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1 CONFERENZA FINALE Progetto DESTINATION TORINO 5 FEBBRAIO 2014 Analisi di rischio da Trasporto Merci Pericolose Giuseppe Pastorelli Paolo Seminati Politecnico di Milano

2 CARATTERISTICHE/FINALITÀ DEL MODELLO Modello conforme all analisi di rischio tradizionale (R = P C) Modello in grado di rappresentare i fenomeni fisici fondamentali Modello in grado di poter prestarsi a molteplici utilizzi Modello in grado di favorire la rappresentazione dei risultati in ambiente GIS Modello in grado di poter rappresentare il rischio per bersagli umani e non umani (ambientali) Modello in grado di utilizzare dati possibilmente già disponibili presso i Partner di progetto

3 RAPPRESENTAZIONE FUNZIONALE Si introducono 4 pedici (i, j, k, m) che rappresentano le principali dipendenze funzionali dei parametri da: arco stradale (i) sostanza ADR trasportata (j) scenario incidentale cui si associa una certa soglia e una conseguente area di danno (k) tipologia e suscettibilità del bersaglio esposto (m) Esigenza di scomporre la formula e i suoi parametri in fattori primi

4 R i = P LA FORMULA DI CALCOLO DEL RISCHIO ( P ( ( ( ) ADR, ij Psc, ijk Fp, m Eikm Skm C ff, is, i 1 j k m ikm R i P is,i P ADR,ij P sc,ijk F p,m E ikm S km [morti/arco/anno][m 2 eq con danni/arco/anno] [veicoli circolanti incidentati/arco/anno] [veicoli ADR incidentati/veicoli circolanti incidentati] [eventi incidentali/veicoli ADR incidentati] [AE presenti/ae esposti][m 2 eq esposti/m 2 esposti] [AE esposti/evento incidentale][m 2 esposti/evento incidentale] [morti/ae presenti][m 2 eq con danni/m 2 eq esposti] C if,ikm [-]

5 R i = P PERICOLOSITÀ INTRINSECA STRADA (P is ) ( P ( ( ( ) ADR, ij Psc, ijk Fp, m Eikm Skm C ff, is, i 1 j k m ikm Il parametro P is (pericolosità intrinseca della strada) è un parametro funzione solo dell arco stradale (pedice i) e può quindi essere considerato a tutti gli effetti un attributo della strada Condivide l unità di misura dell incidentalità stradale (attributo della strada) e ne è funzione strettamente correlata: P = Inc is p terr Inc = incidentalità stradale [incidenti/km/anno] p terr = fattore di aggravio per pericolosità territoriale (1,03-1,10) [-]

6 IL GRAFO STRADALE DI PROGETTO Scelta del livello gerarchico di dettaglio del grafo (tipologie di strada da considerare) valutazioni dal punto di vista funzionale nel contesto territoriale attraversato da ogni strada (collegamento di interesse nazionale, interregionale, provinciale o locale) Requisiti fondamentali del grafo ed obiettivi nella definizione della rete stradale: alto grado di connessione tra le arterie individuate (integrazione con itinerari aggiuntivi) omogeneità tra i partner degli attributi associati al grafo

7 Rete autostradale Strade statali Strade provinciali Segmentazione di ogni tratta stradale in tratti da: 100 metri Possibilità di riaggregare i tratti in tronchi da 500 metri 1000 metri CHE INFORMAZIONI SONO CONTENUTE NEL GRAFO STRADALE? Dato Descrizione TGM Traffico giornaliero medio per veicoli leggeri e pesanti considerando l ultimo anno come periodo temporale di rilevamento Per strade a carreggiate separate il valore di TGM attribuito a ciascuna delle carreggiate deve essere valorizzato in modo indipendente. VELOCITA N_CORSIE INCIDENTI PTERR Velocità di percorrenza media per strada delle tipologie di veicoli leggeri e pesanti. Numero di corsie relativo all arco Incidentalità Grafo stradale con associato ad ogni segmento il dato dell incidentalità media riferita agli ultimi 5 Pericolosità territoriale Grafo stradale con associato ad ogni segmento il corrispettivo ID realtivo al dissesto. I partner forniscono l elenco dei dissesti che impattano sul singolo segmento di strada. LUNGHEZZA Rappresenta la lunghezza del tratto di strada derivato dalla segmentazione CFF Capacità a Far Fronte Grafo stradale con associato ad ogni segmento i corrispettivi valori per ogni bersaglio. PADR Probabilità che un mezzo ADR venga coinvolto in un incidente. Per ora desunto su base statistica

