Insufficienza mitralica. Come quantificarla?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Insufficienza mitralica. Come quantificarla?"

Transcript

1 Insufficienza mitralica. Come quantificarla? Corso Basico di Ecocardiografia per Specializzandi Leonida Compostella Scuola di Specializzazione in Cardiologia Università di Padova Valutazione occhiometrica PISA Clicca sulle immagini per andare all argomento Doppler-Pulsato vene polmonari Volume di rigurgito Doppler-Pulsato transmitralico CONCLUSIONI Doppler-Continuo Jet Rigurgito

2 Il metodo più intuitivo è senz altro la valutazione visiva del jet di rigurgito, osservato tramite il Color-Doppler. Il Color-Doppler ci permette di osservare: 1- il punto di origine del jet Il metodo più intuitivo è senz altro la valutazione visiva del jet di rigurgito, osservato tramite il Color-Doppler. Il Color-Doppler ci permette di osservare: 1- il punto di origine del jet 2- la direzione del jet

3 Il metodo più intuitivo è senz altro la valutazione visiva del jet di rigurgito, osservato tramite il Color-Doppler. Il Color-Doppler ci permette di osservare: 1- il punto di origine del jet 2- la direzione del jet 3- le relazioni spaziali del jet con le pareti dell atrio sinistro Il metodo più intuitivo è senz altro la valutazione visiva del jet di rigurgito, osservato tramite il Color-Doppler. Il Color-Doppler ci permette di osservare: 1- il punto di origine del jet 2- la direzione del jet 3- le relazioni spaziali del jet con le pareti dell atrio sinistro 4- eventuali jet multipli Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 273

4 ATTENZIONE Come sarà ripetuto più avanti, la valutazione visiva del jet di rigurgito mitralico non è attualmente raccomandata quale metodo per la valutazione della severità di una insufficienza mitralica. Le linee guida della European Association of Echocardiography ricordano che l immagine del jet al colour-doppler dipende grandemente da: - FATTORI TECNICI - FATTORI EMODINAMICI. Riportiamo comunque di seguito alcuni criteri frequentemente usati nella pratica clinica, utili prevalentemente per distinguere le forme estreme di IM (IM lieve da IM significativa). Lancellotti P et Al: EAE recommendations Eur J Echocardiogr 2010;11: Valutazione occhiometrica Grado 4 (4+) IM severa Grado 3 (3+) Nessun rigurgito, o solo traccia di IM Grado 0 Grado 1 (1+) Grado 2 (2+) IM moderatarilevante IM lieve IM moderata

5 Valutazione occhiometrica Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 268 Valutazione occhiometrica tentativo di quantificazione Si può tentare una quantificazione del grado di IM, basandosi sull AREA del jet di rigurgito, rapportata all area dell atrio sinistro. Il limite di Nyquist deve essere impostato a cm/sec

6 Valutazione occhiometrica IM LIEVE Area del Jet <20% dell area totale dell Atrio Sinistro Area massima del jet < 4 cm 2 IM MODERATA tentativo di quantificazione IM MODERATA- SEVERA IM SEVERA Area del Jet > 40% dell area totale dell Atrio Sinistro Area massima del jet < 10 cm 2 Valutazione occhiometrica tentativo di quantificazione Un altro metodo propone la valutazione della LUNGHEZZA del jet di rigurgito, sia in termini assoluti, che rapportata alle dimensioni anteroposteriori dell atrio sinistro.

7 Valutazione occhiometrica Da: Troianos CA and Konstadt S Evaluation of Mitral Regurgitation. Semin Cardiothorac Vasc Anesth2006;10(1):67-71 tentativo di quantificazione Valutazione occhiometrica ATTENZIONE! tentativo di quantificazione La valutazione può essere completamente errata in presenza di jet eccentrici Bisogna osservare più finestre e più piani di scansione, perché il jet è spesso eccentrico e la sua direzione non insiste tutta nel piano esplorato da una unica sezione ecografica.

8 Valutazione occhiometrica ATTENZIONE! tentativo di quantificazione Bisogna È influenzata osservare dalla più finestre frequenza e del più piani trasduttore, di scansione, dalla pulse perché repetition il jet è spesso frequency eccentrico (e quindi dalla e la sua direzione non insiste tutta dalla nel piano impostazione esplorato dei da una guadagni unica sezione del colore ecografica. profondità del campo esplorato) e La valutazione può essere completamente errata in presenza di jet eccentrici Il limite di Nyquist deve essere impostato a cm/sec Valutazione occhiometrica ATTENZIONE! tentativo di quantificazione ÈFacile influenzata da usare. dalla frequenza del trasduttore, dalla Utile pulse per distinguere repetition frequency insufficienza (e quindi lieve dalla rispetto a insufficienza profondità del campo severa. esplorato) e dalla impostazione dei guadagni Ma del colore La valutazione può essere completamente errata in presenza di jet eccentrici Il limite di Nyquist deve essere impostato a cm/sec Il metodo può essere scorretto per dare una stima della severità dell IM

9 Valutazione occhiometrica ATTENZIONE! tentativo di quantificazione Facile da usare. Utile per distinguere insufficienza lieve rispetto a insufficienza severa. Ma La valutazione può essere completamente errata in presenza di jet eccentrici Il limite di Nyquist deve essere impostato a cm/sec Il metodo può essere scorretto per dare una stima della severità dell IM Il metodo non aiuta a distinguere la IM moderata dalla IM lieve ne dalla IM severa Valutazione occhiometrica ATTENZIONE! In caso di IM acuta, il jet può apparire piccolo, anche se l insufficienza è rilevante, a causa delle dimensioni piccole dell atrio sinistro. tentativo di quantificazione Nella IM severa, il jet rigurgitante è spesso eccentrico, diretto verso la parete dell atrio sinistro: 1- il jet spesso non è visualizzabile completamente, se non si effettuano scansioni multiple 2- il jet spesso assume una conformazione avvolgente, girando contro le pareti atriali, anche per l effetto Coandă. La velocità del jet si riduce a causa della perdita di energia, e la valutazione spaziale dell area sottostima l entità del rigurgito.

