La Professione Infermieristica ed il risk management: metodi e strumenti per migliorare la sicurezza del paziente
|
|
- Massimiliano Tommasi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REGIONE SICILIA Azienda U.S.L. 6 Palermo Servizio Infermieristico La Professione Infermieristica ed il risk management: metodi e strumenti per migliorare la sicurezza del paziente Vincenzo Occorso I nostri sogni e desideri cambiano il mondo Karl Popper, 1977
2 la comunicazione dell errore
3 La comunicazione è un processo di scambio di informazioni e di influenzamento reciproco che avviene in un determinato contesto La comunicazione contesto (Watzalawick)
4 i i pesi della comunicazione contenuto tono della voce gestualità 10 0 peso
5 Distorsione del messaggio (W. Bennis) B1 Ciò che A comunica, ma non è nelle sue intenzioni Ciò che B1 recepisce Arco di distorsione A Ciò che A ha intenzione di comunicare B
6
7 rapportarsi al mondo.. proprio sistema percettivo concetto di sé storia personale bisogni affettivi capacità cognitive cultura e valori di riferimento motivazioni e aspettative ruoli sociali e professionali
8 Il modello circonflesso predominio odio amore sottomissione
9 La teoria dei primi cinque minuti
10 impatto iniziale di una nuova relazione Positivo nel 50% Negativo nel 90%
11 Che cosa si conosce dell altro in cinque minuti? aspetto esteriore tipo di abbigliamento gesti posizione che assume nello spazio vicinanza fisica che propone tono della vicinanza
12 ricordiamoci che gestualità 60% tono della voce 30%
13 come fare a rendere più efficace la comunicazione col malato?
14 essere più in ascolto, più osservatori.
15 LA COMUNICAZIONE NELLA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO Australia il documento Open Disclosure Standard (2003) Inghilterra la National Patient Safety ha lanciato la campagna Being Open (2005) Canada Canada il codice deontologico del Quebec (2003)
16 .. BEING OPEN.. ammissione evento avverso riconoscimento della aspettative del paziente e/o dei suoi parenti responsabilità multidisciplinare verità, tempestività e chiarezza della comunicazione PRINCIPI supporto professionale governo clinico continuità delle cure scusarsi sistema di gestione del rischio e del miglioramento del sistema riservatezza
17 motivazioni e barriere alla comunicazione dell errore
18 RACCOMANDAZIONI PER LA COMUNICAZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI spiegare al paziente l incidente avviare una immediata analisi dell accaduto fornire supporto psicologico
19 I contenuti della comunicazione A descrizione chiara dell incidente e probabile esito B esplicita e sincera dichiarazione di scusa e rincrescimento per l evento accaduto C assicurazione di ogni altro intervento diagnostico terapeutico o riabilitativo per evitare o mitigare le conseguenze D attuazione di misure per prevenire il verificarsi dell evento E disponibilità per ogni ulteriore chiarimento
20 F procedure e contatti per il risarcimento G informazioni e contatti per assicurare il supporto psicologico H dettagli sull inchiesta I chiusura del colloquio * la comunicazione deve essere valutata di volta in volta in relazione alla specifica situazione
21 Livello Descrizione Esempio Comunicazione 1 Evento che non interessa Prescrizione dose scorretta, il paziente ma non somministrata 2 Evento che interessa il Ritardo di somministrazione paziente, ma non causa di medicinali danno Comun. Discr. Relaz. Dir. A,B,*D,*E 2b Evento che può causare Riutilizzo di strumentazione danno usata in paziente A,B,C,D,*E,*G 3 Evento che ha causato Mancata somministrazione un danno transitorio, comportando esami o controlli aggiuntivi di farmaci che comporta controlli e riaggiustamenti delle dosi successive A,B,C,D,E,
22 Livello Descrizione Esempio Comunicazione 3b Evento che ha causato un danno transitorio, comportando trattamenti aggiuntivi o ospedalizzazione Malfuzionamento della pompa I.V. con overdose di antalgici o reazioni allergiche a farmaci A,B,C,D,E,*F 4 Evento che ha causato un danno permanente o grave pericolo Anafilassi per errore di somministrazione di farmaco, mancata diagnosi di neoplasia ad uno stadio curabile, rimozione di organo per errore di diagnosi A,B,C,D,E,F,G,H, 5 Evento che causa morte Errore trasfusionale, danno ad un organo vitale durante intervento chirurgico, errore somministrazione e.v. di farmaci A,B,C,D,E,F,G,H, Fallowfield-Fleissing
