Indice. 2 di 5. 1 Introduzione
|
|
- Edoardo Puglisi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LE DISCIPLINE PEDAGOGICHE PROF. CARMINE PISCOPO
2 Indice 1 Introduzione di 5
3 1 Introduzione L insegnamento di storia delle istituzioni educative fa parte della macro area della grande allargata delle discipline pedagogiche, la vecchia pedagogia. Questa è implosa al suo interno dopo le riforme imposte dall alto, dando vita a ben ventiquattro insegnamento accademici nelle università. Questa disciplina, al pari di tutte le altre scienze umane ha bisogno di una delimitazione nel suo campo, nel senso che se la si vuole considerare una disciplina scientifica deve avere un suo statuto, una sua fondazione scientifica o epistemologica, una sua metodologia, una sua logica interna ed un contenuto. L obiettivo primario è quello di chiarire il concetto di Istituzione Educativa e ancora prima quello di Istituzione. Concetto di istituzione o di istituto mette capo ad una connotazione di ordine giuridico, nel senso che abbisogna del riconoscimento da parte dello stato politico, cioè di un associazione, un organizzazione, di una struttura, di una agenzia, di un apparato, di un gruppo che si costituiscono anche liberamente, ma con finalità, scopi ed obiettivi altamente culturali ed anche normativi. Non tutte le organizzazioni o associazioni, che impropriamente vanno sotto la denominazione di istituzioni possono essere considerate istituzioni pubbliche, statuali, e quindi vere istituzioni, anche quando svolgono funzioni altamente sociali e culturali. Quindi possiamo considerare istituzioni solo quelle che sono riconosciute dallo Stato. In ambito educativo adoperiamo la definizione di istituzione educativa (si preferisce l aggettivo educativo e il sostantivo educazione o formazione). La derivazione latina di educazione è educere: trarre, tirare fuori, far maturare le potenzialità implicite che sono nel soggetto, che sono costitutive del soggetto in via di sviluppo. In ambito educativo possiamo affermare che le istituzioni o l istituzione o l istituto formativo ha lo scopo di favorire la maturazione compiuta della personalità, trasformare la persona in personalità compiuta, la maturazione della personalità dei soggetti in età evolutiva. Di norma possiamo parlare di istituti educativi, di istituzioni educative, in primis della famiglia, anche per diritto naturale, positivo, riconosciuto da tutti gli stati di diritto. Spetta alla famigli l obbligo, l onere, diritto primario, di istruire la prole; la scuola, la chiesa, le associazioni culturali, i partiti politici, i sistemi di comunicazione sociale di animazione culturale e ludica, tutte le altre aggregazioni che svolgono funzioni formativa secondo tre indicatori precisi, fattori educativi cioè che le assegnano un attributo educativo, formativo. 3 di 5
4 I tre fattori sono: la finalità educativa precipua; la sistematicità degli interventi formativi; e la professionalità pedagogico-didattica. Questi sono i tre elementi fondamentali che ci consentono di accreditare un istituzione come istituzione educativa. La finalità educativa precipua è data dall azione mirata, intenzionale, continuata, responsabile, intesa a realizzare la formazione integrale della personalità di soggetti in via di sviluppo, secondo la linea programmatica dettata dallo Stato, in base alle leggi che concernono le istituzioni, la formazione umana, nel senso di intellettuale, morale, religiosa, civile, artistica, economica, etc., perché spetta allo Stato assegnare i fini all educazione, ad ogni processo formativo, assegnare i contenuti (programmi, linee generali, le indicazioni di massima). Tuttavia, il nodo, la modalità, il metodo attiene alla libertà del docente, all autonomia, ma questo si può evincere dalla leggi fondamentali dello Stato, in tutte le costituzioni di diritto, dallo Stato di diritto e riconosciuto la libertà, l autonomia; cioè lo Stato mi dice cosa debbo fare, ma non mi dice come lo devo fare. Ogni volta che lo Stato interviene sulla libertà dell insegnamento commette un crimine giuridico. Secondo fattore è la sistematicità degli interventi educativi: risulta dalla conseguenzialità organizzata di percorsi educativi, cioè senza concedere nulla all improvvisazione, senza tralasciare passaggi, tappe essenziali nell unitario processo di formazione globale, in una visione organica, complessiva, sistemica, dove tutto si tiene dove le parti possono essere composte e ricomposte nell unitarietà del processo con una consapevolezza piena dell unitarietà e dei singoli punti di raccordo, nonché delle parti che lo compongono, per realizzare i compiti da sviluppare e gli obiettivi da conseguire. Quindi, questa visione organica, sistematica è il secondo elemento costituente un istituzione educativa. Il terzo elemento è la professionalità