10 Valutazione occhiometrica ATTENZIONE! tentativo di quantificazione Mondillo S, Galderisi M, De Castro S: Corso Multimediale in Ecocardiografia Metodo della larghezza della vena contracta Per vena contracta si intende lo stretto orifizio attraverso cui passa il jet di rigurgito mitralico. È identificabile da quell area ben definita, di colore azzurro o giallo chiaro, visibile tra i due lembi mitralici. La vena contracta si misura dalla parasternale asse lungo (con accurata inclinazione della sonda, in modo da ottimizzare l immagine del flusso). Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 272

11 Metodo della larghezza della vena contracta Il limite di Nyquist va posto attorno a cm/sec L angolo di scansione deve essere ridotto (o effettuato uno zoom), in modo da permettere una migliore definizione e un maggior refreshing dell immagine. Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 272 Metodo della larghezza della vena contracta Misurare la larghezza della vena contracta: 1- su almeno 3 battiti 2- possibilmente controllare su 2 piani di scansione ortogonali Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 272

12 Metodo della larghezza della vena contracta Valori intermedi di VCW (0,3-0,7 cm) devono essere confermati da altro metodo quantitativo Valutazione di gravità Valori superiori a 0,8 cm sono ritenuti indicativi di IM severa (quale che sia la patogenesi della IM) Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 272 Metodo della larghezza della vena contracta ATTENZIONE! PRO Rapido e facile da usare Utile per le forme estreme di IM (IM lieve opp. severa) CONTRO Misura struttura di piccole dimensioni; facili errori, che si moltiplicano quando si calcola l area Non è utile per le forme intermedie di IM (IM lieve o moderata, IM moderata o severa) Valuta le dimensioni basiche del difetto La vera area è difficile da valutare; bisogna fare almeno 2 sezioni apicali Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 272

13 Metodo della larghezza della vena contracta ATTENZIONE! PRO CONTRO È relativamente indipendente dal regime di flusso, pressione differenziale, ed effetto Coandă La misura della vena contracta è istantanea mentre l area di reflusso è un area dinamica La misura della vena contracta assume che l area dell orifizio sia circolare, mentre spesso (v. IM funzionale) è allungata Non influenzato dalla presenza di altri flussi di rigurgito (es Insuff Ao) Non necessita di essere corretto per l angolo di osservazione Non va bene in presenza di jet mitralici multipli; le singole aree non possono essere sommate Sovrastima l area di rigurgito, per problemi di risoluzione laterale PISA: Proximal Isovelocity Surface Area PISA Duomo e Torre Pendente PISA Questo metodo parte da osservazioni di dinamica dei fluidi, di cui abbiamo esperienza quotidiana. L acqua del lavandino fluisce verso lo scarico con flussi simmetrici lungo tutto il suo contorno, a velocità via via crescenti verso lo scarico ( principio di conservazione della massa ).

14 PISA: Proximal Isovelocity Surface Area Metodo della Convergenza dei Flussi PISA Questo metodo parte da osservazioni di dinamica dei fluidi, di cui abbiamo esperienza quotidiana. L acqua del lavandino fluisce verso lo scarico con flussi simmetrici lungo tutto il suo contorno, a velocità via via crescenti verso lo scarico ( principio di conservazione della massa ). Questo in realtà è un lavandino un po grande: è lo scarico del lago artificiale Berryessa, Contea di Napa, California PISA: Proximal Isovelocity Surface Area PISA NB- L area è evidenziata meglio se: 1- riduciamo la profondità dell immagine 2- in proiezione 4-camere-apicale 3- riduciamo il limite di Nyquist a circa cm/sec Sulla base di questo principio, è possibile calcolare le dimensioni e la velocità delle varie emisfere di isovelocità, in particolare dell emisfera più interna. Con il Color-Doppler, le velocità sono evidenziate con colori diversi. Possiamo quindi misurare le dimensioni della sfera di colore più interna, quella con il colore brillante e dove avviene l aliasing, cioè le dimensioni della sfera con la maggiore velocità del flusso in entrata attraverso l orifizio rigurgitante. Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 274

15 PISA: Proximal Isovelocity Surface Area Quello che ci serve conoscere è il raggio dell emisfera (raggio PISA), misurato in mesosistole, al primo aliasing. L ecografo ci indica la velocità di aliasing (velocità PISA). Con questi due dati, possiamo calcolare il Volume (flusso) Rigurgitante (R Vol): R Vol = 2πr 2 Vel-aliasing Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 274 PISA: Proximal Isovelocity Surface Area Come fare nella pratica? Selezionare dalla proiezione 4- camere-apicale la migliore proiezione che permetta di evidenziare bene la valvola mitrale Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 275

16 PISA: Proximal Isovelocity Surface Area Come fare nella pratica? Selezionare dalla proiezione 4- camere-apicale la migliore proiezione che permetta di evidenziare bene la valvola mitrale Ridurre la profondità dell immagine, e zoomare. Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 275 PISA: Proximal Isovelocity Surface Area Come fare nella pratica? Selezionare dalla proiezione 4- camere-apicale la migliore proiezione che permetta di evidenziare bene la valvola mitrale Ridurre la profondità dell immagine, e zoomare. Applicare il Color-Doppler, tenendo la sua area il più possibile ristretta. Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 275

17 PISA: Proximal Isovelocity Surface Area Come fare nella pratica? Selezionare dalla proiezione 4- camere-apicale la migliore proiezione che permetta di evidenziare bene la valvola mitrale Ridurre la profondità dell immagine, e zoomare Applicare il Color-Doppler, tenendo la sua area il più possibile ristretta Ridurre la scala del Color-Doppler (ridurre il limite di Nyquist) a circa cm/sec, per vedere meglio la zona di emisferica di isovelocità (PISA) Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 275 PISA: Proximal Isovelocity Surface Area Come fare nella pratica? Scorrere le immagini registrate per osservare la migliore area di isovelocità (generalmente in mesosistole) e misurare il raggio, tenendo anche a mente la velocità dell aliasing Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 275

18 PISA: Proximal Isovelocity Surface Area Come fare nella pratica? Scorrere le immagini registrate per osservare la migliore area di isovelocità (generalmente in mesosistole) e misurare il raggio, tenendo anche a mente la velocità dell aliasing Effettuare un Doppler-Continuo attraverso il jet di rigurgito mitralico, per ottenere la massima velocità di rigurgito Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 275 PISA: Proximal Isovelocity Surface Area Come fare nella pratica? Scorrere le immagini registrate per osservare la migliore area di isovelocità (generalmente in mesosistole) e misurare il raggio, tenendo anche a mente la velocità dell aliasing Effettuare un Doppler-Continuo attraverso il jet di rigurgito mitralico, per ottenere la massima velocità di rigurgito A questo punto, si può calcolare l area effettiva dell orifizio di rigurgito (Effective Regurgitant Orifice Area, EROA), con la equazione di continuità: 2πr PISA2 Vel-Aliasing = EROA Vel jet al Doppler-Cont cioè EROA = 2πr PISA2 Vel-Aliasing / Vel jet al Doppler-Cont Suk Danik J and Bulwer BE. 14. Mitral regurgitation. In: Solomon SD. Essential Echocardiography, 2007, pag. 275

