CITTA DI VITTORIO VENETO IL NUOVO PIANO CASA. LEGGE REGIONALE N. 13 del 08 luglio 2011
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1 CITTA DI VITTORIO VENETO IL NUOVO PIANO CASA LEGGE REGIONALE N. 13 del 08 luglio 2011 Vittorio Veneto, Biblioteca Civica 10 ottobre 2011
2 La legge sul nuovo piano casa è una legge che non prevede nuovo consumo di territorio perché norma l edificato esistente. E però una legge che va oltre tutti i piani regionali, provinciali, comunali. Norma in modo unitario ambiti ricadenti in tutte i territori del veneto, tutte le zone omogenee, tutte le tipologie edilizie. Si pone come finalità quelle già sancite dall art. 1 della L.R. 14/2009 e quindi miglioramento della qualità abitativa, rivitalizzazione del patrimonio edilizio, promuovendo lo sviluppo dell edilizia sostenibile.
3 La regione ha monitorato costantemente l attuazione della legge dove si è verificato che dopo un lento avvio, in 16 mesi ci sono state istanze e, dopo l ottobre 2010 c è stata una forte impennata che ha portato a raddoppiare il numero. I dati ufficiali della regione già a febbraio erano di istanze, con la provincia di Padova con il numero maggiore 4584 e quindi Treviso 4362 (20%). L incidenza degli interventi fatti ai sensi dell art. 3 è irrisoria (meno di 200 casi su ). In particolare nel Comune di VITTORIO VENETO N. Pratiche pervenute (ai sensi art.2) N. Pratiche pervenute (ai sensi art.3) - 1 P.d.R. - 1
4 La Legge 13 relativa al Piano casa non è una nuova legge, ma la proroga e l integrazione della vecchia Legge 14, in sostanza si è deciso di migliorare l efficacia ampliandone gli effetti in alcuni settori. I tre punti nuovi sono: centri storici, ammettendo gli ampliamenti per gli edifici già soggetti a.. nel mutamento di destinazione d uso nell ulteriore incremento premiale di volumetria quando l intervento permette di ricondurre l intero edifico in classe energetica B
5 Pratiche presentate
6 Tipologia pratiche P.d.C. D.I.A. Parere Commissione Consiliare 25 Autorizzazione Paesaggistica
7 Metratura concessionata rispetto alla destinazione d uso Metri Cubi residenziali 6296, Metri Quadri non residenziali 6037, , Metri cubi totali 9072,23 Metri quadri totali 7128,88
8 Oneri versati totali ,78 IL PIANO CASA
9 Art. 1 invariato confermate le finalità Art. 2 integrato Comma 1 - resta fermo che nei limiti dell ampliamento non vanno calcolati i volumi scomputabili ai sensi della normativa vigente precisazione interpretativa. Comma 2 - viene cancellato di carattere accessorio e pertinenziale questione sostanziale, quindi si può costruire una seconda unità.. Comma 3 - cambia la data il diventa Comma 5 bis - la percentuale del 20% viene incrementata di un ulteriore 15% se l intervento prevede la riqualificazione energetica dell intero edificio residenziale in classe B Art. 3 integrato Comma 2 - sono consentiti interventi di demolizione e ricostruzione anche parziali che prevedono aumenti fino al 40% del volume demolito per gli edifici residenziali e fino al 40% della superficie coperta demolita per adibiti ad usi diversi. Rimane la condizione che vengano utilizzate tecniche costruttive proprie della L.R. 4/2004
10 Art. 5 integrato Comma 1 - oltre alle pensiline e le tettoie finalizzate all istallazione di impianti solari e fotovoltaici non concorrono a formare cubatura sulle abitazioni esistenti alla data di entrata in vigore della legge i sistemi di captazione delle radiazioni solari addossati o integrati negli edifici quali serre bioclimatiche, pareti di accumulo e muri collettori, atti allo sfruttamento passivo dell energia solare, sempreché corredati con il calcolo di progetto degli impianti termo meccanici. Comma 2 - sia pensile e tettoie che gli altri sistemi di captazione sono realizzabili in anche in zona agricola e soggetti a DIA Comma 3 - la Giunta Regionale, entro 60 gg, dovrà stabilire le caratteristiche dei diversi impianti di captazione
11 Art. 7 integrato Comma 1 bis - in deroga al comma 1 (contributo di costruzione ridotto del 60% per la prima casa d abitazione), gli interventi di cui all art. 2 e 3 che utilizzano fonti di energia rinnovabile con una potenza non inferiore a 3Kwh, il contributo di costruzione: a) Non è dovuto per la prima casa d abitazione b) Può essere ridotto dal comune del 50% negli altri casi Art. 8 integrato Comma 1 bis - L elenco che i Comuni sono tenuti ad istituire deve indicare il Volume o la Superficie di ampliamento autorizzata ai sensi degli artt. 2, 3 e 4. Art. 9 integrato Comma 1 - lettera a) gli interventi previsti dagli artt. 2,3,e4 non sono applicabili ai centri storici salvo che per gli edifici privi di grado di protezione, ovvero con grado di protezione di demolizione e ricostruzione di ristrutturazione o sostituzione edilizia, di ricomposizione volumetrica ed urbanistica anche se soggetti a P.U.A.