pedagogico-didattica che è la connotazione specifica degli operatori, degli educatori, degli insegnanti, degli addetti ai processi di formazione e di istruzione dei soggetti in situazione di apprendimento. Si tratta di apprendimento, cioè di istruzione connessa con l educazione, di istruzione educativa. Un soggetto può essere istruito e non educato, nel senso che il soggetto può possedere un infinità di saperi, un sapere smisurato, ma non lo tramuto in cultura viva, che è saggezza, sapienzialità ( i sette savi: l ultimo è Cristo, il penultimo Socrate. I savi non hanno lasciato opere scritte, ma la parola viva, palpitante, vis a vis, dove l umanità si incontra con l altra umanità). Per questo si preferisce utilizzare il termine educazione, invece di istruzione, sviluppo, crescita, maturazione che sono simulacri, sono aspetti parziali che non esprimono la pienezza della formazione. Questa caratteristica della professionalità docente richiede la formazione iniziale e in servizio, la formazione continua dei formatori, sia in ambito 4 di 5
5 delle scienze dell educazione che nel campo dei processi culturali, dei precipitati culturali come affermerebbe Popper nel Mondo Tre, cioè i saperi. La scuola se genera solo saperi, viene meno ad un compito fondamentale, cioè quello che il sapere è formativo, educativo, è costruttivo è plastico. Sulla base di queste considerazioni della premessa dei tre fattori costituenti, un istituzione educativa appare difficile il riconoscimento di una istituzione con l aggettivo, la qualificazione di educativo, tutte quelle istituzioni che Émile Durkheim chiamava invecchiate agenzie della socializzazione. È chiaro che un sociologo parli di processi di socializzazione, di acculturazioni, di ominizzazione, etc., l alfabetizzazione non può essere solo l istruzione, ma sarà processi di interazione, di incontro con l altro. Quindi, senza dubbio, in tutti gli stati di diritto viene riconosciuta alla famiglia, che è il soggetto primario, portatore di diritto dell obbligo/dovere dell istruzione della prole. Quelle famiglie che dimostrino di possedere in pieno i tre fattori, la finalità si può anche desumere, ma la professionalità è richiesta. La scuola finisce per essere la vera, se non l unica, istituzione con caratteri e finalità formative, quindi l unica istituzione educativa per eccellenza. Quando parliamo di istituzioni educative ci riferiamo specificamente alla scuola. La scuola realizza in pieno finalità e processi, con le adeguate strutture e supporti (banchi, orari, registri, organizzazione dei docenti, del personale non docente, dei dirigenti, etc.), per realizzare il compito fondamentale, che è quello di consentire all allievo il potere massimo quello di imparare ad imparare, di attrezzarsi per poter conoscere il mondo e in qualche modo dominarlo. La scuola non è solo il luogo della trasmissione passiva del sapere, della cultura, ma è il luogo, soprattutto, della costruzione progressiva, ma incessante e nella visione organica, olistica, di tutto, della cultura. 5 di 5
1 Introduzione e definizione
INSEGNAMENTO DI DIDATTICA GENERALE I LEZIONE I INTRODUZIONE ALLA DIDATTICA PROF. ACHILLE M. NOTTI Indice 1 Introduzione e definizione --------------------------------------------------------------------------------3
DettagliFormazione Personale ATA
Formazione Personale ATA T E M A T I C A G L I O B I E T T I V I, G L I S T R U M E N T I E L E F U N Z I O N I D E L L A U T O N O M I A S C O L A S T I C A F O R M A T O R E : R I T A G A E T A Principali
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO
SCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO 1 L identità della scuola e la sua funzione educativa La carta di identità della Scuola Materna San Francesco di Sales è il PIANO EDUCATIVO
DettagliProposta Piano triennale di formazione. IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016
Proposta Piano triennale di formazione IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016 Premessa Nella formulazione di una proposta per il piano di formazione da realizzare nel corso del prossimo triennio
DettagliL autonomia delle istituzioni scolastiche
L autonomia delle istituzioni scolastiche Possiamo dire che cfr. AA.VV., Norme per la scuola, Ed.Adierre, p.37; p.43; p.147 gli anni 70 e 80 gli anni 90 il 2003 Sono stati gli anni della collegialità.
DettagliDIPARTIMENTO AREA DISCIPLINARE GIURIDICO-ECONOMICO AZIENDALE MATERIA DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA
ISTITUTO Di ISTRUZIONE SUPERIORE Enrico Mattei ISTITUTO TECNICO ECONOMICO LICEO SCIENTIFICO LICEO delle SCIENZE UMANE Via delle Rimembranze, 26 40068 San Lazzaro di Savena BO Tel. 051 464510 464545 fax
DettagliOltre a garantire una solida preparazione culturale, queste discipline mirano a promuovere la formazione e la crescita personale.
