RISTRUTTURAZIONE E RISANAMENTO D IMPRESA SECONDO LA NORMATIVA FALLIMENTARE FALLIMENTARE

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1 RISTRUTTURAZIONE E RISANAMENTO D IMPRESA SECONDO LA NORMATIVA FALLIMENTARE ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI GENOVA Genova, 10 febbraio 2010 Audiotorium Confindustria CENNI SUGLI STRUMENTI PREVISTI DALLA LEGGE FALLIMENTARE Dott. Marcello Pollio ODCEC Genova Studio Pollio & Associati

2 Piani attestati di risanamenti ex art. 67, comma 3, lett. d), l.f. Accordi di ristrutturazione ex art. 182 bis l.f. Concordato preventivo ex art. 160 l.f.

3 Gli strumenti per la soluzione della crisi Piano attestato 1 Transazione fiscale ex art. 182 ter l.f. - Conoscibilità crisi/insolv.za insolv.za (ovvero esteriorizzazione del problema) + Uso a.r. o c.p. dipende anche da composizione ceto creditorio Accordi Ristruttur. 2 Prodi bis per Risanare o Liquidare e L. Marzano per Risanare Concordato Preventivo 3 Fallimento + Conc. Fall. Liquidazione Ordinaria o Risanamento Liquidazione totale Tutti gli strumenti giuridici tendono a favorire la tutela going concern 3

4 La NO FAILURE ZONE Non può essere dichiarato fallito: 1) l imprenditore commerciale che dimostri congiuntamente: Attivo di bilancio negli ultimi 3 anni < (per anno) Ricavi lordi degli ultimi 3 anni < (per anno) Indebitamento complessivo < Dimensione impresa Dimensione insolvenza 2) l imprenditore l commerciale che, pur avendo superato anche uno solo dei limiti di cui sopra (ovvero non fornisca la prova di essere al di sotto), in sede di istruttoria fallimentare risulti avere debiti scaduti e non pagati <

5 L approccio alla crisi d impresa d

6 Il declino e la crisi dell impresa : quando intervenire profitto Identificare i primi segnali di declino agire con determinazione nella situazione di crisi: utilizzo nuovi strumenti l.f. insolvenza AVVIO CRESCITA MATURITA DECLINO TURNAOROUND RINNOVAMENTO Imprenditore Management Turnaround manager Imprenditore 6

7 Rapporto tra tempestività e successo del risanamento Urgenza Vantaggio per risolutezza Maggiore tempestività fattore di successo Stadio Declino Crisi Insolvenza Manifestazioni Problemi strategici Problemi di profitabilità Problemi di liquidità Prima si percepiscono i pericoli e la necessità di intervento e maggiore è la probabilità di ritorno al valore Tempo 7

8 Lo «sgabello» di equilibrio dell impresa Creditori Soci AZIENDA patrimoniale patrimoniale economico finanziario Mercato 8

9 una valutazione essenziale: liquidare o risanare?

10 Liquidare o risanare? ANDAMENTO DEI VALORI PROSPETTICI DEL CAPITALE DI LIQUIDAZIONE E DI FUNZIONAMENTO 40 VALORI CAPITA LE DI FUNZIO NA MENTO CAPITA LE DI LIQUIDA ZIONE TEMPO Dipende dalla forbice tra CF e CL: La prospettiva liquidatoria prevale quando gli incrementi patrimoniali sono > rispetto a quelli realizzabili in condizioni di funzionamento 10

11 La matrice per la scelta della dismissione o continuazione alto Valore strategico per il mercato basso Dismissione azienda (prezzo > tempo) Liquidazione beni/ Dismissione azienda (tempo > prezzo) Continuità aziendale e ricerca sinergie esterne Continuità aziendale sviluppo interno con interventi di nuova finanza basso Valore strategico per l impresal alto 11

12 Cosa occorre verificare per la scelta verso il risanamento? L esistenza delle condizioni di base per il risanamento: - mercato e prodotto - finanza ponte In mancanza di tali condizioni base diventa arduo risanare e privilegiare la continuità aziendale 12

13 Le finalità del risanamento Privilegiare ove possibile e se conveniente la continuità aziendale Preservare il valore sociale dell impresa (occupazione) Minimizzare costi e tempi tecnici del percorso prescelto Massimizzare il soddisfacimento dei creditori Scongiurare comportamenti opportunistici Contemperare esigenze tra grandi creditori (pro continuità aziendale) e piccoli creditori (pro fallimento e liquidazione atomistica) 13

14 la way out dalla crisi CONSAPEVOLEZZA- MATURITA IMPRENDITORE CAPACITA PROFESSIONISTA Capacita di analisi della situazione (base di analisi importante) Rapidita e risolutezza Attenzione alle persone Comunicare adeguatamente e con efficacia Conoscenza strumenti giuridici Negoziazione con banche/creditori 14

