Calcolo della densità dell aria alle due temperature utilizzando l equazione dei gas:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Calcolo della densità dell aria alle due temperature utilizzando l equazione dei gas:"

Transcript

1 Lezione XXIII - 0/04/00 ora 8:0-0:0 - Esercizi tiraggio e sorbona - Originale di Marco Sisto. Esercizio Si consideri un ipianto di riscaldaento a caino caratterizzato dai seguenti dati: T T Sezione ati H H8 T50 C T0 C β,5 Sezione dove: H è la differenza di quota tra il centro della bocca del caino e lo sbocco della canna fu T è la teperatura del fuo prodotto dalla cobustione della legna T è la teperatura esterna β è il coefficiente di perdite concentrate dell intero sistea Nel caino entra che viene riscaldata fino ad una teperatura di 50 C; l calda,essendo più leggera del circostante, sale lungo la canna fu. Si deterini la velocità dei fui. Soluzione Ipotesi: La canna fu è sufficienteente isolata tanto da antenere costante la teperatura del fuo lungo il tragitto Nel caino entra 4 5 volte la quantità stechioetrica di che serve alla cobustione dunque, ciò che verrà chaato fuo è in realtà un che ha le stesse proprietà terodinaiche dell. Si scelgono le sezioni,coe in figura, in base alle quali si scriverà l equazione del bilancio dell energia. La canna fu solitaente non è rigorosaente verticale a è costituita da raccordi e tratti inclinati dunque si assue una lunghezza L 8, 5 > H

2 Osservazione Solitaente si trascura il salto di pressione relativo a una differenza di quota così effiera però, in questo caso, facendo questa seplificazione si arriverebbe all assurdo di una velocità dei fui pari a zero. Infatti la piccola differenza di pressione, dettata anche dal fatto che l più calda del caino ha densità inore, funge da otore dell ipianto. All esterno del caino valgono le leggi della statica, dunque: P P + est gh () dove: P P est g è la pressione nella bocca del caino è la pressione esterna e la densità dell esterna è l accelerazione gravitazionale Calcolo della densità dell alle due teperature utilizzando l equazione dei gas: est f P RT P RT 05 Kg, Kg, () dove: f R è la densità dei fui è la costante universale dei gas unque, valutata da fuori ho una differenza di pressione P P est gh, , 9Pa () è coe avere una popa con questa prevalenza. Considerando che non esiste una popa fisica che produce lavoro, si conoscono tutti i terini per poter scrivere l equazione del bilancio energetico: P + gh + P + R 0 (4) si può operare una seplificazione dovuta alla scelta delle sezioni infatti, la bocca del caino ha una sezione olto più grande della sezione di sbocco della canna fu e quindi la velocità del fuo è trascurabile rispetto a. Sostituendo la ) nella 4) e sapendo che le perdite di carico sono espresse da

3 L R ξ + β (5) otteniao L est + ξ + β gh int (6) alla 6) si può ricavare la velocità dei fui conoscendo il valore del fattore d attrito di seguito calcolato. Il secondo ebro dell equazione 6) costituisce il otore del sistea entre, il prio ebro è la resistenza da vincere; il caino avrà un buon tiraggio se il otore riesce a prevalere sulla resistenza. La 6) è un equazione con vbili,dunque per risolverla si dovrà intraprendere una soluzione ricorsiva. Inizialente si fissa una portata e a una velocità del fuo inia, per verificare che il otore sia sufficiente a realizzarla, successivaente si giunge al valore reale della velocità con etodo ricorsivo. Supponendo che in ora vengano bruciati 0Kg di legna e sapendo che la quantità stechioetrica di necess a bruciare Kg di legna è 4Kg, si può ricavare la portata in assa inia che il sistea deve avere: Kg Kg M fui , 09 h s (7) alla definizione di portata in assa e dalla 7) si ricava la velocità in dei fui relativa alla portata inia: M fui 0,09 A 0,675,5 0 in f.55 s (8) dove A fu 0,5 0,5,5 0 è l area della sezione di passaggio della canna Per giungere al valore della resistenza inia del sistea si deve calcolare il fattore d attrito e per questo serve il nuero di Reynolds: in,55 0,5 Re 6 ν 4, (9)

4 dove ν è la viscosità dell a 50 C (coincide con quella del fuo) Considerando la 9) e la scabrezza relativa della canna fu pari a ricava il fattore di attrito sul diagraa di Moody: ε, 0 si ξ 0,047 (0) unque la resistenza inia da vincere, che è il prio terine dell equazione 6), è: L,55 8,5 J + ξ + β + 0,047 +,5 6,8 () 0,5 Kg Il otore a disposizione, che è il secondo terine dell equazione 6), è,475 gh est 9,8 8 66, 6 int 0,675 J Kg () Si vede che il otore è sovrabbondante di un fattore 4 rispetto alla resistenza e ciò indica che la portata è aggiore di quella inia prevista. Ne deriva che la velocità con cui esce il fuo dalla canna fu è aggiore di quella ipotizzata. Per calcolare la velocità reale bisogna eseguire ricorsivaente i seguenti passi:. calcolo del nuero di Reynolds (utilizzando l ultia velocità trovata) ε. calcolo del fattore di attrito (utilizzando il punto e, 0 ). calcolo della nuova velocità 4. ritornare al punto. I risultati di qualche iterazione sono riportati nella tabella seguente. Re ξ, ,047 5,08 5, ,044 5,6 5, ,04 5,9 5, ,04 5,9 Si nota che dopo pochi cicli la velocità si stabilisce intorno ad un valore che è quello reale, naturalente bisogna considerare un argine di errore su questo risultato in

