Disciplina e prospettive della sanità integrativa. Rimini, 9 novembre 2016

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Disciplina e prospettive della sanità integrativa. Rimini, 9 novembre 2016"

Transcript

1 Disciplina e prospettive della sanità integrativa Rimini, 9 novembre 2016

2 Agenda Le fonti normative della sanità integrativa e il contesto giuridico di riferimento La normativa dei Fondi sanitari: una carrellata Le questioni aperte a livello «interpretativo» e a livello di «policy» Le prospettive in materia di disciplina dei Fondi sanitari e rischi/opportunità di un analisi comparata previdenza assistenza di II livello Emergeranno gli aspetti su cui occorrerà lavorare in sede normativa e di autoregolamentazione 2

3 Da cosa partiamo?

4 D.Lgs. 502/92 (con modifiche apportate dal D.Lgs. 517/93) Legge 421/1992, art. 1 : delega al «riordino della disciplina in materia sanitaria» L assistenza sanitaria integrativa ex art. 9 del D.Lgs. 502/1992: Al fine di favorire l'erogazione di forme di assistenza sanitaria integrative rispetto a quelle assicurate dal Servizio sanitario nazionale e, con queste comunque direttamente integrate, possono essere istituiti fondi integrativi finalizzati a potenziare l'erogazione di trattamenti e prestazioni non comprese nei livelli uniformi ed essenziali di assistenza di cui all'articolo 1, definiti dal Piano sanitario nazionale e dai relativi provvedimenti attuativi. ( cfr. nozione di integratività e cfr. con complementarietà)

5 Le fonti istitutive a) contratti e accordi collettivi, anche aziendali; b) accordi tra lavoratori autonomi o fra liberi professionisti, promossi dai loro sindacati o da associazioni di rilievo almeno provinciale; c) regolamenti di regioni, enti territoriali ed enti locali; d) deliberazioni assunte, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, da organizzazioni non lucrative di cui all'articolo 1, comma 16, operanti nei settori dell'assistenza socio-sanitaria o dell'assistenza sanitaria; e) deliberazioni assunte, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, da societa' di mutuo soccorso riconosciute; f) atti assunti da altri soggetti pubblici e privati, a condizione che contengano l'esplicita assunzione dell'obbligo di non adottare strategie e comportamenti di selezione dei rischi o di discriminazione nei confronti di particolari gruppi di soggetti

6 Altri contenuti del D.Lgs. 517/93 a) Prestazioni integrative /aggiuntive rispetto a SSN b) Definizione da completare in un regolamento ministeriale da emanare entro 120 giorni Decreto non emanto e Norma non applicata fino alla emanazione del D.Lgs. 229/99 di attuazione della delega contenuta della Legge 419/1998

7 Cronologia... arriviamo al D.Lgs. 299/99 D. Lgs. 502/92 D.Lgs. 229/99 1) tipizzazione dei Fondi «doc» in termini integrativi 2) Tipizzazione delle prestazioni integrative e complementari 3) Previsione di un regolamento ministeriale mai emanato 4) Istituisce l anagrafe dei Fondi sanitari D.M. 31 marzo 2008 (DECRETO TURCO) D.M. 27 ottobre 2009 (DECRETO SACCONI)

8 Fondi DOC Fondi sanitari (cd. fondi doc ) I fondi istituiti dall'art. 9 del D.Lgs. 502/92 si caratterizzano come fondi integrativi del SSN. Hanno l'obiettivo di erogare su base collettiva tutte le prestazioni escluse dal sistema pubblico o parzialmente a carico dei privati. Le caratteristiche dei cd. Fondi doc sono dettagliate dal D.Lgs. 229/1999 che li definisce come forme di mutualità privata, caratterizzate da: non selezione dei rischi sanitari non discriminazione nei premi da pagare non concorrenza con il Ssn Il principio della non concorrenza è comunque un principio ampio, visto che questi fondi possono erogare anche prestazioni di tipo sostitutivo come per esempio quelle svolte nell ambito della libera professione intramuraria ex art. 1, comma 4, lett.b) dell'art. 9 del D.Lgs. 502/92, modificato dal D.Lgs. 229/1999.

9 Fondi NON DOC Sono i Fondi liberi da vincoli e dunque possibili erogatori di prestazioni sostitutive, ricadenti nei LEA Definizione sostanziale: fondi preesistenti che operano da tanti anni senza la disciplina di riferimento

10 LE PRESTAZIONI a) prestazioni aggiuntive, non comprese nei livelli essenziali e uniformi di assistenza e con questi comunque integrate, erogate da professionisti e da strutture accreditati; b) prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale comprese nei livelli uniformi ed essenziali di assistenza, per la sola quota posta a carico dell assistito, inclusi gli oneri per l'accesso alle prestazioni erogate in regime di libera professione intramuraria e per la fruizione dei servizi alberghieri su richiesta dell assistito di cui all articolo 1, comma 15, della legge 23 dicembre 1996, n. 662; c) prestazioni sociosanitarie erogate in strutture accreditate residenziali e semiresidenziali o in forma domiciliare, per la quota posta a carico dell assistito. 5. Fra le prestazioni di cui al comma 4, lettera a), sono comprese: a) le prestazioni di medicina non convenzionale, ancorché erogate da strutture non accreditate; b) le cure termali, limitatamente alle prestazioni non a carico del Servizio sanitario nazionale; c) l'assistenza odontoiatrica, limitatamente alle prestazioni non a carico del Servizio sanitario nazionale e comunque con l esclusione dei programmi di tutela della salute odontoiatrica nell età evolutiva e dell assistenza odontoiatrica e protesica a determinate categorie di soggetti in condizioni di particolare vulnerabilità

11 L'emanando decreto e altre previzioni Ricordiamo i contenuti del Regolamento mai emanato ex D.Lgs. 229/99: -Modalità costituzione e scioglimento -Composizione organi di amministrazione e controllo -Forme e modalità di contribuzione -Soggetti destinatari dell assistenza -Trattamento e garanzie per sottoscrittori e nucleo familiare -Cause di decadenza - Generica attività di vigilanza e promozione dell'istituzione dell'osservatorio dei Fondi e della Anagrafe dei fondi - Disciplina vigilanza sui fondi ex art. 122 del D.Lgs. 112/9

12 D.M. 31 marzo 2008 (DECRETO TURCO) 1. Legge finanziaria del 2008 si avvia al parziale superamento della distinzione tra Fondi doc e Fondi non doc demandando a un decreo del Min. Salute, il compito di determinare gli ambiti di ntervento dei Fondi integrativi del SSN, istituiti o adeguati all'art. 9 del D.Lgs. 502/ Si reimposta il sistema in modo omnicomprensivo e si stabiliscono le regole anche per gli Enti, casse e società di mutuo soccorso aventi esclusivamente fini assistenziali Tali enti possono offrire anche prestazioni sostitutive esterne, ossia cure ricadenti nei livelli essenziali di assistenza fornite in strutture non convenzionate con il Servizio sanitario nazionale. Tali forme hanno dovuto adeguarsi a determinati parametri per essere iscritte all'anagrafe dei Fondi sanitari (rispetto della cd. soglia del 20% delle risorse vincolate per poter beneficiare dei vantaggi fiscali previsti dal decreto). A tali forme si applica l'art. 51, comma 1, lett.a) che prevede la deducibilità è limitata ai lavoratori dipendenti iscritti collettivamente (per effetto di un contratto o regolamento aziendale).

