ALLEGATO E Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ( art 25 octies)
|
|
- Liliana Giordano
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 ALLEGATO E Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ( art 25 octies) (rev.0 del rev 1 del modifiche organizzative LRQA e aggiornamenti normativi autoreciclaggio) LRQA ITALY S.R.L. Via L. Cadorna 69 Vimodrone (MI)
2 INDICE E1 E2 Reati di cui all art 25 octies del Dlgs 231. Possibili modalità di commissione. Aree potenzialmente a rischio. Attività sensibili. Reati prospettabili E3 E4 E5 Individuazione delle aree strumentali e ruoli aziendali coinvolti. Controlli esistenti Principi generali di comportamento I compiti dell Organismo di vigilanza
3 E.1_ Reati di cui all art 25 octies del Dlgs 231. Possibili modalità di commissione Si riporta di seguito una sintetica descrizione dei reati richiamati negli artt. 25 octies del Decreto, nonché una breve esposizione delle possibili modalità di attuazione dei reati, fermo restando che, ai sensi dell art. 26 del Decreto, la Società potrebbe essere considerata responsabile anche qualora le fattispecie siano integrate nella forma del tentativo. I reati analizzati sono quelli che risultano essere potenzialmente interessati nell attività operativa di LRQA ITALY S.R.L. Ricettazione (art.648 c.c.) Questo reato si realizza nel caso in cui un soggetto, fuori dei casi di concorso nel reato, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista, riceve od occulta denaro o cose provenienti da un qualsiasi delitto o comunque si intromette nel farle acquistare, ricevere od occultare. Sanzione prevista: sanzione pecuniaria massimo 800 quote e sanzione interdittiva fino a un massimo di 2 anni Riciclaggio (art.648 bis c.c.) Questo reato si realizza nel caso in cui un soggetto, fuori dei casi di concorso nel reato,sostituisce o trasferisce denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo,ovvero compie in relazione ad essi altre operazioni, in modo da ostacolare l'identificazione della loro provenienza delittuosa. Sanzione prevista: sanzione pecuniaria massimo 800 quote e sanzione interdittiva fino a un massimo di 2 anni Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art.648 ter c.c.) Questo reato si realizza nel caso in cui un soggetto, fuori dei casi di concorso nel reato e dei casi previsti dagli articoli 648 e 648 bis, impiega in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti dai delitti di rapina aggravata, di estorsione aggravata, di sequestro di persona a scopo di estorsione o dai delitti concernenti la produzione o il traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope Sanzione prevista: sanzione pecuniaria massimo 800 quote e sanzione interdittiva fino a un massimo di 2 anni Autoreciclaggio ( art.648 ter 1 c.p.) Questo reato si realizza nel caso in cui un soggetto avendo commesso o concorso a commettere un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale delitto, in modo da ostacolare concretamente l'identificazione della loro provenienza delittuosa. Sanzione prevista: sanzione pecuniaria massimo 1000 quote e sanzione interdittiva fino a un massimo di 2 anni E.2_ Aree potenzialmente a rischio. Attività sensibili.reati prospettabili In occasione dell implementazione dell attività di analisi del rischio compimento reati, sono state individuate, nell ambito della struttura organizzativa di LRQA ITALY S.R.L., delle aree considerate a rischio, ovvero dei i settori e/o dei processi aziendali rispetto ai quali è stato ritenuto astrattamente sussistente il rischio di commissione dei reati di Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita 1 di 5
4 Nell ambito di ciascuna area a rischio, sono state, inoltre, individuati i Ruoli Aziendali coinvolti e le relative attività nominate sensibili, ovvero quelle specifiche attività al cui espletamento è connesso il rischio di commissione dei reati in oggetto. Di seguito è riepilogato il quadro in precedenza esposto. Approvvigionamento Acquisto di beni/ servizi Gestione Fornitori Ruoli aziendali coinvolti Rappresentante Legale Administration Brecneill Attività sensibili e reati astrattamente ipotizzabili a) Richieste di offerte/preventivi, valutazione delle offerte, selezione dei fornitori e negoziazione. Emissione degli ordini di acquisto; stipulazione di contratti e convenzioni 1_ Ricettazione (art 648) b) Controllo attendibilità dei Fornitori 1_ Ricettazione (art 648) b) Riutilizzo di beni di provenienza illecita nell attività aziendale 1_Riciclaggio (art.648 bis c.c.) 2_Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art.648 ter c.c.) Controlli esistenti Nell'espletamento delle rispettive attività/funzioni, oltre alle regole definite nel Modello e nei suoi protocolli (sistema procuratorio, Codice Etico, ecc.), i soggetti aziendali che svolgono le loro mansioni all interno della presente area sono tenuti al rispetto delle procedure aziendali relative agli acquisti, pagamenti e attendibilità delle forniture. Tali procedure, oltre a definire chiaramente ruoli e responsabilità degli attori coinvolti nel processo, prevedono una serie di controlli specifici e concreti, ovvero: 1. verifica che il prezzo di acquisto dei beni/ servizi sia congruo rispetto ai prezzi di mercato 2. verifica dell attendibilità del fornitore da un punto di vista etico e di condotta 3. formalizzazione dei rapporti con i fornitori tramite la stipula di accordi quadro/contratti/lettere di incarico in cui è inserita la clausola di rispetto del Codice Etico adottato da LRQA ITALY S.R.L. al fine di sanzionare eventuali comportamenti/condotte contrari ai principi etici 2 di 5
