PIANO PLURIENNALE DI UTILIZZAZIONE AZIENDALE

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1 PIANO PLURIENNALE DI UTILIZZAZIONE AZIENDALE Az. Agr. MARCHI UMBERTO Sede legale: Via Fienili 15/a Quingentole (MN) Sede allevamento: Via Savazzona Quistello (MN) PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PORCILAIA PRESSO L ALLEVAMENTO SUINICOLO SITO IN QUISTELLO VIA SAVAZZONA 53

2 Legenda: 1. Descrizione dell Azienda 2. Situazione Attuale (descrizione fabbricati esistenti) 3. Situazione futura/finale (descrizione dei fabbricati in progetto) 4. Gestione tecnica/agronomica dell allevamento 5. Soluzioni tecniche proposte per il rispetto delle normative ambientali, sicurezza dei lavoratori e benessere animale 6. Opere di mitigazione/ compensazione proposte 7. Costo dell intervento 8. Previsioni del Piano di Sviluppo Aziendale 9. Conclusioni

3 1) DESCRIZIONE DELL AZIENDA L Azienda Agricola Marchi Umberto ha sede legale in Via Fienili n. 15/a nel Comune di Quingentole mentre l allevamento è sito in Quistello Via Savazzona, 53. L intervento in progetto verrà realizzato presso l allevamento sito in Quistello, identificato catastalmente al Fg. 20 Mapp. 105 e individuato nel vigente PGT in Ambito Attività produttive e commerciali connesse con l'agricoltura. L Az. Agricola svolge attività di allevamento animali (suini) e coltivazione terreni. I terreni a servizio dell Azienda Agricola sono: - Superficie agraria utile (SAU): Ha (in conduzione) Ha (in convenzione) I terreni aziendali sono condotti direttamente dal Sig. Marchi Umberto che riveste la qualità di coltivatore diretto. Nell Azienda, da qualche anno, è presente il figlio Machi Ivan in qualità di coadiuvante che si sta inserendo in azienda per essere in futuro il titolare. 2) SITUAZIONE ATTUALE (Fabbricati esistenti) I fabbricati ad uso zootecnico, sono complessivamente n. 6 e presentano una tipologia costruttiva tipica del periodo della loro realizzazione. Il fondo attualmente è costituito da: - N.1 Porcilaia di gestazione (n.1) - N.1 Porcilaia di magronaggio e mangimificio (n.2-2a) - N.1 Porcilaia parto e svezzamento (n.3) - N.1 Porcilaia ingrasso/magroni (n.4) - N.1 Porcilaia ingrasso/magroni (n.5) - N.1 Silos a trincea (n.6) - N.2 Vasche liquame (n.7) - N.1 Porcilaia da ingrasso/magroni (n.8) Si allega planimetria dell azienda (Tav.1) e relazione tecnica agronomica 3) SITUAZIONE FINALE/FUTURA (Fabbricati in progetto) Con la nuova domanda di Permesso di Costruire sarà proposta la realizzazione di un fabbricato ad uso porcilaia avente le seguente caratteristiche:

4 - n corpi di fabbrica: 01 (da planimetria allegata n. 9) - tipologia: box multiplo su pavimentazione grigliata e rimozione effluenti con Vacuum system ; - superficie utile d allevamento porcilaia: Porcilaia n.9: mq di SUA; 24 box su grigliato; n. 312 capi potenzialmente allevabili; - caratteristiche costruttive: La porcilaia sarà realizzata in muratura tradizionale realizzata in opera; in particolare la parte sottostante il grigliato sarà in conglomerato cementizio casserato e la muratura sovrastante invece in blocchi di cotto frantumato e cemento lavorato a vista all esterno. Il tetto sarà realizzato con travi prefabbricate del tipo boomerang, pannelli in laterocemento con sovrastante manto in tegole di cemento tinta cotto. Il pavimento fessurato sarà sorretto da travi portagrigliato in c.a. con sottostante vasca di tracimazione, per la raccolta delle deiezioni, collegata alla rete fognaria esistente che evacua i liquami dall allevamento alle vasche di stoccaggio esistenti. I serramenti saranno in vetroresina con aperture comandata da termostato e umido stato in grado di consentire una perfetta ventilazione; sarà inoltre previsto un cupolino continuo a tetto che consente una aerazione e una illuminazione diretta. Per quanto riguarda il contenimento dei consumi si prevede l installazione dell impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica Per quanto concerne le risorse acqua è prevista la raccolta delle acque meteoriche mediante una rete di raccolta e una vasca di stoccaggio da lt. Con la realizzazione di quanto in progetto l azienda Marchi Umberto potrà allevare complessivamente nelle n. 7 porcilaie aziendali n. capi 2350 per un peso vivo potenziale di t. ( t. rispetto t. attuali).

5 4) GESTIONE TECNICA / AGRONOMICA DELL ALLEVAMENTO Attualmente (uso di n. 6 fabbricati d allevamento n capi mediamente presente) i reflui prodotti dall insediamento ammontano a mc di liquame suino (escluse le acque meteoriche), cui corrisponde un carico di azoto zootecnico di kg. N/anno. Gli stoccaggi disponibili, come risulta dalla Comunicazione Nitrati regolarmente presentata, ammontano a 6202 mc./anno, ampiamente superiore ai minimi di legge. Con la costruzione del nuovo corpo di fabbrica (+ 312 suini) l insediamento produrrà 7654 mc/anno di liquame con un carico di azoto zootecnico pari a kg N/anno L Azienda Agricola Marchi Umberto per lo spandimento agronomico dei reflui ha la disponibilità di 60,79 Ha di terreno posto in zona non vulnerabile. Vedi tabelle relazione tecnica agronomica allegata 5) SOLUZIONI TECNICHE PROPOSTE PER IL RISPETTO DELLE NORMATIVE AMBIENTALI, SICUREZZA DEI LAVORATORI E BENESSERE ANIMALE BENESSERE ANIMALE La materia nel nostro paese è regolata dal D.Lgs. 122/2011 che, in attuazione della direttiva 2008/120/CE, stabilisce le norme minime di protezione dei suini confinanti per l allevamento e l ingrasso. Gli elementi progettuali da valutare per il rispetto del benessere animale vanno riferiti alle posizioni e al comportamento che i suini assumono durante tutta la loro vita, nelle diverse condizioni di allevamento. In assenza di stress (per calore, malattia, ecc.), i suini usano zone separate per coricarsi, per urinare, per defecare, a meno che la struttura di allevamento non presenti qualche problema (superficie disponibile insufficiente, cattiva gestione ecc..). Il decreto del 2011 regolamenta il dimensionamento delle superfici disponibili e i tipi di pavimentazione per l allevamento dei suini. Superfici libere a disposizione Partendo dal presupposto che ogni animale allevato in gruppo (group housing) deve disporre dello spazio per muoversi fino a rigirarsi agevolmente, le superfici minime da considerare variano per ogni categoria produttiva.

6 Per ciascun suino o suinetto all ingrasso, il dimensionamento varia in funzione al peso vivo dell animale: Per ciascuna scrofetta dopo la fecondazione, superficie 1,64 mq. Per ogni scrofa, superficie 2.25 mq. Se i suini sono allevati in gruppi con: meno di 6 animali, le superfici libere disponibili devono essere aumentate del 10%; 40 o più animali, le superfici libere disponibili possono essere ridotte del 10%. Per il calcolo delle superfici a disposizione si può tener conto di: spazio occupato da mangiatoie con profondità 25 cm e larghezza 30 cm; spazio sottostante le mangiatoie sollevate da terra; parchetti esterni coperti con tettoia di protezione dalle intemperie. Pavimentazioni La pavimentazione deve rispettare i criteri sul benessere del piede dei suini. Elemento determinante per prevenire il rischio di lesioni a zampe e piedi nei pavimenti fessurati è l ampiezza delle fessure e dei travetti, in rapporto alle dimensioni del piede. La larghezza delle fessure deve essere tale da non permettere che lo zoccolo vi si infili e va definita in funzione a:

7 larghezza dello zoccolo dei suini presenti nel recinto; forma del fessurato; tipo di materiale impiegato. Per ridurre al minimo la possibilità che lo zoccolo scivoli nella fessura, è necessario che la larghezza della fessura non superi la metà della larghezza della superficie di contatto piede-pavimento e che la zona piena tra una fessura e l altra sia sufficiente a sostenere il piede. Le pavimentazioni miste pieno/fessurato, con una parte piena e una fessurata, sono da preferirsi all allevamento completamente fessurato. Qualora, per suini allevati in gruppo, si utilizzino pavimenti fessurati in calcestruzzo, l ampiezza delle aperture e dei travetti varia in funzione della categoria Le norme vigenti indicano in sostanza che possono essere ritenuti conformi le seguenti tipologie di pavimenti in calcestruzzo: a) per suini da riproduzione allevamento su pavimento pieno con lettiera: pavimento totalmente pieno con una zona limitata di scarico liquidi; allevamento di scrofe e scrofette su pavimento parzialmente fessurato con area fessurata delimitata (area di defecazione) con fessure fino a 25 mm e travetti minimo 80mm, verificando che le aperture non eccedano il 15% del totale della superficie dei box; allevamento con pavimento solido e continuo, in cui le aperture di drenaggio siano contenute nel 15% della superficie totale della pavimentazione;

8 allevamento con pavimento solido e continuo, in cui una parte è costituita da pavimento pieno e una parte è fessurata (al massimo 15%); allevamento con pavimenti con fessure di scarico diffuse con fessure sino a 20 mm e travetti superiori a 80 mm. b) per suinetti (da 21 giorni alle 10 settimane di età) da ingrasso: allevamento di suinetti su pavimentazione fessurata o metallica ricoperta di plastica; allevamento di suinetti su pavimentazione fessurata metallica; allevamento a terra di suinetti su lettiera; allevamento a terra di suinetti in box con una parte piena e una parte fessurata, con fessure fino a 20mm e travetti superiori 80mm, con il 40% di parte piena rispetto alla superficie disponibile; allevamento di suinetti su pavimentazione fessurata in calcestruzzo c) per suini all ingrasso con pavimentazione fessurata: allevamento a terra su lettiera; allevamento in terra in zone, con una parte piena e una fessurata, dove la parte piena (40%) è nettamente separata da quella fessurata (fessure fino a 20 mm. e travetti minimo 80 mm.); allevamento con pavimentazione su fessurato in calcestruzzo in ragione del peso elevato raggiunto dai suini all ingrasso, su pavimento totalmente fessurato. Il fabbricato proposto con la nuova domanda di Permesso di costruire è stato progettato come risulta dalle tavole di progetto e verrà costruito nel rispetto delle norme sopra indicate descritte. In particolare i box all ingrasso della superficie di mq saranno riempiti con massimo 13 capi/box in modo che ogni animale abbia almeno i mq. di superficie disponibile considerato che il peso finale raggiungerà i 160 kg circa (1 mq./capo). La normativa sul benessere animale viene inoltre già rispettata ed applicata per le porcilaie esistenti. SICUREZZA SUL LAVORO (DLGS 81/2008 e s.m.i) Nella fase progettuale sono stati considerati gli aspetti relativi alle problematiche sulla sicurezza dei lavoratori. In particolare sono in progetto: - pavimentazioni anti scivolamento; - vie di fuga in posizione centrale in ogni corpo di fabbrica; - protezioni e parapetti in corrispondenza di vasche scoperte. Anche nella

9 fase di realizzazione dell opera (operazioni di cantiere edile) saranno adottate tutte le misure previste dalla normativa vigente. TUTELA DELL AMBIENTE (interventi di mitigazione e compensazione) La soluzione costruttiva proposta per la nuova porcilaia (fessurato totale con Vacuum system ) è tecnicamente dal punto di vista ambientale la migliore tecnica disponibile (B.A.T.) sia per quando riguarda la minor produzione di reflui sia in relazione al contenimento delle emissioni in atmosfera dei gas serra aziendali (metano ed ammoniaca) ed odorose. Si prevede annualmente un articolato e puntuale sistema di monitoraggio sia delle risorse in entrata sia delle matrici in uscita nonché della registrazione delle varie operazioni di gestione dell allevamento e di formazione del personale addetto. 6) OPERE DI MITIGAZIONE / COMPENSAZIONE PROPOSTE L Az. Agr. Marchi Umberto provvederà alla realizzazione di un filare alberato, che avrà la funzione di mascherare la porcilaia in progetto e sarà posto sul lato NORD della vasca liquami (Quistello- Fg. n. 20 mapp. le n. 158) in prossimità del confine prospiciente la strada comunale via Savazzona essendo il lato di massima visibilità. MITIGAZIONE Le misure di mitigazione da adottare per ridurre l impatto ambientale consistono nel creare una fascia di vegetazione che sarà realizzata con essenze autoctone (querce) in grado di raggiungere l altezza di m.10. Calcolo della S.l.p. in progetto: porcilaia 13,60 x 32,10 = mq. 436,56 Calcolo mitigazione: mq. 436,56 : 10 = mq. 43,66 di alberatura da realizzare COMPENSAZIONE ECOLOGICA A compensazione della sottrazione di suolo agricolo, conseguente all edificazione, si è prevista la realizzazione di un filare arboreo da essenze autoctone (querce) nella quantità che risulta dal seguente calcolo:

10 Superficie impermeabile di progetto: porcilaia 13,60 x 32,10 = mq. 436,56 Calcolo compensazione: mq. 436,56 : 80 = n. 5,46 alberi ad alto fusto Per la realizzazione del filare alberato sono previste le seguenti operazioni: - preparazione del terreno oggetto d intervento per una larghezza della fascia di circa tre metri con aratura e zappatura - il tracciamento del filare e picchettamento dei punti di piantagione - apertura buche e messa a dimora delle piante ad alto fusto - cure successive alla piantumazione quali irrigazione di soccorso ecc 7) ULTERIORI CONSIDERAZIONI L intervento che si vuole realizzare comporterà alla ditta un costo rilevante pari ad ,00: le voci di spesa possono meglio essere evidenziate come a seguire: - costruzione n. 1 ricovero per capi suini n. 312: ,00 - spese tecniche di progettazione ed altro: ,00 - opere di mitigazione/compensazione, I Intervento: 5.000,00 Totale costo ,00 8) PREVISIONI DEL PIANO DI SVILUPPO AZIENDALE Il progetto del Piano di Sviluppo si basa sui seguenti capisaldi: - l importante investimento economico necessario é finalizzato a creare un azienda zootecnica autonoma con maggiore efficienza e meglio indirizzata al futuro con ricadute immediatamente operative - incremento della produzione lorda vendibile assicurando all azienda una maggiore redditualità - ammodernare l allevamento con l obiettivo di essere più competitivi sui mercati ma anche più sostenibili ed efficienti nella gestione delle risorse naturali - le azioni saranno intraprese nella piena consapevolezza della sostenibilità oltre che economica, anche ambientale e di salvaguardia del benessere animale e della forza lavoro.

11 9) CONCLUSIONI L intervento richiesto, dal punto di vista tecnico-agronomico ed in relazione ai principali indici di valutazione come autonomia di stoccaggio dei reflui zootecnici prodotti e della adeguata disponibilità dei terreni per il corretto impiego in campo, è sicuramente in sintonia con le normative vigenti. Da un punto di vista ambientale l aumento dei capi allevati (+ 312 capi) con la realizzazione di un nuovo ricovero, non andrà a creare nella zona alcun disagio; infatti la tipologia costruttiva che si adotta é la stessa di quella usata in passato, sempre molto funzionale e rispettosa del benessere animale ed in grado di contenere le esalazioni maleodoranti nella zona circostante. L obiettivo dell azienda è quello di avere dall investimento richiesto il miglior risultato produttivo, per raggiungere livelli di efficienza economica sempre più elevati e necessari per reggere il momento di crisi dell intero comparto zootecnico e non solo: non trascurabili sono anche i vantaggi economici che la nuova attività potrà produrre, si pensi al costo d investimento, ma anche per le attività d indotto. Da aggiungere che l Unione Europea già da fine 2015 e di riflesso Regione Lombardia con già n. 2 bandi, con il Piano di Sviluppo Rurale (PSR ) intendono sostenere il settore zootecnico suinicolo (per la prima volta dopo decenni di PSR, nei quali il settore suini è sempre stato escluso) con contributi pubblici mirati all ammodernamento delle strutture, all innovazione per avere aziende sempre più efficienti in grado di guadagnarsi una quota di mercato, di meglio orientarsi, di creare sviluppo e di tutelare l ambiente. Quistello, lì 14 Luglio 2017 Geom. Antonio Merlotti Marchi Umberto Allegati: - Relazione tecnica agronomica - Relazione geologica/geotecnica - Tav. 1 (Estr. di Mappa, Estr. di Pgt, Planimetria generale con indicata la piantumazione) - Tav. 2 (Progetto porcilaia)

12 Atto d obbligo unilaterale Il sottoscritto Marchi Umberto nato a Ostiglia il 22/01/1955 in qualità di titolare dell omonima Azienda Agricola con il presente atto si impegna ad impiantare le biomasse arboree previste nella Tav. n. 1 del progetto e gestirle e mantenerle in essere per un periodo di almeno 7 anni (Art. 14 comma 6 delle NTA) a compensazione del terreno sottratto per la costruzione della porcilaia in progetto (Tav.n.2). Marchi Umberto Quistello, 14 Luglio 2017

13 PIANO PLURIENNALE DI UTILIZZAZIONE AZIENDALE Az. Agr. MARCHI UMBERTO Sede legale: Via Fienili 15/a Quingentole (MN) Sede allevamento: Via Savazzona Quistello (MN) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

14 PUNTI DI PRESA FOTOGRAFICI

15 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA FOTO 1 FOTO 2

16 FOTO 3 FOTO 4

17 FOTO 5 FOTO 6

18 FOTO 7

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