Pagina 2 di 30. COMUNE DI BAGNOLO MELLA Norme Tecniche di Attuazione

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3 VARIANTE al PIANO DEI SERVIZI Norme tecniche di Attuazione V_PdS B ai sensi dell art. 9 della Legge Regionale 11 marzo e s.m.i n.12. Pagina 3 di 30

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5 TITOLO I - DISPOSIZIONI PRELIMINARI... 7 Art. 1.- Finalità del Piano dei Servizi... 7 Art. 2.- Elaborati del Piano dei Servizi... 9 Art. 3.- Valore normativo del Piano dei Servizi... 9 Art. 4.- Efficacia delle norme... 9 TITOLO II - DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DEI SERVIZI Art. 5.- Prescrizioni finalizzate al miglioramento della viabilità Art. 6.- Definizione dei parametri urbanistici/edilizi Art. 7.- Disposizioni specifiche per le aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale Art. 8.- Opere di urbanizzazione primaria e secondaria Art. 9.- Modalità attuative Art Dotazioni urbanistiche minime Art Monetizzazione delle aree per attrezzature di interesse pubblico e generale Art Formazione del fondo verde da destinare ad interventi di rilevanza ecologica Art Perequazione Art Contributo dei privati per la realizzazione delle opere infrastrutturali e dei servizi28 Art Ambiti a compensazione predefinita - AC Art Indirizzi per le programmazioni e pianificazioni comunali connesse al PdS Art Modifiche al Piano dei Servizi Pagina 5 di 30

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7 TITOLO I - DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1.- Finalità del Piano dei Servizi Il Piano dei Servizi, redatto ai sensi dell art. 9 della L.R. 12/05, assicura una dotazione globale di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale, per l edilizia residenziale pubblica, destinate a verde, a corridoi ecologici e di connessione tra territorio rurale ed edificato nonché una loro razionale distribuzione sul territorio comunale a supporto delle funzioni insediate e previste. Contiene le prescrizioni relative alle aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale che hanno carattere vincolante e prescrittivo. Sono servizi pubblici e di interesse pubblico o generale i servizi e le attrezzature pubbliche, realizzati tramite iniziativa pubblica diretta o ceduti al comune nell ambito di piani attuativi, nonché i servizi e le attrezzature, anche privati, di uso pubblico o di interesse generale, regolati da apposito atto di asservimento o da regolamento d uso, redatti in conformità alle indicazioni contenute nel piano dei servizi. Il Piano dei Servizi promuove pertanto forme di concorso, partecipazione e coordinamento tra comune, enti e privati per la realizzazione e la gestione delle strutture e dei servizi. Il Piano dei Servizi è uno strumento di indirizzo per l attuazione del Piano di Governo del Territorio e si coordina, in particolare, con il Piano Triennale delle Opere Pubbliche. -Ai sensi dell art.9 comma 1 della l.r.12/05 il comune di BAGNOLO MELLA non rientra tra i comuni obbligati all individuazione delle aree per l edilizia residenziale pubblica. -Ai sensi dell art.9 comma 1bis della l.r.12/05 sul territorio comunale di BAGNOLO MELLA non sono presenti campi di sosta o di transito dei nomadi e il PGT non individua previsioni future. -Ai sensi dell art.9 comma 5 della l.r.12/05 il comune di BAGNOLO MELLA non rientra tra quelli aventi caratteristiche di polo attrattore individuato dal piano territoriale di coordinamento provinciale; di conseguenza il piano dei servizi NON contiene la previsione di servizi pubblici aggiuntivi, in relazione ai fabbisogni espressi dalla popolazione fluttuante in quanto NON è presente. -Ai sensi dell art.9 comma 2 della l.r.12/05 come illustrato nel capitolo 6, sono stati individuati il numero degli utenti dei servizi dell intero territorio, i quali corrispondono alla popolazione stabilmente residente e a quella da insediare secondo le previsioni del Documento di Piano e del Piano delle Regole. Pagina 7 di 30

8 -Ai sensi dell art.9 comma 3 della l.r.12/05 il PGT di BAGNOLO MELLA come illustrato nel capitolo assicura una dotazione minima di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale maggiore a diciotto metri quadrati per abitante. -Ai sensi dell art.9 comma 3 della l.r.12/05 il PGT ha valutato prioritariamente l'insieme delle attrezzature al servizio delle funzioni insediate nel territorio comunale, anche con riferimento a fattori di qualità, fruibilità e accessibilità. Pagina 8 di 30

9 Art. 2.- Elaborati del Piano dei Servizi Il PdS. é costituito dall insieme organico e unitario dei seguenti elaborati: allegati: Allegati: V-PdS A: Relazione V-PdS B: Norme tecniche di attuazione PdS C: Schede dei servizi esistenti PdS D: Tabelle riassuntive della quantità Piano dei Servizi (aggiornato coerentemente tematiche di variante) (VARIATO) (aggiornato coerentemente tematiche di variante) (INVARIATO) Elaborati Grafici: V-PdS 01 nord: Ricognizione con individuazione cartografica dei servizi Scala 1:2.000 (VARIATO) esistenti e di progetto (centro abitato) V-PdS 01 sud: Ricognizione con individuazione cartografica dei servizi Scala 1:2.000 (VARIATO) esistenti e di progetto (centro abitato) V-PdS 02 nord: Ricognizione con individuazione cartografica dei servizi Scala 1:5.000 (VARIATO) esistenti e di progetto (territorio comunale) V-PdS 02 sud: Ricognizione con individuazione cartografica dei servizi Scala 1:5.000 (VARIATO) esistenti e di progetto (territorio comunale) PUGSS 01: Rete elettrica esistente Scala 1:3.000 (INVARIATO) PUGSS 02: Rete gas esistente Scala 1:3.000 (INVARIATO) PUGSS 03: Rete acquedotto esistente Scala 1:3.000 (INVARIATO) PUGSS 04: Rete telefonica esistente Scala 1:3.000 (INVARIATO) PUGSS: Perimetrazione aree servite da pubblica fognatura e corpi idrici significativi Scala 1:3.000 (INVARIATO) Art. 3.- Valore normativo del Piano dei Servizi a) Il Piano dei Servizi è redatto ai sensi e per gli effetti dell art. 9 della L.R. 12/2005. b) Il piano dei servizi non ha termini di validità ed è sempre modificabile. c) In caso di discordanza fra diversi elaborati del Piano dei Servizi prevalgono: -fra tavole in scala diversa, quelle di maggior dettaglio; -fra tavole di Piano e Norme queste ultime prevalgono. Art. 4.- Efficacia delle norme a) Ai sensi e per gli effetti del comma 11 art 9 della l.r.12/05 le previsioni contenute nel presente Piano, concernenti le aree necessarie per la realizzazione dei servizi pubblici e d interesse pubblico o generale, hanno carattere prescrittivo e vincolante. Pagina 9 di 30