19 PISA: Proximal Isovelocity Surface Area Grado di severità della Insufficienza Mitralica IM organica IM ischemica EROA R-Vol EROA R-Vol (mm 2 ) (ml) (mm2) (ml) Lieve Lieve-moderata Moderata-severa Severa Lancellotti P et al. EAE recommendations... Eur J Echocardiogr 2010;11: PISA: Proximal Isovelocity Surface Area ATTENZIONE! PISA si basa su questi ASSUNTI Le misure sono accurate L orifizio rigurgitante ha forma circolare ERRORI e LIMITI nel setting clinico Le misure sono spesso soggette ad errori; gli errori vengono elevati al quadrato; variabilità interosservatore nelle misurazioni L orifizio rigurgitante è irregolare, spesso con forma a semiluna o ellittico Lancellotti P et al. EAE recommendations... Eur J Echocardiogr 2010;11:

20 PISA: Proximal Isovelocity Surface Area ATTENZIONE! PISA si basa su questi ASSUNTI Le misure sono accurate L orifizio rigurgitante ha forma circolare L orifizio rigurgitante è piatto ERRORI e LIMITI nel setting clinico Le misure sono spesso soggette ad errori; gli errori vengono elevati al quadrato; variabilità interosservatore nelle misurazioni L orifizio rigurgitante è irregolare, spesso con forma a semiluna o ellittico L orifizio rigurgitante non è piatto PISA: Proximal Isovelocity Surface Area ATTENZIONE! PISA si basa su questi ASSUNTI PISA è una semisfera L orifizio rigurgitante ha dimensioni costanti Il metodo PISA è comunque il metodo di quantificazione della IM più raccomandato. ERRORI e LIMITI nel setting clinico PISA è piuttosto una semi-ellisse L orifizio rigurgitante ha variazioni dinamiche con il ciclo cardiaco (v. prolasso mitralico e rigurgito funzionale), mentre il calcolo PISA avviene su misure istantanee Il metodo PISA non è adatto a valutare jet eccentrici Il metodo PISA non è applicabile in presenza di concomitante stenosi mitralica

21 Doppler-Pulsato vene polmonari NB- Posizionare il volume campione circa 1 cm entro la vena polmonare. È raccomandabile la valutazione PWD su tutte le vene polmonari, specie in presenza di jet eccentrico. Doppler-Pulsato vene polmonari Pattern normale (in assenza di disfunzione diastolica): 1- flusso retrogrado di modesta entità durante la contrazione atriale (onda A) 2- flusso anterogrado dalle vene polmonari all atrio sinistro - durante la sistole ventricolare (onda S), in corrispondenza dell abbassamento del piano valvolare mitralico 3- nuovo flusso anterogrado in protodiastole (onda D), in corrispondenza dell apertura dei lembi mitralici (flusso vene polmonari! atrio sinistro! ventricolo sinistro) NB- 1- generalmente onda S > D 2- entrambe sono positive (I flussi sono praticamente il reciproco delle onde di pressione in atrio sinistro) Troianos CA and Konstadt S. Evaluation of Mitral Regurgitation. Semin Cardiothorac Vasc Anesth 2006;10(1):67-71

22 Doppler-Pulsato vene polmonari IM lieve: 1- riduzione di ampiezza dell onda S 2- S circa uguale a D Troianos CA and Konstadt S. Evaluation of Mitral Regurgitation. Semin Cardiothorac Vasc Anesth 2006;10(1):67-71 Doppler-Pulsato vene polmonari IM moderata: 1- ulteriore riduzione di ampiezza dell onda S 2- S più piccola di D Troianos CA and Konstadt S. Evaluation of Mitral Regurgitation. Semin Cardiothorac Vasc Anesth 2006;10(1):67-71

23 Doppler-Pulsato vene polmonari IM severa: negativizzazione inversione della onda S (il rigurgito mitralico provoca flusso retrogrado in sistole fino alle vene polmonari) Troianos CA and Konstadt S. Evaluation of Mitral Regurgitation. Semin Cardiothorac Vasc Anesth 2006;10(1):67-71 Doppler-Pulsato vene polmonari Relazione fra Pressioni Atriali Sinistre e Flusso nella Vene Polmonari Con il progressivo incremento del grado di IM, la misurazione delle pressioni atriali sinistre (LAP) mostra crescita dell onda v e dell incisura v-y, e diminuzione dell onda a e dell incisura a-x. In accordo con questo, al doppler delle vene polmonari (PVF), diminuisce l onda S, aumentano l onda D e l onda di reflusso sistolico SRF. Klein AL et al. J Am Soc Echocardiogr 1997;10:41 51

24 Doppler-Pulsato vene polmonari ATTENZIONE! L inversione del flusso sistolico (SRF) è un marker altamente specifico di IM severa. Ma le velocità di S e di D sono influenzate anche grandemente da: 1- aumento della compliance atriale sinistra! riduzione di S anche in presenza di IM severa 2- stenosi mitralica 3- disfunzione ventricolare sinistra 4- presenza di Fibrillazione atriale 5- direzione del jet di rigurgito 6- area del jet di rigurgito 7- discordanza fra pattern di flusso valutato con PWD nelle vene polmonari superiori destre e sinistre in alcuni pazienti (dipendendo dalla direzione del jet) Klein AL et al. J Am Soc Echocardiogr 1997;10:41 51 Doppler-Pulsato transmitralico Aumento della velocità dell onda E mitralica (>1.5 m/s) può indicare IM significativa. Si presume che la frazione d eiezione sia >40% Deve essere esclusa una stenosi mitralica concomitante Ridotto tempo DT mitralico (<150 msec) può indicare IM significativa. Si presume una funzione diastolica ventricolare sinistra nella norma. Black N; at:

25 Doppler-Pulsato transmitralico Rapporto fra TVI (integrale tempo-velocità) mitralica e aortica al Doppler pulsato: 1- ottenere il tracciato Dopplerpulsato dell afflusso mitralico (flusso anterogrado), con volume campione posto a livello delle estremità dei lembi mitralici 2- calcolare il TVI mitralico 3- ottenere il tracciato Dopplerpulsato dell eiezione aortica a livello dell anulus aortico, dalla proiezione 4-camere-apicale. 4- calcolare il TVI aortico 5- fare rapporto TVI-mitralico / TVI-aortico Rapporto TVI > 1,4 IM severa < 1 IM lieve Doppler-Continuo sul Jet Rigurgito Osservazione della densità del segnale Doppler-continuo Proiezione apicale 4-camere CW-Doppler sul jet di rigurgito Segnale debole nella IM lieve Segnale più intenso nella IM moderata e severa Black N; at:

26 Doppler-Continuo sul Jet Rigurgito Osservazione della densità del segnale Doppler-continuo Black N; at: Doppler-Continuo sul Jet Rigurgito Osservazione della densità del segnale Doppler-continuo Proiezione apicale 4-camere CW-Doppler sul jet di rigurgito Segnale debole nella IM lieve Segnale più intenso nella IM moderata e severa Proiezione apicale 4-camere La densità del segnale deve CW-Doppler sul jet essere di rigurgito valutata in confronto alla densità del segnale del flusso anterogrado transmitralico. Segnale più intenso nella IM Segnale debole nella IM lieve moderata e severa NB- La velocità di picco del jet di rigurgito NON è una misura attendibile della gravità della IM, in quanto dipende dal gradiente ventricoloatriale (pressione sistemica) Black N; at:

27 Doppler-Continuo sul Jet Rigurgito IM severa e IM acuta la velocità del jet inizia a diminuire già prima della fine della sistole. il gradiente di pressione fra ventricolo sinistro e atrio sinistro si azzera più rapidamente IM cronica la velocità del reflusso rimane elevata durante tutta la sistole Black N; at: Quantificazione del Volume di Rigurgito Mondillo S, Galderisi M, De Castro S: Corso Multimediale in Ecocardiografia. 2004

28 Quantificazione del Volume di Rigurgito NB-Questo metodo volumetrico basato sul Doppler-pulsatoNON è raccomandatocome metodo di prima istanza, perchérichiede dispendio di tempo ed è associato a vari possibili errori. Sistole Diastole In presenza di insufficienza mitralica, una quota del sangue che ha riempito il ventricolo sinistro durante la diastole ritorna all atrio sinistro durante la sistole. Questo metodo si propone di calcolare la differenza fra flusso diastolico transmitralico e flusso sistolico transvalvolare aortico: questa differenza è equivalente al volume (frazione) di rigurgito. Mondillo S, Galderisi M, De Castro S: Corso Multimediale in Ecocardiografia Quantificazione del Volume di Rigurgito Nella pratica: Step 1 4-camere-apicale misurare il diametro dell anulus mitralico calcolare l area mitralica = x (diametro anulus) 2 Sistole Diastole Black N; at:

29 Quantificazione del Volume di Rigurgito Nella pratica: Step 2 4-camere-apicale con PW-Doppler, misurare il VTI (in cm) dell afflusso mitralico volume campione posto all estremità dei lembi mitralici Sistole Diastole Black N; at: Quantificazione del Volume di Rigurgito Nella pratica: Step 2 4-camere-apicale con PW-Doppler, misurare il VTI (in cm) dell afflusso mitralico volume campione posto all estremità dei lembi mitralici Sistole Diastole Step 3 Volume di Inflow mitralico = area mitralica x VTI mitrale Black N; at:

30 Quantificazione del Volume di Rigurgito Nella pratica: Step 4 parasternale asse lungo misurare il diametro del tratto di efflusso del ventricolo sinistro (LVOT, in cm) calcolare l area del LVOT (in cm 2 ) = 0,785 x (diametro LVOT ) 2 Sistole Diastole Black N; at: Quantificazione del Volume di Rigurgito Nella pratica: Step 5 5-camere-apicale con PW-Doppler su tratto di efflusso misurare il VTI (in cm) dell efflusso ventricolare sinistro (VTI LVOT ) Sistole Diastole Black N; at:

31 Quantificazione del Volume di Rigurgito Nella pratica: Step 5 5-camere-apicale PW-Doppler su tratto di efflusso misurare il VTI (in cm) dell efflusso ventricolare sinistro (VTI LVOT ) Sistole Diastole Step 6 Gittata Aortica = area del LVOT x VTI LVOT Black N; at: Quantificazione del Volume di Rigurgito Nella pratica: Step 7 Volume di Rigurgito = (Volume di inflow mitralico) (Gittata aortica) IM lieve < 30 ml IM moderata ml IM severa 60+ ml Sistole Diastole Frazione rigurgitante = (Volume di rigurgito) / (Volume di inflow mitralico) IM lieve < 30 % IM moderata % IM severa 50+ % Black N; at:

32 Quantificazione del Volume di Rigurgito Nella pratica: Step 8 4-camere-apicale CW-Doppler su rigurgito mitralico misurare il VTI (in cm) del rigurgito mitralico (VTI Mitrale ) Sistole Diastole Black N; at: Quantificazione del Volume di Rigurgito Nella pratica: Step 8 4-camere-apicale CW-Doppler su rigurgito mitralico misurare il VTI (in cm) del rigurgito mitralico (VTI Mitrale ) Sistole Diastole Step 9 Calcolo dell AREA EFFETTIVA DI RIGURGITO MITRALICO (EROA) = (Volume di Rigurgito) / (VTI mitrale ) IM lieve < 0,20 cm 2 IM moderata 0,21-0,39 cm 2 IM severa 0,40+ cm 2 Black N; at:

33 CONCLUSIONI CONCLUSIONI La valutazione ecocardiografica della severità dell Insufficienza Mitralica richiede la integrazione di diversi dati: 1- immagini bi- e tri- dimensionali - della valvola - del ventricolo sinistro 2- misure Doppler della gravità del rigurgito, tentando di fornire una quantificazione dello stesso. METODICHE RACCOMANDATE: - Misura della larghezza della vena contracta - Metodo PISA Gli altri parametri di valutazione possono essere utili per confermare i reperti di queste 2 metodiche, o per aiutare in caso di dscordanza fra le stesse o con i reperti clinici. Lancellotti P et al. EAE recommendations... Eur J Echocardiogr 2010;11: CONCLUSIONI CONCLUSIONI Lancellotti P et al. EAE recommendations... Eur J Echocardiogr 2010;11:

34 CONCLUSIONI CONCLUSIONI Clicca qui per scaricare questo documento Bibliografia - Lancellotti P, Moura L, Pierard LA et al. European Association of Echocardiography recommendations for the assessment of valvular regurgitation. Part 2: mitral and tricuspid regurgitation (native valve disease). Eur J Echocardiogr 2010;11: Mondillo S, Galderisi M, De Castro S: Corso Multimediale in Ecocardiografia. Aggiornamenti Takeda multimediali, One Way Srl, Roma, Solomon SD, Bulwer B, Eds. Essential Echocardiography. A practical handbook with DVD. Humana Press, Totowa, NJ (USA), Troianos CA and Konstadt S. Evaluation of Mitral Regurgitation. Semin Cardiothorac Vasc Anesth 2006;10(1): Tabata T, Thomas JD, Klein AL. Pulmonary venous flow by doppler echocardiography: revisited 12 years later. JACC 2003;41: Klein AL, Savage RM, Kahan F, et al. Experimental and numerically modeled effects of altered loading conditions on pulmonary venous flow and left atrial pressure in patients with mitral regurgitation. J Am Soc Echocardiogr 1997;10: Black N. How to Diagnose and Assess Severity of MR. Northern Ireland Cardiac Network, c2b b/resources/626eff3b-9df4-40ed-99bd-d7f561f834ad/MR%20Cont.ppt

STUDIO DELLE VALVULOPATIE AORTICHE

STUDIO DELLE VALVULOPATIE AORTICHE AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA U.O. Ambulatori Cardiologici Specialistici di Screening e Pre-ospedalizzazione STUDIO DELLE VALVULOPATIE AORTICHE Federica Sambugaro VALVOLA AORTICA Aspetto normale Parasternale

Dettagli

Le insufficienze valvolari

Le insufficienze valvolari 1 Le insufficienze valvolari La prima considerazione da fare parlando delle insufficienze valvolari è che una lieve insufficienza valvolare può essere fisiologica per tutte le quattro valvole cardiache.