5 Gestione contabilità Incasso Clienti Ruoli aziendali coinvolti Administration & Account Finance Attività sensibili e reati astrattamente ipotizzabili a) modalità di pagamento dei Clienti: incassi di denaro con modalità non corrette rispetto alle disposizioni di legge vigenti o societarie, incassi da soggetti diversi da quelli che acquistano i servizi. Il rischio potenziale è insito nell occorrenza di una vendita nei confronti di soggetti che pagano con modalità anomale o che abbiano caratteristiche tali da far sospettare provenienza illecita dei denari. 1_ Ricettazione (art 648) b) Riutilizzo del denaro di provenienza illecita nell attività aziendale 1_Riciclaggio (art.648 bis c.c.) 2_Impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art.648 ter c.c.) Controlli esistenti Nell'espletamento delle rispettive attività/funzioni, oltre alle regole definite nel Modello e nei suoi protocolli (sistema procuratorio, Codice Etico, ecc.), i soggetti aziendali che svolgono le loro mansioni all interno della presente area sono tenuti al rispetto delle procedure aziendali. Inoltre vi sono alcuni controlli specifici e concreti, ovvero: 1. modalità di pagamento da parte dei clienti ben definite nei contratti; 2. verifica che gli incassi siano ricevuti da clienti con i quali è stato stipulato un contratto, e che le modalità di incasso siano quelle concordate. Amministrativo Operazioni Infragruppo Gestione flussi finanziari-investimenti Ruoli aziendali coinvolti Administration & Account Finance Attività sensibili e reati astrattamente ipotizzabili a). Gestione degli investimenti: la liquidità della società, rinveniente da reato, potrebbe essere impiegata in una serie di investimenti finanziari, con modalità tali da occultarne la provenienza delittuosa b) Gestione delle operazioni infragruppo: Il denaro rinveniente da reato potrebbe essere trasferito attraverso la stipulazione di contratti simulati, con modalità tali da occultarne la provenienza delittuosa 1_ Autoreciclaggio (art 648 ter 1) 3 di 5
6 Controlli esistenti Nell'espletamento delle rispettive attività/funzioni, oltre alle regole definite nel Modello e nei suoi protocolli (sistema procuratorio, Codice Etico, ecc.), i soggetti aziendali che svolgono le loro mansioni all interno della presente area sono tenuti al rispetto delle procedure aziendali. Inoltre vi sono alcuni controlli specifici e concreti, ovvero: 1. le tipologie di investimento sono gestite direttamente dalla Corporate; 2. I contratti infra gruppo sono formalizzati e verificati secondo apposite competenze e deleghe; 3. le fatturazioni infra gruppo avvengono automaticamente mensilmente in base a corrispettivi già predefiniti. E.3_Individuazione delle aree strumentali e ruoli aziendali coinvolte. Controlli esistenti Nessuna E.4_I principi generali di comportamento I responsabili delle direzioni, delle funzioni e dei servizi coinvolti nelle aree a rischio e tutto il personale sono tenuti, nell ambito della propria attività, al rispetto delle norme di comportamento di seguito indicate, conformi ai principi dettati dal Modello e, in particolare, dal Codice Etico di LRQA ITALY S.R.L. E fatto assoluto divieto: - di porre in essere condotte tali da integrare le fattispecie di reato previste dagli artt. 25 octies del D.Lgs. 231/2001; - di porre in essere qualsiasi comportamento che, pur non integrando in concreto alcuna delle ipotesi criminose sopra delineate, possa in astratto diventarlo; Inoltre, ai fini dell attuazione dei comportamenti di cui sopra si impegna a: - non accettare mezzi di pagamento diversi da quelli che transitano sui normali canali bancari; - non accettare pagamenti, anche se effettuati tramite i normali canali bancari, provenienti da soggetti diversi dal cliente che acquista il servizio; - avvisare l OdV, nel caso in cui un dipendente e o collaboratore della società ravvisi che la controparte con la quale è in corso la trattativa commerciale possa ragionevolmente essere considerata avente caratteristiche che possa no indurre a sospettare una provenienza illecita del denaro con cui l attività è svolta - non acquistare beni/ servizi a costi nettamente inferiori rispetto al mercato e non giustificabili - non acquistare beni/ servizi da fornitori inaffidabili 4 di 5
7 - non occultare i proventi derivanti da eventuali reato commessi nel presunto interesse o vantaggio della società; - garantire trasparenza e tracciabilità delle transazioni finanziarie; - privilegiare le transazioni utilizzando il sistema bancario; - utilizzare o impiegare di risorse economiche e finanziarie di cui sia stata verificata la provenienza e solo per operazioni che abbiano una causale espressa e che risultino registrate e documentate; - formalizzare le condizioni e i termini contrattuali che regolano i rapporti con fornitori e partner commerciali e finanziari, anche tra società appartenenti al medesimo gruppo E.5_I compiti dell Organismo di Vigilanza Pur dovendosi intendere qui richiamati, in generale, i compiti assegnati all OdV nel documento approvato dal BOARD e denominato Regolamento dell OdV, in relazione alla prevenzione dei reati di cui alla presente parte speciale, l