8 Rapporti sull incidentalità stradale ACI ISTAT pubblicazioni annuali dettaglio chilometrico su rete nazionale Rilievi puntuali degli eventi incidentali rilievi GPS dei mezzi di soccorso

9 Vantaggi Affermata uniformità del dato su un periodo temporale lungo. (dal 1997) Svantaggi Copertura con dettaglio di incidentalità chilometrica solo su autostrade, statali ed ex-statali. Sulle strade di competenza provinciale manca tale dettaglio. Laboriosa elaborazione del dato per renderlo georeferenziato, anche prevedendo la necessità di futuri aggiornamenti. ACI-ISTAT INCIDENTI GEOREFERENZIATI (DB INCIDERE/TWIST) Copertura dell intera rete stradale regionale, con censimento anche su strade provinciali e urbane. Dato già georeferenzato, facile attribuzione degli incidenti alla rete stradale. La registrazione puntuale georeferenziata degli incidenti stradali rappresenta certamente il futuro per questo tipo di banche dati. (ogni mezzo di soccorso dispone di GPS in grado di fornire la posizione in ogni momento) Ad oggi, disponibilità di solo 2 anni e mezzo di registrazioni sul territorio di Regione Lombardia e circa 4 anni su Regione Piemonte.

10 Localizzazione degli incidenti puntuali sulla rete stradale: Assegnazione al tratto stradale per corrispondenza spaziale Tratti con incidentalità pari a ZERO periodo di rilevamento breve forte segmentazione del grafo stradale (100 metri) Parametro Pis = 0 per come è strutturata la formula di calcolo del rischio, ma anche da un punto di vista concettuale, non è ammissibile considerare tratti a pericolosità nulla

11 PROCEDURA DI RIMOZIONE DEGLI ZERI Km 1 Km 2 Km 3 Km 4 Km 5 Km 6 Numero incidenti Km 7 Km 8 Km 9 Km 10 Km 11 Km 12 Km 13 Km 14 Km 15 Km 16 Km 17 Km 18 Km 19 Km 20 La procedura prevede, per ogni percorso stradale, di ridistribuire una piccola quota percentuale dell incidentalità totale sui tratti a incidentalità nulla, sottraendola dai tratti a incidentalità > 0 La procedura è eseguita dal SIIG su ogni strada ed è impostata in modo tale che il numero totale di incidenti della tratta rimanga invariato

12 R i PROBABILITÀ COINVOLGIMENTO ADR (P ADR ) (1) = P ( P ( ( ( ) ADR, ij Psc, ijk Fp, m Eikm Skm C ff, is, i 1 j k m ikm Il parametro P ADR (probabilità che un incidente stradale coinvolga il TMP) è un parametro funzione dell arco stradale (pedice i) e della sostanza ADR trasportata (pedice j). Anch esso può essere considerato un attributo della strada Per sua natura è un vettore di dimensioni pari al numero di sostanze o tipologie di sostanze ADR che si intende gestire all interno del SIIG. Tale vettore è in teoria costante in tutti i punti di un arco stradale compresi tra due intersezioni con altri archi, nella pratica si adotta un approccio semplificato

13 PROBABILITÀ COINVOLGIMENTO ADR (P ADR ) (2) ID sostanza Classe ADR Numero Kemler Numero ONU Sostanza Tipologia trasporto Stato fisico Condizione operativa Tipologia contenitore Idrogeno compresso Pressurizzato Gas 200 bar Bombole 40 L Ossigeno compresso Pressurizzato Gas 200 bar Bombole 40 L Azoto compresso Pressurizzato Gas 200 bar Bombole 40 L Ammoniaca anidra Pressurizzato Gas liquefatto 30 bar Bombole 40 L Gas di petrolio liquefatto Pressurizzato Gas liquefatto 10 bar Autobotte 20 m Ossido di etilene (+ azoto) Pressurizzato Gas liquefatto 10 bar Autobotte 20 m Ossigeno liquido refrigerato Atmosferico Gas liquefatto 1 bar Autobotte 20 m Azoto liquido refrigerato Atmosferico Gas liquefatto 1 bar Autobotte 20 m Gasolio Atmosferico Liquido 1 bar Autobotte 20 m Benzina Atmosferico Liquido 1 bar Autobotte 20 m Metanolo Atmosferico Liquido 1 bar Autobotte 20 m Epicloridrina Atmosferico Liquido 1 bar Autobotte 20 m 3