13 Ambiti di intervento Fondi integrativi ex art. 9 I Fondi istituiti o adeguati all'art. 9 del D.Lgs. 502/92, al fine di godere del vantaggio fiscale, devono comprendere le prestazioni aggiuntive, non ricomprese nei LEA e con queste comunque integrate, erogate da professionisti e da strutture accreditate. Sono ricomprese ex art. 9, comma 5 D.Lgs. 502/92: 1) le prestazioni di medicina non convenzionale, ancorché erogate da strutture non accreditate; 2) le cure termali, limitatamente alle prestazioni non a carico del Servizio sanitario nazionale; 3) l'assistenza odontoiatrica, limitatamente alle prestazioni non a carico del Servizio sanitario nazionale e comunque con l esclusione dei programmi di tutela della salute odontoiatrica nell età evolutiva e dell assistenza odontoiatrica e protesica a determinate categorie di soggetti in condizioni di particolare vulnerabilità;

14 ...segue - le prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale comprese nei livelli uniformi ed essenziali di assistenza, per la sola quota posta a carico dell assistito, inclusi gli oneri per l'accesso alle prestazioni erogate in regime di libera professione intramuraria e per la fruizione dei servizi alberghieri su richiesta dell assistito di cui all articolo 1, comma 15, della legge 23 dicembre 1996, n.662; - le prestazioni sociosanitarie erogate in strutture accreditate residenziali e semiresidenziali o in forma domiciliare, per la quota posta a carico dell assistito.

15 ... le prestazioni socio sanitarie Tali prestazioni sono definite dall'attuale normativa come segue: - prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, cioè le attività finalizzate alla promozione della salute, alla prevenzione, individuazione, rimozione e contenimento di esiti degenerativi o invalidanti di patologie congenite e acquisite; - prestazioni sociali a rilevanza sanitaria, cioè tutte le attività del sistema sociale che hanno l obiettivo di supportare la persona in stato di bisogno, con problemi di disabilità o di emarginazione condizionanti lo stato di salute;

16 ...le prestazioni socio sanitarie Le prestazioni sociali erogate nell ambito dei programmi assistenziali intensivi e prolungati finalizzati a garantire la permanenza a domicilio o in strutture residenziali o semiresidenziali delle persone anziane e disabili non ricomprese nei livelli essenziali di assistenza; le prestazioni socio-sanitarie finalizzate al recupero della salute di soggetti temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio per la parte non garantita dalla normativa vigente; le prestazioni di assistenza odontoiatrica non comprese nei livelli essenziali di assistenza per la prevenzione, cura e riabilitazione odontoiatriche.

17 Enti, Casse e società di mutuo soccorso e benefici fiscali - con carattere esclusivamente assistenziale - operano in favore di lavoratori dipendenti iscritti in ottemperanza a disposizioni di contratto o accordo o regolamento aziendale - operano nel settore sanitario non rispettando l'operatività dei fondi sanitari integrativi. AMBITI INTERVENTO: - le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie garantite ai propri iscritti secondo i propri statuti e regolamenti; - il rimborso dei costi di compartecipazione alla spesa sostenuti dai cittadini nella fruizione delle prestazioni del SSN e gli oneri per l accesso alle prestazioni erogate in regime di libera professione intramuraria.

18 AMBITI INTERVENTO A partire dall'anno 2010, gli ambiti di intervento di cui al presente comma si intendono rispettati a condizione che i medesimi enti, casse e società di mutuo soccorso attestino su base annua di aver erogato, singolarmente o congiuntamente, prestazioni coincidenti con quelle di cui alle lettere a) e b) del comma 2, erogate presso strutture autorizzate all'esercizio, in base alla vigente normativa regionale, anche se non accreditate, nella misura non inferiore al 20 per cento dell'ammontare complessivo delle risorse destinate alla copertura di tutte le prestazioni garantite ai propri assistiti.

19 Ambiti di intervento - prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, cioè le attività finalizzate alla promozione della salute, alla prevenzione, individuazione, rimozione e contenimento di esiti degenerativi o invalidanti di patologie congenite e acquisite; - prestazioni sociali a rilevanza sanitaria, cioè tutte le attività del sistema sociale che hanno l obiettivo di supportare la persona in stato di bisogno, con problemi di disabilità o di emarginazione condizionanti lo stato di salute;

20 Ambiti di intervento le prestazioni sociali erogate nell ambito dei programmi assistenziali intensivi e prolungati finalizzati a garantire la permanenza a domicilio o in strutture residenziali o semiresidenziali delle persone anziane e disabili non ricompresse nei livelli essenziali di assistenza; le prestazioni socio-sanitarie finalizzate al recupero della salute di soggetti temporaneamente inabilitati da malattia o infortunio per la parte non garantita dalla normativa vigente; le prestazioni di assistenza odontoiatrica non comprese nei livelli essenziali di assistenza per la prevenzione, cura e riabilitazione di patologie odontoiatriche.

21 ANAGRAFE Per il monitoraggio e il controllo dell attività dei Fondi e dagli altri Enti preposti, l art. 2 del D.M. 31 marzo 2008 istituisce l Anagrafe dei fondi sanitari presso il Ministero della Salute. I fondi sanitari integrativi del SSN nonché gli enti e le casse dovranno comunicare annualmente all Anagrafe dei fondi sanitari la seguente documentazione: atto costitutivo; regolamento; nomenclatore delle prestazioni garantite; bilancio preventivo e consuntivo; modelli di adesione relativi al singolo iscritto ed eventualmente al nucleo familiare.

22 DECRETO 27 ottobre 2009 ( Decreto Sacconi) Esplicita tipologie e criteri di determinazione delle prestazioni garantite ( 20%) Disciplina dettaglio operatività e caratteristiche gestionali dell'anagrafe (decreto successivo) 20% dell'ammontare complessivo delle risorse destinate Enti, casse e s.m.s. prestazioni sociali a rilevanza sanitaria per non autosufficienti; prestazioni sanitarie a rilevanza sociale per non autosufficienti; prestazioni per il recupero della salute dei soggetti temporaneamente inabilitati; assistenza odontoiatrica.