10 b) Le presenti integra le indicazioni contenute negli elaborati grafici e le prescrizioni delle NTA del Piano delle Regole e del Documento di Piano laddove si individuino tematiche afferenti allo stesso ambito normativo. c) Ai sensi e per gli effetti del comma 15 art 9 della l.r.12/05, la realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale, diverse da quelle specificamente previste dal piano dei servizi, non comporta l applicazione della procedura di variante al piano stesso ed è autorizzata previa deliberazione motivata del consiglio comunale. Pagina 10 di 30

11 TITOLO II - DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DEI SERVIZI Art. 5.- Prescrizioni finalizzate al miglioramento della viabilità a) Le indicazioni relative alla viabilità contenute nelle tavole del PdS ed in generale nelle tavole di Piano hanno valore indicativo e possono essere precisate, integrate o modificate in sede di progetto esecutivo dell'opera o di piano urbanistico attuativo. b) Nelle fasi di attuazione delle trasformazioni previste dovrà essere favorita e facilitata l accessibilità alle fermate del trasporto pubblico locale, mediante la creazione di nuovi percorsi ciclopedonali ad integrazione della rete esistente. Art. 6.- Definizione dei parametri urbanistici/edilizi Per la definizione degli indici e dei parametri stereometrici si rimanda all allegato PdR B del Piano delle Regole. Art. 7.- Disposizioni specifiche per le aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale a) In armonia con le disposizioni della legislazione nazionale e regionale, il Piano dei Servizi classifica le aree per attrezzature pubbliche e d interesse pubblico o generale attribuendo ad ognuna una tipologia di servizio, al fine di raggiungere i requisiti di vivibilità e di qualità urbana che il governo del territorio locale persegue. b) Gli indici e parametri indicati per ogni sistema o categoria di servizio di seguito riportati, si applicano unicamente ai servizi azzonati ossia ricadenti negli areali destinati a servizio delle tavole di Piano ad esclusione di quelli ricadenti all interno dei Nuclei di Antica Formazione, e di quelli indicati puntualmente, per i quali si dovrà fare riferimento a quanto disciplinato dalla normativa afferente l ambito di appartenenza del Piano delle Regole. c) Trovano applicazione l art. 14 del D.P.R. n. 380/2001 e l art.40 della l.r.12/05 d) Ad integrazione di quanto definito sotto trovano applicazione i contenuti delle schede di rilievo dei servizi (allegato PdS C Schede ricognitive dei servizi esistenti). e) Ove non sono puntualmente definiti indici e parametri, si rimanda a quanto determinato dai progetti specifici. Pagina 11 di 30

12 f) Le attrezzature Pubbliche e d interesse pubblico sono attuabili mediante interventi diretti da parte dell'amministrazione Comunale e/o con interventi convenzionati da parte di privati. 7.1 Tipologie di servizi Il Piano dei servizi individua negli allegati grafici le seguenti tipologie di servizio: a) Servizi Istituzionali: Municipio, Uffici Comunali, Caserma Carabinieri, Polizia Comunale, Edificio postale, Magazzino comunale, Stazione Ferroviaria, Appartamenti ERP; b) Servizi Scolastici: Scuole per l infanzia, Scuole primari e Scuole secondarie; c) Servizi Religiosi: Chiese, Cimitero, Oratorio; d) Servizi Sanitari/Sociali: Ambulatori medici, Strutture protette per anziani, Centro di aggregazione giovanile; e) Servizi Tecnologici; Isola ecologica, Acquedotto, Depuratore, Centrale Enel, Centrale telefonica; f) Verde Pubblico: Verde sportivo e verde ricreativo g) Parcheggi; Destinazioni d uso Sono ammesse destinazioni d uso complementari, accessorie e compatibili con la destinazione d uso principale che integrano o rendono possibili le destinazioni d uso principali purché strettamente collegate alla funzione pubblica o di interesse pubblico e generale e non escluse nel Piano delle Regole Prescrizioni generali Le strutture esistenti potranno ampliarsi in relazione alle necessità espresse e documentate nei limiti di densità che saranno definiti in sede di approvazione del progetto esecutivo da parte della Giunta Comunale, tenendo conto della necessità di garantire un coerente rapporto col contesto edilizio e ambientale. distanza dai confini: ai sensi di quanto disciplinato dalle NTA del PdR per gli ambiti residenziali consolidati; distanza dai fabbricati: ai sensi di quanto disciplinato dalle NTA del PdR per gli ambiti residenziali consolidati; recinzioni: ai sensi di quanto disciplinato dalle NTA del PdR per gli ambiti residenziali consolidati salvo per i servizi interni ai NAF per i quali si applica la normativa specifica; Dovranno essere rispettati i limiti di arretramento stradale riportati nelle tavole di Piano e come disciplinati dalle NTA del Piano delle Regole; Le aree da destinarsi a parcheggio di servizio dovranno essere opportunamente piantumate e preferibilmente realizzate con pavimentazione permeabile (ad es. prato armato) e Pagina 12 di 30