14 PROBABILITÀ COINVOLGIMENTO ADR (P ADR ) (3) ID sostanza Classe ADR Numero Kemler Numero ONU Sostanza Ripartizione percentuale ipotizzata Valori numerici dei singoli elementi del vettore PADR Idrogeno compresso 1,0% 0, Ossigeno compresso 0,5% 0, Azoto compresso 0,5% 0, Ammoniaca anidra 1,0% 0, Gas di petrolio liquefatto 15,0% 0, Ossido di etilene (+ azoto) 1,0% 0, Ossigeno liquido refrigerato 0,5% 0, Azoto liquido refrigerato 0,5% 0, Gasolio 42,0% 0, Benzina 14,0% 0, Metanolo 4,0% 0, Epicloridrina 2,0% 0,00008 PARZIALE SOSTANZE MODELLO 82,0% 0,00319 Materie corrosive (merci pericolose C ) 10,0% 0,00039 Altre merci pericolose non-a, non-f, non-t, non-n 8,0% 0,00031 TOTALE 100,0% 0,00389

15 R i PROBABILITÀ SCENARIO INCIDENTALE (P sc ) (1) = P ( P ( ( ( ) ADR, ij Psc, ijk Fp, m Eikm Skm C ff, is, i 1 j k m ikm Il parametro P sc è un parametro funzione dell arco stradale (pedice i), della sostanza ADR trasportata (pedice j) e di uno specifico scenario incidentale cui si associa una certa soglia e una conseguente area di danno (pedice k). Una serie di esigenze di semplificazione hanno suggerito di proporre di trascurare il legame funzionale con l arco stradale Secondo quest ultima ipotesi, il parametro è funzione solo della sostanza ADR trasportata e di uno specifico scenario incidentale cui si associa una certa soglia e una conseguente area di danno e quindi è del tutto omogeneo (cioè assume gli stessi valori) per tutti gli archi stradali

16 PROBABILITÀ SCENARIO INCIDENTALE (P sc ) (2) Tipologia/pericolosità sostanza Scenario incidentale tipo associato ID scenario INFIAMMABILITÀ Gas estremamente infiammabile Jet fire di gas estremamente infiammabile A Gas liquefatto infiammabile Flash fire/vce di vapori di gas liquefatto infiammabile B Flash fire/vce di vapori di gas liquefatto estremamente infiammabile C Gas liquefatto estremamente infiammabile Jet fire di vapori di gas liquefatto estremamente infiammabile D Fire ball E Liquido infiammabile Pool fire di liquido infiammabile F Flash fire/vce di vapori di liquido infiammabile G Liquido estremamente infiammabile Pool fire di liquido estremamente infiammabile H Flash fire/vce di vapori di liquido estremamente infiammabile I COMBURENZA Gas comburente (eventualmente liquefatto) Dispersione di gas comburente J ASFISSIA Gas asfissiante (eventualmente liquefatto) Dispersione di gas asfissiante K TOSSICITÀ Gas liquefatto tossico Dispersione di vapori di gas liquefatto tossico L Liquido tossico Dispersione di vapori di liquido tossico M PERICOLOSITÀ PER L AMBIENTE Liquido pericoloso per l'ambiente Rilascio sul suolo e nelle acque N

17 PROBABILITÀ SCENARIO INCIDENTALE (P sc ) (3) ID scenario ID sostanza A B C D E F G H I J K L M N 1 Idrogeno compresso 1-A 2 Ossigeno compresso 2-J 3 Azoto compresso 3-K 4 Ammoniaca anidra 4-B 4-L 4-N 5 Gas di petrolio liquefatto 5-C 5-D 5-E 6 Ossido di etilene (+azoto) 6-C 6-D 6-E 6-L 7 Ossigeno liquido refrigerato 7-J 8 Azoto liquido refrigerato 8-K 9 Gasolio 9-F 9-N 10 Benzina 10-H 10-I 10-N 11 Metanolo 11-H 11-I 11-M 12 Epicloridrina 12-F 12-G 12-M 12-N