Ultimo aggiornamento Domenica 1 Novembre 011 :06 LICEO DELLE SCIENZE UMANE Finalità generali Il percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati
DettagliPer orientarsi nella società dell informazione. Per favorire la creatività intellettuale, la sperimentazione pratica e la cultura della cooperazione
Per orientarsi nella società dell informazione Per favorire la creatività intellettuale, la sperimentazione pratica e la cultura della cooperazione Per saper imparare da soli e con gli altri stabilendo
DettagliProfessionalità docente Relazione educativa e cura. Romina Nesti
Professionalità docente Relazione educativa e cura Romina Nesti La nuova professionalità docente Nel corso della seconda metà del Novecento si è venuta a ridefinire più volte l identità della scuola e
DettagliUNITARIETA DEL SAPERE ATTRAVERSO L INTERDISCIPLINARITA
UNITARIETA DEL SAPERE ATTRAVERSO L INTERDISCIPLINARITA I docenti, in quanto educatori, hanno il dovere di fornire ai discenti, attraverso le scienze, la storia, la filosofia, la letteratura, e tutte le
DettagliIl profilo professionale del Pedagogista (elaborazione ANIPED)
Il profilo professionale del Pedagogista (elaborazione ANIPED) Il pedagogista è un professionista ai sensi del comma 2 art.1 legge 04 del 14-01-2013, Disposizioni in materia di professioni non organizzate
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, DEI BENI CULTURALI E DEL TURISMO. Anno accademico 2012/2013
1 Anno accademico 2012/2013 ORGANIZZAZIONE FORMATIVA II ANNO SOMMARIO ORGANIZZAZIONE FORMATIVA Oggetto e tipologia del tirocinio Monte ore Finalità e obiettivi Articolazione del percorso formativo Piano
DettagliTecnica e metodologia delle attività motorie adattate
Corsi di Insegnamento Università degli Studi di Verona Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle attività motorie e sportive A.A. 2006/2007 Tecnica e metodologia delle attività motorie adattate Crediti
DettagliGRUPPO DI LAVORO CIIP SSL SCUOLA
GRUPPO DI LAVORO CIIP SSL SCUOLA INTEGRAZIONE DELLA SSL NELL ISTRUZIONE SCOLASTICA ED UNIVERSITARIA Roma, 31 o)obre 2014 ing. Elisa GERBINO Segretario ANIS Coordinatore del GdL CIIP Scuola INQUADRAMENTO
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente Ufficio V
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente Ufficio V INTERVENTI PER LA VALORIZZAZIONE E IL POTENZIAMENTO DELL'EDUCAZIONE
DettagliIL PROFILO PROFESSIONALE ATTESO ANNA MARIA DI NOCERA
IL PROFILO PROFESSIONALE ATTESO ANNA MARIA DI NOCERA CONTENUTI 1. La funzione docente 2. L autonomia scolastica e le nuove competenze del docente 3. Il profilo professionale nel CCNL 4. La legge n. 107/2015
DettagliI^ SCUOLA ESTIVA DI BENI CULTURALI TERRITORIO
I^ SCUOLA ESTIVA DI BENI CULTURALI TERRITORIO 16 20 Luglio 2007 ( Maddaloni ) Nell ambito delle azioni previste in attuazione dei Protocolli d intesa stipulati il 23 novembre 2006 e il 13 marzo 2007 rispettivamente,
DettagliI^ SCUOLA ESTIVA DI BENI CULTURALI TERRITORIO
I^ SCUOLA ESTIVA DI BENI CULTURALI TERRITORIO 16 20 Luglio 2007 ( Maddaloni ) Nell ambito delle azioni previste in attuazione dei Protocolli d intesa stipulati il 23 novembre 2006 e il 13 marzo 2007 rispettivamente,
DettagliIstituto Franciscanum Luzzago
Istituto Franciscanum Luzzago FORTI IN MATERIA. FORTI NELLO SPIRITO. LICEO SCIENTIFICO PARITARIO LEGALMENTE RICONOSCIUTO SEDE D ESAMI Via Callegari, 11 25121 Brescia Tel. 030/37271 Fax 030/47295 http://www.luzzago.it
DettagliLezione n.1 A.A. 2015/ Per una definizione della pedagogia sperimentale come scienza. Prof. Giovanni Arduini
Lezione n.1 A.A. 2015/2016 1. Per una definizione della pedagogia sperimentale come scienza A) identità di "non scienza B) identità di "metodologia di conoscenza pedagogica C) identità di scienza immatura
DettagliPROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II D DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliLa professionalità docente: per fare il punto conclusioni, prospettive [ L O G O C O N V E G N O D A I N S E R I R E ]
La professionalità docente: per fare il punto conclusioni, prospettive [ L O G O C O N V E G N O D A I N S E R I R E ] Lancio Premesse del convegno -Evoluzione del ruolo docente -Tecnologia e innovazione