23 quali incidenti comunicare chi deve comunicare l errore Aspetti da considerare le circostanze specifiche ed in particolare la natura e la gravità del danno le possibilità di recupero il fabbisogno di cure aggiuntive il rischio di contenzioso legale
24 quale comunicazione deve essere fornita come comunicare l errore quando deve avvenire la comunicazione
25 Azioni da compiere prima dell incontro ufficiale di comunicazione del danno
26 Conduzione del colloquio (o della riunione)
27 Fornire scuse esplicite ed esprimere sincero rincrescimento
28 Misure per prevenire ulteriori errori
29 Opportunità per ulteriori approfondimenti
30 Procedure di risarcimento
31 Supporto psicologico
32 Indagine interna
33 Conclusione dell incontro
34 La comunicazione interna
35 La comunicazione esterna
36 la qualità in medicina è difficile da definire, da misurare e da dimostrare, ma il segreto è credere che sia possibile migliorarla di giorno in giorno con l impegno, la cultura e con interventi sul sistema (Guida pratica all accreditamento. BSB, Milano 2003)
37
38 Bibliografia MINISTERO DELLA SALUTE, Dipartiemnto della qualità, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, dei Livelli Essenziali di Assistenza e dei Principi Etici di Sistema Ufficio III. La Sicurezza dei Pazienti e la Gestione del Rischio Clinico Governo Clinico Sicurezza dei Pazienti 2006 MINISTERO DELLA SALUTE, FNOMCeO, IPASVI, Scurezza dei pazienti e gestione del rischio clinico Biblioteca la Professione Bellini, Gallo, Rovitto, Comunicazione, lavoro di gruppo, lavoro progettato dispensa per il Provvedirato agli studi di Bergamo, a.s. 1992/93
La cartella infermieristica informatizzata: esperienza dell U.O. di Rianimazione
La cartella infermieristica informatizzata: esperienza dell U.O. di Rianimazione 1 Lentamente muore chi diventa schiavo dell abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia,
DettagliRE001 - DIR00 REGOLAMENTO. Titolo: COMUNICAZIONE DI EVENTI AVVERSI E DI EVENTI SENZA ESITO AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE PALERMO CODICE.
1 di 5 *Riportare le modifiche apportate dell ultima revisione nella pagina successiva 1 2 di 5 INDICE 1. OGGETTO... 3 2. SCOPO... 3 3. CAMPO DI APPLICAZIONE... 3 4. DEFINIZIONI... 3 5. ABBREVIAZIONI...
DettagliCloruro Di Potassio 27/05/2005 (Livello 2)
Cloruro Di Potassio 27/05/2005 (Livello 2) Ministero Della Salute Raccomandazioni Sul Corretto Utilizzo Delle Soluzioni Concentrate di Cloruro di Potassio E Altre Soluzioni Concentrate con Potassio Documento
DettagliIl protocollo nazionale degli eventi sentinella
La gestione del rischio clinico e della sicurezza del paziente Il protocollo nazionale degli eventi sentinella 1 Agenzia sanitaria e e Il Ministero della Salute 2003 Commissione tecnica Rischio clinico
DettagliTiziana Frittelli. Gestione per processi nelle Aziende da reingegnerizzare
Tiziana Frittelli Gestione per processi nelle Aziende da reingegnerizzare Criticita interne Grave deficit Organizzazione tradizionale per reparti specialistici Scarsa cultura di processo Forte urgenza
DettagliModalità organizzative e di funzionamento del Centro Regionale per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente
Allegato alla Delib.G.R. n. 44/36 del 22.9.2017 Modalità organizzative e di funzionamento del Centro Regionale per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente 1/5 1. Razionale Il Centro
DettagliIl modulo integrativo sulla sicurezza del paziente
Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Ricerca Autofinanziata 2015 La valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero Il modulo integrativo sulla sicurezza del
DettagliLa gestione di non conformità, reclami, reazione ed eventi avversi: un opportunità per il miglioramento continuo
SIBO Società Italiana Banche degli Occhi VII Corso L Aquila, 24 novembre 2012 La gestione di non conformità, reclami, reazione ed eventi avversi: un opportunità per il miglioramento continuo Mauro Toniolo
DettagliLa comunicazione Medico-paziente
Semeiotica e Metodologia Clinica 2 La comunicazione Medico-paziente A cura di FV Costa & C.Ferri Comunicazione non verbale (CNV): Ogni comportamento, intenzionale o non intenzionale, in cui i segni e le
DettagliScheda unica di segnalazione di sospetta reazione avversa
DIPARTIMENTO ASSISTENZA FARMACEUTICA Scheda unica di segnalazione di sospetta reazione avversa Dott.ssa Elisa Iori Responsabile di farmacovigilanza Assicura la qualità dei dati delle schede Gestisce il
