IL TARIFFARIO PROFESSIONALE DI ORIENTAMENTO DELL ASSOCIAZIONE ENOLOGI ENOTECNICI ITALIANI (ASSOENOLOGI)

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1 IL TARIFFARIO PROFESSIONALE DI ORIENTAMENTO DELL ASSOCIAZIONE ENOLOGI ENOTECNICI ITALIANI (ASSOENOLOGI) PRIMA DI PRESENTARE LE PARTI CHE COMPONGONO IL TARIFFARIO VIENE RIPORTATO IL REGOLA- MENTO DI APPLICAZIONE CHE DISCIPLINA IL DOCUMENTO FISSANDO DIRITTI E DOVERI DI OGNI ASSOCIATO. IL TARIFFARIO, VARATO NEL 1999, È STATO AGGIORNATO E APPROVATO DAL CONSI- GLIO DI AMMINISTRAZIONE IN DATA 15 FEBBRAIO ESSO È COMPOSTO DA QUATTRO PRINCIPALI SEGMENTI: LEGISLATIVO, ANALISI, ENOLOGIA, VITICOLTURA, SCHEMATIZZATI ANCHE ATTRAVERSO UNA SERIE DI PRATICHE TABELLE. IL REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE PREMESSA Il Tariffario professionale di orientamento ed il Codice deontologico della nostra Associazione nazionale di categoria sono stati aggiornati a inizio 2007 grazie al qualificato lavoro profuso dalla commissione nominata dal consiglio nazionale, presieduta dall enologo Luigi Cigaia. Le stesure approvate dall Assemblea generale dei soci sono quelle attualmente in vigore che per comodità riportiamo negli articoli seguenti. ARTICOLO 1 Oggetto. Le prestazioni professionali dell enologo sono orientate secondo le modalità e nelle forme definite negli Allegati al presente Regolamento. Gli Allegati costituiscono il Tariffario professionale di orientamento dell Associazione enologi enotecnici italiani (di seguito Tariffario) e sono parte integrante del Regolamento. ARTICOLO 2 Campo di applicazione. Le norme del presente Regolamento costituiscono un orientamento per tutti gli iscritti all Assoenologi (enologi o enotecnici e non), di seguito, per brevità ed importanza numerica, denominati l enologo e l enotecnico. Si consiglia all enologo ed all enotecnico di determinare il proprio compenso secondo le seguenti modalità: a) Tariffa oraria; b) A percentuale; c) A tabella; d) Preconcordato; e) Misto. ARTICOLO 3 Deroghe agli orientamenti tariffari. L enologo o l enotecnico possono derogare ai parametri di valutazione di cui al presente Tariffario nei casi in cui la prestazione professionale si caratterizza per continuità o per l apporto di competenze e/o lavorazioni particolari. In questi casi, nelle modalità di determinazione del compenso, si suggerisce quello preconcordato. ARTICOLO 4 Formalità dell incarico professionale. L incarico professionale deve essere conferito in forma scritta. Nell atto di accettazione dell incarico l enologo e l enotecnico devono indicare le modalità di determinazione del compenso. ARTICOLO 5 Revisione ed adeguamento del Tariffario. L Associazione enologi enotecnici italiani procederà, alla revisone ed adeguamento del Tariffario professionale di orientamento orientativamente ogni tre anni e comunque sulla base delle indicazioni date dal Consiglio nazionale. I correttivi agli Allegati saranno pubblicati su L Enologo, l organo ufficiale di stampa dell Associazione. STRUTTURA E SCHEMATIZZAZIONE Entrando quindi nel merito della questione, si sono fissate cinque possibilità di calcolo dell onorario: tariffa oraria, a percentuale, a tabella, preconcordato, misto (esempio: tariffa oraria più percentuale, oppure tabella più percentuale). Si sono quindi suddivise le possibili prestazioni in quattro segmenti: legislativo e/o burocratico; analisi fisiche-chimiche-microbiologiche-sensoriali; consulenza enologica; consulenza viticola. Ognuno di tali segmenti è accompagnato da più Allegati che comprendono le principali prestazioni possibili. Si è scelta questa via perché ritenuta più elastica nell essere aggiornata visti i continui mutamenti del settore soprattutto sotto l aspetto burocratico. Gli Allegati quindi non sono altro che un elenco di pratiche e prestazioni divise per la loro importanza in fasce. CALCOLO DELL IMPORTO Entriamo ora