Recupero delle curve fisiologiche della colonna vertebrale. RCCV 2013 ISSA Italia - all rights reserved
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- Rosina Cuomo
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1 Recupero delle curve fisiologiche della colonna vertebrale
2 VALUTAZIONE CURVE COLONNA Il rachide per definizione è l insieme delle vertebre che compongono quella struttura di sostegno alla quale si ancorano, guaine, fasce, organi, muscoli minuti e muscoli imponenti che sostengono, proteggono e azionano la colonna stessa.
3 VALUTAZIONE CURVE COLONNA La colonna vertebrale presenta più curve nella sua struttura di asse portante; sul piano sagittale (di lato) si osservano curve cifotiche e curve lordotiche, rispettivamente a convessità posteriore, le prime, e a convessità anteriore le seconde.
4 VALUTAZIONE CURVE COLONNA Le cifosi assolvono ad una funzione statica, di sostegno e protezione quindi di contenimento di strutture di notevole importanza;
5 VALUTAZIONE CURVE COLONNA basti osservare la cifosi cranica, per l encefalo e cervelletto, la cifosi dorsale, per gli organi toracici come cuore e polmoni, la cifosi sacrale per gli organi pelvici genitali;. Le cifosi, quindi non godono di buona mobilità per la funzione che assolvono.
6 VALUTAZIONE CURVE COLONNA Le lordosi, invece, hanno una caratteristica di mobilità e nascono in ordine cronologico, prima quella poplitea, poi quella cervicale, poi quella lombare ed infine quella podalica dell arco plantare. Ovviamente le curve che sono degne di maggiore attenzione sono le cifosi dorsale e sacrale e le lordosi cervicale e lombare.
7 VALUTAZIONE CURVE COLONNA Una struttura, principalmente verticale, è tanto resistente quanto più curve contiene. Nel caso della colonna vertebrale il numero delle curve principali è tre, ovvero la lordosi cervicale, la cifosi dorsale e la lordosi lombare.
8 VALUTAZIONE CURVE COLONNA Secondo studi di ingegneria, la resistenza di una struttura è data dal numero di curve al quadrato più uno, ovvero R= (NxN) +1, quindi considerando le tre curve vertebrali nel caso dell essere umano la resistenza sarà data da 3x3 +1, cioè 9+1 quindi 10.
9 VALUTAZIONE CURVE COLONNA Se per un azione volontaria o meno viene a mancare una curva, la colonna vertebrale perde parte della sua resistenza. Se per esempio viene a mancare la curva lombare come quando ci si siede, flettendo l anca, la resistenza sarà data da 2 x 2 +1 ovvero 5! Praticamente la metà della resistenza che si ha in una posizione di fisiologica triplice curva.
10 VALUTAZIONE CURVE COLONNA Gli atteggiamenti posturali sbagliati, le problematiche funzionali, o quelle strutturali della colonna, possono portare ad un annullamento di una curva o ad una esagerazione di un altra o entrambi le cose. Questo comporterà delle alterazione sull uniformità dello stress lungo il rachide che può indurre a sofferenze importanti anche di entità patologiche.
11 Colonna e allenamento
12 COLONNA TRATTO LOMBARE LORDOSI LOMBARE I valori riportati in letteratura riferiti alla curva valutata con inclinometro indicano 34 gradi di media con un range oscillante dai 21 ai 49 gradi per soggetti venticinquenni (YOUDAS 1995)
13 COLONNA TRATTO DORSALE CIFOSI DORSALE I gradi della curva toracica compresa da d1-d12 riferiti da (LOEBL 1967) indicano come valori di media da 30 a 37 gradi per individui di età inferiore ai 40 anni e 41 gradi per sogggetti di età oltre i 60 anni
14 Colonna tratto cervicale Lordosi cervicale I gradi della curva cervicale compresa da c1-c7 riferiti da (KAPANDJI 1974) indicano come valori di media da 32 a 36 gradi
15 CURVE COLONNA Non essendoci concordanza tra gli autori rispetto i gradi della cifosi e lordosi,a noi non interessa il dato assoluto ma quelli relativi
16 CURVE COLONNA Quello che interessa al pt è il confronto dei gradi alla prima valutazione e dopo il lavoro svolto
17 CURVE FISIOLOGICHE E MAL DI SCHIENA I soggetti con mal di schiena mostrano una riduzione della lordosi del tratto lombare basso (Jackson e Mc Manus 1994) Un appiattimento della schiena è un fattore di rischio per recidive future (Adams 1999)
18 La valutazione iniziale del cliente attraverso la visione posturale
19 Piano sagittale (di lato) TESTA: posizionata in asse, non spinta in avanti né troppo indietro; linea orecchio occhio orizzontale CURVA CERVICALE: nella norma, leggermente convessa anteriormente SCAPOLE: appiattite contro il dorso COLONNA TORACICA: curva normale leggermente convessa posteriormente CINTURA SCAPOLARE: non ruotata ADDOME: non prominente BACINO: in posizione neutra e con curvatura lombare normale, leggermente convessa anteriormente ANCHE: posizione neutra, né flesse né estese GINOCCHIA: posizione neutra né flesse né iperestese CAVIGLIA: posizione neutra, gamba verticale e perpendicolare alla pianta dei piedi
20 Esempio di linea ideale In questa condizione ottimale, all esame posturale il soggetto presenta una situazione di simmetria dei segmenti corporei e dei punti di repere.