DettagliDelibera del Direttore Generale n del 30/12/2014. Oggetto: Piano di attività biennale per la gestione del rischio clinico,
Servizio Sanitario Nazionale - Regione dell Umbria AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 2 Sede Legale Provvisoria: Viale Donato Bramante 37 Terni Codice Fiscale e Partita IVA 01499590550 Delibera del
Dettagliin relazione a quanto previsto dal comma 1 dell art.21 della Legge 18 giugno 2009 n. 69
in relazione a quanto previsto dal comma 1 dell art.21 della Legge 18 giugno 2009 n. 69 INFORMAZIONI PERSONALI COGNOME, Nome La Fata Gaetano Data di nascita 10.01.1962 Posto di lavoro e indirizzo ASP Palermo,
Dettaglidefinizione delle linee progettuali annuali per lo sviluppo della funzione di gestione del rischio clinico in tutta la Regione;
L Assessore dell Igiene e della Sanità e dell Assistenza Sociale richiama la Delib.G.R. n. 46/17 del 22.9.2015 recante le linee di indirizzo per la gestione del rischio clinico nella Regione Sardegna,
DettagliN cartella N ricovero Cognome Nome Data di nascita DICHIARAZIONE DI AVVENUTA INFORMAZIONE ED ESPRESSIONE DEL CONSENSO A TRATTAMENTO CHEMIOTERAPICO
Io sottoscritto/a, nato/a il a nel pieno possesso delle mie facoltà dichiaro di essere stato/a informato/a in modo dettagliato, chiaro e comprensibile, dal Dottor, sui seguenti punti: 1. diagnosi : La
Dettaglicome gestire la relazione con i pazienti e i famigliari quando succede un evento avverso
come gestire la relazione con i pazienti e i famigliari quando succede un evento avverso A cura di Patrizia Fistesmaire, Psicologa clinica e Psicoterapeuta Ricercatrice LabMeS S.Anna, Pisa La comunicazione
DettagliL applicativo per la Gestione delle Terapie nei Reparti Ospedalieri
L applicativo per la Gestione delle Terapie nei Reparti Ospedalieri GLI ERRORI DI TERAPIA Secondo la definizione proposta dal National Coordinating Council for Medication Error Reporting and Prevention
DettagliGIORNATA DI STUDIO SIRFET
68 Congresso Nazionale FIMMG - Metis GIORNATA DI STUDIO SIRFET Roma 8 novembre 2013 La problematica dell aderenza al trattamento nelle malattie croniche e le sue conseguenze sul sistema sanitario Francesco
DettagliCorso di Aggiornamento
Corso di Aggiornamento La professione infermieristica ed il risk management: metodi e strumenti per migliorare la sicurezza Governo clinico e responsabilità Concetta Crisanti Governo clinico o clinical
DettagliFormazione Molinette Rete Oncologica. L intervento chirurgico: competenze Aspetti Diagnostico Clinico Avanzati e di Ricerca
Formazione Molinette Rete Oncologica L intervento chirurgico: competenze Aspetti Diagnostico Clinico Avanzati e di Ricerca dell infermiere nella gestione del paziente con su Quesiti Scientifici Specifici
DettagliAllegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3
giunta regionale Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3 SOMMINISTRAZIONE PER INFUSIONE A DOMICILIO DI FARMACI AD ALTO COSTO PER PERSONE AFFETTE DA MALATTIA RARA (Documento approvato nella
DettagliMETODICHE DIDATTICHE
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia - Dipartimento di Pediatria C.L. Triennale Infermieristica Pediatrica A.A.2007/2008 CORSO INTEGRATO SCIENZE UMANE PSICOPEDAGOGICHE METODICHE
DettagliREGIONE SICILIA Azienda U.S.L. 6 Palermo Servizio Infermieristico
REGIONE SICILIA Azienda U.S.L. 6 Palermo Servizio Infermieristico La professione Infermieristica ed il risk management: metodi e strumenti per migliorare la sicurezza del paziente Vincenzo Occorso Il processo
DettagliCONTRATTO DI APPRENDIMENTO CLINICO 3 ANNO
FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA SEDE DI ASCOLI PICENO CONTRATTO DI APPRENDIMENTO CLINICO 3 ANNO STUDENTE.. A.A. 2014/2015. SEMESTRE.. SEDE/STRUTTURA DI TIROCINIO PERIODO
DettagliSicurezza e prevenzione in Sanità: il modello dell Azienda San Giuseppe Moscati
8 marzo 2016 Sicurezza e prevenzione in Sanità: il modello dell Azienda San Giuseppe Moscati Dott. Giuseppe Rosato L OPINIONE CONDIVISA E necessario prevenire l errore in Medicina e rendere più sicuri
DettagliMinistero della Salute
FARMACI INNOVATIVI FARMACI INNOVATIVI QUALITA' EFFICACIA APPROPRIATEZZA QUALITA' EFFICACIA APPROPRIATEZZA RICERCA E SVILUPPO: NUOVE SPERANZE PER I PAZIENTI RICERCA E SVILUPPO: NUOVE SPERANZE PER I PAZIENTI
DettagliDirettore Dr.ssa Tiziana Riscaldati. SIMT-POS 016 Gestione effetti indesiderati gravi o incidenti gravi o near miss.