13 dimensionate in rapporto al numero di utenti previsti. In sede di progetto dovrà essere valutata la possibilità di realizzazione di parcheggi interrati. Le aree di pertinenza dovranno essere prioritariamente destinate a giardino o parco o comunque lasciate a verde e opportunamente piantumate. Sono da utilizzare per i nuovi edifici e per la riqualificazione degli edifici esistenti le tecnologie volte al risparmio e all efficienza energetica, i criteri costruttivi finalizzati all abbattimento del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale ed estiva e l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Dovranno inoltre, per i nuovi impianti tecnologici e per la riqualificazione degli esistenti, essere previste opere a verde di mitigazione ambientale e dovranno essere attentamente valutati gli impatti ambientali generati ed eventualmente previste opere di contenimento degli stessi. Per tutti gli ambiti destinati ad attrezzature pubbliche in caso di ampliamenti o nuove edificazioni dovrà essere rispettato il limite minimo del 15 % di superficie drenante, comunque coerentemente con i disposti delle NTA del Piano delle Regole Prescrizioni particolari Servizi istituzionali Sono destinazioni principali, ai sensi dell art. 51 della L.R. 12/05, le seguenti: Municipio, uffici comunali; caserma dei carabinieri e locali Polizia comunale; Edificio postale; Stazione ferroviaria; Alloggi di edilizia residenziale pubblica. Sono ammesse destinazioni d uso complementari, accessorie e compatibili con la destinazione d uso principale che integrano o rendono possibili le destinazioni d uso principali purchè strettamente collegate alla funzione pubblica o di interesse pubblico e generale e non escluse nel Piano delle Regole quali ad esempio: uffici di associazioni culturali, ricreative, politiche e sindacali. Quelle esistenti potranno ampliarsi in relazione alle necessità espresse e documentate nei limiti di densità che saranno definiti in sede di approvazione del progetto esecutivo da parte della Giunta Comunale, tenendo conto della necessità di garantire un coerente rapporto col contesto edilizio e ambientale Servizi scolastici Sono destinazioni principali, ai sensi dell art. 51 della L.R. 12/05, le seguenti: Edifici scolastici (scuole per l infanzia, primari e secondarie) Pagina 13 di 30

14 Sono ammesse destinazioni d uso complementari, accessorie e compatibili con la destinazione d uso principale che integrano o rendono possibili le destinazioni d uso principali purché strettamente collegate alla funzione pubblica o di interesse pubblico e generale e non escluse nel Piano delle Regole quali ad esempio attività sportive e ricreative; bar e mense. Prescrizioni particolari Le aree da destinarsi a parcheggio di servizio dovranno essere opportunamente piantumate e preferibilmente realizzate con pavimentazione permeabile (ad es. prato armato) e dimensionate in rapporto al numero di utenti previsti. In sede di progetto dovrà essere valutata la possibilità di realizzazione di parcheggi interrati. Le aree di pertinenza dovranno essere prioritariamente destinate a parco e opportunamente piantumate. Sono da utilizzare per i nuovi edifici e per la riqualificazione degli edifici esistenti le tecnologie volte al risparmio e all efficienza energetica, i criteri costruttivi finalizzati all abbattimento del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale ed estiva e l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili Servizi religiosi Sono destinazioni principali, ai sensi dell art. 51 della L.R. 12/05, le seguenti : strutture religiose e per il culto; strutture socio-assistenziali gestite da enti religiosi oratori. Sono ammesse destinazioni d uso complementari, accessorie e compatibili con la destinazione d uso principale che integrano o rendono possibili le destinazioni d uso principali purché strettamente collegate alla funzione pubblica o di interesse pubblico e generale e non escluse nel Piano delle Regole quali ad esempio attività artigianali di servizio; commercio al dettaglio (esercizio di vicinato); tempo libero, attività sportive e ricreative private, istruzione e formazione privata; bar e ristoranti; uffici di associazioni culturali, ricreative, politiche e sindacali; ostelli. L art. 72 della L.R. 12/2005 stabilisce che le aree che accolgono attrezzature religiose o destinate alle attrezzature stesse, sono specificatamente individuate, dimensionate e disciplinate sulla base delle esigenze locali, valutate le istanze avanzate dagli enti delle confessioni religiose. Le attrezzature religiose sono computate nella loro misura effettiva nell ambito della dotazione globale di spazi per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale senza necessità di regolamentazione con atto di asservimento o regolamentazione d uso. Nuove attrezzature religiose potranno essere localizzate esclusivamente in variante al presente piano dei servizi. Quelle esistenti potranno ampliarsi in relazione alle necessità espresse e documentate nei limiti di densità che saranno definiti in sede di approvazione del progetto esecutivo da parte Pagina 14 di 30

15 della Giunta Comunale, tenendo conto della necessità di garantire, soprattutto per quanto riguarda l altezza degli edifici, un coerente rapporto col contesto edilizio e ambientale Servizi Sanitari e sociali Sono destinazioni principali, ai sensi dell art. 51 della L.R. 12/05, le seguenti : strutture socio - assistenziali; residenze protette per anziani e persone assistite - housing sociale; asilo nido; ambulatori medici e strutture per la salute. Sono ammesse destinazioni d uso complementari, accessorie e compatibili con la destinazione d uso principale che integrano o rendono possibili le destinazioni d uso principali purché strettamente collegate alla funzione pubblica o di interesse pubblico e generale e non escluse nel Piano delle Regole quali ad esempio commercio al dettaglio (esercizio di vicinato); tempo libero, attività sportive e ricreative private; bar e ristoranti; alberghi e ostelli. Gli edifici potranno essere ampliati in relazione alle esigenze di adeguamento definite dall amministrazione comunale nei limiti di densità che saranno stabiliti in sede di approvazione del progetto esecutivo, tenendo conto della necessità di garantire, soprattutto per quanto riguarda l altezza degli edifici, un coerente rapporto col contesto edilizio e ambientale. Prescrizioni particolari Le aree da destinarsi a parcheggio di servizio dovranno essere opportunamente piantumate e preferibilmente realizzate con pavimentazione permeabile (ad es. prato armato) e dimensionate in rapporto al numero di utenti previsti. In sede di progetto dovrà essere valutata la possibilità di realizzazione di parcheggi interrati. Le aree di pertinenza dovranno essere prioritariamente destinate a giardino o parco o comunque lasciate a verde e opportunamente piantumate. Sono da utilizzare per i nuovi edifici e per la riqualificazione degli edifici esistenti le tecnologie volte al risparmio e all efficienza energetica, i criteri costruttivi finalizzati all abbattimento del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale ed estiva e l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili Servizi Tecnologici Sono destinazioni principali, ai sensi dell art. 51 della L.R. 12/05, le seguenti destinazioni relative ad impianti tecnologici di interesse comunale: Isola ecologica, Acquedotto, Depuratore, Centrale Enel, Centrale telefonica. Pagina 15 di 30