12 Art. 9 integrato Comma 2 - ammette per gli interventi di cui agli artt. 2,3,e 4 il mutamento di destinazione d uso, purchè consentita dalla disciplina di zona e salvo quanto previsto dal 2 bis. Comma 2bis - Nel caso in cui gli interventi di cui agli artt. 2, 3 e 4 riguardino edifici in zona impropria, purchè non agricola, la destinazione d uso può essere modificata limitatamente al volume che sarebbe realizzabile ai sensi della specifica disciplina di zona. Comma 2 ter - In tali casi i mutamenti di destinazione d uso sono subordinati a PUA. Comma 7 - i termini per la presentazione delle istanze è prorogato al 30 novembre 2013 Comma 9 - ammette l incremento di superficie anche negli edifici ricadenti all interno del centro storico purchè non vincolati ai sensi del titolo II del D.lgs 42/2004.
13 RUOLO DEL COMUNE AI SENSI DELLA L.R. 13/2011 I comuni entro il possono deliberare: se e con quali modalità consentire gli interventi di cui agli artt. 2,3,e 4 all interno dei centri storici. se e con quali limiti e modalità applicare la L.R. 13/2011 agli edifici residenziali non prima d abitazione, strutture ricettive, agli edifici produttivi, agli edifici direzionali e commerciali. La determinazione di eventuali limiti deve essere basata su valutazioni di carattere urbanistico, edilizio paesaggistico ed ambientale. Tutti gli interventi di cui agli artt. 2,3,e 4 sono consentiti una sola volta anche se realizzati in più fasi, fino al raggiungimento degli incrementi volumetrici o superficiali complessivamente previsti. Gli art. 2 e 4 si applicano agli edifici esistenti alla data di entrata in vigore della legge ovvero a quelli il cui progetto o richiesta di titolo abilitativo sia stato presentato entro il
14 RUOLO DEL COMUNE AI SENSI DELLA L.R. 13/2011 Possono amplificare i benefici fiscali riducendo nella misura del 50% il contributo di costruzione negli edifici diversi dalla prima casa d abitazione che utilizzano fonti di energia rinnovabili con potenza non inferiore a 3Kw. Devono istituire ed aggiornare l elenco degli interventi distinguendo per ciascun intervento di cui agli art. 2, 3,4 il volume o le superfici degli ampliamenti autorizzati. Possono, entro il 30 novembre 2011, deliberare se e con quali modalità consentire gli interventi di cui agli artt. 2,3,e 4 all interno dei centri storici. In assenza di detta deliberazione in ogni caso gli interventi in centro storico sono ammissibili limitatamente alla prima casa d abitazione.
15 RUOLO DEL COMUNE AI SENSI DELLA L.R. 13/2011 Possono deliberare se e con quali limiti e modalità applicare la L.R. 13/2011 agli edifici residenziali non prima d abitazione, strutture ricettive, agli edifici produttivi, agli edifici direzionali e commerciali. La determinazione di eventuali limiti deve essere basata su valutazioni di carattere urbanistico, edilizio paesaggistico ed ambientale. In caso di mancata deliberazione la legge trova integrale applicazione. Rilasciare l Autorizzazione per l istallazione di impianti solari e fotovoltaici, integrati e non integrati con potenza di picco fino a 1 megawatt ivi comprese le opere di connessione alla rete elettrica. Trasmettere alla regione, ogni 6 mesi, l elenco delle autorizzazioni uniche rilasciate.
16 Divisione edifici con gradi di protezione SERRAVALLE CENEDA
17 Divisione edifici con gradi di protezione: Serravalle Esempi di edifici con grado di protezione 1: - palazzi di Via Martiri - palazzi di via Roma - Duomo di Serravalle - Villa Lucheschi Esempi di edifici con grado di protezione 2: - Canonica di Serravalle - Edificio italcementi - ex Convento di San Girolamo - Palazzo ex Monte dei Pegni
18 Divisione edifici con gradi di protezione: Ceneda Esempi di edifici con grado di protezione 1: - Castello del Vescovo - Cattedrale di Ceneda - Museo della Battaglia - Villa Papadopoli - Palazzo Altan Esempi di edifici con grado di protezione 2: - rotonda di Villa Papadopoli - palazzi di via Cosmo - istituto Santa Giovanna d Arco
19 Eventuali contributi possono pervenire entro il 18 ottobre via mail al seguente indirizzo dedicato: oppure allo sportello Edilizia Privata Grazie per l attenzione.
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