23 Prospettive della disciplina Le principali aporie da risolvere: Superamento del limite sostanziale/fiscale alla equiparazione tra forme Superamento incertezze definitorie a livello istituzionale (quali strumenti e con quali regole?) Copertura degli aspetti mai regolati E' possibile lavorare per analogia con il sistema della previdenza complementare? Fondamenti diversi e diversi contesti di riferimento

24 Confronto con i FP e non sovrapposizione di sistemi POSTE LE SPECIFICITA' (cfr. impegno Mefop Tavoli tecnici di confronto) Fs non sono identici ai FP eppure esistono grandi punti di contatto tra i due fenomeni: 1. Anche nel sistema di previdenza complementare: più forme e più soggetti / convivenza di bilateralità e mercato 2. La legislazione ha coinvolto non solo soggetti neo - istitutiti ma ha toccato realtà già strutturate ( cfr. caso FP preesistenti)

25 Le sinergie Non immaginabile una sovrapposizione delle regole di un sistema sull'altro, eppure esistono sinergie su cui lavorare: 1. Le fonti istitutive per le forme contrattuali 2. Le forme di governance e il ruolo e le responsabilità del FS 3. Le regole di trasparenza; selezione degli outsourcer Alcune prestazioni ( LTC e accessorie) 5. La promozione Ricordiamo i contenuti del Regolamento da emanare ex D.Lgs. 229/99: -Modalità costituzione e scioglimento -Composizione organi di amministrazione e controllo -Forme e modalità di contribuzione -Soggetti destinatari dell assistenza -Trattamento e garanzie per sottoscrittori e nucleo familiare -Cause di decadenza

26 Oltre le specificità, le anomalie e le lacune: cosa manca al sistema? Normativa minima ed omogenea su trasparenza del prodotto Regole sulla comunicazione obbligatoria e il collocamento a monte regole di standardizzazione minima dei documenti contrattuali funzionali alla confrontabilità - Disciplina dei processi legati alla regolazione del piano assistenziale ( ruolo delle fonti istitutive e delle fonti costitutive a monte, regole di governance) Disciplina su buone regole di governo - governance; professionalità; incompatibilità; requisiti dei gestori Regole minime di tutela dell'iscritto in fase di esternalizzazione (cfr. tema delle convenzioni amministrative e gestionali) Tutale dell'iscritto come associato e tutela del Cda cfr. tema riconoscimento personalità giuridica - Disciplina puntuale del rapporto giuridico contributivo di assistenza sanitaria integrativa e effetti applicativi dello stesso; Disciplina puntuale sulle prestazioni; requisiti...( cfr. analogia assicurazioni e ruolo dei regolamenti e nomenclatori)...

27 La proposta MEFOP per il settore Obiettivo: partire dai punti di forza del sistema, dalle prassi comuni, dalle caratteristiche/principi comuni per definire uno schema di autoregolazione/soft low che possa rafforzare accountability e rappresentare un punto di partenza su cui innestare possibili atti normativi Tavoli generali e specialistici «per tipologia di forma» Linee guida/codice etico Tavoli/Report «specifici»

28 Tavolo generale PARTE PRIMA: POSITION PAPER PARTE SECONDA: GLOSSARIO Obiettivo: creare un codice di comunicazione unico, avendo preso atto del sistema nella sua operatività concreta e in vista di una razionalizzazione/semplificazione della normativa di settore. PARTE TERZA: CODICE DI CONDOTTA I principali capitoli: vedi allegato

29 Linee guida / Codice etico Come strumento in cui raccogliere e consolidare per iscritto «le buone prassi», i principi etici del settore, le principali regole tecniche Come strumento in cui definire norme di comportamento generali e condivise Razionalizzazione delle prassi ed estrapolazione di principi utili ad innalzare il livello di accountability del settore Strumento a cui il legislatore potrebbe riferirsi in fase di stesura delle norme Le linee guida non possono essere ritenute «fonti di diritto»; non hanno la capacità di produrre regole obbligatorie

30 Schema del codice di condotta Parte generale a) Gli obiettivi; l interesse del beneficiario e le regole generali di condotta b) La struttura di governance in parte - (identificazione delle responsabilità) ma soprattutto i meccanismi di governance c) Cultura dei controlli e della prevenzione dei rischi d) Accountability e professionalità e) Cultura di controllo e gestione dei conflitti di interesse f) La trasparenza in fase precontrattuale e in corso di contratto g) La promozione e la pubblicità Parte speciale a) La politica della gestione. Sostenibilità dei sistemi e regole generali di rendicontazione e disclosure. b) Le politiche di convenzionamento e il ruolo e le responsabilità nei processi di affidamento a terzi delle attività. Livelli di servizio. c) La gestione del nomenclatore e le politiche di customer care d) Arricchimento dei servizi e sinergie commerciali

31 I TAVOLI SPECIFICI

32 Tavolo Gli schemi di bilancio Obiettivi: definire schemi di bilancio civilistico per i fondi sanitari; individuare le migliori prassi operative e diffonderne la conoscenza Metodo di lavoro: costituzione gruppo di lavoro; predisposizione e somministrazione di un questionario; predisposizione stato avanzamento lavori per chi non fa parte del gruppo.

33 Tavolo La gestione della fase di contribuzione, delle anomalie e omissioni contributive nelle forme contrattuali Obiettivi: quantificare la diffusione del fenomeno; analizzare le basi normative e le prassi giurisprudenziali; individuare le migliori prassi operative e diffonderne la conoscenza Metodo di lavoro: costituzione gruppo di lavoro; predisposizione e somministrazione di un questionario; predisposizione stato avanzamento lavori per chi non fa parte del gruppo.

34 Tavolo Tipologia di prestazioni, criteri di calcolo e LTC (1) Obiettivi: esaminare le prestazioni tipo erogate e confrontare i nomenclatori; esaminare le procedure per la verifica, l accertamento dei sinistri e l erogazione delle prestazioni; individuare possibili indicatori di servizio/performance; individuare le prassi per il calcolo delle prestazioni di cui al 20%. Metodo di lavoro: costituzione gruppo di lavoro; raccolta informazioni e analisi; predisposizione stato avanzamento lavori per chi non fa parte del gruppo.

35 Tavolo: La sostenibilità dei rischi assistenziali tra patrimonializzazione e equilibrio tecnico. Linee guida per la gestione finanziaria delle risorse dei Fondi sanitari e per la redazione del bilancio tecnico attuariale (1) Obiettivi: ripercorrere gli aspetti salienti delle valutazioni tecnico-attuariali di un fondo sanitario focalizzando l'attenzione sulle attività da porre in essere per garantire il suo equilibrio attuariale e la sua sostenibilità nel lungo periodo mappatura dei rischi cui i fondi sanitari devono far fronte e individuazione degli strumenti necessari alla gestione di tali fattori di rischio valutare l'adeguatezza della gestione finanziaria delle risorse rispetto alla struttura del passivo (per i fondi in autogestione o con gestione mista) individuazione delle specificità di un adeguato modello di gestione finanziaria di un fondo sanitario

36 Tavolo: La sostenibilità dei rischi assistenziali tra patrimonializzazione e equilibrio tecnico. Linee guida per la gestione finanziaria delle risorse dei Fondi sanitari e per la redazione del bilancio tecnico attuariale (2) Metodo di lavoro: raccolta della documentazione (bilancio, bilancio tecnico, nomenclatore) eventuale predisposizione e somministrazione di un questionario su aspetti rilevanti da concordare con il gruppo di lavoro predisposizione stato avanzamento lavori per chi non fa parte del gruppo

37 Tavolo: «Le attività in outosourcing e le politiche di convenzionamento (1) Obiettivi: qualificare i rapporti tra Fondi sanitari e service amministrativi e tecnici; valutare i possibili schemi minimi di convenzione che possano assicurare l'efficienza dei servizi e definire con chiarezza i rischi di esternalizzazione; valutare i possibili level agreement (sla) e key performance indicators (kpi) nelle diverse attività dei Fondi sanitari attraverso la procedimentalizzazione dei passaggi più delicati dei rapporti di gestione delle pratiche e dei relativi flussi di informazione e comunicazione.

