FATTORI DI CONTESTO MACRO E MICRO ECONOMICI DEL SISTEMA FINANZIARIO

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1 FATTORI DI CONTESTO MACRO E MICRO ECONOMICI DEL SISTEMA FINANZIARIO All interno del sistema finanziario, le banche sono gli attori che organizzano capitali e flussi; in più ci sono gli altri intermediari a le autorità. Lo scenario di riferimento in cui ci stiamo muovendo: l Italia è pesantemente in recessione dal 2008 dallo scoppio della bomba immobiliare negli USA; nel 2012 il PIL si è contratto del 2,4%; anche per il 2015 previsto andamento negativo; il gap rispetto ai livelli pre-crisi è ancora molto ampio (circa 10% sotto i livelli ante 2008); inflazione ora vicina allo 0. Le performance del 2014 delle banche sono state negative (bilanci in perdita) nella maggior parte dei casi sarà caratterizzato dalla richiesta da parte delle banche di aumento di capitale per coprire le perdite subite. Negli anni è avvenuta una crescita di importanza del sistema finanziario (prima degli anni 90 per valutare la crescita si teneva conto solo della crescita delle attività reali; dopo gli anni 90, oltre alle attività reali si è iniziato a tenere conto anche della crescita delle attività finanziarie). Dopo il 2008 fase altamente speculativa per la paura di acquistare titoli di debito sovrano nei vari paesi (paura misurata dai tassi di interesse: più rischio più interessi). Al momento per l Italia spred quasi al minimo storico (intorno a 100). Nel sistema finanziario esistono dei differenziali che sono legati alla qualità dell emittente (gli emittenti più rischiosi pagano di più rispetto a quelli meno rischiosi) es. imprese non finanziarie rispetto ai titoli governativi. In questa fase storica l economia non cresce perché non c è propensione al consumo; questa situazione ha generato il fatto che il sistema bancario da un lato sta aumentando la raccolta (crescita del risparmio) che non è generata dai tassi di interesse; dall altro lato sono diminuiti pesantemente gli impieghi (prestiti bancari): le banche non sono in grado di produrre ricavi per generare utili, e quindi di far crescere il sistema bancario. Il sistema finanziario Italia sta subendo dalle autorità sovrannazionali delle regole che non sono sue e questo porta il sistema bancario a non riuscire a dare uno stimolo all economia. Novità imposte dall Europa: COMPREHENSIVE ASSESMENT = valutazione complessiva delle principali banche dell area euro, propedeutica all entrata in funzione del meccanismo unico di vigilanza (Single Supervisory Mechanism, SSM = approvato lo scorso ottobre, il meccanismo unico di vigilanza è pienamente operativo da novembre, a conclusione dell esercizio di valutazione complessiva dei maggiori 128 gruppi bancari dell area euro da parte della BCE e delle autorità di vigilanza nazionali. L esercizio, che comprende un analisi dei profili di rischio, un esame della qualità degli attivi e una prova di stress, si pone tre principali obiettivi: 1) valutare l effettivo stato di salute degli intermediari secondo criteri armonizzati, 2)quantificare eventuali misure correttive che si dovessero rendere necessarie, 3)diffondere info chiare e confrontabili sulle condizioni delle banche. Tale valutazione dovrà contribuire a ristabilire la fiducia nel sistema bancario europeo e favorire il flusso dei finanziamenti all economia). Per quanto riguarda il credito alle famiglie, è venuta a mancare la domanda dopo il Ma dal 2000 al 2010, l indebitamento delle famiglie è comunque cresciuto. Se crescita economica -> crescita inflazione -> crescita interessi, per le famiglie è negativo in quanto devono pagare di più per restituire i propri debiti. Dal 2008 crollo del valore degli immobili; anche nel settore immobiliare però, esistono dei cicli (orologio immobiliare) e ultimamente si sta verificando una crescita. CARATTERISTICHE DISTINTIVE DELLE BANCHE: Svolgimento funzione monetaria (si basa sull accettazione dei debiti bancari da parte del pubblico come mezzo di pagamento); Funzione di trasferimento delle risorse finanziarie tra unità finali in surplus e in deficit; funzione propria anche dei mercati e di altre tipologie di intermediari; la banca, nello svolgimento di questa funzione, si qualifica per i seguenti motivi: si inserisce nel circuito creditizio (assunzione di posizioni di