15 Il piano attestato di risanamento ex art. 67, c. 3, lett. d), l.f

16 La norma Art. 67, comma 3, 3, lett. d, l.f. Non sono soggetti ad azione revocatoria: d) gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni del debitore purché posti in essere in esecuzione di un piano che appaia idoneo a consentire il risanamento dell esposizione esposizione debitoria dell impresa ed il riequilibrio della sua situazione finanziaria e la cui ragionevolezza sia attestata da un professionista iscritto nel registro dei revisori contabili e che abbia i requisiti previsti dall articolo articolo 28, lettere a) e b) ai sensi dell art bis, quarto comma, del codice civile 16

17 Le caratteristiche Strumento di risoluzione della crisi, finalizzato a ripristinare le condizioni di equilibrio economico-finanziario dell impresa tale da garantire continuità aziendale e rispetto delle obbligazioni sociali Non è una procedura concorsuale: è strumento di regolazione privatistica della crisi Non è uno strumento consensuale ex lege ma è sempre opportuno sottoporlo ai creditori sociali La sua ragionevolezza (razionalità fattibilità) ) deve essere attestata da un professionista indipendente: il parere dell esperto esperto è indispensabile per la credibilità del piano 17

18 Chi può utilizzare il piano attestato? L imprenditore commerciale non piccolo diligente e tempestivo che si trovi in difficoltà (crisi finanziaria, economico-finanziaria) reversibile ed abbia le condizioni e/o le prospettive di CONTINUITA AZIENDALE Potrebbe in ipotesi essere utilizzato anche dalle imprese in liquidazione come strumento che favorisca il ritorno a condizioni di equilibrio, purchè finalizzato alla continuità aziendale anche in capo ad un terzo soggetto 18

19 Il contenuto Il piano attestato di risanamento deve comprendere: - il piano industriale (commerciale, della produzione e degli investimenti) - il piano di ristrutturazione dei debiti pregressi - il piano delle fonti finanziarie a supporto del risanamento - le proiezioni economico-finanziarie (conto economico previsionale, piano finanziario e stato patrimoniale previsionali) E un vero e proprio piano di turnaround con esplicitazione dei rischi e delle criticità del risanamento 19

20 Gli effetti giuridici Gli atti e i pagamenti posti in essere in esecuzione al piano sono esenti da revocatoria in caso di successivo fallimento dell imprenditore che ha predisposto il piano L esenzione da revocatoria richiede 2 condizioni: 1) Il piano deve consentire il risanamento dei debiti ed il ripristino dell equilibrio equilibrio finanziario dell impresa 2) Il piano deve essere corredato da un attestazione di ragionevolezza contenente giudizio su fattibilità dello stesso 20

21 L asseverazione del piano: funzione Elemento formale indispensabile perché il piano di risanamento produca effetti protettivi dai rischi di revocatoria in caso di fallimento E uno strumento di tutela dei creditori Ha la struttura di relazione giurata di verifica circa la fattibilità di un piano già predisposto L asseverazione deve avere data certa 21

22 Chi è il professionista attestatore E un professionista iscritto nel registro dei revisori contabili e che abbia i requisiti previsti dall articolo articolo 28, lettere a) e b) ai sensi dell art bis, quarto comma, del codice civile) Può essere dottore commercialista o esperto contabile (sez. A) o avvocato iscritto al registro dei revisori Il professionista attestatore è un soggetto indipendente scelto dal debitore e distinto dall advisor advisor che predispone il piano di risanamento 22

23 Gli accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis l.f.

24 La norma L imprenditore in stato di crisi può chiedere al tribunale l omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti raggiunto con almeno il 60% dei crediti. L accordo è pubblicato nel R.I. ed acquista subito efficacia (per i 60 gg successivi nessun creditore può agire in executivis) I creditori entro 30 gg. dalla pubblicazione possono impugnare l accordo l ed il Tribunale, decise le opposizione, omologa l accordo l con decreto motivato. Il decreto di omologa è pubblicato presso il R.I. ed è impugnabile dai creditori entro i successivi 15 gg. L accordo deve essere accompagnato da una Relazione di un professionista 24

25 Peculiarità dell istituto (1) Intesa per la tempestiva ristrutturazione dell impresa in crisi pubblicato nel R.I. ed omologato dal tribunale Vero e proprio contratto da stipularsi da tanti creditori che rappresentino (almeno) il 60 % dei crediti Richiede lo stato di crisi del debitore (comprende anche l insolvenza) l Prevede un ombrello protettivo (stand-still)) di 60 gg per facilitarne l omologazionel Deve essere corredato da una relazione di un esperto su fattibilità e idoneità dell accordo a garantire il pagamento dei creditori estranei 25