38 TAVOLI 2017 GESTIONE FINANZIARIA PATRIMONI FS E INVESTIMENTI SOCIALI LA PREVENZIONE ORTODONZIA SLA ORGANIZZAZIONE; DIMENSIONE MINIMA E PIANO INIZIALE DI ATTIVITÀ

39 La strategia del pacchetto welfare per una longevità serena anche alla luce del nuovo welfare aziendale Non è possibile e utile solo per i Fondi sanitari contrattuali e per i Fondi Pensione ma può rientrare nelle proposte di Welfare aziendale che gli operatori di mercato possono proporre Il sistema che rappresenta la base su cui costruire nelle aziende più strutturate politiche di total reward con incentivi fiscali e contributivi chiari e generosi

40 Razionalizzare/semplificare la disciplina per educare I Fondi sanitari ancora poco conosciuti come del resto i FP che tuttavia hanno vissuto momenti di forte valorizzazione La crescita e la commistione dei nuovi rischi sociali e le riflessioni sul welfare integrato possono rappresentare il volano per una nuova CAMPAGNA ISTITUZIONALE e per la creazione di una «coscienza previdenziale» ampia: Educare al risparmio privato in welfare per una «protezione» dai principali rischi/bisogni presenti e futuri e per una longevità serena. IL PORTALE MEFOP

Pensioni, salute e assistenza:

Pensioni, salute e assistenza: Pensioni, salute e assistenza: Il valore aggiunto del welfare complementare Renato Botti Direttore Generale della Programmazione Sanitaria Ministero della Salute Meeting di Abano Terme 2015 Venerdì 6 novembre

Dettagli

Allegato tecnico a) al Decreto del Ministero della Salute del 21 giugno 2016 Allegato tecnico a)

Allegato tecnico a) al Decreto del Ministero della Salute del 21 giugno 2016 Allegato tecnico a) Allegato tecnico a) a) Metodologia per l'individuazione dei costi e per la determinazione dei ricavi delle Aziende Ospedaliere (AO), delle Aziende Ospedaliere Universitarie (AOU) e degli Istituti di Ricovero

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 28-12-2009 REGIONE TOSCANA Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 56 del

Dettagli

Principi e fondamenti dei SERVIZI SOCIALI

Principi e fondamenti dei SERVIZI SOCIALI lezione n. 2 Corso per operatore Socio sanitario Principi e fondamenti dei SERVIZI SOCIALI docente: Giuseppe Viani I principi costituzionali in materia di assistenza e servizi sociali Art. 38 co.1 Cost.

Dettagli

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Prot. n. (SOC/99/13681) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Viste: - la Deliberazione del Consiglio regionale dell'11/7/1991 n. 560 "Direttiva sull'autorizzazione al funzionamento di strutture socio-assistenziali

Dettagli

Allegato 5 alla deliberazione del direttore generale n. 393 del 21 marzo 2014

Allegato 5 alla deliberazione del direttore generale n. 393 del 21 marzo 2014 !" Allegato 5 alla deliberazione del direttore generale n. 393 del 21 marzo 2014 Il bilancio d'esercizio è stato redatto in conformità alla legge regionale n. 55 del 14/09/1994 e alla normativa del Codice

Dettagli

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato

Dalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto

Dettagli

La cassetta dei nuovi attrezzi per il welfare regionale e territoriale.

La cassetta dei nuovi attrezzi per il welfare regionale e territoriale. La cassetta dei nuovi attrezzi per il welfare regionale e territoriale. L avvio dell accreditamento per i servizi sociosanitari: governo del processo, criteri, procedure, standard. L avvio dell accreditamento

Dettagli

Legge regionale 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato).

Legge regionale 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato). Legge regionale 28 dicembre 2009, n. 82 (Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato). Premessa Capo I - Disposizioni generali Art. 1 - Oggetto e finalità. Art.

Dettagli

COMMENTO LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI ( LEX 328/00)

COMMENTO LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI ( LEX 328/00) COMMENTO LEGGE QUADRO SUI SERVIZI SOCIALI ( LEX 328/00) La "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali", è una norma che rientra tra la più ampia riforma dello

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 15/05/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 15/05/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 6 maggio 2014, n. 237 Riordino della disciplina concernente l'ambito di operatività del Fondo per il sostegno del credito alle

Dettagli

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIPARTIMENTO DEL TESORO DIREZIONE IV

IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIPARTIMENTO DEL TESORO DIREZIONE IV IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIPARTIMENTO DEL TESORO DIREZIONE IV Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 (di

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Capitolo Primo L EVOLUZIONE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

INDICE SOMMARIO. Capitolo Primo L EVOLUZIONE DELLA PREVIDENZA SOCIALE INDICE SOMMARIO Capitolo Primo L EVOLUZIONE DELLA PREVIDENZA SOCIALE 1. Considerazioni preliminari... Pag. 3 2. Origine della previdenza sociale...» 6 3. La previdenza sociale nel periodo precorporativo

Dettagli

BANCA D ITALIA ISTRUZIONI DI VIGILANZA PER LE BANCHE, TITOLO V, CAP. 6. ISTRUZIONI DI VIGILANZA PER LE BANCHE TITOLO V Capitolo 6

BANCA D ITALIA ISTRUZIONI DI VIGILANZA PER LE BANCHE, TITOLO V, CAP. 6. ISTRUZIONI DI VIGILANZA PER LE BANCHE TITOLO V Capitolo 6 ISTRUZIONI DI VIGILANZA PER LE BANCHE TITOLO V Capitolo 6 1 GESTIONE DEI FONDI PENSIONE E ISTITUZIONE DI FONDI PENSIONE APERTI DA PARTE DI BANCHE SEZIONE I DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE 1. Premessa

Dettagli

Riforma della disciplina fiscale della previdenza complementare, a norma dell'articolo 3 della L. 13 maggio 1999, n. 133.

Riforma della disciplina fiscale della previdenza complementare, a norma dell'articolo 3 della L. 13 maggio 1999, n. 133. D.Lgs. 18-2-2000 n. 47 Riforma della disciplina fiscale della previdenza complementare, a norma dell'articolo 3 della L. 13 maggio 1999, n. 133. Pubblicato nella Gazz. Uff. 9 marzo 2000, n. 57, S.O. D.Lgs.

