Il nuovo strumento del bail-in per la risoluzione delle crisi bancarie. Giuseppe Loiacono Roma 27/04/2017

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1 Il nuovo strumento del bail-in per la risoluzione delle crisi bancarie Giuseppe Loiacono Roma 27/04/2017 1

2 Agenda I. L unione bancaria; II. Focus sulla BRRD e sullo strumento del bail-in; III. Analisi emprica sull applicazione dello strumento del bail-in; IV. Caso pratico; V. Casi recenti di applicazione del bail-in 2

3 I. L Unione Bancaria (1/3) Elementi dell Unione Bancaria: Meccanismo di supervisione unico (SSM); Meccanismo di risoluzione unico (SRM); Un sistema di garanzia dei depositi accentrato. Normativa sottostante all Unione Bancaria: Nuovi requisiti prudenziali di Basilea 3 (CRD IV/CRR); Direttiva sul risanamento e risoluzione bancaria (BRRD); Armonizzazione dei sitemi di garanzia dei depositi (DGS). 3

4 I. L Unione Bancaria - SSM (2/3) Obiettivi SSM: Contribuire a spezzare il circolo vizioso tra stato di salute delle banche e dei paesi sovrani Ridurre la frammentazione del mercato interno dei servizi bancari; Risolvere, in un mercato integrato, il conflitto tra gruppi bancari operanti su base cross-border e supervisione nazionale; L SSM è costituito dalla BCE e dalle autorità di vigilanza nazionali. Sono stati conferiti alla BCE i poteri in materia di vigilanza prudenziale su tutte le banche dell area euro (18 Stati membri). I Paesi non euro possono aderire su base volontaria al sistema. 4

5 I. L Unione Bancaria - SRM (3/3) Il secondo pilastro della BU è l istituzione di un sistema accentrato di gestione delle crisi bancarie (risoluzione) a livello europeo (SRM). La nuova autorita di risoluzione: il Single Resolution Board, formato da un presidente, altri quattro componenti, più un rappresentante per ognuna delle 18 autorità di risoluzione nazionale. Il SRM avrà competenze dirette sulle banche degli Stati membri aderenti al SSM valutate come significative; la risoluzione delle altre banche restano in capo all autorità di risoluzione nazionale. Il SRB gestirà il Fondo di Risoluzione Unico per tutte le banche, al fine di garantire un applicazione efficiente degli strumenti e poteri di risoluzione. Si applicheranno le norme e gli strumenti previsti dalla Direttiva su risanamento e risoluzione delle banche (BRRD). 5

6 III. BRRD: caratteristiche principali Un insieme di regole armonizzate che definiscono le modalità con le quali le autorità possono intervenire in via preventiva o risolvere crisi di banche in difficoltà finanziaria. Un approccio integrato: 1. Misure preventive, 2. Intervento tempestivo (early intervention), 3. Strumenti di risoluzione: 1. Vendita delle attività della banca, 2. Creazione di una bridge bank, 3. Costituzione di una bad bank a cui trasferire crediti anomali e attività di difficile valutazione, 4. Bail-in Condizione: la banca sta fallendo o è a rishio di fallimento 6

7 III. Lo strumento del bail-in (1/2) Definizione: Conversione obbligatoria di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività (write down), imponendo perdite agli azionisti e ad alcune categorie di creditori. Passività esenti in maniera permanente: Depositi garantiti da DGS; Passività garantite (obbligazioni garantite, repos, etc.); Depositi interbancari con scadenza inferiore ai 7 giorni; Passività verso dipendenti, creditori commerciali, autorità tributaria. 7

8 III. Lo strumento del bail-in (2/2) Passivita esenti su base discrezionale dell Autorita di Risoluzione: In circostanze eccezionali l autorità di risoluzione può escludere, integralmente o parzialmente, talune passività dal bail-in (ad es., Depositi delle PMI/persone fisiche qualora il loro coinvolgimento nell applicazione bail-in danneggerebbe gravemente il funzionamento del mercato finanziario). Condizioni per l accesso al Fondo di Risoluzione (RF): Il bail-in deve essere stato applicato almeno all 8% del totale delle passività, Il RF può contribuire fino al 5% del totale delle passività. 8

