Requisiti dei CAM. Documento di background sui criteri ambientali minimi

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1 Documento di background sui criteri ambientali minimi Indice Requisiti dei CAM...1 Breve quadro normativo sul prodotto/servizio in questione...2 D. Lgs 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale - Stralcio Parte IV, Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati...2 Le fonti dei criteri ambientali selezionati...2 Il mercato...3 Il target nazionale...4 Soggetti partecipanti alle fasi di definizione / consultazione...4 Osservazioni e commenti raccolti dai soggetti interessati...4 Possibili evoluzioni dei criteri...5 Applicabilità...7 E.Coli...9 Stabilità...9 Materiale plastico di diametro 10 mm: assente...9 Requisiti dei CAM Il quadro di riferimento dei criteri ambientali minimi Prescrizioni della Legge Finanziaria 2007, elenco delle categorie merceologiche individuate dal PAN. Le fonti normative del GPP Cenno all evoluzione normativa sulla possibilità di inserire considerazioni ambientali nelle procedure di acquisto pubblico antecedente alle Direttive del Innovazioni introdotte in merito dalle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE. Codice degli appalti, riferimenti agli articoli pertinenti. Requisiti dei CAM Principali aspetti che caratterizzano il formato e i contenuti dei CAM: riferimento alle diverse fasi delle procedure di acquisto e al criterio dell offerta economicamente vantaggiosa, rispetto dei principi e dei requisiti specifici della normativa sugli appalti, riscontro sul mercato italiano ed europeo, non preclusione all inserimento di criteri più restrittivi da parte delle stazioni appaltanti, riferimenti all intero ciclo di vita del prodotto (modalità d uso, analisi dei fabbisogni), ecc. Procedura e metodologia seguita per la definizione dei criteri Riferimento alla procedura per la definizione dei criteri prevista dal PAN, con elenco delle fasi di lavoro seguite nel caso specifico (in particolare sottolineando il ruolo del Comitato di Gestione e dei confronti con i produttori e le associazioni interessate). Ulteriori informazioni Riferimento al sito dove sarà possibile scaricare CAM e relativi documenti di background 1

2 Breve quadro normativo sul prodotto/servizio in questione Elenco delle normative ambientali riguardanti il prodotto / servizio in oggetto, che sono richiamate anche nei Criteri Ambientali Minimi (sezione requisiti di conformità ambientale). Direttiva Europea relativa ai rifiuti 19 novembre 2008, n. 2008/98/Ce (Guue 22 novembre 2008 n. L 312) D.lgs 217 del 29 aprile 2006 "Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti" (GURI n. 141 del , S.O. n. 152) D. Lgs 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale - Stralcio Parte IV, Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati Dlgs 13 gennaio 2003, n. 36 Attuazione della direttiva 1999/31/Ce - Discariche di rifiuti Decreto 8 maggio 2003, n Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno stesso prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al 30% del fabbisogno stesso. Circolare 22 marzo 2005 Indicazioni per l'operatività nel settore degli ammendanti, ai sensi del decreto 8 maggio 2003, n. 203 (GU n. 81 del ) modificata dalla Circolare 23 novembre 2005) Regione Veneto DGRV 568/05 recepita da Arpav con la D.D.G. 952/07 Marchio Compost Veneto. Le fonti dei criteri ambientali selezionati Citazione delle fonti degli studi e dei criteri ecologici utilizzati (es. studi di LCA, studi di fattibilità condotti nell ambito dell Ecolabel, Decisioni CE sui criteri ecologici Ecolabel, standard di riferimento di altri schemi di eco etichettatura ecc.). Centemero. Compost e agricoltura tra presente e futuro, Fareverde, 2008 Consorzio Italiano Compostatori, Requisiti di qualità per l applicazione del Marchio CIC all ammendante compostato in Italia - Regolamento, 2006 Cortellini, L.; Favoino, E., Composting and biological treatment in Southern European Countries: an overview; Proc. International Conference Soil and Biowaste in the South of Europe, Rome 2001 European Commission, Thematic Strategy for Soil Protection, COM(2006) 231 European Commission, European Eco-label for Soil Improvers and Growing Media, Revision background document - No. 3 ENV.G.2/SER/2004/0024r, settembre

