CAPITOLO PRIMO. Cenni di storia della Piaggio

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1 CAPITOLO PRIMO Cenni di storia della Piaggio 1. Nascita della Piaggio: la fase genovese La società Piaggio nasce nel periodo di take-off(decollo industriale), tra la fine dell Ottocento e l inizio del Novecento. In quegli anni il modello di industrializzazione del nostro paese è caratterizzato da due elementi: la forte concentrazione territoriale delle industrie nel cosiddetto triangolo industriale, in Liguria, Piemonte e Lombardia, e una crescita fondata essenzialmente sull impetuoso sviluppo della siderurgia, della meccanica pesante e della chimica di base, favorite dall intervento protezionista dello stato 1. In questo particolare periodo storico vi è una grande attenzione per il settore della marineria: il comparto navale e navalmeccanico è centrale nel processo di crescita del nostro Paese. In questo momento Genova è indubbiamente il polo più importante per la costruzione di navi militari e mercantili. Nei primi anni dopo l Unità infatti la città aveva attirato uomini e capitali pronti a sfruttare le potenzialità di un momento economico di crescente fervore. Durante questo periodo nascono e si sviluppano a Genova, spesso su nuclei preesistenti, industrie meccaniche, cantieri navali e compagnie di navigazione 2. 1 Tommaso Fanfani, Una leggenda verso il futuro, Pacini, Pisa, 2001, in particolare a p Ibidem, p. 3. 2

2 La Piaggio nasce in quel momento di mobilitazione economica particolarmente intensa. Non nasce come grande industria ma dopo pochi anni dalla sua fondazione si affaccerà su settori strategici che la collocheranno da subito tra le imprese protagoniste della storia economica del nostro Paese. Il primo atto ufficiale è del 5 settembre 1882, quando il cavalier Enrico Piaggio senior acquista un terreno ortivo a Sestri Ponente, nei pressi dei cantieri navali Odero, per impiantarvi una segheria meccanica specializzata nella commercializzazione del legname e nell arredamento navale 3. Nel 1884 Rinaldo, che aveva ereditato dal padre l attività di famiglia, decide di mettersi in proprio e fonda con 4 soci, tra cui Attilio Odero che rimarrà poi l unico socio con Rinaldo, la società Rinaldo Piaggio con scopo la lavorazione del legname a livello industriale. Nel 1887 Rinaldo trasforma la società Rinaldo Piaggio in Piaggio e C., staccandosi definitivamente dal padre 4. Dall arredamento navale, che vede l immediata affermazione dell azienda, la Piaggio entra nel settore delle costruzioni ferroviarie con l ampliamento degli impianti di Sestri Ponente e l acquisizione della Finalmarina di Finale Ligure. La prima guerra mondiale contribuisce all espansione della Società: infatti accanto alla produzione tradizionale, la Piaggio costruisce proiettili, antisommergibili MAS, barconi di salvataggio ed entra nel settore delle costruzioni aeronautiche acquisendo lo stabilimento Oneto a Pisa nel 1917, dove si costruivano idrovolanti. Nel 1920 la società si trasforma in S.p.a. con i due soci Rinaldo Piaggio e Attilio Odero. 3 Maggiori informazioni sulla storia della società in Tommaso Fanfani, La Piaggio: nascita di un nuovo archivio d impresa, manoscritto, 1994, depositato presso Archivio Storico Piaggio. 4 T.Fanfani, Una leggenda, cit., pp

