Neuropsicologia dei DSA Ottica di prevenzione

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1 SCUOLA DELL INFANZIA Neuropsicologia dei DSA Ottica di prevenzione DAL 2009 INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEI DSA PROGETTO: L ISOLA PEDAGOGICO CLINICA NEGLI I.C DI CASORIA AL SCUOLAINCLUSIVA.IT

2 L individuazione precoce di indicatori di rischio di DSA in bambini molto piccoli una tempestiva presa in carico terapeutica una riduzione dei tempi e dei costi di risoluzione del problema Una prevenzione di eventuali disturbi correlati ( DSA ) PER TUTTI QUESTI MOTIVI È FONDAMENTALE L IDENTIFICAZIONE PRECOCE -LEGGE 170/2010 ARTICOLO 3: E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA. -D.M. 17 APRILE 2013: Linee guida per la predisposizione delle attività di individuazione precoce nei casi sospetti di DSA :Colloca nella scuola dell infanzia il momento in cui far partire la rilevazione delle

3 difficoltà, elencando gli indicatori di rischio ed evidenziando la necessità di predisporreattività educative e didattiche specifiche -Fattori di rischio per DSA nei bambini prescolari :(dalla Consensus Conference) LINGUAGGIO Ritardo nello sviluppo del linguaggio; Difficoltà a ricordare le filastrocche; Confusione di suoni simili (dopo-topo); Frasi incomplete, sintassi inadeguata; Inadeguata padronanza fonologica (sostituzione di lettere s/z-r/lp/b; omissione di lettere e parti di parola; inadeguatezza nei giochi linguistici; difficoltà nel riconoscimento e produzione di rime, nell isolare il primo suono delle parole e l ultimo...) COORDINAZIONE Goffaggine; Difficoltà a impugnare correttamente matita, pastelli, pennarelli Difficoltà nella motricità fine

4 ad es. infilare delle perline, allacciare le scarpe MEMORIA Difficoltà a ricordare il proprio nome, indirizzo, la propria età, il nome degli amici; Difficoltà a ricordare semplici istruzioni; Dimentica dove ha messo le cose;

5 GRAFIA Difficoltà a impugnare correttamente matita, pastelli, pennarelli Difficoltà a colorare i disegni; INOLTRE Riconoscimento destra/sinistra non adeguati; Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo;

6 Difficoltà di attenzione; Difficoltà nei giochi metafonologici. IL TEMPO Difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo; Difficoltà a sapere che ore sono all interno della giornata; Difficoltà a leggere l orologio; Difficoltà a memorizzare i giorni della settimana, i mesi; Difficoltà a sapere quando è Natale, a ricordare il giorno della propria nascita, quella dei propri familiari; i compleanni.

7 I PREREQUISITI DELLA LETTOSCRITTURA La DISCRIMINAZIONE VISIVA, per riconoscere i grafemi da altri segni grafici e differenziarli tra loro, sulla base del diverso orientamento spaziale, pur senza sapervi attribuire un nome; La DISCRIMINAZIONE UDITIVA, per riconoscere caratteristiche fonetiche di un messaggio e quindi poterlo ricordare e riprodurre fedelmente. Solo se il bambino riesce a discriminare i fonemi della lingua può, infatti, imparare ad associarli correttamente ai grafemi corrispondenti nei processi di lettura e scrittura; La MEMORIA FONOLOGICA A BREVE TERMINE, per mantenere in memoria una corretta sequenza fonologica, individuare i singoli fonemi e poterli convertire in grafemi (scrittura), così come per mantenere i singoli fonemi ottenuti attraverso il processo di conversione grafema-fonema e poterli fondere per produrre la parola; Le ABILITÀ METAFONOLOGICHE (o di consapevolezza fonologica), cioè la capacità di riconoscere ed elaborare le caratteristiche fonologiche delle parole tralasciando le loro caratteristiche semantiche. Comprendono: La capacità di FUSIONE: si tratta della capacità di riconoscere una parola dopo averne ascoltato i fonemi o le sillabe in modo separato. La sua importanza deriva dal fatto che, nella fase di sviluppo della lettura in cui il bambino trasforma in fonemi ciascun grafema o gruppo di grafemi, egli deve poi riuscire a fonderli assieme per leggere correttamente la parola per intero; La capacità di SEGMENTAZIONE: è la capacità di scomporre una parola nei suoni che la costituiscono (sillabe prima e fonemi dopo) ed è