5 quanto, l ausilio del diagraa di Moody, non porta a valori esatti a stiati da chi lo interpreta. La velocità del fuo è circa doppia di quella inia necess cioè, nel caino entra più di quella che serve; bisogna notare che l che fluisce dal caino è calda presente nell abiente dove il caino è installato e che una uguale quantità di fredda entra dall esterno per copensare quella uscita. Concludendo non bisogna far aspirare dal caino più di quella che serve poiché l fredda che entra raffredda l abiente. unque, bisogna intervenire sulla quantità di fui uscenti utilizzando saracinesche nella canna fu o agendo sulle griglie di regolazione delle prese d. Esercizio Si consideri un ipianto di riscaldaento a circolazione naturale costituito da una caldaia e un corpo scaldante (terosifone). Si deterini qual è la potenza terica (Q) che la caldaia da all abiente per ezzo del corpo scaldante. vaso di espansione Q sezione T β5 β β5 tratto A sezione T H 0,05 L 00 ε 0,000 H 0 T 80 C T 40 C tratto B β Il condotto del sistea è un tubo in ghisa olto grosso, rispetto ai tubi utilizzati nei norali ipianti doestici, infatti, l ipianto a circolazione naturale non necessita dell utilizzo di una popa per far circolare l ; il otore del sistea è la differenza di teperatura ( T) tra la teperatura dell che esce dalla caldaia (T ) e la teperatura dell che esce dal corpo scaldante (T ).

6 Si ipotizza che non ci siano dispersioni di calore dai tubi cosicché, la quantità di calore ceduta è solo quella dovuta al terosifone. unque, la differenza di teperatura tra l che entra e quella che esce dal terosifone è: T T T C La potenza terica che la caldaia da all abiente per ezzo del corpo scaldante è: ( h h ) M c ( T ) Q M l () T dove: ( h h ) è il salto di entalpia M è la portata in assa (da ricavare) J c l 487 KgK è il calore specifico dell Per risolvere la ) bisogna calcolare la portata in assa del sistea: M A () dove è la densità dell è la velocità del (da deterinare) A è l area della sezione del condotto Bisogna distinguere due diverse densità per il del sistea poiché esso si trova a due teperature diverse: relativo al tratto A (vedi figura pag. ) a teperatura T relativo al tratto B (vedi figura pag. ) a teperatura T alle tabelle del vapore si estraggono i valori del volue specifico dell alle diverse teperature, da cui si ricavano le densità: v v l l 0,0008 Kg 0,000 Kg v l v l Kg 977,7 Kg 998,0 () verrà anche utilizzato un valore di densità edio:

7 Kg 98 (4) Per andare avanti con il problea bisogna calcolare la velocità che copare nel punto ); il problea si risolve dividendo il circuito in due tratte: tratto A dalla caldaia al terosifone, a cui è associata l equazione 5) tratto B dal terosifone alla caldaia, a cui è associata l equazione 6) P P + gh + P P gh R A R B 0 0 (5) (6) Esplicitando (P -P ) dalla 5), (P -P ) dalla 6) e soando ebro a ebro si ottiene: 0 ( ) + ( ) gh + R A + RB (7) Per le scelte delle sezioni adottate e considerando che la differenza tra le densità e è piccola, si può trascurare il prio terine del secondo ebro della 7), entre, non si può trascurare il secondo terine, poiché esso rappresenta il otore dell ipianto. Inoltre, davanti agli addendi che rappresentano le perdite di carico, viene sostituita la densità edia in odo da seplificare i calcoli; così facendo, la 7) diventa: L A B j ξ + β (8) j ( ) gh ( R + R ) a quest ultia equazione si può ricavare la velocità da andare a sostituire nella ) per il calcolo della portata in assa (che serviva nella () per soddisfare la richiesta del problea) a, si nota che si tratta di un equazione in due incognite ( e ξ). Ancora una volta per risolvere il quesito si deve intraprendere un procediento ricorsivo; a tale scopo si fissa una velocità di prio tentativo per eseguire il seguente ciclo:. calcolo (ipotesi se è il prio valore) della nuova velocità. calcolo del nuero di Reynolds (utilizzando il punto ). calcolo del fattore di attrito (utilizzando il punto e la scabrezza relativa) 4. ritornare al punto. Prio ciclo Si ipotizza una velocità sensata e si calcola il nuero di Reynolds corrispondente:

8 ' 0,5 s ' Re υ ' µ 0,5 0,05 5, (9) Utilizzando il diagraa di Moody, il valore della scabrezza relativa del condotto e la 9) si ricava il fattore d attrito: ξ 0,07 (0) avendo utilizzato un valore di scabrezza relativa pari a: ε 0,000 0,05 0,00 () Con il risultato dell equazione 0) si riparte dal punto. del ciclo. I risultati di qualche iterazione sono riportati nella tabella seguente. Re ξ 0, ,07 0,44 0, ,08 0,4 0, ,08 0,4 opo pochi cicli la velocità si stabilisce intorno al un valore che viene utilizzato per calcolare la portata in assa del sistea: Kg M A 98 0,4 π 0, 660 () 4 s Infine, per la ), la potenza terica cercata è: ( T T ) 0, ( 80 40) 056, Q M cl 8 (4) Utilizzando l equazione ) e l equazione 4) si vede che se si dispone di condotti a sezioni piccole ci sarà bisogno di differenze di teperature più elevate per ottenere gli stessi risultati in terini di potenza terica. Esercizio eterinare la portata in assa d' della sorbona, al corrente dei seguenti dati:

9 L ( diaetro del tubo ) ε 0.05 V - l/s 0 /s ( Portata in volue d' ATI TABULATI: ν 0-6 /s ( viscosità cineatica dell' ) 000 Kg/ ( densità dell' ).0 Kg/ ( densità dell' a 0 C ) Soluzione Pria di tutto è iportante capire secondo quale principio fisico funziona la sorbona: l iessa dalla base sotto fora di piccole bollicine e l all interno del tubo vengono considerate un unico di densità inferiore a quello della sola. Spinto dalla differenza di pressione il isto sale verso la superficie. Questo tipo di popa viene utilizzato per esepio in are per aspirare quando la presenza di agenti in sospensione o di sabbia potrebbe interferire con il funzionaento di pope eccaniche convenzionali. Il problea principale nel foralizzare il eccaniso pria descritto è che salendo l si espande per cui la densità del diinuisce. Per i nostri calcoli ipostiao perciò due etodi risolutivi: nel prio, non considerando questa vzione di desità, trovereo una soluzione che a rigore sarà valida solo un un tratto infinitesio all inizio della sorbona. Successivaente usereo il risultato trovato coe punto di partenza per un calcolo che coprenda la vzione di densità. Un approssiazione coune ai due etodi sarà di non tenere conto del differenziale di velocità fra e : si aetterà quindi che il si coporti coe se fosse oogeneo. Inoltre i calcoli funzionano bene finchè non intervengono terini di perdite di carico dovuti a turbolenze per la presenza di troppa rispetto all nel tubo. Il isto è quindi quasi copletaente. Prio etodo: Ipostiao l equazione di Bernoulli tenendo conto che, se non consideriao l espansione dell, il si ouve con la stessa velocità per tutta la sorbona. Inoltre la differenza di pressione fra le iboccature è data dalla legge di Stevino: P g h L equazione di Bernoulli viene:

10 gh L gh + R 0 dove R ξ. M + M Pria di tutto dove V V + V 0.00 M /s, V e per la stessa equazione è nota M. Per cui riane funzione solo di M, a sua volta funzione della velocità di salita: M S Coe al solito per calcolare ξ abbiao bisogno del nuero di Reynolds Re. Per ν poter procedere al calcolo per ricorsione ipostiao prii calcoli e ettiao insiee le equazioni di cui disponiao (ε/ 0.000): M ξ R 0ξ Re Scegliao una pria velocità di tentativo di 0.7 /s (ragionevole). Iterando si ottiene un risultato di 0.8 /s e una densità del Kg/ ovvero coe se il fosse quasi tutta, coe previsto. Questo coporta una portata in assa di pari a S 64,75 Kg/s che sono certo una grande quantità, anche se bisogna considerare che il tubo ha diaetro di 50 c. Questa è anche con buona approssiazione la portata in assa d perchè l contribuisce solo per 0.00 Kg/s sui più di 600. Secondo etodo: Consideriao ora la vzione di desità del. Ipostare copletaente il problea coporterebbe risolvere equazioni differenziali non facili quindi ci liitereo a valutare un densità edia e una velocità edia di salita. Anche la velocità di salita del infatti v perchè l espandendosi sale più veloceente. L equazione di Bernoulli diventa: gh + gh + < R > 0. I terini fra parentesi angolari sono valori edi < > sulla vzione lungo tutta la sorbona. Cerchiao di rendere tutto funzione della, in odo da poter poi procedere con il etodo ricorsivo. Prendiao coe valore di quello calcolato pria: 0.8 /s e lo stesso vale per, iniziale Kg/. Si ha counque:

11 iniziale + finale < > M + M Per calcolare, finale consideriao che vale dove V V + V questa volta cabia, per esepio linearente al vre della pressione (isotericaente): P V, finale V, iniziale. Se la sorbona è alta 0 il rapporto fra le pressioni vale dato P che la pressione atosferica è di circa at e ogni 0 la pressione dell auenta di at. A 0 di profondità vi sono quindi at di pressione. Il valore di M è fissado dai dati e non v. iversaente M M e V dipendono dalla velocità di salita dell : M S. Per calcolare i valori finali saranno tutte funzioni di. Anche < R > va calcolata in base alla < >, anche se ricordando che + < >, si riesce a renderla funzione solo di ( 0.8 /s ). Stesso ragionaento anche per + il nuero di Reynolds: Re < > ν +. Le equazioni che abbiao a disposizione sono ora tutte funzioni di : ε/ Re < > R < > ( 0. ) R.5 ξ + 8 Scegliao coe di prova proprio il valore di 0.8 /s. Iterando si ottiene il valore ragionevole di /s per una < > kg/. La < > cercata è allora /s da cui la portata in assa di (che è circa quella dell ) di 69,9 kg/s. Coe ci si aspettava viene leggerente superiore.