nel cuore del calcolo. Nelle colonne verticali degli schemi (griglie) troviamo i 5 tipi di calcolo e nelle colonne orizzontali le varie prestazioni, singole o raggruppate in fasce le meno importanti. Importantissimo da sottolineare è che gli importi proposti si riferiscono al minimo fatturabile per la prestazione. Si potrà uscire da questo vincolo solo con il preconcordato che però, è bene precisare, coinvolge prestazioni particolari vuoi per il volume o la continuità, vuoi per l importanza e la responsabilità. Come già detto nel Regolamento è indispensabile lasciare traccia scritta

2 ONORARI SUGGERITI A. Tariffa oraria: in relazione al tempo impiegato ( /ora 57,00). L elemento preminente è il tempo; le frazioni di ora si consiglia di calcolarle per intero; la prestazione ad ora non dovrebbe essere inferiore all eventuale onorario a tabella. B. A percentuale: sul valore del premio, contributo o rimborso o valore del bene. C. A tabella: tariffe fissate periodicamente dall Assoenologi. D. Preconcordato: stipula di un contratto firmato da tutte le parti coinvolte, indispensabile qualora il coinvolgimento del tecnico sia di proporzioni elevate per il volume o durata del lavoro e/o importanza e difficoltà dello stesso e/o per la particolare competenza richiesta e/o per la particolare responsabilità da assumere. Il contratto potrà essere stipulato a forfait in maniera adeguata all importanza della prestazione ed al IL TARIFFARIO ONORARI RIMBORSI E PRESTAZIONI decoro della professione, anche in deroga alle tariffe minime consigliate a tabella. E. Misto: ad esempio tariffa oraria più percentuale, oppure tabella più percentuale. Onorario minimo consigliato fatturabile 57,00. Prestazione fuori servizio da un orario normale di lavoro: maggiorazione del 20%. Prestazione fuori sede oltre i 30 km: maggiorazione pari al rimborso spese. Le prestazioni e gli onorari si intendono al netto di Iva e di eventuali contributi previdenziali. RIMBORSI SPESE A. Ferroviarie, aeree, ricerche, certificati, bolli, tasse, disegni, carte legali e quant altro necessario per l espletamento dell incarico ricevuto. Sistema del conteggio a piè di lista. B. Veicoli: consigliato 1/3 del costo delle prestazioni eseguite, sia per migliorare la nostra professionalità e servizio, sia per dare una base tangibile all applicazione del nostro Tariffario. Con il Tariffario professionale si è tutelato anche l enologo nell esercizio della sua professione, ma si è anche cercato di dare dei diritti al committente: - compilazione di un preventivo; - documentazione firmata attestante l opera del tecnico (obbligatoria per dare validità all onorario di categoria), tipo relazioni scritte, relazioni o certificati di analisi, trattamenti eseguiti e prodotti usati, descrizione o scheda organolettica. del carburante per chilometro percorso e rimborso ore di viaggio andata e ritorno (applicazione onorario a tariffa oraria). C. Diritto di chiamata: quantificabile ad 1 ora dell onorario a tariffa oraria. DIRITTI DEL COMMITTENTE - Su richiesta, compilazione di un preventivo. - Su richiesta, documentazione firmata attestante l opera del tecnico (utile per dare validità e certezza all onorario di Categoria), tipo relazioni scritte, relazioni o certificati d analisi, trattamenti eseguiti e prodotti usati, descrizione o scheda organolettica dei vini, ecc.. PRESTAZIONI A SEGMENTI - Legislativo e/o burocratico. - Analisi fisiche/chimiche/microbiologiche/sensoriali. - Enologia. - Viticoltura. SEGMENTO LEGISLATIVO GLI ALLEGATI ALLEGATO FASCIA A Onorario suggerito a forfait 16,00 1. Denuncia fermentazioni spontanee 2. Denuncia perdite e distruzioni rilevanti di prodotti vinosi 3. Denuncia cessazione attività all I.C.Q. 4. Denuncia cessazione attività all A.S.L. 5. Denuncia cessazione attività all U.T.F. 6. Denuncia cessazione attività alla C.C.I.A.A. per Albo Imbottigliatori 