DISLESSIA:IDENTIFICAZIONE PRECOCE DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA
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- Brigida Poggi
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1 AID Sezione di PARMA, 17 aprile 2014 DISLESSIA:IDENTIFICAZIONE PRECOCE DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA Maria Carmela Valente Logopedista Neuropsicomotricista Docente scuola dell Infanzia Formatore AID Docente Gruppo Informatica per l Autonomia
2 I bambini che presentano ancora alterazioni fonologiche dopo il compimento dei 4 anni hanno l 80% di probabilità di sviluppare DSA. (Bishop, 1992; Stella, 2004)
3 LINGUAGGIO Capacità umana di utilizzare un codice arbitrario e convenzionale per esprimere, comunicare e rappresentare la realtà interna ed esterna.
4 LINGUAGGIO VERBALE FONOLOGIA: attinente ai suoni e alle loro combinazioni per produrre le parole di una lingua SINTASSI: che regola le combinazioni possibili fra le parole per produrre le frasi di una lingua LESSICO: insieme delle parole possedute da un individuo PRAGMATICA: insieme di elementi che rendono il linguaggio verbale interpretabile in un contesto
5 LINGUAGGIO COMPRENSIONE PRODUZIONE
6 LINGUAGGIO Struttura Uso Fonetica Fonologia Grammatica Semantica Segmentale Non segmentale Morfologia Sintassi Vocabolario Ritmo Intonazione Vocali altro Consonanti Luogo di articolazione Modo di articolazione
7 Le componenti del linguaggio non rappresentano aspetti indipendenti ma si sviluppano in modo sinergico attraverso fattori biologici e cognitivi che interagiscono sulla base di specifiche esperienze. E quindi possibile che il disturbo si presenti ad uno solo o a più livelli e che il disturbo ad un livello possa interagire e disturbare altri livelli linguistici.
8 Disturbo del linguaggio Quando la capacità di codificare tutte o alcune componenti del sistema linguistico si manifesta in ritardo si sviluppa troppo lentamente si sviluppa in maniera alterata
9 Disturbo Articolatorio Implica un incapacità o una difficoltà nella produzione di suoni linguistici dovuta generalmente ad un deficit organico o funzionale
10 Fonetica
11 Disturbi Specifici di Linguaggio (DSL) Disturbi della codifica fonologica, sintattica e lessicale che si manifestano in soggetti indenni da deficit cognitivi, neurologici o sensoriali e da difficoltà relazionali Disturbo di natura neurobiologica
12 La fonologia studia il sistema sonoro del linguaggio, come sono organizzati e rappresentati nella nostra mente i suoni delle parole (fonemi). Si sviluppa entro i 2 anni Si completa entro i 3 anni (con eventuali disturbi residuali, rotacismo e sigmatismo)
13 Disturbo Fonologico Si manifesta come una disfunzione neurolinguistica a livello fonologico della rappresentazione e organizzazione corticale del sistema linguistico.
14 Evoluzione del DISTURBO FONOLOGICO ESPRESSIVO 4 aa. Realizzazioni poco intelleggibili G. Stella 5 aa. Miglioramento della produzione verbale 6 aa. Difficoltà di analisi fonologica Diff. Di letto-scrittura 8 aa. Difficoltà di accesso lessicale
15 Scuola dell infanzia che cosa osservare Come e quanto il bambino comprende Come e quanto il bambino si esprime verbalmente Come il bambino usa in modo funzionale il linguaggio Le capacità logico-concettuali Le capacità mnemoniche e attentive Le abilità metafonologiche Le abilità visuo-spaziali La coordinazione oculo-manuale La motricità 15
16 Che cosa può fare la scuola? E importante iniziare già dalla scuola dell infanzia a intercettare queste difficoltà in modo da potenziare le competenze implicate e, di conseguenza, sostenere l autostima nell approccio agli apprendimenti. L organizzazione della programmazione didattica della scuola dell infanzia permette di proporre percorsi di giochi specifici per allenare queste abilità che non sono innate. 16
17 E fondamentale conoscere Il livello di acquisizione generale delle abilità metafonologiche Quali sono le finestre temporali, nel percorso scolastico, nelle quali il bambino apprende e consolida tali capacità.
18 È possibile effettuare monitoraggio e attività didattica mirata sui bambini con fattori di rischio nella scuola d infanzia, ma non è possibile prevedere con sicurezza l evoluzione dei singoli bambini.
