TAV. 01 RELAZIONE GENERALE OGGETTO: ELABORATO: LAMEZIA TERME MARZO 2017 PROGETTISTA RUP. ing. Giuseppe De Sensi. Arch Caterina Vitetti

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1 OGGETTO: ADEGUAMENTO SISMICO ed EFFICIENTAMENTO ENERGETICO dell' edificio Scolastico appartenente all ISTITUTO COMPRENSIVO GATTI -PROGETTO ESECUTIVO ELABORATO: RELAZIONE GENERALE LAMEZIA TERME MARZO 2017 RUP Arch Caterina Vitetti PROGETTISTA ing. Giuseppe De Sensi COLLABORATORI alla PROGETTAZIONE geom. Nicola Mazzocca TAV. 01 geom. Pasquale Funaro

2 INDICE PREMESSA...1 STATO ATTUALE...3 STATO DI CONSERVAZIONE...7 RISULTANZE DELLA VERIFICA DI VULNERABILITÀ...8 RELAZIONE SULLE VALUTAZIONI DELLE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI E SUL LIVELLO DI CONOSCENZA RAGGIUNTO DESCRIZIONE DELLO STATO DI PROGETTO Progetto Strutturale Progetto Architettonico... 17

3 PREMESSA Il Decreto Legge n. 104 del 12/09/2013, convertito dalla Legge n. 128 del 08/11/2013, reca misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca ed in particolare l articolo 10 del citato D.L. prevede, per le Regioni interessate, l accesso a finanziamenti al fine di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all istruzione scolastica di proprietà degli enti locali. La Regione Calabria pubblicava in data 18/02/2015 l avviso pubblico per l accesso a detti finanziamenti. L amministrazione Comunale di Lamezia Terme (CZ), valutato che il predetto avviso offre opportunità per affrontare delle esigenze non risolvibili mediante risorse proprie, ha individuato, di concerto con il Responsabile del Servizio LL.PP., la scuola elementare Barbuto, tra le proposte da candidare ai finanziamenti. La seguente relazione illustra, pertanto, il progetto esecutivo relativo ai lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola elementare denominata ex Barbuto sita nel Comune di Lamezia Terme (CZ) sito in Via Jean Henry Dunant. I tre corpi, costituenti il complesso, sono stati oggetto di Valutazione di Vulnerabilità Sismica e di Progetto di Adeguamento Sismico come da Disciplinare di Incarico stipulato dall attuale RTP in data 05/05/2014 con l Area Tecnica Settore LL.PP. del Comune di Lamezia Terme, eseguita ai sensi dell OPCM 3362/2004, del DPCM 21/10/2003 e del DM 14/01/2008. Si riporta di seguito un inquadramento planimetrico della scuola oggetto di progetto. Individuazione planimetrica del complesso scolastico 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 1 di 19

4 Per la redazione del presente progetto esecutivo ci si è basati su tutta la documentazione utilizzata per la valutazione di vulnerabilità sismica e del relativo progetto preliminare di adeguamento precedentemente citati, documentazione che comprende anche i rilievi geometrici del fabbricato, le prove in sito per la verifica dei dettagli costruttivi e le proprietà dei materiali e le indagini geofisiche per la classificazione del terreno di fondazione. A seguire verranno presentate relazioni descrittive che illustrino prima lo stato attuale dell edificio ed il relativo stato di consistenza, nonché le risultanze della verifica di vulnerabilità, e poi gli interventi di progetto strutturale atti a conseguire l adeguamento sismico. 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 2 di 19

