Inversione contabile e archivio VIES: adempimenti e profili sanzionatori

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1 Fabio Cigna (Commercialista - Consigliere ODCEC Cuneo) Inversione contabile e archivio VIES: adempimenti e profili sanzionatori 1

2 Il D.Lgs. 24/09/2015, n. 158: ha revisionato il sistema sanzionatorio con l intento di rendere più coerenti le sanzioni rispetto alla gravità dell illecito commesso dal contribuente; ha esteso le sanzioni amministrative ridotte - previste dall art. 6, D.Lgs. 471/ anche ai casi di violazione inerente la documentazione e la registrazione delle operazioni soggette all inversione contabile. Tali disposizioni sono state espressamente estese anche alle operazioni intracomunitarie. 2

3 Le nuove disposizioni sono entrate in vigore dal 01/01/2016 e trovano applicazione, per il principio del favor rei, anche per le violazioni commesse fino al 31/12/2015 per le quali non siano stati emessi atti che si sono resi definitivi anteriormente al 01/01/ Circolare AdE n. 4 del 04/03/2016. Rimane ferma la possibilità per il contribuente, laddove possibile, di regolarizzare l operazione in modo da non incorrere in alcuna sanzione. 3

4 Per le prestazioni di servizi in ambito comunitario: se il committente non riceve la fattura dal prestatore entro il secondo mese successivo all effettuazione dell operazione, deve emetterla entro il giorno 15 del terzo mese successivo a quello di all effettuazione dell operazione; se il committente riceve una fattura con un corrispettivo minore a quello effettivo, deve emettere una fattura integrativa entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell operazione. 4

5 L autofattura deve essere annotata entro il termine di emissione e con riferimento al secondo mese successivo all effettuazione dell operazione. Questi termini più stringenti, rispetto a quelli previsti dall art. 6, co. 9-bis, D.Lgs. 471/1997, devono essere applicati anche alle operazioni territorialmente rilevanti in Italia, quando il prestatore sia un soggetto passivo stabilito in un altro Paese della Comunità Europea. 5

6 Nel caso in cui il prestatore sia un operatore extracomunitario, che effettui prestazioni di servizi rilevanti in Italia, diversi da quelli generici (7-quater e 7-quinquies, D.P.R. 633/1972) il committente italiano deve emettere autofattura entro il termine in cui considera completata l operazione; l autofattura deve essere annotata entro 15 giorni dalla data di emissione 6

7 Nel caso di prestazioni di servizi generici, il committente italiano dovrà emettere fattura entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell operazione (art. 21, co. 4, lett. d), D.P.R. 633/1972); l autofattura deve essere annotata entro il termine di emissione e con riferimento al mese precedente. 7

8 Art. 6, co. 9-bis, D.Lgs. 471/ Sanzioni Omissione totale o parziale degli adempimenti reverse charge Se l operazione non risulta dalla contabilità del committente si applica la sanzione proporzionale dal 5% al 10% dell imponibile con un minimo di euro 1.000; se l operazione risulta dalla contabilità del committente si applica la sanzione in misura fissa da un minimo di euro 500 ad un massimo di euro

9 Art. 6, co. 9-bis, D.Lgs. 471/ Sanzioni Omissione totale o parziale degli adempimenti reverse charge La sanzione è a carico del solo committente; l omissione totale o parziale degli adempimenti connessi all applicazione del meccanismo dell inversione contabile possono comportare ulteriori sanzioni per: infedele dichiarazione (dal 90% al 180% dell IVA dovuta); indebita detrazione IVA (90% dell IVA detratta). 9

10 Art. 6, co. 9-bis1, D.Lgs. 471/ Sanzioni Emissione da parte del prestatore di fattura con regime ordinario in luogo di applicazione del reverse charge Se viene ravvisato un tentativo di evasione o frode di cui si dimostri che il committente ne era a conoscenza, si applica la sanzione variabile dal 90% al 180% dell imposta con un minimo di euro 500; in tutti gli altri casi si applica la sanzione in misura fissa da un minimo di euro 250 ad un massimo di euro ; la sanzione e in capo al committente, mentre il prestatore ne è solidalmente tenuto al pagamento. 10

