Il rischio di epatite A nel consumo di alimenti

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1 Il rischio di epatite A nel consumo di alimenti Marina Nadia Losio, Enrico Pavoni, Barbara Bertasi Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia ed Emilia Romagna Torino,

2 I Virus Sono parassiti endocellulari che, a differenza dei batteri, non replicano fuori dall ospite Per proteggere il genoma al momento della fase extracellulare, hanno proprietà che li rendono stabili alle variazioni delle condizioni ambientali I virus resistono alle fasi di produzione, processazione e conservazione degli alimenti, così possono essere veicolo di contaminazione La loro presenza in bassa concentrazione non garantisce sicurezza, in considerazione della dose infettante estremamente bassa ( dosi infettanti)

3 Virus negli alimenti Trend in aumento (WHO) Maggiore invecchiamento della popolazione Globalizzazione del commercio dei prodotti Nuovi modi di preparazione e di consumo Diffusione sottostimata (inadeguata sorveglianza) Poche metodiche ufficiali (ISO TS Viruses in food) Legislazione (D.L. n 530, 30/12/1992) Reg. CE n 2073/2005 Possibilità di induzione di fenomeni di vasta proporzione causati da una singola fonte d infezione

4 Virus trasmessi con gli alimenti Virus responsabili di gastroenteriti astrovirus rotavirus A,B,C adenovirus 40,41 calicivirus (Norovirus) Virus responsabili di epatiti a trasmissione orofecale Hepatitis A Virus-HAV Hepatitis E Virus-HEV Virus responsabili di altre manifestazioni cliniche enterovirus: (Polio 1-3, Coxsackie, Echovirus)

5 Tossinfezioni alimentari Contaminazione primaria Contaminazione secondaria Consumo di alimenti contaminati

6 Il successo di un infezione virale mediata da alimenti dipende da: Stabilità del virus (virus senza envelope e quindi resistenti al calore, ai disinfettanti, a variazioni di ph) Quantità di virus eliminato da un individuo infetto Metodo di processazione degli alimenti e dell acqua Suscettibilità dell ospite

7 Problemi nell individuazione delle contaminazioni I prodotti contaminati appaiono normali alla vista, all olfatto, al tatto ed al gusto Scarsa disponibilità delle metodiche di analisi e di impiego routinario delle stesse Metodi tradizionali poco sensibili Metodi molecolari più sensibili, ma ancora in fase di elaborazione

8 Principali strutture e categorie a STRUTTURE: Asili - scuole Ospedali Caserme Case di riposo Alberghi e ristoranti Crociere rischio CATEGORIE: Bambini Anziani Adulti: operatori del settore alimentare turisti donne in gravidanza soggetti immunodepressi

9 Hepatitis A Virus (HAV) Virus sferico con un diametro di nm Genoma RNA a polarità positiva di circa 7.5 kb codificante una sola poliproteina Regione 5 : proteine strutturali (5) Regione 3 : proteine non strutturali (6)

10 Famiglia Picornaviridae

11 Classificazione 2003 (Costa-Mattioli et et al., al., 2003) Un sierotipo, 7 genotipi Ceppi umani Ceppi isolati da scimmie

12 Classificazione 2010 (Desbois et et al., al., 2010) Un sierotipo, 6 genotipi Genotypes have been traditionally defined based on analysis of a 168-nucleotide segment of the VP1-2A region. While HAVs of the same genotype have >15% nucleotide sequence variability in the VP1/2A junction, subgenotypes have <7.5% sequence variation (Robertson et al., 1992).

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14 Ciclo: oro-fecale Colonizzazione: intestinale ed epatica Incubazione: 30 giorni Classi di età diversificate (giovani adulti e anziani) asintomatica nei bambini < 6 anni Titolo infettante: /pasto Picco di virus nelle feci: 2 settimane prima della comparsa dei sintomi (ittero, febbre, spossatezza, inappetenza) Durata dei sontomi: da 1 settimana ad alcuni mesi

15 Major food vehicles of transmission ALL MANIPULATED OR RAW/UNDERCOOKED FOODS ARE A POSSIBLE SOURCE OF CONTAMINATION

16 Molluschi eduli lamellibranchi (M.E.L.) I MEL sono tra gli alimenti a maggior rischio di contaminazione perché possono filtrare grandi volumi d acqua, concentrando il virus soprattutto a livello dell epatopancreas Attività di filtrazione dei MEL Mitilo Ostrica Europea Ostrica Americana C Litri/ora 1, litri/giorno