Dettagli

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie 2016 02087/019 Servizio Disabili CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie 2016 02087/019 Servizio Disabili CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie 2016 02087/019 Servizio Disabili CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 96 approvata il 26 aprile 2016 DETERMINAZIONE:

Dettagli

AMBITO DISTRETTUALE DI ARCISATE

AMBITO DISTRETTUALE DI ARCISATE PIANO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013 Premessa La Regione Lombardia con la DGR116/2013 determinazioni in ordine all istituzione del fondo regionale a sostegno della famiglie e dei suoi componenti

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 34/ 9 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 34/ 9 DEL DELIBERAZIONE N. 34/ 9 Oggetto: Revisione del nomenclatore tariffario delle prestazioni di specialistica ambulatoriale emanato con la Delib.G.R. n. 19/ 6 del 28 aprile 1998. Primo riequilibrio delle tariffe

Dettagli

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e Bozza di Accordo, ai sensi dell art. 4 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento

Dettagli

I Fondi Sanitari: aspetti legali

I Fondi Sanitari: aspetti legali I Fondi Sanitari: aspetti legali Roma, 30 ottobre 2015 Relatore: Avv. Giuseppe Monaciello Il quadro normativo 2 I tre pilastri della sanità In Italia, al pari della previdenza, il sistema sanitario si

Dettagli

Tavolo di concertazione sulle professioni sociali

Tavolo di concertazione sulle professioni sociali Tavolo di concertazione sulle professioni sociali Prima riunione Bari, 12 aprile 2006 I riferimenti normativi I riferimenti normativi - La l. n. 328/2000 (artt. 9 e 12) - La l. n. 251/2000 e s.m. (servizio

Dettagli

Corso di Formazione per Operatore Paralimpico. L attività del Centro Protesi INAIL

Corso di Formazione per Operatore Paralimpico. L attività del Centro Protesi INAIL Corso di Formazione per Operatore Paralimpico L attività del Centro Protesi INAIL Simona Amadesi Responsabile Area Comunicazione Istituzionale Terni, Centro per l Autonomia Umbro 25 febbraio 2014 1 1.CONTESTO

Dettagli

INPS.HERMES.06/03/

INPS.HERMES.06/03/ INPS.HERMES.06/03/2008.0005726 Mittente 0013 /D.C. Prestazioni Ufficio Area Dei Trattamenti Dei Fondi Speciali Messaggio N. 005726 del 06/03/2008 11.20.39 Tipo Messaggio Standard Classificazione Destinatari

Dettagli

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e

Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e Bozza di Accordo, ai sensi dell art. 4 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento

Dettagli

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie /019 Servizio Anziani e Tutele Tel

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie /019 Servizio Anziani e Tutele Tel Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie 2016 02518/019 Servizio Anziani e Tutele Tel. 31509 CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 124 approvata il 25 maggio

Dettagli

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni.

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni. REGOLAMENTO SUI SERVIZI NON ESSENZIALI CON RIMBORSO DA PARTE DELL UTENZA E SERVIZI A PAGAMENTO PER CONTO TERZI Approvato con Delibera di Consiglio N. 11 del 12.02.2009 INDICE Articolo 1 - Oggetto del Regolamento

Dettagli

art. 3 individuazione aree intervento modalità di presentazione delle domande criteri e modalità di riparto rendicontazione entrata in vigore

art. 3 individuazione aree intervento modalità di presentazione delle domande criteri e modalità di riparto rendicontazione entrata in vigore Regolamento per la determinazione per l anno 2015 dei criteri di riparto e delle modalità di utilizzo della quota di cui all articolo 39, comma 2, della legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 (Sistema integrato

Dettagli

Membro. Giuseppe D Eugenio. L Assessore Proponente: Stefania Saccardi. Ufficio proponente: Dirigente: Arianna Guarnieri. Direttore: Arianna Guarnieri

Membro. Giuseppe D Eugenio. L Assessore Proponente: Stefania Saccardi. Ufficio proponente: Dirigente: Arianna Guarnieri. Direttore: Arianna Guarnieri Deliberazione Esecutivo n. 1 del 27 gennaio 2010 Oggetto: Aggiornamento per l anno 2010 dei parametri per l erogazione degli interventi economici di assistenza sociale Stefania Saccardi Luigi Marroni Giuseppe

Dettagli

DETERMINAZIONE. Estensore CIOFFI STEFANIA. Responsabile del procedimento DI GIAMMARCO GIADA. Responsabile dell' Area AD INTERIM A.

DETERMINAZIONE. Estensore CIOFFI STEFANIA. Responsabile del procedimento DI GIAMMARCO GIADA. Responsabile dell' Area AD INTERIM A. REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: SALUTE E POLITICHE SOCIALI INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA DETERMINAZIONE N. G00538 del 29/01/2016 Proposta n. 114 del 12/01/2016 Oggetto: Approvazione delle linee

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Repubblica Italiana Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011 Data 17/03/2016 Numero 22 Periodicità

Dettagli

Il Servizio sociale territoriale

Il Servizio sociale territoriale Il Servizio sociale territoriale come livello essenziale del sistema integrato di interventi e servizi sociali Un progetto di ricerca Provincia di Bologna Servizio Politiche sociali e per la salute Istituzione

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO LUIGI EINAUDI PISTOIA Programma di Diritto ed Economia per studenti privatisti CLASSE 4 ^ TECNICO DEI SERVIZI SOCIO-

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO LUIGI EINAUDI PISTOIA Programma di Diritto ed Economia per studenti privatisti CLASSE 4 ^ TECNICO DEI SERVIZI SOCIO- ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO LUIGI EINAUDI PISTOIA Programma di Diritto ed Economia per studenti privatisti CLASSE 4 ^ TECNICO DEI SERVIZI SOCIO- SANITARI Testo: M. Messori, M.Razzoli Percorsi di Diritto

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI SOCIALI IN FAVORE DI NUCLEI CON FIGLI MINORI RICONOSCIUTI DA UN SOLO GENITORE

REGOLAMENTO PROVINCIALE PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI SOCIALI IN FAVORE DI NUCLEI CON FIGLI MINORI RICONOSCIUTI DA UN SOLO GENITORE PROVINCIA DI VERONA REGOLAMENTO PROVINCIALE PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI SOCIALI IN FAVORE DI NUCLEI CON FIGLI MINORI RICONOSCIUTI DA UN SOLO GENITORE Approvato con deliberazione del Consiglio provinciale

Dettagli

Le politiche regionali per l adattamento domestico delle persone anziane e con disabilità

Le politiche regionali per l adattamento domestico delle persone anziane e con disabilità Le politiche regionali per l adattamento domestico delle persone anziane e con disabilità Barbara Schiavon Servizio Governo dell'integrazione socio sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza

Dettagli

L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI

L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI a cura di Annalisa Fidaleo, assistente sociale In base alla legge LEGGE REGIONALE

Dettagli

Istituto Tecnico Tecnologico Basilio Focaccia Salerno. Programmazione Disciplinare: Diritto ed Economia Classi prime

Istituto Tecnico Tecnologico Basilio Focaccia Salerno. Programmazione Disciplinare: Diritto ed Economia Classi prime Istituto Tecnico Tecnologico Basilio Focaccia Salerno Programmazione Disciplinare: Diritto ed Economia Classi prime Finalità della Disciplina: L'insegnamento del diritto e dell'economia nei bienni della

Dettagli

La dichiarazione precompilata. Roma, 13 aprile 2016

La dichiarazione precompilata. Roma, 13 aprile 2016 La dichiarazione precompilata Roma, 13 aprile 2016 Cambia radicalmente il paradigma PRIMA: «Mi dica, poi io verifico e le faccio sapere nei prossimi anni» Oggi il cittadino dichiara i propri redditi e

Dettagli

SOMMARIO: Misura delle aliquote contributive e di computo in vigore dal 1 gennaio 2006 per gli iscritti alla Gestione separata.