1 Prima Stesura Redattori: Cosenza Data: 17-04-2014 1 2 1 SCOPO Lo scopo della presente procedura è specificare le responsabilità e le modalità operative da adottare per la gestione delle reazioni indesiderati
DettagliCARTA DEI SERVIZI CENTRO DI RIABILITAZIONE SAN VINCENZO AMBULATORIO
CARTA DEI SERVIZI CENTRO DI RIABILITAZIONE SAN VINCENZO AMBULATORIO 1. L'Istituto San Vincenzo L'Istituto San Vincenzo è un ente religioso legalmente riconosciuto che dipende dalla Arcidiocesi di Milano.
DettagliAGENZIA REGIONALE SOCIO SANITARIA del VENETO (L.R. n. 32, 29 novembre 2001)
AGENZIA REGIONALE SOCIO SANITARIA del VENETO (L.R. n. 32, 29 novembre 2001) !!""! #$ $ $ % !!""!& $$ '( &$ ) $ )*$% +','-#.#/' 01#2 13#2'-4'#5#/3#2#//#'322/01#2 #+5#'32##/,'/.#/3/'#1#,33/ 6#/.3/#/2#+#1
DettagliFARMACI Diritto di parola Il punto di vista della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
L interazione del paziente nelle politiche regolatorie e di assistenza farmaceutica FARMACI Diritto di parola Il punto di vista della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
DettagliBreast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino
Breast Cancer Unit ESPERIENZA della ASL5 Spezzino Breast Cancer Unit ASL5 MODELLO ORGANIZZATIVO: prevede che la paziente, fin dal primo contatto, venga accolta e guidata lungo un percorso appropriato,
DettagliLe buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager
Le buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager Regione Siciliana - Assessorato della Salute D.A. 3181 del 23 dicembre
DettagliCorso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti
Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Potenza, 03/12/2013 Dr. Sebastiano Papa
DettagliFORMAZIONE RESIDENZIALE PER MEDICI CONTINUITA' ASSISTENZIALE
FORMAZIONE RESIDENZIALE PER MEDICI CONTINUITA' ASSISTENZIALE 1 Problematiche correlate alla gestione e prevenzione del rischio sanitario. Strategia di Risk Management dell ASL di Brescia ASL: LA GESTIONE
DettagliL ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE. Dipartimento Interaziendale della Fragilità
L ANZIANO FRAGILE E LA RETE PER LA CONTINUITA ASSISTENZIALE 01/Ottobre/2010 Lecco Sala Don Ticozzi Infermiere di Coordinamento Dipartimento Interaziendale della Fragilità ASL / AO Lecco L ÈQUIPE MULTIDISCIPLINARE
DettagliL errore trasfusionale ABO. Cosa fare e cosa evitare di fare
L errore trasfusionale ABO. Cosa fare e cosa evitare di fare Roma, 27 giugno 2013 è il tipo giusto per me? Giuliano Grazzini Emovigilanza Effetti indesiderati nei riceventi Incidenti gravi Reazioni indesiderate
DettagliLe linee guida, la gestione del rischio clinico ed il contenzioso medico-legale
Le linee guida, la gestione del rischio clinico ed il contenzioso medico-legale Il ruolo delle Società Medico-Scientifiche in una sanità che cambia Sanit 2006 Roma - 11 febbraio 2006 Pasquale Spinelli
DettagliLa continuità assistenziale
Le reti oncologiche regionali Presente, problematiche e prospettive future La continuità assistenziale Giuseppe Nastasi U.O.C. Oncologia Medica A.O. Bolognini - Seriate (BG) Camera dei Deputati - Palazzo
DettagliF ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI DE COL ANNA VIA MANZANA 13 A, SAN PIETRO DI FELETTO (TV) ESPERIENZA LAVORATIVA
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo DE COL ANNA VIA MANZANA 13 A, 31030 SAN PIETRO DI FELETTO (TV) Telefono 3483175515 E-mail decol.anna@gmail.com Nazionalità
DettagliPer un Ospedale Sicuro: l approccio del Policlinico di Modena
Per un Ospedale Sicuro: l approccio del Policlinico di Modena Stefano Cencetti Direttore Generale Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Modena In collaborazione con Direzione Sanitaria Direzione
DettagliLa Sicurezza dei pazienti: Stato dell Arte
La Segnalazione Volontaria degli Eventi Avversi Venezia 24 Novembre 2005 La Sicurezza dei pazienti: Stato dell Arte ROSETTA CARDONE Direzione Generale della Programmazione Sanitaria Aspetti trattati 1.