8 fondamentale per riuscire a scrivere perché per sapere quali simboli grafici utilizzare occorre prima individuare quali fonemi compongono la parola. La COORDINAZIONE OCULO-MANUALE: rappresenta lo strumento di esecuzione dei processi di scrittura. L ASSOCIAZIONE VISIVO-VERBALE e L ACCESSO LESSICALE RAPIDO: per ricavare velocemente il nome dei grafemi e delle parole scritte. Prima di saper attribuire il corretto nome alle parole o di associare velocemente i grafemi ai fonemi corrispondenti, occorre saper nominare velocemente figure, oggetti, simboli recuperando rapidamente le etichette dal proprio lessico verbale I PREREQUISITI DELLA MATEMATICA La CONOSCENZA DELLA FILASTROCCA DEI NUMERI: i bambini imparano presto la sequenza verbale dei numeri attraverso giochi, filastrocche o per imitazione; L ASSOCIAZIONE TRA SIMBOLO GRAFICO E NOME DEL NUMERO: è la capacità di leggere o riconoscere i numeri: fa riferimento alla comprensione e alla produzione del numero in base a meccanismi lessicali; LA CORRISPONDENZA BIUNIVOCA NUMERO-OGGETTI CONTATI: corrisponde alla seconda fase nello sviluppo dell abilità di contare. Il bambino impara ad accoppiare la parola numero all atto del contare. Questo avviene solitamente prima spostando il dito nell indicare ogni elemento, più avanti, semplicemente spostando la fissazione oculare; La CONOSCENZA DELLA NUMEROSITÀ: è un ulteriore fase nello sviluppo dell abilità di contare, consiste nel saper riferire la quantità di oggetti presenti nell insieme riportando l ultimo

9 numero pronunciato. Presuppone che si sappia che la quantità corrisponde all ultimo numero pronunciato e non a un altro qualsiasi; La CAPACITÀ DI CONFRONTARE INSIEMI NUMEROSITÀ DIVERSA (come accade quando si deve dire quale tra due insiemi contiene più elementi): inizialmente è probabile che l informazione su cui su basa il bambino siano il tempo impiegato per contare, le dimensioni degli insiemi. Successivamente diventa cruciale la capacità di confrontare gli elementi di due insiemi attraverso un controllo biunivoco (accoppiando ciascun elemento del primo insieme con uno del secondo); La CAPACITÀ DI CONFRONTARE NUMERI DIVERSI: implica la capacità di riconoscere la quantità associata a ciascun numero. La CAPACITÀ DI SERIARE ELEMENTI DI DIVERSA DIMENSIONE: significa saper ordinare la numerosità secondo un ordine crescente o decrescente (es. bastoncini di diversa lunghezza). DIFFICOLTÀ NELLE COMPETENZE: comunicativo-linguistiche (Disturbi o ritardi dellinguaggio) motorio-prassiche uditive visuo-spaziali

10 Anamnesi familiare positiva atipie e/o ritardi dello sviluppo linguistico (1) I bambini che presentano ancora alterazioni fonologiche dopo il compimento dei 4 anni hanno l 80% di probabilità di sviluppare DSA ( Bishop 1992, Stella 2004). I disturbi specifici del linguaggio (DSL) sono il predittore più affidabile della dislessia La ricerca... -Esiste una correlazione significativa tra abilità di lettura e abilità linguistiche -Le competenze linguistiche in scuola materna sono i migliori predittori del livello di lettura successivo -Questa correlazione è particolarmente significativa per le abilità di processamento fonologico LA FONOLOGIA: Definisce e descrive l insieme degli elementi e delle regole di combinazione dei suoni che, in ciascuna lingua, servono per la costruzione delle parole. L italiano ha 30 fonemi che non possono essere combinati fra loro in qualsiasi ordine. Per esempio il fonema [s] può

11 precedere, ma non seguire il fonema [t] stella, storia, etc, ma non ts. La padronanza dello sviluppo fonologico deve essere raggiunta entro i 36 mesi (con una tolleranza di 6 mesi). Questo elemento prescrittivo è il cutoff tra ritardo e disturbo del linguaggio LO SVILUPPO FONOLOGICO: Dai 3 anni in poi il conteggio di parole perde la sua utilità.ma diviene più rilevante l intelleggibilità di quello che dice Ketto bibbo (questo è un bimbo). PRINCIPALI FASI DELLO SVILUPPO FONOLOGICO. Lallazione canonica, replicazione della sillaba piana CV

12 ma:ma, Ka:Ka.. ). Sillaba piana variata (bi:bo;po:ta; a:ka ). Allargamento del repertorio fonetico. Comparsa della sillaba complessa CVC (POR-ta) o CCV SCA-la) o CVV (FIO-re ) DISTURBO FONOLOGICO ESPRESSIVO :Quando la capacità di organizzare le componenti fonologiche che formano le parole si manifesta in ritardo, si sviluppa troppo lentamente o in maniera alterara: cappa per scarpa, areio per aereo, Si manifesta come un ritardo nell organizzazione della struttura fonotattica La sillaba piana persiste a lungo come unica struttura prodotta dal bambino Le parole con struttura complessa vengono ridotte a parole con sillabe piane