21 Valutazione visiva
22 Valutazione visiva
23 Valutazione visiva
24 Valutazione visiva
25 Valutazione visiva
26 Valutazione visiva
27 Valutazione visiva
28 Valutazione visiva
29 Valutazione con cirtometro Riproduzione grafica Economica Riproducibile Comparabile
30 CIRTOMETRO Il cirtometro serve a misurare l entità delle curve sagittali del rachide. Lo strumento possiede una anima in metallo che consente di mantenere la forma delle curve modellate.
31 MATERIALE PER LA VALUTAZIONE
32 VALUTAZIONE Lo zero coinciderà con c7 e la curva terminerà all inizio della piega interglutea Le curve ottenute devono essere riportate su di un foglio di carta di lunghezza adeguata,sul quale vengono misurati i valori angolari della cifosi dorsali e della lordosi lombare
33 VALUTAZIONE Si individua il punto di inversione delle due curve ed i punti di massima cifosi e lordosi. Si tracciano le rette dal punto di inversione al punto di massima cifosi e al punto di massima lordosi;poi si tracciano le rette dagli estremi della cifosi e della lordosi misurandone col goniometro gli angoli acuti
34 POSIZIONAMENTO CIRTOMETRO Durante il posizionamento del cirtometro Il personal trainer deve porre attenzione alla postura del cliente,che deve restare neutra.
35 POSIZIONAMENTO CIRTOMETRO POSIZIONAMENTO DELLO 0 SU C7
36 PUNTO DI REPERE C7 Test con il rachide cervicale in rotazione: con il rachide cervicale in posizione neutra, posto il dito indice sull'apofisi spinosa di C7 e il dito medio sull'apofisi spinosa di D1 si imprime al rachide cervicale un movimento di rotazione; in questo test la vertebra C7 si muove, mentre la vertebra D1 rimane immobile.
37 Tracciatura della curve Punto 0 c7 Punto di max cifosi Punto di inversione Punto di max lordosi Piega glutea
38 CALCOLO DEGLI ANGOLI
39 PARTICOLARE CALCOLO ANGOLI
40
41 CIRTOMETRO IN MASSIMA FLESSIONE
42 CALCOLO ANGOLO IN FLESSIONE
43 METODO ASSEGNAZIONE PUNTEGGIO Lordosi limite inferiore 14 limite superiore 32 Grave delordosi Importante delord. 8 Modica delordosi 14 Curva fisiologica 20 Perfezione teorica Curva fisiologica 26 Modica iperlordosi 32 Importante iperl. 38 Grave iperlordosi
44 METODO ASSEGNAZIONE PUNTEGGIO Cifosi limite inferiore 15 limite superiore 30 Grave ipocifosi Importante ipocifosi 10 Moderata ipocifosi 15 Curva fisiologica 20 Perfezione teorica 22, Curva fisiologica 25 Moderata ipercifosi 30 Importante ipercifosi 35 Grave ipercifosi
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46 DAL FIT CHECK ALL ALLENAMENTO
