L importanza della fisioterapia e degli ausili nella SLA
|
|
- Mario Patti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L importanza della fisioterapia e degli ausili nella SLA Alessandro Biemmi Luca Risi
2 Introduzione
3 La Sclerosi Laterale Amiotrofica: è una malattia neurologica degenerativa determina una progressiva perdita di forza muscolare incide, progredendo, sempre più sullo stile di vita del malato
4 La Sclerosi Laterale Amiotrofica: rappresenta una frattura con la vita precedente sia del malato che della sua famiglia genera nel malato un senso di vuoto assistenziale fa sì che la propria casa diventa una sorta di terra di nessuno
5 Malato frattura famiglia società Vuoto assistenziale richiesta
6 Richiesta La necessità di punti di riferimento che indichino una strada da seguire sia all interno che all esterno dell ospedale
7 Approccio multidisciplinare PSICOLOGA Medico FISIOTERAPISTA PAZIENTE TECNICO ORTOPEDICO INFERMIERA LOGOPEDISTA
8 La fisioterapia
9 La riabilitazione neuromotoria ha, a seconda dello stadio della patologia, l obiettivo di: prevenire patologie terziarie rallentare la perdita di attività funzionali sfruttare tutte le potenzialità che vengono messe a disposizione dall organismo per l esecuzione di una medesima funzione
10 La riabilitazione neuromotoria ha, a seconda dello stadio della patologia, l obiettivo di: limitare i danni secondari dovuti alla perdita di mobilità consigliare gli ausili e le strategie per mantenere il più a lungo possibile l autonomia addestrare i parenti alla corretta assistenza (es. passaggi posturali e trasferimenti)
11 Atteggiamento di rinuncia degli addetti ai lavori Fisioterapia non sempre adeguata Cercare di recuperare la forza muscolare con un intensa attività fisica è controindicato e dannoso, poiché può aumentare il precoce affaticamento e peggiorare le capacità funzionali già compromesse
12 E importante: Inizio immediato della fisioterapia (anche in fasi precoci e quasi silenti di malattia) Individuazione del caregiver all interno della famiglia (che si faccia carico dell assistenza quotidiana del paziente e impari col tempo ad aiutarlo)
13 Un corretto progetto riabilitativo deve prevedere cicli di fisioterapia mirata con l individuazione di obiettivi specifici per ogni fase della malattia.
14 Qual è l obiettivo? Fornire punti di riferimento che indichino la strada da seguire all interno, ma soprattutto all esterno dell ospedale
15 Alleanza Terapeutica Durante le sedute di fisioterapia occorre Affrontare con il paziente la perdita delle funzioni necessarie alla vita quotidiana (compensi) Valutare con il medico che ha in cura il malato l impatto farmacologico sulla perdita dell funzione Possibilità di svolgere un determinato compito Permettiamo così ai pazienti SLA di mantenere una vita utilizzando la muscolatura quasi autonoma o comunque non completamente residua o eventuali dipendente spasticità dal caregiver per lungo tempo funzionali
16 Fasi prima fase: deficit lievi, paziente autosufficiente seconda fase: perdita di una funzione importante (cammino, uso delle braccia, fonazione) terza fase: completa dipendenza
17 Indipendentemente dallo stadio, occorre effettuare una fisioterapia sia di tipo passivo sia di tipo attivo, onde evitare il sovrapporsi di patologie terziarie la fisioterapia attiva, infatti, permette una tonificazione delle fasce muscolari risparmiate dalla malattia senza però un eccessivo affaticamento, utilizzando anche ortesi e ausili personalizzabili sul singolo paziente, che partecipino al raggiungimento dell obbiettivo funzionale richiesto al soggetto.
18 Fasi prima fase: deficit lievi, paziente autosufficiente Mantenimento delle abilità motorie 1. Mobilizzazione attiva assistita 2. Esercizi attivi per una conservazione del tono 3. Traning equilibrio 4. Traning del passo
19 Fasi seconda fase: perdita di una funzione importante (cammino, uso delle braccia, fonazione) 1- Individuazione di deficit più o meno marcati con conseguente perdita della funzione 2- Insegnamento di compensi 3- Idroterapia 4- Training respiratorio 5 -Addestramento ausili
20 Fasi seconda fase: idrokinesiterapia Completa il programma terapeutico, in quanto sfrutta le proprietà fisiche del mezzo acquatico (pressione idrostatica, resistenza, temperatura) e sfrutta sensibilità diverse che il paziente può sfruttare solo in un contesto di questo tipo
21 Fasi seconda fase: idrokinesiterapia Fornisce al soggetto affetto da patologie neurologiche la possibilità di controllare o evocare un gesto motorio in generale ed il controllo della posizione stessa altrimenti non attuabile permette di mantenere il più a lungo possibile il patrimonio neuromotorio e di coordinazione alterato dalla patologia
22 Fasi seconda fase: addestramento respiratorio - Mobilizzazione diaframmatica - Posizionamento - Addestramento allo sforzo - Mobilizzazione delle secrezioni ed assistenza alla tosse (in/ex sufflator) - Riduzione dello sforzo respiratorio (affanno, uso saturimetro) -BLevel - VENTILATORE (manovre invasive)
23 Fasi seconda fase: addestramento ausili
24 Fasi terza fase: completa dipendenza Domiciliarizzazione del soggetto 1. Addestramento di personale non qualificato (badanti) 2. Prevenzione di danni terziari, svolto da personale qualificato e non 3. Utilizzo di ausili (comunicatori, respiratori, sollevatore )
25 Fasi terza fase: completa dipendenza
26 Fasi terza fase: completa dipendenza Una buona rieducazione impedisce l instaurarsi di rigidità articolari che renderebbero difficile la mobilizzazione del paziente favorendo l insorgenza di tutte le patologie da decubito (ulcere, stasi circolatoria e secrezioni bronchiali).