3 Decisione della Commissione del 3 novembre 2006 che istituisce criteri ecologici aggiornati e i rispettivi requisiti di valutazione e verifica per l assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica agli ammendanti del suolo [ C(2006) 5369] European Commission, Revision European Eco-label to Soil Improvers and Growing Media Document 2nd supplement to the 3rd background document, Doc.code ESG , ottobre 2005 European Commission, Green Paper on the management of bio-waste in the European Union, SEC(2008) 2936 European Commission, Green Public Procurement (GPP) Training Toolkit - Module 3: Purchasing Recommendations - Gardening Products and Services Background Product Report, 2008 Favoino, E. (2000). The development of composting in Italy: programs for source separation, features and trends ofquality composting and biological treatment of restwaste. Proc. Jornadas Sobre Compostaje, La Rioja, October 2000 Regione Veneto, Linee guida per l acquisto e l impiego del Compost nella realizzazione e manutenzione del verde pubblico, 2008 Protocollo d'intesa tra Provincia di Torino, i Consorzi di Bacino e le Aziende di Servizio Gestione Rifiuti per il trattamento della frazione organica del 15 febbraio 2007 Protocollo d Intesa sugli appalti pubblici ecologici in Provincia di Torino, febbraio 2009 Il mercato Cenni alla situazione dell offerta, possibilmente italiana ed europea, rispetto alla presenza di criteri ambientali. La crescente esigenza di recuperare il territorio attraverso tecniche capaci di coniugare il ripristino delle condizioni fisiche e chimiche del suolo con l aspetto paesaggistico, ha fatto crescere l offerta annua su scala nazionale di ammendanti compostati di qualità promossa anche dagli enti pubblici per ridurre l utilizzo di concimi azotati tradizionali a rapido rilascio di nutrienti. Tale politica oltre ad essere strategica per la chiusura del ciclo e il recupero della frazione organica nell ambito della gestione dei rifiuti, contribuisce al sequestro di carbonio e alla riduzione dei gas serra. Risulta imperativo uno stretto controllo della qualità e rintracciabilità del prodotto e la rispondenza ai requisiti di legge. Il compost di qualità complessivamente prodotto in Italia a fine 2006 era pari a 1,2 milioni di tonnellate (oltre t/a di ammendante compostato misto e circa t/a di ammendante compostato verde) ottenute per il 71% al Nord, il 17% al Centro e il 12% al Sud (Rapporto Rifiuti, Apat 2007). Il quadro impiantistico indica comunque la possibilità di gestire elevati quantitativi di rifiuti organici differenziati, a cui non rispondono ancora adeguati livelli di raccolta differenziata, in particolare al Sud Italia (dove è prodotta una quantità di compost inferiore di quattro volte a quella che si potrebbe ottenere con la potenzialità autorizzata). 3

4 Attualmente sono certificati 20 prodotti ammendanti con Ecolabel Europeo in Europea e 1 in Italia. Sono 27 le aziende italiane che possono commercializzare ammendante compostato con marchio CIC e 4 con marchio Compost Veneto. Il target nazionale Considerazioni sull obiettivo nazionale definito per il prodotto/servizio in oggetto. In considerazione della disomogenea diffusione a livello nazionale dell'offerta di ammendante compostato, si ritiene che introdurre i criteri previsti dal D.Lgs 217/2006, corredati da un opportuna certificazione di prodotto, sia già un buon "appalto verde". Infatti il compost che rispetta tali requisiti è già di per sè un prodotto "ecologico", proprio perchè deriva dal recupero di rifiuti, così come richiesto dall Ecolabel Europeo i cui criteri ecologici sono stati la base per la definizione dei criteri minimi. Riferimenti agli obiettivi del PAN: Riduzione quantitativa dei rifiuti prodotti. - Obiettivo principale è quello di utilizzare risorse rinnovabili e ottenute dalla sostanza organica derivata dalla raccolta selettiva dei rifiuti, contribuendo a minimizzare il ricorso allo smaltimento in discarica di materiale recuperabile. Efficienza e risparmio nell'uso delle risorse - Un ulteriore obiettivo è quello di ridurre al minimo l uso di fertilizzanti di sintesi e sostituire i terricci a base di torba, risorsa non rinnovabile, la cui estrazione avviene in aree di grande interesse naturalistico, ed evitare la riduzione delle zone umide europee e la perdita di biodiversità. Soggetti partecipanti alle fasi di definizione / consultazione Elenco dei soggetti che hanno preso parte con un ruolo propositivo o consultativo alle diverse fasi di definizione dei CAM. Vedi tabella sotto [Eventualmente, a seconda dei prodotti potrebbero esserci le seguenti sezioni aggiuntive:] Osservazioni e commenti raccolti dai soggetti interessati Se pertinenti e utili, si possono inserire input ricevuti dalle associazioni di categoria o da altri soggetti partecipanti alle consultazioni sui CAM. Definizione: MATTM gruppo di lavoro coordinato da ARPA Piemonte condiviso nell ambito del Comitato di gestione GPP/IPP Consultazione: Confindustria (Assofertilizzanti), Consorzio Italiano Compostatori (rappresenta circa 100 aziende operanti in Italia in questo settore). Raccolta di osservazioni e commenti raccolti dai soggetti interessati e nel Tavolo permanente. Se pertinenti e utili, si possono inserire input ricevuti dalle associazioni di categoria o da altri soggetti partecipanti alle consultazioni sui CAM In particolare saranno 4

