KIT ENZIMATICI E COLORIMETRICI STEROGLASS
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- Caterina Di Pietro
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2 KIT ENZIMATICI E COLORIMETRICI STEROGLASS STEROGLASS ACCESSORI 4841 ACIDO ACETICO E' un prodotto di ossidazione dell'alcol etilico, e rappresenta circa il 95% dell'acidità volatile. L'acidità volatile fornisce ragguagli sullo stato di salute di un vino, eventuale retaggio di malattia, vinificazione sbagliata o conservazione difettosa. La concentrazione ottimale varia da 0,2 a 0,7 g/l (limite legale circa1 g/l, dipende dal grado alcolico). Il metodo analitico tradizionale, per distillazione in corrente di vapore, non è automatizzabile e più lungo da eseguire rispetto al metodo enzimatico. -5x20ml -5x20ml liquido -10x10ml ACIDO ASCORBICO L'acido L-ascorbico è un composto organico presente in natura con proprietà antiossidanti ampiamente utilizzato dall'industria alimentare per prevenire le ossidazioni delle frazioni aromatiche e coloranti di varie bevande come vini, mosti, succhi, ecc... In particolare in Enologia il suo utilizzo impedisce la casse ferrica e, specialmente nei vini bianchi, contribuisce in maniera importante al miglioramento organolettico. ACIDO CITRICO Acido organico spontaneamente presente nel vino. Contribuisce alla formazione dell'acidità totale, e possiede la proprietà di coinvolgere il ferro ferrico in un anione complesso solubile. L'analisi si effettua per determinarne la concentrazione presente e valutare eventuali aggiunte per raggiungere il livello di acidità totale desiderato. Il test tradizionale è quello enzimatico (molto semplice) o in HPLC (più complesso). Altri metodi sono quasi impraticabili date le difficoltà di preparazione del campione. Per la semplicità d'esecuzione viene inserito nei laboratori enologici in pacchetti d'analisi. -5x20ml -10x10ml liquido ACIDO D-LATTICO Acido organico che ha origine da rifermentazioni anomale per decomposizione degli zuccheri fermentiscibili in presenza di batteri eterolattici. E' un indice negativo perché dà luogo, a livello sensoriale, al sentore di spunto lattico. L'analisi effettuata durante e dopo la fermentazione alcolica ne indica il corretto evolversi. L'unico metodo analitico praticabile è quello enzimatico in quanto anche l'analisi in HPLC senza colonna chirale non riesce ad evidenziarlo specificatamente. ACIDO L-LATTICO Acido organico che ha origine dalla fermentazione malo-lattica (trasformazione dell'acido L-malico in acido Llattico). Lo si determina all'inizio della fermentazione malo lattica per vedere se l'inoculo di ceppi batterici ha portato alla partenza della fermentazione stessa. E' importante anche durante ed al termine della rifermentazione per verificarne il corretto evolversi (1 grammo di acido L-malico dà origine a 0,6 grammi di acido L-lattico). Disponibile in confezione 2x50ml liquido ACIDO GLUCONICO Acido organico derivato dal glucosio per ossidazione della funzione aldeidica provocata da un enzima molto diffuso tra le muffe. L'analisi effettuata sulla materia prima, sul mosto e sul vino in fase di acquisizione è importantissima per valutarne la corretta provenienza ed il relativo valore. L'acido gluconico caratterizza i vini "muffati". Molto importante per gli importatori e utilizzatori delle uve di differente provenienza. L'analisi enzimatica è il metodo analitico più veloce e preciso. -5x20ml -5x20ml liquido ACIDO L-MALICO Acido organico spontaneamente presente nel mosto e nel vino (concentrazione iniziale che va da circa 1,5 g/l a 3,5). Il monitoraggio iniziale può determinare la conoscenza del corso di maturazione dell'uva e successivamente, durante e dopo la rifermentazione malolattica, per verificare il termine di tale fermentazione. L'analisi di "elezione" (OIV) è quella enzimatica o per HPLC, in quanto anche le più moderne tecniche (FTIR) non sono in grado di valutare concentrazioni inferiori a 0,5/0,4 g/l. Pagina 2 di 6