5 STATO ATTUALE Il complesso scolastico, è stato costruito in due stralci successivi: il corpo A e il Corpo C sono stati edificati a metà degli anni 60, mentre il corpo B, che costituisce una sorta di ampliamento di raccordo, risale agli anni 80; i 3 corpi di fabbrica risultano attualmente separati da giunti di 10 cm. Si riporta di seguito una localizzazione in pianta dei corpi appena citati e una loro descrizione sommaria: Individuazione dei corpi che costituiscono il complesso scolastico - Corpo A (edificio originale): costituisce la parte del complesso originale edificata intorno al Il fabbricato ha forma rettangolare di dimensioni in pianta pari a m x 8,69 m e si sviluppa per due piani fuori terra ( piano terra e piano primo) più un sottotetto non accessibile. La struttura portante è composta da telai in c.a. in cui gli elementi verticali sono costituiti da pilastri perimetrali di dimensioni 40x45cm/45x40cm, a seconda della loro orditura, e da due pilastri centrali, uno di dimensioni 40x100 cm e l altro a sezione quadrata 40x40 cm. Mentre le travi del primo impalcato sono calate di sezione pari a 40x70 cm, quelle a livello di sottotetto sono sempre calate ma di sezione 40x50 cm e 40x55 cm. I solai del primo impalcato sono in latero-cemento dello spessore di 20 cm (16+4) cm mentre la copertura è in legno, composta da arcarecci e tavolato. Le fondazioni superficiali sono costituite da un graticcio di travi rovesce di c.a. di altezza 120 cm e le tamponature esterne risultano in mattoni pieni a tre teste dello spessore di 43,5 cm. 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 3 di 19

6 - Corpo B (ampliamento): ampliamento risalente alla metà degli anni 80, è stato costruito in adiacenza ai due corpi esistenti e separato da essi da giunti tecnici di 10 cm. Il fabbricato, realizzato con telai di c.a., presenta una conformazione planimetrica a L inscrivibile in un rettangolo di dimensioni 20,24 m x 19,03 m e si eleva per due piani fuori terra più un sottotetto non accessibile. Gli elementi verticali sono costituiti da pilastri di dimensioni 30x30 cm, 30x60 cm/60x30 cm (a seconda dell orditura) e 30x95 cm in prossimità della scala a soletta rampante di c.a.. I pilastri mantengono la stessa sezione alle due elevazioni. Gli elementi orizzontali sono costituiti da travi calate e a spessore: sul solaio di calpestio del piano primo le travi di bordo sono tutte calate di dimensioni 30x60 cm, mentre le travi interne al fabbricato sono per lo più a spessore di dimensioni variabili (80x24 cm, 60x24 cm e 30x24 cm) ad eccezione di alcune di dimensioni 30x60 cm. Sul soffitto del piano primo si ripresenta lo stesso schema strutturale, ma con dimensioni leggermente ridotte: le travi di bordo e alcune travi interne sono di sezione 30x55 cm, mentre l altezza delle travi a spessore si riduce da 24 cm a 22 cm. I solai del primo impalcato sono in latero-cemento di spessore 24 cm (20+4), mentre il solaio del sottotetto, anch esso in latero-cemento, di spessore 22 cm (20+2). La copertura è costituita da solai in latero-cemento. Le fondazioni, in analogia ai corpi preesistenti, sono superficiali costituite da un graticcio di travi rovesce di c.a. di altezza 120 cm. Le tamponature esterne sono in laterizio a cassa vuota di spessore pari a 29 cm. - Corpo C (edificio originale): ha forma rettangolare di dimensioni in pianta pari a 17,25 m x 6,92 m e si sviluppa per una elevazione fuori terra più un sottotetto non accessibile. La struttura portante è realizzata con telai di c.a. (pilastri e travi), gli elementi verticali sono costituiti da pilastri di dimensioni 40x45 cm, mentre gli elementi orizzontali sono costituiti da travi di dimensioni 40x65 cm in direzione longitudinale e da travi di dimensioni 40x45 cm in direzione trasversale. Il solaio di sottotetto è in latero-cemento dello spessore di 16 cm (12+4), mentre la copertura è in legno costituita da capriate, arcarecci e tavolato. Anche per il Corpo C le fondazioni sono superficiali costituite da un graticcio di travi rovesce di c.a. di altezza 120 cm. Le tamponature esterne sono in mattoni pieni a tre teste di spessore pari a 43,5 cm. Con riferimento all organizzazione funzionale ed architettonica, mentre il Corpo A rimane isolato dal resto del complesso, i Corpi B e C sono collegati funzionalmente da un 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 4 di 19