27 Gli ausili
28 Definizioni e terminologia
29 Un ausilio è qualsiasi prodotto, strumento, attrezzatura o sistema tecnologico utilizzato da una persona disabile per prevenire, compensare, alleviare o eliminare una menomazione, disabilità o handicap. (standard internazionale ISO 9999)
30 Ovvero è uno STRUMENTO che permette alle persone disabili (o a chi le assiste) di svolgere attività quotidiane che altrimenti non potrebbero svolgere o di farle in modo più sicuro, veloce e accettabile
31 Le ortesi sono,invece, presidi che aumentano, migliorano o controllano la funzionalità di parti del corpo presenti ma compromesse (standard internazionale ISO 9999)
32 Le ortesi hanno lo scopo di: sostenere una parte del nostro corpo recuperare una funzione corporea evitare un carico non fisiologico dell articolazione
33 L obiettivo di un ausilio, invece, è sempre un miglioramento dell autonomia e della qualità di vita delle persone disabili e/o di coloro che le assistono.
34 Per autonomia si intende la valorizzazione delle risorse funzionali e intellettuali di una persona in funzione di una maggiore e migliore indipendenza.
35 Pertanto l adozione di un ausilio: permette una maggiore autonomia al soggetto, può costituire una molla che innesca un ulteriore spinta all autonomia fa nascere nuove esigenze e bisogni nel soggetto e quindi ulteriori obiettivi di un intervento riabilitativo.
36 La proposta di un ausilio è però un momento delicato nel percorso riabilitativo E un oggetto esterno all individuo, con il quale il soggetto disabile deve imparare a relazionarsi e convivere. Migliorando l autonomia si sottolinea agli occhi del soggetto disabile e delle altre persone la disabilità. Sono possibili mancanza o difficoltà di accettazione
37 L accettazione presuppone il riconoscimento della propria disabilità e l interiorizzazione dell ausilio L adozione di un ausilio è un intervento che richiede il coinvolgimento attivo e in prima persona del disabile L operatore può informare, consigliare, proporre, ma è il disabile che deve scegliere l ausilio.
38 La scelta deriva da un attenta e completa valutazione interdisciplinare al centro della quale vi è il paziente sempre FISIATRA TERAPISTA PAZIENTE TECNICO ORTOPEDICO FAMIGLIA
39 Tipologie
40 Ortesi Spinali mirano a mettere a riposo, correggere o sostenere il rachide; esplicano i loro effetti sull intero rachide o su di un suo tratto
41 Ortesi Cervicali Permettono di: limitare l'ampiezza dei movimenti, diminuire il carico portante sulla colonna vertebrale, ridurre le manifestazioni dolorose, i conflitti meccanici e le reazioni infiammatorie secondarie.
42 Ortesi Cervicali ULTRA LEGGERO & VENTILATO Per la cura prolungata dei traumi cervicali
43 Ortesi per l arto superiore Hanno come obbiettivo: recuperare un azione antigravitaria compromessa ridurre il dolore controllare il movimento (limitandolo o potenziandolo) correggere e/o ridurre il peggioramento di una deformità.
44 Ortesi per l arto superiore M808 Omomed Supporto per spalla con controllo dei movimenti funzionali. Descrizione: Realizzato con lo speciale tessuto elastico Clima Comfort, OMOMED è una delle poche ortesi in grado di correggere le sub-lussazioni della spalla grazie alle particolari disposizioni delle cinture di fissaggio, che lo rendono funzionale e piacevole da indossare durante l attività sportiva e/o quotidiana. Indicazioni: Trattamento conservativo dell artrosi dolorosa delle spalla. Trattamento post-operatorio delle protesizzazioni delle spalla. Trattamento conservativo della lussazione di spalla e della sublussazione cronica di spalla. Trattamento post-operatorio della stabilizzazione della spalla, della ricostruzione della cuffia dei rotatori e della rifissazione dell inserzione del tendine bicipite (Lesione SLAP)
45 Ortesi per l arto superiore
46 Ortesi per l arto inferiore Hanno come obbiettivo: recuperare un azione antigravitaria compromessa ridurre il dolore controllare il movimento (limitandolo o potenziandolo) correggere e/o ridurre il peggioramento di una deformità.
47 Ortesi per l arto inferiore CVO 400 Tutore per caviglia e piede ciondolante. Descrizione Struttura in polietilene flessibile con regolazione a Velcro. Facilmente tagliabile con normali forbici. Indicazioni Stabilizza la deambulazione patologica del piede ciondolante.