SOMMARIO: Misura delle aliquote contributive e di computo in vigore dal 1 gennaio 2006 per gli iscritti alla Gestione separata. Direzione Centrale delle Entrate Contributive Direzione Centrale delle Prestazioni Roma, 1 Febbraio 2006 Circolare n. 11 Allegati 1 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori

Dettagli

Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività. Prime istruzioni.

Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività. Prime istruzioni. Direzione centrale delle Prestazioni Roma, 31-12-2007 Messaggio n. 30923 Allegati 2 OGGETTO: Legge 24 dicembre 2007, n. 247 Norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e

Dettagli

M.G.A. Mutua Generale di Assistenza M.G.A. SALUTE PROTEZIONE ASSISTENZA. Mutua Generale di Assistenza SEZIONE INDIVIDUALE

M.G.A. Mutua Generale di Assistenza M.G.A. SALUTE PROTEZIONE ASSISTENZA. Mutua Generale di Assistenza SEZIONE INDIVIDUALE SALUTE PROTEZIONE ASSISTENZA M.G.A. SEZIONE INDIVIDUALE LA SALUTE È UN DIRITTO FONDAMENTALE DELL INDIVIDUO DIRITTO ALLA SALUTE ART. 32 COSTITUZIONE ITALIANA

Dettagli

CODICE DELLA TRASPARENZA. (adottato dal CdA del 17 dicembre 2015)

CODICE DELLA TRASPARENZA. (adottato dal CdA del 17 dicembre 2015) CODICE DELLA TRASPARENZA (adottato dal CdA del 17 dicembre 2015) Prot. 191790 del 28/12/2015 I N D I C E 1. Premessa pag. 3 2. Destinatari pag. 3 3. Pubblicazione di documenti, informazioni e dati pag.

Dettagli

A chi potrei donare?

A chi potrei donare? Donazioni e lasciti nei confronti associazioni e Onlus Aspetti giuridici A chi potrei donare? Modena, 30 settembre 2016 1 Contenuti I comitati Le associazioni Le fondazioni Gli enti non commerciali Le

Dettagli

ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI TORINO

ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI TORINO Il Consiglio dell Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino (OMCeO - TO) a seguito del documento approvato in data 6 luglio 2015 relativo all indifferibilità delle prestazioni

Dettagli

ASSISTENTE SOCIALE SPECIALISTA LIANA FANI

ASSISTENTE SOCIALE SPECIALISTA LIANA FANI ASSISTENTE SOCIALE SPECIALISTA LIANA FANI E quell insieme di organizzazioni che producono beni/servizi e gestiscono attività fuori dal mercato o, se operano nel mercato, agiscono con finalità non lucrative,

Dettagli

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI L Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Bari, circoscrizione del Tribunale di Bari, avvalendosi della collaborazione della Fondazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti

Dettagli

PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CCNL TURISMO. Premessa

PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CCNL TURISMO. Premessa PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CCNL TURISMO Premessa Il turismo attraversa una fase difficile dovuta all influenza di molteplici fattori tra i quali l intensa e prolungata crisi economica, che comporta

Dettagli

I CENTRI PROVINCIALI PER L ADATTAMENTO DELL AMBIENTE DOMESTICO - CAAD - NEL CONTESTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER ANZIANI E DISABILI

I CENTRI PROVINCIALI PER L ADATTAMENTO DELL AMBIENTE DOMESTICO - CAAD - NEL CONTESTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER ANZIANI E DISABILI I CENTRI PROVINCIALI PER L ADATTAMENTO DELL AMBIENTE DOMESTICO - CAAD - NEL CONTESTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER ANZIANI E DISABILI Luigi Mazza Regione Emilia-Romagna UANTE SONO LE PERSONE CON DISABILITÀ?

Dettagli

Sapienza Università di Roma

Sapienza Università di Roma Sapienza Università di Roma Il potere di indirizzo dell Amministrazione finanziaria. L interpello tributario. Accertamento e processo Prof.ssa Rossella Miceli a cura di Roberta Corriere Indice PARTE 1

Dettagli

Il ruolo e le attività della Regione Piemonte. ing. Salvatore La Monica

Il ruolo e le attività della Regione Piemonte. ing. Salvatore La Monica Il ruolo e le attività della Regione Piemonte Direzione Sanità Settore Promozione della salute ed interventi di prevenzione individuale e collettiva Corso Regina Margherita 153 bis Torino Il D.Lgs. 81/08

Dettagli

Il Welfare Aziendale I vantaggi per l azienda e per il lavoratore

Il Welfare Aziendale I vantaggi per l azienda e per il lavoratore S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Il Welfare Aziendale I vantaggi per l azienda e per il lavoratore Avv. Enrico De Luca De Luca & Partners Dott. Salvatore Vitiello Consulente del Lavoro HR

Dettagli

SELEZIONE E ASSUNZIONE DEL PERSONALE

SELEZIONE E ASSUNZIONE DEL PERSONALE SELEZIONE E ASSUNZIONE DEL PERSONALE OBIETTIVO E CAMPO DI APPLICAZIONE CPM riconosce la centralità delle risorse umane nella convinzione che il più rilevante fattore di successo di ogni impresa è garantito

Dettagli

PROGRAMMA CLASSE TERZA/QUARTA TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI

PROGRAMMA CLASSE TERZA/QUARTA TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI PROGRAMMA CLASSE TERZA/QUARTA TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI PROGRAMMA TERZO ANNO MODULO 1 il diritto in generale UD1 IL SISTEMA GIURIDICO-ECONOMICO Il diritto e le sue funzioni La norma giuridica: struttura

Dettagli

IMPRESA BENE COMUNE PERSONA AL CENTRO. fare insieme. difendere l impresa & il lavoro. tutele salariali per tutti collegamento salari & produttività

IMPRESA BENE COMUNE PERSONA AL CENTRO. fare insieme. difendere l impresa & il lavoro. tutele salariali per tutti collegamento salari & produttività IMPRESA BENE COMUNE PERSONA AL CENTRO fare insieme 6 1 difendere l impresa & il lavoro formazione per tutti apprendimento per crescere 5 4 3 2 tutele salariali per tutti collegamento salari & produttività

Dettagli

Determinazione Prot. n Rep. n. 30 del

Determinazione Prot. n Rep. n. 30 del Direzione Generale delle Politiche Sociali Servizio Interventi Integrati alla Persona CDR 00.12.02.02 Determinazione Prot. n. 3164 Rep. n. 30 del 03.03.2016 Oggetto: Programma Sport terapia a favore di

Dettagli

Determinazione Prot. n Rep. n. 19 del

Determinazione Prot. n Rep. n. 19 del Direzione Generale delle Politiche Sociali Servizio Interventi Integrati alla Persona CDR 00.12.02.02 Determinazione Prot. n. 1007 Rep. n. 19 del 2.02.2016 Oggetto: Bilancio Regionale 2017. Finanziamento

Dettagli

Premessa... pag. 5. Parte I. Il rapporto di lavoro

Premessa... pag. 5. Parte I. Il rapporto di lavoro Premessa... pag. 5 Parte I Nozioni Introduttive. Il rapporto di lavoro Capitolo 1 Le fonti del diritto del lavoro 1. Generalità...» 17 2. La gerarchia delle fonti...» 18 3. Il Titolo V della Costituzione...»

