettivi, sono state previste le seguenti attività. o L informazione Il GPP non è ancora conosciuto ed attuato in modo diffuso e sistematico presso le amministrazioni locali, per cui è opportuno divulgarne le potenzialità relative tanto alla tutela ambientale quanto al risparmio in termini economici. Si ritiene utile predisporre una pubblicazione della serie A proposito di acquisti verdi della P.A. da riprodurre e inviare a tutte le pubbliche amministrazioni del Veneto. o La formazione ambientale Si prevedono corsi di formazione a catalogo per amministratori e dipendenti degli enti pubblici sui temi delle Politiche Integrate di Prodotto e in particolare del GPP e della sua pratica attuazione al fine di facilitare l applicazione degli acquisti verdi sia per quanto attiene gli aspetti normativi di obbligatorietà da parte della P.A. sia per l estensione volontaria del GPP nelle P.A., con l obiettivo finale di sviluppare nei partecipanti conoscenze, competenze e capacità per impostare procedure di acquisto integrate con criteri ecologici. Le azioni interne Per quanto riguarda gli acquisti sono previste le seguenti attività: effettuare approvvigionamenti di beni e servizi coerenti con le finalità del GPP;
10 informare e sensibilizzare sul tema le aziende produttrici e fornitrici di beni e servizi; adesione alle Convenzioni verdi CONSIP attive, quali, ad esempio, il noleggio/acquisto di autoveicoli a basso impatto ambientale, energia; inserire prescrizioni ambientali nei capitolati che disciplinano i lavori di costruzione e manutenzione e l adeguamento delle sedi dell Agenzia, che siano finalizzate a diminuire i consumi di materie prime e allo smaltimento dei rifiuti; estendere a tutte le sedi dell Agenzia la raccolta differenziata dei rifiuti; estendere l abituale utilizzo da parte di tutti gli uffici di prodotti ad elevata durata quali pile ricaricabili, imballaggi riciclabili, confezionamenti con imballaggi monomateriale, ecc.; valutare la possibilità di effettuare convenzioni con le aziende di trasporto pubblico (Trenitalia, autobus cittadini, ecc.) per agevolare e incentivare i dipendenti all utilizzo di tali mezzi. Per quanto riguarda i comportamenti individuali si possono prevedere le seguenti iniziative: o o L informazione per educare ad un uso ambientalmente responsabile tutto il personale dipendente delle varie strutture dell Agenzia. A tal fine, è prevista la realizzazione di un pieghevole dal titolo Ecologia in ufficio da distribuire presso tutti gli uffici dell Agenzia. L opuscolo ha scopo prevalentemente informativo per sensibilizzare i dipendenti ad assumere nei luoghi di vita e di lavoro comportamenti quotidiani volti a risparmiare l uso delle risorse e prediligere beni e servizi a ridotto impatto ambientale. La formazione a carattere informativo rivolta a tutto il personale e la formazione specifica rivolta al personale che gestisce procedure di approvvigionamento. Nell ambito dei piani annuali di formazione del personale dipendente saranno pertanto inseriti corsi specifici sul GPP rivolti rispettivamente ai responsabili delle strutture centrali e periferiche (con contenuti inerenti le politiche e gli strumenti di sviluppo sostenibile ed in particolare l utilizzo del GPP negli acquisti di prodotti e servizi) e ai responsabili degli acquisti (con contenuti atti ad impostare procedure di acquisto integrate con criteri ecologici) al fine di facilitare l applicazione degli acquisti verdi sia per quanto attiene gli aspetti normativi di obbligatorietà da parte della P.A. sia per l estensione volontaria del GPP in ARPAV. In generale i contenuti formativi potranno essere i seguenti: - le politiche integrate di prodotto; - quadro normativo di riferimento comunitario e nazionale in tema di acquisti pubblici verdi; - l appalto verde : i criteri ecologici che possono essere inseriti nelle fasi caratteristiche dell appalto; - le specifiche tecniche dell appalto: l uso dei marchi e delle etichette ISO Tipo I: L ECOLABEL; 8
11 - la capacità tecnica nella selezione dei candidati: l uso di EMAS e ISO 14001; - esempi di capitolati verdi per determinate categorie di prodotti o servizi; o La premiazione delle strutture virtuose dell ARPAV Un incentivo importante per promuovere comportamenti virtuosi e un supporto alle buone prassi è certamente la segnalazione ufficiale della o delle strutture virtuose che nell ambito di una strategia di GPP hanno raggiunto a fine anno risultati in linea con le strategie e gli obiettivi adottati dall ARPAV. Andranno contestualmente inoltre segnalate le strutture meno virtuose nella logica del name, fame and shame inteso come individuare, valorizzare e disapprovare, così come proposta dalla U.E nel VI Programma d azione In quest ottica e per dare concreta attuazione all aspetto premiale occorre procedere a: 1) individuazione dei referenti delle singole strutture per il monitoraggio dei risultati derivanti dall assunzione di comportamenti ecologicamente virtuosi. I referenti potrebbero essere individuati nei responsabili della qualità; 2) individuazione dei comparti (energia, rifiuti, ecc.) più significativi da monitorare tenuto conto della struttura, delle attività svolte e dell ubicazione geografica; 3) individuazione di indicatori quantitativi semplici, di facile rilevazione, interpretazione e comparazione con periodi precedenti (consumi di energia elettrica per mq di superficie dell edificio; consumo di combustibile per riscaldamento per mc di volume dell edificio, quantità di carta consumata pro capite nell anno, ecc.); 4) definizione delle modalità di premiazione della struttura più virtuosa e di segnalazione della struttura meno virtuosa.
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