DettagliCorso per Educatori di attività motoria e Giocosport nella Scuola Primaria
Periodo settembre/ottobre 2016 Corso per Educatori di attività motoria e Giocosport nella Scuola Primaria FINALITA Il CONI Point di Parma in collaborazione con la Scuola Regionale dello Sport,l Ufficio
DettagliLa professione docente nell ordinamento scolastico
Ministero dell Istruzione dell'università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria Direzione Generale La professione docente nell ordinamento scolastico Aureliano Deraggi, dirigente
DettagliGli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP
Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento il sistema informativo Excelsior e il portale Filo Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Introduzione al secondo webinar per dirigenti e docenti a cura di Anp,
DettagliLezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo Questo Corso di preparazione
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA Corso di laurea in Scienze dei servizi giuridici pubblici e privati Classe di laurea L-14 DM 270/2004, art. 12 R.D.A. art. 5 RIDD
DettagliISTITUTO BENALBA PER L AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE. Dall Autovalutazione al Miglioramento del Sistema Scuola. A cura della dott.
ISTITUTO BENALBA PER L AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE QUADERNI PER L INNOVAZIONE METODOLOGICA Dall Autovalutazione al Miglioramento del Sistema Scuola A cura della dott.ssa Dorotea Scoppa Edito in proprio
DettagliPROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA
PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. RAFFAELLA AMICUCCI MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: IIA DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia
DettagliUNIONE NAZIONALE CONSUMATORI CAMPANIA PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLE TECNOLOGIE STUDIA O LAVORA CON INTERNET "
UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI CAMPANIA PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLE TECNOLOGIE STUDIA O LAVORA CON INTERNET " PER I DOCENTI E GLI STUDENTI DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI DELLA CAMPANIA UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
DettagliA SCUOLA PER CRESCERE. La persona dell alunno è al centro. dell iniziativa pedagogica e didattica. A scuola l'alunno è chiamato ad assumere
ISTITUTO COMPRENSIVO don Rinaldo Beretta" 20030 PAINA DI GIUSSANO - VIA A. MANZONI, 50 TEL. 0362/861126 - FAX 0362/335775 miic83400e@istruzione.it SITO www.icdonberettagiussano.it A SCUOLA PER CRESCERE
DettagliASILO INFANTILE SIROLO
ASILO INFANTILE SIROLO PROGETTO EDUCATIVO VIA GIULIETTI 73, SIROLO (AN) TEL.071.9330937 E MAIL : asiloinfantilesirolo@gmail.com www. asiloinfantilesirolo.it Il Progetto Educativo è la carta d identità
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DEL MOLISE. Centro Ricerca e Servizio di Ateneo per la Formazione G.A. Colozza TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL MOLISE Centro Ricerca e Servizio di Ateneo per la Formazione G.A. Colozza TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Anno Accademico 2011/2012 A036 149280 149367 A037 Riconoscimento CREDITI
DettagliDOVE SIAMO. Sede: Sedi distaccate: Borgo San Giuseppe 13 - Parma Viale Vittoria 33 - Parma. Piazzale San Sepolcro 3 - Parma
DOVE SIAMO Sede: Piazzale San Sepolcro 3 - Parma Sedi distaccate: Borgo San Giuseppe 13 - Parma Viale Vittoria 33 - Parma ORARI Attività scolastica Uffici Le lezioni si svolgono dal lunedì al sabato. Per
DettagliSCIENZE UMANE PRIMO BIENNIO LINEE GENERALI E COMPETENZE
SCIENZE UMANE LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri delle scienze umane nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l uomo si costituisce
DettagliPercorsi di prevenzione su fumo, alcol e sostanze Dipartimento Patologia delle Dipendenze Guida ai percorsi
Guida ai percorsi Le nostre proposte operative sono suddivise in 5 tipologie progetti di formazione, rivolti a docenti e a genitori progetti di educazione e promozione della salute, rivolti ad allievi
DettagliLAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE
LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE PERCORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E ASSISTENTI EDUCATIVI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA,
DettagliIRC PROGETTAZIONE ANNO SCOLASTICO 2013-14 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
IRC PROGETTAZIONE ANNO SCOLASTICO 2013-14 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L alunno: è aperto alla sincera ricerca della verità; sa interrogarsi
DettagliPATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA
PATTO DI TEAM DELLA SCUOLA PRIMARIA 1. Il Patto di Team è il documento finale attraverso cui il gruppo docente enuncia la propria condivisione rispetto ad alcuni aspetti fondamentali delle tre dimensioni
DettagliPIANO DI STUDI. Curriculum Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni
PIANO DI STUDI Primo Anno (comune ai 2 curricula) Psicologia generale CFU 8 Metodologia della Ricerca psicologica CFU 6 Introduzione alla Statistica applicata alle Scienze psicologiche e sociali Psicologia
DettagliIstituzioni di diritto pubblico C.d.L. in Scienze dell educazione
Istituzioni di diritto pubblico C.d.L. in Scienze dell educazione educazione prof. R. Di Maria Parte speciale: legislazione scolastica e diritto all istruzione profili costituzionalistici l. 59/1997 delega
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO SETTORE GIOVANILE SCOLASTICO MINIBASKET MINIBASKET A SCUOLA
FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO SETTORE GIOVANILE SCOLASTICO MINIBASKET MINIBASKET A SCUOLA GUIDA TECNICO - DIDATTICA PER LA VALORIZZAZIONE E IL POTENZIAMENTO DELL EDUCAZIONE MOTORIA, FISICA E SPORTIVA
Dettagli5. Lo sviluppo del processo formativo: metodologia della relazione tra i saperi e tra gli attori..
5. Lo sviluppo del processo formativo: metodologia della relazione tra i saperi e tra gli attori.. Come passare dalla teoria alla prassi? 5.1.(p. 175) Come intervenire sul territorio? Quale la metodologia
DettagliLet s play English! Progetto di avviamento all apprendimento della lingua inglese per bambini dai 12 ai 36 mesi
Let s play English! Progetto di avviamento all apprendimento della lingua inglese per bambini dai 12 ai 36 mesi Lisa Tognon Nido Integrato Sacro Cuore, Carpanedo di Albignasego, PADOVA Lisa Tognon Email:
DettagliArea 1: Ordinamenti scolastici e autonomia
Area 1: Ordinamenti scolastici e autonomia Indicazioni per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione, novembre 2012; Testo; Chiavi di lettura; Approfondimenti; Riferimenti
DettagliAnno accademico 2015/2016 ORGANIZZAZIONE FORMATIVA II ANNO
Anno accademico 2015/2016 ORGANIZZAZIONE FORMATIVA II ANNO SOMMARIO ORGANIZZAZIONE FORMATIVA Oggetto e tipologia del tirocinio Monte ore Finalità e obiettivi Articolazione del percorso formativo Piano
DettagliI corsi di studio universitari per la formazione degli educatori della prima infanzia
I corsi di studio universitari per la formazione degli educatori della prima infanzia Emilia Restiglian Consiglio Direttivo del GNNI Bologna, 3 dicembre 2016 Attualmente non è obbligatorio possedere un
DettagliPRESENTAZIONE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
PRESENTAZIONE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Struttura di base ordinaria dell azione formativa, ad ampiezza massima (tutti i formatori), media (alcuni) o minima (asse culturale/area formativa), autosufficiente
DettagliCurricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola
Curricolo verticale d'istituto e co-progettazione: integrazione tra le competenze dell'esperto e le esigenze della scuola Paolo Seclì Università di Modena e Reggio Emilia Dip. di Educazione e Scienze Umane
DettagliPROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Repubblica Italiana-Regione Siciliana DIREZIONE DIDATTICA STATALE 2 CIRCOLO DIDATTICO Via Dei Mandorli, s.n. 95033 Biancavilla(CT) Tel 095 985309
DettagliAREA DEI SAPERI FORMATIVI
AREA DEI SAPERI FORMATIVI I percorsi di studio QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELL INDIRIZZO SCIENZE SOCIALI 5 anno Italiano 4 Latino (corso mattutino) 2 Storia 2+1 1^lingua straniera 2 2^ lingua straniera
DettagliI bisogni educativi speciali
I bisogni educativi speciali Seconda unità di lavoro novembre 2013 roberto.grison@istruzioneverona.it - gli svantaggi socio-economici, (famiglie di basse fasce di reddito, ISEE, assenza di libri di testo