17 Malattie trasmesse con i vegetali

18 Allerte Europee relative a vegetali prodotti in Italia

19 Correlazione contaminazione batterica/virale (Reg CE 1441/07)

20 Alcuni dati epidemiologici

21 Hepatitis A in English-speaking Countries

22 Fonte SEIEVA Ingresso regione Puglia

23 Italy

24 SEIEVA: Sistema Epidemiologico Integrato Epatiti Virali Acute

25 OUTBREAK!

26 European Epidemiological situation (October 2012 April 2013) Genotype IB(a) Genotype IB(b) Infection source: Chinese frozen strawberries Infection suspect: travel to Egypt during the exposure period

27 Genotipo IB

28 Italia: dati epidemiologici per regione

29 Tra i casi segnalati nel 2013, l età mediana è di 35 anni (range 1-92 anni) con una distribuzione fra maschi e femmine molto simile (54% vs 46%). Sui casi totali di Epatite A riportati, 299 (28,3%) hanno dichiarato di aver mangiato frutti di bosco numero di casi confermati gen feb mar apr mag giu lug ago set mese insorgenza sintomi

30 National Institute of Health Task Force IZSLER Ministero della Salute o Major hypotesis. Case-control studies: berries the most likely source of contamination. o Minor hypotesis. Raw shellfish, vegetables and travels abroad: "physiological" in Italy. HAV Food analyses Genomic characterization Correlation? HAV human stool analyses (outbreak genotype: HAV-IA [KF182323]) Trace back of contaminated batches

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33 Rappresentazione schematica del genoma di HAV conservata variabile A B C 5' UTR VP4 VP2 VP3 VP1 2A 2B 2C 3A 3B 3C 3D 3' UTR MP 09/180 rev1 ACCREDITATO 2) DETECTION 3) CARATTERIZZAZIONE GENOMICA 1) PREPARAZIONE CAMPIONI

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35 I.Z.S.L.E.R. data ( ) HAV NEGATIVE HAV POSITIVE Nt identity >98% outbreak genotype FROZEN MIXED BERRIES OTHER VEGETABLES HUMAN STOOL Molecular correlation TOTAL strongly suggests that this food can be a common source of infection.. (Ministry of Health, 4 th april 2014)

36 292409_ _ _ _ _ _ _ _ _ B_ _ A_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _13 KF773842_112572/2013_Italy _ _ _13 EU251188_VBA-07_Russia _ _13_ AB020565_AH2_Japan 55554_14 AF35722_LU38_China 5207_ _ _14 X75215_GBM_Germany _ _13 IA _13 M20273_MBB_Germany_IB AF314208_L-A-1_China_IB _ _ _ _14 M14707_HM-175_Australia _ A_ B_ C_ _ _ _ A_ B_ _ _ _ _ _ _ _13 EU131373_HAV5_Uruguay _ _ B_ _ A_ _13 AF268396_HAF-203_Brazil _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _14 IB AY644676_CF53_France_IIA AY644670_SLF88_USA_IIB AB279734_HAJ95-8_Japan_IIIA AJ519486_9F94_France_IIA AB279732_HA-JNG04-90_Japan_IIIA AB HAJ85-1_Japan_IIIB HA-JNG06-90F_Japan_IIIB _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _13 KF773842_112572/2013_Italy KF182323_ISS_2_2_sequenza_outbreak _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ A_13 EU131373_HAV5_Uruguay_IA 27846_14 EU251188_VBA-07_Russia_IA AB020565_AH2_Japan_IA AF35722_LU38_China_IA 55554_ _14 IA 1442_14 X75215_GBM_Germany_IA _ _ _13 M20273_MBB_Germany_IB AF314208_L-A-1_China_IB 59394_ _ _13 M14707_HM-175_Australia_IB AF268396_HAF-203_Brazil_IB _13 IB AY644676_CF53_France_IIA AY644670_SLF88_USA_IIB AB279732_HA-JNG04-90_Japan_IIIA AB279734_HAJ95-8_Japan_IIIA AB HAJ85-1_Japan_IIIB HA-JNG06-90F_Japan_IIIB ALBERO NEIGHBOUR-JOINING (K2P) SEQUENZE HAV (FRAMMENTO 210BP VP3-VP1) ALBERO NEIGHBOUR-JOINING (K2P) SEQUENZE HAV (VP1-2a) Campione seq. mista ma considerato positivo

