Utilizzo dei dati inclinometrici nelle procedure di analisi e revisione del PAI.

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1 Autorità di Bacino del Fiume Arno Ordine dei Geologi della Toscana Corso di aggiornamento professionale Misure inclinometriche strumenti, metodologie, normative e casi di studio Utilizzo dei dati inclinometrici nelle procedure di analisi e revisione del PAI. Lorenzo Sulli Autorità di bacino del fiume Arno - l.sulli@adbarno.it

2 Contenuti Riferimenti Normativi. Criteri generali per la determinazione dello stato di attività dei dissesti gravitativi nel PAI. Caso pratico di proposta di revisione del PAI.

3 Riferimenti Normativi 3 / 36

4 Normativa PAI: Nessun riferimento implicito od esplicito a dati inclinometrici o altre letture strumentali multitemporali Ex DL 180/98: Nessun riferimento esplicito a dati inclinometrici o altre letture strumentali multitemporali. 4 / 36

5 Normativa Nel dl 180/98 un riferimento implicito è previsto in materia di interventi di mitigazione del rischio da frana. Allegato 2 del PAI. Collaudi di opere di difesa idrogeologica: utili al procedimento di revisione del PAI. Si applicano NTC 2008 (par Controlli e Monitoraggio e) e l art. 141 del Dlgs 163/06 (Collaudo Lavori Pubblici). 5 / 36

6 Normativa Il pagamento a saldo, conseguente all emissione del certificato di collaudo, certifica la piena funzionalità dell opera secondo finalità di progetto. Il monitoraggio NTC 2008 controlla la funzionalità e la durabilità dell opera per gli obblighi dell esecutore ex Dlgs 163/06 (carattere temporaneo del certificato di colluado: 2 anni) e dal codice civile (10 anni garanzia dell esecutore. Art.1669) 6 / 36

7 Normativa Nella normativa ambientale (materia di esclusiva competenza dello stato) non è previsto uno specifico richiamo all uso di strumentazione inclinometrica, o altri strumenti in situ di acquisizione multitemporale di dati di movimento, ai fini della valutazione dello stato di attività di un dissesto gravitativo. 7 / 36

8 Normativa Nella normativa sulle costruzioni/lavori pubblici (materia di competenza statale per quanto d interesse) è richiamato l uso di strumentazione di monitoraggio, ai fini della valutazione della durabilità (funzionalità nel tempo) delle opere di mitigazione del rischio da frana. Non è richiesto per il collaudo delle opere! 8 / 36

9 Normativa Nel caso siano previste opere, il PAI richiede il solo collaudo delle opere di mitigazione del rischio da frana ai fini della revisione della classe di pericolosità. Non è esplicitamente richiesto il monitoraggio strumentale per la revisione della classe di pericolosità. 9 / 36

10 Normativa La normativa regionale è competente nel governo del territorio (materia concorrente tra stato e regioni). Il Reg. 53/R/2011 richiama esplicitamente la necessità di eseguire un monitoraggio strumentale come condizione di fattibilità (par. 3.1 allegato A) degli interventi di edificazione nelle aree a fattibilità limitata (F4). Il Monitoraggio è riferito alla verifica delle opere di messa in sicurezza, per prassi consolidata è esteso anche alla verifica delle modifiche per le aree F4/G4. 10 / 36

11 PAI - Criteri determinazione stato di attività 11 / 48

12 PAI - Criteri determinazione stato di attività Art.2 PAI: Lo stato di attività è definito secondo evidenze morfologiche (superficiali) riconducibili a movimenti gravitativi (standard IFFI). In generale: Stato attività ~ Classe pericolosità 12 / 48

13 PAI - Criteri determinazione stato di attività in pratica: - tratti morfometrici; - evidenze su manufatti; - uso del suolo; - presenza acqua; - affioramenti alloctoni. Evidenze Attuali o del recente passato (sino agli eventi ~ 30 anni ) 13 / 48

14 PAI - Criteri determinazione stato di attività La prassi consolidata, e Il buon senso, richiede che l aggiornamento/revisione delle aree a pericolosità (geometria e classe) deve essere effettuato in base a dati che siano: con un livello di informazione superiore (qualità/quantità) del dato di partenza; a parità di informazione, con un intervallo di tempo di acquisizione più lungo; a parità di informazione e intervallo di acquisizione, i più aggiornati. 14 / 48

15 PAI - Criteri determinazione stato di attività I dati inclinometrici hanno diretta applicazione nel PAI per un eventuale revisione/aggiornamento delle aree a pericolosità nel caso sia necessario passare ad un livello superiore nella qualità dell informazione. Informazione 2k 10k 25k 15 / 48

16 PAI - Criteri determinazione stato di attività Nel PAI vale una variante della legge di Murphy: Se nel tempo qualcosa è andato storto, sicuramente accadrà di nuovo. Di conseguenza la classe di pericolosità è influenzata anche da: - scala del tempo di osservazione - presenza (nel tempo) di documenti/testimonianze 16 / 48

17 PAI - Criteri determinazione stato di attività In seguito agli eventi meteo che si sono susseguiti dall ottobre 2008 al febbraio 2014 è stata proposta una nuova versione della legge di Murphy: Se nel tempo qualcosa è andato storto, sicuramente accadrà di nuovo e sarà peggio di prima. La valutazione della classe di pericolosità è basata su un ferreo pessimismo applicato al senso della realtà. 17 / 48

18 PAI - Criteri determinazione stato di attività Evidenze di movimento Presenti Attuale 10/15 anni Condizioni invariate Attivo Assenti > 10/15 anni Cause rimosse Condizioni invariate Inattivo quiescente [vs stabilizzato] 18 / 48 (Sempre) Cause rimosse Inattivo stabilizzato [vs quiescente]

19 PAI - Criteri determinazione stato di attività 19 / 48

20 PAI Caso pratico di proposta di revisione 20 / 48

21 21 / 48

22 22 / 48

23 23 / 48

24 24 / 48

25 25 / 48

26 26 / 48

27 IS4 27 / 48 IS2

28 A D 28 / 48

29 S2 S5 29 / 48

30 30 / 48

31 31 / 48

32 32 / 48

33 33 / 48

34 34 / 48

35 35 / 48

36 36 / 48

37 IS2 37 / 48

38 ? IS4 IS2 IS3 38 / 48

39 ? IS4 IS2 IS3 39 / 48

40 ? IS4 IS2 IS3 40 / 48

41 ? IS4 IS2 IS3 41 / 48

42 42 / 48

43 43 / 48

44 44 / 48

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48 Autorità di Bacino del Fiume Arno Via dei Servi Firenze Lorenzo Sulli

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