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1 REPORT AMBIENTALE ANNO 2015 METRI CUBI TRATTATI DALL IMPIANTO SEB Si evidenzia un lieve incremento dei mc ritirati c/to terzi e una diminuzione dei reflui della conceria MIB rispetto all anno precedente. CONSUMO RISORSE IDRICHE Dal settembre 2012 la SEB ha installato i contatori sia per le acque ricircolate in uscita dall impianto che per le acque bianche da pozzo; essendo stati installati nell ultima parte dell anno, in precedenza i relativi consumi sono stati stimati considerando la lettura degli ultimi tre mesi. Il dato del consumo delle acque da pozzo era sottostimato poiché si considerava unicamente il volume del serbatoio della preparazione del flocculante. Successivamente all installazione della centrifuga fanghi, avvenuta nel corso dell anno 2015, le acque ricircolate in uscita dall impianto riguardano esclusivamente il consumo per il lavaggio piazzale. Report Ambientale anno 2015 Pag. 1 / 6

2 CONSUMO ENERGETICO E diminuito sia il rapporto del consumo energetico rispetto ai mc trattati, che il consumo energetico stesso. Non si considerano i mc trattati di MIB poiché il consumo energetico per il funzionamento dell impianto è costante ed è influenzato in particolare dalla quantità di rifiuti avviati alla triturazione. Dal mese di marzo 2013 è stato inserito sulla linea aria compressa un nuovo compressore dedicato, mentre in precedenza l aria compressa utilizzata da SEB veniva prodotta da MIB: questa la ragione dell incremento del consumo energetico rispetto agli anni precedenti. Report Ambientale anno 2015 Pag. 2 / 6

3 CONSUMO PRODOTTI Non si evidenziano variazioni significative nel consumo dei prodotti. PARAMETRI SCARICO I valori medi annuali dei parametri allo scarico rientrano tutti nei limiti previsti dalla normativa vigente. Nel campionamento eseguito da ARPA il 24/11/15 è stato riscontrato il superamento del limite allo scarico in fiume Brembo per il parametro Cadmio (0,003 mg/l) con un valore di 0,0052 mg/l; mentre nel campione prelevato in corrispondenza dello scarico dell impianto S20 il valore è stato di 0,0027 mg/l e quindi inferiore a quella rilevata al fiume e al limite imposto. Le cause potrebbero essere diverse: depositi e trascinamenti lungo il tratto di tubazione di 1 km delle acque reflue allo scarico; presenza di Cadmio nelle acque provenienti Report Ambientale anno 2015 Pag. 3 / 6

4 da MIB: acque di raffreddamento, di recupero dall addolcitore e acque dai compressori a valle del pozzetto S20, presenza di Cadmio è stata inoltre riscontrata nelle acque del pozzo MIB. SEB in data 25/02/2013 ha presentato domanda per la revisione dei limiti allo scarico ulteriormente restrittivi per alcuni inquinanti. Durante la Verifica Ispettiva del 2016 effettuata da ARPA Dip.to di Bergamo, al fine di valutare la richiesta di modifica del quadro prescrittivo E.2.1 concernente la revisione di alcuni valori limite allo scarico, sono stati effettuati prelievi contemporanei dell acqua di pozzo, di raffreddamento, dello scarico S20 e dello scarico a fiume per la ricerca del parametro Cadmio. Si sottolinea inoltre che i valori limite allo scarico prescritti per i parametri Cadmio, Mercurio e Selenio risultano essere più restrittivi dei valori limite imposti nelle acque destinate al consumo umano. La verifica Ispettiva è tuttora in corso. Report Ambientale anno 2015 Pag. 4 / 6

5 PRINCIPALI PARAMETRI DEGLI SCARICHI IDRICI Solidi sospesi (TSS Total Suspended Solids) Indica la quantità di solidi indisciolti. Misurati solitamente in milligrammi/litro (mg/l), che possono essere separati per filtrazione da un campione di liquido. Nei reflui sono dovuti principalmente a prodotti chimici indisciolti o a residui di degradazione della pelle nel corso delle operazioni ad umido. Nei reflui possono essere abbattuti (con ricaduta positiva anche sul COD) mediante trattamenti chimico-fisici. COD (Chemical Oxigen Demad/Richiesta chimica di ossigeno) Il suo valore, espresso in milligrammi di ossigeno per litro (mgo 2/l), rappresenta la quantità di ossigeno necessaria per la completa ossidazione dei composti organici ed inorganici presenti nei reflui. Il controllo del COD in depurazione avviene combinando interventi di tipo fisico (es. filtrazione/grigliatura ecc) con processi chimici e biologici. Solfati (SO 4= ) La presenza di solfati in elevate concentrazioni può causare diversi inconvenienti, primo tra tutti una diminuzione della capacità autodepuratrice del corpo idrico recettore. I solfati esercitano un azione ossidante, che sottrae ossigeno ai processi di degradazione degli altri inquinanti. Sono inoltre responsabili dell aumento della salinità delle acque e del conseguente aumento del potenziale osmotico, parametro fondamentale per la vita acquatica. Azoto E uno dei parametri chiave nella valutazione del carico inquinante poiché esercita la sua azione a livello sia chimico che biologico, intervenendo in maniera diretta nel metabolismo degli organismi viventi. Durante il trattamento di depurazione, si agisce prevalentemente con processi biologici sull equilibrio di nitrificazione/denitrificazione. Cloruri (CI-) I cloruri presenti negli scarichi conciari sono per la loro totalità di origine minerale, riconducibili al rinverdimento che porta in soluzione il sale di conservazione e all utilizzo di cloruro di sodio nella concia. La loro presenza non è ritenuta particolarmente preoccupante se non per l influenza che un elevato carico salino può provocare sul potenziale osmotico dell acqua, sui caratteri organolettici dell acqua e per eventuali fenomeni corrosivi sulle condotte, legati alla maggior conducibilità elettrica dell acqua. RIFIUTI DA TRITURAZIONE Si evidenzia una diminuzione dei rifiuti che derivano dalle operazioni di triturazione. Abbiamo di seguito rappresentato anche i volumi delle operazioni di triturazione in diminuzione rispetto all anno Report Ambientale anno 2015 Pag. 5 / 6

6 PRODUZIONE FANGO La produzione di fango e il rapporto kg/mc trattati sono diminuiti rispetto agli anni precedenti. Report Ambientale anno 2015 Pag. 6 / 6

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