7 disimpegno posto al piano terra. Il Corpo A ospita al piano terra e al piano primo locali destinati ad altri enti, non riconducibili alla Scuola. Il Corpo B, che ospita alle due elevazioni locali interamente dedicati alle attività scolastiche, presenta sia al piano terra sia al piano primo aule didattiche, laboratori, servizi igienici e corridoi. Il corpo C è attualmente dismesso; originariamente era adibito a palestra. Si riportano di seguito le principali caratteristiche dimensionali e strutturali. CORPO A Sistema costruttivo: struttura a telai in C.A. SOLAI Area (mq) Volume (mc) n. travi n. pilastri Piano TERRA Piano PRIMO SOTTOTETTO / / TOTALE CORPO B Sistema costruttivo: struttura a telai in C.A. SOLAI Area (mq) Volume (mc) n. travi n. pilastri Piano TERRA Piano PRIMO SOTTOTETTO / / TOTALE CORPO C Sistema costruttivo: struttura a telai in C.A. SOLAI Area (mq) Volume (mc) n. travi n. pilastri Piano TERRA SOTTOTETTO / / TOTALE _RELAZIONE GENERALE Pag. 5 di 19

8 Stato attuale Pianta piano primo e Sezioni Per quanto riguarda la storia sismica, nella frazione Nicastro (CZ) si sono registrati i seguenti eventi simici: Storia sismica della località Lamezia Terme (Nicastro) 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 6 di 19

9 Il Comune di Lamezia Terme è stato classificato sismico per la prima volta nel 18/04/1909 e collocato in Categoria II (S=9). STATO DI CONSERVAZIONE Nel complesso l edificio scolastico si presenta in buono stato di conservazione: non si sono rilevate lesioni sulle tramezzature. Le strutture di c.a. non presentano particolari problematiche correlate alla carbonatazione dello stato corticale di calcestruzzo. Si segnala, solo per il corpo C, che il manto di copertura ha subito dei cedimenti diffusi. Ciò ha provocato l infiltrazione dell acqua piovana nel solaio di calpestio del sottotetto che conseguentemente ha innescato il distaccamento dell intonaco e il proliferare di muffe ed efflorescenze sulla superficie sull intradosso dei solai. La problematica descritta ha reso attualmente inutilizzabile tale corpo del complesso scolastico. 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 7 di 19

10 RISULTANZE DELLA VERIFICA DI VULNERABILITÀ Dalle verifiche condotte, dalla visione del quadro fessurativo e dalle risultanze delle indagini sui materiali in situ, emerge che tutti i corpi risultano adeguati ai carichi statici. Per ciò che riguarda le verifiche sismiche, invece, tutte le strutture non risultano adeguate al carico sismico che compete loro secondo norma. Si riportano di seguito per ciascun corpo le carenze riscontrate a seguito dell analisi. CORPO A Il Corpo A, fabbricato di estremità che si sviluppa per due elevazioni, manifesta i collassi seguenti: 1. l indicatore più basso (0.256 in termini di PGA allo SLC) è relativo alle verifiche a taglio degli elementi in c.a. e si riferisce al collasso di uno dei pilastri del vano scala (P1-38 di sezione 40x100 cm). Va sottolineato che tale meccanismo, che restituisce per la struttura un indicatore di rischio particolarmente basso, è comunque circoscritto a solo 3 pilastri della prima elevazione (P1-38, P1-41, P1-42) e ad una trave del vano scala (T1-38_39); 2. il secondo indicatore più basso ottenuto (0.313 in termini di PGA allo SLC) è relativo alle verifiche dei nodi di c.a., tipicamente a comportamento fragile e riguarda in particolare il superamento della resistenza a trazione del nodo di sommità del pilastro P2-35. Come visto al punto precedente, relativo al collasso a taglio dei pilastri, anche per il collasso dei nodi si può parlare di una situazione strettamente circoscritta: gli unici nodi a non soddisfare le verifiche previste da Norma sono i nodi in testa ai pilastri P1-35, P2-35 e P2-44; 3. l indicatore relativo ai meccanismi duttili (collassi rotazionali) è sempre superiore all unità per tutte le condizioni di spinta dell analisi pushover, eccetto per due in direzione in X allo SLV, sintomo che la configurazione strutturale di insieme, concepita già originariamente secondo un ottica sismica, risponde in modo adeguato alle sollecitazioni dinamiche previste da Norma. Il valore più basso dell indicatore (1.035 in termini PGA allo SLC e in termini di PGA allo SLV) Gli elementi che non soddisfano le verifiche flessionali duttili sono soltanto 4 travi in direzione X, 2 al primo impalcato (T1-35_36; T1-41_42), 2 al secondo impalcato (T2-35_36; T2-44_45); 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 8 di 19