OdV, tra l altro, deve: - verificare l'osservanza, l'attuazione e l'adeguatezza del Modello rispetto all esigenza di prevenire la commissione dei reati art 25 octies, previsti dal D.Lgs. n. 231/2001; - vigilare sull effettiva applicazione del Modello e rilevare gli scostamenti comportamentali che dovessero eventualmente emergere dall'analisi dei flussi informativi e dalle segnalazioni ricevute; - verificare periodicamente, con il supporto delle altre funzioni competenti, il sistema di deleghe e procure in vigore, proponendo modifiche nel caso in cui il potere di gestione non corrisponda ai poteri di rappresentanza conferiti al responsabile interno o ai suoi sub responsabili, nonché le procedure aziendali vigenti; - comunicare eventuali violazioni del Modello agli organi competenti in base al Sistema Disciplinare, per l'adozione di eventuali provvedimenti sanzionatori; - curare il costante aggiornamento del Modello, proponendo agli organi aziendali di volta in volta competenti l adozione delle misure ritenute necessarie o opportune al fine di preservarne l adeguatezza e/o l effettività. L OdV deve comunicare i risultati della propria attività di vigilanza e controllo in materia di reati art 25 octies, al BOARD, secondo i termini indicati nel documento Regolamento dell OdV. 5 di 5
ALLEGATO D Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime, in violazione delle norme antinfortunistiche (art 25 septies)
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 ALLEGATO D Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime, in violazione delle norme antinfortunistiche (art
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO
MODELLO ORGANIZZATIVO Ex. Art. 6 del D.Lgs. 231/2001 Parte Speciale F Ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio Revisione 0 Approvata dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 24 Settembre 2015
DettagliSE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA
SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO PARTE SPECIALE C Reati in materia di ricettazione, E M I S S I O N E E M O D I F I C H E rev. data Descrizione Approvato
DettagliProtocollo di comportamento n. 06. Prevenzione dei reati di cui all art octies del D.Lgs. 231/01
Protocollo di comportamento n. Prevenzione dei reati di cui all art. 25 - octies del D.Lgs. 231/01 RICETTAZIONE, RICICLAGGIO, AUTORICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI RIFERIMENTI NORMATIVI
DettagliREV. 2016/00 Pag. 1 di 5
REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 3 GESTIONE DEGLI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE DA APPLICARE
DettagliREV. 2015/00 Pag. 1 di 5
REV. 2015/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 3 GESTIONE DEGLI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE DA APPLICARE
DettagliPUBLIES - Energia Sicura S.r.l.
PUBLIES - Energia Sicura S.r.l. MODELLO 231 Modello di organizzazione e controllo ex D. Lgs. 231/2001 PARTE SPECIALE Reati di ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza
DettagliLa responsabilità dei componenti dell O.d.V. (art. 6, D.Lgs. 231/2001)
La responsabilità dei componenti dell O.d.V. (art. 6, D.Lgs. 231/2001) IN RELAZIONE AGLI OBBLIGHI DI CONTROLLO E INFORMAZIONE ANTIRICICLAGGIO ARTT. 52 E 55 D.LGS. 231/2007 1 Le fattispecie penali in questione
DettagliIl decreto legislativo 231 del 2001
Il decreto legislativo 231 del 2001 1 Indice Introduzione Profili giuridici Qualche accenno al metodo Conclusioni 3 Introduzione eventi modificativi Introduzione INTRODUZIONE 3 Introduzione 6 7 8 9 10
DettagliPARTE SPECIALE Decima Sezione Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita
PARTE SPECIALE Decima Sezione Reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita INDICE PARTE SPECIALE - Decima Sezione 1. I reati di ricettazione, riciclaggio
DettagliGLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Data: 02/02/2017 Parte Speciale 12 GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01 STORICO DELLE MODIFICHE Rev. Natura della modifica 0 Prima stesura
DettagliParte Speciale G: I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Codice documento:
Parte Speciale G: I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Codice documento: MOG 231 - PSG REV. BREVE DESCRIZIONE E COMMENTO DATA
DettagliGLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Data: 26.01.2016 Parte Speciale 12 GLI ALTRI REATI PRESUPPOSTO PREVISTI DAL D.LGS. 231/01 STORICO DELLE MODIFICHE Natura della modifica Prima stesura APPROVAZIONE
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO
Idrotermica Coop Soc. Coop. V. B. Vanzetti,1 47122 Forlì MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 sulla Responsabilità Amministrativa delle
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ex D. Lgs. n. 231/2001
FONDAZIONE EDMUND MACH FEM MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ex D. Lgs. n. 231/2001 Parte Speciale 4 Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni
DettagliPARTE SPECIALE RICETTAZIONE E RICICLAGGIO. Art. 25 octies D.Lgs. 231/2001
PARTE SPECIALE RICETTAZIONE E RICICLAGGIO Art. 25 octies D.Lgs. 231/2001 1. PREMESSA Con il D.Lgs. 231/2007 il legislatore ha dato attuazione alla direttiva 2005/60/CE del Parlamento e del Consiglio europeo,
DettagliParte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita
Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AGGIORNATA DA EMAK s.p.a.