11 Art. 6, co. 9-bis2, D.Lgs. 471/ Sanzioni Emissione da parte del prestatore di fattura con applicazione delreverse charge in luogo del regime ordinario Se viene ravvisato un tentativo di evasione o frode di cui si dimostri che il prestatore ne era a conoscenza, si applica la sanzione variabile dal 90% al 180% dell imposta con un minimo di euro 500; in tutti gli altri casi si applica la sanzione in misura fissa da un minimo di euro 250 ad un massimo di euro ; la sanzione è in capo al prestatore, mentre il committente ne è solidalmente tenuto al pagamento. 11

12 Art. 6, co. 9-bis3, D.Lgs. 471/ Sanzioni Applicazione del reverse charge da parte del committente su operazioni esenti, non imponibili o non soggette In caso si accerti che si tratta di operazioni inesistenti si applica la sanzione in misura variabile da un minimo del 5% ad un massimo del 10% dell imponibile, con un minimo di euro 1.000; in tutti gli altri casi si procede al ricalcolo dell IVA senza applicazione di sanzioni; la sanzione è in capo al committente. 12

13 ARCHIVIO VIES 13

14 Gli operatori italiani che intendono effettuare operazioni intracomunitarie, assoggettabili ad IVA devono essere inclusi nell archivio VIES; l opzione è effettuata direttamente in sede di dichiarazione di inizio attività o successivamente, per via telematica; la revoca dell opzione può essere effettuata in qualunque momento per via telematica. 14

15 Sono obbligati all iscrizione al VIES; i soggetti passivi IVA esercenti attività d impresa, arte o professione nel territorio dello Stato; i medesimi soggetti che abbiano istituito una Stabile Organizzazione nello Stato; possono presentare la richiesta di iscrizione al VIES; i soggetti non residenti che presentano la dichiarazione per l identificazione diretta ai fini IVA o che si identificano tramite un rappresentante fiscale. 15

16 Sono obbligati all iscrizione al VIES anche: i contribuenti minimi che intendono effettuare acquisti intracomunitari di beni o servizi; gli enti non commerciali, identificati ai fini IVA, che hanno optato per l applicazione dell imposta; gli agricoltori esonerati nel caso di opzione per la tassazione in Italia. 16

17 L iscrizione al VIES si ottiene: Compilando il campo «operazioni intracomunitarie» nel quadro I del modello AA7 o AA9; Per gli ENC occorre selezionare la casella C del quadro A del modello AA7. 17

18 L iscrizione all archivio VIES ha effetto immediato. La verifica della propria iscrizione o di quella di altri soggetti passivi IVA può essere fatta on-line inserendo il numero di partita IVA preceduto dalla sigla di appartenenza ad uno Stato membro, nell apposito motore di ricerca messo a disposizione dall Agenzia delle Entrate. 18

19 L Agenzia delle Entrate ha la facoltà di effettuare controlli formali sulla regolare presentazione degli elenchi riepilogativi delle operazioni comunitarie effettuate dai soggetti iscritti al VIES. A partire dal 2016, in caso di mancata presentazione degli elenchi riepilogativi, per quattro trimestri consecutivi, l Amministrazione finanziaria procede alla cancellazione automatica del contribuente dall archivio VIES. 19

20 L esclusione dall archivio VIES è preceduta, da una comunicazione dell Agenzia delle Entrate; la cancellazione ha effetto dal sessantesimo giorno successivo alla data di comunicazione; il contribuente, che intende rimanere nel VIES, può fornire adeguata documentazione che attesti l attività intracomunitaria; in caso di omissione degli elenchi INTRA si applicheranno le sanzioni di cui all art. 11, co. 4, D.Lgs. 471/

21 Provvedimento AdE prot del 12 giugno 2017 «Nei confronti dei titolari di partita IVA vengono effettuati riscontri e controlli, formali e sostanziali, sull esattezza e completezza dei dati forniti da tali soggetti per la loro identificazione ai fini IVA». Le verifiche sono mirate: Ad individuare i soggetti privi dei requisiti soggetti e/o oggettivi (artt. 1-5, D.P.R. 633/1972); prevenire ed ostacolare frodi in materia di Imposta sul Valore Aggiunto. 21