48 E possibile classificare gli ausili in base alle loro caratteristiche e alla loro destinazione: - Ausili per la vita quotidiana e l igiene personale - Ausili per la deambulazione - Ausili per la stabilizzazione - Ausili per il superamento delle barriere architettoniche - Ausili per i trasferimenti - Carrozzine - Sistemi di postura
49 Ausili per la vita quotidiana e l igiene personale Sono finalizzati a facilitare la gestione dello spazio, delle attività domestiche e dell igiene personale riducendo lo sforzo ed il tempo, ed aumentando la sicurezza.
50 Ausili per la vita quotidiana e l igiene personale
51 Ausili per la vita quotidiana e l igiene personale
52 Ausili per la vita quotidiana e l igiene personale
53 Ausili per la vita quotidiana e l igiene personale
54 Ausili per la stabilizzazione Consentono il raggiungimento e il mantenimento della posizione eretta
55 Ausili per la stabilizzazione Stabilizzatore per statica in postura eretta E indicato quando si renda necessaria la ricerca attiva della posizione eretta con l ausilio di sostegni alle ginocchia, o presa pelvica e fermapiedi.
56 Ausili per la deambulazione Sono ausili finalizzati a consentire o migliorare l equilibrio statico dei soggetti con impossibilità o difficoltà di deambulazione per ottenere forse uno sviluppo dinamico della funzione
57 Ausili per la deambulazione Sono indicati in tutti i casi in cui è necessario migliorare e/o riattivare la funzione deambulatoria e/o nei casi in cui il soggetto non è in grado di sorreggersi con sufficiente sicurezza.
58 Ausili per la deambulazione Si distinguono in base a due caratteristiche a seconda che siano concepiti per: conferire un lieve miglioramento della stabilità con l'appoggio limitato ad una piccola area (bastoni, stampelle, tripodi e tetrapodi); sopperire alla mancanza di equilibrio utilizzando una superficie di appoggio sufficientemente grande da permettere di effettuare spostamenti su ruote sfruttando la forza muscolare residua (deambulatori).
59 Ausili per la deambulazione
60 Ausili per la deambulazione
61 Ausili per il superamento delle barriere architettoniche Sono indicati per soggetti totalmente non deambulanti - dimoranti abitualmente in edifici sprovvisti di ascensore idoneo o serviti da scale non superabili mediante l installazione di una rampa; - per il superamento di barriere architettoniche interne all abitazione.
62 Ausili per il superamento delle barriere architettoniche
63 Ausili per i trasferimenti Sono indicati per agevolare i numerosi trasferimenti, in autonomia o assistiti, che si rendono necessari nella vita quotidiana.
64 Ausili per i trasferimenti
65 Ausili per i trasferimenti
66 Carrozzine Permettono gli spostamenti, autonomi e non, quando la deambulazione è gravemente compromessa o non risulta possibile; o anche solo per il mantenimento dei rapporti sociali
67 Carrozzine
68 Carrozzine Apparentemente sono tutte uguali, in realtà non è così dato che ogni utilizzatore è diverso Per scegliere una carrozzina bisogna tener conto: delle capacità motorie del paziente delle dimensione e della conformazione fisica del paziente dell ambiente d utilizzo
69 Gli obbiettivi da porsi per un buon posizionamento in carrozzina sono: adeguarsi all evoluzione della patologia aumentare comfort e sicurezza migliorare le funzioni vitali migliorare abilità visive, percettive e cognitive ottimizzare le capacità residue Carrozzine
70 Gli obbiettivi da porsi per un buon posizionamento in carrozzina sono: prevenire danni cutanei mantenere una postura simmetrica prevenire la formazione di deformità muscolo/scheletriche garantire una buona stabilità Carrozzine
71 Sistemi di postura Sono un un insieme di elementi che opportunamente assemblati sostengono e a volte contengono l utente. Si applicano o a carrozzine pieghevoli o a basi predisposte caratterizzate da sistemi basculanti
72 Sistemi di postura
73 Sistemi di postura
74 Sistemi di postura Il sistema di postura, quindi: sostituisce l azione dei muscoli deficitari, si oppone all azione disequilibrante e deformante dei muscoli spastici, mantiene l allineamento ideale dei vari segmenti corporei riduce i carichi muscolo-articolari, previene, entro certi limiti, lo sviluppo o l aggravamento di retrazioni e deformità.