DettagliRISVOLTI LEGALI DELLE CONSEGNE INFERMIERISTICHE
RISVOLTI LEGALI DELLE CONSEGNE INFERMIERISTICHE Aspetti e ricadute nell'operatività Udine 27 aprile 2015 Barbara Margheritta Infermiere Coordinatore Servizio Infermieristico Domiciliare Distretto Sanitario
DettagliPrevenire gli errori di comunicazione: l identificazione del lato del sito chirurgico
2010 Quaderni per la qualità e la sicurezza del paziente Prevenire gli errori di comunicazione: l identificazione del lato del sito chirurgico 15 presentazione Dr. Armando Giacalone Direttore Generale
DettagliCaso clinico: Degenza Riabilitativa: «training fisico e non solo»
Caso clinico: Degenza Riabilitativa: «training fisico e non solo» Uomo 64 anni Diabetico NID Obeso Cardiopatia ischemica Ipertensione arteriosa Ipercolesterolemia Sindrome delle apnee ostruttive notturne
DettagliIl sistema integrato: Accreditamento, Risk Management e HTA
e Il sistema integrato: Accreditamento, Risk Management e HTA Il modello della Agenzia Sanitaria Sociale Regionale dell Emilia-Romagna Bressanone 6 febbraio 2010 1 Come garantire una buona qualita della
DettagliIL RUOLO DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE: LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E IL COORDINAMENTO DEGLI SPECIALISTI
1 IL RUOLO DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE: LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E IL COORDINAMENTO DEGLI SPECIALISTI 2 IL RUOLO DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE RELAZIONE CON IL PAZIENTE E LA FAMIGLIA ANALIZZARE
DettagliStrategie per l applicazione delle pratiche per la sicurezza del paziente in pediatria
Seminario Europeo sulla sicurezza delle cure in ambito pediatrico Napoli 30-31 ottobre 2013 Strategie per l applicazione delle pratiche per la sicurezza del paziente in pediatria La Rete OPBG 2 Lazio:
DettagliLa segnalazione delle padr con il nuovo applicativo per il progetto Mereafaps5
La segnalazione delle padr con il nuovo applicativo per il progetto Mereafaps5 G. Muti Centro Regionale di Farmacovigilanza 27 marzo 2015 Errore Terapeutico padr Schumock? Campo 7 ADR Cosa e come segnalare
DettagliResponsabilità Professionale dei Sanitari: Impatti di Sistema della Nuova Legge
Responsabilità Professionale dei Sanitari: Impatti di Sistema della Nuova Legge Milano 19.4.2017 Piero Massi Benedetti I Protagonisti Articolo 8 : Procedibilità della domanda di risarcimento Obbligatorietà
DettagliL esperienza degli alloggi supportati nell ASLTO2
A.S.L. TO2 Azienda Sanitaria Locale Torino nord Dipartimento di Salute Mentale Franco Basaglia ASL TO 2 Supporto in Ambito Psichiatrico L esperienza degli alloggi supportati nell ASLTO2 Appartamenti verso
DettagliDonatella Ravaglia Assistente Sociale Unità Spinale Ospedale Montecatone
Donatella Ravaglia Assistente Sociale Unità Spinale Ospedale Montecatone CENTRALE OPERATIVA 118- BOLOGNA SOCCORSO PRONTO SOCCORSO EMERGENZA TERRITORIALE OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA : PS, RIANIMAZIONE,
DettagliIL PIANO NAZIONALE DEMENZE. Nicola Vanacore Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto Superiore di Sanità
IL PIANO NAZIONALE DEMENZE Nicola Vanacore Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto Superiore di Sanità Direzione della Prevenzione, Direzione della Programmazione,
DettagliDelibera del Direttore Generale n. 139 del 16/02/2016. Oggetto: Piano di attività per la gestione del rischio clinico anno 2016 IL DIRETTORE GENERALE
Servizio Sanitario Nazionale - Regione dell Umbria AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 2 Sede Legale Provvisoria: Viale Donato Bramante 37 Terni Codice Fiscale e Partita IVA 01499590550 Delibera del
DettagliProblematiche bioetiche in Oncologia. Prof. Vittorio Silingardi
Problematiche bioetiche in Oncologia Prof. Vittorio Silingardi 13.04.2016 Problematiche bioetiche in oncologia Possono interessare Il soggetto sano o ammalato Il medico o il ricercatore La famiglia e/o
DettagliChiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale
Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del
DettagliRESPONSABILITA INFERMIERISTICA. Elena Salerno
RESPONSABILITA INFERMIERISTICA Elena Salerno La sottoscritta SALERNO ELENA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,
DettagliLa consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere. Paulo Coelho
La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere. Paulo Coelho Nonostante tutti gli sforzi fatti dal personale sanitario, alcune persone muoiono Questa è una delle realtà più difficili con cui gli
DettagliREVISIONE DEL PROCESSO DI GESTIONE CLINICA DEI FARMACI
Unità Gestione Rischio e Sicurezza REVISIONE DEL PROCESSO DI GESTIONE CLINICA DEI FARMACI OSPEDALE DI CASTELNOVO NE MONTI DIPARTIMENTO CHIRURGICO S. Mastrangelo,, A.M. Nasi, L. Franchini, P. Ragni, D.
