Riconoscere i SEGNALI DI RISCHIO nella scuola dell infanzia-indicatori. prescolari generali
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- Livia Stefani
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1 Riconoscere i SEGNALI DI RISCHIO nella scuola dell infanzia-indicatori prescolari generali
2 NOTA MIUR 4099/A4 del direttore Generale M. Moioli Presenta la dislessia come DSA che riguarda il leggere e lo scrivere e che nasce da particolarità di funzionamento delle aree cerebrali deputate al processo di riconoscimento dei fonemi e alla traduzione di questi in grafemi nella forma scritta e, infine, alla lettura della parola scritta. Auspica che le istituzioni scolastiche attivino iniziative di FORMAZIONE SPECIFICA in materia per il personale docente. Legge ottobre 2010
3 Art. 4 Formazione nella scuola nell ambito dei programmi di formazione del personale docente e dirigenziale delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell infanzia, è assicurata un adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie didattiche, metodologiche e valutative adeguate
4 Fin dalla nascita Lentezza nell acquisizione delle fasi dello sviluppo psico-motorio (parlare, camminare ) Iperattività Il bambino può aver camminato presto ma mai gattonato Difficoltà di coordinazione motoria/goffo
5 Lateralizzazione Lateralizzazione incerta (uso indifferente delle mani) Confusione nella localizzazione spaziale e temporale (sopra-sotto, dxsx, prima-dopo) Difficoltà di orientamento
6 Memoria Difficoltà nella Memoria a Breve Termine (MBT) Eccellente Memoria a Lungo Termine (MLT) e memoria visiva (pensiero per immagini) Difficoltà a memorizzare poesie, filastrocche, giorni, mesi Difficoltà a ricordare la definizione di oggetti noti (es. tavolo, sedia ) DISNOMIA Difficoltà a ricordare il nome degli amici Dimentica dove ha messo le cose
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8 Ricordiamoci abbiamo DUE emisferi negli alunni predomina più l uno o l altro Componente verbale Emisfero sinistro Componente visuo-spaziale: Emisfero destro applicata dai dislessici
9 Tempo Difficoltà nella gestione del tempo e della puntualità Difficoltà a orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani hanno difficoltà nell imparare i giorni della settimana, i mesi dell anno, le serie numeriche, soprattutto i numeri dopo il 10) Semplici domande hanno risposte errate: che giorno è oggi? In che mese siamo? Quale viene prima e quale viene dopo? Difficoltà di integrazione spazio temporale Difficoltà a mantenere sequenze ritmiche (con mani, piedi )
10 Prassie Lento o frettoloso nel disegno/scrittura Pressione debole o eccessiva esercitata sul foglio Discontinuità del gesto Difficoltà nella direzione del gesto grafico Difficoltà di coordinazione oculo manuale e di coordinazione dinamica generale (Difficoltà grafo-motorie) Ritoccatura del segno già tracciato Difficoltà nella copia da modello e disordine nel foglio Difficoltà a impugnare correttamente pennarelli, pastelli, matita Persistenti difficoltà nel vestirsi in modo efficiente e nel mettersi le scarpe in modo corretto Ha spesso movimenti irruenti con conseguenti cadute e urla facilmente
11 E per continuare Ha difficoltà nell uso della palla (prenderla, lanciarla o farla rimbalzare)
12 DISPRASSIE DISPRASSIA: difficoltà nel compiere movimenti più o meno fini (esempio infilare le perline), allacciarsi le scarpe, afferrare al volo una palla, correre, ecc. Difficoltà oculari: minor capacità di controllare i movimenti degli occhi e dello sguardo DISPRASSIA VERBALE: difficoltà nell esprimersi con le parole, in particolare nel mettere queste ultime nel giusto ordine, necessario per costruire frasi, sia oralmente che per iscritto Difficoltà motorie: a camminare, scrivere.
13 In classe Presenta discrepanza tra la sua intelligenza generale e le sue abilità specifiche Intelligente ma svogliato (accusato di non impegnarsi abbastanza) Frettoloso o lento Disorganizzato nelle sue attività Ha bisogno di continui incoraggiamenti Incostante con risultati scolastici scadenti Giorni buoni e cattivi senza ragione. A volte disattento/distratto(chiede continuamente di andare in bagno e dice di essere stanco)
14 Linguaggio Spesso i bambini che presentano ancora alterazioni fonologiche dopo il compimento dei 4 anni hanno l 80% di probabilità di sviluppare DSA (Bishop 1992, Stella 2004). La prevalenza di disturbi evolutivi del linguaggio si aggira intorno al 7,5%. I bambini con disturbo specifico del linguaggio hanno una probabilità valutata intorno al 40-60% (Chinosi et al., 2000) di presentare nel corso della loro carriera, un DSA. Mancano di competenze metafonologiche
15 DIFFERENZA TRA MASCHI E FEMMINE C è una variante sesso-specifica nell anatomia del cervello: le femmine tendono ad usare entrambi gli emisferi per le attività linguistiche mentre i maschi solo il sinistro, dice Evans.
16 Ritmi, suoni, linguaggi Manifesta difficoltà a giocare con le parole(giochi metafonologici) Nelle storielle inventate ama sentir leggere ma non mostra segni di interesse verso lettere o parole Difficoltà nel riconoscimento o costruzione di rime o parole con assonanze Confusione di suoni simili topo-dopo Omette/sostituisce suoni o parti di parole Utilizza parole non adeguate al contesto o le sostituisce (es girante per tornante ) Confusione tra parole che indicano direzioni, ad es. dentro/fuori, su /giù, destra/sinistra.
17 DSA e comorbilità Depressione Disturbo oppositivo provocatorio Deficit di attenzione con iperattività (ADHD) o senza iperattività Disprassia Una storia familiare di difficoltà di lettura o scrittura
18 Provate a leggere come fa un dislessico - leggere vuol dire decodificare, dover fare continue traduzioni - Ma se la corrispondenza grafemi-fonemi non è stabilizzata tipi bue Buan voidosso eggere nol sterighe?
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20 OGNUNO E UN GENIO. MA SE SI GIUDICA UN PESCE DALLA SUA CAPACITA DI ARRAMPICARSI SUGLI ALBERI LUI PASSERA TUTTA LA SUA VITA A CREDERSI STUPIDO! ALBERT EINSTEIN
21 Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa sarà Segno allora una scrivania vuota? Albert Einstein
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