2 negoziazione in proprio), attua la trasformazione delle scadenze, svolge una funzione di selezione ex-ante e di controllo ex-post. Funzione di trasformazione e gestione del rischio. Con la riforma del 1993, la banca può operare su un ampia forma di attività finanziaria; progressivo abbandono del modello storico legato all attività creditizia. In particolare, uno dei campi di attività in cui può diversificare è quello del corporate e dell investment banking (= diversi tipi di attività finanziarie che hanno in comune la specificità di offrire strumenti e servizi destinati alla gestione finanziaria dell impressa, della famiglia e della clientela istituzionale). Nel nostro ordinamento non esiste una relazione univoca tra le attività di corporate e investment banking e una specifica figura istituzionale di intermediario: queste vengono svolte da intermediari diversi, secondo scelte strategiche soggettive di minore o maggiore diversificazione del portafoglio di attività. Tra le attività del corporate e investment banking troviamo: 1. Credito: aspetti innovativi o a elevata specializzazione (no attività di credito tradizionale); 2. Attività di corporate finance: dominante l elemento servizio per il cliente, piuttosto che il finanziamento; servizi riguardanti il mercato primario (azioni e debito), le operazioni di finanza straordinaria e l assunzione di partecipazioni nel capitale di rischio. 3. Attività di capital markets: attengono al brokerage e al dealing di valori mobiliari sui mercai secondari, all attività sul mercato dei cambi e a quella in strumenti derivati per la copertura dei rischi. 4. Attività di asset management: servizi offerti alla clientela per la gestione dei patrimoni. BILANCIO DELLE BANCHE (pag ) Ambito disciplinare primario che deriva dalle leggi comunitarie, poi necessita di uniformarsi ai principi contabili internazionali (da 2005 nuova regolamentazione UE in materia di bilancio IAS- IFRS per gli obiettivi di comparabilità) e circolare Banca d Italia alla quale si devono attenere tutte le banche. Bilancio = risultato di tutte le dinamiche economiche finanziarie patrimoniali avvenute nel periodo amministrativo in considerazione. Destinatari del bilancio gli shareholders (azionisti), gli stakeholders = tutti coloro che hanno interessi diretti o indiretti nei confronti della banca (creditori a qualsiasi titolo), organi di vigilanza (primi soggetti interessati al bilancio, perché serve per trarre delle conclusioni riguardanti la qualità della singola banca, e a livello sistemico qualità del sistema bancario nel suo complesso) [le banche devono comunicare ogni 3 mesi alla Banca d Italia dati sulla struttura di bilancio; informazioni mensili riguardanti il dettaglio dei dati dei crediti concessi dal sistema bancario ai singoli clienti; inoltre la Banca d Italia può in ogni momento chiedere alla banca il rilascio di ulteriori informazioni] e mercato. La forma del bilancio è molto rigida: Stato Patrimonialle Conto economico Prospetto Variazioni Capitale netto Rendiconto finanziario Nota integrativa Relazione degli amministratori sulla gestione (che va fatta il 31aprile e va esposta anche la situazione dei primi 4 mesi dell esercizio)

