SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Una straordinaria opportunità per ragazzi e ragazze in Italia e all estero

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1 SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Una straordinaria opportunità per ragazzi e ragazze in Italia e all estero MADAGASCAR CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI AFRICA MERIDIONALE 2012 Volontari richiesti: 2 SCHEDA SINTETICA Sede di realizzazione del progetto: Ampasimanjeva INTRODUZIONE: Numero ore di servizio settimanali dei volontari: 35 Giorni di servizio a settimana dei volontari: 5 Mesi di permanenza all estero ed eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: I volontari in servizio civile permarranno all estero mediamente dieci (10) mesi. Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Ai volontari in servizio si richiede: elevato spirito di adattabilità; flessibilità oraria; eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana; attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali, e di tutela della salute; riferimento costante al Responsabile di Progetto in loco mantenimento di un rapporto costante con il Responsabile del Servizio Civile presso la sede italiana dell'ong comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto; partecipazione a situazioni di vita comunitaria; rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;

2 trasferimenti in città e distretti diversi da quelli di residenza nell ambito dello stesso Paese di assegnazione; partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all estero; scrivere almeno tre (3) articoli sull esperienza di servizio e/o sull analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito Antenne di Pace, portale della Rete Caschi Bianchi; partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l estero, ed al rientro in Italia prima della conclusione dell anno di servizio. Particolari condizioni di rischio per i volontari connesse alla realizzazione del progetto: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati all estero sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio: Rischi di ordine pubblico ritrovarsi in contesti territoriali, soprattutto urbani, con una forte presenza di microcriminalità; Rischi sanitari ritrovarsi in territori in cui sono presenti patologie endemiche quali tifo, malaria, aids e/o tubercolosi; Rischi politici: ritrovarsi in territori caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose; Accorgimenti adottati per garantire i livelli minimi di sicurezza e di tutela dei volontari a fronte: Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza, nell ambito di tutte le sedi di attuazione progettuale, si adottano i seguenti protocolli: comunicazione alle Rappresentanze Diplomatiche d Italia nel Paese d invio dei volontari/e, la loro residenza abituale e il tipo di progetto in cui saranno impegnati; l inserimento dei giovani in servizio civile nel Paese d invio è affidato agli operatori in loco e ai responsabili paese delle ONG coinvolte nel progetto ed avviene in modo graduale. l inserimento prevede l accompagnamento dei giovani volontari alla scoperta e alla conoscenza del contesto territoriale e ambientale, del partner locale, e del tipo di progetto nel quale saranno inseriti. Questa metodologia di inserimento ha anche lo scopo di prevenire eventuali rischi/shock dovuti all impatto culturale con conseguenti disagi dal punto di vista relazionale, di ordine pubblico, sanitario, interculturale, politico; In fase di formazione sia in Italia che all arrivo nel paese d invio ai giovani vengono fornite le informazioni necessarie per capire gli usi e i costumi locali, i modi di relazionarsi e comportarsi nei diversi contesti quotidiani in cui i giovani si ritroveranno a vivere dal contesto lavorativo a quello amicale/relazionale, religioso, politico e sociale; i pericoli legati alla microcriminalità; gli orari e le zone del paese dove i rischi sono più elevati. condivisione con i giovani volontari/e in SCV un vademecum in cui, paese per paese, vengono identificate le azioni da compiere, le persone da contattare in caso di necessità e/o pericoli. In particolar modo, si richiede ai volontari il rispetto delle seguenti indicazioni: ordine pubblico al fine di evitare fenomeni di microcriminalità diffusa sul territorio locale ogni spostamento locale del volontario/a è pianificato con gli operatori responsabili. Saranno evitati spostamenti durante ore serali e notturne; sanitario prima della partenza vengono eseguite le necessarie vaccinazioni prescritte e/o consigliate dall OMS. All arrivo nei paesi d invio vengono fornite informazioni necessarie sulle norme igienico/sanitarie da seguire. Nella maggior parte dei paesi sia attraverso le Ambasciate e/o i Consolati Italiani che le conoscenze delle controparti locali, vengono individuati medici e presidi sanitari a cui rivolgersi in caso di necessità. politico ai volontari è richiesto di tenere un atteggiamento di equidistanza tra le varie posizione

