Rapporto UniCredit Piccole Imprese
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- Muzio Grimaldi
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1 Rapporto UniCredit Piccole Imprese VIII Edizione Le aggregazioni di rete: modello vincente per la sostenibilità e lo sviluppo delle imprese italiane. Roma, 2 aprile 2012
2 Reti di impresa: opportunità e scommessa per il futuro Zeno Rotondi Responsabile Territorial Research and Strategies Francesca Bartoli - Responsabile Family & SME Analysis
3 AGENDA Clima di fiducia Cambiamento strutturale del contesto competitivo Vantaggi delle aggregazioni in rete Il rapporto banca - impresa La partnership tra sistema bancario e confidi
4 Clima di fiducia Cambiamento strutturale del contesto competitivo Vantaggi delle aggregazioni in rete Il rapporto banca - impresa La partnership tra sistema bancario e confidi
5 LA DIFFICILE SITUAZIONE POLITICO-ECONOMICA SI RIFLETTE SUL CLIMA DI FIDUCIA Indice di fiducia delle piccole imprese sui futuri 12 mesi Fonte: Indagine sulla fiducia, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
6 LA CADUTA DI FIDUCIA DELLE PICCOLE IMPRESE E LEGATA AL GIUDIZIO MOLTO NEGATIVO SULLA SITUAZIONE ECONOMICA GENERALE E IN MISURA MINORE SUL SETTORE DI APPARTENENZA Indice di fiducia sui futuri 12 mesi dettaglio componenti Situazione economica generale 48 Situazione settore 79 Tempi di incasso 94 Disponibilità di credito 95 Andamento ricavi 97 Propensione agli investimenti 98 Andamento occupazione 99 Indice di fiducia sui futuri 12 mesi Fonte: Indagine sulla fiducia, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
7 COMMERCIO AL DETTAGLIO E COSTRUZIONI I SETTORI MAGGIORMENTE SFIDUCIATI, MIGLIORI LE ASPETTATIVE DI INDUSTRIA E SERVIZI Indice di fiducia sui futuri 12 mesi dettaglio settori Indice di fiducia sui futuri 12 mesi Commercio dettaglio Commercio ingrosso Costruzioni Industria Servizi Fonte: Indagine sulla fiducia, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
8 LE IMPRESE PIU GRANDI E STRUTTURATE SONO PIU FIDUCIOSE Il giudizio sui futuri 12 mesi: piccole e medie imprese a confronto Piccole imprese Medie imprese Fonte: Indagine sulla fiducia, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
9 Clima di fiducia Cambiamento strutturale del contesto competitivo Vantaggi delle aggregazioni in rete Il rapporto banca - impresa La partnership tra sistema bancario e confidi
10 LA NUOVA GLOBALIZZAZIONE MODIFICA I RAPPORTI CON I MERCATI INTERNI ED ESTERI Prima fase della Globalizzazione (anni 80 90) Internazionalizzazione tradizionale delle imprese fattori chiave: tasso di cambio e costo del lavoro scelte strategiche: il COSA esportare e il DOVE produrlo Nuova Globalizzazione (dagli anni 2000) Internazionalizzazione delle imprese all interno di filiere globali fattori chiave: materie prime; piattaforme distributive e commerciali globali; R&S; nuovi mercati scelte strategiche: anche il COME posizionarsi nella filiera globale in rapporto alle imprese multinazionali leader
11 LE AGGREGAZIONI IN RETE CONSENTONO DI SUPERARE IL VINCOLO DIMENSIONALE Obiettivo Descrizione Collaborazione strategica economie di scala e/o scopo commercializzazione e distribuzione su mercati globali ricerca e sviluppo potenziamento capacità produttiva Tipologie di Reti aggregazione tra imprese Consorzi ATI Distretti Contratti di Rete Sistemi reticolari efficientamento filiere produttive accorciare le filiere integrando verticalmente i fornitori a monte e i rivenditori a valle facilitare il coordinamento tra imprese integrando orizzontalmente le imprese di una fase della filiera
