MOTOR PROGRAMMA FORMATIVO. Incubatore turistico mobile Mobilni turistični inkubator Ref. Bando pubblico n. 02/2009 Javni razpis št.

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1 MOTOR Incubatore turistico mobile Mobilni turistični inkubator Ref. Bando pubblico n. 02/2009 Javni razpis št. 02/2009 Lead partner PROGRAMMA FORMATIVO Work packages: Attività e risultato: Italia Slovenia Program ASSE / PREDNOSTNA NALOGA: 2 Competitività e società basata sulla conoscenza 2 Konkurenčnost in na znanju temelječa družba Partner responsabile: LP BSC Kranj Esecutore: Partecipanti: 3. FORMAZIONE, TRAINING E TUTORAGGIO 1. Predisposizione del programma formativo Zavod Novi turizem Tutti PP BSC, Poslovno podporni center, d.o.o., Kranj Project partners: Občina Jesenice Turizem Bohinj Ustanova Fundacija BIT Planota Delta 2000 Provincia di Ravenna Provincia di Ferrara Provincia di Rovigo Informest Data: 31/5/2013 Lingua: Italiano Projekt sofinanciran v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev. Progetto finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia , dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.

2 INDICE 1. INTRODUZIONE 2 2. PROGRAMMA FORMATIVO 2 3. METODOLOGIA PROGRAMMARE I WORKSHOP REALIZZAZIONE DEI WORKSHOP TIPOLOGIE DI WORKSHOP WORKSHOP TEMATICI VEICOLARE LE PROPRIE ESPERIENZE METODO "SPAZIO APERTO" EVENTO DI BRAINSTORMING METODI TAVOLA ROTONDA METODO AI (Appreciative Inquiry) IDEE IN VISIONE PASSEGGIATA E CONVERSAZIONE PECHA KUCHA SEI CAPPELLI PER PENSARE 6 4. ESEMPIO DI WORKSHOP NELL'AMBITO DEL PROGETTO MOTOR 7 5. RISORSE 8 1

3 1. INTRODUZIONE Nell'ambito del progetto MOTOR - Incubatore turistico mobile, al quale partecipano partner sloveni e italiani, si sono svolte due conferenze open-space (la prima a Kranj nel giugno 2012, la seconda a Ferrara nel novembre 2012), in occasione delle quali gli operatori turistici esistenti e potenziali hanno presentato le principali problematiche e limitazioni incontrate durante lo svolgimento delle proprie attività. A seguito degli incontri si è proceduto a definire le tematiche prioritarie per i due paesi coinvolti. Sul versante italiano i 120 partecipanti alla conferenza hanno definito le principali direttrici dello sviluppo per i singoli settori: Ferrara si concentra sul cicloturismo, Rovigo sull'intermodalità, Ravenna sull'enogastronomia e il FVG sulla pesca sportiva e altri sport d'acqua nei parchi naturali. I contenuti che sono stati definiti da parte slovena sono i seguenti: gli operatori conoscono troppo poco se stessi e i propri ospiti, sono scarsamente collegati tra di loro, non sanno dove reperire le risorse per la realizzazione di progetti, registrano un deficit di conoscenze nel campo del marketing, della pubblicità online, dello sfruttamento dei social network, del CRM e stimolano in maniera non soddisfacente la formazione e la motivazione dei propri dipendenti. 2. PROGRAMMA FORMATIVO PERIODO TEMATICA REGIONE/PROVINCIA 12/2012 intermodalità nella Provincia di Rovigo Rovigo 12/2012 cicloturismo - 1 workshop Ferrara 01/2013 cicloturismo - 2 workshop Ferrara 02/2013 cicloturismo - 3 workshop Ferrara 03/2013 workshop informativo sul campo organizzato dalla Trentino/Mantova Provincia di Ferrara 03/2013 nuove tecnologie multimediali per la promozione Prato di Resia turistica 03/2013 ricognizione opportunità da parte dei produttori per Ravenna sinergie con gli operatori turistici 04/2013 cicloturismo - 4 workshop Ferrara 04/2013 incontro tra i produttori di prodotti tipici e operatori Ravenna del turismo per l'individuazione di strategie per migliorare l'offerta enogastronomica nei ricettivi 04/2013 creazione di prodotti e programmi turistici Gorenjska interessanti per il mercato 04/2013 nuove tecnologie multimediali per la promozione Prato di Resia turistica 05/2013 comunicazione e motivazione efficace per il turismo Gorenjska (per dirigenti) 06/2013 marketing di servizi e presentazione a fiere Gorenjska 06/2013 cicloturismo - 5 workshop Ferrara 06-07/2013 tecniche di accoglienza turistica & tecniche di Prato di Resia vendita e di relazione 09/2013 bandi per fondi EU per il turismo Gorenjska 09-10/2013 tecniche di definizione del prezzo & progettazione Prato di Resia operativa di nuovi prodotti turistici territoriali e testimonials per il turismo attivo 10/2013 marketing online Gorenjska 10/2013 workshop informativo sul campo organizzato dalla itinerario ciclable 2

4 Provincia di Ferrara 11/2013 comunicazione con gli ospiti (per dipendenti) Goriška 2013 cicloturismo, enogastronomia, intermodalità, turismo attivo Rovigo 3. METODOLOGIA 3.1 PROGRAMMARE I WORKSHOP I workshop rappresentano uno dei metodi formativi più efficaci e adattabili che possono essere utilizzati anche per lo sviluppo, la programmazione, la risoluzione di problemi, ecc. Le modalità di realizzazione dei workshop dipendono dagli organizzatori. A prescindere dalla forma finale, per programmare correttamente un workshop sono necessari i seguenti elementi: 1. chiara definizione degli obiettivi 2. chiara definizione del pubblico target e del numero di partecipanti 3. scelta di una location adatta 4. predisposizione del programma 5. raccolta delle risposte al workshop e utilizzo delle informazioni raccolte per attività future Tutti i punti sopraelencati sono necessari per il successo di un workshop. Ora andremo a concentrarci sul programma e la realizzazione del workshop. 3.2 REALIZZAZIONE DEI WORKSHOP Prima di dare avvio al workshop è importante che l'organizzatore disponga di un programma dettagliato che comprenda sia i contenuti principali che quelli meno importanti e la metodologia di lavoro. L'organizzatore deve definire i risultati che si desidera ottenere con il workshop, i metodi che consentono di raggiungere dei risultati concreti/obiettivi. L'organizzatore deve pianificare le modalità di presentazione dei singoli punti e deve assicurare la disponibilità dell'attrezzatura necessaria. Inoltre deve prevedere qualsiasi altra attività individuale o di gruppo necessaria per la buona riuscita dell'evento. Per garantire il successo di un workshop è importante il coinvolgimento attivo di tutti i partecipanti. Per evitare eventuali cali di concentrazione e interesse è utile utilizzare delle tecniche per ravvivare e rendere più interessante un workshop e per garantire una maggiore acquisizione delle nozioni. In questo contributo ne elencheremo alcune: utilizzo di pennarelli colorati e schemi su lavagnette (al posto della classica presentazione su computer), utilizzo di etichette, giochi di ruolo, dibattiti di gruppo, interviste, compiti concreti, ecc. In letteratura sono menzionate anche numerose attività per rompere il ghiaccio, dalla conversazione a coppie fino alla presentazione di manufatti artistici. Nella pianificazione di attività di gruppo bisogna tener conto che le persone non amano parlare di fronte a un pubblico di estranei, pertanto è consigliabile suddividere il lavoro in piccoli gruppi possibilmente composti da individui che non si conoscono. Ogni gruppo deve poi annottare le proprie riflessioni e presentarle agli altri. In questo modo si otterranno le soluzioni migliori. Ovviamente non è obbligatorio che i workshop si svolgano in aula. Tanti preferiscono lavorare all'aperto o sul campo, possibilmente in presenza di buone prassi. In questo 3