LAVORO ED ENERGIA Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università G. D Annunzio, Cosimo Del Gratta 2006

LAVORO ED ENERGIA Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università G. D Annunzio, Cosimo Del Gratta 2006 LAVORO ED ENERGIA INTRODUZIONE L introduzione dei concetto di lavoro, energia cinetica ed energia potenziale ci perettono di affrontare i problei della dinaica in un odo nuovo In particolare enuncereo

Dettagli

APPUNTI DEL CORSO DI SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA REGIMI DI FUNZIONAMENTO DEI CIRCUITI ELETTRICI: CORRENTE CONTINUA

APPUNTI DEL CORSO DI SISTEMI IMPIANTISTICI E SICUREZZA REGIMI DI FUNZIONAMENTO DEI CIRCUITI ELETTRICI: CORRENTE CONTINUA APPUNTI DL CORSO DI SISTMI IMPIANTISTICI SICURZZA RGIMI DI FUNZIONAMNTO DI CIRCUITI LTTRICI: CORRNT CONTINUA SOLO ALCUNI SMPI DI ANALISI DI UN CIRCUITO LTTRICO FUNZIONANTI IN CORRNT CONTINUA APPUNTI DL

Dettagli

Ciao S. Ciao S. Disegni tecnici. Dati tecnici. Caldaie Murali Standard. Residenziale CIAO S 20-24 CSI CIAO S 20 RSI.

Ciao S. Ciao S. Disegni tecnici. Dati tecnici. Caldaie Murali Standard. Residenziale CIAO S 20-24 CSI CIAO S 20 RSI. Disegni tecnici Dati tecnici 0 4 CSI LEGENDA: Ipianto: Ritorno R/ Mandata M/ Gas G Acqua sanitaria: Entrata E/ Uscita U 0 RSI 40 405 Vista dall alto 7.5 acqua gas 75 75 67.5 40 65.5 60 48 55 4.5 G U E

Dettagli

COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI

COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI CAPITOLO NONO COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI Esempi applicativi Vengono di seguito esaminati alcuni componenti di macchine termiche che possono essere considerati come sistemi aperti A) Macchina termica

Dettagli

Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato

Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Francesco Daddi - 8 novembre 00 Soluzione degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Esercizio. Un corpo parte da fermo con accelerazione

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata

Università di Roma Tor Vergata Università di oma Tor Vergata Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di: TEMOTECNIC 1 IMPINTI DI ISCLDMENTO D CQU: DIMENSIONMENTO Ing. G. Bovesecchi gianluigi.bovesecchi@gmail.com

Dettagli

Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato

Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Liceo Carducci Volterra - Classe 3 a B Scientifico - Francesco Daddi - 8 novembre 010 Esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato Esercizio 1. Un corpo parte da fermo con accelerazione pari a

Dettagli

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per

Dettagli

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg.

F S V F? Soluzione. Durante la spinta, F S =ma (I legge di Newton) con m=40 Kg. Spingete per 4 secondi una slitta dove si trova seduta la vostra sorellina. Il peso di slitta+sorella è di 40 kg. La spinta che applicate F S è in modulo pari a 60 Newton. La slitta inizialmente è ferma,

Dettagli

TRASMISSIONE DELLA POTENZA

TRASMISSIONE DELLA POTENZA TRASMISSIOE DELLA POTEZA (Distillazione verticale) Conoscenza del principio di fnzionaento dei principali sistei di trasissione e trasforazione del oto. Sapere effettare calcoli si principali sistei di

Dettagli

Interesse, sconto, ratei e risconti

Interesse, sconto, ratei e risconti TXT HTM PDF pdf P1 P2 P3 P4 293 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 293 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell

Dettagli

MASSA PESO DENSITÀ PESO SPECIFICO

MASSA PESO DENSITÀ PESO SPECIFICO LEZIONE N. 9 1 In questa lezione trattereo di: VOLUMA, MASSA, PESO, DENSITÀ, PESO SPECIFICO VOLUME Il volue è inteso coe spazio occupato da un corpo in 3 diensioni. L unità di isura del volue nel S.I.

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

PRINCIPIO DI INDUZIONE. k =. 2. k 2 n(n + 1)(2n + 1) 6

PRINCIPIO DI INDUZIONE. k =. 2. k 2 n(n + 1)(2n + 1) 6 PRINCIPIO DI INDUZIONE LORENZO BRASCO Esercizio. Diostrare che per ogni n si ha nn. 2 Esercizio 2. Diostrare che per ogni n si ha 2 2 nn 2n. Soluzione Procediao per induzione: la 2 è ovviaente vera per

Dettagli

Interesse, sconto, ratei e risconti

Interesse, sconto, ratei e risconti 129 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 129 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell interesse semplice........................

Dettagli

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi.