12 Clima di fiducia Cambiamento strutturale del contesto competitivo Vantaggi delle aggregazioni in rete Il rapporto banca - impresa La partnership tra sistema bancario e confidi
13 1 - VANTAGGI SPECIFICI DEL CONTRATTO DI RETE: LEGAMI FORMALI E STABILI CON SINERGIE TRANSTERRITORIALI I numeri del Contratto di Rete: Mappatura regionale delle 1063 imprese all interno dei Contratti di Rete CONTRATTI DI RETE, DI CUI 48% 2-3 IMPRESE 42% 4-9 IMPRESE 10% 10 O PIU IMPRESE CONTRATTI INTERREGIONALI IMPRESE IN RETE Fonte: nostre elaborazioni su dati Unioncamere, dati aggiornati al 5 dicembre
14 2 - VANTAGGI SPECIFICI DEL CONTRATTO DI RETE: SINERGIE INTERSETTORIALI Mappatura settoriale delle imprese in rete Interessante la sinergia tra manifattura e servizi 10,9% 4,1% 4,4% 41,3% Oltre un quarto delle reti realizza una forma di collaborazione tra imprese appartenenti ai due settori, suggerendo che è in atto una riconfigurazione del business model 39,2% Manifattura Servizi Costruzioni Agricoltura Altro Lo stesso modello emerge fra costruzioni e servizi, soprattutto in riferimento alle energie rinnovabili Fonte: nostre elaborazioni su dati Unioncamere, dati aggiornati al 5 dicembre 2011
15 LE IMPRESE DELLA MANIFATTURA (E DELLE COSTRUZIONI) SI COLLEGANO SPESSO A SOCIETA DI SERVIZI ALLE IMPRESE E/O A STUDI DI ENGINEERING, CON L OBIETTIVO DI PENETRARE NUOVI MERCATI E/O DI INNOVARE Mappatura settoriale: dettaglio manifattura e servizi Meccanica Farmaceutica 1,3% Tessile Altro 2,6% 2,6% Chimica 3,3% Gomm a, Plastica 3,9% Altro 12,4% Commercio 18,1% 25,2% Legno e mobili; 4,6% Mezzi trasporto 4,6% Attività prof.sionali 25,7% Elettronica 14,6% Abbigliamento e pelle 6,5% Metalli e prodotti 7,9% Servizi alle imprese; 43,8% Apparecchiature elettriche 11,9% Alimentare 10,6% di cui, il 5,6% riguardano attività di R&S Fonte: nostre elaborazioni su dati Unioncamere, dati aggiornati al 5 dicembre 2011
16 I CONTRATTI DI RETE SONO MOTIVATI SOPRATTUTTO DA INVESTIMENTI FINALIZZATI ALLA VENDITA IN NUOVI MERCATI, ANCHE ESTERI, AL MIGLIORAMENTO DELLA PRODUZIONE, ALL INNOVAZIONE Motivi che hanno spinto le imprese a costituire un Contratto di Rete Scambio informazioni e know how 2,8% Macchinari / Tecnologie 17,3% Produzione 26,2% di cui, circa 1/3 delle reti ha indicato come obiettivo i mercati esteri Politiche commerciali 30,4% Innovazione e R&S 23,4% Fonte: nostre elaborazioni su dati Unioncamere, dati aggiornati al 5 dicembre 2011
17 QUEST ANNO L INDAGINE SULLE PICCOLE IMPRESE SI ARRICCHISCE DI UNA ANALISI COMPARATA CON LE MEDIE IMPRESE MANIFATTURIERE L universo di riferimento dell indagine UniCredit 0,1% 0,9% DI CUI 0,2% MANIFATTURA 19% 13% DI CUI 6% 29% MANIFATTURA DI CUI 8% MANIFATTURA 16% 99% 69% 55% IMPRESE ADDETTI VALORE AGGIUNTO PICCOLE (0-49 adetti) MEDIE ( addetti) GRANDI (oltre i 249 addetti) Fonte: Nostre elaborazioni su dati ISTAT, 2008