13 torta [to:ta] barca [ba:ka] biscotto [bi to:to] vengono introdotte sostituzioni di suoni, inversioni di sillabe, o armonie consonantiche cane [tane] topo [poto] tappo [pa:po] Disturbo fonologico espressivo L organizzazione sintattica della frase non è alterata, ma la morfologia grammaticale è omessa, o prodotta in modo scorretto La mamma toglie la scarpa al bambino [ ma:ma toje ka:pa bi:bo ] le bambine si siedono sulla panca [bi:be segono a:la pa:ka]

14 EVOLUZIONE DEL DISTURBO FONOLOGICO ESPRESSIVO a) Il bambino produce parole isolate formate da strutture piane b) Il bambino comincia a produrre parole con struttura più complessa, ma solo in alcune situazioni isolate, mentre nel discorso continua a produrre le stesse parole in modo storpiato c) Il bambino parla meglio quando ripete che quando produce spontaneamente d) Il bambino di fronte a parole complesse mantiene alcuni errori ricorrenti (bricecchetta per bicicletta)

15 DISTURBO FONOLOGICO ESPRESSIVO 4aa. Realizzazioni poco intelleggibili 4 aa. Miglioramento della produzione verbale 5 aa. Difficoltà di analisi fonologica Diff. Di letto-scrittura 8 aa. Difficoltà di accesso lessicale Dislessia Evolutiva

16 (Definizione dell International Dyslexia Association)La Dislessia è una disabilità specifica dell apprendimento di natura neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamentederivano da un deficit nella componentefonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle abilità cognitive e alla garanzia di un adeguata istruzione scolastica.

17 FAMILIARITÀ PER IL DISTURBO (2) Numerosi studi hanno accertato il maggior rischio di sviluppare dislessia tra i figli di genitori dislessici. Tra questi si segnala per numerosità del campione e lunghezza del follow-up lo studio longitudinale Jyvaskyla Longitudinal Study of Dyslexia (Lyytinen, 2004; Lyttinen, 2001; Torppa, 2006)

18 ASSOCIAZIONE no profit YOU CAN IDENTIFICAZIONE PRECOCE QUANDO effettuarla? Essa può avvenire in qualunque momento durante il processo di acquisizione della lettoscrittura, nel primo anno della scuola primaria. Tuttavia tipicamente essa avviene già in età prescolare nell ultimo anno della scuola dell infanzia. Prima di questa età si ha un alto numero di falsi positivi, a causa dell ancora elevata eterogeneità dei profili individuali di sviluppo Come identificare a scuola i bambini a rischio DSA? Osservazione naturalistica dell insegnante Osservazione guidata dell insegnante (l insegnante può usare delle check-list apposite) Somministrazione di PROVE SPECIFICHE (misurazione oggettiva dell abilità o dei sui precursori)

19 Non è un test diagnostico ma predittivo Individua con un buon livello di attendibilità i soggetti a rischio di un determinato disturbo Indirizza verso uno studio diagnostico una popolazione che presenta alcuni indici caratterizzanti. Caratteristiche dello screening MEGLIO SE COLLETTIVE STRUMENTI DI SCREENING IN ETA PRESCOLARE

20 IPDA Questionario osservativo per l identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento ( Terreni, Tretti et al.,erickson ) PERCHÉ UN QUESTIONARIO OSSERVATIVO COME PRIMO SCREENING? Diverse ricerche hanno dimostrato che i questionari osservativi compilati dagli insegnanti possono essere strumenti altamente predittivi rispetto alla possibilità di un successivo sviluppo di difficoltà di

21 apprendimento; IPDA DESTINATARI: Bambini dell ultimo anno della Scuola dell Infanzia È composto da 43 item divisi in due sezioni: -- ABILITÀ GENERALI ( relative all idoneità all apprendimento in genere); - ABILITÀ SPECIFICHE (relative ai prerequisiti della letto-scrittura e quelli della matematica); QUESTIONARIO OSSERVATIVO IPDA per ciascun bambino il questionario deve essere compilato da una sola persona che può consultarsi con i colleghi. all insegnante viene chiesto, prima di compilare il questionario, di osservare i bambini per almeno una settimana e di considerare ciascun item indipendentemente dagli altri. L insegnante deve dare una valutazione delle affermazioni espresse negli item, utilizzando una scala a 4 livelli: 1) PER NIENTE/MAI

22 2) POCO/A VOLTE 3) ABBASTANZA/IL PIÙ DELLE VOLTE 4) MOLTO/SEMPRE

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