3 politiche espresse nel paese d invio. I volontari in servizio civile risiedono presso l Ospedale Fondation medicale d Ampasimanjeva. Quindi per ogni problema sanitario sono nell immediata possibilità di essere soccorsi. Particolari condizioni di disagio per i volontari connesse alla realizzazione del progetto: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all estero sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio: il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà totalmente altra e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali; il disagio di ritrovarsi in contesti territoriali, soprattutto urbani, con una forte presenza di microcriminalità; il disagio di ritrovarsi in territori in cui sono presenti patologie endemiche quali malaria, aids e/o tubercolosi; il disagio di ritrovarsi in territori caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose; il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni ostacolare o/e ridurre le attività previste dal progetto e/o le comunicazioni nazionali ed internazionali. Ampasimanjeva (RTM) Non sempre si ha una completa copertura telefonica e della rete internet, soprattutto durante le missioni nei villaggi. Nel territorio di Ampasimanjeva si interviene nel settori Sanità e Grandi Malattie e Sicurezza Alimentare. Obiettivi specifici del progetto d impiego: Sanità e grandi malattie Rafforzare le competenze tecniche di 350 attori sanitari di villaggio Sensibilizzare alla prevenzione delle maggiori patologie croniche invalidanti quali filariosi, malaria, tubercolosi e parassitosi, a supporto del sistema sanitario pubblico del territorio Sicurezza alimentare Assicurare il sostegno nutrizionale e medico a 800 bambini malnutriti e a 200 donne incinte malnutrite e in allattamento presso 22 centri di recupero nutrizionale-crenam Offrire a bambini orfani e vulnerabili di 93 centri socio sanitari aiuto alimentare, possibilità di educazione e di sviluppo personale (scolarizzazione, protezione dei diritti dei bambini, integrazione/reinserimento sociale e/o familiare) Sensibilizzare/responsabilizzare i genitori sull importanza della salute materna ed infantile (alimentazione del bambino). Descrizione del progetto: a. Settore Sanità e Grandi Malattie. Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi:

4 Azione 1: Rafforzamento delle capacità tecniche del personale sanitario informale (350 attori sanitari) nei 3 distretti sanitari di Manakara, Mananjary e Vohipeno: 1. Organizzazione e implementazione di 5 corsi di formazione sulla metodologia Community Home Based Care (CHBC) e promozione sanitaria rivolto ai ASV (agenti sanitari di villaggio) e AFP (animatori filariosi e malaria) 2. N 10 corsi di formazione su prevenzione e assistenza sanitaria comunitaria per malaria, filariosi, parassitosi e anemie rivolti a AFP e ASV; 3. Organizzazione di 1 seminario informativo pubblico del metodo CHBC nel distretto di Mananjary; 4. N 10 incontri di promozione delle attività condotte dagli ASV e sulle finalità del progetto con le autorità locali di ogni singolo villaggio; 5. N 15 incontri di monitoraggio trimestrale sul lavoro degli ASV e sui risultati delle attività. Azione 2: Animazione e sensibilizzazione sanitaria nei 3 distretti sanitari di Manakara, Mananjary e Vohipeno: 1. Organizzazione di 7 rappresentazioni teatrali, in collaborazione con gli ASV, sul tema della salute e dell handicap; 2. Organizzazione e realizzazione di 2 campagne d informazione radiofonica, in collaborazione con ONG locali e l equipe medica di Fondation medicale d Ampasimanjeva sulla prevenzione delle malattie più diffuse; 3. Produzione e divulgazione di 3 video educativi specifici per i bambini delle scuole sul tema dell igiene, della filariosi e della malaria. 4. Produzione e diffusione di quaderni informativi con immagini della filariosi e degli handicap derivanti ai genitori dei bambini. 5. Organizzazione e realizzazione di 20 incontri di informazione e sensibilizzazione su consulti prenatali, vaccinazioni, recuperi nutrizionali rivolti alle mamme in visita ai CSB - Centri Sanitari di Base nei villaggi. Azione 3: Profilassi antimalarica nei 3 distretti sanitari di Manakara, Mananjary e Vohipeno: 1. N 10 incontri per l aggiornamento e formazione tecnica agli ASV sulla presa in carico precoce degli attacchi di malaria semplici nei bambini con meno di 5 anni e nelle donne incinte, secondo la procedura sanitaria pubblica; 2. Organizzazione e realizzazione di 1 corso di formazione per ASV e operatori comunitari sulla supervisione e verifica del corretto utilizzo delle MID (zanzariere impregnate d insetticida durevole) su bambini sotto i 5 anni e donne incinte; 3. Monitoraggio a campione sul corretto utilizzo delle MID nei villaggi. 4. Raccolta dati su numero di casi di malaria dall introduzione delle MID e sull efficacia della presa in carico precoce degli attacchi malarici semplici nei bambini sotto i 5 anni. Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto: Il volontario/a in servizio civile n 1 sarà coinvolto nelle seguenti attività: Supporto all organizzazione e implementazione della Formazione degli ASV (agenti sanitari di villaggio) Supporto all organizzazione e implementazione della Formazione degli AFP (animatori filariosi e malaria); Supporto al monitoraggio trimestrale di progetto Supporto all organizzazione e realizzazione di 2 campagne d informazione radiofonica Supporto alla diffusione di quaderni informativi Supporto all organizzazione di incontri formativi sul corretto utilizzo delle MID Monitoraggio a campione sul corretto utilizzo delle zanzariere