7. Denuncia all I.C.Q. vini avariati e/o alterati e/o composizione anomala 8. Comunicazione all I.C.Q. di avvenute denaturazioni di prodotti vinosi 9. Denuncia produzione feccia 10. Comunicazione preventiva estrazione anticipata vini novelli da cantina 11. Denuncia una tantum dolcificazioni, acidificazioni e disacidificazioni 12. Dichiarazioni preventive di dolcificazione 13. Denuncia una tantum produzione frizzanti 14. Denuncia una tantum produzione spumanti 15. Comunicazioni preventive di elaborazione vini spumanti 16. Comunicazione per richiesta declassamento vini Doc e Docg 17. Denuncia autoclavi all I.S.P.E.S.L. 18. Richiesta per il prelievo di campioni ai fini dell esame chimico-fisico ed organolettico dei vini Doc e Docg 19. Comunicazione a U.T.F. o I.C.Q. variazioni Planimetria di cantina 20. Comunicazioni previste dal piano dei controlli dei consorzi di tutela Doc e Docg (ove presente) 21. Comunicazioni previste dal piano dei controlli delle C.C.I.A.A. per i vini Doc e Docg (ove presente) 22. Comunicazione introduzione anidride

3 carbonica negli stabilimenti di produzione vini Spumanti e/o Frizzanti 23. Versamento per diritto annuale di licenza all U.T.F. 24. Comunicazione perdite e superi oltre l 1,5% riferiti alla denuncia di giacenza annuale 25. Denuncia delle uve Doc (Cad.) 26. Denuncia delle uve Igt (per modello) 27. Compilazione attestati F1 e simili 28. Vidimazione registri a mezzo delega 29. Compilazione bolle di accompagnamento 30. Riclassificazione vini ALLEGATO FASCIA B Onorario suggerito a forfait 64,00 1. Comunicazione inizio attività all I.C.Q. 2. Iscrizione Albo imbottigliatori alla C.C.I.A.A. 3. Autorizzazione sanitaria per mezzi di trasporto 4. Autorizzazione sanitaria per i locali e gli impianti atti alla produzione, manipolazione, detenzione e vendita sostanze alimentari, vini compresi 5. Richiesta all I.C.Q. attestati di assolvimento prestazioni viniche e similari 6. Prospetto annuale riepilogativo della produzione e della movimentazione dei prodotti soggetti ad accisa 7. Compilazione distinta mensile delle partite oggetto di trasferimenti iutracomunitari all U.T.F. 8. Redazione e stipula contratti per lavorazione vini ed imbottigliamento presso terzi 9. Redazione e stipula contratti per affitti locali ed attrezzature presso terzi 10. Conteggi e controllo prestazioni viniche 11. Comunicazione all U.T.F. del bilancio annuale e di materia e dei consumi energetici 12. Analisi tecnica di documentazione riferita a verbali di constatazione e di sequestro giudiziario emessi da autorità competenti 13. Controllo e verifica etichettatura/confezionamento 14. Comunicazione annuale dell imbottigliato vini Igt/Doc/Docg da presentare c/o C.C.I.A.A. ALLEGATO FASCIA C 1. Iscrizione all U.T.F. per deposito fiscale e licenza fiscale 2. Richiesta autorizzazione agli scarichi e smaltimento dei rifiuti di cantina 3. Denuncia annuale rifiuti alla C.C.I.A.A. 4. Denuncia giacenze e bilancio annuale 5. Dichiarazione di raccolta uva 6. Dichiarazione di raccolta uva e produzione vinicola 7. Scritti difensivi inerenti a verbali di constatazione e di sequestro giudiziario emessi da autorità competenti 8. Tenuta e/o controllo registri di cantina 9. Consulenza tecnico-legislativa 10. Stoccaggi 11. Pratiche per gli arricchimenti 12. Pratiche distillazioni prodotti vinosi 13. Predisposizione manuale Haccp 14. Denuncia Taratura vasi vinari NOTE Quanto non previsto nei precedenti punti viene stabilito per analogia. SCHEMA SEGMENTO LEGISLATIVO Fascia A 16,00 Fascia B 64,00 Fascia C n ,00 Fascia C n ,00 Fascia C n ,00 Fascia C n. 4 45,00 Fascia C n. 5 64,00 Fascia C n. 6 64,00 Fascia C n. 7 64,00 Fascia C n. 8 Fascia C n. 9 Fascia C n. 10 Fascia C n ,00 Fascia C n. 12 Fascia C n ,00 Fascia C n. 14 = non previsto a tabella Le tariffe a tabella sono indicative per cantine di fascia medio/piccola, indicativamente sino a hl.