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI NEW PIXEL 24 S.R.L.
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI NEW PIXEL 24 S.R.L. 1 In data 29.8.2016 la società New Pixel 24 S.r.l. ha adottato un Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.lgs.
DettagliREATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA NONCHÉ AUTORICICLAGGIO
PARTE SPECIALE F REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA NONCHÉ AUTORICICLAGGIO Entrata in vigore: Delibera CdA n D_64_17 del 13.10.2017 INDICE F.1
DettagliRISK ASSESSMENT E FLUSSI INFORMATIVI
RISK ASSESSMENT E FLUSSI INFORMATIVI PROF. GIUSEPPE D ONZA Direttore del Master Auditing e Controllo Interno Università di Pisa Le caratteristiche del modello L art. 6 del Decreto prevede che i modelli
DettagliSezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita
Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ELENCO DELLE
DettagliModello di organizzazione, gestione e controllo ex. d.lgs. 231/2001
TECHNOGYM S.p.A. Sede in Cesena, via Calcinaro n. 2861 Capitale Sociale Euro 10.000.000,00 int. vers. Iscritta al n. 315187 R.E.A. di Forlì Cesena Codice Fiscale / P. I.V.A. e iscrizione al Registro delle
DettagliCORSO DI CORPORATE GOVERNANCE A.A
CORSO DI CORPORATE GOVERNANCE A.A.2012-2013 D.Lgs. 231 / 2001 La responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato Prof. Alberto Nobolo 1 FINALITA DEL D.LGS.231/2011 PREVENZIONE.
DettagliResponsabilità amministrativa dell Ente Decreto Legislativo 231/2001
Responsabilità amministrativa dell Ente Decreto Legislativo 231/2001 Contenuti legislativi Modello di organizzazione, gestione e controllo Organismo di Vigilanza Connessioni con il Testo Unico Sicurezza
DettagliRevisione n.00 Approvata dal C.d.A in data
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE B REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZAILLECITA;
DettagliRiepilogo Sintetico 0
Riepilogo Sintetico 0 Premessa Il presente documento ha lo scopo di fornire informazioni ai «business partners» della Società in merito ai principi generali del D.Lgs.231/01, al comportamento da adottarsi
DettagliAGGIORNAMENTI LEGISLATIVI SUCCESSIVI ALLA APPROVAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
AGGIORNAMENTI LEGISLATIVI SUCCESSIVI ALLA APPROVAZIONE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 2 CONTENUTI 1. Dlgs 39/2014 del 4 marzo 2014 2. Legge 186/2014 del 15 dicembre 2014 3 1. Dlgs 39/2014 del 4
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. N.
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. N. 231/2001 PARTE SPECIALE IV REATI DI CORRUZIONE TRA PRIVATI TELELOMBARDIA SRL DOCUMENTO APPROVATO DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NELLA RIUNIONE
DettagliG.A.M. S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO P A R T E S P E C I A L E K
G.A.M. S.P.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi dell art. 6, 3 comma,del Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 «Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche,
DettagliREV. 2016/00 Pag. 1 di 7
REV. 2016/00 Pag. 1 di 7 PROCEDURA 12 GESTIONE DELL ESECUZIONE DEGLI APPALTI E DEI CONTRATTI A INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE
DettagliI DELITTI INFORMATICI ed I DELITTI IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Data: 26.01.2016 Parte Speciale 6 I DELITTI INFORMATICI ed I DELITTI IN VIOLAZIONE DEL DIRITTO D AUTORE STORICO DELLE MODIFICHE Natura della modifica Prima
DettagliUNOGAS TECH S.p.A. PARTE SPECIALE. Approvazione dell Amministratore Unico
UNOGAS TECH S.p.A. Sede legale: Milano, Via Caldera, 21 Capitale Sociale Euro 1.000.000 int. vers. Iscritta al Registro delle Imprese di Milano - R.E.A. MI- 1910655 C.F. e P. IVA n. 01683590994 PARTE SPECIALE
DettagliProtocollo 05 ACQUISTI DI OPERE D ARTE
FONDAZIONE CARIT Protocollo 05 ACQUISTI DI OPERE D ARTE INDICE 1. Introduzione p. 2 2. Finalità e ambito di applicazione p. 2 3. Principi generali di comportamento p. 2 4. Ruoli e responsabilità p. 3 5.