DettagliINSERIMENTO IN LISTA DI TRAPIANTO CARDIACO ASPETTI PSICOLOGICI
INSERIMENTO IN LISTA DI TRAPIANTO CARDIACO ASPETTI PSICOLOGICI IL TRAPIANTO Il trapianto è un efficace terapia per alcune gravi malattie impossibili da curare e può fornire una durata ed una qualità di
Dettagli- Scelta della struttura 1. Informazioni sulle strutture disponibili eroganti i servizi prescritti
Tutte le attività erogate dell'azienda Ospedaliera S. Antonio Abate di Gallarate nelle varie sedi sono "accreditate". Ciò comporta, a garanzia dell'utente e della qualità del servizio erogato, il rispetto
Dettagli3. Campo di Applicazione: L istruzione operativa è applicabile in tutte le strutture pubbliche e private del Servizio Sanitario Regionale.
Istruzione operativa per segnalazione e gestione degli episodi di violenza a danno dell operatore sanitario e degli eventi sentinella atto di violenza a danno degli operatori (flusso SIMES) 1.Oggetto La
DettagliEsistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali?
Esistono delle specificità, sia dal punto di vista emotivo, sia dal punto di vista neuropsicologico, nei tumori cerebrali? Esiste un protocollo locale o multicentrico che studia gli aspetti neuropsicologici?
DettagliCure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico
Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico Guia Castagnini Cure Palliative e Terapia del dolore Introduzione Il numero di pazienti con malattia in fase attiva e sintomatica AUMENTA
DettagliPDTA. Gruppi Multidisciplinari. Continuità assistenziale tra servizi ospedalieri e territoriali (cure palliative,mmg).
ASSICURARE LA PRESA IN CARICO DELL ASSISTITO NELL INTERO PERCORSO ASSISTENZIALE GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE PRESTAZIONI AL PAZIENTE, STRETTAMENTE CORRELATA ALL EXPERTISE CLINICA E AD UNA ADEGUATA ORGANIZZAZIONE
DettagliPERCORSO BREAST UNIT INTEGRATA
PERCORSO BREAST UNIT INTEGRATA FASE DIAGNOSTICA A o B FASE COMUNICAZIONE DIAGNOSI FASE TERAPEUTICA Premessa Con l istituzione della Breast Unit è stato necessario definire un percorso terapeutico omogeneo
DettagliAllegato 1 - Guida alla compilazione della scheda di segnalazione di reazione avversa
Allegato 1 - Guida alla compilazione della scheda di segnalazione di reazione avversa Vengono di seguito riportate alcune precisazioni, tratte dalle linee guida presenti nel sito dell'aifa relativamente
DettagliIl mancato rispetto del prerequisito di cui al punto a) ha come conseguenza la non assegnazione del compenso aggiuntivo eventualmente spettante.
Allegato n.1 Obiettivi e relativi pesi percentuali per l attribuzione ai direttori generali delle aziende sanitarie del compenso aggiuntivo di cui al D.P.C.M. 502/95 per l anno 2014 La determinazione del
DettagliDott. Roberto Baldini Dirigente Farmacista Responsabile S.S. Gestione Dispositivi Medici U. O. C. Farmacia IRCCS A.O.U. San Martino IST Genova
Corso aggiornamento sezione regionale SIFO Liguria Dott. Roberto Baldini Dirigente Farmacista Responsabile S.S. Gestione Dispositivi Medici U. O. C. Farmacia IRCCS A.O.U. San Martino IST Genova Corso SIFO
DettagliIBD Unit: modello multidisciplinare e multiprofessionale in continua evoluzione Daniela Valpiani GASTROENTEROLOGIA ed ENDOSCOPIA FORLI
IBD Unit: modello multidisciplinare e multiprofessionale in continua evoluzione Daniela Valpiani GASTROENTEROLOGIA ed ENDOSCOPIA FORLI La domanda di salute del paziente IBD Il paziente IBD, affetto
DettagliDalla cartella clinica alla cartella clinica integrata: l evoluzione necessaria
Cartella clinica integrata Dalla cartella clinica alla cartella clinica integrata: l evoluzione necessaria Maria Grazia Stagni Direzione Sanitaria Azienda USL Forlì Bologna 5 dicembre 2013 Da dove veniamo
DettagliProvincia autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali. Il Pronto Soccorso
Provincia autonoma di Trento Assessorato alla Salute e Politiche sociali Il Pronto Soccorso COSA È? Il Pronto Soccorso gestisce l urgenza/emergenza 24 ore su 24, secondo priorità cliniche (triage). Per
DettagliANNO ACCADEMICO
ANNO ACCADEMICO 2017-2018 Sistema di coordinamento Donazione e Trapianto (L.91/99) Centro Nazionale Trapianti (CNT) Centri Interregionali Centri Regionali Trapianti Coordinamenti Locali Interfaccia Operativa