4 ALLEGATO FASCIA A 1. Alcol all ebulliometro 2. Massa volumica e/o densità 3. Titolo alcolometrico effettivo 4. Zuccheri riduttori 5. Acidità volatile 6. Acidità totale 7. Anidride solforosa totale 8. Anidride solforosa libera 9. ph elettrometrico 10. Alcalinità delle ceneri 11. Anidride carbonica, sovrapressione 12. Ione ferrocianuro 13. Ferrocianuro ferrico 14. Feccia, percentuale 15. Grado rifrattometrico 16. Grado Babo 17. Grado Baumè ALLEGATO FASCIA B 1. Zuccheri totali 2. Ceneri 3. Aldeide acetica 4. Acetato di etile (escluso grado alcolico) 5. Alcol metilico (escluso grado complessivo) 6. Potassio 7. Sodio 8. Calcio 9. Magnesio 10. Litio 11. Rame 12. Ferro 13. Zinco 14. Acido sorbico SEGMENTO ANALISI CAPITOLO I 15. Cloruri 16. Prolina 17. Numero di Formolo 18. Azoto ammoniacale 19. Azoto proteico 20. Acido tartarico 21. Acido L(-) malico 22. Acido L(+) lattico 23. Acido citrico 24. Acido succinico 25. Acido ascorbico 26. Glucosio 27. Fruttosio 28. Polifenoli totali met. UV 29. Polifenoli totali met. Folin-Ciocalteu 30. Flavonoli reagenti con Vanillina 31. Tannini totali 32. Antociani 33. Catechine 34. Intensità colorante e/o tono di colore 35. Indice di gelatina 36. Indice HCL 37. Indice di etanolo 38. Indice PVPP 39. Lieviti, n. colonie 40. Batteri, n. colonie 41. Stabilità proteica (Bentonite minima aggiungibile) 42. Ricerca perossidi tappi sughero ALLEGATO FASCIA C 1. Anidride carbonica dosaggio 2. Piombo 3. Potassio ferrocianuro, massimo precipitabile CAPITOLO II - ANALISI SENSORIALI NOTE - Quanto non previsto nei precedenti punti viene stabilito per analogia 4. Acido cianidrico 5. Acido galatturonico 6. Acido gluconico 7. Nitrati 8. Solfati 9. Fosfati 10. Azoto totale 11. Glicerina 12. Acido D(-) lattico 13. Acido D(+) malico 14. Procianidine 15. Somma alcoli superiori (escluso grado alcolico) 16. Esame microscopico del sedimento 17. Esame chimico del sedimento 18. Esanolo 19. Acidi volatili 20. Sostanze volatili 21. Acido Alfa-Chetoglutarico 22. Acido piruvico 23. Idrossimetilfurfurolo 24. Butilenglicole 25. Dietilenglicole 26. Pentosi 27. Pectine 28. Deviazione polarimetrica 29. Ossigeno 30. Maturità fenolica uve rosse 31. Test di filtrabilità ALLEGATO FASCIA D 1. Saccarosio 2. Estratto totale netto 3. Anidride solforosa molecolare 4. Potassio massimo precipitabile 5. Compilazione di un certificato CAPITOLO I - SCHEMA SEGMENTO ANALISI Fascia A 9,00 Fascia B Fascia C 21,00 Fascia D 6,50 La fascia D si riferisce ai soli calcoli perché si utilizzano risultati di analisi già elencate nelle fasce precedenti.