75 Grazie per l attenzione!
LA RIABILITAZIONE DELLA MALATTIA DI PARKINSON
LA RIABILITAZIONE DELLA MALATTIA DI PARKINSON Emanuela Bartolomucci terapista occupazionale Angela Parlapiano logopedista Isabella Valenza fisioterapista Alberto Busetto fisioterapista RIABILITAZIONE Processo
DettagliLA RIABILITAZIONE DELLA PARALISI POLIOMIELITICA E DELLA SINDROME POST POLIO
CONVEGNO INTERNAZIONALE MALCESINE 2010 LA RIABILITAZIONE DELLA PARALISI POLIOMIELITICA E DELLA SINDROME POST POLIO D. M. Fisioterapista LINO FIA Il trattamento è rivolto a pazienti: in fase di stabilizzazione
DettagliNuovo Centro di Fisioterapia Riabilitativa in acqua. anni
Nuovo Centro di Fisioterapia Riabilitativa in acqua 50 1964 2014 anni Il Centro di Terapia in Acqua di Villa Maria Il Centro di Fisioterapia Riabilitativa in Acqua (idrochinesiterapia) di Villa Maria è
DettagliGloreha DAS (Dynamic Arm Support)
Gloreha DAS (Dynamic Arm Support) Gloreha DAS (Dynamic Arm Support) Ausilio Supporto Dispositivo di riabilitazione Gloreha DAS (Dynamic Arm Support) è un supporto dinamico per il braccio; è stato sviluppato
DettagliAUSILI AUSILI PER PER LA LA POSTURA POSTURA SISTEMI PER CONSENTIRE IL MANTENIMENTO DI UNA COSA SONO? POSIZIONE POSIZIONE: SISTEMI:
AUSILI PER LA POSTURA AUSILI PER LA POSTURA Caracciolo Antonio Fisioterapista, Servizio DAT IRCCS S.Maria Nascente Fondazione Don Carlo Gnocchi, Milano SISTEMI COSA SONO? PER CONSENTIRE IL MANTENIMENTO
DettagliIl team riabilitativo. www.ilfisiatra.it 1
Il team riabilitativo www.ilfisiatra.it 1 TEAM Riabilitativo Fisiatra Fisioterapista Altri medici Infermiere Bioingegnere Psicologo Paziente Terapista occupazionale Logopedista Assistente sociale Educatore
DettagliA PROPOSITO DI TERAPIA OCCUPAZIONALE
A PROPOSITO DI TERAPIA OCCUPAZIONALE Che cosa è - perché è importante - come funziona obiettivo dei trattamenti COS E LA TERAPIA OCCUPAZIONALE E un trattamento per le persone che sono state colpite da:
DettagliFacilitare il sollevamento e i trasferimenti. Ft Coord P. Borrega
Facilitare il sollevamento e i trasferimenti del soggetto disabile Ft Coord P. Borrega Definizione Prevenire i danni da lavori pesanti I lavori pesanti sono una o più operazioni lavorative, che isolate
DettagliORTESI MODULARE PER UN RECUPERO GRADUALE DELL ATTIVITA QUOTIDIANA E SPORTIVA. Ing. Chiara Firenze
ORTESI MODULARE PER UN RECUPERO GRADUALE DELL ATTIVITA QUOTIDIANA E SPORTIVA Ing. Chiara Firenze Nei paesi occidentali, quasi tutte le persone hanno sofferto, o soffriranno almeno una volta, di disturbi
DettagliPatologia Degenerativa della Spalla
U.O.C. di Medicina Riabilitativa Direttore - Dr. Oriano Mercante M.D. Patologia Degenerativa della Spalla a cura di Loriana Polenta Scheda di lavoro domiciliare Si può considerare il meccanismo dell'articolazione
DettagliL ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute
L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti
DettagliIl nursing riabilitativo nell ictus. Angela Venturino Firenze 2007 Riabilitazione geriatrica:realtà e prospettive
Il nursing riabilitativo nell ictus Angela Venturino Firenze 2007 Riabilitazione geriatrica:realtà e prospettive Nursing Nel contesto delle cure atte al mantenimento della salute, il nursing ha lo scopo
DettagliIl massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici.
Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Ogni seduta deve essere iniziata con particolare cautela, onde saggiare la reattività del soggetto ed evitare
DettagliQuale ausilio per la la buona pratica della movimentazione dei pazienti. A.Palmisano Torino, 15-16 ottobre 2010
Quale ausilio per la la buona pratica della movimentazione dei pazienti A.Palmisano Torino, 15-16 ottobre 2010 Ausilio La La radice latina auxilium identifica l aiuto in in una accezione piuttosto ampia
DettagliLO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico
LO STRETCHING Chi corre deve avere una buona flessibilità per esprimere al meglio il proprio potenziale e per non incorrere in continui ed invalidanti infortuni. La flessibilità è l insieme della mobilità
DettagliIL TRATTAMENTO DELLA SPASTICITA
IL TRATTAMENTO DELLA SPASTICITA Anna Vagnetti LAVORO DI EQUIPE SVOLTO DAI FISIOTERAPISTI DELL UNITA SPINALE DELL OSPEDALE S. CORONA DI PIETRA LIGURE: BERNARDIS E., DELL ANNO F., FIRPO L., MANDRACCIA S.,
Dettagliorganizzativi della pelvicunit
Tavola Rotonda: modelli organizzativi della pelvicunit Moderatori: G. De Scisciolo, M. Palumbo, M. Lamartina Realtà a confronto: Unitàspinale-M.P.Onesta Centro di Riabilitazione - G. Quattrocchi L esperienza
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliIl paziente neurologico ICTUS
ICTUS ICTUS ICTUS ICTUS Fattori di rischio modificabili Ipertensione arteriosa Diabete mellito Stenosi carotidea Fumo/alcool Sovrappeso Sedentarietà Fattori di rischio non modificabili Età Sesso Predisposizione
DettagliFisioterapista Laura Caravelli scrf Moncalieri Direttore dott Gaffuri Andrea
ANZIANI MALATI NON AUTOSUFFICIENTI E/O CON DEMENZA Il diritto alle cure e la riorganizzazione delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie intra ed extra ospedaliere Fisioterapista Laura Caravelli scrf
DettagliAusili per la mobilità
Ausili per la mobilità Le persone affette da SMA mostrano una debolezza generalizzata dei muscoli; tuttavia le modalità con le quali si manifesta la malattia sono differenti da individuo a individuo. Nelle
DettagliESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico
La al ESERCIZI PRATICI ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico L attività fisica è fondamentale per sentirsi bene e per mantenersi in forma. Eseguire degli esercizi di ginnastica dolce, nel postintervento,
DettagliI MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE. Le lombalgie non chirurgiche
I MERCOLEDÌ DEL CITTADINO: CONOSCERE PER PREVENIRE Le lombalgie non chirurgiche Relatrici: Fiorenza Paci- Annalisa Zampini 18 marzo 2015 Feltre - ore 18.00 GLI ATTACCHI DI DOLORE LOMBARE SONO RICORRENTI
Dettaglivivere serenamente la preparazione ad accogliere il nostro bambino cercando di coccolarci e di coccolare la creatura che cresce dentro di noi.