16 Per l edificazione in queste aree dovranno essere osservata la distanza dai confini m.10,00. Le aree da destinarsi a parcheggio di servizio dovranno essere poste marginalmente alle aree verdi, piantumate e progettate, come componenti ambientali delle stesse. Dovranno inoltre essere preferibilmente realizzate con pavimentazione permeabile (ad es. prato armato) e dimensionate in rapporto al numero di utenti previsti. Le strutture, gli impianti e gli edifici potranno essere realizzati ed ampliarsi in relazione alle necessità espresse e documentate nei limiti di densità che saranno definiti in sede di approvazione del progetto esecutivo da parte della Giunta Comunale, tenendo conto della necessità di garantire un coerente rapporto col contesto edilizio e ambientale. Dovranno inoltre, per i nuovi impianti tecnologici e per la riqualificazione degli esistenti, essere previste opere a verde di mitigazione ambientale e dovranno essere attentamente valutati gli impatti ambientali generati ed eventualmente previste opere di contenimento degli stessi Servizi per verde sportivo e ricreativo Sono destinazioni principali, ai sensi dell art. 51 della L.R. 12/05, le seguenti : impianti sportivi ad accesso libero; impianti sportivi ad accesso selezionato; parchi e giardini attrezzati. Sono ammesse destinazioni d uso complementari, accessorie e compatibili con la destinazione d uso principale che integrano o rendono possibili le destinazioni d uso principali purché strettamente collegate alla funzione pubblica o di interesse pubblico e generale e non escluse nel Piano delle Regole quali ad esempio commercio al dettaglio (esercizio di vicinato); bar e ristoranti; alberghi e ostelli. Per le zone a parco e verde attrezzato prive di impianti sportivi potranno essere realizzate delle edificazioni legate alla funzione ricreativa dell area nel rispetto dei seguenti parametri: Distanza dai confini m.10,00; Slp pari al 5% della superficie del parco; Altezza massima m.3,50; Prescrizioni particolari Le aree da destinarsi a parcheggio di servizio dovranno essere poste marginalmente alle aree verdi, piantumate e progettate, per finiture ed arredo, come componenti ambientali delle stesse. Dovranno inoltre essere preferibilmente realizzate con pavimentazione permeabile (ad es. prato armato) e dimensionate in rapporto al numero di utenti previsti. Le aree di pertinenza dovranno essere prioritariamente lasciate a verde e opportunamente piantumate. Sono da utilizzare per i nuovi edifici e per la riqualificazione degli edifici esistenti le tecnologie volte al risparmio e all efficienza energetica, i criteri costruttivi finalizzati all abbattimento del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale ed estiva e l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Pagina 16 di 30

17 Gli edifici potranno essere ampliati in relazione alle esigenze di adeguamento definite dall amministrazione comunale nei limiti di densità che saranno stabiliti in sede di approvazione del progetto esecutivo, tenendo conto della necessità di garantire, soprattutto per quanto riguarda l altezza degli edifici, un coerente rapporto col contesto edilizio e ambientale. Norma Speciale per la formazione di orti urbani NS1 Gli elaborati grafici del Piano dei Servizi individuano con apposita simbologia aree da destinare alla formazione di orti urbani localizzate nella parte sud del territorio comunale nei pressi di via Pira. L obiettivo che l Amministrazione Comunale si prefigge di raggiungere è quello di creare percorsi di cittadinanza attiva come occasioni di aggregazione sociale che favoriscano i rapporti interpersonali, la conoscenza e la valorizzazione dell ambiente urbano, nonché lo svolgimento da parte di persone anziane di attività utili alla prevenzione, al mantenimento e alla cura della salute; sensibilizzare i cittadini, singoli o aggregati in gruppi o associazioni, nonché le famiglie, le realtà associative presenti sul territorio e le istituzioni pubbliche, in particolare quelle scolastiche, sull esigenza di salvaguardare e riqualificare il territorio comunale attraverso processi di autogestione del patrimonio comunale. Nell ottica di proseguire con la valorizzazione degli immobili di proprietà comunale parte dell area non destinata agli orti potrà essere data in concessione ad associazioni presenti sul territorio al fine di creare e gestire un vivaio comunale che possa servire per rifornire il Comune di essenze arboree e floreali da collocare nelle aree pubbliche. Sono ammesse destinazioni d uso complementari, accessorie e compatibili con la destinazione d uso principale che integrano o rendono possibili le destinazioni d uso principali purché strettamente collegate alla funzione pubblica o di interesse pubblico e generale. Potranno essere realizzati edifici e manufatti accessori in relazione alle esigenze definite dall amministrazione comunale secondo i limiti e i parametri urbanistici stabiliti in sede di approvazione del progetto esecutivo, tenendo conto della necessità di garantire, soprattutto per quanto riguarda l altezza degli edifici, un coerente rapporto col contesto edilizio e ambientale Infrastrutture e servizi alla mobilità Sono destinazioni principali, ai sensi dell art. 51 della L.R. 12/05, le seguenti : strade, piste ciclabili e opere complementari stazioni, autostazioni, attrezzature autostradali; parcheggi e autosilos. Sono ammesse destinazioni d uso complementari, accessorie e compatibili con la destinazione d uso principale che integrano o rendono possibili le destinazioni d uso principali purché strettamente collegate alla funzione pubblica o di interesse pubblico e generale e non escluse nel Piano delle Regole quali ad esempio edicole e bar. Prescrizioni particolari Pagina 17 di 30