Dettagli

Chirurgia valvolare: Quali nuovi dati deve trasmettere il Clinico al Chirurgo

Chirurgia valvolare: Quali nuovi dati deve trasmettere il Clinico al Chirurgo Sinagoghè Glaukias Update in Imaging Chirurgia valvolare: Quali nuovi dati deve trasmettere il Clinico al Chirurgo G.Casolo Dipartimento Cardiologico Ospedale di Careggi Firenze Panorama attuale della

Dettagli

Protesi valvolari. Figura 1. Jones M, Eidbo EE, JACC, 1989. Morfologie del flusso in diversi tipi di protesi. Protesi meccaniche

Protesi valvolari. Figura 1. Jones M, Eidbo EE, JACC, 1989. Morfologie del flusso in diversi tipi di protesi. Protesi meccaniche 1 Protesi valvolari La protesi valvolare ideale dovrebbe consentire un flusso transvalvolare il più fisiologico possibile (figura 1), dovrebbe avere una lunga durata, non dare emolisi e non essere trombogenica.

Dettagli

STENOSI MITRALICA. 5 mm) Ispessimento esteso per 1/3 della lunghezza delle corde

STENOSI MITRALICA. 5 mm) Ispessimento esteso per 1/3 della lunghezza delle corde STENOSI MITRALICA Valutazione anatomica La valvola mitralica è facilmente esplorabile con tecnica ecocardiografica sia dall'approccio parasternale che apicale. La causa di gran lunga più frequente della

Dettagli

Dimensioni, aree e volumi intracavitari Massa e stress parietale Funzione globale Segmentazione e funzione regionale Funzione ventricolare dx

Dimensioni, aree e volumi intracavitari Massa e stress parietale Funzione globale Segmentazione e funzione regionale Funzione ventricolare dx CORSO DI ECOCARDIOGRAFIA di I Livello 23-24-25 Gennaio 2014 Palermo Grand Hotel Piazza Borsa PRIMO GIORNO 23 GENNAIO 2014 8,30 Registrazione dei partecipanti e consegna del materiale didattico ECM Presentazione

Dettagli

PER COMINCIARE. protocollo per un esame standard. Da dove comincio? Ho messo il paziente in posizione adeguata.

PER COMINCIARE. protocollo per un esame standard. Da dove comincio? Ho messo il paziente in posizione adeguata. PER COMINCIARE protocollo per un esame standard Corso Basico di Ecocardiografia per Specializzandi Leonida Compostella Scuola di Specializzazione in Cardiologia Università di Padova (vers. 2011.06.29)

Dettagli

INSUFFICIENZA AORTICA

INSUFFICIENZA AORTICA 1 INSUFFICIENZA AORTICA Valutazione anatomica I meccanismi alla base dell insufficienza aortica possono essere primitivi, cioè dovuti a un danno delle cuspidi, o secondari, cioè dovuti ad un alterazione

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA LE TECNOLOGIE PIU AVANZATE: TDI PULSATO E COLORE 2D SPECKLE TRACKING 3D

AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA LE TECNOLOGIE PIU AVANZATE: TDI PULSATO E COLORE 2D SPECKLE TRACKING 3D AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA U.O. Ambulatori Cardiologici Specialistici di Screening e Pre-ospedalizzazione LE TECNOLOGIE PIU AVANZATE: TDI PULSATO E COLORE 2D SPECKLE TRACKING 3D Federica Sambugaro DOPPLER

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

I SOFFI CARDIACI. Page 1

I SOFFI CARDIACI. Page 1 I SOFFI CARDIACI Rumori cardiaci generati da moti vorticosi del flusso ematico. durata superiore rispetto a quella dei toni cardiaci fisiologici, dovuti alla chiusura delle valvole (tricuspide/bicuspide

Dettagli

INSUFFICIENZA MITRALICA

INSUFFICIENZA MITRALICA 1 INSUFFICIENZA MITRALICA Valutazione anatomica L insufficienza mitralica può riconoscere due origini: primitiva, cioè dovuta a una,alattia della valvola, secondaria, quando l apparato valvolare è indenne

Dettagli

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013 Il problema delle calcificazioni Este 29.11.2013 il tratto extracranico delle arterie carotidi si presta in maniera ottimale allo studio mediante eco-color-doppler I miglioramenti tecnologici apportati

Dettagli

I SOFFI CARDIACI approfondimenti

I SOFFI CARDIACI approfondimenti Semeiotica e Metodologia Clinica 5 I SOFFI CARDIACI approfondimenti A cura di FV Costa & C.Ferri Soffi cardiaci 1. DEFINIZIONE: Rumori cardiaci generati da moti vorticosi del flusso ematico, di durata

Dettagli

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: che cosa e? Il tuo medico ti ha detto che sei ammalato di scompenso cardiaco.... Ma che

Dettagli

Dall equazione del flusso si ricava la P arteriosa come il prodotto del flusso (GC) per la resistenza (RPT):

Dall equazione del flusso si ricava la P arteriosa come il prodotto del flusso (GC) per la resistenza (RPT): Dall equazione del flusso si ricava la P arteriosa come il prodotto del flusso (GC) per la resistenza (RPT): Il volume di sangue nelle arterie determina il valore di Pa. Esso dipende dal volume immesso

Dettagli

Ecocardiochirurgia: in quali situazioni l accoppiata. è indispensabile? Antonio Mantero. Az. Ospedaliera Polo Universitario San Paolo

Ecocardiochirurgia: in quali situazioni l accoppiata. è indispensabile? Antonio Mantero. Az. Ospedaliera Polo Universitario San Paolo Ecocardiochirurgia: in quali situazioni l accoppiata l è indispensabile? Antonio Mantero Az. Ospedaliera Polo Universitario San Paolo . il naturale spazio di interazione culturale tra cardiologi, cardiochirurghi,

Dettagli

VETIMAGING DR.GABELLINI GIOVANNI

VETIMAGING DR.GABELLINI GIOVANNI STATO: APERTO ESPORTATO IL: 21 MAG 2015 14:30 VETIMAGING DR.GABELLINI GIOVANNI service di diagnostica per immagini e cardiologia veterinaria TEL 3298872139 EMAIL ecovetcdvr@gmail.com. vetimagingrimini@gmail.com

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in

Dettagli

Da equazione del flusso: Pa = GC. RPT

Da equazione del flusso: Pa = GC. RPT Da equazione del flusso: Pa = GC. RPT GC = 5l/min Pa media = 100 mmhg RPT = 20 mmhg/l/min Ventricolo sinistro Arterie elastiche Arteriole Il volume di sangue nelle arterie determina il valore di Pa. Esso

Dettagli

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995).