18 PROBABILITÀ SCENARIO INCIDENTALE (P sc ) (4) Probabilità P sc è data da: P pc perdita di contenimento e rilascio [veicoli ADR con perdita contenimento/veicoli ADR incidentati] P inn probabilità di innesco (evento critico/secondario ad es. incendio, esplosione, rilascio tossico) [eventi incidentali/veicoli ADR con perdita contenimento] sc ( p) = Ppc Pinn P Area di danno (soglie di letalità e lesioni reversibili ed irreversibili in caso di danni per l uomo o altre soglie in caso di danno a cose e all ambiente) Il calcolo delle conseguenze avverrà mediante sovrapposizione delle aree di danno con opportune mappe di esposizione

19 PROBABILITÀ SCENARIO INCIDENTALE (P sc ) (5) ID scenario e scenario incidentale tipo Elevata letalità Inizio letalità Lesioni irreversibili Lesioni reversibili A Jet fire di gas estremamente infiammabile 12,5 kw/m 2 7 kw/m 2 5 kw/m 2 3 kw/m 2 B C D Flash fire/vce di vapori di gas liquefatto infiammabile Flash fire/vce di vapori di gas liquefatto estremamente infiammabile Jet fire di vapori di gas liquefatto estremamente infiammabile E Fire ball LFL LFL ½ LFL ½ LFL 12,5 kw/m 2 7 kw/m 2 5 kw/m 2 3 kw/m 2 Raggio fireball kj/m 2 kj/m kj/m 2 F Pool fire di liquido infiammabile 12,5 kw/m 2 7 kw/m 2 5 kw/m 2 3 kw/m 2 G Flash fire/vce di vapori di liquido infiammabile LFL ½ LFL H Pool fire di liquido estremamente infiammabile 12,5 kw/m 2 7 kw/m 2 5 kw/m 2 3 kw/m 2 I Flash fire/vce di vapori di liquido estremamente infiammabile LFL ½ LFL J Dispersione di gas comburente 35% O 2 25% O 2 K Dispersione di gas asfissiante 6% O 2 11% O 2 15% O 2 L Dispersione di vapori di gas liquefatto tossico M Dispersione di vapori di liquido tossico N Rilascio sul suolo e nelle acque LC50 (30min,hmn) LC50 (30min,hmn) IDLH IDLH LOC LOC

20 R i = FATTORE PRESENZA (F p ) - ESPOSIZIONE (E) (1) P ( P ( ( ( ) ADR, ij Psc, ijk Fp, m Eikm Skm C ff, is, i 1 j k m ikm Il parametro E (bersagli potenzialmente esposti) è funzione dell arco stradale (pedice i), di uno specifico scenario incidentale cui si associa una certa soglia e una conseguente area di danno (pedice k) ed è tipico di uno specifico bersaglio esposto (pedice m) Il parametro Fp (fattore di presenza/di peso) è tipico di uno specifico bersaglio esposto (pedice m) e assume significati diversi per i bersagli umani (effettiva presenza) e per i bersagli non umani (peso relativo tra i differenti usi del suolo) È possibile definire più mappe dei bersagli svincolate dall arco stradale. La dipendenza viene ricostruita a posteriori mediante sovrapposizione (intersezione) con le aree di danno

21 Bersaglio Ambientali/Non umani (espressi in m 2 ) Umani (espressi in AE) Descrizione bersaglio zone urbanizzate beni culturali aree boscate aree protette aree agricole acque sotterranee acque superficiali popolazione residente popolazione fluttuante turistica addetti industria e servizi addetti/utenti strutture sanitarie addetti/utenti strutture scolastiche addetti/utenti centri commerciali utenti della strada

22 PUNTI DI FORZA: struttura multi-layer possibilità di aggiunta di ulteriori elementi vulnerabili (bersagli) senza dover intervenire sulla struttura del database STRUTTURAZIONE DEI DATI RELATIVI AI BERSAGLI SCELTI: Raccolta delle informazioni cartografiche o tabulari disponibili presso i partner di progetto georeferenziazione delle aree e delle strutture per i bersagli umani, definizione della consistenza di ogni area/struttura in termini di AE

23 Scuole L efficacia dell analisi di rischio dipende in buona parte da un accurata rappresentazione della vulnerabilità sul territorio (quanto più tale rappresentazione è coerente con la reale distribuzione dei bersagli). Ospedale Scuola Centro Commerciale L associazione del numero di soggetti presenti all interno delle strutture (se non direttamente disponibile come attributo del dato cartografico) avviene attraverso l individuazione di un indicatore che sia rappresentativo del reale numero di persone presenti.