DettagliLINEE GUIDA SEGNALAZIONE E MONITORAGGIO DEGLI EVENTI SENTINELLA
Pagina 1 di 12 INDICE 1. Premessa 2. Scopo / Obiettivi 3. Campo di applicazione 4. Definizioni 5. Lista eventi sentinella 6. Modifiche revisioni precedenti 7. Responsabilità/Attività 8. Modalità attività
DettagliIl Registro Nazionale per il Metilfenidato
Il Registro Nazionale per il Metilfenidato Uno strumento di sanità pubblica Dante Besana Direttore di Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile Milano 13 maggio 2005 Premesse giugno 2002 - CD SINPIA:
DettagliPROGRAMMA REGIONALE DI FORMAZIONE TRIENNALE IN TERAPIA DEL DOLORE
PROGRAMMA REGIONALE DI FORMAZIONE TRIENNALE IN TERAPIA DEL DOLORE Tipologia formativa: Workshop ID evento: SDS 16033/AI Sede: Sala Convegni, Palazzo Sistema, Via Taramelli 26, Milano BREVE PREMESSA La
DettagliIl medico specialista: la cura della malattia e la cura del malato
Il medico : la cura della malattia e la cura del malato Gianstefano Gardani 24 novembre 2012 MMG! nella diagnosi nella terapia nella diagnosi MMG! medico radiologo anatomopatologo nella terapia MMG! oncologo
Dettagli500 ore di studio individuale e realizzazione di almeno 3 Project Works su argomenti di interesse specifico
MASTER INTERDISCIPLINARE DI I LIVELLO IN DIAGNOSI E CURA DEL PIEDE DIABETICO D i r e t t o r e : P r o f. C. S e r v o d i o I a m m a r r o n e ORIENTAMENTO DIDATTICO L Orientamento didattico è articolato
DettagliRuolo dell infermiere nell educazione all autocontrollo glicemico post prandiale
Ruolo dell infermiere nell educazione all autocontrollo glicemico post prandiale C.P.S.I. Gaetano Crescenzo S.C. di Endocrinologia A.O. Ordine Mauriziano di Torino Perché l infermiere deve occuparsi di
DettagliLa gestione del dolore nell integrazione ospedale e territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale
La gestione del dolore nell integrazione ospedale e territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale Ospedale senza dolore un percorso integrato in continuo miglioramento Daniele Govi Medico di Medicina
DettagliAZIENDA OSPEDALIERA S.MARIA NUOVA DI REGGIO EMILIA PROGETTO 100 OSPEDALI SENZA DOLORE
AZIENDA OSPEDALIERA S.MARIA NUOVA DI REGGIO EMILIA PROGETTO 100 OSPEDALI SENZA DOLORE Progetto no -profit finalizzato al controllo del dolore in Ospedale avviato dal settore ricerca dell azienda Grunenthal
DettagliCostellazione paziente, famiglia e professionista sanitario: spazi, regole e modi di convivenza assistenziale.
Costellazione paziente, famiglia e professionista sanitario: spazi, regole e modi di convivenza assistenziale. C Cartoni - Dipartimento di Ematologia, Azienda Policlinico Umberto I Roma Il ricovero in
DettagliLA SICUREZZA IN SALA OPERATORIA
Azienda Complesso Ospedaliero San Filippo Neri Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione LA SICUREZZA IN SALA OPERATORIA Relatore: Marco Sereni Coordinatore Infermieristico Blocchi Operatori
DettagliSOCIETA SCIENTITICA INTERNAZIONALE DI GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO
PREMIO GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO NELLE ORGANIZZAZIONI SANITARIE SICILIANE 2016 I EDIZIONE BANDO Il Premio GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO NELLE ORGANIZZAZIONI SANITARIE SICILIANE 2016 è stato istituito
DettagliI trigger relativi alle cure
Massimo Geraci Direttore MCAU ARNAS Ospedali Civico Di Cristina Benfratelli Palermo Rosario Squatrito Direttore MCAU San Raffaele Giglio Cefalù Sono 14 trigger identificati dalla lettera C Trigger: solo
DettagliPROCEDURA PER LA SEGNALAZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI E DEI NEAR MISSES (QUASI ERRORI)
Pag. - 1 - di 15 PREMESSE Gli eventi avversi in Medicina rappresentano un importante problema di sanità pubblica, in rapporto alla necessità di assicurare l erogazione delle prestazioni sanitarie garantendo
DettagliLa segnalazione spontanea di una sospetta reazione avversa consente di raccogliere importanti informazioni sulla sicurezza dei medicinali e di
La segnalazione spontanea di una sospetta reazione avversa consente di raccogliere importanti informazioni sulla sicurezza dei medicinali e di individuare precocemente possibili segnali di allarme correlati