Gravidanza: maneggiare con cura Molte amiche e colleghe abituate a fare attività fisica e con un idea piuttosto abituale della loro forma fisica, mi chiedono come io abbia affrontato le mie gravidanze
DettagliProgramma della Back School ed esercizi di ginnastica antalgica in acqua: risultati a confronto. Alessandro Sale
Programma della Back School ed esercizi di ginnastica antalgica in acqua: risultati a confronto Alessandro Sale Valutazione dell efficacia della Back School in soggetti affetti da rachialgia cronica In
DettagliFederazione Associazioni Italiane Paratetraplegici Associazione di Promozione Sociale
Il percorso clinico assistenziale riabilitativo L'Unità Spinale Unipolare (U.S.U.) rappresenta una struttura complessa unipolare espressamente destinata all'assistenza delle Persone con lesioni al midollo
Dettagli1. Come prevenire l esaurimento fisico di chi assiste. 2. Posizioni e movimenti per sollevare il paziente non autosufficiente. 3. L insonnia. 4.
1. Come prevenire l esaurimento fisico di chi assiste. 2. Posizioni e movimenti per sollevare il paziente non autosufficiente. 3. L insonnia. 4. L esaurimento psichico ed emotivo: modalità per la prevenzione
DettagliLa prevenzione delle lesioni da pressione. a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza
La prevenzione delle lesioni da pressione a cura di Eleonora Aloi Coord. Inf. Lungodegenza Le lesioni da pressione: Sono aree localizzate di danno della cute e del tessuto sottostante che si realizzano
DettagliCure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
DettagliSINTESI DELLA RELAZIONE AL SIR 2007
SINTESI DELLA RELAZIONE AL SIR 2007 AZIENDA OSPEDALIERA "C. POMA" (Mantova) Dipartimento di Medicina U. O. di Riabilitazione Specialistica Divisione di RRF e Reumatologia Direttore: G. Arioli DISABILITA
DettagliBELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti
BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello Drssa Grazia Foti MALATTIE CARDIOVASCOLARI Più importante causa di morte nel mondo, (17.3 milioni di morti ogni anno)
DettagliL OSS: analisi del profilo e delle aree di integrazione con le altre. mv - 2010-2011
L OSS: analisi del profilo e delle aree di integrazione con le altre figure mv - 2010-2011 è l operatore che, al termine di specifica formazione professionale consegue un attestato di qualifica ed è abilitato
DettagliSTRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA
AZIENDA ULSS N. 8 OPERE PIE D ONIGO STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA attività innovativa (delibera del Direttore Generale dell Azienda ULSS n. 8 del 29 novembre 2007 n.
DettagliLa Ginnastica Dolce e Posturale
La Ginnastica Dolce e Posturale Utilizza una metodologia flessibile, a orientamento psicomotorio, con una plasticità di adattamento alle esigenze dell individuo e del gruppo E finalizzata principalmente
DettagliCapitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO
Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,
DettagliMAL DI SCHIENA l attività sportiva previene il mal di schiena?