47 DAL FIT CHECK ALL ALLENAMENTO In un programma fitness dopo fit check posturale Punteggio cifosi 5 iper Si? No?
48 Indicazioni generali PRECISIONE: Posizione articolare Allungamento muscolare Mobilizzazione
49 Indicazioni generali TEMPO: allungamenti Nel lavoro su Articolazioni, capsule, legamenti (da 1 a 3, comunque oltre 1 ) Negli esercizi settoriali: mantenimento della posizione per fino ad 1
50 Durata della posizione di allungamento secondo alcuni Autori (da Ginnastica correttiva di F. Tribastone) Anderson B. (1980) dai 5 ai secondi Beaulieu J.E. (1981) Bellucci M. (1996) Corbin C.B. e Noble L. (1980) Crepaz P. (1990) Holt L.E. (1973) Humphrey L.D. (1981) Lissoni A. (1985) Manno R. (1989) dai 30 ai 60 secondi dai 10 ai 30 secondi almeno 6 secondi dai 10 ai 30 secondi dai 5 ai 10 secondi dai 30 ai 60 secondi dai 20 a 30 secondi e più circa 30 secondi Norris C.M. (997) Shellock F.G. e Prentice W.E. (1985) Solveborn S.A. (1983) Sternad D.(1988) Tribastone F. (1994) Weiss U. (1984) Wirhed R. (1985) fino a 30 secondi 30 secondi dai 10 ai 30 secondi dai 10 ai 20 secondi dai 30 ai 60 secondi dai 5 ai 30 secondi circa 30 secondi
51 Indicazioni generali Negli esercizi in catena muscolare : mantenimento postura da 1 in avanti Nella MOBILIZZAZIONE articolare: esecuzione per serie e ripetizioni, esecuzione DINAMICA, max 10 in posizione
52 ESEMPI ESERCIZI DI RIEQUILIBRIO DELLE CURVE
53 MOBILIZZAZIONE BACINO Antiversione bacino da supino Aumento la lordosi lombare
54 Retroversione bacino da supino Annullo la lordosi lombare
55 Antiversione bacino seduta su fit ball Antiversione bacino in piedi alla parete
56 Retroversione bacino seduta su fit ball Retroversione bacino in piedi alla parete
57 Retroversione bacino a carponi in quadrupedia ANTEROVERSIONE
58 Estensione lombare da supino PROGRESSIONE
59 Ripristino fisiologica lordosi lombare Estensione lombare passiva tramite spessore dedicato
60 Ripristino fisiologica lordosi lombare Tramite spessore POSTURAL CARE gonfiabile in modo da rendere la mobilizzazione progressiva
61 MOBILIZZAZIONE PASSIVA IN FLESSIONE LOMBARE
62 Flessione lombare con pallone
63 MOBILIZZAZIONE TRATTO DORSALE
64 Mobilizzazione dorsale ESTENSIONE TRATTO DORSALE 1 TRATTO D8-D12 inizio-fine
65 Mobilizzazione dorsale ESTENSIONE TRATTO DORSALE 2 TRATTO D5-D8 inizio-fine
66 Mobilizzazione dorsale ESTENSIONE TRATTO DORSALE 3 TRATTO D1-D4 MASSIMA ESTENSIONE inizio-fine
67 Mobilizzazione dorsale Estensione tratto dorsale variante braccia estese pettorale, dorsale Inizio-fine
68 Mobilizzazione tratto dorsale passivo
69 Mobilizzazione tratto dorsale
70 Mobilizzazione tratto dorsale
71 Il rachide cervicale e formato da due parti anatomicamente e funzionalmente ben distinte: Tratto cervicale superiore (1) che comprende la prima vertebra cervicale(atlante) e la seconda vertebra cevicale(epistrofeo) Tratto cervicale inferiore (2) che va dal piatto inferiore dell epistrofeo a quello superiore della prima vertebra dorsale Dal kapandji Cervicale
72 MOBILIZZAZIONE CERVICALE FLESSIONE MOBILIZZAZIONE IN FLESSIONE TRATTO CERVICALE ALTO MOBILIZZAZIONE IN FLESSIONE TRATTO CERVICALE BASSO
73 MOBILIZZAZIONE CERVICALE ESTENSIONE Estensione completa Estensione tratto alto
74
75 Ripristino fisiologica lordosi cervicale
76 Ripristino entrambe le lordosi della colonna
77 Mantenimento della lordosi CERVICALE durante gli esercizi
78 Mantenimento della lordosi lombare durante gli esercizi
79 Mantenimento della lordosi cervicale durante gli esercizi
80 FINE
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