26 Peculiarità dell istituto (2) Può essere proposto da qualsiasi imprenditore fallibile Può riferirsi a qualsiasi tipologia di credito (privilegiato o chirografario) Se involge anche i debiti tributari, deve essere implementato con transazione fiscale E una procedura (concorsuale) ancorché con ruolo molto limitato del Tribunale Gli atti posti in essere in occasione o in esecuzione dell accordo sono prededucibili in caso di successivo fallimento (artt. 67, c. 3, lett. e art. 111) 26

27 Quando si utilizza Tendenzialmente quando i creditori lo chiedono Quando l imprenditore l è in grado di soddisfare creditori estranei Quando le plusvalenze latenti non fanno emergere eccessivi oneri fiscali L accordo di ristrutturazione è indicato per il superamento di crisi finanziarie Ha una latitudine minore rispetto al concordato preventivo Contempla interventi essenzialmente sui debiti dell impresa impresa consistenti nella ristrutturazione del debito 27

28 Vantaggi/utilità E uno strumento più snello del concordato preventivo Prevede (anch esso) la possibilità di una proposta di transazione fiscale ex art. 182 ter, l.f. Gli atti e i pagamenti in attuazione dell accordo sono esenti da revocatoria In forza della sottoscrizione, i creditori si impegnano a non chiedere il fallimento Mette a riparo il debitore dal rischio di bancarotta preferenziale!!! Per l esenzione l da revocatoria occorre che l accordo l sia omologato (non basta la pubblicazione/deposito nel R.I.) 28

29 Il concordato preventivo

30 La norma: art. 160 l.f. Il concordato preventivo può essere proposto dall imprenditore commerciale fallibile che si trovi in stato di crisi (ovvero è insolvente) La legge fissa una soglia dimensionale minima di accesso e richiede lo stato di crisi 30

31 Il nuovo concordato preventivo Principale procedura concorsuale per la regolazione della crisi d impresad vero e proprio strumento negoziale e consensuale di soluzione della crisi d impresa 31

32 Natura del concordato preventivo Procedura concorsuale (ora spiccatamente) risanatoria ma che può assumere anche finalità liquidatorie privilegia ristrutturazione dell impresa e tutela del going concern (con prosecuzione attività anche in capo ad altro imprenditore) il concordato, se accettato dalla maggioranza dei creditori ed omologato dal Tribunale, vincola anche i creditori dissenzienti 32

33 L oggetto del concordato Oggetto del concordato è la proposizione ai creditori di un piano di superamento della crisi Di contenuto ampio ma ispirato a prassi aziendalistica e certificato da un professionista indipendente 33

34 Le forme del concordato Libertà delle forme ma sempre con il risultato di soddisfare i creditori: Concordato con cessione di beni, con garanzia, misto Concordato con assuntore Concordato con utilizzo di operazioni straordinarie e creazione di veicoli societari ad hoc Condizionano e caratterizzano il PIANO DI CONCORDATO 34

35 Il finanziamento alle imprese in crisi LINEE GUIDA ( dicembre 2009 Prima edizione 2010 ) Inoltre: Principi previsti dal CNDEC in tema di Business Plan «Linee Guida al Piano Industriale» elaborate da Borsa Italiana (2003) 35

36 Confronto PR / AR / CP

37 Gli strumenti a confronto (1/4) Piani di risanamento Accordi di ristrutturazione Concordato preventivo Inizio procedura L iniziativa è di natura privatistica ed è lasciata all imprenditore Piano di risanamento Deposito da parte del debitore del ricorso, unitamente alla richiesta di omologa, della stessa documentazione prevista per il concordato preventivo,nonché dell accordo di ristrutturazione concluso con i creditori Deposito - presso il tribunale del luogo della sede principale - da parte dell imprenditore del ricorso, della relazione sulla situazione patrimoniale /economica / finanziaria dell elenco elenco dei creditori del valore dei beni Presupposti Situazione che comporta la necessità di ristrutturare il debito Stato di crisi (situazione che, nella pratica, non è dissimile dallo stato di insolvenza) Stato di crisi (incluso lo stato di insolvenza) Intervento tribunale No Sì.. Il Tribunale fallimentare omologa l accordo l di ristrutturazione Sì.. Gli organi del concordato sono il tribunale fallimentare, il giudice delegato, il commissario giudiziale 37