5 prese in esame le osservazioni formulate dal Tavolo permanente previsto dal Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione E necessario prevedere momenti formativi sull uso degli ammendanti compostati rivolti al personale impiegato nel settore della gestione delle aree verdi pubbliche. A tal proposito si segnalano le linee guida predisposte da Arpa Veneto e Veneto Agricoltura, in collaborazione con il Consorzio Italiano Compostatori (Linee Guida per l acquisto e l impiego del compost nella realizzazione e manutenzione del verde pubblico). Possibili evoluzioni dei criteri Laddove esistano evoluzioni normative in corso che incideranno sui criteri ambientali dei prodotti in questione (es. definizione di misure nell ambito della Direttiva EUP, proposte in corso di direttive, regolamenti, normative e standard tecnici) si può tracciare qualche considerazione in merito. Lo stesso vale per possibili evoluzioni della domanda (es. nuove esigenze o richieste da parte dei consumatori/pa) o dell offerta (es. diffusione di nuove tecnologie) che possano incidere sui criteri ambientali del prodotto. Il gruppo di lavoro ha proposto anche una versione avanzata dei criteri minimi che dovrà essere applicata (previa verifica ed eventuale aggiornamento) con l entrata in vigore dei nuovi criteri dell Ecolabel Europeo sugli ammendanti, previsto per fine La versione avanzata prevede in particolare limiti più restrittivi su Rame, Cadmio, Piombo e Mercurio, individuati sulla base confornti con operatori nazionali certificati. Per quanto riguarda altri prodotti quali substrati di coltivazione, la formulazione dei criteri minimi è legata alla introduzione di tale voce nella revisione della disciplina in materia di fertilizzanti. 5

6 Elenco componenti gruppo di lavoro CAM Ammendanti Enrico Laurea in Regione Piemonte Via Principe Accotto Agraria Settore Programmazione Gestione Rifiuti Amedeo TORINO Renzo Laurea in Arpa Piemonte Area rischio Via Pio VII, 9, Barberis Chimica industriale e TORINO sviluppo economico compatibile: catasto e gestione rifiuti Lucio Laurea in Arpa Veneto Bergamin Agraria Dipartimento di Treviso Servizio Via Baciocchi 9 Osservatorio Regionale per il Castelfranco compostaggio Veneto TV Laura Billi Laurea in Arpa Emilia Romagna Via Alberoni, 17 Chimica Ravenna Massimo Laurea in CIC Direttore Tecnico loc. Cascina Sofia Centemero Scienze Cavenago Agrarie Brianza MB Franca Geometra Comune di Torino Via Padova 29 Reguzzi Gestione del Verde Torino Enrico Laurea in Arpa Piemonte Area Via Pio VII, 9, Degiorgis Ingegneria Coordinamento in Materia TORINO Ambientale Lorena Franz Laurea in Arpa Veneto Osservatorio Biologia Regionale Rifiuti e Compostaggio Via Baciocchi Castelfranco Veneto TV enrico.accotto@regione.piemonte.it r.barberis@arpa.piemonte.it lbergamin@arpa.veneto.it lbilli@arpa.emr.it centemero@compost.it franca.reguzzi@comune.torino.it e.degiorgis@arpa.piemonte.it lfranz@arpa.veneto.it Giovanni Gasparetto Laurea Biologia in Marco Laurea in Glisoni Scienze Politiche Pina Nappi Laurea in biologia Francesco Laurea in Vitali Scienze Agrarie Arpa Veneto Dipartimento di Treviso Servizio Osservatorio Regionale Suolo e Rifiuti Arpa Piemonte Area Coordinamento in Materia Ambientale Via Baciocchi Castelfranco Veneto TV Via Pio VII, 9, TORINO Arpa Piemonte Via Pio VII, 9, TORINO Arpa Emilia Romagna Viale Salinatore 20- FORLÌ ggasparetto@arpa.veneto.it m.glisoni@arpa.piemonte.it p.nappi@arpa.piemonte.it Forlì: Cesena: Forlì: Cesena: fvitali@arpa.emr.it 6