24 popolazione residente su sezione censuaria (ISTAT) Uso del suolo urbanizzato residenziale NOME CAMPO DESCRIZIONE è il codice di identificazione univoca ID_TEMA dell'oggetto nel database del Partner Superficie del singolo Shape edificio a uso residenziale Numero abitanti RESIDENTI equivalenti

25 NOME CAMPO DESCRIZIONE ID_TEMA è il codice di identificazione univoca dell'oggetto nel database del Partner Shape Superficie del singolo edificio FK_TIPOUSO Dominio delle tipologie di strutture sanitarie N_LETTI_OR Numero di letti ordinari presenti FLG_LT_OR Flag indicante il valore stimato o calcolato del numero Letti ordinari: valori disponibili S/C N_LETTI_DH Numero di letti per ricoveri dayhospital FLG_LT_DH Flag indicante il valore stimato o calcolato del numero Letti dayhospital: valori disponibili S/C N_ADDETTI Numero di addetti operanti nella struttura sanitaria, espresso in abitanti equivalenti FLG_N_ADD Flag indicante il numero di addetti stimato o calcolato: valori disponibili S/C Banca-dati D.G. Sanità

26 NOME CAMPO ID_TEMA DESCRIZIONE è il codice di identificazione univoca dell'oggetto nel database del Partner Superficie del singolo edificio Shape_1 FK_TIPOUSO Dominio delle tipologie di strutture scolastiche N_ISCRITTI Numero degli studenti iscritti FLG_N_ISCR Flag indicante il numero di iscritti calcolato o stimato: valori disponibili S/C N_ADDETTI FLG_N_ADD Numero di addetti operanti nella struttura scolastica, espresso in abitanti equivalenti Flag indicante il numero di addetti calcolato o stimato: valori disponibili S/C Edifici più aree di pertinenza FONTE DATI CARTOGRAFICI: DBT MISURC - MOSAICO REGIONALE STRUMENTI URBANISTICI

27 NOME CAMPO DESCRIZIONE ID_TEMA è il codice di identificazione univoca dell'oggetto nel database del Partner Shape Superficie del singolo edificio SUP_VEND Superficie totale adibita alla vendita,espressa in m2 (considerate strutture aventi una superficie superiore ai 3000 m 2 ) N_UTENTI Numero di utenti presenti nella struttura commerciale, desunto dalla superficie di vendita, espresso in abitanti equivalenti FLG_N_UTEN Flag indicante il numero di utenti stimato o calcolato: valori disponibili S/C N_ADDETTI Numero di addetti operanti nella struttura della media e grande distribuzione, espresso in abitanti equivalenti FLG_N_ADD Flag indicante il numero di addetti stimato o calcolato: valori disponibili S/C

28 MINISTERO DELL INTERNO - DECRETO 27 luglio 2010 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle attività commerciali con superficie superiore a 400 mq. MISURE PER IL DIMENSIONAMENTO DELLE VIE ESODO - DENSITÀ DI AFFOLLAMENTO Attività commerciali al dettaglio: A) aree adibite alla vendita settore alimentare o misto: - 0,4 persone/m2 per attività con superficie di vendita fino a 2500 m2-0,2 persone /m2 per attività con superficie di vendita superiore a 2500 m2 B) aree adibite alla vendita settore non alimentare: - 0,2: persone/m2

29 IL MODELLO DI STIMA DEGLI UTENTI POTENZIALMENTE ESPOSTI E CONCETTUALMENTE DIFFERENTE DA QUELLO DI TUTTI GLI ALTRI BERSAGLI DIPENDENZA DALLO SCENARIO INCIDENTALE! EVOLUZIONE TEMPORALE DELLO SCENARIO INCIDENTALE istante T 0 coinvolgimento di tutti gli utenti della strada che in quel momento si trovano nei tratti di strada ricadenti nelle aree di danno istante T 0+1 coinvolgimento di tutti gli utenti che si incolonnano sulla strada coinvolta dall incidente + coinvolgimento degli utenti che transitano su altre strade non ostruite dall incidente, ma ricadenti nell area di danno Introduzione del parametro Tc (tempo di formazione della coda) che dipende dal tipo di scenario incidentale (innesco immediato, innesco ritardato, dispersione gassosa) ad un tempo di innesco più lungo corrisponderà un Tc più lungo, con il conseguente incolonnamento di un maggior numero di veicoli nei pressi dell incidente. In ogni caso la stima dei bersagli esposti avviene attraverso la definizione di una densità di veicoli dipendente dai dati di TGM, velocità media dei veicoli, il numero di corsie della strada dove è avvenuto l incidente e coefficiente medio di occupazione dei veicoli