18 LA PROPENSIONE ALLA COLLABORAZIONE IN RETE E LEGGERMENTE SUPERIORE TRA LE PICCOLE IMPRESE Propensione alla collaborazione in rete PICCOLE IMPRESE (fino a 5 milioni di euro di fatturato) MEDIE IMPRESE (da 5 a 50 milioni di euro di fatturato) 39% 37% 61% 63% COLLABORA NON COLLABORA Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
19 ANCHE SE HANNO ATTIVATO COLLABORAZIONI STRATEGICHE IN RETE IN MISURA INFERIORE RISPETTO ALLE MEDIE Intensità della collaborazione in rete (fatto 100 il numero di imprese che collaborano in rete) PICCOLE IMPRESE (fino a 5 milioni di euro di fatturato) MEDIE IMPRESE (da 5 a 50 milioni di euro di fatturato) 9% 12% Intensità bassa attivazione di forme di collaborazione generiche, non strategiche 64% 55% 75% 63% Intensità media attivazione di una forma di collaborazione strategica ed eventualmente di forme generiche di collaborazione 36% 25% BASSA MEDIA ALTA Intensità alta attivazione di almeno due forme di collaborazione strategica ed eventualmente di forme generiche di collaborazione Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011) Nota: le collaborazioni strategiche con altre imprese sono quelle relative ad attività comuni per: 1) la commercializzazione e la distribuzione; 2) la ricerca e sviluppo; 3) il potenziamento della capacità produttiva
20 LE MEDIE IMPRESE PRESENTANO UNA MAGGIORE ATTIVAZIONE DEI PROCESSI DI AVANZAMENTO FUNZIONALE Avanzamento funzionale e relazionale nel PICCOLE IMPRESE (fino a 5 milioni di euro di fatturato) 39% 28% AVANZAMENTO FUNZIONALE MEDIE IMPRESE (da 5 a 50 milioni di euro di fatturato) 53% 30% AVANZAMENTO RELAZIONALE Avanzamento Funzionale acquisizione di nuove e più complesse funzioni aziendali, quali ad esempio il design o la logistica Avanzamento Relazionale acquisizione di una propria rete di fornitori e ampliamento dei committenti anche all estero Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
21 LE PICCOLE IMPRESE CHE COLLABORANO IN RETE SONO AVVANTAGGIATE NELL AVANZAMENTO FUNZIONALE E RELAZIONALE Avanzamento funzionale e relazionale nel (fatto 100 il numero di imprese che realizza l avanzamento) PICCOLE IMPRESE (fino a 5 milioni di euro di fatturato) MEDIE IMPRESE (da 5 a 50 milioni di euro di fatturato) 47% 42% 57% 50% 53% 58% 43% 50% AVANZAMENTO FUNZIONALE AVANZAMENTO RELAZIONALE AVANZAMENTO FUNZIONALE AVANZAMENTO RELAZIONALE COLLABORA NON COLLABORA Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
22 MENO DIFFUSE NEL PERIODO TRA LE PICCOLE IMPRESE L INNOVAZIONE DI PRODOTTO E DI PROCESSO Innovazione di prodotto e di processo nel PICCOLE IMPRESE (fino a 5 milioni di euro di fatturato) MEDIE IMPRESE (da 5 a 50 milioni di euro di fatturato) 53% 54% Innovazione di prodotto introduzione di un prodotto o servizio tecnologicamente nuovo 31% 21% Innovazione di processo introduzione di processi di produzione tecnologicamente nuovi INNOVAZIONE DI PRODOTTO INNOVAZIONE DI PROCESSO Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
23 MAGGIORE CAPACITÀ DI INNOVAZIONE PER LE PICCOLE IMPRESE CHE COLLABORANO IN RETE Innovazione di prodotto e di processo nel (fatto 100 il numero di imprese che realizza l innovazione) PICCOLE IMPRESE (fino a 5 milioni di euro di fatturato) MEDIE IMPRESE (da 5 a 50 milioni di euro di fatturato) 48% 46% 57% 60% 52% 54% 43% 40% INNOVAZIONE DI PRODOTTO INNOVAZIONE DI PROCESSO INNOVAZIONE DI PRODOTTO INNOVAZIONE DI PROCESSO COLLABORA NON COLLABORA Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