22 Gli elementi di rischio possono riguardare: Il titolare o il rappresentante legale della ditta individuale, gli amministratori o i soci della società; la tipologia e le modalità di svolgimento dell attività da parte del soggetto passivo IVA; la posizione fiscale del soggetto passivo IVA con particolare riguardo alla regolarità dei versamenti e degli obblighi dichiarativi; eventuali collegamenti con soggetti direttamente o indirettamente coinvolti con fenomeni di frode o evasione. 22

23 L analisi del rischio è attuata attraverso procedure automatizzate sulla base di specifici criteri selettivi che permette di individuare i soggetti da controllare. I soggetti così selezionati sono sottoposti a controlli periodici, formali e sostanziali, volti a riscontrare l esistenza e la corrispondenza: del legale rappresentante dichiarato con quello effettivo e della relativa sede di svolgimento dell attività; dell attività dichiarata con quella effettivamente svolta. 23

24 Le verifiche sono effettuate entro sei mesi dall attribuzione della partita IVA o dall iscrizione al VIES, se successiva. I controlli possono essere ripetuti in seguito a mutamenti sostanziali. 24

25 Se a seguito dei controlli emerga la mancanza dei requisiti l Ufficio può notificare al contribuente un provvedimento di cessazione della Partita IVA; la cessazione della Partita IVA comporta automaticamente l esclusione anche dall archivio VIES; la cessazione della partita IVA ha effetto dalla data di registrazione in Anagrafe Tributaria della notifica del provvedimento. 25

26 Il soggetto, ancorché in possesso dei requisiti che abbia effettuato operazioni intracomunitarie commettendo, a giudizio dell Ufficio, gravi frodi IVA, potrà vedersi notificare un provvedimento di esclusione dal VIES. Tale provvedimento avrà effetto dalla data di registrazione in Anagrafe Tributaria della relativa notifica. 26

27 Tale provvedimento è impugnabile di fronte alle Commissioni tributarie territorialmente competenti, entro 60 giorni dalla data di notifica al contribuente. Il contribuente che intenda promuovere un riesame del provvedimento può presentare istanza di annullamento in autotutela all Ufficio che ha emanato il provvedimento. 27

28 La Circolare n. 39/E del 01 agosto 2011 sostiene che la mancata iscrizione al VIES determina l impossibilità di effettuazione di operazioni intracomunitarie secondo il regime fiscale loro proprio. Pertanto, a seguito di registrazione in Anagrafe Tributaria della notifica del provvedimento di esclusione dal VIES, per l Amministrazione finanziaria, le operazioni intracomunitarie effettuate successivamente sono da considerarsi nel regime ordinario e non in quello relativo agli scambi intracomunitari. 28

29 Il soggetto escluso, per essere riammesso al VIES, deve presentare all Ufficio, direttamente o tramite PEC, una specifica istanza di inclusione. L Ufficio, valutate le motivazioni addotte dal contribuente e verificata la rimozione delle eventuali irregolarità, può procedere alla nuova inclusione del contribuente nel VIES. Il soggetto escluso è invece sempre riammesso d ufficio a seguito di provvedimento dell Autorità giudiziaria o per effetto dell annullamento in autotutela del provvedimento da parte dell Ufficio. 29

30 Obbligo di trasmissione dei modelli intra - servizi Fino al 31/12/2017 permane l obbligo di presentazione del modello INTRA-2 quater per le prestazioni di servizi ricevute da soggetti passivi UE, in contrasto con quanto era stato disposto dal D.L. 193/2016. Dal periodo d imposta 2018, stante la riformulazione dell art. 50, co. 6, D.L. 331/1993, decade invece l obbligo di presentazione dei modelli INTRA-1 quater e INTRA-2 quater rispettivamente per le prestazioni di servizi rese e ricevute da controparti UE. 30

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