30 FATTORE PRESENZA (F p ) - ESPOSIZIONE (E) (3) ID scenario e scenario incidentale tipo Uomo Strutture Aree boscate Aree agricole Acque superficiali A Jet fire di gas estremamente infiammabile B Flash fire/vce di vapori di gas liquefatto infiammabile C Flash fire/vce di vapori di gas liquefatto estremamente infiammabile D Jet fire di vapori di gas liquefatto estremamente infiammabile E Fire ball F Pool fire di liquido infiammabile G Flash fire/vce di vapori di liquido infiammabile H Pool fire di liquido estremamente infiammabile I Flash fire/vce di vapori di liquido estremamente infiammabile J Dispersione di gas comburente K Dispersione di gas asfissiante L Dispersione di vapori di gas liquefatto tossico M Dispersione di vapori di liquido tossico N Rilascio sul suolo e nelle acque

31 FATTORE PRESENZA (F p ) - ESPOSIZIONE (E) (4) Tipologia di bersagli umani Scenario centrale Scenario feriale diurno Scenario notturno Scenario festivo diurno popolazione residente 1,00 0,50 1,00 0,90 popolazione fluttuante turistica 1,00 k max k max k max addetti industria e servizi 0,24 0,85 0,10 0,20 addetti/utenti strutture sanitarie 1,00 1,50 1,00 1,20 addetti/utenti strutture scolastiche 0,21 1,00 0,00 0,00 addetti/utenti centri commerciali 0,33 0,50 0,00 1,00 utenti della strada in coda 1,00 2,64 0,60 1,00 N.B.: i valori sono stati definiti quando possibile su base statistica

32 FATTORE PRESENZA (F p ) - ESPOSIZIONE (E) (5) COPERTURE DEL SUOLO CONDIZIONI DI PREGIO AMBIENTALE Nessun pregio Aree protette Acque sotterranee Aree urbanizzate 1,0 1,5 Aree agricole 1,2 1,9 1,9 Aree boscate 1,4 2,4 2,3 Beni culturali 2,0 3,0 Acque superficiali 2,3 3,9 N.B.: i valori sono stati definiti attraverso una procedura AHP (Analityc Hierarchy Process)

33 R i = P SUSCETTIBILITÀ (S) (1) ( P ( ( ( ) ADR, ij Psc, ijk Fp, m Eikm Skm C ff, is, i 1 j k m ikm Il parametro S è funzione di uno specifico scenario incidentale cui si associa una certa soglia e una conseguente area di danno (pedice k) ed è tipico di uno specifico bersaglio esposto (pedice m). È quindi uno dei pochi parametri non specifici del sito ma valido su tutto il territorio di interesse Rappresenta il fatto che non tutti i bersagli potenzialmente esposti subiscono effettivamente il danno. Ciò può essere dovuto al fatto che i soggetti esposti sono in qualche modo protetti ovvero al fatto che l evento non ha la stessa probabilità di evolvere in tutte le direzioni, ma assume direttrici particolari

34 SUSCETTIBILITÀ (S) (2) S = f f g p f d bersagli umani: f g = fattore di gravità [morti/ae non protetti] f p = fattore di protezione [AE non protetti/ae interessati] f d = fattore di direzionalità [AE interessati/ae presenti] bersagli non umani: f g = fattore di gravità [m 2 con danni/m 2 non protetti] f p = fattore di protezione [m 2 non protetti/m 2 interessati] f d = fattore di direzionalità [m 2 interessati/m 2 esposti]