DettagliBisogni di salute e sviluppo delle competenze avanzate/specialistiche degli infermieri. Patrizia Di Giacomo,RN,PhD Federazione IPASVI
Bisogni di salute e sviluppo delle competenze avanzate/specialistiche degli infermieri Patrizia Di Giacomo,RN,PhD Federazione IPASVI Introduzione/1 Cambiamento demografico Aumento della popolazione fragile
DettagliLa documentazione infermieristica. Alcuni consigli professionali utili ad allontanare ipotetiche conseguenze spiacevoli
La documentazione infermieristica Alcuni consigli professionali utili ad allontanare ipotetiche conseguenze spiacevoli Il transito: dalla cartella SOLO medica.. alla cartella multiprofessionale, sulla
DettagliInfermiera specialist Forense I. DI GIANNI
RESPONSABILITA PROFESSIONALE E RACCOMANDAZIONI MINISTERIALI: IL CASO DELLA PREVENZIONE DEGLI ERRORI IN TERAPIA 1^ Edizione Torino, 15 ottobre2012 1 INDICAZIONI OPERATIVE Ministero della Salute DIPARTIMENTO
DettagliCAREGIVER DAY 2015: PRENDERSI CURA ED ESSERE CURATI
SABATO 30 MAGGIO, AUDITORIUM BIBLIOTECA LOIRA, CARPI CAREGIVER DAY 2015: PRENDERSI CURA ED ESSERE CURATI COMUNICAZIONE MEDICO- PAZIENTE Gabriele Greco 1 RELAZIONE E COMUNICAZIONE CON IL PAZIENTE e non
DettagliLa cartella clinica informatizzata:
La cartella clinica informatizzata: come cambia il management sanitario La cartella clinica informatizzata Presentazione e gestione di casi (lezione interattiva) Tricase, 14/02/2014 Trasparenza Illustrerò
DettagliProgramma screening mammografico: significato e gestione dei cancri di intervallo
Programma screening mammografico: significato e gestione dei cancri di intervallo documento della Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute II Edizione 24 Aprile 2008 cronistoria
DettagliRUOLO DEL MEDICO DI M.G. NELLA GESTIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI. DOTT Pesola
RUOLO DEL MEDICO DI M.G. NELLA GESTIONE DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI DOTT Pesola Ambito delle cure primarie Ospedale Specialistica Medicina di Famiglia Pazienti sintomatici esordio MALATTIA e MALATTIA
DettagliRazionale. Casa della Salute. Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure. Potenziamento assistenza territoriale
Casa della Salute Razionale Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure Potenziamento assistenza territoriale «intesa come l insieme delle attività e prestazioni sanitarie
DettagliAudit clinico in neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza (il caso ADHD)
Audit clinico in neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza (il caso ADHD) Massimo Molteni*, Sara Trabattoni* *Istituto Scientifico Eugenio Medea IRCCS Bosisio Parini (LC) I dati del Registro: strumento
DettagliAspetti relazionali e gestione del paziente con dolore neuropatico
Modulo 3 Aspetti relazionali e gestione del paziente con dolore neuropatico Riccardo Torta Psicologia Clinica e Oncologica Città della Salute e della Scienza, Università di Torino La comunicazione tra
DettagliLA FARMACIA: PRESIDIO ASSISTENZIALE DEL MALATO CRONICO
LA FARMACIA: PRESIDIO ASSISTENZIALE DEL MALATO CRONICO Annarosa Racca Presidente Federfarma Lombardia Milano, 29 novembre 2017 MODELLO LOMBARDO: LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE REGIONE LOMBARDIA DA IL
DettagliLuogo di nascita: Zafferana Etnea (CT) Residenza: Vittorio Emanuele 144 Zafferana Etnea CAP 95019
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E Carmelo Russo INFORMAZIONI PERSONALI Stato civile: coniugato Nazionalità: italiana Data di nascita: 25/04/1960 Luogo di nascita: Zafferana
DettagliPRESENTAZIONE DEL PIANO AZIENDALE PER LA PREVENZIONE DELLE CADUTE. Albano Laziale 19 maggio 2017
PRESENTAZIONE DEL PIANO AZIENDALE PER LA PREVENZIONE DELLE CADUTE. Albano Laziale 19 maggio 2017 Programma operativo 2016-2018 11.7 Gestione del Rischio Clinico Azioni, indicatori e tempistica Indicatore
DettagliLA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA
LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA Alberto Marsilio Medico di Famiglia Mira Venezia- Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA In Italia ogni anno ci sono
Dettagli