24 L INTERNAZIONALIZZAZIONE E ANCORA UN FENOMENO POCO DIFFUSO TRA LE PICCOLE IMPRESE, MA Presenza all estero nel 2010 PICCOLE IMPRESE (fino a 5 milioni di euro di fatturato) MEDIE IMPRESE (da 5 a 50 milioni di euro di fatturato) rappresentano il 67% delle piccole imprese internazionalizzate 69% 62% rappresentano il 91% delle medie imprese internazionalizzate 13% 9% INTERNAZIONALIZZATE ESPORTATRICI Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
25 MAGGIORE CAPACITÀ DI ESPORTAZIONE PER LE PICCOLE IMPRESE CHE COLLABORANO IN RETE Fatturato realizzato all estero nel 2010 (fatto 100 il numero di imprese per classe di fatturato) PICCOLE IMPRESE (fino a 5 milioni di euro di fatturato) MEDIE IMPRESE (da 5 a 50 milioni di euro di fatturato) 45% 46% 39% 63% 63% 62% 55% 54% 61% 37% 37% 38% 0-20% 21%-80% 81%-100% COLLABORA 0-20% 21%-80% 81%-100% NON COLLABORA Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
26 LA COLLABORAZIONE IN RETE CONSENTE ALLE PICCOLE IMPRESE DI RAGGIUNGERE ANCHE I MERCATI DI SBOCCO PIU DISTANTI Diversificazione geografica delle esportazioni nel 2011 (fatto 100 il numero di imprese per mercato di sbocco) PICCOLE IMPRESE (fino a 5 milioni di euro di fatturato) MEDIE IMPRESE (da 5 a 50 milioni di euro di fatturato) 47% 46% 42% 48% 63% 63% 62% 65% 53% 54% 58% 52% 37% 37% 36% 35% EUROPA CEE E RUSSIA CINA E INDIA AMERICA CENTRALE E DEL SUD EUROPA CEE E RUSSIA CINA E INDIA AMERICA CENTRALE E DEL SUD COLLABORA NON COLLABORA Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
27 Clima di fiducia Cambiamento strutturale del contesto competitivo Vantaggi delle aggregazioni in rete Il rapporto banca - impresa La partnership tra sistema bancario e confidi
28 TRA LE FONTI DI FINANZIAMENTO DELLE PICCOLE IMPRESE PREVALGONO L AUTOFINANZIAMENTO, LA BANCA E I FAMILIARI O CONOSCENTI Piccole Imprese Autofinanziamento 52,0% Finanziamento bancario 33,2% Altra forma tecnica 36,5% Leasing 19,6% Mutuo 43,9% Altro 4,4% Socio d affari 2,5% Finanziamento di familiari o conoscenti 7,9% Fonte: Indagine sulle piccole imprese VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
29 LE MEDIE IMPRESE FANNO ANCORA SCARSO RICORSO AL MERCATO PER IL LORO FINANZIAMENTO Medie Imprese Autofinanziamento 47,2% Finanziamento bancario 33,2% Altra forma tecnica 32,8% Leasing 26,1% Mutuo 41,2% Altro 2,6% Emissione di obbligazioni 0,6% Aumenti di capitale 2,4% Finanziamenti infragruppo 2,5% Fonte: Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
30 ESISTE UNA RELAZIONE POSITIVA TRA NUMERO DI BANCHE DI RIFERIMENTO E DIMENSIONE D IMPRESA Numero di banche di riferimento per classe dimensionale 70,3% Piccole imprese Medie imprese manifatturiere 42,7% 55,0% 49,7% 45,8% 35,8% 33,2% 22,3% 6,9% 0,5% 20,4% 1,1% 14,6% 24,0% 6,4% 11,9% 19,5% 18,9% 12,0% 9,0% 1 addetto 2-9 addetti addetti addetti > 50 addetti 1 banca 2 banche da 3 a 5 banche più di 5 banche Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
31 LA CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA HA SPINTO LE PICCOLE IMPRESE A CERCARE UNA RELAZIONE STRETTA CON UN UNICA BANCA Evoluzione del numero di banche di riferimento nel periodo ,2% 38,2% 44,6% 35,8% 34,7% 24,3% 19,1% 29,4% 18,6% 1,7% 1,6% 1,8% banca 2 banche 3-5 banche > 5 banche Fonte: Indagine sulle piccole imprese, Rapporto UniCredit sulle Piccole Imprese anni
