CTI MONZA CENTRO. Gruppo POTENZIAMENTO METACOGNITIVO

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4 CTI MONZA CENTRO Gruppi di ricerca-azione Il CTI di Monza e Brianza CENTRO, in sinergia con EST e OVEST, si occupa in particolare di RICERCA-AZIONE E DI FORMAZIONE, soprattutto grazie a gruppi di docenti che lavorano volontariamente. Gruppo BES Prima gruppo DSA, da circa due anni si occupa di Bisogni Educativi Speciali, ovvero alunni con DVA, alunni con DSA, alunni con problematiche sociali, economiche, o nuovi arrivati Organizza Corsi di formazione caratterizzati da metodologia laboratoriale e monitoraggio delle azioni di inclusione Gruppo ORIENTAMENTO Importante supporto e completamento dello sportello di consulenza Si occupa soprattutto di monitorare i passaggi degli alunni con BES da un ordine di scuola ad un altro e di contenere la dispersione scolastica Gruppo POTENZIAMENTO METACOGNITIVO

5 Effettua ricerche-azioni applicando metodologie innovative che puntano soprattutto a far scoprire agli alunni strategie di problem solving flessibili e generalizzabili Si collega con gruppi di studio anche extra territoriali e organizza corsi di formazione Quest anno il focus della formazione riguarda il potenziamento di strumenti collegati alle discipline artistiche e matematiche 4

6 COMPOSIZIONE del GRUPPO AUTISMO CTI MONZA CENTRO Tutti i docenti hanno formazione (livello Master di I grado) e/o esperienza diretta di lavoro, in ambito didattico, con alunni autistici 2 membri del gruppo effettuano azioni di intervento/consulenza nell'ambito dello Sportello Provinciale Autismo Presenza stabile sul territorio di un nucleo di professionisti in continua auto-formazione e aggiornamento con l'intenzione di costituirsi come punto di riferimento sul tema Ricerca: raccolta, selezione e condivisione di materiali ed esperienze realizzate nelle singole realtà scolastiche Confronto e raccordo con le attività svolte nell'ambito dello SPA, "ponte" con docenti e famiglie Supporto al Progetto Transform Autism Education (Erasmus Plus) con 2 membri impegnati nella raccolta materiali per il sito del progetto

7 Il gruppo ricerca azione del CTI di Monza Brianza centro, ha costruito e sperimentato, in alcuni Istituti scolastici di ogni ordine e grado del territorio, uno strumento operativo di osservazione mirata degli alunni con autismo. Importante è stata la collaborazione della dott.ssa Paola Molteni (CeDisMa - Università Cattolica di Milano) che ha pubblicato questo strumento nel suo libro «AUTISMO A SCUOLA Dimensioni educative del lavoro di rete» ed Pensa Multimedia collana di Pedagogia Speciale diretta dal prof. Lugi D Alonzo dell Università Cattolica di Milano Gli obiettivi: 1 focalizzare le competenze dell alunno in particolare quelle caratteristiche di «funzionamento» dell alunno che permettono agli adulti e ai coetanei di relazionarsi con lui e, soprattutto, di evidenziare i suoi punti di forza, i suoi interessi, le sue capacità che potrebbero, a prima vista, non essere così evidenti. 2 prevenire e gestire situazioni problematiche quali: - assenze o sostituzioni degli insegnanti di riferimento in modo da gestire al meglio sia le eventuali ansie che questi cambiamenti improvvisi potrebbero causare nell alunno, sia la «lettura» di segnali premonitori a situazioni e comportamenti problematici. - passaggi di ordine e grado 6

8 3 analizzare collegialmente le peculiarità del funzionamento dello spettro autistico: questo strumento permette di avere punti di riferimento in comune per l osservazione dell alunno da parte dei componenti del consiglio di classe, anche da parte dei docenti che non hanno specifiche competenze. È importante che sia compilato e utilizzato dal team docenti (in collaborazione con la famiglia, primo esperto del funzionamento del ragazzo) È uno strumento FLESSIBILE: può essere compilato all inizio dell anno scolastico (importante per osservazioni iniziali e per condividere osservazioni, punti di forza e di debolezza) - in occasione degli anni ponte» per le verifiche in itinere e finali. Lo strumento permette di focalizzare, tra l altro, quali strumenti comunicativi utilizzare, le modalità più efficaci per relazionarsi con l alunno, quali attività sono particolarmente coinvolgenti per lui e quali gli creano maggiori difficoltà. Ma la parte più innovativa è quella dedicata alla sensorialità. Il funzionamento della sindrome autistica è caratterizzato non soltanto dalle difficoltà nell'interazione sociale, nella comunicazione e gli interessi ristretti e ripetitivi, ma anche dalle particolari percezioni sensoriali che spesso sono la causa scatenante di comportamenti problematici. Imparare come funzionano i sensi di ciascuna singola persona con autismo, infatti, è un elemento chiave fondamentale per capirla. Sebbene le persone con autismo vivano nello stesso mondo fisico e hanno a che fare con lo stesso materiale grezzo, il loro mondo percettivo risulta essere molto diverso da quello delle persone senza autismo È quindi importante individuare delle soluzioni SU MISURA per CIASCUNO 6

9 Lo strumento è corredato di una GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA PER LA COMUNICAZIONE Chi è l alunno? Orario straordinario: se l alunno segue un orario diversificato di entrata ed uscita da scuola (es. per andare a terapia).