5 CAPITOLO II - SCHEMA SEGMENTO ANALISI Analisi sensoriali 15,50 Nota: - I metodi usati per le analisi da certificare sono quelli di riferimento ufficiali CEE o, se non previsti, quelli consigliati dall O.I.V. Per le analisi ai fini della consulenza enologica i metodi sono usualmente quelli CEE. SEGMENTO ENOLOGIA SCHEMA DI LAVORO PER I PARAMETRI DI VALUTAZIONE ORIENTATIVI DELLE PRESTAZIONI PROFESSIONALI PUNTO 1 Vinificazione. Comprende tutte le operazioni di vinificazione tradizionali in uso nella zona (in bianco, rosso, rosato), dall introduzione dell uva all ottenimento del vino finito, sino al termine della fermentazione alcolica; nel caso di mosti, mosti-vini, ecc. per termine delle operazioni si intende l ottenimento di un prodotto illimpidito e/o adatto alla futura conservazione. PUNTO 2 Conservazione e affinamento. Comprende le operazioni atte alla buona conservazione del prodotto, incluse le fasi di affinamento, eventuale fermentazione malolattica e stoccaggio. PUNTO 3 Condizionamento ed imbottigliamento. Comprende le fasi di preparazione del prodotto fino al condizionamento/imbottigliamento finale, in funzione delle richieste del cliente; rientreranno in tale punto le eventuali operazioni di trattamento, stabilizzazione, taglio, microfiltrazione, e quant altro ritenuto necessario. Nota: La somma dei primi tre punti, può portare al completamento di un ciclo di produzione tradizionale, con l ottenimento di prodotti pronti per la collocazione in un mercato normale. PUNTO 4 Tecniche particolari. Comprende le operazioni tecniche volte all ottenimento di vini considerati prodotti di nicchia o speciali, da collocare in genere sulla fascia di mercato più elevata. Sono da includere in questa sezione le operazioni di vinificazione innovative di una certa difficoltà ed impegno tecnico, le consulenze per seguire il ciclo produttivo per rifermentazioni in bottiglia e autoclave (surlì, frizzanti, spumanti), di spumanti metodo classico, vini speciali (liquorosi, passiti, ecc.), prove di microvinificazione, ed in generale dei vini ad alto valore aggiunto, anche con durata di processo superiore all anno. Rientrano nelle tecniche particolari speciali lavorazioni quali l ottenimento di distillati, la produzione di aceti e quant altro riferito a prodotti direttamente o indirettamente connessi al settore vitivinicolo. PUNTO 5 Organizzazione aziendale. Comprende la fase di gestione produttiva generale aziendale (organizzazione del personale, coordinamento della produzione in funzione delle commesse, rapporti con eventuali altri professionisti, aggiornamento tecnologico di cantina, rapporti con i fornitori, comunicazione, marketing, immagine e commercializzazione, ecc.). PUNTO 6 Perizie di valutazione vini. Comprende l attività di perizia su prodotti vinosi e simili o derivati, effettuata a scopi commerciali. PUNTO 7 Perizie assicurative. Comprende l attività di perizia svolta a scopi assicurativi; comporta la stesura e consegna al cliente del certificato di perizia. PUNTO 8 Valutazione sui macchinari ed attrezzature. Comprende l attività di perizia su macchinari ed attrezzature, siano essi nuovi od usati, volta a valutarne il valore e/o la corrispondenza alle necessità del committente. PUNTO 9 Assistenza impiantistica. Comprende l attività volta alla scelta di nuovi sistemi tecnologici e/o nuove strutture e/o al miglioramento delle attuali. PUNTO 10 Contributo economico-commerciale. Potrà essere corrisposta al professionista una somma volta a riconoscere i significativi vantaggi di natura economico-commerciale apportati al committente. Tale somma aggiuntiva, potrà essere calcolata o a percentuale sull incremento di fatturato del cliente, o concordata a forfait al raggiungimento di determinati obiettivi. Il sistema di conteggio va inserito e specificato nel contratto preconcordato. NOTE Quanto non previsto nei precedenti punti viene stabilito per analogia.