11 4. l indicatore allo SLO risulta essere maggiore all unità (1.648 in termini di PGA); non emergono, quindi, problematiche riguardanti il danneggiamento di elementi non strutturali. CORPO B Il Corpo B, fabbricato centrale, d angolo, che si sviluppa per due elevazioni, presenta i seguenti meccanismi di collasso: - l indicatore più basso (0.123 in termini di PGA allo SLC) è relativo alle verifiche dei nodi di c.a., tipicamente a comportamento fragile. L indicatore minimo è generato dal superamento della resistenza a trazione del nodo di sommità del pilastro P2-1, elemento di spigolo del fabbricato, ma tale collasso risulta comunque diffuso su tutta la struttura: in totale, infatti, i nodi non verificati sono 27, 13 in sommità ai pilastri del piano terra e 14 in sommità ai pilastri del piano primo; - il secondo indicatore più basso ottenuto, sempre nettamente inferiore all unità (0.400 in termini di PGA allo SLC), è relativo alle verifiche a taglio degli elementi in c.a. e si riferisce, come per il Corpo A, al collasso di uno dei pilastri del vano scala, (P1-3A di sezione 30x95 cm). Soltanto altri tre elementi non soddisfano le verifiche a taglio: il pilastro P1-3B alla prima elevazione, la trave di interpiano T1-3A_4A e la trave a spessore di arrivo della scala T1-12_13; - l indicatore relativo ai meccanismi duttili (collassi rotazionali) è sempre inferiore all unità, tranne per 4 condizioni di spinta in direzione Y: Y1, Y2, Y3 e Y4, che restituiscono un indicatore >1 sia allo SLC sia allo SLV. Per le distribuzioni più penalizzanti in direzione X, il valore minimo dell indicatore di rischio ottenuto è pari a in termini di PGA allo SLC. L attivazione dei collassi rotazionali è localizzata in corrispondenza dei pilastri P1-3A e P1-4A del vano scala in quanto tali elementi mostrano una capacità rotazionale ridotta a causa della loro minore altezza rispetto agli altri pilastri di piano per la presenza della trave di interpiano; - l indicatore allo SLO risulta essere di poco inferiore all unità (0.894 in termini di PGA), quindi, in caso di evento sismico, potrebbero manifestarsi problematiche riguardanti il danneggiamento delle parti non strutturali, con conseguente interruzione delle attività all interno del fabbricato. 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 9 di 19

12 CORPO C Infine, il Corpo C, fabbricato di estremità che si sviluppa per una sola elevazione, presenta i seguenti meccanismi di collasso: - l indicatore più basso (0.424 in termini di PGA allo SLC) è relativo alle verifiche dei nodi di c.a., tipicamente a comportamento fragile, riguardante il superamento della resistenza a trazione del nodo di sommità del pilastro P1-21, elemento di spigolo del fabbricato. Tale meccanismo di collasso riguarda tutti i nodi in testa ai pilastri d angolo: P1-21 che, come detto, genera l indicatore minimo, P1-24, P1-9 e P1-6; - l indicatore relativo ai meccanismi duttili (collassi rotazionali) è sempre superiore all unità, sintomo che gli elementi strutturali sono ben disposti in una configurazione ottimale ai fini sismici. Non sono pertanto necessari interventi di adeguamento per tali meccanismi, avendo registrato un indicatore di rischio minimo pari a in termini di PGA allo SLC. - anche con riferimento alle verifiche a taglio degli elementi in c.a. la struttura non presenta collassi per nessuna distribuzione di spinta, risultando quindi adeguata per tali meccanismi; - l indicatore allo SLO risulta essere, invece, nettamente inferiore all unità (0.433 in termini di PGA). Sebbene, quindi, in caso di evento sismico non è garantita la continuità delle operazioni all interno del fabbricato dal punto di vista teorico, va tuttavia sottolineato che i locali del Corpo C risultano già dismessi allo stato attuale; il ripristino della funzionalità degli ambienti, quindi, dovrà passare attraverso una serie di interventi programmatici volti a migliorare le condizioni sismiche del fabbricato ai vari stati limite. 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 10 di 19