DettagliALLEGATO I Reati ambientali (art 25 undicies)
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 ALLEGATO I Reati ambientali (art 25 undicies) (rev.0 del 02/07/2012) LRQA ITALY srl Via Luigi Cadorna, 69 Vimodrone - 20090 (MI)
DettagliModello di organizzazione, gestione e controllo Parte speciale
Modello di organizzazione, gestione e controllo Parte speciale Delineazione delle attività preventive con riferimento ai reati - presupposto previsti applicabili dalla parte generale del Modello Approvazione
DettagliLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI EX D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231
LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI ENTI EX D.LGS. 8 GIUGNO 2001, N. 231 Dott. Luca Marega Bergamo, 30 settembre 2013 OPEN DOT COM SPA OPEN Dot Com Spa e CAF nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti
DettagliIl Modello Organizzativo 231 Johnson&Johnson Medical Spa
Il Modello Organizzativo 231 Johnson&Johnson Medical Spa Sintesi Oltre un secolo di innovazioni nel settore sanitario 1 Premessa Il presente documento ha lo scopo di fornire informazioni ai «business partners»
DettagliModello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale
Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme antinfortunistiche
DettagliREV. 2016/00 Pag. 1 di 7
REV. 2016/00 Pag. 1 di 7 PROCEDURA 13 GESTIONE DEI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE DA APPLICARE
DettagliResponsabilità derivante dal D.Lgs 231/2001
Responsabilità derivante dal D.Lgs 231/2001 Avv.Graziana Iannoni - Studio Legale Iannoni Decreto Legislativo 8 Giugno 2001, n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche,
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE AI SENSI DEL D.LGS 231/ PARTE GENERALE
FONDAZIONE dott. PIETRO FOJANINI di Studi Superiori Via Valeriana, 32 23100 SONDRIO Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 PARTE GENERALE Rev. Descrizione Approvazione
DettagliProtocollo N.11 Gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione
Protocollo N.11 Gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione Approvato dal Consiglio di Indirizzo il 26 gennaio 2016 Emesso con determinazione del Sovrintendente n. 57 del 10 febbraio 2016 Pagina
DettagliPROFILI GENERALI DEL D. LGS. 231/2001
IL GOVERNO DELL IMPRESA TRA DECISIONI E CONTROLLI SALONE DELLA FONDAZIONE NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI - - - - I MODELLI DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO E LA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DEGLI
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. N. 231/2001
TREVI - FINANZIARIA INDUSTRIALE S.P.A. Sede in Cesena (FC) Via Larga n. 201 Capitale Sociale Euro 35.097.150,00 (int. vers.) Iscritta al Registro delle Imprese C.C.I.A.A. Forlì - Cesena n. 01547370401
DettagliTREVI - S.p.A. Sede in Cesena (FC) Via Dismano n Capitale Sociale Euro int. vers.
TREVI - S.p.A. Sede in Cesena (FC) Via Dismano n. 5819 Capitale Sociale Euro 32.300.000 int. vers. Iscritta al Registro delle Imprese C.C.I.A.A. Forlì - Cesena n. 00002890408 R.E.A. n. 151.636 C.C.I.A.A.
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO
INDICE 1. DESTINATARI DELLA PARTE SPECIALE 6... 3 2. I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI E UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA... 3 2.1 RICETTAZIONE (art. 648 c.p.)... 3 2.2 RICICLAGGIO
DettagliE X P O T R A I N I N G
Mappatura dei reati nella formazione finanziata E X P O T R A I N I N G 2 0 1 2 Fiera Milano, 26 Ottobre 2012 Sommario Quadro normativo di riferimento Reati previsti dal decreto Modelli organizzativi Il
DettagliIl nuovo delitto di Autoriciclaggio e l impatto sul Modello Organizzativo. Milano, 16 aprile 2015
Il nuovo delitto di Autoriciclaggio e l impatto sul Modello Organizzativo Milano, 16 aprile 2015 Art. 3 - Legge 15 dicembre 2014, n. 186 «Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti
Dettagli1. GENESI, EVOLUZIONE E PROSPETTIVE FUTURE DEL D.LGS. 231/ FATTISPECIE DI REATO INDIVIDUATE NEL D.LGS. 231/2001
1. GENESI, EVOLUZIONE E PROSPETTIVE FUTURE DEL D.LGS. 231/2001 1.1 Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231... 15 1.2. I reati... 15 1.3 Evoluzione normativa... 16 2. FATTISPECIE DI REATO INDIVIDUATE