MAL DI SCHIENA l attività sportiva previene il mal di schiena? Stretching Beneficio attività sportive: Rinforzo muscolare 1. RINFORZO MUSCOLARE (STABILITA ) 2. ALLUNGAMENTO E STRETCHING (FORZA E DISTRIBUZIONE
DettagliReferente regionale - Dott.ssa Anna Corona responsabile del settore assistenza ospedaliera
Allegato n. 4 alla Delib.G.R. n. 22/12 del 11.6.2010 Regione proponente: Regione Autonoma della Sardegna Linea progettuale nella quale si colloca il progetto: Linea progettuale c) implementazione delle
DettagliLa movimentazione manuale dei carichi
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "EINSTEIN" Torino (TO) La movimentazione manuale dei carichi Note informative per la sicurezza e la salute sul lavoro Decreto Legislativo n. 9 aprile 2008 n. 81 Procedura
DettagliIl progetto riabilitativo nel paziente anziano fragile fratturato Pasquale Rifino Fisioterapista (Cassino)
XVIII Convegno Nazionale Geriatrico Dottore Angelico - San Raffaele Cassino L INTEGRAZIONE OSPEDALE TERRITORIO: per il recupero e il mantenimento dell autonomia CASSINO 11-12-13 Giugno San Raffaele - Cassino
DettagliInnovation experience
Innovation experience Ricerca e Innovazione Tecnologica per lo Sport CENTROCOT: un valido supporto per la competitività e lo sviluppo delle imprese Con il contributo della Camera di Commercio di Varese
DettagliPER LA PRESCRIZIONE DI
LINEE GUIDA PER LA PRESCRIZIONE DI AUSILI LE FOTO CONTENUTE SONO ESEMPLIFICATIVE DEL PRODOTTO 1 PRESCRIVIBILITA AUSILI: AVENTI DIRITTO: soggetti con invalidita riconosciuta (diagnosi compatibile con ausilio
DettagliCorso nursing Ortopedico. Assistenza infermieristica ai pazienti con artrite reumatoide. www.slidetube.it
Corso nursing Ortopedico Assistenza infermieristica ai pazienti con artrite reumatoide DEFINIZIONE MALATTIA INFIAMMATORIA SU BASE IMMUNITARIA DEL TESSUTO CONNETTIVO,ESSENZIALMENTE POLIARTICOLARE AD EVOLUZIONE
DettagliAPPLICAZIONE NELLE PATOLOGIE MEDICHE AD ELEVATO CARICO EMOTIVO: MINDFULNESS E SCLEROSI MULTIPLA
APPLICAZIONE NELLE PATOLOGIE MEDICHE AD ELEVATO CARICO EMOTIVO: MINDFULNESS E SS di Psicosomatica e Psiconcologia SCDU Psichiatria Neurologia II CRESM AOU San Luigi Gonzaga - Orbassano Dott.ssa Martina
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliFigura 2 - Approccio da parte del leader di manovra. Figura 1 - Approccio da parte del leader di intervento. Leader di manovra 2
LEADER DI MANOVRA Il leader di manovra (da qui in poi l.m.) è quel soccorritore che, su tutti gli scenari in cui è presente un paziente traumatico, o presunto tale, per tutto il tempo necessario all applicazione
DettagliREGOLAMENTO SANITARIO PER L EROGAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE DI PRESTAZIONI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE A FAVORE DI PAZIENTI ESTERNI
A.P.S.P. GIUDICARIE ESTERIORI Frazione Santa Croce nr. 41 38071 BLEGGIO SUPERIORE (TN) REGOLAMENTO SANITARIO PER L EROGAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE DI PRESTAZIONI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliDipartimento sportivo. A.S. 2014/2015. Programmazione didattica annuale
Dipartimento sportivo. A.S. 2014/2015 Programmazione didattica annuale La programmazione didattica annuale prevista dai docenti di Educazione Fisica può considerarsi suddivisa in tre fasi. La prima, all
DettagliPROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo
PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.
DettagliL allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini
L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini Saverio Ottolini L allenamento posturale per il biker www.mtbpassione.com L allenamento posturale per il biker Per chi si allena e gareggia in Mountain
DettagliSOSORT INTERNATIONAL SOCIETY ON SCOLIOSIS ORTHOPAEDIC AND REHABILITATION TREATMENT
Standard per la gestione terapeutica della scoliosi idiopatica mediante corsetti nella pratica clinica quotidiana e nella ricerca clinica I criteri SOSORT per il trattamento ortesico Esperienza e competenza
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliLegnago (VR) Concorso Aziendale Qualità 2008
REGIONE VENETO Legnago (VR) Concorso Aziendale Qualità 2008 TITOLO DEL PROGETTO Il percorso riabilitativo del paziente ortopedico operato agli arti inferiori: utilizzo di una nuova scheda di valutazione.
DettagliLettere di una madre al proprio figlio
A te Lettere di una madre al proprio figlio Ilaria Baldi A TE Lettere di una madre al proprio figlio Diario www.booksprintedizioni.it Copyright 2015 Ilaria Baldi Tutti i diritti riservati All amore più
DettagliNOMENCLATORE TARIFFARIO DELLE PROTESI ELENCO N. 1. Nomenclatore tariffario delle prestazioni sanitarie protesiche
ALLEGATO 1 NOMENCLATORE TARIFFARIO DELLE PROTESI ELENCO N. 1 Nomenclatore tariffario delle prestazioni sanitarie protesiche LA DESCRIZIONE DEGLI AUSILI TECNICI PER PERSONE DISABILI E LE NORME TECNICHE
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
DettagliArticolazione d anca Helix 3D
Articolazione d anca Helix 3D I n f o r m a z i o n e s u l p r o d o t t o Helix 3D Articolazione d anca Helix 3D Obiettivo prioritario di Otto Bock è l innovazione tecnologica nel campo della protesica.