18 In applicazione del vigente codice della strada le strade esistenti e di progetto vengono classificate, in relazione alle loro caratteristiche, come segue: autostrade strade extraurbane principali strade extraurbane secondarie strade urbane di scorrimento strade urbane di quartiere strade locali. Nella realizzazione di nuove infrastrutture viabilistiche nonché per l adeguamento e l ampliamento di quelle esistenti, dovranno essere previste adeguate opere complementari (ad es. alberature, aiuole, marciapiedi, illuminazione, arredo urbano ecc ) e previste la realizzazione di piste ciclopedonali, secondo le indicazioni contenute nell abaco delle sezioni stradali allegato allo studio del sistema della mobilità. Le strade di lottizzazione e di allacciamento alla viabilità principale devono essere dotate, di norma, delle seguenti caratteristiche dimensionali minime: larghezza sede stradale di 7.50 m; marciapiedi su entrambi i lati di larghezza 1.50 m: piste ciclabili di larghezza di 1.50 m per un senso di marcia e di 2.50 m per doppio senso di marcia derogabili per brevi tratti. Potranno essere approvate soluzioni diverse ove inquadrate in un coerente studio di sviluppo della zona e delle sede stradali. Dovranno inoltre essere previste opere a verde di mitigazione ambientale e dovrà essere attentamente valutato l impatto acustico generato ed eventualmente previste opere di contenimento acustico. Si impone la necessità di pensare la progettazione delle nuove infrastrutture di viabilità e mobilità all interno di un ottica di integrazione tra ambiente e territorio. Oltre che a rispondere a ragioni di accessibilità urbanistica e trasportistica, il disegno delle infrastrutture, diventa infatti occasione di sperimentazione di progetti di ambientazione e compensazione ecologica che dovrebbero essere realizzati contestualmente alla fase di progettazione esecutiva delle infrastrutture secondo le indicazioni previste nel Piano Paesistico Comunale. La nuova viabilità di progetto, (soprattutto quella a est dell abitato) dovrà prevedere ove necessarie o opportuno soluzioni mitigative di deframmentazione. Per la creazione di spazi a parcheggio si dovranno prevedere preferibilmente blocchi di pavimentazione che favoriscano la permeabilità del terreno. In fase di progettazione si dovrà fare riferimento all allegato V della Normativa del PTCP quale Repertorio di buone pratiche ed indirizzi per la riqualificazione paesistico ambientale Pagina 18 di 30

19 I parcheggi pubblici o di uso pubblico in relazione alle attività cui prestano servizio, ove possibile, dovranno essere opportunamente piantumati e dovranno prevedere fasce di mitigazione alberate in rapporto alle aree circostanti. Essi inoltre dovranno preferibilmente essere realizzati con pavimentazione permeabile (ad es. prato armato). I parcheggi a contatto con parchi e giardini urbani e con aree agricole dovranno avere carattere di compatibilità paesistica con la zona per finiture di superficie, piantumazione, percorsi e recinzioni. Pagina 19 di 30

20 Art. 8.- Opere di urbanizzazione primaria e secondaria Per i temi connessi alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria si rimanda all allegato PdR B del Piano delle Regole. 8.1 Scomputo opere di urbanizzazione primaria e secondaria Qualora i soggetti privati realizzino direttamente le opere di urbanizzazione, il loro valore potrà essere scomputato dal valore degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria dovuti per i provvedimenti edilizi relativi. Valgono i disposti di cui all art. 45 delle l.r. 12/2005 e s.m.i Art. 9.- Modalità attuative -L attuazione del Piano dei Servizi avviene, di norma, mediante interventi edilizi diretti fatta eccezione per i servizi previsti negli ambiti soggetti a Pianificazione Attuativa per i quali è necessario il preventivo ricorso alla pianificazione attuativa, fatti salvi gli interventi per i quali sia previsto l utilizzo di norme speciali. -Le previsioni del Piano dei Servizi configurano vincoli preordinati all espropriazione. -E ammessa, ai sensi dell art. 11, comma 12 della L.R. 12/2005, da parte del proprietario dell area, la realizzazione diretta di attrezzature e servizi per la cui attuazione è preordinato il vincolo espropriativo. Condizione per tale realizzazione è che la Giunta Comunale, con proprio atto, riconosca la pubblica utilità dell iniziativa ed espliciti la volontà di consentire tale intervento diretto che è subordinato alla stipula di apposita convenzione intesa a disciplinare le modalità attuative e gestionali. -Detta convenzione, debitamente registrata e trascritta, dovrà definire la natura, la dimensioni ed i limiti del servizio proposto, stabilire tempi e modalità di utilizzo pubblico degli immobili oggetto di convenzione e la diversa destinazione degli stessi in caso di cessazione del servizio proposto. -Non configurano vincolo espropriativo le previsioni del Piano dei Servizi che demandano al proprietario dell area la realizzazione diretta di attrezzature e servizi. La realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale non previste dal Piano dei Servizi, nonché in contrasto con quanto disciplinato dal Piano delle Regole comporta variante urbanistica al Piano stesso, salvo per i casi per i quali è applicabile la disciplina di cui al comma 15 art 9 della l.r.12/05, il quale stabilisce che la realizzazione di attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale diversa da quelle previste non comporta variante al Piano dei Servizi ma è autorizzata previa deliberazione motivata del Consiglio Comunale. Pagina 20 di 30

21 Art Dotazioni urbanistiche minime Ai sensi della vigente legislazione urbanistica, l intero territorio comunale è stato suddiviso in ambiti. Per ogni ambito sono precisate le diverse destinazioni d uso, i vincoli, le opere, le trasformazioni consentite, nonché l individuazione delle necessità di dotazioni previste. Per le destinazioni di tipo residenziale viene assunto come parametro quantitativo identificativo degli abitanti finalizzato al peso insediativo il valore di 125 mc/ab. Il Piano dei Servizi prevede la necessità di soddisfacimento di dotazioni urbanistiche determinate e afferenti alle seguenti modalità di attuazione degli interventi sul territorio: Strumenti attuativi o PCC Interventi edilizi diretti come di seguito meglio specificato La cessione delle aree dovrà essere valutata in ragione della loro localizzazione e proporzionalmente rapportata alla zona di competenza dell intervento con riferimento al valore di monetizzazione delle aree. Il reperimento delle aree destinate a servizi può essere ottenuto anche con asservimento dell area stessa ad uso pubblico perpetuo e regolato da apposito atto notarile soggetto a trascrizione e registrazione. In tal caso la manutenzione ordinaria e straordinaria delle suddette aree, intendendo con ciò qualsiasi opera di riparazione o rifacimento necessaria per il pieno utilizzo pubblico, nonché la pulizia, la sostituzione delle essenze arboree ecc.., sono a carico delle proprietà private. In caso di particolari situazioni oggettive e comprovate dall Amministrazione Comunale, la quota di dotazione di standard di possibile monetizzazione, di cui ai successivi articoli 10.1 e 10.2 potrà essere incrementata fino al 100% rispetto ai limiti stabiliti coerentemente con quanto stabilito al successivo Art Monetizzazione delle aree per attrezzature di interesse pubblico e generale. Pagina 21 di 30