13 RELAZIONE SULLE VALUTAZIONI DELLE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI E SUL LIVELLO DI CONOSCENZA RAGGIUNTO Per la struttura oggetto della verifica di vulnerabilità, la campagna di indagini è stata impostata in modo di raggiungere un livello di conoscenza LC3. Sulla base di quanto detto, sono state svolte le seguenti prove: - indagine magnetometrica su n.12 pilastri in cemento armato per rilevare la posizione, il numero e il diametro dei ferri presenti, di cui 4 al Corpo A, 6 al Corpo B e 2 al Corpo C ; - indagine magnetometrica su n.20 travi in cemento armato per rilevare la posizione, il numero e il diametro dei ferri presenti, di cui 7 al Corpo A, 12 al Corpo B e 1 al Corpo C; - indagine magnetometrica su n.15 specchiature di solaio per rilevare l orientamento dell orditura, di cui 2 al Corpo A e 13 al Corpo B; - indagine magnetometrica su n.1 scala nel Corpo B per rilevare i ferri di armatura della soletta; - endoscopie di solaio su n.3 specchiature di solaio di cui 1 sul Corpo A e 2 sul Corpo B; - indagini endoscopiche su n.2 paramenti murari per il rilievo stratigrafico, di cui 1 al piano terra del Corpo A e 1 al piano terra del corpo B; - n.1 rilievo diretto con scavo su terreno per indagine visiva del sistema di fondazione del Corpo B; - n.1 scasso su solaio per indagine visiva del soffitto del piano terra del Corpo C; - n.5 scassi su pilastro per indagine visiva dei ferri di armatura di cui 2 sul Corpo A, 2 sul Corpo B e 1 sul Corpo C; - n.6 scassi su travi per indagine visiva del diametro e della posizione dei ferri presenti di cui 2 sul Corpo A, 1 sul Corpo B e 3 sul Corpo C; - prelievo n.5 carote di cls per caratterizzazione meccanica del materiale di cui 2 sul Corpo A, 2 sul Corpo B e 1 sul Corpo C; - n.5 prove di misurazione della profondità di carbonatazione sulla superficie delle carote di calcestruzzo prelevate; 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 11 di 19

14 - n.1 scassi tessitura sulla muratura per indagine visiva dell apparecchiatura muraria del tamponamento del Corpo C; - n.10 battute sclerometriche su pilastro di cui 3 sul Corpo A, 5 sul Corpo B e 2 sul Corpo C; - n4 battute sclerometriche su trave di cui 2 sul Corpo A, 2 sul Corpo B; - n.3 prove di durezza su barre d armatura di pilastri di cui 1 sul Corpo A, 1 sul Corpo B ed 1 sul Corpo C. Per la caratterizzazione del calcestruzzo del fabbricato oggetto di verifica, ai sensi di quanto riportato nelle note esplicative alle tabelle C8A.1.3, sono state eseguite prove distruttive sui 5 provini prelevati in sito. Dalle prove di compressione effettuate sulle carote si sono ottenuti i seguenti valori per i differenti corpi: CORPI A e C RIF. fcar[mpa] H[mm] Φ[mm] C h/d C dia C a C d Rcar[Mpa] C1 - PT PIL 23 13,00 159,00 79,00 1,002 1,008 1,000 1,2 18,98 C3 - PT PIL 39 14,60 160,00 79,00 1,003 1,008 1,000 1,2 21,35 C5 - PT PIL 41 12,50 158,00 79,00 1,000 1,008 1,000 1,2 18,22 CORPO B RIF. fcar[mpa] H[mm] Φ [mm] C h/d C dia C a C d Rcar[Mpa] C2 - PT PIL 28 15,41 160,00 79,00 1,003 1,008 1,000 1,2 22,54 C4 - P1 PIL 12 13,84 158,00 79,00 1,000 1,008 1,000 1,2 20,18 Il valore determinato nella prova, f car,viene moltiplicato per i coefficienti correttivi C h/d, C dia, C a, C d, che tengono rispettivamente conto: - del rapporto H/d; - del diametro della carota; - dell eventuale presenza di armature incluse nella carota; - del disturbo arrecato alla carota nelle operazioni di estrazione. Dalla media dei valori di resistenza, acquisiti dalle prove di compressione dei provini di calcestruzzo, si ottiene una resistenza cubica media di 19,52 MPa per i Corpi A e C, mentre per il Corpo B si ottiene una resistenza cubica media di 21,36 MPa. 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 12 di 19