DettagliSERVIZIO DI REUMATOLOGIA
SERVIZIO DI REUMATOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA I REUMATISMI COME PREVENIRLI E CURARLI Le malattie reumatiche, denominate con varie terminologie (reumatismi,
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPROBLEMI FISICI DEL DISABILE
PROBLEMI FISICI DEL DISABILE Scale di valutazione funzionale e classificazione della disabilita Classificazione malattie (eziologia, clinica) nell ICD della Organizzazione Mondiale Sanità 1970 Non riportata
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliBambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer
Bambini e nonni insieme per una vita più bella incontro con la Malattia di Alzheimer Società Cooperativa Sociale Occhio Magico BAMBINI E NONNI INSIEME PER UNA VITA PIÙ BELLA incontro con la Malattia di
DettagliAllenAPP: nuove tecnologie e quotidianità. Ausili per la disabilità cognitiva
AllenAPP: nuove tecnologie e quotidianità Ausili per la disabilità cognitiva UN TEMA CHE RIGUARDA circa 750mila persone in Italia hanno disabilità cognitive. Le cause sono diverse: genetiche ( ad esempio
DettagliLA CORRETTA MOVIMENTAZIONE DEI PAZIENTI E DEI CARICHI
LA CORRETTA MOVIMENTAZIONE DEI PAZIENTI E DEI CARICHI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o piu lavoratori, comprese le azioni del sollevare,
DettagliIL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA
IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dott.ssa Laura Traverso UO Anziani Savona Dip. Cure primarie IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E
DettagliLa spasticità: nuove possibilità di trattamento
La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: Cos è? Si definisce spasticità un alterazione dei movimenti data da un aumento del tono muscolare involontario, con contratture muscolari
DettagliDisabilità e Sport. La classificazione funzionale nello sport per disabili
Disabilità e Sport La classificazione funzionale nello sport per disabili Matteo Zanin Classificatore Medico del Comitato Paralimpico Italiano Premessa Mettere il Medico di Medicina dello Sport nelle condizioni
DettagliMaria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone
Maria Anna Conte Hospice Il gabbiano San Vito al Tagliamento Rete cure palliative provincia di Pordenone Cos è un hospice Si definiscono centri residenziali di cure palliative (hospice) le strutture, facenti
DettagliSPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA
SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA Esercizi di fisioterapia Gli esercizi descritti in questo opuscolo sono consigliati ai pazienti affetti da patologie delle spalle (periartriti, esiti di intervento, esiti
DettagliWWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ
WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ Imparare a convivere con la BPCO significa cambiare i propri comportamenti in modo da massimizzare lo sfruttamento delle proprie capacità e minimizzare gli effetti negativi della
DettagliCORSO DI STUDIO IN FISIOTERAPIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE CLINICHE E SPERIMENTALI CORSO DI STUDIO IN FISIOTERAPIA CONTRATTO DI TIROCINIO SERVIZIO RIABILITAZIONE I anno - Anno Accademico STUDENTE SEZIONE
DettagliSCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Istituto Istruzione Superiore A. Venturi Modena Liceo artistico - Istituto Professionale Grafica Via Rainusso, 66-41124 MODENA Sede di riferimento (Via de Servi, 21-41121 MODENA) tel. 059-222156 / 245330
DettagliLa movimentazione dei pazienti
La movimentazione dei pazienti INCIDENZA DI LBP NEI REPARTI FATTORI CHE DETERMINANO POSTURE INCONGRUE PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTI DIMINUIRE I CARICHI DISCALI Attrezzature da lavoro e uso delle stesse
DettagliIl ruolo della fisioterapia nel morbo di Ollier e nell esostosi multipla ereditaria
Il ruolo della fisioterapia nel morbo di Ollier e nell esostosi multipla ereditaria Leonardo Pellicciari Fisioterapista Scuola di Dottorato in Advanced Sciences and Technologies in Rehabilitation Medicine
DettagliVERONA 14/04/2012 CARRIERE GIANCARLO FISIOTERAPISTA OSTEOPATA SAVONA
VERONA 14/04/2012 CARRIERE GIANCARLO FISIOTERAPISTA OSTEOPATA SAVONA Limitazione funzionale del ginocchio dopo intervento di P.T.A. Contributo della B.F.D. La Biomeccanica Funzionale Dinamica è un nuovo
DettagliEFFICACIA DELLA BACK SCHOOL NEL TRATTAMENTO DELLE RACHIALGIE CRONICHE: ESPERIENZA PERSONALE
Università Cattolica del Sacro Cuore Milano Interfacoltà di Scienze della Formazione Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate EFFICACIA DELLA
DettagliDr.ssa Maria Grazia Russo Responsabile U. O. Riabilitazione ASL BA. Dr.ssa Laura Caforio Tecnico ortopedico
Manfredonia, 15 17 novembre 2010 Valutazione e Prescrizione ORTESI, PROTESI ed AUSILI I SISTEMI DI POSTURA PER LA PERSONA GRAVEMENTE DISABILE Dr.ssa Maria Grazia Russo Responsabile U. O. Riabilitazione
DettagliPer minimizzare i rischi potenziali di lesioni da posizioni fisiche non confortevoli, è importante adottare una postura corretta.
