La Professione Infermieristica ed il risk management: metodi e strumenti per migliorare la sicurezza del paziente

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1 REGIONE SICILIA Azienda U.S.L. 6 Palermo Servizio Infermieristico La Professione Infermieristica ed il risk management: metodi e strumenti per migliorare la sicurezza del paziente Vincenzo Occorso I nostri sogni e desideri cambiano il mondo Karl Popper, 1977

2 la comunicazione dell errore

3 La comunicazione è un processo di scambio di informazioni e di influenzamento reciproco che avviene in un determinato contesto La comunicazione contesto (Watzalawick)

4 i i pesi della comunicazione contenuto tono della voce gestualità 10 0 peso

5 Distorsione del messaggio (W. Bennis) B1 Ciò che A comunica, ma non è nelle sue intenzioni Ciò che B1 recepisce Arco di distorsione A Ciò che A ha intenzione di comunicare B

6

7 rapportarsi al mondo.. proprio sistema percettivo concetto di sé storia personale bisogni affettivi capacità cognitive cultura e valori di riferimento motivazioni e aspettative ruoli sociali e professionali

8 Il modello circonflesso predominio odio amore sottomissione

9 La teoria dei primi cinque minuti

10 impatto iniziale di una nuova relazione Positivo nel 50% Negativo nel 90%

11 Che cosa si conosce dell altro in cinque minuti? aspetto esteriore tipo di abbigliamento gesti posizione che assume nello spazio vicinanza fisica che propone tono della vicinanza

12 ricordiamoci che gestualità 60% tono della voce 30%

13 come fare a rendere più efficace la comunicazione col malato?

14 essere più in ascolto, più osservatori.

15 LA COMUNICAZIONE NELLA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO Australia il documento Open Disclosure Standard (2003) Inghilterra la National Patient Safety ha lanciato la campagna Being Open (2005) Canada Canada il codice deontologico del Quebec (2003)

16 .. BEING OPEN.. ammissione evento avverso riconoscimento della aspettative del paziente e/o dei suoi parenti responsabilità multidisciplinare verità, tempestività e chiarezza della comunicazione PRINCIPI supporto professionale governo clinico continuità delle cure scusarsi sistema di gestione del rischio e del miglioramento del sistema riservatezza

17 motivazioni e barriere alla comunicazione dell errore

18 RACCOMANDAZIONI PER LA COMUNICAZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI spiegare al paziente l incidente avviare una immediata analisi dell accaduto fornire supporto psicologico

19 I contenuti della comunicazione A descrizione chiara dell incidente e probabile esito B esplicita e sincera dichiarazione di scusa e rincrescimento per l evento accaduto C assicurazione di ogni altro intervento diagnostico terapeutico o riabilitativo per evitare o mitigare le conseguenze D attuazione di misure per prevenire il verificarsi dell evento E disponibilità per ogni ulteriore chiarimento

20 F procedure e contatti per il risarcimento G informazioni e contatti per assicurare il supporto psicologico H dettagli sull inchiesta I chiusura del colloquio * la comunicazione deve essere valutata di volta in volta in relazione alla specifica situazione

21 Livello Descrizione Esempio Comunicazione 1 Evento che non interessa Prescrizione dose scorretta, il paziente ma non somministrata 2 Evento che interessa il Ritardo di somministrazione paziente, ma non causa di medicinali danno Comun. Discr. Relaz. Dir. A,B,*D,*E 2b Evento che può causare Riutilizzo di strumentazione danno usata in paziente A,B,C,D,*E,*G 3 Evento che ha causato Mancata somministrazione un danno transitorio, comportando esami o controlli aggiuntivi di farmaci che comporta controlli e riaggiustamenti delle dosi successive A,B,C,D,E,

22 Livello Descrizione Esempio Comunicazione 3b Evento che ha causato un danno transitorio, comportando trattamenti aggiuntivi o ospedalizzazione Malfuzionamento della pompa I.V. con overdose di antalgici o reazioni allergiche a farmaci A,B,C,D,E,*F 4 Evento che ha causato un danno permanente o grave pericolo Anafilassi per errore di somministrazione di farmaco, mancata diagnosi di neoplasia ad uno stadio curabile, rimozione di organo per errore di diagnosi A,B,C,D,E,F,G,H, 5 Evento che causa morte Errore trasfusionale, danno ad un organo vitale durante intervento chirurgico, errore somministrazione e.v. di farmaci A,B,C,D,E,F,G,H, Fallowfield-Fleissing

23 quali incidenti comunicare chi deve comunicare l errore Aspetti da considerare le circostanze specifiche ed in particolare la natura e la gravità del danno le possibilità di recupero il fabbisogno di cure aggiuntive il rischio di contenzioso legale

24 quale comunicazione deve essere fornita come comunicare l errore quando deve avvenire la comunicazione

25 Azioni da compiere prima dell incontro ufficiale di comunicazione del danno

26 Conduzione del colloquio (o della riunione)

27 Fornire scuse esplicite ed esprimere sincero rincrescimento

28 Misure per prevenire ulteriori errori

29 Opportunità per ulteriori approfondimenti

30 Procedure di risarcimento

31 Supporto psicologico

32 Indagine interna

33 Conclusione dell incontro

34 La comunicazione interna

35 La comunicazione esterna

36 la qualità in medicina è difficile da definire, da misurare e da dimostrare, ma il segreto è credere che sia possibile migliorarla di giorno in giorno con l impegno, la cultura e con interventi sul sistema (Guida pratica all accreditamento. BSB, Milano 2003)

37

38 Bibliografia MINISTERO DELLA SALUTE, Dipartiemnto della qualità, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, dei Livelli Essenziali di Assistenza e dei Principi Etici di Sistema Ufficio III. La Sicurezza dei Pazienti e la Gestione del Rischio Clinico Governo Clinico Sicurezza dei Pazienti 2006 MINISTERO DELLA SALUTE, FNOMCeO, IPASVI, Scurezza dei pazienti e gestione del rischio clinico Biblioteca la Professione Bellini, Gallo, Rovitto, Comunicazione, lavoro di gruppo, lavoro progettato dispensa per il Provvedirato agli studi di Bergamo, a.s. 1992/93

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