38 Gli strumenti a confronto (2/4) Piani di risanamento Accordi di ristrutturazione Concordato preventivo Nomina professionista Secondo la dottrina e la giurisprudenza oggi prevalenti, il professionista è nominato dall imprenditore e deve essere iscritto nel registro dei revisori contabili ed essere un avvocato/dottore commercialista/ragioniere commercialista ovvero deve trattarsi di una società di professionisti composta dai medesimi soggetti Il professionista è nominato dall imprenditore e deve essere iscritto nel registro deimrevisori contabili ed essere un avvocato/dottore commercialista/ragioniere commercialista ovvero deve trattarsi di una società di professionisti composta dai medesimi soggetti Il professionista è nominato dall imprenditore e deve essere iscritto nel registro dei revisori contabili ed essere un avvocato/dottore commercialista/ragioniere commercialista ovvero deve trattarsi di una società di professionisti composta dai medesimi soggetti Ruolo professionista Il professionista deve attestare che il piano di risanamento appaia idoneo a consentire il risanamento dell esposizione esposizione debitoria dell impresa e ad assicurare il riequilibrio della situazione finanziaria Il professionista deve rilasciare una relazione avente ad oggetto l attuabilità dell accordo e l idoneitl idoneità dello stesso ad assicurare il regolare pagamento dei creditori estranei all accordo accordo Il professionista deve rilasciare una relazione giurata che attesti la veridicità dei dati aziendali e la fattibilità del piano 38

39 Gli strumenti a confronto (3/4) Piani di risanamento Accordi di ristrutturazione Concordato preventivo Durata Il tempo necessario alla predisposizione del piano e all ottenimento dell attestazione da parte del professionista Non sono previste scadenze. Dopo la pubblicazione presso il registro delle imprese l accordo è omologato salveopposizioni dei creditori che vengono decise dal tribunale in camera di consiglio la durata massima è di 8 mesi. Il decreto di omologa infatti deve essere emesso entro 6 mesi dalla presentazione del ricorso (prorogabili di ulteriori 2 mesi) Decorrenza effetti Una volta ottenuta l attestazione da parte del professionista, il piano produce gli effetti previsti dall art. art. 67 co. 3 lett. d) L.F. L eventuale accordo tra le parti acquista efficacia secondo le consuete regole di diritto privato. E opportuno ottenere una data certa sia per l attestazione che per l eventuale accordo L accordo acquista efficacia dalla pubblicazione presso il registro imprese Alcuni effetti (e.g. lo standstill,, la sospensione delle prescrizioni, l assenza l di decadenze, l impossibilitl impossibilità di acquisire diritti di prelazione), si producono dal momento del deposito del ricorso altribunale. La procedura si chiude con il decreto di omologazione da parte del tribunale (ovvero, nel caso in cui il tribunalerespinga il concordato, con la dichiarazione di fallimento) 39

40 Gli strumenti a confronto (4/4) Piani di risanamento Accordi di ristrutturazione Concordato preventivo Esenzione da revocatoria Sono esenti dalla revocatoria gli atti, i pagamenti, le garanzie concesse in esecuzione del piano Sono esenti dalla revocatoria gli atti, i pagamenti, le garanzie concesse in esecuzione dell accordo omologato Sono esenti dalla revocatoria gli atti, i pagamenti le garanzie concesse in esecuzione del concordato Stand still Lo stand-still still deve essere eventualmente oggetto di specifico accordo tra il debitore e i creditori ed opera solo nei confronti di quei creditori che lo hanno accettato. I creditori sono liberi di assumere qualsiasi iniziativa sia prima che dopo la finalizzazione del piano, salvo che non si siano impegnati espressamente a non agire Lo stand-still still opera automaticamente per 60 giorni a partire dalla data di pubblicazione dell accordo nel registro delle imprese (quindi prima dell omologa del tribunale) Lo stand-still still opera automaticamente dalla data di presentazione del ricorso Prededucibilità No No beneficia dell applicazione dell art. 111 co. 2 L.F. In giurisprudenza ci sono state tuttavia frequenti decisioni in senso contrario nel recente passato 40

41 Gli strumenti a confronto (3/4) Piani di risanamento Accordi di ristrutturazione Concordato preventivo Transazione fiscale ex art. 182 ter Non utilizzabile Utilizzabile sia per i tributi sia per i contributi previdenziali e assistenziali Utilizzabile sia per i tributi sia per i contributi previdenziali e assistenziali Convenienza fiscale Si applica il normale regime fiscale dell imprenditore, quindi non è prevista alcuna agevolazione fiscale Si applica il normale regime fiscale dell imprenditore, quindi non è prevista alcuna agevolazione fiscale E previsto un regime di favor fiscale sia per le plusvalenze da cessione di beni (art. 86 dpr 917/86), sia per le sopravvenienze derivanti dallo stralcio dei debiti (art. 88, dpr 917/86). 41

42 Per approfondimenti: Per info e contatti: LAW & TAX ADIVISERS GENOVA MILANO Via XX Settembre 14/ Genova T F E. m.pollio@pollioeassociati.it

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