3 -5x20ml -5x20ml liquido ACIDO D-MALICO La frazione acida del mosto è principalmente costituita da acido tartarico, da acido malico e in misura minore da acido citrico. In caso di basse concentrazioni di tale frazione è possibile procedere all'acidificazione del mosto. Tale operazione prevede l'aggiunta di acido tartarico e dal 2009, in base al regolamento della Comunità Europea (CE) n.606, è possibile impiegare anche altri acidi organici come l'acido L-malico, l'acido D,L-malicoo l'acido lattico. L'utilizzo dell'acido D,L-malico cinsente di mantenere una maggiore acidità dei vini anche dopo la fermentazione malolattica grazie alla permanenza dell'isomero D che risulta essere stabile e non metabolizzabile dai batteri malolattici. ACIDO TARTARICO E' l'acido organico "specifico" dell'uva. E' il più importante degli acidi fissi, il più forte, il più dissociato, oltre che il più resistente all'azione decomponente dei batteri. La sua concentrazione diminuisce per precipitazione del bitartrato di potassio causata azione del freddo durante il processo di stabilizzazione tartarica. L'acido tartarico si determina sul mosto, sul vino, dopo la stabilizzazione tartarica prima dell'imbottigliamento. Il metodo colorimetrico è di semplice applicazione. Disponibile in confezione 4x100ml liquido ALDEIDE ACETICA E' il prodotto di ossidazione intermedio dell'alcool etilico, prima che questo diventi acido acetico. Essendo indice di iniziale ossidazione del vino, è bene determinare l'aldeide acetica durante tutta la fase di elaborazione del vino ed anche nella fase di affinamento, oltre che prima dello imbottigliamento. La determinazione dell'aldeide acetica è molto importante anche durante la pratica della microossigenazione (la sua concentrazione deve rimanere costante). ANTOCIANI Sono parte dei composti fenolici delle uve e dei vini, e costituiscono i principali coloranti rossi e blu.sono di estrema importanza enologica relativamente alla caratteristiche organolettiche di un vino. Si determinano durante la macerazione delle uve rosse, durante e dopo la fermentazione. Unitamente al dosaggio dei polifenoli totali aiutano a stabilire se un prodotto merita di essere "affinato". Il metodo più attendibile, anche se di difficile esecuzione, è in HPLC. Il metodo colorimetrico si correla comunque in modo ampiamente soddisfacente. Disponibile in confezione 4x50ml liquido AZOTO AMMINICO E AMMONIACALE Nel vino sono costituite da composti proteici, albuminoidi, amminoacidi, amidi, ammoniaca. Rivestono importanza in relazione alla stabilità proteica e alla valutazione della "genuinità" del vino: azoto ammoniacale potrebbe essere addizionato per mascherare carenza di amminoacidi derivanti dall'uva. L'azoto prontamente assimilabile (APA) è un fattore di notevole importanza per stabilire se nei mosti vi sono nutrienti sufficienti all'accrescimento dei lieviti responsabili della fermentazione alcolica Nella GU CEE non ci sono riportati metodi di analisi; da ricordare il metodo Kjeldahl e la determinazione del Numero di Formolo. La somma dell'azoto ammoniacale e dell'azoto a amminico corrisponde bene al Numero di Formolo. -2x60ml azoto a-amminico liquido -2x50ml azoto ammoniacale liquido CALCIO Presente nel mosto, tende a precipitare durante la fermentazione alcolica. E' importante determinarne la concentrazione (che non dovrebbe superare gli 80 g/l) per evitare precipitazioni di tartrato neutro di calcio. Il metodo colorimetrico Arsenazo III risponde molto bene all'esigenza di questa determinazione. Disponibile in confezione 2x100ml liquido COLORE E' uno dei parametri importanti per qualificare un vino rosso, ed i punti di colore contribuiscono a valutarne il valore commerciale. La lettura dei campioni a 420 e 520 nm determina i punti di colore (intensità) ed il rapporto con la tonalità, valutando quanto pesa il contributo del colore rosso/malva su quello giallo/bruno. Il metodo che prevede inoltre la lettura a 620 nm è invece da preferire nei controlli di affinamento, in quanto i polifenoli "nobili" sono evidenziati appunto dalla lettura a 620 nm. Disponibile in confezione 4x100ml liquido Pagina 3 di 6