9 III. Lo strumento del bail-in (2/2) Sequenza del bail-in: 1. Core Tier 1, 2. Additional Tier 1, 3. Tier 2, 4. Debito Subordinato (che non si qualifica come AT1 o Tier 2), 5. Passività non garantite, depositi interbancari (scadenza oltre i 7 giorni) e depositi delle grandi imprese superiori ai euro 6. Depositi delle PMI/persone fisiche superiori ai euro 7. DGS Principio generale: Nessun creditore deve subire perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza ( no creditor worse off than in insolvency ). 9

10 Analisi empirica: Bail-in applicato ai gruppi bancari italiani 10

11 Considerazioni Il Fondo di Risoluzione, operativo a partire dal 2016, disporrà dell intero ammontare delle risorse previste (1% dei depositi garantiti, circa 55 mld EUR) alla fine del periodo transitorio (2024); sarà finanziato dal sistema bancario. Il meccanismo del bail-in rafforzerà la discplina di mercato. la Commissione richiede che, in caso di aiuto pubbico, azionisti e creditori subordinati sopportino parte degli oneri per il risanamento della banca in crisi mediante la riduzione del valore nominale dei loro titoli o la loro conversione in capitale (cosiddetto burden sharing). 11

12 Analisi comparata 12

13 Esercizio pro-forma: quanto capitale manca per arrivare all 8% Bank name Country Total liabilities (A) Total Capital and Subordinate debt (B) Note: Data as of 31/12/2013. EUR billion 8% of Total liabilities (C) = 0.08 * (A) Capital and subordinate debt missing to reach 8% of total liabilities (D)= (B)-(C) BNP Paribas SA France 1, Crédit Agricole Group France 1, Deutsche Bank AG Germany 1, Société Générale SA France 1, Banco Santander SA Spain 1, Groupe BPCE France 1, UniCredit SpA Italy ING Bank NV Netherlands Rabobank Group Netherlands Crédit Mutuel Group France Nordea Bank AB Sweden Intesa Sanpaolo SpA Italy Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, SA Spain Commerzbank AG Germany Deutsche Zentral- Genossenschaftsbank AG Germany ABN AMRO Group NV Netherlands CaixaBank, SA Spain Skandinaviska Enskilda Banken AB Sweden Svenska Handelsbanken AB Sweden Landesbank Baden-Württemberg Germany TOTAL

14 Caso pratico Banca Alfa, Anno X perdita su crediti in sofferenza 40 (40% del passivo) Valutata dall autorita di risoluzione come failing or likely to fail. Il piano di risoluzione prevede l applicazione del bail-in fino a concorrenza delle perdite (integrando l intervento del Fondo fino alla sua massima capacita ). Capitale minimo richiesto: 3 14

15 Stato patrimoniale anno X ATTIVO Cassa 10, Prestiti 60, strumenti finanziari 30 TOTALE ATTIVO 100 PASSIVO Depositi DGS: 18, Depositi persone fisiche > 100k: 15, Depositi Grandi imprese > 100k : 10, Depositi interbancari 15 Di cui 1/3 con scadenza entro i 7 gg Passivita commerciali 2 Obbligazioni senior non garantite 10, obbligazoni senior garantite 10, obbl subordinate: 15, Strumenti ibridi Tier 2: 2 Tier 1: 3 TOTALE PASSIVO

16 Stato patrimoniale anno X+1 ATTIVO Cassa (originaria) 10, Prestiti 20, strumenti finanziari 30 + Cassa (dal Fondo) 5 PASSIVO Depositi DGS: 18, Depositi persone fisiche > 100k: 15, Depositi Grandi imprese > 100k : 4, Depositi interbancari >7gg: 4 Depositi interbanca <7gg: 5 Passivita commerciali 2 Obbligazioni senior non garantite 4, Obbligazioni senior garantite 10, Tier 1: 3 16 TOTALE ATTIVO 65 TOTALE PASSIVO 65

17 Caso italiano Ott/Nov 2015 Banca Marche, Banca Popolare dell'etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, CariChieti vengono messe in risoluzione il 22/11/2015 I loro depositi costituiscono l 1% di tutti depositi. Inzialmente si e pensato ad un prestito del FITD al fine di evitare il burden sharing degli azionisti e creditori subordinati. Intervento del FITD e soggetto ad preventiva autorizzazione della Commissione Europea, in quanto potrebbe costituire aiuto di stato. Anche se il FITD utilizza solamente risorse fornite dal sistema bancario, secondo la Commissione europea esso adempie a una funzione pubblica e pertanto il suo intervento costituisce un aiuto di Stato. 17