19 SVILUPPO COMPETENZA FONOLOGICA Il bambino a 4 anni Inizia ad essere consapevole che le frasi si possono dividere in parole Dimostra interesse per i suoni della lingua Inizia a riconoscere i fonemi del proprio nome segnali premonitori Disturbo di linguaggio persistente Difficoltà nell imparare filastrocche Disinteresse verso i giochi di parole
20 SVILUPPO COMPETENZA FONOLOGICA Il bambino a 5 5,6 anni Riesce a dividere le parole in sillabe Riconosce un maggior numero di fonemi Identifica alcune lettere scritte (nome, vocali) Sente le rime e riesce a trovare una rima semplice segnali premonitori Difficoltà a : Dividere le parole in sillabe Ricordare ed imparare i suoni e i nomi delle lettere Riconoscere le lettere del proprio nome Discriminare e produrre rime Associazione tra un compito di denominazione visiva rapida ed insorgenza di un disturbo di lettura (Wolf e Obregon 1992)
21 Leggere non è solo decifrare ma capire, cogliere dei significati, dialogare direttamente con dei segni. Per arrivare a questo occorrono delle premesse che si ritrovano nelle attività ludiche infantili che stimolano funzioni ed abilità alla base di apprendimenti successivi. (Castelli, Mancinelli, Ramella )
22
23 LABORATORIO LINGUISTICO Spazio accogliente con punti di riferimento precisi allestito per il lavoro individuale e per attività di reciproco aiuto Ben visibili lettere nomi degli oggetti - numeri linea dei numeri scalette tabelle Supermercato Angolo per la manipolazione Banca delle parole
24 LABORATORIO LINGUISTICO Dai 3 anni centrato su percezione, discriminazione e produzione: discriminazione e riconoscimento di suoni (es. suoni onomatopeici; tombola dei suoni e rumori etc.) Giochi linguistici per favorire lo sviluppo prassicoarticolatorio, incrementare l'inventario fonetico e allungare la struttura sillabica (es.: canzoncine e filastrocche e ripetizione ritmata di sequenze di sillabe piane e complesse associate a giochi motori, etc.)
25 LABORATORIO LINGUISTICO Dai 4 anni centrato sulla parola e sulla frase Giochi di parole (es.: canzoncine e filastrocche che includono la memorizzazione sequenziale di vocaboli da ripetere, associati a gesti) Denominazione di figure e colori Enunciati di routine legate a situazioni di vissuto quotidiano
26 Consapevolezza fonologica imparare a riflettere sulla lingua indipendentemente dal significato identificare le componenti fonologiche (sillabe e fonemi) e saperle manipolare Il passaggio all'apprendimento della lingua scritta è quello in cui il bambino comprende che i grafemi rappresentano i suoni delle parole e che lettere e sillabe uguali possono formare parole diverse
27 Consapevolezza fonologica Globale
28 LABORATORIO METAFONOLOGICO consapevolezza fonologica globale A partire da 5 anni Discriminazione di suoni: discriminazine uditiva di coppie minime (topo/dopo Fino/vino) Classificazione: -Riconoscimento di rime -Riconoscimento di sillabe in parole diverse Es.: Raggruppare figure di parole con la prima sillaba uguale; Ricercare parole che iniziano con la stessa sillaba Domino delle parole con immagini (sillaba iniziale/finale) Fusione e segmentazione: Analisi e sintesi sillabica
29 Discriminazione di suoni DISCRIMINAZIONE UDITIVA DI COPPIE MINIME Ti dirò delle parole, devi dirmi se sono uguali o diverse (CANE-TANE / FARO FARO)
30 Classificazione RICONOSCIMENTO DI RIME
31 Classificazione RICONOSCIMENTO DI SILLABE IN PAROLE DIVERSE
32 Classificazione Riconoscimento sillaba iniziale
33 Analisi e sintesi SILLABICA segmentazione sillabica MARE = MA RE fusione sillabica PE - RA = PERA
34 riguarda le operazioni che coinvolgono i fonemi. Non è presente nei sistemi di scrittura non alfabetici. La Consapevolezza Analitica o Fonemica stenta a emergere nei soggetti con ritardo di apprendimento della lingua scritta. è un indicatore molto sensibile dell'avvenuta esposizione alle regole di codifica del sistema alfabetico
35 LABORATORIO METAFONOLOGICO consapevolezza fonologica analitica Segmentazione e fusione - Analisi e sintesi fonemica Manipolazione - Delezione sillabica (iniziale e finale) Classificazione cl.1^ primaria -Ricognizione e produzione di rime -Fluenza verbale (parole che iniziano per.) (Avviamento alla capacità di analisi fonemica, attraverso le vocali, con il supporto di immagini e canzoncine)
36 Riconoscimento fonema iniziale
37 Fusione e segmentazione FONEMICA sintesi e analisi fonemica Indovina qual è la parola che ti dico a pezzettini : C-A-N-E PERA OPPURE CANE P E R - A
38 Delezione sillaba (iniziale/finale) Consegna: «Ora ti dirò una parola, tu prova a dirmela senza la sua parte iniziale; prova ad esempio a dire CASA senza CA. Diventa SA. È tutto chiaro? Iniziamo.» È importante fare molti esempi per assicurarsi della comprensione del compito, così come ripetere ogni volta la consegna completa: consegna corretta: «Prova a dire CASA senza CA.» consegna non corretta: «Dimmi CASA senza il primo pezzettino... bravo!»).