32 RUOLO STRATEGICO PER L EXPORT DEL RAPPORTO STRETTO CON LA BANCA, SPECIE SE INTERNAZIONALIZZATA Percentuale di piccole imprese esportatrici Banca locale o nazionale Banca internazionale 47,1% 17,6% 16,3% 0,8% 2,9% 2,5% 5,6% 4,7% Fino a 1 anno Da 2 a 5 anni Da 6 a 10 anni Oltre 10 anni Durata del rapporto con la banca Fonte: Indagine sulle piccole imprese, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
33 LA QUALE PUO FORNIRE ALLE PICCOLE IMPRESE SERVIZI DI CONSULENZA DEDICATI CHE VANNO OLTRE L OPERATIVITA ORDINARIA O LA TRADIZIONALE FORNITURA DI CREDITO COMMERCIALE Utilità dei servizi bancari per l attività di export delle piccole imprese saldo percentuale Pagamenti e bonifici anche on line 54,9 Finanziamenti per piccole imprese con tempi di risposta ridotti 39,0 Assicurazione dei crediti 33,6 Servizi di gestione degli incassi dall estero 30,0 Garanzie Internazionali\Fideiussioni estero\lettere di Credito\Credito Documentari 25,8 Consulenza legale e fiscale 25,3 Segnalazioni delle controparti commerciali 25,3 Estratti conto e consultazioni on-line dei propri conti all estero 23,6 Smobilizzo pro-soluto di impegni di pagamento 21,3 Assistenza all estero per il reperimento di credito bancario in loco 16,8 Cambi on-line 10,3 Servizi all interno delle fiere 12,5 Opportunità di investimento in Paesi esteri 8,4 Formazione per addetti commerciali ed amministrativi 4,7 Servizi di tesoreria sull estero 2,4 Servizi relativi a gare internazionali -2,0 Fonte: Bartoli, Ferri, Murro, Rotondi (2011), Can banks help small business s export performance?, in: D. Masciandaro e G. Bracchi (a cura di), Banche imprese: competitività, internazionalizzazione e crescita, Fondazione Rosselli, XV Rapporto sul Sistema Finanziario, 2011, Bancaria Editrice. Nota: saldo percentuale calcolato come differenza tra coloro che hanno risposto molto + abbastanza e color che hanno risposto poco + per nulla
34 IL MODELLO DELLA BANCA COMMERCIALE TERRITORIALE: VANTAGGI Due i fattori che hanno reso speciali le nostre banche durante la crisi 1 Flessibilità delle lending technologies utilizzate Superamento della dicotomia tra transaction based lending e relationship based lending Complementarietà tra informazione strandardizzata e informazione basata sulla relazione 2 Eterogeneità degli istituti che adottano tale modello Istituzionale Dimensionale Geografica Fonte: D. Masciandaro e G. Bracchi (a cura di), Le Banche sono Speciali? Nuovi Equilibri tra Finanza, Imprese e Stato, Fondazione Rosselli, XV Rapporto sul Sistema Finanziario, 2010, Bancaria Editrice. Si veda in particolare: Bartoli, Ferri, Murro, Rotondi (2010), What s special about banking in Italy? Lending technologies, complementarity, and impact of soft information
35 L ASPETTO RELAZIONALE STA ASSUMENDO UN RUOLO SEMPRE PIU IMPORTANTE NEL RAPPORTO CON GLI ISTITUTI FINANZIARI, INDIPENDENTEMENTE DALLA DIMENSIONE Elementi chiave nel rapporto banca-impresa Piccole imprese Medie imprese manifatturiere Trasparenza reciproca nella comunicazione 78,9% 89,6% Tempi di risposta rapidi 73,6% 86,1% Presenza di un referente stabile in agenzia 71,7% 81,8% Chiarezza nei criteri di valutazione adottati 69,7% 80,8% L'esistenza di una rete di sportelli diffusa sul territorio 66,4% 46,3% Basso costo dei finanziamenti e dei