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). ANALISI DI UNA SERIE TEMPORALE Analisi statistica elementare Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). Si puo' osservare una media di circa 26 C e una deviazione

Dettagli

L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO

L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO L' APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO è un sistema complesso costituito dal cuore e da una serie di condotti, i vasi sanguigni dentro i quali scorre il sangue. Il modo più semplice

Dettagli

QUANTIZZAZIONE DELLA LA STENOSI AORTICA

QUANTIZZAZIONE DELLA LA STENOSI AORTICA 1 QUANTIZZAZIONE DELLA LA STENOSI AORTICA L ecocardiografia bidimensionale permette un adeguata valutazione dell anatomia valvolare aortica, ma la quantizzazione del vizio è affidata essenzialmente alla

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica Tolleranze

Dettagli

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti. Determinare kπ/ [cos] al variare di k in Z. Ove tale ite non esista, discutere l esistenza dei iti laterali. Identificare i punti di discontinuità della funzione

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 2015

SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 2015 SOLUZIONE DEL PROBLEMA 1 TEMA DI MATEMATICA ESAME DI STATO 015 1. Indicando con i minuti di conversazione effettuati nel mese considerato, la spesa totale mensile in euro è espressa dalla funzione f()

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

Insufficienza mitralica

Insufficienza mitralica Insufficienza mitralica Cause di insufficienza mitralica Acute Trauma Disfunzione o rottura di muscolo papillare Malfunzionamento della protesi valvolare Endocardite infettiva Febbre reumatica acuta Degenerazione

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

EVENTI MECCANICI DEL CUORE: IL CICLO CARDIACO

EVENTI MECCANICI DEL CUORE: IL CICLO CARDIACO EVENTI MECCANICI DEL CUORE: IL CICLO CARDIACO Lezione 17 1 LE VALVOLE CARDIACHE Sono lamine flessibili e resistenti di tessuto fibroso rivestito da endotelio I movimenti dei lembi valvolari sono passivi

Dettagli

L ingombro ed il numero delle corsie si calcola attraverso lo schema e la tabella riportata a seguito.

L ingombro ed il numero delle corsie si calcola attraverso lo schema e la tabella riportata a seguito. 4.2 IL COLLAUDO STATICO DEI PONTI 4.2.1 Ponti stradali Per i ponti stradali le norme per l effettuazione del collaudo statico sono contenute nel D.M. LL. PP. del 4 maggio 1990 Aggiornamento delle norme

Dettagli

Transitori del primo ordine

Transitori del primo ordine Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli

Dettagli

Basi di matematica per il corso di micro

Basi di matematica per il corso di micro Basi di matematica per il corso di micro Microeconomia (anno accademico 2006-2007) Lezione del 21 Marzo 2007 Marianna Belloc 1 Le funzioni 1.1 Definizione Una funzione è una regola che descrive una relazione

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti. 1. Determinare lim M(sinx) (M(t) denota la mantissa di t)

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti. 1. Determinare lim M(sinx) (M(t) denota la mantissa di t) CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi proposti 1. Determinare lim M(sin) (M(t) denota la mantissa di t) kπ/ al variare di k in Z. Ove tale limite non esista, discutere l esistenza dei limiti laterali. Identificare

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2004 ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 10 quesiti in cui si articola il questionario. PROBLEMA 1 Sia f la funzione definita da: f

Dettagli

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE

Dettagli

ECOCARDIOGRAFIA CLINICA BASE

ECOCARDIOGRAFIA CLINICA BASE ECOCARDIOGRAFIA CLINICA BASE 1 Giornata Mercoledì 05 Marzo 2014 09,00-11,00 - Serie di Relazioni su Tema Preordinato Presentazione del Seminario Fisica degli Ultrasuoni Dott. P. Trambaiolo /A. Posteraro

Dettagli

VALUTAZIONE EMODINAMICA TEE

VALUTAZIONE EMODINAMICA TEE VALUTAZIONE EMODINAMICA TEE FUNZIONE SISTOLICA Frazione di eiezione Frazione di accorciamento FUNZIONE DIASTOLICA Pattern di flusso transmitralico Pattern di flusso venoso polmonare VOLUMI PRESSIONI GRADIENTI

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Fisiologia cardiovascolare

Fisiologia cardiovascolare Corso Integrato di Fisiologia Umana Fisiologia cardiovascolare L ElettroCardioGramma Anno accademico 2007-2008 1 L ElettroCardioGramma L elettrocardiogramma (ECG) è la registrazione alla superficie del

Dettagli

5A un multiplo di 3 5B una potenza di 5 5C divisibile per 7 e per 11 5D. D. 6 Le soluzioni dell equazione 1 + 3x 2x 2 = 0 sono 3 ± 17 6D 3 ± 17

5A un multiplo di 3 5B una potenza di 5 5C divisibile per 7 e per 11 5D. D. 6 Le soluzioni dell equazione 1 + 3x 2x 2 = 0 sono 3 ± 17 6D 3 ± 17 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA 0 Settembre 008 Spnz0000 Ingegneria - Scienze Matematiche Fisiche Naturali - Scienze Statistiche Test di Matematica D. Il numero è uguale a A 5 B 5 C D 0 0 D.

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004 ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e

Dettagli

Materiale del sito http://www.lezionidimedicina.altervista.org/ L ECOCARDIOGRAMMA

Materiale del sito http://www.lezionidimedicina.altervista.org/ L ECOCARDIOGRAMMA L ECOCARDIOGRAMMA E uno strumento che serve a comprendere l anatomia cardiaca ( fisiologica e patologica ) e a dare informazioni sullo stato delle valvole e sulla contrazione ventricolare. PRINCIPI L orecchio

Dettagli

ARITMIE IPOCINETICHE

ARITMIE IPOCINETICHE KROTON 2010 ARITMIE IPOCINETICHE D.Monizzi Cardiologia Territoriale ASP KR 18/09/2010 Cenni sull Attività Elettrica del Cuore Aritmie Ipocinetiche D.Monizzi 2010 Il Cuore atrio sx atrio dx valvola mitrale

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 5-Indici di variabilità (vers. 1.0c, 20 ottobre 2015) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale.