22 10.1 Dotazioni urbanistiche minime per gli ambiti pre-identificati a Pianificazione Attuativa o PCC Per gli ambiti soggetti a Pianificazione Attuativa pre-identificati, di dominio del Piano delle Regole e del Documento di Piano, si definiscono i servizi minimi e le dotazioni da reperire. Qualora i contenuti del Documento di Piano o del Piano delle Regole si discostano da quanto sotto riportato, i parametri da applicare saranno quelli specificatamente previsti per i singoli ambiti o previsti dalle norme specifiche del loro dominio di appartenenza, ovvero NTA DdP o NTA PdR. TAB 1a - DOTAZIONI STANDARD in comparti attuativi per destinazioni RESIDENZIALI 125 mc/ab Dotazione media di volume di progetto per abitante 35 mq/ab Fabbisogno di standard 25 mq/ab Dotazione minima di standard da reperirsi in loco 10 mq/ab Dotazione di standard di possibile monetizzazione come da NTA DdP Volume destinato a libero mercato Volume destinato a edilizia convenzionata TAB 2a - DOTAZIONI STANDARD in comparti attuativi per destinazioni TERZIARIE-COMMERCIALI NEI LIMITI DEGLI ESERCIZI DI VICINATO 100% % slp Dotazione di servizi minimi (di cui almeno il 50% a parcheggi) 80% % slp Servizi minimi da reperire in loco 20% % slp Servizi di possibile monetizzazione TAB 2b - DOTAZIONI STANDARD in comparti attuativi per destinazioni COMMERCIALI MEDIA DISTRIBUZIONE 110% % slp Dotazione di servizi minimi (di cui almeno il 50% a parcheggi) 90% % slp Servizi minimi da reperire in loco 20% % slp Servizi di possibile monetizzazione TAB 2c - DOTAZIONI STANDARD in comparti attuativi per destinazioni COMMERCIALI MEDIA SV ALIMENTARE 150% % slp Dotazione di servizi minimi (di cui almeno il 50% a parcheggi) 100% % slp Servizi minimi da reperire in loco 50% % slp Servizi di possibile monetizzazione TAB 3a - DOTAZIONI STANDARD in comparti attuativi per destinazioni TURISTICHE-RICETTIVE, 100% % slp Dotazione di servizi minimi 50% % slp Servizi minimi da reperire in loco Pagina 22 di 30

23 50% % slp Servizi di possibile monetizzazione TAB 4a - DOTAZIONI STANDARD in comparti attuativi per destinazioni PRODUTTIVE 20% % slp Dotazione di servizi minimi 10% % slp Servizi minimi da reperire in loco 10% % slp Servizi di possibile monetizzazione 10.2 Dotazioni urbanistiche minime per gli interventi edilizi diretti Per ogni ambito nel quale il territorio comunale è stato suddiviso si è proceduto alla redazione di un apposita normativa, che contempla le condizioni trasformative, ovvero i criteri e le politiche d intervento sull area specifica per gli interventi edilizi diretti.in tale sede si definiscono i servizi urbanistici che si devono tenere in considerazione per ogni Ambito omogeneo: Per cambi di destinazione d uso determinanti variazione del fabbisogno per aree a servizi superiore alla fattispecie del contesto esistente. Salvo per i Nuclei di Antica Formazione per i quali al fine di incentivarne il recupero si dovrà provvedere alla verifica del fabbisogno di dotazioni nonché all eventuale reperimento di aree necessarie per i soli casi di cambi di destinazione d uso con slp superiore a 200 mq. Nei casi di interventi per i quali scatta la preventiva Pianificazione Attuativa o attivazione attraverso Permesso per Costruire Convenzionato di cui alle N.T.A. del Piano delle Regole (norme d ambito ambiti soggetti a preventiva Pianificazione Attuativa). Per i Piani di Recupero o Piani Attuativi interni ai Nuclei di Antica Formazione aventi anche contenuti di variante allo strumento urbanistico le dotazioni urbanistiche minime saranno dovute solo per interventi superiori a 400 mq di slp; sono comunque sempre dovute le dotazioni per i cambi di destinazione d uso determinanti variazione del fabbisogno per aree a servizi superiore alla fattispecie del contesto esistente. A) Nuclei di antica formazione Destinazioni Dotazioni di Servizi Quota massima di servizi monetizzabili rispetto al dovuto complessivo RESIDENZIALE 35 mq/ab 100% TURISTICA 100% slp 100% DIREZIONALE 100% slp* 50% COMMERCIALE esercizi di vicinato 100% slp* 50% COMMERCIALE media sup. di vendita 110% slp* 50% COMMERCIALE media SV alimentare 150% slp* 50% PRODUTTIVO 20% slp 100% SERVIZI 150 % slp 50% Pagina 23 di 30

24 *Di cui il 50% da destinare a parcheggi pubblici o asserviti ad uso pubblico B) Ambiti residenziali consolidati ad alta e media densità Destinazioni Dotazioni di Servizi Quota massima di servizi monetizzabili rispetto al dovuto complessivo RESIDENZIALE 35 mq/ab 50% TURISTICA 100% slp 50% DIREZIONALE 100% slp* 50% COMMERCIALE esercizi di vicinato 100% slp* 50% COMMERCIALE media sup. di vendita 110% slp* 50% COMMERCIALE media SV alimentare 150% slp* 50% PRODUTTIVO 20% slp 50% SERVIZI 150 % slp 50% *Di cui il 50% da destinare a parcheggi pubblici o asserviti ad uso pubblico C) Ambiti per attività produttive industriali, artigianali Destinazioni Dotazioni di Servizi Quota massima di servizi monetizzabili rispetto al dovuto complessivo RESIDENZIALE 35 mq/ab 50% TURISTICA 100% slp 50% DIREZIONALE 100% slp* 50% COMMERCIALE esercizi di vicinato 100% slp* 50% COMMERCIALE media sup. di vendita 110% slp* 50% COMMERCIALE media SV alimentare 150% slp* 50% PRODUTTIVO 20% slp 50% SERVIZI 150 % slp 50% *Di cui il 50% da destinare a parcheggi pubblici o asserviti ad uso pubblico D) Ambiti agricoli Destinazioni Dotazioni di Servizi Quota massima di servizi monetizzabili rispetto al dovuto complessivo RESIDENZIALE 35 mq/ab 100% TURISTICA 100% slp 100% DIREZIONALE 100% slp* 100% COMMERCIALE esercizi di vicinato 100% slp* 50% COMMERCIALE media sup. di vendita 110% slp* 50% COMMERCIALE media SV alimentare 150% slp* 50% PRODUTTIVO 20% slp 100% SERVIZI 150 % slp 100% *Di cui il 50% da destinare a parcheggi pubblici o asserviti ad uso pubblico Pagina 24 di 30