37 TRACEBILITY INVESTIGATIONS MIXED BERRIES!!! HOW TO TRACE THE RAW MATERIAL BATCHES?!

38 .la composizione dei lotti nel campo vegetale è molto variabile e personalizzabile, tale da non considerarsi una procedura chiara e ineluttabile..le produzioni sono coltivate sia intensamente (in serra), sia distribuite in appezzamenti spesso anche vasti (frutti di bosco origine Romania). Infatti spesso capita di vedere accentrare produzioni verso un centro di raccolta (esempio frutti di bosco non coltivati in serra o appezzamenti controllati) che funge quale generatore dei lotti (e si intende spesso il giorno di arrivo del prodotto), ma che rende difficile la reale individuazione delle effettive aree di raccolta...anche nella aziende che servono le catene distributive (GDO o Mercati all Ingrosso) questa problematica può presentarsi; il raccolto di una serra tipo di vegetali a foglia (50 mq per circa 4-6 q.li di prodotto) può avvenire in più giornate...capita sovente infatti di trovare come Lotto il numero di serra e non la data di raccolta, il che complica la necessità univoca di determinare le aliquote di prelievo. Altro aspetto è la creazione dei lotti nelle fasi intermedie della commercializzazione, dove il produttore primario invia il prodotto senza un lotto di riferimento, che viene generato pertanto dal primo o dai successivi anelli commerciali, quali date di arrivo delle partite, e che quindi non rispondono in maniera univoca ad una precisa indicazione del lotto di terreno. In sintesi non è chiara al produttore primario la legislazione e l obbligatorietà dei lotti, lasciando spesso e volentieri ad personam come identificare un Lotto.

39 Task Force: tracing back and forward investigations Raw material all positive lots were withdrawn and recalled from the market

40 Ministero della Salute 4 aprile 2014 Travel to Italy No travel to Italy Both Epidemiology: HAV Genotype IA January April 2014 There has been an increase in Hepatitis A reports (10 times) among patients with no recent travel history. Most infected patients reported having eaten frozen berries near the time of exposure Italian cases [299 (20,8%) berries linked] 59 not-italian cases [35 (59,3%) berries linked] Human cases

41 Molecular characterization of HAV in Italian human cases (367 sequences) 120/367 (32,7%) HAV IA, IB and IIIA genotypes, not related to the outbreak sequence risk factors: raw shellfish and travels. 247/367 (67,3%) >98% nt-identity with HAV outbreak sequence [KF182323] risk factor? Frozen berries

42 Travel to Italy No travel to Italy Both Human cases Multistate outbreak

43 100% identical to KF seq

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46 Risk comunication Public poster

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49 Conlusions: Raw material: tracing back investigations are very difficult and not concluded Currently: 830 global trade transitions detected (at least, 331 suppliers) Average N transitions upstream contaminated batches: 56,6 Epidemiology: the data show a reduction in the number of cases since November This decrease should be considered with caution, as the number of cases in recent months is still higher than in the same period of the previous two years. Evaluations of early 2014 are still ongoing.

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51 Prevenzione Il Ministero della Salute sta ponendo ultimamente maggiore attenzione alla ricerca dei patogeni enterici di origine alimentare istituendo dei Progetti Finalizzati con gli obiettivi di: 1) Acquisire dati sull incidenza nella popolazione italiana delle infezioni virali veicolate da alimenti 2) Ottenere una maggiore collaborazione tra Istituti Zooprofilattici, Laboratori di Microbiologia e ASL, necessaria per attivare un sistema di SORVEGLIANZA PASSIVA che attualmente rappresenta solo la punta dell iceberg (diagnosi eziologica con individuazione di casi sporadici e epidemici) e una SORVEGLIANZA ATTIVA con l individuazione degli alimenti coinvolti e dell origine dell infezione SORVEGLIANZA PASSIVA SORVEGLIANZA ATTIVA Diagnosi eziologica casi sporadici e epidemiologici Individuazione origine dell infezione/alimenti coinvolti

52 Task force team Ministero della Salute From CNESPS: - Caterina Rizzo - Maria Elena Tosti - Carmen Montaño-Remacha (EPIET Fellow 2011/2013) - Valeria Alfonsi From SPSVA: - Luca Busani - Martina Escher (Former EPIET fellow) - Gaia Scavia - Dario De Medici - Simona Di Pasquale From DIMIPI: - Anna Rita Ciccaglione - Roberto Bruni - Stefania Taffon DGISAN - Silvio Borrello - Pietro Noé - Sarah Guizzardi - Benedetta Cappelletti - Mario Massaro - Raffaello Lena - Alessandra Menghi - Giuseppe Plutino - Domenico Monteleone DGPREV - Maria Grazia Pompa - Vanessa Martini IZSLER (National Reference Centre for Emerging Risks in Food Safety) - Giorgio Varisco - Marina Nadia Losio - Enrico Pavoni e -Stefano Pongolini -Chiara Chiapponi

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