Lo stress Fattori di stress: Scarsa conoscenza del software e dell hardware; mancanza di informazioni sulla progettazione, sull organizzazione e sui e sui risultati del lavoro; mancanza di una propria
Dettaglila riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA
auditorium di s. apollonia, firenze 17 aprile 2012 la riabilitazione dopo ictus e frattura di femore La riabilitazione in RSA Sandra Moretti Bruna Lombardi U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale Azienda
DettagliMovimento e benessere per la nostra schiena
Movimento e benessere per la nostra schiena Siamo fatti così... Corso di ginnastica posturale correttiva Sciolze 2011 La colonna vertebrale rappresenta la struttura portante del nostro corpo ed è capace
DettagliBARI 14-16 DICEMBRE 2006 IL COLLARE CERVICALE
BARI 14-16 DICEMBRE 2006 IL COLLARE CERVICALE Dott. Michele Perrini U.O. DI RIANIMAZIONE AUSL BAT/1 BARLETTA 1 COLLARE CERVICALE presidio principe nell immobilizzazione atraumatica del rachide cervicale
DettagliCENTRO IDROKIN. V.le XXIV maggio, 11 TREVIGLIO BENESSERE IN GRAVIDANZA
BENESSERE IN GRAVIDANZA La gravidanza è l evento più bello che una donna possa affrontare. Il lavoro corporeo in gravidanza rappresenta una sorta di viaggio, di esplorazione e riscoperta di sé. È occasione
DettagliCriteri di scelta, personalizzazione, training e gestione degli ausili di comunicazione. Mauro Tavarnelli Giuseppina Castellano
Criteri di scelta, personalizzazione, training e gestione degli ausili di comunicazione Mauro Tavarnelli Giuseppina Castellano La valutazione è un compito complesso Occorre conoscere tutti gli elementi
DettagliI TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico
DettagliIL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione
DettagliApproccio assistenziale integrato nell abilitazione/riabilitazione visiva nell ipovisione dell età evolutiva
Approccio assistenziale integrato nell abilitazione/riabilitazione visiva nell ipovisione dell età evolutiva L.PINELLO CENTRO REGIONALE SPECIALIZZATO PER L IPOVISIONE INFANTILE E DELL ETA EVOLUTIVA Dip.
DettagliMOVIMENTO E BENESSERE
Corso di aggiornamento 2011-2012 MOVIMENTO E BENESSERE I fisioterapisti della S.O.C. Medicina Fisica e Riabilitazione Direttore ff Dott. Franzè Franco In collaborazione con Servizio di Prevenzione e Protezione
DettagliLO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus
LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura
DettagliPOWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO COL CARICO NATURALE Testo e disegni di Stelvio Beraldo
POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO COL CARICO NATURALE Testo e disegni di Stelvio Beraldo 1- Caratteristiche del carico naturale come mezzo di allenamento 2- Schede esercizi per
DettagliRiabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia
Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia L obiettivo ultimo della riabilitazione cardiologica Recuperare e mantenere al livello più elevato possibile le condizioni fisiologiche, psicologiche,
DettagliALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO
ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO 1. Continuità dell intervento X Nuovo ( Centro diurno) X In continuità con servizio già attivato ( Assistenza Domiciliare)
DettagliObiettivi fondamentali del trattamento riabilitativo precoce post-operatorio
Obiettivi fondamentali del trattamento riabilitativo precoce post-operatorio Prevenire i pericoli derivanti dall immobilizzazione a letto Evitare la lussazione della protesi Recuperare un articolarità
DettagliL ASSISTENZA RESPIRATORIA DOMICILIARE: PROBLEMI SUL TERRITORIO
L ASSISTENZA RESPIRATORIA DOMICILIARE: PROBLEMI SUL TERRITORIO Mario Caputi Ilernando Meoli Dipartimento di Scienze Cardiotoraciche e Respiratorie: Sezione di Malattie, Fisiopatologia e Riabilitazione
DettagliCorso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena
Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena Aspetti metodologici e pratici del periodo preparatorio nella pallavolo. Organizzazione della seduta fisico tecnica. Utilizzo di attrezzi e
DettagliLa Sclerosi Laterale Amiotrofica quale paradigma di malattia complessa: dalla multidisciplinarietà all interdisciplinarietà
Assistenza interdisciplinare alle persone che soffrono di Sclerosi Laterale Amiotrofica La Sclerosi Laterale Amiotrofica quale paradigma di malattia complessa: dalla multidisciplinarietà all interdisciplinarietà
DettagliFITNESS E WELLNESS GEROMOTRICITÀ
FITNESS E WELLNESS GEROMOTRICITÀ Dottoressa Loredana D Alessandro Primo semestre primo anno UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ENNA KORE loredana.dale@gmail.com 1 GEROMOTRICITÀ Possibile presenza di deficit cognitivi,
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE Corso di Laurea in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (L22)
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE Corso di Laurea in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (L22) Insegnamento di Metodi e Didattica degli SPORT DI SQUADRA MeD della PALLAVOLO
DettagliSinergia tra dinamismo e relax
i nuov Sinergia tra dinamismo e relax Il corpo umano non è nato per restare a lungo nella stessa posizione. Le articolazioni e lo scheletro sono strutturati per un attività motoria continua. La sedia KOMFORTSAVE
Dettagli