15 Pertanto per le strutture di c.a. gettate in opera, a seguito di una valutazione critica dei risultati ottenuti dalla campagna d indagini intrapresa sugli elementi in c.a., in fase di calcolo, sono stati adottati due differenti calcestruzzi; uno per il Corpo A e C e l altro per il Corpo B. R ck (N/mm 2 ) f ck (N/mm 2 ) F.C. f cdm(duttile) (N/mm 2 ) γ m f cdm(fragile) (N/mm 2 ) Corpi A e C 19,52 16, ,20 1,5 10,80 Corpo B 21,36 17, ,73 1,5 11,82 Per quanto riguarda la caratterizzazione meccanica dell acciaio delle barre di armatura si è utilizzato, per tutti i corpi dell edificio, il database STIL della RELUIS ( Le caratteristiche meccaniche degli acciai impiegati nelle strutture in c.a. realizzate dal 1950 al G.M.Verderame, P.Ricci, M.Esposito, F.C.Sansiviero atti convegno AICAP memorie 63). Per i Corpi A e C i valori ricavati si riferiscono alle barre di armatura di tipo AQ42 nel range di anni , ottenendo una tensione di snervamento media di 328,2 MPa. Tensione di snervamento, rapporto fu/fy e allungamento a rottura acciaio AQ42 nel periodo _RELAZIONE GENERALE Pag. 13 di 19

16 Per il Corpo B il valore ricavato si riferisce alle barre di armatura di tipo FeB38k ad aderenza migliorata relativo al periodo , ottenendo una tensione di snervamento media di 449,5 MPa. Tensione di snervamento, rapporto fu/fy e allungamento a rottura acciaio FeB38k nel periodo Si riportano pertanto di seguito le caratteristiche meccaniche delle due tipologie di acciaio implementate in fase di calcolo: fy (N/mm 2 ) F.C. f yd(duttile) (N/mm 2 ) γ m f yd(fragile) (N/mm 2 ) Acciaio per armatura (Corpi A e C) 328, ,20 1,15 285,39 Acciaio per armatura (Corpo B) 449, ,50 1,15 390,87 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 14 di 19

17 DESCRIZIONE DELLO STATO DI PROGETTO Progetto Strutturale Come anticipato in premessa, il plesso scolastico è stato oggetto di verifica di vulnerabilità sismica e di progetto preliminare di adeguamento sismico. Sulla base delle carenze strutturali emerse dalla verifica è stata messa a punto, con il progetto preliminare, una serie programmatica di interventi volti al conseguimento dell adeguamento sismico dell intero complesso scolastico, poi approfonditi e sviluppati con il presente progetto definitivo-esecutivo. Nello specifico i Corpi A e B manifestano due problematiche fondamentali: - la necessità di eliminare i collassi fragili (meccanismi caratterizzati da una rottura precoce e causati dalle azioni taglianti su pilastri, travi e nodi non completamente confinati); - la necessità di garantire una duttilità ed un comportamento sismico quanto più omogenei e uniformi su tutta la struttura, raggiungendo al tempo stesso la domanda rotazionale richiesta da norma. Per il corpo C invece la problematica principale è legata al collasso dei nodi non interamente confinati oltre che il rifacimento completo della copertura che allo stato attuale versa in un avanzato stato di degrado. Queste esigenze sono state il punto di partenza dell intera filosofia di approccio all intervento di adeguamento sismico di seguito descritto per ciascun corpo. Corpo A: - per migliorare le prestazioni sia in termini di rigidezza che di resistenza e duttilità si è previsto l inserimento di due setti di c.a. disposti uno in direzione X e l altro in direzione Y. La loro posizione è stata definita cercando di ottimizzare il comportamento sismico, minimizzando l impatto sulla struttura esistente soprattutto in termini di funzionalità distributiva. I due setti pertanto andranno ad integrare due campate delimitanti il vano scala e si estenderanno per l intera elevazione del fabbricato. I nuovi setti verranno efficacemente connessi con le strutture esistenti sia verticali sia orizzontali e verranno fondati su micropali innestati ad un ringrosso in c.a. a sua volta ancorato al sistema di travi rovesce esistenti; - Rinforzo di tre travi a flessione mediante l applicazione all intradosso e all estradosso dell elemento, di fasce in fibra di carbonio impregnate con resina 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 15 di 19