7 ALLEGATO: CONFRONTO FRA CRITERI CAM (Base e Avanzato), Dlgs. 217/2006 ed Ecolabel Europeo ELEMENTO Applicabilità Dlgs 217/2006 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti Il Dlgs tratta in generale dei fertilizzanti. Rientrano nel campo di applicazione l Ammendante Compostato Verde ACV e l Ammendante Compostato Misto ACM (allegato 2 del DLgs 217/2006) ECOLABEL EUROPEO (Decisione 2006/799/CE) Ammendanti del suolo : materiali da aggiungere al suolo in situ per conservarne o migliorarne le caratteristiche fisiche e che possono migliorarne le caratteristiche o l attività chimica e/o biologica. CAM BASE L ammendante fornito dovrà rispettare i seguenti requisiti: - essere conforme alle vigenti norme legislative, regolamentari e tecniche disciplinanti gli ammendanti del suolo e loro modalità di impiego quali l art. 2, comma 1, punto z) del decreto legislativo 217/2006 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti e s.m.i. Rintracciabilità Ingredienti organici Sono istituiti il registro dei fertilizzanti e il registro dei fabbricanti di fertilizzanti. Il fabbricante per garantire la tracciabilità dei concimi CE e degli altri fertilizzanti, conserva registrazione sull'origine dei concimi. Essa e' messa a disposizione degli Stati membri per fini ispettivi, fintantoche' il concime e' immesso sul mercato e per altri due anni dopo che il fabbricante ne ha cessato l'immissione sul mercato. ACV: prodotto ottenuto attraverso un processo di trasformazione e stabilizzazione controllato di rifiuti organici che possono essere costituiti da scarti di manutenzione del verde ornamentale residui delle colture, altri rifiuti di origine vegetale con esclusione di alghe e altre piante marine. ACM: prodotto ottenuto attraverso un processo di trasformazione e stabilizzazione controllato di rifiuti organici che possono essere costituiti dalla frazione organica degli RSU proveniente da raccolta differenziata, da rifiuti di origine animale compresi i liquami zootecnici, da rifiuti di attività agroindustriali e da lavorazione del legno e del tessile naturale non trattati, da reflui e fanghi, nonché dalle matrici previste per l ACV Informazioni allegate al prodotto Le informazioni indicate di seguito devono essere fornite con il prodotto (sia esso confezionato o sfuso) sull'imballaggio o nelle schede tecniche che lo accompagnano: codice identificativo della partita ; Un prodotto è considerato idoneo per l assegnazione del marchio di qualità ecologica solo se non contiene torba e se la sostanza organica che contiene deriva dal trattamento e/o dal riutilizzo di rifiuti [definiti nella direttiva 75/442/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1975, relativa ai rifiuti e nell allegato I della medesima]. I prodotti non devono contenere fanghi di depurazione. I fanghi (salvo quelli di depurazione) sono ammessi solo se rispondono ai criteri indicati nella Decisione 2006/799/CE (fanghi dal trattamento di frutta, verdura, cereali,, dalla raffinazione dello zucchero, dell industria lattiero-casearia, dell industria dolciaria e della panificazione e della produzione di bevande). L appaltatore deve fornire un indicazione del lotto di produzione che consenta la rintracciabilità del prodotto (l Ecolabel Europeo, il Marchio del Consorzio Italiano Compostatori CIC e i marchi pubblici nazionali/regionali che prevedano l implementazione di un sistema di rintracciabilità possono costituire mezzo di prova per attestare la rispondenza a tale requisito). Il prodotto non deve contenere torba e la sostanza organica che contiene deve derivare dal trattamento e/o dal riutilizzo di rifiuti (definiti nella direttiva 2006/12CE del Consiglio, del 5 aprile 2006, relativa ai rifiuti e nell allegato I della medesima). 7