6 SCHEMA SEGMENTO ENOLOGIA Punto 1 Punto 2 Punto 3 Punto 4 Punto 5 Punto 6 Punto 7 Punto 8 Punto 9 Punto 10 CONSULENZA TECNICA IN / HL PER: Fino ad hl hl hl hl Oltre hl Lavorazioni quota hl. effettivi quota hl. > quota hl. > quota hl. > quota hl. > fissa x fissa x fissa x fissa x fissa x 1 Vinificazione 1.060,00 1, ,00 1, ,00 0, ,00 0, ,00 0,27 2 Conservazione (valori per anno o frazione) 530,00 1, ,00 0, ,00 0, ,00 0, ,00 0,21 3 Condizionamento ed imbottigliamento 800,00 1, ,00 1, ,00 0, ,00 0, ,00 0,24 4 Tecniche particolari 5 Organizzazione aziendale Es. per hl segmento vinificazione: quota fissa quota variabile (calcolata su > hl. = hl. x 1,05) = CONSULENZA TECNICA A PERCENTUALE (%) PER: Fino a 5.000* da 5.001* da * da * Oltre * a * a * a * 6 Perizie di valutazione vini sul costo del vino in oggetto 1,5 1,2 1 0,8 0,6 7 Perizie assicurative sul costo del bene in oggetto 3 3 2,5 2,5 2 8 Valutazione sui macchinari / attrezzature sul loro valore ,5 1,5 9 Assistenza impiantistica 3 3 2,5 2, Contributo economico-commerciale Legenda: * euro Tutte le tariffe di cui sopra, s'intendono come minimi, a cui vanno aggiunte le analisi indispensabili per le valutazioni o concordate preventivamente col cliente

7 SEGMENTO VITICOLTURA CAPITOLO I: GESTIONE IMPIANTI FUTURI ALLEGATO FASCIA A1 Progettazione dell impianto a) Indicazione sulla più idonea sistemazione del terreno; b) Indicazione sul drenaggio; c) Prelievo del terreno per analisi; d) Piano di concimazione di fondo; e) Esame del preventivo di costo di diversi impianti; f) Scelta della forma di allevamento; g) Scelta varietale (clone e portainnesto) in funzione delle caratteristiche del terreno e delle esigenze aziendali; h) Indicazioni sul sesto di impianto delle viti, dei pali e del tipo di materiale da impiegare; i) Indicazione sul tipo di impianto irriguo; j) Indicazioni sulle ditte che forniscono i materiali di impianto. ALLEGATO FASCIA A2 Assistenza in fase di realizzazione dell impianto a) Controllo della corretta sistemazione del terreno; b) Controllo dei drenaggi; c) Controllo corretta messa a dimora dei pali; d) Controllo corretta messa a dimora delle viti; e) Indicazioni sulla miscela di essenze per l inerbimento adatta alle caratteristiche pedoclimatiche. ALLEGATO FASCIA A3 Assistenza in fase di allevamento delle viti giovani e adulte a) Prelievo terreno per analisi; b) Piano di concimazione chimico ed organico; c) Diagnosi e terapia di eventuali carenze di macro e microelementi osservate durante la stagione vegetativa nei vigneti; d) Consigli nelle varie pratiche agronomiche (operazioni colturali del terreno, individuazione del momento ideale per gli interventi irrigui, indirizzi sulla meccanizzazione, ecc.); e) Indicazioni relative alla difesa contro crittogame, insetti ed acari gestita con criteri riferibili alla lotta integrata (principi attivi ed epoche di intervento); f) Indirizzi per le potature invernali ed estive; g) Indirizzi di spollonatura estiva per una corretta formazione del cordone produttivo. CAPITOLO II - GESTIONE DEI VIGNETI ESISTENTI ALLEGATO FASCIA B1 Definizione del sistema di allevamento a) Indicazioni sulle modifiche da apportare agli impianti esistenti per una futura razionale gestione meccanica; b) Definizione dei sistemi di allevamento più idonei per una produzione di uve di qualità e verifica in azienda delle modifiche che si intendono effettuare. ALLEGATO FASCIA B2 Controllo ed eventuale correzione delle potature invernali a) Visite durante il periodo di potatura per il controllo delle modalità di esecuzione delle potature di produzione con consigli su pratiche ed accorgimenti atti a mantenere o raggiungere un giusto equilibrio vegeto-produttivo dei vigneti; b) Indicazioni su sistemi di potatura mirati ad una riduzione della diffusione di malattie facilitate da potature sbagliate (mal dell esca ed eutipiosi); c) Studio di una possibile meccanizzazione della potatura invernale, con analisi dei tipi di macchine più idonee all azienda in oggetto, calcolo dei tempi, dei costi e della qualità di una eventuale potatura meccanica eseguibile in azienda. ALLEGATO FASCIA B3 Concimazioni di produzione a) Studio di una ottimale concimazione di produzione dei vigneti, in funzione della vigoria riscontrata in campo, delle produzioni e concimazioni degli anni scorsi ed eventualmente delle analisi dei terreni; b) Scelta del tipo di concime idoneo alle esigenze dell azienda (mezzi di distribuzione, manodopera disponibile, periodo di distribuzione); c) Concimazione differenziata per le varie cultivar nei vari appezzamenti; d) Studio di un programma di esecuzione di prelievi di terreno e fogliari e successive analisi, per avere in alcuni anni un valido strumento di conoscenza pedologica e dello stato nutrizionale dei vari vigneti; e) Eventuali interventi di concimazione fogliare qualora necessiti. ALLEGATO FASCIA B4 Definizione del sistema di allevamento a) Studio preventivo di una linea di difesa idonea, considerando le problematiche e le esigenze dell azienda stessa; b) Controllo dello stato sanitario della vegetazione e dell uva; c) Scelta dei momenti di intervento e dei principi idonei per una corretta lotta integrata, nel rispetto dell ambiente, dell operatore e del consumatore (rilascio di ricetta per ogni trattamento con indicazioni delle dosi e volumi di acqua da impiegare). ALLEGATO FASCIA B5 Controllo delle varie pratiche culturali estive a) Valutazione di interventi di spollonatura; b) Individuazione del momento idoneo e delle modalità di esecuzione della potatura verde estiva con studio delle macchine più adatte per tale operazione; c) valutazione di interventi di legatura dei tralci; d) Valutazione di una corretta gestione del suolo: lavorazioni, inerbimenti, pacciamatura, controllo delle infestanti, diserbo. ALLEGATO FASCIA B6 Gestione del suolo a) Valutazione di interventi per regolare la regimazione idrica dei terreni vitati (ripuntature, drenaggi); b) Valutazione di una corretta gestione del suolo: lavorazioni, inerbimenti, pacciamatura, controllo delle infestanti.

