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1 «COSA SIGNIFICA PROMUOVERE PARTECIPAZIONE» «L importante è partecipare. Seconda conferenza regionale delcare Leavers Network dell Emilia-Romagna» Bologna - 18 Dicembre 2015 SILVIA SANCHINI

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5 Carta Europea per la partecipazione dei giovani (2003) Gli enti locali e regionali, che sono le autorità maggiormente vicine ai giovani, hanno un ruolo rilevante da svolgere per stimolare la loro partecipazione. [ ] Ogni politica e ogni attività di promozione della partecipazione dei giovani deve accertarsi che esista un ambiente culturale rispettoso dei giovani e deve tener conto della diversità delle loro esigenze, delle loro situazioni e delle loro aspirazioni. Deve inoltre comportare una dimensione di svago e di piacere.

6 Convenzione ONU per i diritti dell infanzia «Ogni bambino ha il diritto di esprimere la propria opinione e lo Stato deve garantire che tale opinione venga presa in considerazione dagli adulti» (art.12)

7 Nonostante questo In ITALIA la partecipazione dei giovani alla vita pubblica è ancora scarsa e le esperienze di ascolto/cittadinanza attiva ancora poche! - Non esiste una legge nazionale sui giovani - Non esiste un organismo nazionale di rappresentanza (esiste il Forum Nazionale dei Giovani ma non un Consiglio Nazionale riconosciuto e con ruolo consultivo) - Viviamo un epoca delle «appartenenze deboli», disillusione, distanza giovani/istituzioni

8 Inoltre Le opportunità di partecipazione dei giovani in Italia non sono equamente distribuite. - Differenze tra NORD e SUD Italia - Più facile partecipare per chi risiede in città rispetto a chi risiede in periferia - I giovani più vulnerabili sono quelli che rimangono maggiormente ai margini dei processi partecipativi

9 «Affinché la società tragga reale vantaggio dal coinvolgimento dei giovani, è necessario offrire loro gli strumenti e le opportunità per poter usufruire del loro diritto a partecipare. E essenziale che i giovani con minori opportunità si sentano coinvolti e in grado di dare un proprio contributo come loro diritto fondamentale, al pari di ogni altro giovane. Non si tratta solamente, sul piano etico, di prevenire l esclusione o di riconoscere la ricchezza della diversità. La partecipazione dei giovani con minori opportunità è il barometro dello stato di salute delle nostre società e democrazie. Il loro contributo, la loro prospettiva e la loro conoscenza è inestimabile ed unica nello sforzo di creare una società migliore per tutti. (T. Croft, T-kit sull inclusione sociale elaborato dal Consiglio d Europa e dalla Commissione Europea)

10 Quando un giovane è protagonista? ha un atteggiamento curioso e attivo verso l ambiente esterno a sé; desidera, si appassiona, progetta; si assume delle responsabilità negozia, co-decide e co-gestisce con gli adulti; sa fare i conti con limiti e regole. (G. Mazzoli, Rischiare le politiche giovanili)

11 E gli adulti cosa dovrebbero fare? ascoltare non paternalisticamente; negoziare sapendo dire dei «no», senza essere (e senza sentirsi) autoritari; chiedere ai giovani di assumersi delle responsabilità; offrire opportunità di co-decisione e co-gestione; leggere le ambivalenze che attraversano i giovani (oltre che gli adulti); sostenere, con discrezione e tenacia, percorsi di crescita verso l assunzione di responsabilità partecipative. (G. Mazzoli, Rischiare le politiche giovanili)

12 Care Leavers Network Emilia-Romagna: cosa ha significato per noi partecipare?

13 Costruire delle relazioni

14 Creare spazi di ascolto e confronto

15 Darci ruoli e compiti democraticamente

16 Valorizzare i nostri talenti e competenze!

17 La parola ai ragazzi «E stato bello capire che c erano altri ragazzi come me che avevano vissuto esperienze simili alla mia e che le nostre difficoltà potevano diventare una risorsa e un punto di forza!» «E' importante far sentire la nostra voce, farci ascoltare, essere protagonisti» «Raccontare la propria storia è un atto di coraggio» «Il nostro lavoro può essere di esempio e di aiuto anche per altri!»

18 Le arance e il carretto «Drop out significa letteralmente caduti fuori. Immaginate un carretto siciliano, stracolmo di arance, e tirato da un asino che arranca su per una salita. A ogni strattone, alcune arance ruzzolano per terra, e rotolando vanno a finire ai bordi della strada senza che nessuno le raccolga» (A. Bello)

19 Il nostro compito è quello di creare insieme le condizioni perché tutte le arance rimangano sul carretto!

20 GRAZIE RAGAZZI!

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