35 R i = P CAPACITÀ DI FAR FRONTE (C ff ) (1) ( P ( ( ( ) ADR, ij Psc, ijk Fp, m Eikm Skm C ff, is, i 1 j k m ikm Il parametro C ff è funzione dell arco stradale (pedice i), di uno specifico scenario incidentale cui si associa una certa soglia e una conseguente area di danno (pedice k) ed è tipico di uno specifico bersaglio esposto (pedice m) Rappresenta il fatto che il territorio può essere dotato di proprie risorse di resilienza in grado di garantire una effettiva riduzione dei rischi riguardanti determinati bersagli a fronte di determinati scenari incidentali (max 0,10, cioè 10%) Vengono proposti due metodi di caratterizzazione del parametro C ff sviluppati in ambito regionale lombardo e piemontese

36 La quantificazione della Cff, con il metodo proposto, pone le sue basi sulla georeferenziazione degli indicatori di resilienza e sulla distanza (in termini di tempo di percorrenza della rete stradale) dei punti georeferenziati, da tutti i tratti stradali (100 m) del grafo. Tempo di intervento dei mezzi del 118 Tempo di intervento dei mezzi dei VVFF Tempo di intervento delle pattuglie delle Forze dell Ordine (Polizia stradale e Carabinieri) Tempo di intervento dai dipartimenti ARPA Lombardia Ogni tratto stradale sarà caratterizzato da un parametro (ICR) che deriva dalla sommatoria pesata degli indicatori proposti

37 Georeferenziazione stazioni del corpo dei Vigili del Fuoco altre strutture georeferenziate: Postazioni 118 Stazioni Forze dell Ordine Dipartimenti ARPA

38 Ad ogni indicatore IR viene associato un peso (W) in funzione della priorità d intervento con la quale è necessario agire sul luogo dell emergenza La priorità d intervento varia in funzione della tipologia di bersaglio coinvolto (bersagli umani / bersagli non umani) Bersagli umani (Indicatori IR in ordine di priorità d intervento) Bersagli non umani/ambientali (Indicatori IR in ordine di priorità d intervento) Indicatore IR Peso W VVFF 1, ,615 Forze dell Ordine 0,301 Dipartimenti ARPA 0,151 Indicatore IR Peso W VVFF 1,000 Dipartimenti ARPA 0,633 Forze dell Ordine 0, ,146

39 Esempio di risultato calcolo Cff Bersagli umani

40 CAPACITÀ DI FAR FRONTE (C ff ) - PIEMONTE Il metodo Regione Piemonte elabora un valore del parametro C ff su base provinciale che si basa su un questionario teso a valutare in modo sistematico le diverse risorse di resilienza Sistema di monitoraggio: tipologia del sistema (preventivo, evolutivo, manuale o strumentale), degli elementi (indicatori, precursori o soglie di allertamento) e del grado di interconnessione con il sistema di allertamento; Sistema di allertamento: tipologia di attivazione (manuale o strumentale) e dei livelli di attenzione, preallarme, allarme, emergenza; Misure di protezione della popolazione: formazione, informazione, della popolazione e degli operatori, esistenza di un piano di protezione civile di qualità e di procedure operative per le misure di protezione specifiche, pronto intervento tecnico dei VVFF, pronto intervento sanitario; Misure di protezione delle infrastrutture e dei servizi:, pronto intervento ambientale; Supporto assistenziale: assistenza alloggiativa, alimentare, sanitaria e socio assistenziale (igienico-sanitaria, farmacologica, psicologica, psichiatrica, religiosa, scolastica)

41 POSSIBILI FORMULAZIONI PARZIALI Definizione Possibili finalità Dipendenza F1. Rischio individuale (assunto m) P P S ( ADR, ij ( sc, ijk km ( C ff ) P is, i 1 j k, ikm F2. Probabilità incidentale P P ( ) P is, i j ADR, ij k sc, ijk F4. Danni associati a sicuro incidente TMP (assunto j) F E S C ( P sc, ijk ( p, m ikm km ( 1 ff, ) k m ikm F5. Magnitudo delle conseguenze (assunto k) E S C m ( ( ) F p, m ikm km 1 ff, ikm Accettabilità del rischio per un bersaglio m (di estrema utilità per la pianificazione territoriale o nell ambito di procedure di VAS e di VIA) Analisi della pericolosità ADR dell arco stradale Pianificazione traffico ADR e pianificazione di emergenza Stima del danno associato all evoluzione di uno specifico scenario k j/k j/k k/m m

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