3 2. La Piaggio di Pontedera Gli anni tra le due guerre sono molto intensi per la Piaggio: nel 1924 Rinaldo Piaggio, direttore e amministratore delegato, decide d accordo con Odero l espansione in Toscana e l acquisizione a Pontedera di un piccolo stabilimento dove si producevano auto. Adesso i poli di produzione sono quattro e tali resteranno per molti anni, con una progressiva espansione in termini di produzione e occupazione. A Sestri si continua con la produzione di arredamento navale e le costruzioni ferroviarie, mentre negli altri poli di produzione si decide di assecondare e soddisfare il Regime fascista che puntava decisamente al rafforzamento del settore aeronautico. Così mentre a Finale Ligure e a Pisa si raggiunge un elevata specializzazione nelle costruzioni aeronautiche, a Pontedera si afferma la costruzione di motori aeronautici a stella e delle eliche a passo variabile in volo 5. La scelta di Pontedera rispondeva quindi al progetto di espansione nel settore aeronautico. Inoltre la costruzione di uno stabilimento a Pontedera era funzionale sia per l esistenza dello stabilimento Piaggio di Pisa, sia per la competenza delle maestranze preesistenti, che per la disponibilità di manodopera che offriva il territorio 6. Negli anni venti Pontedera mostra un forte dinamismo culturale e si pone in controtendenza rispetto al resto del Paese che invece sta vivendo una crisi economica e occupazionale acuta. Sicuramente questo successo economico della città è dovuto all apporto decisivo della Società Piaggio che da quando si è insediata a Pontedera nel 5 La produzione della Piaggio in questo periodo storico è descritta in T. Fanfani, la Piaggio: nascita, cit. 6 T.Fanfani, Una leggenda, cit., p. 7. 4

4 1924, ha avuto un impatto sul territorio più che positivo in termini economici e occupazionali. Nei primi anni trenta la Piaggio di Pontedera ha addirittura aumentato la produzione e sta producendo un numero sempre crescente di motori di aereo. Tra il 1930 e il 1936 gli stabilimenti Piaggio di Pontedera passano da 200 a circa 2000 occupati, dando il via ad un boom occupazionale e produttivo di proporzioni inedite, soprattutto se paragonato al contesto urbano e territoriale in cui la fabbrica è insediata. Il grande sviluppo della Piaggio è testimoniato indubbiamente dall espansione fisica dei capannoni della società, che arrivano a coprire una superficie superiore all intera vecchia zona industriale di Pontedera. Il dinamismo della Piaggio è direttamente collegato con la produzione dei motori per aerei, soprattutto da guerra, incentivata dalla politica di riarmo promossa dallo stato fascista. Il regime stava facendo del bellicismo, del nazionalismo e dell imperialismo strumenti non solo ideologici ma anche economici. Ciò contribuì a modificare, anche fisicamente, alcune aree del paese. Pontedera, che tra l altro il 17 maggio del 1930 è diventata città con decreto reale promosso dal governo fascista, appartiene a queste aree. In particolare l inarrestabile ritmo di crescita della Piaggio genera una grande richiesta di manodopera qualificata che non può essere soddisfatta interamente dalla manodopera agricola industriale locale. Ciò genera un flusso consistente verso Pontedera di ingegneri, tecnici e operai specializzati, con le rispettive famiglie, che provengono da altre aziende aeronautiche d importanza nazionale, soprattutto del Nord Italia. 5

5 Intorno alla metà degli anni Trenta iniziano a Pontedera i lavori per la costruzione di un villaggio, separato dal resto della città e destinato ai lavoratori della Piaggio, che sarà completato a ridosso della seconda guerra mondiale e prenderà il nome di Villaggio Piaggio. In questi anni la fabbrica, così come la città, viene fascistizzata e anche l amministratore delegato Enrico Piaggio junior, figlio di Rinaldo, si iscrive al partito nazionale fascista. Nella fabbrica ci sono però anche numerosi antifascisti e comunisti organizzati in modo clandestino: da ciò si nota da subito come la fabbrica abbia e avrà successivamente varie sfaccettature e divisioni politiche all interno, soprattutto tra gli operai 7. 7 Per una completa documentazione sull insediamento della Piaggio nella città di Pontedera e l impatto di tale città e dell azienda stessa con il fascismo confronta Roberto Cerri, Alberto Carpi nelle vicende politiche e amministrative di Pontedera nel secondo dopoguerra, Bandecchi e Vivaldi, Pontedera, 1999, pp e 17. 6