25 E) Edifici non agricoli e loro pertinenze in ambito agricolo Destinazioni Dotazioni di Servizi Quota massima di servizi monetizzabili rispetto al dovuto complessivo RESIDENZIALE 35 mq/ab 100% TURISTICA 100% slp 100% DIREZIONALE 100% slp* 100% COMMERCIALE esercizi di vicinato 100% slp* 50% COMMERCIALE media sup. di vendita 110% slp* 50% COMMERCIALE media SV alimentare 150% slp* 50% PRODUTTIVO 20% slp 100% SERVIZI 150 % slp 100% *Di cui il 50% da destinare a parcheggi pubblici o asserviti ad uso pubblico Art Monetizzazione delle aree per attrezzature di interesse pubblico e generale Qualora l acquisizione di aree necessarie per le opere di urbanizzazione primaria e di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale non risulti possibile o non sia ritenuta opportuna dall Amministrazione Comunale in relazione alla loro estensione, conformazione o localizzazione, ovvero in relazione ai programmi comunali di intervento, in alternativa totale o parziale alla cessione, si può prevedere che i soggetti obbligati corrispondano al comune una somma commisurata all utilità economica conseguita per effetto della mancata cessione e comunque non inferiore al costo dell acquisizione di altre aree simili. I proventi derivanti dalle monetizzazioni per la mancata cessione di aree sono utilizzati per l acquisizione di aree e per la realizzazione degli interventi previsti nel Piano dei Servizi. Art Formazione del fondo verde da destinare ad interventi di rilevanza ecologica Ai sensi dell art.43 comma 2 bis gli interventi di nuova costruzione che sottraggono superfici agricole nello stato di fatto sono assoggettati ad una maggiorazione percentuale del contributo di costruzione, determinata dal comune, da destinare obbligatoriamente ad interventi forestali e a rilevanza ecologica e di incremento della naturalità. Per gli ambiti di trasformazione ed interventi che sottraggono suolo agricolo si dovrà procedere secondo quanto contenuto nell allegato RE.ALL01 Studio della Rete Ecologica Comunale attraverso la stima del valore ecologico delle aree soggette a trasformazione (BTC). Pagina 25 di 30

26 Art Perequazione 13.1 Destinazione delle aree di perequazione Ai sensi dell art. 11 della L.R. 12/2005 ed in conformità ai criteri dettati nel Documento di Piano le aree che l Amministrazione Comunale acquisisce gratuitamente attraverso il sistema perequativo sono destinate ai servizi previsti nel presente Piano Quota di sostenibilità dei costi per l attuazione del Piano dei Servizi contributo di qualità La variante Piano di Governo del Territorio, in attuazione al principio della perequazione, ha determinato la quota di sostenibilità dei costi per l attuazione del Piano dei Servizi, art. 9 comma 4 della l.r. 12/2005. I criteri stabiliti riguardano una sorta di compensazione anomala non basata su attribuzione diretta di diritti volumetrici da trasferire sulle aree per servizi, ma attraverso l utilizzo delle risorse aggiuntive ottenute dalla redistribuzione di parte dei benefici fondiari assegnati. L attuazione delle opere e/o l acquisizione delle aree per servizi è spalmata in modo eguale e proporzionato in base a quanto ottenuto grazie ai benefici concessi sotto il profilo dei diritti volumetrici. Tale concetto di perequazione viene prevista dal punto di vista generale del territorio attraverso l obbligo di dotazione aggiuntiva afferente alla quota di competenza dei costi per l attuazione del Piano dei Servizi di valore proporzionale alla volumetria prevista. L individuazione e l attuazione delle opere di qualità aggiuntiva sono demandate alle previsioni del Piano dei Servizi, da definire secondo scelte e priorità in sede di approvazione dei piani attuativi. L Amministrazione Comunale valuterà l opportunità connessa alla quota di sostenibilità per l attuazione dei servizi per ogni singolo caso determinando la qualità e tipologia dell opera pubblica (extra monetizzazioni e normali oneri su P.C.) da evincersi in sede di Piano Attuativo. La quota di sostenibilità dei costi per l attuazione del Piano dei Servizi è dovuta per Ambiti di trasformazione di dominio del Documento di Piano AT e PII. Con la presente variante si stabilisce che per gli AT e i PII si applicano le quota di oneri di urbanizzazioni primaria e secondaria stabiliti dalle tabelle in vigore dal e successive modifiche ed integrazioni. Pagina 26 di 30

27 QUADRO RIASSUNTIVO QUOTA DI SOSTENIBILITÀ DEI COSTI PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DEI SERVIZI CONTRIBUTO DI QUALITA A B C=A*B DESTINAZIONE D'USO oneri urbanizzazione secondaria moltiplicatore quota per contributo di qualità "R" RESIDENZA (libero mercato) /mc 8,70 4 /mc 34,80 "R" RESIDENZA (edilizia conv.) /mc 8, /mc 13,05 "P" PRODUTTIVA - INDUSTRIA /mq 9,98 4 /mq 39,92 "P" PRODUTTIVA ARTIGIAN. /mq 8,80 4 /mq 35,50 "C" COMMERCIALE /mq 21,88 7 /mq 153,16 "D" DIREZIONALE /mq 21,88 7 /mq 153,16 "T" TURISTICA /mq 18,86 1,5 /mq 28,29 "S" SERVIZI Att. Culturali, sanitarie /mq 4,38 9 /mq 39,32 "S" SERVIZI Att. Sportive /mq 2,18 20 /mq 43,60 "S" SERVIZI Att. Per lo spettacolo /mq 6,56 7 /mq 45,92 Nei casi in cui nelle determinazioni di Piano venga individuata una maggior superficie di cessione di standard all interno degli ambiti soggetti a pianificazione attuativa o Permesso per Costruire Convenzionato, questa sarà economicamente riconosciuta secondo il parametro calcolato del 70% del valore assegnato alla monetizzazione, ed andrà a scomputo della quota dovuta per lo standard di qualità aggiuntiva. Si precisa che eventuali revisioni degli oneri di urbanizzazione nonché la conseguente variazione della quota di sostenibilità dei costi per l attuazione del Piano dei Servizi non comportano variante urbanistica. La modifica della quota di sostenibilità dei costi per l attuazione del piano dei servizi è assentita mediante procedura di cui all art. 13 comma 14bis della l.r. 12/2005. Pagina 27 di 30

