Giacomo Stella. Università di Modena e Reggio Emilia SOS DISLESSIA
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- Giorgia Viola Fede
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2 Giacomo Stella Università di Modena e Reggio Emilia SOS DISLESSIA
3 Disturbi specifici del linguaggio e DSA Come e cosa fare per l'identificazione precoce nella scuola dell'infanzia
4 premessa I disturbi del linguaggio (DSL) sono il predittore più affidabile della dislessia I bambini che presentano ancora alterazioni fonologiche dopo il compimento dei 4 anni hanno l 80% di probabilità di sviluppare DSA.
5 Misconoscimento del DSL Guasti della psicologia clinica italiana Eziopatogenesi relazionale Confusione tra disturbo di comunicazione e DSL Mancata preparazione dei pediatri Mancanza di preparazione degli insegnanti
6 Nessuno sa cos è il linguaggio La balbuzie è un disturbo del linguaggio? La dislessia è un disturbo del linguaggio? Come si manifesta alla scuola materna un disturbo del linguaggio? E alla scuola elementare? Cosa si può fare per rieducare un DSL?
7 Cos è il linguaggio La capacità (umana) di utilizzare un codice arbitario e convenzionale per esprimere, comunicare e rappresentare la realtà interna ed esterna. La caratteristica del linguaggio è la sua generatività: possibilità di realizzare un numero infinito di enunciati attraverso l impiego di un numero limitato di elementi e di regole di combinazione.
8 Cos è il linguaggio L attività generativa di impiego del codice viene anche detta attività di codifica e consiste nel combinare gli elementi del codice per interpretare e produrre enunciati significativi. La capacità di codifica è innata, ma l acquisizione del codice si sviluppa in tempi e in modi diversi nelle diverse componenti del sistema linguistico.
9 Linguaggio verbale - fonologia: l insieme delle regole che danno tutte le combinazioni fra i suoni per produrre le parole di una lingua - Sintassi: l insieme delle regole che danno tutte e solo le combinazioni possibili fra le parole per produrre le frasi di una lingua. - Lessico: l insieme delle parole usate da un individuo - Pragmatica: l insieme degli elementi che rendono il linguaggio verbale interpretabile in un contesto.
10 La fonologia È un sistema prescrittivo: è un insieme di regole da rispettare Si sviluppa a partire da: Capacità di discriminazione psico-acustica Capacità di categorizzazione fonetica Viene sviluppato in gran parte entro il 2 anno di vita Deve essere completato (prescrittività) entro il compimento dei 3 anni (con eventuali disturbi residuali, rotacismo e sigmatismo)
11 Sviluppo fonologico La pietra miliare della struttura fonotattica dell italiano è la sillaba piana CV (es. ma) Le prime parole che il bambino pronuncia sono formate dalla replicazione della sillaba piana (ma-ma pa-pa na-na) Successivamente la duplicazione viene variata e aumentano i suoni ti-to pa-ta no-na In una terza fase compaiono strutture sillabiche più complesse, come il gruppo CVC (es por-ta) o CCV (es. sca- in scala) Le combinazioni divengono più lunghe e complesse.
12 Disturbi del linguaggio Quando la capacità di codificare tutte, o alcune componenti del sistema linguistico si manifesta in ritardo, si sviluppa troppo lentamente o in maniera alterata, allora si parla di Disturbi del Linguaggio
13 Disturbo fonologico espressivo Si manifesta come un ritardo nell organizzazione della struttura fonotattica La sillaba piana persiste a lungo come unica struttura prodotta dal bambino Le parole con struttura complessa vengono ridotte a parole con sillabe piane torta [to:ta] barca [ba:ka] biscotto [bi to:to] vengono introdotte sostituzioni di suoni, inversioni di sillabe, o armonie consonantiche cane [tane] topo [poto] tappo [pa:po]
14 Disturbo fonologico espressivo L organizzazione sintattica della frase non è alterata, ma la morfologia grammaticale è omessa, o prodotta in modo scorretto La mamma toglie la scarpa al bambino [ma:ma toje ka:pa bi:bo] le bambine si siedono sulla panca [bi:be segono a:la pa:ka]
15 Disturbo fonologico espressivo Buona fluenza verbale con realizzazioni fonologiche spesso poco intelleggibili; errori fonemici stabili Prognosi benigna, in quanto evolve spontaneamente verso i 5 anni Conosciuto in passato come ritardo semplice di linguaggio