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. I CIRCUITI ELETTRICI Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. Definiamo ramo un tratto di circuito senza diramazioni (tratto evidenziato in rosso nella

Dettagli

Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2)

Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2) Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2) 1) Per il circuito in Fig. 1 determinare il valore delle resistenze R B ed R C affinché: = 3 ma - V CE = 7 V. Siano noti: = 15 V; β = 120; V BE = 0,7

Dettagli

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

Formule trigonometriche

Formule trigonometriche Formule trigonometriche C. Enrico F. Bonaldi 1 Formule trigonometriche In trigonometria esistono delle formule fondamentali che permettono di calcolare le funzioni goniometriche della somma di due angoli

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica

Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica (Gli esercizi sono suddivisi in base ai capitoli del testo di De Vincenti) CAPITOLO 3. IL MERCATO DEI BENI NEL MODELLO REDDITO-SPESA Esercizio.

Dettagli

352&(662',&20%867,21(

352&(662',&20%867,21( 352&(662',&20%867,21( Il calore utilizzato come fonte energetica convertibile in lavoro nella maggior parte dei casi, è prodotto dalla combustione di sostanze (es. carbone, metano, gasolio) chiamate combustibili.

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016. 1. Esercizi: lezione 24/11/2015

ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016. 1. Esercizi: lezione 24/11/2015 ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016 1. Esercizi: lezione 24/11/2015 Valutazioni di operazioni finanziarie Esercizio 1. Un operazione finanziaria

Dettagli

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R Studio di funzione Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R : allo scopo di determinarne le caratteristiche principali.

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

VENTILAZIONE NATURALE AD USO INDUSTRIALE Stabilimento Marcegaglia - Via Bresciani, 16-46040 Gazoldo Degli Ippoliti (MN) 2 febbraio 2010

VENTILAZIONE NATURALE AD USO INDUSTRIALE Stabilimento Marcegaglia - Via Bresciani, 16-46040 Gazoldo Degli Ippoliti (MN) 2 febbraio 2010 VENTILAZIONE NATURALE AD USO INDUSTRIALE Stabiliento Marcegaglia Via Bresciani, 16 46040 Gazoldo Degli Ippoliti (MN) 2 febbraio 2010 1 Schea dell intervento Obiettivo: riduzione della concentrazione di

Dettagli

Preparazione alle gare di II livello delle Olimpiadi della Fisica 2013

Preparazione alle gare di II livello delle Olimpiadi della Fisica 2013 Preparazione alle gare di II livello delle Olimpiadi della Fisica 01 Incontro su temi di termodinamica 14/1/01 Giuseppina Rinaudo - Dipartimento di Fisica dell Università di Torino Sommario dei quesiti

Dettagli

Lezione estd 29 pagina 1. Argomenti di questa lezione (esercitazione) Iniziare ad affrontare esercizi di termodinamica

Lezione estd 29 pagina 1. Argomenti di questa lezione (esercitazione) Iniziare ad affrontare esercizi di termodinamica Lezione estd 29 pagina 1 Argomenti di questa lezione (esercitazione) Iniziare ad affrontare esercizi di termodinamica Lezione estd 29 pagina 2 Esercizio 3, 5 luglio 2005 Una macchina di Carnot produce

Dettagli

GESTIONE INTERESSI DI MORA. Impostazioni su Gestione Condominio. Addebito interessi su codice spesa 22. Immissione/gestione versamenti

GESTIONE INTERESSI DI MORA. Impostazioni su Gestione Condominio. Addebito interessi su codice spesa 22. Immissione/gestione versamenti GESTIONE INTERESSI DI MORA Partendo dal presupposto che i versamenti vengano effettuati quasi sempre (salvo casi sporadici) tramite banca (e non in contanti presso l ufficio dell amministratore), l analisi

Dettagli

accelerazione al posto di velocità. Ecco quello che otteniamo:

accelerazione al posto di velocità. Ecco quello che otteniamo: Lezione 5 - pag.1 Lezione 5: L accelerazione 5.1. Velocità e accelerazione Sappiao che la velocità è una grandezza essenziale per descrivere il oviento: quando la posizione di un corpo cabia nel tepo,

Dettagli

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,

Dettagli

Logica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo

Logica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo Logica Numerica Approfondimento E. Barbuto Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore Il concetto di multiplo e di divisore Considerato un numero intero n, se esso viene moltiplicato per un numero

Dettagli

LA MACCHINA FRIGORIFERA E LA POMPA DI

LA MACCHINA FRIGORIFERA E LA POMPA DI asdf LA MACCHINA FRIGORIFERA E LA POMPA DI CALORE 12 March 2012 Il ciclo di Carnot... "al contrario" Nell'articolo dedicato alla macchina termica, avevamo visto nel finale la macchina di Carnot e il ciclo

Dettagli

9. Urti e conservazione della quantità di moto.

9. Urti e conservazione della quantità di moto. 9. Urti e conservazione della quantità di moto. 1 Conservazione dell impulso m1 v1 v2 m2 Prima Consideriamo due punti materiali di massa m 1 e m 2 che si muovono in una dimensione. Supponiamo che i due

Dettagli

CORSO DI SISTEMI ENERGETICI II - A.A. 2014-2015 Prof. Ing. Giorgio Cau

CORSO DI SISTEMI ENERGETICI II - A.A. 2014-2015 Prof. Ing. Giorgio Cau CORSO DI SISTEMI ENERGETICI II A.A. 20142015 Prof. Ing. Giorgio Cau VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DI UN IMPIANTO DI COGENERAZIONE E VERIFICA DEGLI INDICI ENERGETICI AI SENSI DELLA DELIBERA AEEG 42/02 Caratteristiche