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale. Cenni di geografia astronomica. Tutte le figure e le immagini (tranne le ultime due) sono state prese dal sito Web: http://www.analemma.com/ Giorno solare e giorno siderale. La durata del giorno solare

Dettagli

Grandezze scalari e vettoriali

Grandezze scalari e vettoriali Grandezze scalari e vettoriali Esempio vettore spostamento: Esistono due tipi di grandezze fisiche. a) Grandezze scalari specificate da un valore numerico (positivo negativo o nullo) e (nel caso di grandezze

Dettagli

Fisiologia cardiovascolare

Fisiologia cardiovascolare Corso Integrato di Fisiologia Umana Fisiologia cardiovascolare La funzione cardiaca: accoppiamento funzionale tra cuore e sistema vascolare Anno accademico 2007-2008 1 Il lavoro del cuore Il lavoro del

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

Consideriamo due polinomi

Consideriamo due polinomi Capitolo 3 Il luogo delle radici Consideriamo due polinomi N(z) = (z z 1 )(z z 2 )... (z z m ) D(z) = (z p 1 )(z p 2 )... (z p n ) della variabile complessa z con m < n. Nelle problematiche connesse al

Dettagli

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo

Dettagli

VALVOLE unidirezionalita del flusso TONI CARDIACI:

VALVOLE unidirezionalita del flusso TONI CARDIACI: IL CICLO CARDIACO LO SCHEMA ILLUSTRA L ANDAMENTO TEMPORALE DI PRESSIONE, FLUSSO E VOLUME VENTRICOLARE, I PRINCIPALI PARAMETRI EMODINAMICI, DURANTE IL CICLO CARDIACO. TRA LA CHIUSURA DELLA VALVOLA MITRALE

Dettagli

CONCETTO DI LIMITE DI UNA FUNZIONE REALE

CONCETTO DI LIMITE DI UNA FUNZIONE REALE CONCETTO DI LIMITE DI UNA FUNZIONE REALE Il limite di una funzione è uno dei concetti fondamentali dell'analisi matematica. Tramite questo concetto viene formalizzata la nozione di funzione continua e

Dettagli

Lettura e interpretazione dell elettrocardiogramma: nozioni fondamentali. Elementi morfologici essenziali dell elettrocardiogramma

Lettura e interpretazione dell elettrocardiogramma: nozioni fondamentali. Elementi morfologici essenziali dell elettrocardiogramma infermieri impaginato 2 7-09-2009 15:11 Pagina 21 Sezione 2 Lettura e interpretazione dell elettrocardiogramma: nozioni fondamentali Ida Ginosa Elementi morfologici essenziali dell elettrocardiogramma

Dettagli

Corso di formazione assicurativa - 60 ore. (a norma Reg. IVASS n.6/2014) Guida all utilizzo

Corso di formazione assicurativa - 60 ore. (a norma Reg. IVASS n.6/2014) Guida all utilizzo Corso di formazione assicurativa - 60 ore (a norma Reg. IVASS n.6/2014) Guida all utilizzo La piattaforma e-learning: la pagina iniziale del corso NAVIGAZIONE: Accesso alle diverse aree del corso e alla

Dettagli

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d Esercizio 1 Un automobile viaggia a velocità v 0 su una strada inclinata di un angolo θ rispetto alla superficie terrestre, e deve superare un burrone largo d (si veda la figura, in cui è indicato anche

Dettagli

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito.

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito. INTEGRALI DEFINITI Sia nel campo scientifico che in quello tecnico si presentano spesso situazioni per affrontare le quali è necessario ricorrere al calcolo dell integrale definito. Vi sono infatti svariati

Dettagli

Il controllo della visualizzazione

Il controllo della visualizzazione Capitolo 3 Il controllo della visualizzazione Per disegnare in modo preciso è necessario regolare continuamente l inquadratura in modo da vedere la parte di disegno che interessa. Saper utilizzare gli

Dettagli

GC = F x Gs. Gli aumenti di GC sono possibili grazie ad aumenti della frequenza cardiaca e della gittata sistolica.

GC = F x Gs. Gli aumenti di GC sono possibili grazie ad aumenti della frequenza cardiaca e della gittata sistolica. Volume di sangue espulso dal cuore in un minuto. Dipende dalle esigenze metaboliche dell organismo e quindi dal consumo di O 2 Consumo O 2 medio in condizioni basali 250 ml/min GC = 5 l/min Consumo O 2

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

Corso di elettrocardiografia essenziale

Corso di elettrocardiografia essenziale Lezione 2 Attività elettrica sopraventricolare Corso di elettrocardiografia essenziale L onda P normale Alterazioni della morfologia Alterazioni della frequenza ; aritmie sopraventricolari La conduzione

Dettagli

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione Foronomia In idrostatica era lecito trascurare l attrito interno o viscosità e i risultati ottenuti valevano sia per i liquidi

Dettagli

Moto circolare uniforme

Moto circolare uniforme Moto circolare uniforme 01 - Moto circolare uniforme. Il moto di un corpo che avviene su una traiettoria circolare (una circonferenza) con velocità (in modulo, intensità) costante si dice moto circolare

Dettagli

ENERGIA. Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica

ENERGIA. Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica 1 ENERGIA Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica 2 Energia L energia è ciò che ci permette all uomo di compiere uno sforzo o meglio

Dettagli

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA Simulazione 01/15 ANNO SCOLASTICO 01/15 PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA DELL ESAME DI STATO PER IL LICEO SCIENTIFICO Il candidato risolva uno dei due problemi Problema 1 Nella

Dettagli

THREE-DIMENSIONAL ECHOCARDIOGRAPHIC EVALUATION OF LEFT VENTRICULAR DYSSYNCHRONY IN PEDIATRIC TRANSPLANTED HEART: A PILOT STUDY

THREE-DIMENSIONAL ECHOCARDIOGRAPHIC EVALUATION OF LEFT VENTRICULAR DYSSYNCHRONY IN PEDIATRIC TRANSPLANTED HEART: A PILOT STUDY THREE-DIMENSIONAL ECHOCARDIOGRAPHIC EVALUATION OF LEFT VENTRICULAR DYSSYNCHRONY IN PEDIATRIC TRANSPLANTED HEART: A PILOT STUDY C. Esposito, R. Iacobelli, A. Toscano, A. Del Pasqua, F. Parisi, G. Grutter,

Dettagli

la soluzione CAD/CAM per la piegatura proposta da Infolab

la soluzione CAD/CAM per la piegatura proposta da Infolab la soluzione CAD/CAM per la piegatura proposta da Infolab AutoPOL è una soluzione distribuita da Infolab, una software house italiana che da oltre vent anni si occupa in modo esclusivo della produzione

Dettagli

Indice. 1 Il settore reale --------------------------------------------------------------------------------------------- 3

Indice. 1 Il settore reale --------------------------------------------------------------------------------------------- 3 INSEGNAMENTO DI ECONOMIA POLITICA LEZIONE VI IL MERCATO REALE PROF. ALDO VASTOLA Indice 1 Il settore reale ---------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Parte II Indice. Operazioni aritmetiche tra valori rappresentati in binario puro. Rappresentazione di numeri con segno

Parte II Indice. Operazioni aritmetiche tra valori rappresentati in binario puro. Rappresentazione di numeri con segno Parte II Indice Operazioni aritmetiche tra valori rappresentati in binario puro somma sottrazione Rappresentazione di numeri con segno modulo e segno complemento a 2 esercizi Operazioni aritmetiche tra

Dettagli

Impariamo a misurare la densità!

