Il progetto regionale sostanze legali
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1 Lavori preparatori alla II Conferenza regionale sulla salute mentale Il Sistema Dipendenze patologiche si presenta Il progetto regionale sostanze legali Maurizio Laezza Bologna,27 febbraio 2007
2 Fumo di tabacco e consumo-abuso di alcol Fenomeni complessi che presentano molteplici aspetti: di tipo socio-culturale, in quanto comportamenti-stili di vita dannosi, socialmente diffusi, tollerati, promossi (pressione sociale) di tipo medico-psicologico, in quanto dipendenze patologiche e, al tempo stesso, fattori di rischio per numerose malattie correlate di tipo normativo, data la pericolosità sociale (fumo passivo, alcol passivo). Norme per il controllo della produzione, vendita, consumo.
3 Elementi di vicinanza tra alcol e tabacco questioni legali come la regolamentazione della vendita, consumo, pubblicità aspetti socio-culturali legati agli stili di vita, tolleranza sociale, remore a connotarle come droghe aspetti socio-economici; fonte di reddito e occupazione; resistenze del mercato alla regolam./riconversione pressione sociale nel determinare l inizio, il mantenimento e le modalità di consumo e abuso porta d ingresso verso altre sostanze psicoattive associazione con altri comportamenti a rischio differenziazione dell accesso ai servizi rispetto alle s.i
4 Obiettivi di salute (in parte) diversi Tabacco (problemi legati alla dipendenza) riduzione del numero di persone che iniziano a fumare aumento delle persone che smettono di fumare Alcol (problemi legati al consumo, abuso, dipendenza) riduzione del numero di persone che consumano in modo incongruo riduzione del numero di persone che abusano aumento delle persone con dipendenza alcolica, che smettono di bere
5 APPROCCIO METODOLOGICO ALLE SOSTANZE LEGALI Attenzione alla complessità dei fenomeni sotto i vari aspetti medico, psicologico, sociale, culturale e legale Strategia operativa basata sulla integrazione degli interventi.
6 Strategie di intervento comuni per le s.l. Integrazione degli interventi 1) Approccio globale 2) Approccio multidisciplinare 3) Approccio intersettoriale
7 APPROCCIO GLOBALE Interventi di tipo persuasivo informazione, educazione, prevenzione, promozione della salute e di stili di vita sani, cultura del non-fumo, bere consapevole Interventi terapeutici e a supporto della disassuefazione potenziamento dell accesso ai servizi di cura e collaborazione con associazioni di mutuo aiuto Interventi di tipo normativo-dissuasivo Divieto di fumo, restrizione della pubblicità, vendita e consumo di alcol in attività a rischio (guida/lavoro) (O.M.S.: ambienti favorevoli alla salute )
8 Integrazione degli interventi Approccio multidisciplinare psico-pedagogisti,educatori, esperti della prevenzione medici di medicina generale e pediatri, specialisti delle dipendenze (Sert), specialisti delle patologie correlate (psichiatri, pneumologi, cardiologi, ginecologi e ostetriche, oncologi ), farmacisti trattamento multimodale: medico-farmacologico, psico-educativo e di supporto sociale (gruppi di auto-aiuto, famiglia, lavoro) tecnici dell ambiente, igienisti, medici del lavoro, esperti legali
9 aziende sanitarie enti locali scuola aperta al territorio ambienti di lavoro Integrazione degli interventi Approccio intersettoriale enti ausiliari, volontariato, auto-aiuto, associazioni di consumatori comunità educante: adulti che ricoprono ruoli significativi nell'influenzare positivamente gli stili di vita della popolazione; giovani capaci di influenzare positivamente altri giovani: educazione tra pari
10 Strumenti per la prevenzione Campagne informative finalizzate a sensibilizzare l opinione pubblica sui danni fumo/alcol correlati e sui benefici derivanti da stili di vita sani nazionali e locali (coordinate e coerenti tra loro: nei contenuti, nei tempi e nelle modalità di realizzazione) 31 Maggio (tabacco), mese di Aprile ( alcol) mirate per età, per genere e per contesti (es. istituti scolastici, luoghi di lavoro, ospedali, luoghi di ritrovo) attraverso il sistema dei mass media (occasionale) attraverso il sistema permanente delle relazioni interpersonali: valorizzando le funzioni educative di tutti quei soggetti che, grazie al loro ruolo sociale, possono veicolare messaggi autorevoli, ripetuti e personalizzati (medici, infermieri, ostetriche, farmacisti, operatori sociali, insegnanti, genitori ed altri adulti significativi, attività di prevenzione delle Unità di strada)