Dettagli

SERIE GENERALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA. Roma - Sabato, 16 gennaio 2010 AVVISO AGLI ABBONATI

SERIE GENERALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA. Roma - Sabato, 16 gennaio 2010 AVVISO AGLI ABBONATI SERIE GENERALE Spediz. abb. post. 45% - art. 2, comma 20/b Legge 23-12-1996, n. 662 - Filiale di Roma GAZZETTA Anno 151 - Numero 12 UFFICIALE PARTE PRIMA DELLA REPUBBLICA ITALIANA Roma - Sabato, 16 gennaio

Dettagli

L'AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L'AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 12 MAGGIO 2016 219/2016/A DETERMINAZIONE DELLE ALIQUOTE DEL CONTRIBUTO PER IL FUNZIONAMENTO DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DOVUTE, PER L ANNO 2016, DAI SOGGETTI

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Roma, 9 febbraio 2009 IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE LA CORTE DEI CONTI TRA

PROTOCOLLO D INTESA. Roma, 9 febbraio 2009 IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE LA CORTE DEI CONTI TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E LA CORTE DEI CONTI Roma, 9 febbraio 2009 IL MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L INNOVAZIONE E LA CORTE DEI

Dettagli

DELIBERA N. 204 del 13 luglio 2015 Determinazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno

DELIBERA N. 204 del 13 luglio 2015 Determinazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno DELIBERA N. 204 del 13 luglio 2015 Determinazione delle risorse per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività per l anno 2015: indirizzi alla dirigenza. La Giunta, vista la determinazione

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL FONDO EST

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL FONDO EST REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL FONDO EST Art. 1 - Funzionamento Il presente regolamento disciplina il funzionamento generale del Fondo EST e integra il regolamento Amministrativo e quello delle Prestazioni,

Dettagli

2. TITOLO AZIONE Potenziamento A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata (AREA: ANZIANI e/o DISABILI)

2. TITOLO AZIONE Potenziamento A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata (AREA: ANZIANI e/o DISABILI) 1. NUMERO AZIONE 7 2. TITOLO AZIONE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ EROGAZIONE DI CURE DOMICILIARI INTEGRATE DI PRIMO E SECONDO LIVELLO come definite nel documento della Commissione Nazionale LEA con Decreto

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio del 11 Settembre 2015 News per i Clienti dello studio Ai gentili clienti Loro sedi Decontribuzione su contrattazione 2 livello: invio delle richieste fino al prossimo 24 settembre 2015 Gentile cliente

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 dicembre

REGIONE EMILIA-ROMAGNA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 dicembre 5-1-2007 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 2 57 REGIONE EMILIA-ROMAGNA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 dicembre 2006, n. 1807 Approvazione delle intese sottoscritte

Dettagli

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 04/02/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 10

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 04/02/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 10 Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 27 gennaio 2014, n. U00015 attività riabilitativa territoriale rivolta a persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale

Dettagli

CASSE PROFESSIONALI: GOVERNANCE E RUOLO NELL ECONOMIA

CASSE PROFESSIONALI: GOVERNANCE E RUOLO NELL ECONOMIA CASSE PROFESSIONALI: GOVERNANCE E RUOLO NELL ECONOMIA DEL SISTEMA PAESE FRANCESCO MASSICCI Presidente f.f. Giornata Nazionale della Previdenza Napoli, 10 Maggio 2016 Gli enti previdenziali di diritto privato:

Dettagli

Si aggiunga come primo riconoscimento:

Si aggiunga come primo riconoscimento: PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI

Dettagli

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2016 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2016 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2016 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI 1. PRINCIPI GENERALI I seguenti criteri disciplinano, all interno di un sistema integrato

Dettagli

CONVENZIONE ATTUATIVA DELL ART. 14, COMMA 2 DELLA L.R. 28 DICEMBRE 2007 N 28 NORME SULL ISTRUZIONE, IL DIRITTO

CONVENZIONE ATTUATIVA DELL ART. 14, COMMA 2 DELLA L.R. 28 DICEMBRE 2007 N 28 NORME SULL ISTRUZIONE, IL DIRITTO CONVENZIONE ATTUATIVA DELL ART. 14, COMMA 2 DELLA L.R. 28 DICEMBRE 2007 N 28 NORME SULL ISTRUZIONE, IL DIRITTO ALLO STUDIO E LA LIBERA SCELTA EDUCATIVA TRA IL COMUNE DI GENOLA E L ENTE GESTORE DELLA SCUOLA

Dettagli

Sistema assicurativo e sostenibilità del servizio sanitario nazionale

Sistema assicurativo e sostenibilità del servizio sanitario nazionale Sistema assicurativo e sostenibilità del servizio sanitario nazionale Maria Bianca Farina Presidente ANIA 11 Forum Risk Management in Sanità FIRENZE FORTEZZA DA BASSO PADIGLIONE SPADOLINI 1 dicembre 2016

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli

Titolo: SELEZIONE ED ASSUNZIONE DEL PERSONALE CARONNO PERTUSELLA METANO srl Unipersonale

Titolo: SELEZIONE ED ASSUNZIONE DEL PERSONALE CARONNO PERTUSELLA METANO srl Unipersonale Pagina: i Titolo: CARONNO PERTUSELLA METANO srl Unipersonale Rev. Data Descrizione Approvato - 31/03/16 Prima emissione Presidente Consiglio di Amministrazione File: CPM02 rev.-.doc Pagina: ii INDICE FRONTESPIZIO

Dettagli

STATO PATRIMONIALE ATTIVO

STATO PATRIMONIALE ATTIVO AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE DELLA VALLE D'AOSTA STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO DI CUI AL DM MINISTERO DELLA SALUTE 20 MARZO 2013 STATO PATRIMONIALE ATTIVO A) IMMOBILIZZAZIONI ALLEGATO 2 IMPORTI:

Dettagli

Il bilancio sociale quindi non è: Un bilancio obbligatorio Un bilancio fiscale Un bilancio di previsione processo rende conto

Il bilancio sociale quindi non è: Un bilancio obbligatorio Un bilancio fiscale Un bilancio di previsione  processo rende conto BILANCIO SOCIALE Il Bilancio sociale è uno strumento attraverso il quale l amministrazione ha l opportunità di spiegare al cittadino e a tutti i suoi interlocutori come sono state impiegate le risorse

Dettagli

PIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA

PIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA 1. Titolo del progetto Assistenza domiciliare indiretta. 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Sì 4. Se il progetto dà

Dettagli

La nuova normativa sull accreditamento socioassistenziale nella Regione Lazio: cosa cambia. Ma è davvero facoltativa?.