servizi 66,3% 78,0% Un servizio adatto alle esigenze della mia impresa, in termini di consulenza e prodotti 64,0% 74,0% Orientamento nelle scelte dei finanziamenti più adatti alle esigenze dell'impresa (forma tecnica) 61,9% 77,0% Valutazione nella concessione dei finanziamenti, delle caratteristiche specifiche dell'impresa e del settore di riferimento 61,1% 75,6% Facilità di accesso ai finanziamenti (garanzie, altra documentazione richiesta) 57,6% 75,0% Orientamento nelle scelte in momenti importanti della vita aziendale (crescita, internazionalizzazione) 57,1% 69,9% L'esistenza di una rete di sportelli diffusa a livello internazionale 21,6% 38,2% Totale rispondenti Fonte: Indagine sulle piccole imprese e Indagine sulle medie imprese manifatturiere, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
36 Clima di fiducia Cambiamento strutturale del contesto competitivo Vantaggi delle aggregazioni in rete Il rapporto banca - impresa La partnership tra sistema bancario e confidi
37 FORTE PARTNERSHIP TRA CONFIDI E GRANDI BANCHE Interlocutore privilegiato dei Confidi nel sistema creditizio Banca locale 28,6% Altro 1,7% Grande banca 69,7% Fonte: Indagine sulle Associazioni di Categoria e sui Confidi, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
38 I CONFIDI PERCEPISCONO UN ATTENZIONE SPECIFICA SOPRATTUTTO DA PARTE DELLE GRANDI BANCHE Livello di attenzione percepito da parte delle banche Grandi banche Banche locali Interesse rispetto al tipo di garanzia rilasciata (prima richiesta sussidiaria) 60,5% 41,2% Interesse rispetto al tipo di Confidi (106 / 107) 27,7% 22,7% Interesse limitato alla relazione 10,1% 26,9% Nessun interesse 1,7% 9,2% Totale rispondenti Fonte: Indagine sulle Associazioni di Categoria e sui Confidi, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
39 LE QUALI VEDONO NEI CONFIDI UN FORTE ALLEATO PER L ACCREDITAMENTO SUL TERRITORIO, AL DI LA DEGLI ASPETTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO Vantaggi perseguiti dalle banche nella relazione con i Confidi Grandi banche Banche locali Mitigazione del proprio rischio di credito 75,6% 77,3% Accreditamento sul territorio 15,1% 10,9% Sinergia con la propria rete commerciale 9,2% 11,8% Totale rispondenti Fonte: Indagine sulle Associazioni di Categoria e sui Confidi, VIII Rapporto UniCredit sulle Piccole e Medie Imprese (2011)
40 I CONFIDI COME UNA LENDING TECHNOLOGY PER IL FINANZIAMENTO DELLE PICCOLE IMPRESE 1 Nella fase più acuta della crisi la presenza di un Confidi ha diminuito la probabilità di tensione finanziaria, definita in termini del rapporto tra credito utilizzato di breve periodo e accordato di sistema di breve periodo 2 L impatto positivo dei confidi varia tra classi di rating, ed è superiore nel caso di imprese caratterizzate da un livello di rating intermedio. 3 I Confidi hanno favorito la riduzione di asimmetrie informative tra banca e piccole imprese proprio nel momento in cui il valore segnaletico dell informazione quantitativa incorporata nei sistemi di rating si è indebolito (signalling effect dei confidi) Fonte: Bartoli, Ferri, Murro, Rotondi (2012), Bank-firm relations and the role of Mutual Guarantees Institutions at the peack of the crisis, forthcoming in: The Journal of Financial Stability
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