Dettagli

ESERCITAZIONE N. 1 (11 Ottobre 2007) Verifica di un impianto di pompaggio

ESERCITAZIONE N. 1 (11 Ottobre 2007) Verifica di un impianto di pompaggio ESERCITAZIONE N. 1 (11 Ottobre 2007) Verifica di un impianto di pompaggio È dato un pozzo con piano campagna H posto a 90 m s.l.m., dal quale l acqua è sollevata verso un serbatoio il cui pelo libero H

Dettagli

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione

Dettagli

1. calcolare l accelerazione del sistema e stabilire se la ruota sale o scende [6 punti];

1. calcolare l accelerazione del sistema e stabilire se la ruota sale o scende [6 punti]; 1 Esercizio Una ruota di raggio R = 15 cm e di massa M = 8 Kg può rotolare senza strisciare lungo un piano inclinato di un angolo θ 2 = 30 0, ed è collegato tramite un filo inestensibile ad un blocco di

Dettagli

Cos è una. pompa di calore?

Cos è una. pompa di calore? Cos è una pompa di calore? !? La pompa di calore aria/acqua La pompa di calore (PDC) aria-acqua è una macchina in grado di trasferire energia termica (calore) dall aria esterna all acqua dell impianto

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

Ricerca Operativa Esercizi sul metodo del simplesso. Luigi De Giovanni, Laura Brentegani

Ricerca Operativa Esercizi sul metodo del simplesso. Luigi De Giovanni, Laura Brentegani Ricerca Operativa Esercizi sul metodo del simplesso Luigi De Giovanni, Laura Brentegani 1 1) Risolvere il seguente problema di programmazione lineare. ma + + 3 s.t. 2 + + 2 + 2 + 3 5 2 + 2 + 6,, 0 Soluzione.

Dettagli

LEZIONE 7. Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x 3 3 + x2. 2, x3 +2x +3.

LEZIONE 7. Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x 3 3 + x2. 2, x3 +2x +3. 7 LEZIONE 7 Esercizio 7.1. Quale delle seguenti funzioni è decrescente in ( 3, 0) e ha derivata prima in 3 che vale 0? x 3 3 + x2 2 6x, x3 +2x 2 6x, 3x + x2 2, x3 +2x +3. Le derivate sono rispettivamente,

Dettagli

Esempi di algoritmi. Lezione III

Esempi di algoritmi. Lezione III Esempi di algoritmi Lezione III Scopo della lezione Implementare da zero algoritmi di media complessità. Verificare la correttezza di un algoritmo eseguendolo a mano. Imparare a valutare le prestazioni

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB UDA di Fisica CLASSE V Scheda di Fisica di: Rosalia Rinaldi Prof.ssa Sperandeo 1 PREMESSA: Calore e temperatura sono concetti che ricorrono frequentemente

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

RETI DI TELECOMUNICAZIONE

RETI DI TELECOMUNICAZIONE RETI DI TELECOMUNICAZIONE SISTEMI M/G/1 e M/D/1 Sistemi M/G/1 Nei sistemi M/G/1: i clienti arrivano secondo un processo di Poisson con parametro λ i tempi di servizio hanno una distribuzione generale della

Dettagli

III ESONERO DI IDRAULICA

III ESONERO DI IDRAULICA III ESONERO DI IDRAULICA Politecnico di Bari, II Facoltà di Ingegneria - Taranto, Corso di Idraulica, A.A. 010-011 Ingegneria Civile e per l Ambiente e il Territorio ESERCIZIO 1 Data la rete aperta riportata

Dettagli

p atm 1. V B ; 2. T B ; 3. W A B 4. il calore specifico a volume costante c V

p atm 1. V B ; 2. T B ; 3. W A B 4. il calore specifico a volume costante c V 1 Esercizio (tratto dal Problema 13.4 del Mazzoldi 2) Un gas ideale compie un espansione adiabatica contro la pressione atmosferica, dallo stato A di coordinate, T A, p A (tutte note, con p A > ) allo

Dettagli

Sia data la rete di fig. 1 costituita da tre resistori,,, e da due generatori indipendenti ideali di corrente ed. Fig. 1

Sia data la rete di fig. 1 costituita da tre resistori,,, e da due generatori indipendenti ideali di corrente ed. Fig. 1 Analisi delle reti 1. Analisi nodale (metodo dei potenziali dei nodi) 1.1 Analisi nodale in assenza di generatori di tensione L'analisi nodale, detta altresì metodo dei potenziali ai nodi, è un procedimento

Dettagli

Confronto fra valore del misurando e valore di riferimento (1 di 2)

Confronto fra valore del misurando e valore di riferimento (1 di 2) Confronto fra valore del isurando e valore di riferiento (1 di 2) Talvolta si deve espriere un parere sulla accettabilità o eno di una caratteristica fisica del isurando ediante il confronto fra il valore

Dettagli

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo. acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al

Dettagli

la funzione è definita la funzione non è definita Si osservi, infatti, che la radice di un numero negativo non esiste nel campo dei numeri reali.

la funzione è definita la funzione non è definita Si osservi, infatti, che la radice di un numero negativo non esiste nel campo dei numeri reali. 1 y 4 CAMPO DI ESISTENZA. Poiché data è una irrazionale con indice di radice pari, il cui radicando è un polinomio, essa risulta definita solo per i valori della per i quali il radicando è positivo, ovvero