11 Programmi educativi per i giovani coinvolgimento dei ragazzi già in fase progettuale sviluppare abilità per resistere alla pressione sociale (gruppo dei pari, modelli familiari, pubblicità e offerta sociale) smitizzare il modello "vincente" del fumatore/ consumatore di alcol sviluppare competenze personali (life skills) autonomia e consapevolezza nelle scelte risolvere problemi essere critici essere creativi capacità comunicative e sociali educazione tra pari coinvolgimento delle famiglie programmi di prevenzione interni al curriculum scolastico esempio dato dagli adulti e dalle istituzioni
12 STRUMENTI PER LA DIAGNOSI, CURA E RIABILITAZIONE Programmi al servizio della persona Centralità della persona considerata nella sua interezza con i suoi problemi e i suoi bisogni Centralità del territorio come ambito in cui si manifestano le problematiche tabacco e alcol correlate e a cui ricondurre le risposte sia in termini di diagnosi, cura e riabilitazione sia di coordinamento complessivo degli interventi sviluppando e rafforzando la rete dei servizi pubblici, del privato sociale e le risorse del volontariato
13 Strumenti per la cura Tabacco Centri antifumo (Aziende sanitarie, Lilt, I.O.R.). Previsto accesso gratuito dal PDL regionale MMG ed altri operatori (pediatri, ostetriche) formati all intervento breve (minimal advise) Self help (campagne d informazione, incentivi a smettere come il concorso Smetti e vinci ) restrizioni al consumo e aumento della motivazione a smettere indotte dall applicazione del divieto di fumo (1/2 milione di persone ha smesso di fumare nel primo anno di applicazione della Legge Sirchia)
14 EFFETTI DELL AVVISO BREVE popolazione fumatori dell Emilia-Romagna: efficacia minima dell avviso breve: 2% numero ipotetico di cessazioni annue:
15 Strumenti per la cura Alcol Equipés alcologiche territoriali, ad elevata integrazione sociosanitaria, all interno dei Servizi per le Dipendenze. Unità di degenza ospedaliera/ universitaria (o in strutture private accreditate) per l approfondimento clinico ed il trattamento delle fasi dell emergenza dell intossicazione alcolica Strutture di accoglienza con programmi di trattamento residenziale a scopo riabilitativo, integrati con la rete territoriale (centri alcologici, gruppi di auto-aiuto, reinserimento lavorativo) Comunità terapeutiche Strutture intermedie diurne deputate al recupero delle abilità residue
16 Strumenti per la cura Alcol Protocolli d intesa tra Centri alcologici e aree specialistiche competenti per PAC per attività di reciproca consulenza ( es. Psichiatria, Gastroenterologia) Valorizzazione delle realtà dell auto-aiuto e delle comunità multifamiliari come fonte di sostegno all utente e alla famiglia nei percorsi riabilitativi Programmi di reinserimento sociale concordati con gli Enti locali Integrazione operativa delle competenze e delle risorse della rete territoriale per garantire l unitarietà dei programmi di cura, assistenza e riabilitazione
17 Strumenti normativi Tabacco Delibera tabagismo n. 785/99 Legge 3/2003 (art. 51) PDL tabagismo in via di approvazione Alcol Delibera Alcol n. 1639/96 Legge 125/2001 Delibera Protocollo patenti n. 1423/04 Intesa Stato Regioni del 16/3/2006 Elenco lavorazioni a rischio PNAS in via di approvazione
18 Strumenti organizzativi Progetto tabagismo Articolato in 5 sottoprogetti Prevenzione del fumo nella scuola dell'obbligo Prevenzione del fumo per intervento dei Medici di Medicina generale Corsi intensivi per smettere di fumare Ospedali e Servizi sanitari senza fumo Luoghi di lavoro liberi dal fumo Coordinamento locale in ogni Azienda USL attivo un Gruppo di progetto Provincia senza fumo costituito da un coordinatore e 5 referenti di sottoprogetto