18 epossidica. La fibra prevista è di tipo unidirezionale con una grammatura del tessuto pari a 230 gr/mq. Al fine di garantire un idoneo ancoraggio e di evitare quindi spinte a vuoto, le fibre verranno risvoltate sul pilastro e fissate con delle connessioni sfioccate costituite da una barra in fibra di vetro sulla quale viene avvolto del tessuto in fibra di carbonio. Corpo B: - per migliorare il comportamento strutturale nella zona del vano scala, si prevede di staccare il pianerottolo dagli adiacenti pilastri che allo stato attuale risultano tozzi in quanto spezzati a metà dal pianerottolo stesso. L intervento prevede la demolizione della trave di interpiano e di parte del pianerottolo, la realizzazione di nuove fondazioni su micropali, la posa in opera di un portale in acciaio realizzato con profili HEA 200 ed la realizzazione del getto di completamento per solidarizzare la soletta di c.a. del pianerottolo con il traverso di acciaio; - Rinforzo di dieci travi (di cui nove a flessione ed una a taglio), cinque pilastri (a flessione e due di essi anche a taglio) e di tutti i nodi non interamente confinati che non hanno superato la verifica. Anche in questo caso il rinforzo è costituito da fasce in fibra di carbonio impregnate con resina epossidica. A seconda dell elemento e dell esigenza di rinforzo cambia la disposizione della fibra. Per il rinforzo a taglio dei pilastri la fibra viene disposta in avvolgimento sull elemento, per il rinforzo a taglio delle travi la fibra viene disposta ad U mentre infine per il rinforzo a flessione la fibra viene stesa in direzione longitudinale sul lato dell elemento che è necessario rinforzare. La fibra prevista è di tipo unidirezionale con una grammatura del tessuto pari a 230 gr/mq o 820 gr/mq. Al fine di garantire un idoneo ancoraggio e di evitare quindi spinte a vuoto, a seconda delle esigenze le fibre verranno fissate con delle connessioni sfioccate costituite da una barra in fibra di vetro sulla quale viene avvolto del tessuto in fibra di carbonio. Corpo C: - Rifacimento completo della copertura attraverso la rimozione di quella esistente e l inserimento di nuove capriate, arcarecci e del nuovo pacchetto di copertura comprensivo di impermeabilizzazione ed isolamento termo-acustico. Gli elementi costituenti la capriata (puntoni, monaco ed arcarecci) hanno sezione quadrata 22x22 cm e sono in legno lamellare GL24h. La spinta della copertura viene 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 16 di 19