DettagliProtocollo 04 AFFIDAMENTO DI LAVORI, FORNITURE E SERVIZI
FONDAZIONE CARIT Protocollo 04 AFFIDAMENTO DI LAVORI, FORNITURE E SERVIZI INDICE 1. Introduzione p. 2 2. Finalità e ambito di applicazione p. 2 3. Principi generali di comportamento p. 2 4. Ruoli e responsabilità
DettagliI REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Rev. N 1 Data: [02.08.2016] Parte Speciale 9 I REATI CONTRO L INDUSTRIA ED IL COMMERCIO STORICO DELLE MODIFICHE Natura della modifica Prima stesura APPROVAZIONE
DettagliPARTE SPECIALE F REATI DI RICICLAGGIO
PARTE SPECIALE F REATI DI RICICLAGGIO INDICE PARTE SPECIALE F Pag. F.1 LE TIPOLOGIE DEI REATI DI RICICLAGGIO (art. 25-octies del Decreto) 3 F.2 AREE A RISCHIO 7 F.3 DESTINATARI DELLA PARTE SPECIALE - PRINCIPI
DettagliL APPLICAZIONE CONCRETA DEL D.LGS. 231/01: IL RUOLO DELLE LINEE GUIDA CONFINDUSTRIA E L ESPERIENZA DI CONFINDUSTRIA VERONA
L APPLICAZIONE CONCRETA DEL D.LGS. 231/01: IL RUOLO DELLE LINEE GUIDA CONFINDUSTRIA E L ESPERIENZA DI CONFINDUSTRIA VERONA Verona, 22 aprile 2010 PERCORSO DI VALUTAZIONE DEI CONTENUTI DEL D. LGS. 231/01
DettagliModello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI
FONDAZIONE FOJANINI di Studi Superiori Via Valeriana, 32 23100 SONDRIO Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 PROTOCOLLO PT 05 GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI Rev.
DettagliLA PROGETTAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO E DI GESTIONE
LA PROGETTAZIONE DEL MODELLO Premesse L articolo 9 della legge 123 del 2007 (in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
DettagliModello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001. Parte Speciale
Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA
Dettagli4.2. PROCEDURE DA APPLICARE a) selezione delle risorse umane e colloquio b) assunzione e gestione delle risorse umane
REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 14 SELEZIONE, ASSUNZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE
DettagliSistema Disciplinare
1 INDICE Premessa... 3 I principali riferimenti normativi nel Sistema Disciplinare... 3 Misure nei confronti dei lavoratori dipendenti... 4 Misure nei confronti dei dirigenti... 5 Misure nei confronti
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI SANZIONI DISCIPLINARI DERIVANTI DALLA VIOLAZIONE DEL MODELLO EX D.LGS N 231/01
REGOLAMENTO IN MATERIA DI SANZIONI DISCIPLINARI DERIVANTI DALLA VIOLAZIONE DEL MODELLO EX D.LGS N 231/01 -Aprile 2009- 1. Principi generali AMG ENERIA s.p.a. intende assicurare l efficace attuazione del
Dettagli30.03.2016. REV. 2016/00 Pag. 1 di 5
REV. 2016/00 Pag. 1 di 5 PROCEDURA 5 GESTIONE DEI RAPPORTI DI INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA 4.2. PROCEDURE
DettagliIL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO di
IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO di (DECRETO LEGISLATIVO N. 231/2001) Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 ha introdotto la Responsabilità Amministrativa degli Enti che è nominalmente
DettagliREATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE AUTORICICLAGGIO
ALLEGATO 5 REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO E IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA ILLECITA, NONCHE AUTORICICLAGGIO 1) Ricettazione Art. 648 c.p. Ricettazione Fuori dei casi di concorso nel
DettagliLa responsabilità penale/amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni
La responsabilità penale/amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni 20145 Milano Via Mascheroni, 31 00195 Roma Via Giuseppe Avezzana, 6 25121 Brescia Piazza Vittoria, 7
DettagliPARTE SPECIALE DELITTI CONTRO L INDUSTRIUA E IL COMMERCIO. art. 25 bis 1 D.Lgs. 231/2001. COLOPLAST S.p.A.
PARTE SPECIALE DELITTI CONTRO L INDUSTRIUA E IL COMMERCIO art. 25 bis 1 D.Lgs. 231/2001 Si riporta di seguito una sintetica descrizione dei reati richiamati nell art. 25 bis 1, come introdotto nel Decreto
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO E COMPLIANCE PROGRAM ANTI-CORRUZIONE DI ITALTEL
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO E COMPLIANCE PROGRAM ANTI-CORRUZIONE DI ITALTEL RIASSUNTO INDICE 1. LA RESPONSABILITA AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETA IN ITALIA... 3 2. MODELLO 231 DI ITALTEL...