5 modo si unisce la parte teorica a quella pratica. Si consiglia di unire il più possibile i concetti teorici con le applicazioni pratiche. Inoltre è consigliabile continuare con le attività anche dopo la conclusione del workshop per aumentare la memorizzazione delle nozioni acquisite. 3.3 TIPOLOGIE DI WORKSHOP Abbiamo visto che la preparazione dell'organizzatore è molto importante, come lo sono anche la creatività e la fantasia. Di seguito sono elencati quattro tipi di workshop con i rispettivi metodi di lavoro e caratteristiche WORKSHOP TEMATICI Qualora il workshop sia incentrato su una sola tematica si consiglia di suddividerlo in tre fasi. Nella prima si cercherà di ispirare i partecipanti a trattare un determinato tema, nella seconda si forniranno delle informazioni in merito al tema prescelto, nella terza si coinvolgeranno attivamente i partecipanti. Il workshop tematico segue il seguente schema: INTRODUZIONE e primi passi (rompere il ghiaccio) ISPIRAZIONE Come possiamo trarre ispirazione dal tema? Come possiamo accendere l'entusiasmo dei partecipanti? Come creare un'esperienza per ispirare i partecipanti? Esistono dei giochi o degli esercizi che possiamo utilizzare? INFORMAZIONI Cosa devono necessariamente sapere per capire bene i contenuti? Come fornire le conoscenze? Dove reperire le risorse? INSERIMENTO Come possiamo risolvere i problemi legati alla tematica prescelta? Come indirizzare le persone verso la ricerca delle soluzioni? Cosa può fare ogni singolo partecipante? Esiste un interesse per una collaborazione futura? CONCLUSIONE VEICOLARE LE PROPRIE ESPERIENZE Al workshop si invita un esperto o un gruppo di esperti in un determinato settore che è/sono disponibile/i a veicolare le proprie conoscenze ed esperienze con i partecipanti. Agli esperti bisogna comunicare chi sono i partecipanti, quali sono le loro conoscenze pregresse e quali sono i loro interessi. E' consigliabile definire una collaborazione continuata tra gli esperti e i partecipanti anche dopo la conclusione del workshop METODO "SPAZIO APERTO" Questo è un metodo molto efficace per la ricerca di risposte a questioni aperte, non molto ben definite. Tale metodo viene utilizzato nelle situazioni in cui un gruppo poco omogeneo di persone cerca di affrontare una questione molto complessa e forse anche conflittuale. La presa di responsabilità viene garantita con la partecipazione volontaria dei partecipanti secondo i quattro principi dello spazio aperto e della legge sulla mobilità I quattro principi: 1. Chiunque arrivi è adatto. non ha importanza chi e cosa siamo, quante sono le nostre esperienze e conoscenze, poiché è più importante la partecipazione volontaria all'evento e il nostro interesse per il tema trattato 2. Qualsiasi cosa accada è l'unica cosa che poteva succedere. i risultati ovvero le conclusioni del workshop sono spesso incerti e sorprendenti, perciò è importante che gli organizzatori lo accettino 4

6 3. Quando inizia è il momento giusto per iniziare. il workshop non è regolato dal programma o dall'ora, bensì dai partecipanti e dalla loro creatività 4. Quando finisce, finisce. il workshop termina quando i partecipanti sentono che così deve essere, non quando arriva l'ora giusta La legge di mobilità recita:»se ti ritrovi in una situazione in cui non sei in grado di contribuire o apprendere alcunché, utilizza le tue gambe per raggiungere un punto più produttivo.«fonte: openspaceworld.org EVENTO DI BRAINSTORMING Se il gruppo di partecipanti ha idee creative, possiamo invitarlo ad un evento (party) di brainstorming, dove accompagnata da del buon cibo e musica si scambiano idee e si risolvono i propri problemi e i problemi degli altri. In questo modo si trovano delle buone soluzioni in un contesto informale. 3.4 METODI Per stimolare i partecipanti ad affrontare un determinato tema o trovare delle soluzioni possiamo utilizzare vari metodi. Alcuni sono indicati in seguito: TAVOLA ROTONDA Si tratta di una forma di discussione su una determinata tematica durante la quale tutti i partecipanti prendono la parola METODO AI (Appreciative Inquiry) Si parte dal presupposto che in ogni organizzazione e in ogni settore almeno qualcosa funzioni bene. Il metodo AI si basa su esempi ed esperienze positive. I partecipanti partono dalle risposte a domande del tipo»cosa si è rivelato efficace?«o»in cosa siete bravi?«nella tabella sottostante sono indicate le principali differenze tra il metodo AI e il metodo classico di risoluzione dei problemi. RISOLUZIONE DEI PROBLEMI identificazione dei problemi analisi di causa analisi delle possibili soluzioni piano d'azione APPRECIATIVE INQUIRY identificazione del meglio nell'organizzazione discussione su quanto si può ancora ottenere discussione su quanto bisogna fare discussione innovativa su quanto faremo 5

7 3.4.3 IDEE IN VISIONE Analogamente a quanto succede in una galleria d'arte l'organizzatore attrezza la sala conferenze con delle tabelle/fogli di carte sui quali i partecipanti annotano e/o disegnano le proprie idee e le soluzioni a un determinato problema. Quando le idee cominciano a scarseggiare, si fa una pausa durante la quale i partecipanti osservano le soluzioni proposte dagli altri. In questo modo traggono ispirazione per le attività successive. Alla fine si raccolgono tutte le soluzioni e si discutono assieme PASSEGGIATA E CONVERSAZIONE Si parte dal presupposto che siamo più creativi durante le passeggiate all'aperto e non durante un evento in una sala conferenze. I partecipanti vengono suddivisi in piccoli gruppi e li si lascia il tempo rilasciare dar sfogo alla propria creatività PECHA KUCHA Si tratta di una presentazione molto rapida di idee, in quanto ogni partecipante ha a disposizione soltanto una presentazione in PPT di 20 pagine per 20 secondi ciascuna (in totale sono 6 minuti). In questo modo si ottiene una maggiore partecipazione e interesse dei partecipanti e una maggiore dinamicità di gruppo SEI CAPPELLI PER PENSARE Questo metodo, sviluppato dal dott. Edward de Bono, stimola i partecipanti a pensare in molti modi diversi e a giungere a molte più soluzioni rispetto al normale. Il metodo comprende i seguenti step: analisi dei fatti e delle informazioni in modo completamente neutrale (cappello bianco), analisi soggettiva delle emozioni e delle intuizioni (cappello rosso), rilevazione degli aspetti positivi, dei vantaggi, delle opportunità che si aprono (cappello giallo), rilevazione dei rischi e delle minacce che purtroppo rappresenta la maniera di ragionare più diffusa quando si parla di novità (cappello nero), riflessione in merito a nuove idee, concetti e alternative che possiamo coscientemente esprimere grazie alle tecniche del pensiero laterale (cappello verde), riflessione programmata, controllata e infine sintetizzata (cappello blu). Fonte: The de Bono Society ( 6

8 4. ESEMPIO DI WORKSHOP NELL'AMBITO DEL PROGETTO MOTOR Nell'ambito del progetto si affrontano varie tematiche, perciò si adoperano vari tipi di workshop e metodologie di lavoro. Il workshop ideale dura più giorni e si compone di una visita sul campo, relazioni e risoluzione di problemi concreti. Nemmeno la collaborazione con i tutor o i consulenti non dura un solo giorno, bensì continua (almeno) fino alla conclusione del progetto. Il workshop svolto nell'ambito del progetto Motor riguarda i seguenti contenuti: Preparazione dei partecipanti al workshop: i partecipanti si possono preparare con dei testi predisposti dall'organizzatore oppure in gruppo, con una visita sul campo di un determinato prodotto turistico o di un operatore (consigliato). In Italia le visite sul campo si svolgono prima e durante il workshop classico, in quanto si riallacciano ai contenuti, mentre in Slovenia sono organizzati come esempi di buone prassi prima, durante e dopo il workshop. Relazioni teoriche svolte dall'organizzatore. La tematica viene affrontata secondo la teoria e la letteratura specializzata. Le basi teoriche sono necessarie per la complessa comprensione della problematica e devono essere presentate in maniera comprensibile, non specifica e interessante. Esempi pratici (lavoro di gruppo) trasferimento della teoria nella pratica. Quanto appreso dai partecipanti durante le fasi di preparazione al workshop e le relazioni teoriche viene trasferito nella pratica per la risoluzione di problemi concreti. Se si parla di comunicazione con gli ospiti, si fanno dei giochi di ruolo. Se si parla di marketing online, si lavora in gruppo per predisporre una campagna pubblicitaria o tramite social network. Se si sta sviluppando una strategia cicloturistica si definiscono le proposte per dei nuovi prodotti cicloturistici, ecc. Si utilizzano i metodi di cui al punto 3.4. Idealmente si prende in considerazione una situazione reale di un determinato prodotto o regione turistica. Se possibile, gli organizzatori forniscono delle informazioni di partenza sulle quali i partecipanti preparano delle soluzioni. E' ancora meglio se l'organizzatore invita al workshop il rappresentante dell'azienda o della regione. In questo modo i partecipanti potranno vedere che esiste un'applicazione pratica per le loro soluzioni e così aumenterà la loro motivazione. Presentazione dei risultanti tramite dibattito i partecipanti presentano i propri prodotti/risultati all'organizzatore, al rappresentante dell'azienda/regione e agli altri partecipanti. La proposta migliore viene anche simbolicamente premiata. Attività post-workshop Qualora una delle soluzioni proposte si realizzi, si invitano i partecipanti del workshop a collaborare attivamente alla realizzazione e/o monitoraggio dell'intero procedimenti. Se i partecipanti elaborano idee simili anche all'interno della propria azienda li aiutiamo fornendoli assistenza e consulenze e indirizzandoli ad altre fonti di conoscenza e risorse. Infine, 10 utili consigli per gli organizzatori di workshop: 1. Siate ciò che siete. 2. Il trasporto che avvertite mentre state parlando di una determinata tematica è contagioso. 3. Ogni partecipante deve essere importante. 4. Ascoltate con attenzione. 5. Lasciate qualsiasi aspettativa fuori dalla porta. 6. Salutate i partecipanti al loro arrivo e ringraziateli alla conclusione del workshop. 7. Mettete a disposizione del cibo e/o della musica. 8. Coinvolgete nel dibattito anche i partecipanti più timidi. 9. Traete il meglio da voi stessi e dagli altri. 10. Divertitevi. 7

9 5. RISORSE

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