19 eliminata mediante l inserimento di due barre di acciaio φ20 che collega tra loro i puntoni di ciascuna capriata; - Rinforzo di tutti i nodi non interamente confinati che non hanno superato la verifica, mediante fasce in fibra di carbonio impregnate con resina epossidica. La fibra prevista è di tipo unidirezionale con una grammatura del tessuto pari a 230 gr/mq o 820 gr/mq. Al fine di garantire un idoneo ancoraggio e di evitare quindi spinte a vuoto, a seconda delle esigenze le fibre verranno fissate con delle connessioni sfioccate costituite da una barra in fibra di vetro sulla quale viene avvolto del tessuto in fibra di carbonio. Pertanto oltre ad un intervento di tipo tradizionale (introduzione di un setto di c.a.), la scelta per il rinforzo degli elementi strutturali è stata quella di puntare su una tecnologia innovativa: i materiali compositi infatti hanno caratteristiche meccaniche molto performanti, un peso specifico basso, una facile posa in opera ed una limitata invasività. Prima dell applicazione della fibra di carbonio è necessario preparare la superficie per la corretta posa della stessa. In particolare verrà fatta una battitura sugli elementi strutturali al fine di individuare porzioni di copriferro sconnesse, verranno trattate le barre di armatura con idoneo prodotto passivante, verrà ripristinato il copriferro e verranno stondati gli spigoli con raggio di curvatura minimo di 20mm. Progetto Architettonico Gli interventi architettonici possono essere raggruppati in tre macrocategorie: interventi finalizzati all efficientamento energetico, interventi connessi alla rifunzionalizzazione degli spazi interni ed interventi strettamente connessi all applicazione del rinforzo strutturale. Efficientamento energetico: Si riporta di seguito l elenco degli interventi al fine di conseguire l efficientamento energetico del complesso: - Rimozione del manto di copertura, sottomanto e orizzontamento esistente e posa in opera di un nuovo pacchetto di copertura costituito da due pannelli di OSB da 8 mm con interposto pannello EPS di 16 cm (mv=25 kg/m³ e conducibilità l=0.041 W/mK), telo in polipropilene, listellatura in legno per la posa del manto di copertura in tegole; 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 17 di 19

20 - Intervento di isolamento termico di tutte le pareti esterne con controparete realizzato con pannelli termoisolanti costituiti da un doppio pannello di legno mineralizzato con magnesite, mm, con interposto uno strato di styropor o similare, 40 mm (s=50 mm, resistenza termica R=1,10 m²k/w) posto in opera con pasta sintetica a base di polimeri acrilici, quarzo miscelato con cemento e fissato meccanicamente con 4 tasselli plastici al m². Tinteggiatura con idropittura di colore uguale all'esistente su rasatura rinforza con rete di armatura in fibra di vetro 4 x 4 mm; - rimozione infissi e sostituzione con nuovi infissi in alluminio anodizzato a taglio termico (Uf=1,8 W/m²K) e vetrocamera stratificato 8/9-12 argon-8/9 con trattamento basso emissivo (Ug=1,3 W/m²K). Trasmittanza totale Uw=1,763 W/m²K; - rimozione gronde e pluviali esistenti e installazione di nuove gronde e pluviali in rame. Rifunzionalizzazione degli spazi interni: Demolizioni e rimozioni di tutte le finiture interne. A titolo indicativo e non esaustivo si possono individuare le seguenti categorie di lavori: - demolizione di parte delle tramezzature interne; - demolizione di pavimenti; - demolizione di massetti e sottofondi; - smontaggio di portoni esterni, porte interne e infissi; - rimozioni di apparecchi igienico sanitari; - demolizione rivestimento in ceramica (bagni); - rimozione caldaia e corpi scaldanti. Nuove opere edili e impiantistiche. A titolo indicativo e non esaustivo si possono individuare le seguenti categorie di lavori: - nuovi tramezzi in laterizio 10x14x28 posti in foglio e malta; - nuova muratura a cassa vuota con paramento esterno da 12 cm e paramento interno con elementi forati in laterizio alleggerito; - nuovi massetti e sottofondi; - nuovi pavimenti in gres; - nuovi battiscopa in gres; - nuovi rivestimenti in piastrelle di ceramica; 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 18 di 19

21 - nuove soglie; - nuovi sanitari; - nuovi infissi, porte e porte esterne in alluminio; - tinteggiatura con idropittura di tutti i locali interni; - nuovo impianto elettrico ed idrico-termico-sanitario e antincendio. Finiture strettamente connesse con gli interventi strutturali: - tagli locali sulle tamponature esterne per la corretta posa delle fibre di carbonio. Le tamponature verranno successivamente ripristinate mantenendo l attuale stratigrafia; - riprese di intonaco e tinteggiatura di tutte le superfici interne interessate dai lavori; 01_RELAZIONE GENERALE Pag. 19 di 19

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