4 CATECHINE Fanno parte della famiglia dei tannini polimeri condensati presenti nell'uva e nel vino, e sono sostanze dotate di un forte potere antiossidante. L'analisi si effettua durante il periodo di macerazione, sul mosto, prima e dopo fermentazione sul vino finito. Anche in questo caso l'analisi colorimetrica rappresenta la soluzione più valida e conveniente. FERRO Il vino contiene sempre del ferro: proveniente dall'uva, dal terreno che imbratta l'uva, dalle manipolazioni, dal trasporto etc. La determinazione si esegue sul mosto e dopo la fermentazione per stabilire se procedere alla fase di "demetalizzazione" del vino. Il metodo di elezione è l'assorbimento atomico. Il metodo colorimetrico è comunque diventato "routinario" e consente l'esatta determinazione di ferro fino a basse concentrazioni. GLICERINA Prodotta nel corso della fermentazione gliceropiruvica, questo polialcole contribuisce notevolmente alle caratteristiche organolettiche del vino conferendo sensazione gustativa armonica, corpo e rotondità. Si determina a fine fermentazione alcolica e sarebbe opportuno determinarla anche dopo ogni rifermentazione. Il metodo enzimatico "trinder" (fase finale colorimetrica) è di estrema semplicità e precisione. -2x100ml -2x100ml liquido GLUCOSIO/FRUTTOSIO Rappresentano gli zuccheri fermentiscibili presenti nel mosto e nel vino, che danno origine all'alcol etilico. La determinazione di glucosio/fruttosio si effettua principalmente per seguire il processo di fermentazione del vino e per determinarne il residuo a fine fermentazione. E' metodo ufficiale (OIV) e oramai il Fehling che, oltre ad essere poco pratico, determina anche gli zuccheri pentosi non fermentescibili sta diventando sempre meno comune. -5x20ml glucosio-fruttosio -5x20ml glucosio-fruttosio liquido -5x20ml glucosio+fruttosio (separati) liquido POLIFENOLI TOTALI Sono di estrema importanza enologica perché caratterizzano l'aspetto organolettico del vino. Presenti già nel mosto si evolvono continuamente: nel corso del tempo processi di polimerizzazione tra antociani e tannini danno origine a polifenoli. E' importante controllare i polifenoli anche nelle uve al fine di determinare la corretta maturazione. Il metodo analitico utilizzato, da noi modificato per renderlo più sensibile e veloce, prevede la reazione colorimetrica con il reagente Folin-Ciocalteau. -3x100ml liquido CLORURI Sono presenti nei vini in quantità variabili. L'analisi sul prodotto finito si effettua per verificarne il contenuto secondo i limiti di legge. L'analisi è effettuata per titolazione argentometrica mentre il metodo colorimetrico, anch'esso molto preciso, è ormai in uso routinario presso molti laboratori. Disponibile in confezione 2x100ml liquido SO2 LIBERA E TOTALE E' nota l'azione antiossidante ed antisettica della SO2. La determinazione si effettua durante tutto il processo di elaborazione del prodotto, dal mosto alla bottiglia. Il metodo ufficiale per distillazione è poco pratico, e perciò poco adatto alla routine. Il metodo usuale, il Ripper, dà buoni risultati sui vini bianchi ma non sui rossi causa l'interferenza di polifenoli, tannini e del colore. Il metodo colorimetrico si correla bene con il metodo ufficiale. -5x20ml liquido SO2 totale -2x100ml liquido SO2 libera RAME Il mosto d'uva contiene rame proveniente sia dall'uva (in minima parte) che dai trattamenti cuprici (in parte maggiore). Il rame deve essere determinato dopo la fermentazione per valutare se procedere o meno alla Pagina 4 di 6