8 ALLEGATO FASCIA B7 Valutazione del momento ideale di vendemmia a) Controllo dell epoca di vendemmia e dell eventuale uso delle macchine; b) Consigli sui diversi tipi di vendemmiatrici e studio delle macchine più adatte per la Vostra azienda; c) Assistenza in fase di utilizzo delle vendemmiatrici. ALLEGATO FASCIA B8 Studio di convenienza economica di gestione completa a macchina dei vigneti CAPITOLO III - PRATICHE E DENUNCE ALLEGATO FASCIA C1 a) Redazione ed aggiornamento scheda anagrafica all Ispettorato provinciale dell agricoltura; b) Iscrizione Camera Commercio Vigneti. ALLEGATO FASCIA C2 a) Domanda di estirpo e reimpianti. ALLEGATO FASCIA C3 a) Controllo e taratura delle irroratrici; b) Relazioni tecnico-agronomiche; c) Perizie per risarcimento danni causati alla vite. ALLEGATO FASCIA C4 Pratiche inerenti contributi agricoli. ALLEGATO FASCIA D1 a) Stesura di progetti per nuovi impianti; b) Preventivi di spesa con computo metrico estimativo per nuovi impianti; c) Campionamento e diagnostica fogliare per specie arboree; d) Raccolta ed elaborazione dati tecnici per coadiuvare alcuni lavori sperimentali con Università, Istituti Tecnici ed Enti Sperimentali; e) Studio per ambientamento di cloni in CAPITOLO IV - PRESTAZIONI VARIE ambiente italiano e verifica risultati di vinificazione; f) Predisposizione, direzione ed esecuzione del piano di assistenza nelle prove di potatura meccanizzata e meccanica; g) Esecuzione di un piano di controllo sui danni estetici ed economici degli insetti e degli acari sulla vite; h) Predisposizione, coordinamento ed esecuzione di indagini sulle perdite di prodotto derivanti dall uso di diverse vendemmiatrici su varie forme di allevamento e su varie cultivar; i) Redazione, predisposizione, direzione e realizzazione di piani di zonazione del territorio a vocazione viticola, ai sensi dell Art. 4 Reg. (Cee) 822/87; j) Gestione tecnica ed amministrativa di aziende agricole. NOTE Quanto non previsto nei precedenti punti viene stabilito per analogia. CAPITOLO I - GESTIONE IMPIANTI FUTURI - SCHEMA SEGMENTO VITICOLTURA Fascia A1 Fascia A2 Fascia A3 CAPITOLO II - GESTIONE DEI VIGNETI ESISTENTI - SCHEMA SEGMENTO VITICOLTURA Fascia B1 Fascia B2 Fascia B3 Fascia B4 Fascia B5 Fascia B6 Fascia B7 Fascia B8

9 CAPITOLO III - PRATICHE E DENUNCE - SCHEMA SEGMENTO VITICOLTURA Fascia C1 32,00 Fascia C2 69,00 Fascia C3 159,00 Fascia C4 265,00 CAPITOLO IV - PRESTAZIONI VARIE - SCHEMA SEGMENTO VITICOLTURA Fascia D1

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