8 ELEMENTO Dlgs 217/2006 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti ECOLABEL EUROPEO (Decisione 2006/799/CE) Minerali I minerali non devono essere prelevati da siti di importanza comunitaria designati a norma della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, da aree della rete Natura 2000, costituite da zone di protezione speciale ai sensi della direttiva 79/409/CE, aree di cui alla direttiva 92/43/CEE, e soggette alle corrispettive disposizioni della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica. CAM BASE I minerali non devono essere prelevati da: siti di importanza comunitaria designati a norma della direttiva 92/43/CEE del Consiglio sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della fauna e della flora selvatiche; aree della rete Natura 2000, costituite da zone di protezione speciale ai sensi della direttiva 79/409/CE del Consiglio concernente la conservazione degli uccelli selvatici, e aree di cui alla direttiva 92/43/CEE, o aree equivalenti situate al di fuori della Comunità europea soggette alle corrispettive disposizioni della convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica. Contaminanti fisici Materiale plastico di diametro fino a 3.33 mm: < 0.45% s.s Materiale plastico di diametro maggiore di 3.33 mm e minore di 10 mm: < 0.05% s.s. Altri inerti di diametro fino a 3.33 mm: < 0.9% s.s. Altri inerti di diametro maggiore di 3.33 mm e minore di 10 mm: < 0.1% s.s. Materiali plastici ed inerti di diametro superiore a 10 mm: assenti Sostanza organica C organico minimo 25% (30% per ACV) C umico e fulvico sul secco minimo 7% (2.5% per ACV) C/N massimo: 25 (50 per ACV) Il contenuto di vetri, metalli e plastiche del prodotto finale (dimensione maglie > 2 mm) deve essere inferiore allo 0,5 % espresso sulla sostanza secca. 25% in peso 20% in peso di sostanza secca Il prodotto deve rispondere alle caratteristiche per gli ammendanti compostati di cui all allegato 2 del D. Lgs. 217/2006 e s.m.i Il prodotto deve rispondere alle caratteristiche per gli ammendanti compostati di cui all allegato 2 del D. Lgs. 217/2006 e s.m.i 8

9 ELEMENTO Dlgs 217/2006 Revisione della disciplina in ECOLABEL EUROPEO (Decisione CAM AVANZATO (da ottobre 2010) materia di fertilizzanti 2006/799/CE) Zinco - Zn < 500 mg/kg s.s. < 300 mg/kg s.s. < 500 mg/kg s.s. Rame - Cu < 150 mg/kg s.s. < 100 mg/kg s.s. < 150 mg/kg s.s. Nichel Ni < 100 mg/kg s.s. < 50 mg/kg s.s. < 100 mg/kg s.s. Cadmio Cd < 1,5 mg/kg s.s. < 1 mg/kg s.s. < 1 mg/kg s.s. Piombo Pb < 140 mg/kg s.s. < 100 mg/kg s.s. < 100 mg/kg s.s. Mercurio Hg < 1,5 mg/kg s.s. < 1 mg/kg s.s. < 1 mg/kg s.s. Cromo Cr < 100 mg/kg s.s. < 150 mg/kg s.s Cromo VI < 0,5 mg/kg s.s. < 0,5 mg/kg s.s. Salmonelle Assente in 25 g di campione tal quale, dopo Assente in 25 g MPN (numero più probabile) assenti in 25 g t.q. rivivificazione Uova di elminti Assenti in 1,5 g Assenti in 1,5 g < 1000 MPN/g < 1000 MPN/g E.Coli C umico e fulvico sul secco: Stabilità Minimo 2,5 % per l ammendante compostato verde Minimo 7 % per l ammendante compostato misto. Contaminanti fisici Materiale plastico di diametro fino a 3.33 mm: < 0.45% s.s Materiale plastico di diametro maggiore di 3.33 mm e minore di 10 mm: < 0.05% s.s. Altri inerti di diametro fino a 3.33 mm: < 0.9% s.s. Altri inerti di diametro maggiore di 3.33 mm e minore di 10 mm: < 0.1% s.s. Materiali plastici ed inerti di diametro superiore a 10 mm: assenti Tra le informazioni allegate al prodotto è richiesta una prova di stabilità/maturazione (deve essere specificata la prova effettuata ed i relativi risultati) Il contenuto di vetri, metalli e plastiche del prodotto finale (dimensione maglie > 2 mm) deve essere inferiore allo 0,5 % espresso sulla sostanza secca. Il prodotto deve rispondere alle caratteristiche per gli ammendanti compostati di cui all allegato 2 del D. Lgs. 217/2006 e s.m.i Devono essere rispettati i seguenti valori limite: Materiale plastico di diametro 10 mm: < 0,5 % s.s. Materiale plastico di diametro 10 mm: assente Altri inerti (vetro, metalli) 10 mm: 1,0 % s.s. Altri inerti (vetro, metalli) 10 mm: assente 9

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