DettagliPROGRAMMA DI SCIENZE UMANE CLASSE II ASU ANNO SCOLASTICO 2015/2016. Liceo M. T. Cicerone - Pollione PROF. CARMELO ZICARI
PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE CLASSE II ASU ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Liceo M. T. Cicerone - Pollione PROF. CARMELO ZICARI Sezione di Psicologia Modulo 1 Emozioni, motivazioni e personalità. Le emozioni Conoscere
DettagliISTITUZIONI SCOLASTICHE:
» LA FIGURA DEL REFERENTE DSA NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE:» obiettivi e compiti» Padova, 4 settembre 2013 » -FIGURA DI SISTEMA?» - OTTICA MIDDLE MANAGEMENT?» -PROSPETTIVA LEADERSHIP PER» -PROSPETTIVA
DettagliLa ripresa del disegno della Costituzione formale
La ripresa del disegno della Costituzione formale 2001-2005: 2005: periodo di forte trasformazione sul piano legislativo 2001: Riforma del titolo V della Costituzione (dopo l approvazione l seguirà un
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
PROTOCOLLO D INTESA tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO (di seguito denominato
DettagliLa mente del bambino. Testo di Maria Montessori, ed. Garzanti
La mente del bambino Testo di Maria Montessori, ed. Garzanti La mente del bambino L opera della Montessori è testimonianza preziosa della necessità che ogni prassi educativa, ogni strategia o metodo debbano
DettagliSOCIETA EDUCAZIONE FORMAZIONE. A cura di Tortorici Dorotea
SOCIETA EDUCAZIONE A cura di Tortorici Dorotea FORMAZIONE Che vi sia un rapporto diretto tra società ed educazione è fatto incontrovertibile e riconosciuto. Declinare i termini di tale rapporto, i livelli
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO. Antonio Gramsci Pavona. Piano annuale delle attività di formazione ed aggiornamento. Personale docente
ISTITUTO COMPRENSIVO Antonio Gramsci Pavona A.S. 2013-14 Piano annuale delle attività di formazione ed aggiornamento Personale docente Premessa La Funzione strumentale Area 2 Sostegno ai docenti ed Aggiornamento
DettagliUfficio Stampa Miur Roma, 29 gennaio 2015 Le Scienze Umane (Antropologia,
Istruzione e formazione per la cittadinanza attiva, contro le disuguaglianze SEMINARIO DEL GRUPPO DI LAVORO DEI DOCENTI DI SCIENZE UMANE ROMA 16-17 Marzo Trattazione di temi - problemi disciplinari nella
DettagliDIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE A.A. 2015/2016
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE www.forpsicom.uniba.it A.A. 2015/2016 CORSO DI STUDIO IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CLASSE L-19 Coordinatore: prof. Silvana
DettagliRELAZIONE FINALE DI TIROCINIO
La relazione finale, presentata in forma cartacea e arricchita da documentazione digitale, vuole essere la narrazione del percorso formativo di tirocinio alla luce dei traguardi raggiunti e delle esperienze
DettagliREGOLAMENTO DI TIROCINIO NUOVO ORDINAMENTO Approvato dal Consiglio di Corso di Studio il 10 settembre 2013
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE Corso di Studio in Scienze della Formazione Primaria REGOLAMENTO DI TIROCINIO NUOVO ORDINAMENTO Approvato dal Consiglio di Corso di Studio
DettagliANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO
ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO : DOCENTE: ORLANDI DONATELLA DATA: 29/09/2016 FIRMA DESCRIZIONE SINTETICA DEL L integrazione degli alunni portatori di handicap come di quelli
DettagliPARTE A LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE
PARTE A LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE 25 Articolazione del primo ciclo di istruzione DEFINIZIONE DEI CURRICOLI Il primo ciclo, che comprende i primi otto anni dell obbligo di istruzione di durata decennale,
DettagliIl contesto normativo di riferimento
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna Misure di accompagnamento per l avvio del Sistema Nazionale di Valutazione ORISTANO 13 Gennaio 2015
DettagliAccoglienza ed inclusione dei migranti. Le esperienze della scuola
Accoglienza ed inclusione dei migranti Le esperienze della scuola Punti su cui confrontarsi Il modello di accoglienza e di integrazione degli alunni migranti. Integrazione scolastica ed inclusione sociale.