16 Che relazione esiste fra DSL e DSA??
17 Come evolve il disturbo fonologico espressivo? 4 aa. Realizzazioni poco intelleggibili 5 aa. Miglioramento della produzione verbale 6 aa. Difficoltà di analisi fonologica e di programmazione fonologica Diff. Di letto-scrittura 8 aa. Difficoltà di accesso lessicale
18 Il recupero illusorio (Scarborough and Dobrich s 1990) Rapido miglioramento del linguaggio verbale Raggiungimento del plateau Miglioramento lento delle competenze lessicali Convinzione della risoluzione del disturbo
19 Espressività del disturbo fonologico espressivo Processi fonologici alterati (linguaggio scarsam intelleggibile) Difficoltà di programmazione fonologica Difficoltà nei processi metafonologici Difficoltà di accesso lessicale Difficoltà di Utilizzo dei lessici speciali Difficoltà nei processi integrativi
20 Competenze metafonologiche Capacità di comparare, segmentare e discriminare parole presentate oralmente, sulla base della loro struttura fonologica (Bishop & Snowling 2004) Segmentazione fonemica Fusione fonemica Delezione del primo fonema Spoonerismo
21 Sviluppo delle competenze fonologiche (Mattingly 1978) Competenze fonologiche primarie Comprensione e produzione del linguaggio verbale Competenze fonologiche secondarie (competenze metafonologiche) attività non comunicative del linguaggio Letto-scrittura Rime, etc Grammatica
22 Sviluppo delle competenze metafonologiche Secondo Mattingly, per sviluppare competenze metafonologiche è richiesta un elevata competenza fonologica, che deve essere ben stabilizzata da almeno due anni. Se lo sviluppo fonologico deve essere completato entro i 3 anni, possiamo assumere che le competenze metafonologiche comincino a svilupparsi a partire dai 5 anni cosa accade allora al bambino con Disturbo fonologico che comincia a mostrare un linguaggio intelleggibile a 5 anni? Ha una elevata probabilità di sviluppare disturbi di apprendimento della letto-scrittura a causa dell immaturità delle competenze metafonologiche.
23 Cosa si può fare alla scuola dell'infanzia?
24 Cucina
25 Arte e immagine
26 Arte e immagine
27 Travestimenti
28 Cosa può fare la scuola dell infanzia? Sviluppare la capacità di identificazione dei bambini con difficoltà di linguaggio Organizzare laboratori linguistici con obbiettivi diversi a seconda delle età del bambini Collaborare con gli specialisti per avviare programmi di potenziamento e di recupero
29 Prova di ripetizione di parole È un indicatore affidabile per l'identificazione dei disturbi fonologici espressivi È un compito con buona flessibilità di impiego Parole fino ai 4 anni Non-parole ai 5 e 6 anni È un compito accessibile a tutti i bambini (vicino ad un compito naturale) Può essere concepito come un gioco
30 Prova di ripetizione Somministrazione rapida (4 min) Strumento utilizzabile da non specialisti Chiarezza della valutazione (si/no) Identificazione di una soglia discreta Replicabilità a distanza
31 Prova di ripetizione requisiti Lingua madre italiana Uguale provenienza regionale Assenza di significativi disturbi di articolazione (dislalie disprassie) Rallentare la produzione No sillabazione Indispensabile Suggerita Indispensabile Indispensabile indispensabile
32 Versione software Consente di standardizzare la presentazione degli stimoli Risposta si/no Immediato calcolo dello scoring
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