Impariamo a misurare la densità! Impariamo a misurare la densità! A cura di Martina Grussu Loredana Orrù Stefania Piroddi Eugenia Rinaldi Chiara Salidu Fabrizio Zucca La densità Si definisce densità il rapporto tra la massa di un corpo

Dettagli

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Utilizzo ECG 27/4/2006 Cuore come dipolo elettrico Il cuore considerato come un generatore elettrico complesso, in cui sono presenti

Dettagli

PALI Si distinguono: Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo.

PALI Si distinguono: Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo. PALI Si distinguono: 1. pali di piccolo diametro se D/L0,05 Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo.

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

Esempi di funzione. Scheda Tre

Esempi di funzione. Scheda Tre Scheda Tre Funzioni Consideriamo una legge f che associa ad un elemento di un insieme X al più un elemento di un insieme Y; diciamo che f è una funzione, X è l insieme di partenza e X l insieme di arrivo.

Dettagli

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola

Dettagli

IMPIEGO DELL ECOCARDIO COLOR DOPPLER NEL CANE: VALUTAZIONE DEI FLUSSI TRANSVALVOLARI (QUADRI NORMALI E PATOLOGICI)

IMPIEGO DELL ECOCARDIO COLOR DOPPLER NEL CANE: VALUTAZIONE DEI FLUSSI TRANSVALVOLARI (QUADRI NORMALI E PATOLOGICI) Veterinaria, Anno 13, n. 2, Aprile 1999 17 IMPIEGO DELL ECOCARDIO COLOR DOPPLER NEL CANE: VALUTAZIONE DEI FLUSSI TRANSVALVOLARI (QUADRI NORMALI E PATOLOGICI) PAOLA G. BRAMBILLA - FABIO FERÈ Università

Dettagli

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo

GIORNATA CONTRO LA FIBRILLAZIONE ATRIALE. 3 ottobre 2015 Verona / Palermo CONTRO LA 3 ottobre 2015 Verona / Palermo 2015 POSTER - LOCANDINA 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni 10:00-18.00 32015 OTTOBRE VERONA - P.zza Cittadella PALERMO - P.zza Bologni

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

Il sofware è inoltre completato da una funzione di calendario che consente di impostare in modo semplice ed intuitivo i vari appuntamenti.

Il sofware è inoltre completato da una funzione di calendario che consente di impostare in modo semplice ed intuitivo i vari appuntamenti. SH.MedicalStudio Presentazione SH.MedicalStudio è un software per la gestione degli studi medici. Consente di gestire un archivio Pazienti, con tutti i documenti necessari ad avere un quadro clinico completo

Dettagli

Pro e contro delle RNA

Pro e contro delle RNA Pro e contro delle RNA Pro: - flessibilità: le RNA sono approssimatori universali; - aggiornabilità sequenziale: la stima dei pesi della rete può essere aggiornata man mano che arriva nuova informazione;

Dettagli

C) DIAGRAMMA A SETTORI

C) DIAGRAMMA A SETTORI C) DIAGRAMMA A SETTORI Procedura: Determinare la percentuale per ciascuna categoria Convertire i valori percentuali in gradi d angolo Disegnare un cerchio e tracciare i settori Contrassegnare i settori

Dettagli

la funzione è definita la funzione non è definita Si osservi, infatti, che la radice di un numero negativo non esiste nel campo dei numeri reali.

la funzione è definita la funzione non è definita Si osservi, infatti, che la radice di un numero negativo non esiste nel campo dei numeri reali. 1 y 4 CAMPO DI ESISTENZA. Poiché data è una irrazionale con indice di radice pari, il cui radicando è un polinomio, essa risulta definita solo per i valori della per i quali il radicando è positivo, ovvero

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

Indici di dispersione

Indici di dispersione Indici di dispersione 1 Supponiamo di disporre di un insieme di misure e di cercare un solo valore che, meglio di ciascun altro, sia in grado di catturare le caratteristiche della distribuzione nel suo

Dettagli

Sistema operativo: Gestione della memoria

Sistema operativo: Gestione della memoria Dipartimento di Elettronica ed Informazione Politecnico di Milano Informatica e CAD (c.i.) - ICA Prof. Pierluigi Plebani A.A. 2008/2009 Sistema operativo: Gestione della memoria La presente dispensa e

Dettagli

Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste

Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste versione 2.1 24/09/2015 aggiornamenti: 23-set-2015; 24-set-2015 Autore: Francesco Brunetta (http://www.francescobrunetta.it/)

Dettagli

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario:

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: Esempi di domande risposta multipla (Modulo II) 1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: 1) ha un numero di elementi pari a 5; 2) ha un numero di elementi

Dettagli

MEDICINA DELLO SPORT LEZIONE 2 FISIOPATOLOGIA DELL APPARATO CARDIOVASCOLARE

MEDICINA DELLO SPORT LEZIONE 2 FISIOPATOLOGIA DELL APPARATO CARDIOVASCOLARE MEDICINA DELLO SPORT LEZIONE 2 FISIOPATOLOGIA DELL APPARATO CARDIOVASCOLARE ANATOMIA DEL CUORE Il cuore è un organo cavitario dell app. cardiovascolare situato nella cavità toracica tra i due polmoni e

Dettagli

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero.

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero. Collegamenti Supponiamo di avere due antenne, una trasmittente X e una ricevente X e consideriamo il collegamento tra queste due antenne distanti X X Figura : collegamento tra due antenne nello spazio

Dettagli

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con.

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con. CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH Rapporto Attività di Ricerca Prove ad impatto su laminati compositi con Ball Drop Tester Prof. L. Torre Fase 1: Terni 18/6/214 METODI Sono stati effettuati test

Dettagli

FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI

FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI 1) Determinare il dominio delle seguenti funzioni di variabile reale: (a) f(x) = x 4 (c) f(x) = 4 x x + (b) f(x) = log( x + x) (d) f(x) = 1 4 x 5 x + 6 ) Data la funzione

Dettagli

Il DISEGNO TECNICO è un linguaggio convenzionale che ha la funzione di trasferire e diffondere informazioni

Il DISEGNO TECNICO è un linguaggio convenzionale che ha la funzione di trasferire e diffondere informazioni Il DISEGNO TECNICO è un linguaggio convenzionale che ha la funzione di trasferire e diffondere informazioni Il DISEGNO TECNICO è un linguaggio convenzionale che ha la funzione di trasferire e diffondere

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli