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1 FORMAT DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE GRIGLIA DI VALUTAZIONE I.P.S.I.A. G. GIORGI Verona prof.ri Agazio Geracitano e Fedele Di Marco Pagina 1

2 UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione Prodotti Competenze mirate Comuni/cittadinanza professionali Formazione generale degli studenti equiparati a lavoratori. Conoscere il significato dei principali termini legati alla salute e sicurezza; Conoscere l organizzazione della sicurezza della propria scuola; Individuare le situazione di pericolo; Conoscere i diritti e i doveri degli studenti rispetto ai temi della salute e sicurezza; La scuola dovrà valutare i rischi connessi all organizzazione degli stage in alternanza e assicurare le relative misure di prevenzione e di gestione. Obiettivo fondamentale sarà la garanzia che gli studenti siano tutelati sia sul versante oggettivo, con la selezione di aziende sicure, sia sul versante soggettivo con l informazione e la formazione degli allievi. Competenza chiave europea n 6: Competenze sociali e civiche Competenze tecnico professionale: Operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di igiene e di salvaguardia ambientale, identificando e prevenendo situazioni di rischio per sé, per altri e per l'ambiente Abilità Conoscenze Identificare figure e norme di riferimento al sistema di Conoscere il significato di alcuni termini legati prevenzione/protezione. Individuare le situazioni di rischio relative al proprio lavoro e le possibili ricadute su altre persone. all ambito salute e sicurezza e i concetti che essi contengono. Concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione. Individuare i principali segnali di divieto, pericolo e D. Lsg. 81/2008. prescrizione tipici delle lavorazioni del settore. Dispositivi di protezione individuale e collettiva. Adottare comportamenti lavorativi coerenti con le norme Metodi per l'individuazione e il riconoscimento delle di igiene e sicurezza sul lavoro e con la situazioni di rischio. salvaguardia/sostenibilità ambientale. Segnali di divieto e prescrizioni correlate. Adottare i comportamenti previsti nelle situazioni di emergenza. Utilizzare i dispositivi di protezione individuale e collettiva. Individuare gli elementi che rendono evidente l esistenza Organizzazione della prevenzione nella scuola. di un organizzazione della scuola sulla sicurezza e Diritti e doveri degli studenti equiparati. abbinarli a specifiche figure interne. Regolamenti di laboratorio. Mettere in relazione i diritti/doveri degli studenti equiparati alle regole presenti all interno dell istituto e principalmente nei laboratori di settore. Utenti destinatari Studenti in Alternanza Scuola Lavoro Prerequisiti Fase di applicazione Conoscenza della lingua italiana. Concetti base di diritto e dovere. Prima dell inizio delle attività laboratoriali o di alternanza scuola lavoro in azienda. Tempi 6 ore Esperienze attivate Alternanza scuola-lavoro Metodologia Lezione frontale. Lezione interattiva (lezione frontale articolata con interventi). Discussione di casi in aula. Lavoro o esercitazione di gruppo. Problem-solving. Intervista, questionario. Analisi di testi, manuali, depliants. I.P.S.I.A. G. GIORGI Verona prof.ri Agazio Geracitano e Fedele Di Marco Pagina 2

3 Risorse umane interne esterne UNITA DI APPRENDIMENTO Docente di materie tecniche in possesso dei requisiti previsti dall Accordo Stato Regioni. REQUISITI: Esperienza almeno triennale di docenza o insegnamento o professionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro (Art. 1 - accordo Stato-Regioni sulla formazione del 21/12/2011). L esperienza professionale può consistere anche nello svolgimento per un triennio dei compiti di RSPP (Art.1 accordo Stato-Regioni sulla formazione del 21/12/2011). Strumenti Scheda azienda (la scheda serve a registrare i dati riferiti all azienda e a raccogliere informazioni utili a inquadrarla anche e soprattutto dal punto di vista della sicurezza in modo da poter ospitare allievi in stage). Nella scheda dovranno essere contenuti i dati dell azienda (indirizzo, referente, RSPP, tel, mail, settore di attività, n. lavoratori e tutor aziendale), i dati riferiti all allievo (orario, luogo di svolgimento, mansioni, macchine, attrezzature e sostanze utilizzate), e le informazioni riferite alla sicurezza (rischi specifici aziendali); Se è consentito un sopralluogo preliminare in azienda da parte del tutor scolastico, se il tutor aziendale ha una formazione specifica per il ruolo che svolge, se il tutor aziendale ha una formazione in merito alla sicurezza sul lavoro, se il DVR dell azienda ha in considerazione eventuali rischi a carico degli allievi in stage e se vengono forniti i DPI, se previsti, per la mansione assegnata all allievo. Normativa sulla sicurezza (D.lgs 81/08). Valutazione Processo Operare in sicurezza. Ricercare le informazioni Collaborazione con i compagni Regolamenti interni ai laboratori. Convenzione Scuola-Azienda. Prodotto La valutazione delle conoscenze acquisite avviane attraverso una breve prova scritta Strumenti utilizzati per la valutazione: (Verifica sull utilizzo delle parole-chiave, figure interne sulla sicurezza e compiti e obblighi dei lavoratori) Alla fine dell UDA è previsto il rilascio di un attestato di formazione ai sensi del D.Lgs. 81/08, come previsto dall accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. I.P.S.I.A. G. GIORGI Verona prof.ri Agazio Geracitano e Fedele Di Marco Pagina 3

4 LA CONSEGNA AGLI STUDENTI Per consegna si intende il documento che l équipe dei docenti/formatori presenta agli studenti, sulla base del quale essi si attivano realizzando il prodotto nei tempi e nei modi definiti, tenendo presente anche i criteri di valutazione. 1^ nota: 2^ nota: 3^ nota: il linguaggio deve essere accessibile, comprensibile, semplice e concreto. l Uda prevede dei compiti/problema che per certi versi sono oltre misura ovvero richiedono agli studenti competenze e loro articolazioni (conoscenze, abilità, capacità) che ancora non possiedono, ma che possono acquisire autonomamente. Ciò in forza della potenzialità del metodo laboratoriale che porta alla scoperta ed alla conquista personale del sapere. l Uda mette in moto processi di apprendimento che non debbono solo rifluire nel prodotto, ma fornire spunti ed agganci per una ripresa dei contenuti attraverso la riflessione, l esposizione, il consolidamento di quanto appreso. CONSEGNA AGLI STUDENTI Titolo UdA Formazione generale degli studenti equiparati a lavoratori. Cosa si chiede di fare Capire il proprio ruolo nell ambito dell organizzazione della sicurezza aziendale. Individuare le situazioni di pericolo. Rispettare le regole per la prevenzione e protezione dai rischi. Corretto uso dei DPI richiesti. In che modo (singoli, gruppi..) Rispettando le indicazioni ricevute dal preposto (docente o tutor aziendale). Quali prodotti Conoscere il significato dei principali termini legati alla salute e sicurezza. Conoscere l organizzazione della sicurezza della propria scuola. Individuare le situazione di pericolo. Conoscere i diritti e i doveri degli studenti rispetto ai temi della salute e sicurezza. Che senso ha (a cosa serve, per quali apprendimenti) L intervento ha lo scopo di prevenire le situazioni di rischio durante le attività laboratoriali e in azienda. Fornire le basi per avere dei futuri lavoratori formati dal punto di vista civico e sociale Tempi 6 ore, da effettuare prima dell inizio delle attività laboratoriali o di alternanza. Risorse (strumenti, consulenze, opportunità ) Avrete a disposizione: Docente formatore per 6 ore; Progetto formativo (slides utilizzate durante la formazione); Normativa sulla sicurezza (D.lgs 81/08). Scheda azienda; Convenzione scuola- azienda; Regolamento dei laboratori; Consulenza del tutor scolastico e del tutor aziendale; Criteri di valutazione La valutazione sarà effettuata mediante apposito test a risposta multipla. Valore dell UdA in termini di valutazione della competenza mirata (da indicare): La presente UdA costituisce l acquisizione della formazione generale avente valenza permanente ai sensi dell Accordo Stato Regioni del 21/12/2011. Peso dell Uda in termini di voti in riferimento agli assi culturali ed alle discipline: I docenti di laboratorio potranno attribuire una valutazione delle conoscenze e abilità acquisite durante la formazione. I.P.S.I.A. G. GIORGI Verona prof.ri Agazio Geracitano e Fedele Di Marco Pagina 4

5 PIANO DI LAVORO UDA UNITÀ DI APPRENDIMENTO: Formazione generale degli studenti equiparati a lavoratori. Coordinatore: Docente di materie tecniche in possesso dei requisiti previsti dall Accordo Stato Regioni. PIANO DI LAVORO UDA SPECIFICAZIONE DELLE FASI Fasi Attività Strumenti Esiti Tempi Valutazione 1 Conoscere il significato di alcuni termini legati all ambito salute e sicurezza e i concetti che essi contengono. Concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione; D. Lsg. 81/2008; Dispositivi di protezione individuale e collettiva; Metodi per l'individuazione e il riconoscimento delle situazioni di rischio; Segnali di divieto e prescrizioni correlate; 2 Organizzazione della prevenzione nella scuola; Diritti e doveri degli studenti equiparati; Regolamenti di laboratorio; Progetto formativo (slides utilizzate durante la formazione); Normativa sulla sicurezza (D.lgs 81/08). Scheda azienda; Progetto formativo (slides utilizzate durante la formazione); Normativa sulla sicurezza (D.lgs 81/08). Regolamento dei laboratori; Convenzione scuolaazienda; Correttezza nelle risposte del test 1 Correttezza nelle risposte del test 2. 3 ore Mediante apposito test a risposta multipla 3 ore Mediante apposito test a risposta multipla PIANO DI LAVORO UDA DIAGRAMMA DI GANTT Fasi ORE 1 Conoscere il significato di alcuni termini legati all ambito salute e sicurezza e i concetti che essi contengono. Concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione; D. Lsg. 81/2008; Dispositivi di protezione individuale e collettiva; Metodi per l'individuazione e il riconoscimento delle situazioni di rischio; Segnali di divieto e prescrizioni correlate; 2 Organizzazione della prevenzione nella scuola; Diritti e doveri degli studenti equiparati; Regolamenti di laboratorio; 3 ore 3 ore I.P.S.I.A. G. GIORGI Verona prof.ri Agazio Geracitano e Fedele Di Marco Pagina 5

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