Dettagli

Metodi risolutivi per le disequazioni algebriche

Metodi risolutivi per le disequazioni algebriche Metodi risolutivi per le disequazioni algebriche v.scudero Una disequazioni algebrica si presenta in una delle quattro forme seguenti: () P( () P( (3) P( () P( essendo P( un polinomio in. Noi studieremo

Dettagli

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012 Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012 Problema 1 Due carrelli A e B, di massa m A = 104 kg e m B = 128 kg, collegati da una molla di costante elastica k = 3100

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Fresco con il sol e 60% de risparmio energetico. SOLARCOOL TECNOLOGIA Spiegazione termodinamica

Fresco con il sol e 60% de risparmio energetico. SOLARCOOL TECNOLOGIA Spiegazione termodinamica Fresco con il sol e 60% de risparmio energetico SOLARCOOL TECNOLOGIA Spiegazione termodinamica L efficienza del sistema Solar Cool è possibile grazie ad un effetto fisico del flusso di massa, che è un

Dettagli

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI

SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI Il Sistema di Numerazione Decimale Il sistema decimale o sistema di numerazione a base dieci usa dieci cifre, dette cifre decimali, da O a 9. Il sistema decimale è un sistema

Dettagli

BILANCI DI ENERGIA. Capitolo 2 pag 70

BILANCI DI ENERGIA. Capitolo 2 pag 70 BILANCI DI ENERGIA Capitolo 2 pag 70 BILANCI DI ENERGIA Le energie in gioco sono di vario tipo: energia associata ai flussi entranti e uscenti (potenziale, cinetica, interna), Calore scambiato con l ambiente,

Dettagli

COMPLESSO SAN BENIGNO

COMPLESSO SAN BENIGNO COMPLESSO SAN BENIGNO Studio per una infrastruttura di condizionaento del coplesso attraverso l uso dell acqua di are Introduzione Lo studio riporta alcune idee di assia ed una valutazione costi benefici

Dettagli

Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale

Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale Scopo: Verifica sperimentale del principio di conservazione dell'energia meccanica totale Materiale: treppiede con morsa asta millimetrata treppiede senza morsa con due masse da 5 kg pallina carta carbone

Dettagli

Teoria delle code. Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S

Teoria delle code. Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S Teoria delle code Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S Fabio Giammarinaro 04/03/2008 Sommario INTRODUZIONE... 3 Formule generali di e... 3 Leggi di Little... 3 Cosa cerchiamo... 3 Legame tra N e le

Dettagli

Esercitazione #5 di Statistica. Test ed Intervalli di Confidenza (per una popolazione)

Esercitazione #5 di Statistica. Test ed Intervalli di Confidenza (per una popolazione) Esercitazione #5 di Statistica Test ed Intervalli di Confidenza (per una popolazione) Dicembre 00 1 Esercizi 1.1 Test su media (con varianza nota) Esercizio n. 1 Il calore (in calorie per grammo) emesso

Dettagli

11.9. Il Costo dell Energia Conservata (CEC)

11.9. Il Costo dell Energia Conservata (CEC) LAURA BANO 11.9. Il Costo dell Energia Conservata (CEC) Gli investimenti in tecnologia per ridurre i costi correnti per l energia trovano sempre maggior attenzione da parte dei decisori pubblici e delle

Dettagli

Funzioni. Parte prima. Daniele Serra

Funzioni. Parte prima. Daniele Serra Funzioni Parte prima Daniele Serra Nota: questi appunti non sostituiscono in alcun modo le lezioni del prof. Favilli, né alcun libro di testo. Sono piuttosto da intendersi a integrazione di entrambi. 1

Dettagli

MXV-B MXV-B. Pompe multistadio verticali monoblocco in acciaio inossidabile. Esecuzione. Impieghi. Limiti d impiego. Motore. Materiali (parti bagnate)

MXV-B MXV-B. Pompe multistadio verticali monoblocco in acciaio inossidabile. Esecuzione. Impieghi. Limiti d impiego. Motore. Materiali (parti bagnate) MXVB Pope ultistadio verticali onoblocco Le elettropope serie MXVB.. rispettano il Regolaento Europeo N. /. Capo di applicazione n 9 /in Ip. g.p.. MXVB MXVB MXVB /h l/in MXVB.9 Esecuzione Pope ultistadio

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Esempi di funzione. Scheda Tre

Esempi di funzione. Scheda Tre Scheda Tre Funzioni Consideriamo una legge f che associa ad un elemento di un insieme X al più un elemento di un insieme Y; diciamo che f è una funzione, X è l insieme di partenza e X l insieme di arrivo.

Dettagli

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi.