3 Anche la denominazione delle poste di bilancio è rigida, per permettere una migliore confrontabilità dei bilanci (omogenizzare i bilanci europei per vigilanza unica); inoltre è richiesta anche omogeneità di comportamento della imputazione del valore attribuito alle voci iscritte in bilancio (ridurre al minimo la discrezionalità dei compilatori). Ulteriori obbiettivi: agevolare il compito degli organi di vigilanza sia nella fase informativa sul singolo intermediario, sia nella fase di calcolo degli aggregati a livello di intero sistema finanziario; con riferimento ai gruppi, favorire un adeguata informativa sull attività svolta da gruppi coordinati o integrati di aziende. Criteri: Forma e contenuto inscindibili Schemi tassativi (voci-sottovoci-dettagli) Divieto di modificare i criteri di redazione da un esercizio a un altro Prevalenza della sostanza sulla forma Prevalenza della data di regolamento su quella di contratto Rilevazione di oneri e proventi nel rispetto dei principi di competenza e prudenza privilegiando quest ultimo Esempio 1 di prudenza: iscrizione delle perdite in bilancio anche se queste non sono state effettivamente realizzate; invece, per quanto riguarda gli utili, non possono essere registrati fino a quando non sono stati realizzati. Esempio 2 di prudenza: La valutazione degli elementi dell attivo deve generalmente avvenire al valore minore tra il costo di acquisizione e quello di presumibile realizzo. STATO PATRIMONIALE ATTIVO (criterio della liquidità decrescente) investimenti e crediti in essere -Cassa 10 -Attività finanziarie Crediti v/banca centrale e v/banche 60 -Crediti/Prestiti verso clientela 70 -Partecipazioni -Attività materiali VALUTAZONE DELLE ATTIVITA FINANZIARIE (voci ) 20-30: attività finanziarie detenute per trading (negoziazioni) valutate al fair value (se restano alla fine dell anno valutate al valore effettivo di quotazione dei titoli). 40: attività finanziarie disponibili per la vendita (natura prudenziale: possono essere venduto se necessito di liquidità, non per fare trading) valutate secondo il criterio del costo ammortizzato (costo storico di acquisto del titolo). 50: attività detenute fino a scadenza (anche queste natura prudenziale) valutate al fair value. VALUTAZIONE DEI CREDITI VERSO CLIENTI (voce 70) Mutui, leasing, factoring, crediti commerciali, titoli non quotati acquistati in collocamento privato che sono iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.

4 I crediti a breve (a revoca) sono valorizzati al costo storico. Tutte le rettifiche di valore sono imputate direttamente a conto economico. PASSIVO (criterio di esigibilità decrescente) debiti e voci del capitale netto (patrimonio) -Debiti v/bancge 10 -Debiti v/clientela 20 -Titoli e Passività finanziarie Altre passività Fondi per rischi ed oneri 120 -Riserve da Valutazione 140 -Strumenti di Capitale e Capitale CONTO ECONOMICO +interessi attivi -interessi passivi =margine di interesse +ricavi netti da servizi ±profitti (perdite) da operazioni finanziarie =margine di intermediazione -costi operativi ±rettifiche e accantonamenti =risultato di gestione ±saldo delle operazioni straordinarie =risultato lordo -imposte sul reddito ±variazione del fondo per rischi bancari generali =risultato netto Margine di interesse = risultato dell attività di intermediazione creditizia della banca. Margine di intermediazione = misura del risultato relativo alle tre principali aree d affari della banca: intermediazione creditizia, intermediazione mobiliare, gestione dei servizi di pagamento. Risultato di gestione = misura dell economicità della gestione caratteristica della banca, prima delle rettifiche. NOTA INTEGRATIVA Formata da: -Criteri di valutazione -Informazioni sullo stato patrimoniale -Informazioni sul conto economico -Altre informazioni È la parte del bilancio più ricca di informazioni sui fatti di gestione; due caratteristiche distintive:

5 1. è un documento di tipo analitico, mentre lo stato patrimoniale e il conto economico sono documenti di tipo sintetico ; 2. è un documento sia quantitativo sia qualitativo, mentre lo stato patrimoniale e il conto economico sono documenti solo quantitativi. Per quanto riguarda il punto 1: la nota integrativa offre significativi elementi di dettaglio relativamente alle voci di stato patrimoniale e conto economico (in particolare esplodendo tali voci nelle loro componenti principali); inoltre, talvolta vengono offerte informazioni ulteriori sulle voci di s.p. e c.e., in maniera tale da mettere in evidenza i rischi che insistono sulle diverse aree di gestione. Infine, offre informazioni relative a variabili gestionali che nello s.p. e nel c.e. non ci sono (es. numero di dipendenti o operazioni fuori bilancio come impegni irrevocabili da parte della banca a erogare un finanziamento su richiesta del cliente o obbligazioni accessorie come fideiussioni rilasciate a favore di un cliente). Per quanto riguarda il punto 2: la nota integrativa descrive l applicazione dei criteri di valutazione imposti dalla normativa con riferimento alle attività possedute (spiega il processo valutativo e di stima applicato); inoltre commenta e spiega tutte le informazioni quantitative che la nota integrativa offre.

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