28 13.3 Oneri di Urbanizzazione AT e PII norma transitoria Con la presente variante si stabilisce che per gli AT e i PII si applicano le quota di oneri di urbanizzazioni primaria e secondaria stabiliti dalle tabelle in vigore dal e successive modifiche ed integrazioni. In sede di approvazione definitiva della variante l Amministrazione comunale adeguerà quanto in vigore dal Art Contributo dei privati per la realizzazione delle opere infrastrutturali e dei servizi Le del Piano delle Regole, alle quali si rimanda, all art. 63 definiscono le modalità compensative per la realizzazione delle previsioni di servizi, nel caso di cessione bonaria delle aree interessate all ente attuatore, oltre ai risarcimenti di legge. Art Ambiti a compensazione predefinita - AC Le del Piano delle Regole, alle quali si rimanda, all art definiscono le modalità compensative corrispondenti alla generazione di benefici a favore del soggetto privato in cambio della cessione gratuita di aree di interesse pubblico, da destinare a servizi di livello comunale e sovra comunale, sgravando il soggetto pubblico dall onere economico derivante dall acquisizione delle stesse. Art Indirizzi per le programmazioni e pianificazioni comunali connesse al PdS Il Piano dei Servizi coordina l attuazione dei servizi a carattere locale e generale e ne indica la localizzazione, dimensione e fattibilità sia ai fini del dimensionamento delle aree destinate a servizi sia della qualità di fruizione e di accessibilità da parte della popolazione Programma Triennale delle Opere Pubbliche Il Piano dei Servizi costituisce lo strumento di riferimento per la programmazione delle opere pubbliche. In sede di approvazione del Bilancio e del Programma Triennale delle Opere Pubbliche l Amministrazione Comunale indica i valori economici generali per l attuazione triennale delle previsioni contenute nel Piano dei Servizi. Tale indicazione tiene conto della valutazione dei fabbisogni, dello stato e previsione di attuazione dei servizi, dell individuazione delle risorse Pagina 28 di 30

29 pubbliche e private necessarie. Nella medesima sede viene verificato lo stato di attuazione del Piano dei Servizi determinando gli eventuali adeguamenti Piano Regolatore dell Illuminazione Comunale (P.R.I.C.) Il Piano Regolatore dell Illuminazione Comunale, previsto dalla L.R. 17/2000 come modificata dalla L.R. 38/2004, detta le prescrizioni riguardanti i caratteri illuminotecnici e formali degli impianti di illuminazione al fine di programmare uno sviluppo organico degli interventi di illuminazione nell area comunale. Lo stato di fatto della maggior parte dell illuminazione delle aree pubbliche è spesso una situazione ereditata, che si presenta disorganica ed eterogenea, realizzata, il più delle volte, con interventi isolati e limitati, in relazione alle necessità contingenti ed alle disponibilità economiche. Il Piano ha lo scopo di ottimizzare ed omogeneizzare sia gli interventi immediati sia quelli futuri ed ha caratteristica di indirizzo per i soggetti preposti alla programmazione ed alla disciplina degli interventi stessi. L Amministrazione comunale sulla base di queste disposizioni predisporrà il P.R.I.C Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo (P.U.G.S.S.) Il Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo (PUGSS) è lo strumento di pianificazione del sottosuolo previsto dalla Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3/3/99, dalla L.R. 26/2003 e dal R.R. 3/2005. Gli elaborati predisposti con l ausilio degli Enti e Aziende fornitori di servizi operanti nel Comune di Bagnolo Mella forniscono lo stato di fatto dei servizi esistenti forniti alla cittadinanza. La L.R. 12/2005 indica, all art. 9, comma 7, che il Piano dei Servizi deve essere integrato, per quanto riguarda l infrastrutturazione del sottosuolo, con le disposizioni del Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo (PUGSS). L Amministrazione comunale sulla base di queste disposizioni predisporrà il PUGSS come strumento di governo e gestione del sottosuolo che costituirà pertanto integrazione al presente Piano dei Servizi. Art Modifiche al Piano dei Servizi Non sono soggette alla procedura di variante al Piano dei Servizi le rettifiche dei perimetri e le modificazioni necessarie a conseguire la realizzabilità delle previsioni urbanistiche anche mediante variazioni delle delimitazioni tra zone diverse; i ritocchi dei tracciati stradali che non alterino il sistema della viabilità programmata; le correzioni della normativa dirette esclusivamente a specificare la normativa stessa, nonché a renderla congruente con disposizioni normative sopravvenute, eccettuati espressamente i casi in cui ne derivi una rideterminazione ex-novo della disciplina. Pagina 29 di 30

30 Non sono soggette al procedura di variante al PGT le variazioni delle quote economiche afferenti la determinazione dello standard di qualità aggiuntiva. Non costituiscono variante inoltre le variazioni delle quote economiche afferenti la determinazione dello standard di qualità aggiuntiva, la correzione di errori materiali contenuti nelle norme, nella cartografia o negli altri elaborati di Piano nonché l interpretazione autentica e l eventuale conseguente modificazione dei medesimi elaborati, finalizzata all eliminazione di previsioni tra loro contrastanti a condizione che dagli atti ed elaborati del Piano sia desumibile la reale volontà dell amministrazione. Tali rettifiche sono definite ed approvate con deliberazione del Consiglio Comunale. Trova applicazione l articolo 13 comma 14bis della l.r. 12/2005 e s.m.i. Pagina 30 di 30

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