5 Affiancamento nella raccolta dati su numero di casi di malaria dall introduzione delle MID e sull efficacia della presa in carico b) Settore Sicurezza Alimentare. Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi: Azione 1: Distribuzione di aiuti alimentari ai 155 centri (22 centri di recupero nutrizionale, 93 centri socio sanitari): 1. Ricezione dei viveri (previsione: kg di riso, kg di legumi, olio, kg di farina di soia e mais arricchita di vitamine) nei magazzini di consegna e dislocamento nel magazzino 2. Organizzazione logistica per la ripartizione e consegna di viveri presso i 115 centri di distribuzione finale (22 centri di recupero nutrizionale, 93 centri socio sanitari) 3. Rafforzamento delle capacità dei responsabili dei centri per la gestione delle derrate alimentari (supporto formativo). Azione 2: Affiancamento socio sanitario e formazione dei destinatari: 1. Verifica della presa in carico medica per 800 bambini e 200 donne malnutrite nei 22 centri di recupero (misura del peso, altezza, utilizzo del MUAC - Mid Upper Arm Circumference, un metro speciale che si stringe attorno al braccio come un braccialetto e misura lo stato nutrizionale, ecc) 2. Progettazione e realizzazione di sussidi per la promozione dell allattamento esclusivo sino ai 6 mesi per le donne incinte e in allattamento nei 22 centri di recupero nutrizionale 3. Rafforzamento delle capacità dei responsabili dei centri sulla presa in carico nutrizionale e medica dei beneficiari secondo il nuovo protocollo nazionale (supporto formativo) 4. Sostegno all inserimento dei bambini orfani e vulnerabili presso strutture scolastiche e accompagnamento educativo 5. Progettazione e realizzazione di 5 corsi di sensibilizzazione e responsabilizzazione dei genitori sull alimentazione del bambino e sulla salute materna e infantile. Azione 3: Monitoraggio e valutazione delle attività: 1. Monitoraggio e valutazione della gestione delle derrate e dell organizzazione delle distribuzioni (effettivo dei beneficiari, controllo di magazzino) attraverso la raccolta dei rapporti mensili di distribuzione e di movimentazione dei magazzini e l analisi dei dati (verifica della coerenza, compilazione dei registri) 2. Elaborazione di un rapporto sintetico ogni 5 mesi 3. Visita ispettiva presso i centri di recupero nutrizionale e socio sanitari sul territorio dei 93 comuni rispetto alla raccolta dati, alla verifica tenuta dei registri, al controllo degli strumenti di gestione, al confronto dei dati, con cadenza trimestrale. Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto: Il volontario/a in servizio civile n 2 sarà coinvolto nelle seguenti attività di: Supporto alla logistica nel dislocamento derrate alimentari nei magazzini Supporto alla logistica nel trasferimento derrate alimentari dai magazzini ai centri di recupero nutrizionale e socio sanitari Supporto alla progettazione e realizzazione sussidi per la promozione dell allattamento esclusivo Supporto nella progettazione e realizzazione di 5 corsi per la sensibilizzazione e responsabilizzazione dei genitori sull alimentazione del bambino e sulla salute materna e infantile

6 Supporto al monitoraggio e valutazione della gestione delle derrate e dell organizzazione delle distribuzioni Affiancamento nella visita ispettiva presso i magazzini per la raccolta dati Supporto alle visite ispettive presso i centri di recupero nutrizionale e socio sanitari nella verifica tenuta dei registri, controllo degli strumenti di gestione, confronto dei dati. Requisiti: Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti: Generici: Esperienza nel mondo del volontariato; Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi; Competenze informatiche di base e di Internet. Specifici: Buona conoscenza lingua francese.

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