18 Piano di risoluzione adottato Per ciascuna delle quattro banche la parte "buona" è stata separata da quella "cattiva" del bilancio, formando 4 bridgebank e una bad bank. 870 milioni perdite imposte a azionisti e creditori subordinati (burden sharing) Intervento del fondo di risoluzione: 1,7 miliardi a copertura delle perdite 1,8 miliardi per ricapitalizzare le bridge-bank 140 milioni per capitalizzare la bad-bank, priva di licenza bancaria Le 4 banche originarie sono dei contenitori vuoti, e vengono posti in liquidazione coatta amministrativa Le 4 bridge-bank operano regolarmente, dotate di licenza bancaria La bad bank sara in vita finche i crediti in sofferenza non saranno venduti o realizzati 18

19 Detentori delle obbligazioni subordinate emesse dalle banche (importi in miliardi di euro e valori percentuali al 31/10/2015) Fonte: Banca d Italia Importo Quota Titoli subordinati in essere 67,2 100% Settori detentori: - Banche italiane 11,6 17,2% di cui titoli temporaneamente riacquistati dall emittente 8,5 12,7% - Famiglie italiane 31,0 46,1% - Altri settori istituzionali italiani, di cui 8,1 12,0% altri intermediari finanziari 3,1 4,7% fondi 2,2 3,3% imprese 2,2 3,3% - Investitori esteri 13,2 19,7% - Non classificabili 3,4 5,0% Totale Detentori: 67,2 100% 19

20 Un unica bad bank! Totale crediti in sofferenza 200 miliardi di euro, a Settembre Come depurare I bilanci bancari da complesso dei crediti in sofferenza senza che innescare il meccanismo di risoluzione e il bail-in. RICORDA: ogni intervento pubblico comporta l avvio della procedura di risoluzione. Soluzione concordata tra Gov. italiano e Commission Europea a gennaio 2016: Unica bad bank e cartolarizzazione dei crediti in sofferenza con garanzia statale 20

21 Un unica bad bank! Tutti I crediti in sofferenza vengono trasferiti a un unico veicolo (SPV) I crediti vengono cartolarizzati. Le emissioni obbligazionarie della bad bank (securitised) sono divise in senior, mezzanine and junior. Lo Stato italiano fornisce una garanzia, a prezzi di mercato, sulla senior tranches. Questa trnsazione non venne riconosciuta come Aiuto di Stato e percio non innesca la risoluzione. Ad aprile 2016 e nato il fondo Atlante per cartolarizzare I crediti in sofferenza 21

22 Caso MPS timeline della crisi Nov. 2007: La banca MPS acquisisce Banca Antonveneta Crisi finanziaria colpisce MPS, ha mascherato le perdite usando derivati e tecniche contabili : Il Gov. italiano eroga prestiti di EUR : Il Gov. italiano ricapitalizza MPS per EUR 5 mld 2015: a seguiro dell AQR della BCE, MPS e stata forzata a riclassificare 1/3 dei prestiti a NPLs, comportando EUR 3 mld di capital shortfall July 2016: MPS ha fallito lo stress test dell EBA nello scenario avverso; BCE e MPS hanno concordato per lo smobilizzo di EUR 27 mld di NPLs e EUR 5 mld di ricapitalizzazione Dec 2016: MPS non riesce a trovare EUR 5 mld di capitale Il Gov. italiano attiva la procedura di precautionary recapitalisation 22

23 MPS- Precautionary recap Precautionary recap e una ricpitalizzazione statale a favore di banche di natura sistemica, che versano in una condizione di capital shortfall a seguito del fallimento di uno stress test. La BRRD prevede si avvi la risoluzione in ogni caso di aiuto di stato, eccetto se cio avviene nella procedura di precautionary recap (Art. 32 (4) BRRD) In ogni caso, l;aiuto di Stato e soggetto al burden sharing tra shareholders e obbligazionisti subordinati. 23

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