Statistica e biometria. D. Bertacchi. Variabili aleatorie. V.a. discrete e continue. La densità di una v.a. discreta. Esempi. Iniziamo con definizione (capiremo fra poco la sua utilità): DEFINIZIONE DI VARIABILE ALEATORIA Una variabile aleatoria (in breve v.a.) X è funzione che ha come dominio Ω e come codominio R. In formule:

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

LEZIONE 23. Esempio 23.1.3. Si consideri la matrice (si veda l Esempio 22.2.5) A = 1 2 2 3 3 0

LEZIONE 23. Esempio 23.1.3. Si consideri la matrice (si veda l Esempio 22.2.5) A = 1 2 2 3 3 0 LEZIONE 23 231 Diagonalizzazione di matrici Abbiamo visto nella precedente lezione che, in generale, non è immediato che, data una matrice A k n,n con k = R, C, esista sempre una base costituita da suoi

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

Intendiamo qui fare il punto della situazione, in modo più discorsivo, tenendo ben presente che con il 01/01/2012 esistono ormai due mondi:

Intendiamo qui fare il punto della situazione, in modo più discorsivo, tenendo ben presente che con il 01/01/2012 esistono ormai due mondi: DI NUOVO SULLE PENSIONI di PIETRO PERZIANI (GENNAIO 2012) Siamo intervenuti negli ultimi tempi diverse volte sulle pensioni; rimandiamo a questi articoli per una trattazione più tecnica. Intendiamo qui

Dettagli

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1) Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre

Dettagli

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell

Dettagli

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO Decreto del Presidente della Repubblica n 1208 del 05/09/1966 Modifiche alla vigente disciplina normativa in materia di apparecchi di alimentazione per generatori di vapore aventi potenzialità specifica

Dettagli

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare Cap.4 giroscopio, magnetismo e forza di Lorentz teoria del giroscopio Abbiamo finora preso in considerazione le condizionidi equilibrio

Dettagli

CONSERVAZIONE DELL ENERGIA MECCANICA

CONSERVAZIONE DELL ENERGIA MECCANICA CONSERVAZIONE DELL ENERGIA MECCANICA L introduzione dell energia potenziale e dell energia cinetica ci permette di formulare un principio potente e universale applicabile alla soluzione dei problemi che

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

28360 - FISICA MATEMATICA 1 A.A. 2014/15 Problemi dal libro di testo: D. Giancoli, Fisica, 2a ed., CEA Capitolo 6

28360 - FISICA MATEMATICA 1 A.A. 2014/15 Problemi dal libro di testo: D. Giancoli, Fisica, 2a ed., CEA Capitolo 6 28360 - FISICA MATEMATICA 1 A.A. 2014/15 Problemi dal libro di testo: D. Giancoli, Fisica, 2a ed., CEA Capitolo 6 Lavoro, forza costante: W = F r Problema 1 Quanto lavoro viene compiuto dalla forza di

Dettagli

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione Foronomia In idrostatica era lecito trascurare l attrito interno o viscosità e i risultati ottenuti valevano sia per i liquidi

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

Esercitazione n.1 (v.c. Binomiale, Poisson, Normale)

Esercitazione n.1 (v.c. Binomiale, Poisson, Normale) Esercizio 1. Un azienda produce palline da tennis che hanno probabilità 0,02 di essere difettose, indipendentemente l una dall altra. La confezione di vendita contiene 8 palline prese a caso dalla produzione

Dettagli

Lezione 27: L offerta di moneta e la LM

Lezione 27: L offerta di moneta e la LM Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 27: L offerta di moneta e la LM Facoltà di Economia Università di Roma Sapienza Offerta di moneta Offerta di moneta. È la quantità di mezzi di pagamento

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

ESEMPIO 1: eseguire il complemento a 10 di 765

ESEMPIO 1: eseguire il complemento a 10 di 765 COMPLEMENTO A 10 DI UN NUMERO DECIMALE Sia dato un numero N 10 in base 10 di n cifre. Il complemento a 10 di tale numero (N ) si ottiene sottraendo il numero stesso a 10 n. ESEMPIO 1: eseguire il complemento

Dettagli

4. Operazioni aritmetiche con i numeri binari

4. Operazioni aritmetiche con i numeri binari I Numeri Binari 4. Operazioni aritmetiche con i numeri binari Contare con i numeri binari Prima di vedere quali operazioni possiamo effettuare con i numeri binari, iniziamo ad imparare a contare in binario:

Dettagli

Funzioni in C. Violetta Lonati

Funzioni in C. Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Funzioni - in breve: Funzioni Definizione di funzioni

Dettagli

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2 La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di

Dettagli

RETE DI DISTRIBUZIONE

RETE DI DISTRIBUZIONE Impianti centralizzati di riscaldamento ad acqua calda La quasi totalità degli impianti di riscaldamento impiega, come fluido di trasporto del calore dalla generazione all'utenza, acqua calda in circolazione

Dettagli

Esercizi di Fisica Tecnica 2013-2014. Termodinamica

Esercizi di Fisica Tecnica 2013-2014. Termodinamica Esercizi di Fisica Tecnica 2013-2014 Termodinamica TD1 In un sistema pistone-cilindro, 1 kg di gas ( = 1,29 ed R * = 190 J/(kg K)) si espande da 5 bar e 90 C ad 1 bar. Nell'ipotesi che la trasformazione

Dettagli

Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti.

Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti. Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti. Solvente (componente presente in maggior quantità) SOLUZIONE Soluti

Dettagli

ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016. 1. Esercizi 4

ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016. 1. Esercizi 4 ESERCIZI DI MATEMATICA FINANZIARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT UNIFE A.A. 2015/2016 1. Esercizi 4 Piani di ammortamento Esercizio 1. Un debito di 1000e viene rimborsato a tasso annuo i = 10%

Dettagli