DettagliModello di Organizzazione, Gestione e Controllo e Compliance Program Riassunto
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e Compliance Program Riassunto Autore: Compliance Office Italtel S.p.A. Indice 1 La responsabilità amministrativa delle societa in italia... 3 2 Il modello
DettagliSARDEGNA RESORTS SRL Il modello di organizzazione e gestione ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, N. 231
SARDEGNA RESORTS SRL Il modello di organizzazione e gestione ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, N. 231 Porto Cervo, 22 febbraio 2012 Presentazione ai dipendenti Il decreto legislativo 231/2001: la responsabilità
DettagliPROTOCOLLO REATI INFORMATICI MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del D.Lgs. n. 231 del 2001 GOODYEAR DUNLOP TIRES ITALIA S.P.A. 4 febbraio 2013 2 Documento Protocollo Reati Informatici - File - Reati Informatici.doc
DettagliMappa dei rischi elaborata sulla base dell analisi del contesto e della valutazione dell ambiente di controllo
E D. LGS N. 231/2001 e s. m. Pagina 1 di 5 Mappa dei rischi elaborata sulla base dell analisi del contesto e della valutazione dell ambiente di controllo ELENCO REVISIONI DATA REV. PAR. OGGETTO DELLA MODIFICA
DettagliINTRODUZIONE GENERALE: IL PERCHE' DI UNA NORMA ANTIRICICLAGGIO E LA FILOSOFIA DELLA STESSA
INTRODUZIONE GENERALE: IL PERCHE' DI UNA NORMA ANTIRICICLAGGIO E LA FILOSOFIA DELLA STESSA La condotta di riciclaggio viene posta in essere quando un soggetto, diverso da colui il quale ha commesso un
DettagliMAGGIO 82 cooperativa sociale
Organizzazione MAGGIO 82 cooperativa sociale Largo Clinio Misserville, 4/7-00144 Roma (RM) Tel. 06.97746401 Fax: 06.97746399 Web : www.maggio82.it E-Mail : maggio82@maggio82.it Sede legale: Via Laurentina,
DettagliLa nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota.
La nuova fattispecie di Autoriciclaggio (art. 648-ter.1. c.p.). Ovvero: la sistematica del bastone e della carota. L'introduzione di una nuova fattispecie di reato accanto al Riciclaggio (art. 648 bis
DettagliLa presente Parte Speciale, dedicata alla prevenzione dei reati in materia tributaria e alla disciplina dei
Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/01. PARTE SPECIALE F : I REATI TRIBUTARI. La presente Parte Speciale, dedicata alla prevenzione dei reati in materia tributaria e alla disciplina
DettagliParte Speciale L : I reati di criminalità organizzata
Parte Speciale L : I reati di criminalità organizzata MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ADOTTATO DA EMAK s.p.a. IL 26 febbraio 2010 PARTE SPECIALE L 1. I reati ex L. 94/2009 (Sicurezza Pubblica)
DettagliALLEGATO A REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (ART 24 e 25)
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 ALLEGATO A REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (ART 24 e 25) (rev.0 del 20.09.2010; rev 1 del 31.03.2016 modifiche organizzative
DettagliChimec S.p.A. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001
INDICE Chimec S.p.A. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001 PARTE SPECIALE C I REATI DI RICETTAZIONE, RICICLAGGIO, IMPIEGO DI DENARO, BENI O UTILITÀ DI PROVENIENZA
DettagliSTRETTO di MESSINA S.p.A. in liquidazione
STRETTO di MESSINA S.p.A. in liquidazione Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (e successive modificazioni e integrazioni) PARTE SPECIALE F Reati
DettagliD.Lgs. 231/2001 La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche
D.Lgs. 231/2001 La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche 1 D.Lgs. 231/2001 Il D.Lgs. 231/2001 introduce per la prima volta nel nostro ordinamento la nozione di responsabilità amministrativa
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO Sommario delle attività della Grandi Lavori Fincosit S.p.A. per la prevenzione di comportamenti illeciti o contrari alle previsioni del Codice etico Parte
DettagliPARTE SPECIALE B PARTE SPECIALE REATI DI CORRUZIONE TRA PRIVATI
PARTE SPECIALE B PARTE SPECIALE I REATI DI CORRUZIONE TRA PRIVATI 2 INDICE Testo integrale delle norme incriminatrici ex D. Lgs. n. 231/2001 - Reati di corruzione tra privati pag. 3 Corruzione tra privati
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 SISTEMA DISCIPLINARE
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS 231/2001 SISTEMA DISCIPLINARE ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA DELLE MODIFICHE APPROVAZIONE 01 06/02/2017 Adozione Amministratore
DettagliPerché un ente appartenente al Terzo Settore dovrebbe adottare un Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001?
Perché un ente appartenente al Terzo Settore dovrebbe adottare un Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001? 1 Vantaggi Un ente appartenente al Terzo Settore si deve dotare
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 Approvato con delibera del CDA di Quadrifoglio in data 21 maggio 2009. La Parte speciale del MOG con
DettagliRegolamento per la gestione dei conflitti di interesse
Regolamento per la gestione dei conflitti di interesse Gennaio 2014 delibera CdA n. 2/2014 approvata il 23/01/2014 note ordine di servizio n. 3/2014 emanato dal Direttore Generale il 13 febbraio 2014.