DettagliIL CURRICOLO VERTICALE
ISTITUTO COMPRENSIVO VERNOLE/CASTRI/CAPRARICA a.s.2013/2014 Indicazioni Nazionali 2012 per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d istruzione. PIANO PUGLIA Attività Gruppi di Lavoro
DettagliUNITARIETA DELLA SCUOLA DI BASE E CURRICOLO VERTICALE. Isp. Luciano Rondanini
UNITARIETA DELLA SCUOLA DI BASE E CURRICOLO VERTICALE Isp. Luciano Rondanini STRUTTURA DELLE INDICAZIONI NAZIONALI CULTURA SCUOLA PERSONA La scuola nel nuovo scenario- Centralità della persona- Per una
DettagliFACOLTÀ DI FILOSOFIA IN FILOSOFIA
FACOLTÀ DI FILOSOFIA Corso di Laurea IN FILOSOFIA PRESENTAZIONE La Facoltà di Filosofia dell Università Vita-Salute San Raffaele si trova in uno dei maggiori centri di ricerca europei, che pone la persona,
DettagliITCG P. TOSCANELLI CORSO SERALE PERCORSO DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO
ITCG P. TOSCANELLI CORSO SERALE PERCORSO DI ISTRUZIONE DI SECONDO LIVELLO ATTIVITÀ DI FORMAZIONE SUL TERRITORIO L Istituto Paolo TOSCANELLI vanta una esperienza trentennale nell ambito della formazione
Dettagli*** L ora è riservata per comunicazioni e riunioni (Collegio Studenti, Commissioni )
ORARIO LEZIONI - Anno accademico 2016/2017 1 semestre 1 ANNO GIORNI ORE LUNEDÌ a Psicologia generale 3 a Psicologia generale 4 a Psicologia generale 5 ITALIANO 8 a ITALIANO 9 a ITALIANO MARTEDÌ Introduzione
DettagliLiceo Classico Ludovico Ariosto
Sommario Liceo Classico Ludovico Ariosto Corso Ordinario (5 anni) Liceo Classico L. Ariosto (pre-riforma) Liceo Classico Corso Ordinario (5 anni) Profilo professionale Quadro orario settimanale Attività
DettagliDizionario di didattica Concetti e dimensioni operative. Voce: Conoscenze. Pedagogia generale 1 Prof. Giuliana Sandrone
Dizionario di didattica Concetti e dimensioni operative Voce: Conoscenze Pedagogia generale 1 Prof. Giuliana Sandrone 1 1. Definizione concettuale del termine Il sostantivo «conoscenza» è riconducibile
DettagliTavolo di concertazione sulle professioni sociali
Tavolo di concertazione sulle professioni sociali Prima riunione Bari, 12 aprile 2006 I riferimenti normativi I riferimenti normativi - La l. n. 328/2000 (artt. 9 e 12) - La l. n. 251/2000 e s.m. (servizio
DettagliLA COSTITUZIONE. Entra in vigore il 1 gennaio Sostituisce lo Statuto Albertino del 1848 durato 100 anni
LA COSTITUZIONE Entra in vigore il 1 gennaio 1948 Sostituisce lo Statuto Albertino del 1848 durato 100 anni Costituzione e scuola La Costituzione si occupa esplicitamente della scuola negli articoli 33
DettagliPROGETTO ATTIVITA ALTERNATIVA. all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Giovanni Dantoni SCICLI PROGETTO ATTIVITA ALTERNATIVA all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA, SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Anno
DettagliA chi potrei donare?
Donazioni e lasciti nei confronti associazioni e Onlus Aspetti giuridici A chi potrei donare? Modena, 30 settembre 2016 1 Contenuti I comitati Le associazioni Le fondazioni Gli enti non commerciali Le
DettagliLa Scuola Primaria e Secondaria di 1º Grado devono pertanto:
5. METODOLOGIA Insegnamento e apprendimento: centralità dell alunno Le Indicazioni Nazionali, emanate dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (M.I.U.R.) nel novembre 2012, sottolineano
DettagliIstituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico
Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, 30-00030 San Vito Romano Roma tel. 06/9571058 Fax 06/95479212 rmic8an002-distretto Scolastico XXXVI Mail : rmic8an002@istruzione.it web: www.scuolesanvitoromano.it
DettagliDall educazione alla pedagogia
Giuseppe Bertagna Dall educazione alla pedagogia Avvio al lessico pedagogico e alla teoria dell educazione Bergamo, ottobre 2011 CAPITOLO SETTIMO Educazione, formazione, istruzione. Processi e significati
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Comune di Lamezia Terme (CZ)
PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Comune di Lamezia Terme (CZ) Progetti di impiego dei beni confiscati alla criminalità
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA
Decreto n.1197 del 1 giugno 2006 Prot. n. 20038 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell Università degli Studi di Verona emanato con D.R. n. 6435 del 7.10.1994, modificato con D.R. n. 11448 del 23.06.2000, con
DettagliEducazione Continua in Medicina (E.C.M.)