5 fase di "demetalizzazione", in quanto esiste un limite di legge previsto. Il metodo di elezione è l'assorbimento atomico con fornetto di grafite (molto costoso) o lo stripping (molto più economico), mentre il metodo colorimetrico funziona bene sui vini bianche ma sui rossi ha necessita di una lunga preparazione del campione. Disponibile in confezione 2x50ml liquido POTASSIO E' l'elemento dominante tra i cationi presenti in un vino. L'eccesso di potassio si elimina attraverso la stabilizzazione tartarica e la determinazione viene effettuata prima e dopo tale processo, per verificarne il buon andamento. Metodo analitico turbidimetrico e semiquantitativo. Disponibile in confezione 1x100ml liquido MAGNESIO E' presente nei vini in maggiore quantità rispetto al calcio. Riveste un ruolo importante nella precipitazione dei colloidi. Tale determinazione non viene quasi mai effettuata nei laboratori enologici. Disponibile in confezione 2x100ml liquido ACIDO PIRUVICO Acido organico prodotto dalla fermentazione gliceropiruvica. La fermentazione del vino non è una fermentazione alcolica pura, parte delle molecole di zucchero sono infatti degradate per fermentazione gliceropiruvica in glicerina e acido piruvico. La determinazione dell'acido piruvico và effettuata durante la fermentazione per contenerne la formazione, soprattutto perché combina fortemente la SO2. Il metodo più semplice ed accurato è quello enzimatico, ma può anche essere determinato in HPLC. CO2 L'anidride carbonica, o diossido di carbonio che dir si voglia, è prodotta nel corso delle varie fermentazioni del vino. In pratica satura i vini giovani e può anche essere considerata come un costituente normale, poichè i vini vecchi ne contengono ancora. La conservazione ed i trattamenti abituali non riescono mai ad eliminarla completamente. L'anidride carbonica è solubile nel vino, ma è volatile a tal punto che la sua concentrazione diminuisce a poco a poco per rilascio, in particolare nel corso di manipolazioni effettuate a contatto con l'aria. La presenza della CO2 nel vino, oltre ad incidere sulle caratteristiche organolettiche del prodotto, svolge un'azione di protezione ostacolando l'assorbimento dell'ossigeno. Ciò consente di ridurre la presenza di anidride solforosa libera, con tutti i vantaggi che ne derivano tra cui l'aspetto sanitario. Disponibile in confezione 5x10ml liquido SACCAROSIO La determinazione del saccarosio è particolarmente indicata nel controllo degli zuccheri totali nei processi di spumantizzazione. Disponibile in confezione 1x10ml liquido STABILITA' PROTEICA Determinazione della stabilità/instabilità proteica del vino. Determinazione dell'efficacia delle bentoniti ed altri agenti precipitanti. Ottimizzazione del dosaggiodegli agenti precipitanti. Disponibile in confezione 2x50ml liquido. ACIDO L-ASCORBICO L'acido L-ascorbico è un composto organico presente in natura con proprietà antiossidanti ampiamente utilizzato dall'industria alimentare per prevenire le ossidazioni delle frazioni aromatiche e coloranti di varie bevande come vini, mosti, succhi, ecc... In particolare in Enologia il suo utilizzo impedisce la casse ferrica e, specialmente nei vini bianchi, contribuisce in maniera importante al miglioramento organolettico. Disponibile in confenzione 115ml: - Reagente A 2 x 50 ml - Reagente B 1 x 10 ml - Reagente C 1 x 5 ml KIT AUTOMAZIONE (r ) Pagina 5 di 6
6 Codice Steroglass SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE SQPE Codice Fornitore Descrizione KIT ACIDO PIRUVICO 5x20ml Kit Alfa-Amminico 2x60ml KIT POTASSIO 1x100ml KIT ACIDO L-LATTICO 2x50ml Kit Aldeide Acetica 5x20ml liquido Kit acido acetico 5x20 ml liquido Kit Catechine 5x20ml Kit Cloruri KIT ACIDO D-LATTICO 5x20ml KIT CALCIO 2x100ml Kit Glicerina 2x100 ml KIT MAGNESIO 2x100ml Kit Azoto Ammoniacale Kit Antociani 4x50ml Kit Colore 4x100ml KIT Acido L-Ascorbico 115 ml Kit Polifenoli totali 3x100ml Kit Acido Tartarico 170ml liquido KIT automazione glucosio-fruttosio125ml liquid Kit Ferro 5x20ml liquido Kit glucosio+fruttosio 5x20ml liquido Starter Saccarosio 1x10ml liquido Kit SO2 totale 5x20ml liquido Kit Acido L-Malico 5x20ml Kit acido D-malico 5x20ml liquido Kit CO2 5x10ml liquido Kit glucosio e fruttosio 5x20ml KIT Automazione Acido Acetico 125ml liquido KIT Automazione acido l-malico 125ml liquido KIT SO2 LIBERA 2x100ml Pagina 6 di 6
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