19 Strumenti organizzativi Progetto Alcol Articolato in 4 sottoprogetti Servizi per la diagnosi, cura e riabilitazione Alcol e giovani Alcol e guida Alcol e lavoro Coordinamento locale in ogni Azienda USL presente un Referente alcologico aziendale (afferente ad un Centro alcologico) che si raccorda con i referenti di sottoprogetto
20 Strumenti per la prevenzione Punti di forza Collaborazione intra-assessorile: Servizio Salute Mentale Mentale, Dipendenze Patologiche, Salute in Carcere, Servizio Sanità Pubblica e Servizio Assistenza Distrettuale, Medicina Generale, Pianificazione e Sviluppo dei Servizi Sanitari Sistema territoriale collaborativo : AUSL, Enti locali, Enti ausiliari, Lega tumori, Istituto Oncologico Romagnolo, Arcat Interventi differenziati per target: gravidanza, infanzia, adolescenti, adulti (verso un percorso unitario e continuo di educazione alla salute) Approccio di comunità: progetti pilota di Scandiano (tabacco) e di Correggio (alcol) Verso un approccio di promozione complessiva della salute: Centro di riferimento Luoghi di prevenzione (in collaborazione con Lilt, AUSL,Comune e Provincia di Reggio Emilia) con percorsi didattici e laboratori interattivi per la promozione di stili di vita sani (fumo, alcol, alimentazione, attività fisica).
21 Strumenti per la prevenzione Punti di criticità precisare l attribuzione delle competenze di enti locali, servizi e operatori sociosanitari che si occupano di prevenzione/promozione della salute. migliorare la collaborazione con la Scuola per garantire maggiore diffusione e continuità degli interventi valutazione degli interventi di prevenzione (indicatori di efficacia di tipo bio-sanitario o di altro genere? Discussione aperta)
22 Strumenti terapeutici Punti di forza diffusione sul territorio di strutture ad alta integrazione sanitaria (centri antifumo aumentati da 3 a 33 in quattro anni) e sociosanitaria (equipés alcologiche nei Sert) presenza sul territorio di un sistema collaborativo in rete : - tra servizi aziendali, es. Dipendenze, Salute mentale, Pneumologie, Cardiologie, Sanità pubblica ( tabacco) e Dipendenze, Salute mentale, Gastroenterologie ( alcol) - con privato sociale e associazioni di auto-aiuto (Lilt, IOR, Arcat, AA e AL-ANON) MMG ed altri operatori (pediatri, ostetriche) già formati all intervento breve (minimal advise) sul tabacco e in via di formazione per l alcol
23 Strumenti terapeutici Punti di criticità incrementare la pratica dell avviso motivazionale breve da parte di tutti gli operatori della salute migliorare il coordinamento operativo tra i vari punti della rete per garantire maggiore continuità al percorso di cura per i pazienti aumentare l offerta di strutture residenziali riabilitative di medio periodo ( 1-3 mesi) per alcolisti garantire la specificità del percorso di cura per i pazienti con problemi alcol correlati (non semplice riconversione di posti letto ma offerta di programmi alcologici specifici)
24 Strumenti normativi Punti di forza governo regionale delle politiche d intervento sulle dipendenze legali: apposite linee d indirizzo concernenti Piani regionali organici per la prevenzione, cura e controllo delle problematiche correlate al tabacco e all alcol Punti di criticità necessità di opportuno aggiornamento delle linee d indirizzo regionali su tabacco (1999) e alcol (1996) anche se nell operatività quotidiana l attenzione all aggiornamento/formazione degli operatori è costante
25 Strumenti organizzativi Punti di forza gruppi di lavoro attivati per ciascun sottoprogetto, raccordati tra il livello regionale e il livello aziendale raccordo con strumenti di programmazione territoriale (PPS e PDZ) RER capofila del Gruppo tecnico sul tabagismo delle Regioni e P.A. RER capofila progetti nazionali: Formazione Pianificatori regionali tabagismo e Valutazione interventi di prevenzione alcologica nei giovani progetti CCM Piano di prevenzione attiva, Passi, Guadagnare salute Punti di criticità difficoltà insite nel processo stesso che conduce all integrazione tra soggetti diversi (enti, servizi, operatori): - superamento delle diffidenze - riconoscimento reciproco dell importanza dei ruoli - condivisione di obiettivi comuni - crescita personale nell arricchimento che deriva dal confronto, ecc.
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