39 Prove di FLUENZA FONEMICA Dimmi una parola che inizia con:
40 SCREENING metodologia di rilevazione che è in grado di predire un disturbo sulla base della presenza di un segno critico individuato in precedenza (Screening = Monitoraggio) Lo screening non pretende di evidenziare in modo inequivocabile un disturbo, ma piuttosto di individuare con un buon livello di attendibilità i soggetti a rischio di un determinato disturbo..
41 SCREENING permette di: riconoscere gli indicatori di rischio di DSA adottare misure didattiche adeguate al fine di favorire in modo ottimale lo sviluppo delle competenze implicate nell apprendimento della letto-scrittura e del calcolo. Queste attività richiedono formazione per i docenti e l uso/costruzione di strumenti, possibilmente in rete con gli operatori sanitari territoriali.
42 Strumenti per lo SCREENING Progetto «A scuola di dislessia» (AID, Fondazione Telecom Italia, MIUR ) formazione specifica di insegnanti "referenti DSA" di ogni ordine di scuola. Piattaforma E-Learning, "Screening e dislessia favorire lo sviluppo di competenze necessarie per organizzare formazione e screening efficaci nelle scuole.
43 Strumenti per lo SCREENING Per la rilevazione di difficoltà nella competenza metafonologica: CMF Valutazione delle competenze metafonologiche (Marotta-Trasciani-Vicari Ed. Erickson)
44 IPDA (Terreni, Tretti et al.,erickson) Questionario osservativo per l identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento Bambini dell ultimo anno della Scuola dell Infanzia 43 item divisi in due sezioni: ABILITÀ GENERALI: relative all idoneità all apprendimento in genere ABILITÀ SPECIFICHE relative ai prerequisiti della letto-scrittura e quelli della matematica
45 PRCR-2 PROVE DI PREREQUISITO PER LA DIAGNOSI DELLE DIFFICOLTÀ DI LETTURA E SCRITTURA (Cornoldi, Miato, Molin, Poli - Ed. OS - FI) Scuola dell infanzia e dei primi due anni della scuola primaria Indaga il livello di possesso dei prerequisiti specifici e di esecuzione dei processi parziali implicati nell attività di decodifica di lettura e scrittura Raggruppate in sei aree: Analisi visiva, Lavoro seriale da sinistra a destra, Discriminazione uditiva e ritmo, Memoria uditiva sequenziale e fusione uditiva, Integrazione visivo-uditiva, Globalità visiva
46 CoPS 4-8 (Coop Anastasis, Bologna). CoPS, Cognitive Profiling System (sistema per tracciare il profilo cognitivo), è un metodo interamente computerizzato per la valutazione psicometrica dei bambini in età compresa tra i 4 e gli 8,11. Offre un quadro completo di quelli che sono i livelli d acquisizione delle abilità che sottendono il processo di apprendimento (memoria, apprendimento associativo visivo e verbale, discriminazione, abilità metafonologiche) Fornisce indicazioni su come potenziare, attraverso l intervento didattico, le funzioni in cui il bambino risulta più carente. Sviluppato in Gran Bretagna nel 1996 validato in Italia (Laura Landi, G. Stella) CoPs
47 SR 4-5 prove per l inidividuazione abilità di base nel passaggio sc. Infanzia sc Primaria (Zanetti, Miazza ed. Erickson) APCM protocollo per la valutazione delle Abilità Prassiche e delle Coordinazione Motoria da 3 a 8 aa.(sabbadini Jurato ed. Springer) BIN 4-6 Batteria per la valutazione dell'intelligenza numerica da 4 a 6 aa (Molin Poli Lucangeli ed Erickson)
48 PAPPAGALLO (Ripetizione P/NP) (Dispaldro, Benelli, Marcolini e Stella, 2008 ed. Giunti) Costruito per il pediatra: - semplice da somministrare - breve - affidabile Software: facilita la standardizzazione Prova: ripetizione di parole ( gioco del pappagallo ) Materiale: lista di 16 parole reali (real words) e di 16 non parole (non-words) Forma: cartone animato Personaggi: - pappagallo colorato di nome Cocco: mostra il compito di ripetizione (addestramento) - Bambino: propone le parole da ripetere
49 COME INIZIARE?
50 IL RITMO
51 INIZIAMO DAI NOMI MARCO ANDREA MARGHERITA ANAS MIRCO SIMONE SIMONA
52 NOMI LUNGHI E CORTI CA SA MA TI TA TE LE FO NO PON TE
53 GRAZIE PER L ATTENZIONE Maria Carmela Valente
Scuola infanzia e primaria di Mortara(PV), 14 giugno 2012
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