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 PARTE SPECIALE Indice Rev. 00 del 13.03.2012 Pagina 1 di 7 1 INTRODUZIONE ALLA PARTE SPECIALE DEL MODELLO...
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO
Idrotermica Coop Soc. Coop. V. B. Vanzetti,1 47122 Forlì MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 sulla Responsabilità Amministrativa delle
DettagliIl D.Lgs Modelli di organizzazione STOP ALLE SANZIONI PER LE IMPRESE
Il D.Lgs. 231 - Modelli di organizzazione STOP ALLE SANZIONI PER LE IMPRESE Il D.Lgs. 231 ha introdotto la c.d. responsabilità amministrativa delle Società, ma di fatto siamo di fronte a una vera e propria
DettagliParte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita
Parte Speciale G : I reati transnazionali e di ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ADOTTATO DA COMAG s.r.l.
Dettagli! "##"$!!"%&""'" SASOL ITALY S.p.A.
! "##"$!!"%&""'"! (! '!$!... 7 % "%!"!"%""!%... 9!&"'!%... 14 %... 16 ) * -. 2... 17 5.1 La costruzione e l aggiornamento del Modello...17 5.2 La funzione del Modello...23 5.3 Principi ed elementi ispiratori
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ex D.Lgs. 231/2001
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO ex D.Lgs. 231/2001 Sede legale: Via Don Fulvio Scialba, 21 Ospedalicchio (PG) PROTOCOLLO 02 - Selezione, assunzione, gestione del personale, Rimborsi spese
DettagliProtocollo comportamentale per la gestione dei flussi finanziari
Allegato al ai sensi del decreto legislativo 8 Giugno 2001 n 231 Approvato dal CdA di SO.RI SPA in data 24/09/2014 Versione 1 del 24/09/2014 V e r s i o n e 1 P a g. 1 11 Sommario 1. Scopo... 3 2. Funzioni
DettagliLa normativa antiriciclaggio per gli avvocati di Maurizio Arena
La normativa antiriciclaggio per gli avvocati di Maurizio Arena Parte Seconda - La segnalazione delle operazioni sospette L avvocato ha l obbligo di segnalare all UIC le operazioni che per caratteristiche,
DettagliDeterminazione dirigenziale n. 1 del adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c.
Determinazione dirigenziale n. 1 del 07.01.2015 adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c. OGGETTO: RINNOVO INCARICO SUPPORTO CONSULENZIALE QUALIFICATO PRESIDENTE
DettagliTax Compliance Riciclaggio e Autoriciclaggio
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO D.Lgs. 231/2001 e Intermediari Finanziari Tax Compliance Riciclaggio e Autoriciclaggio Eugenio Briguglio 14 aprile 2016 Milano L ART. 648-TER.1 C.P. («Autoriciclaggio»)
DettagliMODELLO DI ORGANIZZAZIONE GESTIONE E CONTROLLO
ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA DELLE MODIFICHE APPROVAZIONE 01 28/01/2016 Adozione Consiglio di Amministrazione 2 Sommario 1. PREMESSA... 4 2. LAVORATORI DIPENDENTI (QUADRI, IMPIEGATI E OPERAI)...
DettagliCODICE ETICO AZIENDALE DELLA. Casma Involucri Edilizi S.r.l. Unipersonale
CODICE ETICO AZIENDALE DELLA Casma Involucri Edilizi S.r.l. Unipersonale INDICE PREMESSA PRINCIPI E NORME INDICAZIONE DELLE MODALITA DI ATTUAZIONE E CONTROLLO: - Ambito di applicazione del Codice Etico
DettagliI REATI DI MARKET ABUSE
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo Rev. N 1 Data: 02.08.2016 Parte Speciale 10 I REATI DI MARKET ABUSE STORICO DELLE MODIFICHE Natura della modifica Prima stesura APPROVAZIONE Data Approvato
DettagliSISTEMA SANZIONATORIO CONSORZIO DEI COMUNI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO SOCIETÀ COOPERATIVA FEBBRAIO 2016
SISTEMA SANZIONATORIO DI CONSORZIO DEI COMUNI DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO SOCIETÀ COOPERATIVA FEBBRAIO 2016 1. SANZIONI E MISURE DISCIPLINARI L art.6.2 del Decreto annovera, tra gli elementi di
Dettagli! " #! # $ # % &! # ' $ ( #! ) $ # # $ %! # ( %! " Corso sulla responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/01
! " #! # $ # % &! # ' $ ( #! ) $ # # $ %! # ( %! " 1 ! " #! # $ # 2 Perché è importante conoscere le sanzioni? Il decreto è entrato in vigore sin dal 2001. Solo recentemente è stato oggetto di attenzione
DettagliLe previsioni del Decreto Legislativo 231/2001
In ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo 231/2001, la società Amica Chips, da sempre attenta alle tematiche della finanza etica, ha deciso di dotarsi di un Modello di Organizzazione Gestione
Dettagli