La nuova normativa sull accreditamento socioassistenziale nella Regione Lazio: cosa cambia. Ma è davvero facoltativa?. La nuova normativa sull accreditamento socioassistenziale nella Regione Lazio: cosa cambia. Ma è davvero facoltativa?. Roma, 26 Gennaio 2016 Dott. Massimo Scarpetta RCS CONSULTING Esperto di Organizzazione

Dettagli

I fondi istituzionali e la tassazione dei partecipanti

I fondi istituzionali e la tassazione dei partecipanti I fondi istituzionali e la tassazione dei partecipanti Sabrina Capilupi Agenzia delle entrate Direzione Centrale Normativa Ufficio Redditi di capitale e diversi Il Salone del Risparmio Milano, 18 aprile

Dettagli

REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO

REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO Novembre 2003 Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina la composizione, le attribuzioni e le modalità di funzionamento dell Ufficio di Piano, costituito a norma

Dettagli

Circolare N. 95 del 26 Giugno 2015

Circolare N. 95 del 26 Giugno 2015 Circolare N. 95 del 26 Giugno 2015 Premi di secondo livello 2014: decontribuzione più leggera nel limite dell'1,6% della retribuzione del lavoratore Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

VALORI IN MIGLIAIA DI EURO E SENZA SEGNO

VALORI IN MIGLIAIA DI EURO E SENZA SEGNO MODELLO LA - 214 Codice LA A111 A112 Allegato 1 Macrovoci economiche ALL. 1 - ONERI SOSTENUTI PER FORMAZIONE DEL PERSONALE ALL. 1 - ONERI SOSTENUTI PER SISTEMI INFORMATIVI E STATISTICI CODICE AZIENDA Consumi

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROPONENTE Settore Politiche Sociali DIRETTORE GROSSI dott.ssa EUGENIA Numero di registro Data dell'atto 662 05/05/2015 Oggetto : Approvazione della seconda tranche di spesa,

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO TELESOCCORSO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO TELESOCCORSO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI TELESOCCORSO Approvato con deliberazione di Consiglio comunale nr. 24 del 29.06.2001 Esecutivo O.re.co in atti 434 del 13.7.2001 REGOLAMENTO SERVIZIO DI TELESOCCORSO TITOLO

Dettagli

LA GESTIONE "FINANZIARIA" DEL PATRIMONIO DEIFONDI PENSIONE CHIUSI

LA GESTIONE FINANZIARIA DEL PATRIMONIO DEIFONDI PENSIONE CHIUSI .. \ ELISABETTA RIGHINI LA GESTIONE "FINANZIARIA" DEL PATRIMONIO DEIFONDI PENSIONE CHIUSI MILANO - DOTT. A. GIUFFRE EDITORE - 2006 INDICE INTRODUZIONE 1. Premessa 1 2. La fisionomia dei fondi pensione

Dettagli

CORSO OPERATORE SOCIOSANITARIO. Elementi di legislazione sanitaria ed organizzazione dei servizi

CORSO OPERATORE SOCIOSANITARIO. Elementi di legislazione sanitaria ed organizzazione dei servizi CORSO OPERATORE SOCIOSANITARIO ANNO SCOLASTICO 2015 Elementi di legislazione sanitaria ed organizzazione dei servizi Dott. Franco Caracciolo Dirigente Responsabile Ufficio Coordinamento Verifiche Prestazionali

Dettagli

COMUNE di MONTEPA RA NO Provincia di Taranto

COMUNE di MONTEPA RA NO Provincia di Taranto COMUNE di MONTEPA RA NO Provincia di Taranto Ufficio Polizia Municipale Regolamento istitutivo e di gestione del Fondo di Assistenza, Previdenza ed incentivazione dei servizi svolti per il miglioramento

Dettagli

Il Ministro dell Economia e delle Finanze

Il Ministro dell Economia e delle Finanze Il Ministro dell Economia e delle Finanze Visto l articolo 1, comma 91, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, il quale dispone, tra l altro, che, a decorrere dal periodo di imposta 2015, agli enti di previdenza

Dettagli

Dichiarazione precompilata 2016

Dichiarazione precompilata 2016 Dichiarazione precompilata 2016 Platea, nuovi oneri, familiari a carico Roma 8 aprile 2016 PLATEA DICHIARAZIONE PRECOMPILATA 2016 2 Platea 730 precompilato 2016 LAVORATORI DIPENDENTI E PENSIONATI (+ redditi

Dettagli

Determinazione del dirigente Numero 1548 del 18/12/2015

Determinazione del dirigente Numero 1548 del 18/12/2015 Determinazione del dirigente Numero 1548 del 18/12/2015 Oggetto : 05 PROGETTO HOME CARE PREMIUM 2014. PRESTAZIONI INTEGRATIVE PER UTENTI IN RESIDENZA PROTETTA, ACCERTAMENTO E IMPEGNO DI SPESA. Proponente

Dettagli

Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2

Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 Provvedimento n. 11 Proponente: Segreteria Classificazione: 01-24 2013/3 del 24/02/2014 Oggetto: IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PRESO atto che: -

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 30/ 36 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 30/ 36 DEL DELIBERAZIONE N. 30/ 36 Oggetto: Indirizzi alle Aziende Sanitarie Locali per l applicazione degli sconti tariffari previsti dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale

Dettagli

Processo di accreditamento delle strutture e dei servizi del sistema sociale integrato in Toscana

Processo di accreditamento delle strutture e dei servizi del sistema sociale integrato in Toscana Processo di accreditamento delle strutture e dei servizi del sistema sociale integrato in Toscana Firenze, A cura di Luciana Galeotti 1 Normativa nazionale L. 8 novembre 2000 n. 328 Legge quadro per la

Dettagli

Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE

Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE L. n. 296/2006: art. 1, comma 1126: l attuazione e il monitoraggio di un Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione.

Dettagli

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE

ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE R E G I O N E P U G L I A ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE Regolamento Disposizioni regolamentari per la disciplina delle Aziende Ospedaliero Universitarie della Regione Puglia ai sensi del D.L.gs

Dettagli

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE 11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO Pagina 1 di 6 REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI MATRICE DELLE REVISIONI REVISIONE DATA DESCRIZIONE / TIPO MODIFICA REDATTA DA VERIFICATA DA APPROVATA DA 00 15/06/2016 Prima emissione F. TOGNI B. MAIOLI

Dettagli

UNIONE PICCOLO ANFITEATRO MORENICO CANAVESANO REGOLAMENTO PER L ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA

UNIONE PICCOLO ANFITEATRO MORENICO CANAVESANO REGOLAMENTO PER L ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA UNIONE PICCOLO ANFITEATRO MORENICO CANAVESANO REGOLAMENTO PER L ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA ART. 1 Oggetto e finalità Il presente regolamento disciplina le modalità di esenzione

Dettagli

Compliance in Banks 2010 La sfida di integrazione dei controlli interni

Compliance in Banks 2010 La sfida di integrazione dei controlli interni Compliance 2010 La sfida di integrazione dei controlli interni Compliance in Banks 2010 La sfida di integrazione dei controlli interni Claudio Cola Roma, 12 Novembre 2010 www.assoaicom.org LA FUNZIONE

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) La Scuola Internazionale e (di seguito denominato ALMA) di Cucina Italiana "Rafforzare il

Dettagli

IL PROGETTO MATTONI DEL SSN

IL PROGETTO MATTONI DEL SSN IL PROGETTO MATTONI DEL SSN Corso: Bioingegneria Docente: prof. Mauro Giacomini INTRODUZIONE Nel 2002 il Ministero della Salute avvia la progettazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS), con

Dettagli