10 Autonomia Cura della persona: indicare il grado di autonomia dell alunno nell igiene personale, nel vestirsi/svestirsi, se ha necessità di aiuto durante i pasti e se sono presenti eventuali figure professionali di supporto all autonomia. Funzionalità: descrivere le capacità dell alunno e il suo grado di autonomia nella gestione del proprio materiale scolastico, nel sapersi spostare e orientarsi nei diversi ambienti scolastici. Specificare se l alunno utilizza un agenda della giornata e come essa è strutturata (per immagini, per parole, ). Interessi: specificare gli interessi didattici e non didattici dell alunno, ovvero cosa gli piace fare quando non è impegnato in attività prettamente didattiche, quale attività o compito preferisce svolgere, con quali strumenti gioca, quali tematiche lo interessano, come condivide i suoi interessi con gli altri. Negli interessi rientrano anche le attività o gli oggetti che attirano anche ossessivamente la sua attenzione.

11 Competenze rilevanti Evidenziare e descrivere le principali competenze e capacità - scolastiche e non - dell alunno acquisite attraverso l insegnamento e l esperienza personale. Ad esempio, in quale materia e/o attività eccelle, quali sono le sue migliori abilità (manuali, didattiche, ). Indicazioni didattiche Specificare se esistono strumenti didattici, come azioni, disegni, oggetti o immagini, che possono essere utili per veicolare nozioni, Indicare se si utilizzano libri, quaderni o strumenti particolari, software specifici Se esiste un aula o un luogo dove è riposto il materiale per l allievo Comunicazione Evidenziare le capacità comunicative e il loro grado, ovvero le modalità preferite dall alunno di comunicazione (verbale, non verbale, per immagini, visuale, ) e quali strategie gli altri utilizzano per farsi comprendere ed ascoltare (per immagini, strutturazione della richiesta, verbale, per parolechiave, ). Specificare quali strumenti comunicativi utilizza, ad esempio la Comunicazione Aumentativa Alternativa con immagini PECS e/o fotografie, se usa tablet, computer o smartphone a supporto della comunicazione.

12 Relazione Descrivere brevemente le modalità di relazione con i compagni, se è in grado di fare una richiesta in modo appropriato, con quale tipologia di compagni si relaziona più facilmente, se esistono in classe dei compagni-tutor oppure se ha dei compagni con cui non si trova bene, con quale modalità l adulto deve intervenire durante eventuali difficoltà tra pari. Descrivere come l alunno si relaziona con gli adulti, specificando eventuali differenze tra gli adulti di riferimento e gli altri, se ricerca l adulto nei momenti di difficoltà o di necessità. Sensorialità Indicare se è presente una sensibilità atipica a stimoli sensoriali specifici - visivi, uditivi, tattili, gustativi, olfattivi, vestibolari e propriocettivi. Ad esempio, se è infastidito da alcuni suoni, colori o luci; se si dondola di frequente oppure se cammina o si sposta in modo anomalo-

13 Criticità funzionali Capacità di concentrazione su un compito o un attività: per quanto tempo è autonomo, cosa proporgli quando ha finito il suo lavoro (vedi interessi). Come gestisce i tempi di attesa: se l alunno si organizza da solo, se occorre dargli un compito, per quanto tempo riesce ad aspettare senza avere un attività organizzata, cosa occorre fare se i tempi di attesa si allungano (vedi comunicazione). Come si comporta durante i cambi di contesto, come si comporta durante un cambio di lezione o di aula, oppure all ingresso e uscita da scuola. Come proporre novità o cambiamenti: cosa si deve fare quando si propone una novità o avviene un cambiamento nel programma, come avvertire l alunno e prepararlo prima che il cambiamento avvenga, quali risorse si utilizzano. Come si comporta di fronte ad un imprevisto: come si comporta durante un evento non previsto, come il cambio di insegnante oppure il suono dell allarme anti incendio. Specificare se è in grado di chiedere aiuto. Gestione del comportamento quando avviene qualcosa che destabilizza l alunno: come intervenire in modo da abbassare il livello d ansia e calmarlo quando avviene qualcosa che lo destabilizza Quali sono i segnali anticipatori di disagio o malessere e come leggerli: descrivere quali segnali che possono anticipare l emergere di un momento di

14 crisi. Risorse a disposizione per contenere il malessere: cosa è consigliabile fare per diminuire lo stress, la tensione e l ansia. 11

15 Il gruppo ha proposto alcuni incontri di approfondimento (tra cui questo) sull utilizzo di questa scheda e lo Sportello Provinciale Autismo lo ha inserito nei materiali da mettere a disposizione delle scuole. Ricordiamo che è possibile scaricare lo strumento dal sito del CTS di Monza e Brianza in cerca strumento autismo Oppure al link sulla slide 12

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