Educazione Continua in Medicina (E.C.M.) N. CREDITI 6 ANNO 2016 EVENTO FORMATIVO AZIENDALE N. 1772-151706 LA DISABILITA E LA LEGGE 104 Responsabile Scientifico Giovanni Carbone Giuseppe Pasquale 1 INTRODUZIONE
DettagliIl nostro P.O.F. Scuola Paritaria dell Infanzia e Primaria
Scuola Paritaria dell Infanzia e Primaria Viale dei santi Pietro e Paolo, 8 00144 Roma scuola-s.francesco@libero.it Tel: 065911677-0659213457 Il nostro P.O.F. E frutto del lavoro del nostro Collegio dei
DettagliISTITUTO PARITARIO A. MANZONI LICEO DELLE SCIENZE UMANE SAN GIORGIO A CREMANO DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA PRIMO BIENNIO LICEO DELLE SCIENZE UMANE
ISTITUTO PARITARIO A. MANZONI LICEO DELLE SCIENZE UMANE SAN GIORGIO A CREMANO PIANO DI LAVORO A.S. 2015/16 DIRITTO ED ECONOMIA POLITICA PRIMO BIENNIO LICEO DELLE SCIENZE UMANE Competenze della disciplina
DettagliNuoro - 25 settembre 2015 Cagliari - 28 settembre 2015 Sassari - 5 ottobre 2015
Ufficio Scolastico Regionale della SARDEGNA CTS-SASSARI Centro Territoriale di Supporto Dall integrazione all inclusione Corso di formazione per docenti referenti del GLI delle Istituzioni Scolastiche
DettagliDirezione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna. L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione. A cura di Barbara Tosi
Direzione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione A cura di Barbara Tosi 1 I GRUPPI DI LAVORO GLH DI ISTITUTO GLH OPERATIVO COMMISSIONE
DettagliPROGRAMMA GARANZIA GIOVANI
SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI INTEGRIAMOCI: "IMPRONTE SOCIALI" Settore Assistenza Disabili SEDE Congregazione delle Suore Ancelle dell
DettagliSEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016
SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016 Ins. Patrizia Briano e Maria Rosa Varaldo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CONOSCENZE
DettagliMANIFESTO EUROPEO SUI GIOVANI E LO SPORT
CONSIGLIO D EUROPA 8^ Conferenza dei Ministri europei responsabili dello Sport Lisbona, 17 18 maggio 1995 MANIFESTO EUROPEO SUI GIOVANI E LO SPORT Articolo 1 Obiettivo Articolo 2 Definizioni Articolo 3
DettagliProtocollo di Intesa tra. Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica e Cittadinanza Attiva
Protocollo di Intesa tra Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica e Cittadinanza Attiva per un programma d azione denominato Obiettivo Sussidiarietà Orizzontale 1. Premessa
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Tabella A Tabella di ripartizione del punteggio dei titoli valutabili nei concorsi a titoli ed esami per l accesso ai ruoli del personale docente ed educativo nella scuola dell infanzia, primaria, secondaria
DettagliPROGETTO ORIENTAMENTO
PROGETTO ORIENTAMENTO anno scolastico 2014.15 Finalità: - L orientamento è un processo di apprendimento contestuale all attività curricolare, struttura non accessoria ma centrale dell azione formativa:
DettagliLa scuola dell infanzia ed elementare ticinese Varese, 17 maggio 2010
La scuola dell infanzia ed elementare ticinese Varese, 17 maggio 2010 Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento dell educazione della cultura e dello sport Divisione della scuola Ufficio delle scuole comunali
DettagliPROGETTO DISAGIO e difficoltà scolastiche
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBINO PROGETTO DISAGIO e difficoltà scolastiche DOCUMENTAZIONE E MATERIALI PRODOTTI DURANTE L ANNO SCOLASTICO 2007-08 LA SCUOLA E L EXTRASCUOLA con per IL DISAGIO BATTERE Funzione
DettagliI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Per una scuola bene organizzata Resp. Proc. DS arch. prof. paola calenda 09 1 Con il termine DIPARTIMENTO DISCIPLINARE si indica l'organismo formato dai docenti di una medesima
DettagliMANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING
MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING ISTITUTO COMPRENSIVO Emanuele Falcetti Apice (Benevento) a. s. 2009/2010 MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009
DettagliMESE DI GENNAIO: Incontro con i genitori dei nuovi iscritti per presentare il Piano dell Offerta Formativa.
6.1 AREA CONTINUITA E ORIENTAMENTO PROGETTO ACCOGLIENZA E CONTINUITA FINALITA Il progetto ha come finalità il raccordo tra i tre diversi ordini di scuola, nell intento di accompagnare ogni alunno nell
Dettagli