PROGETTO INTERMINISTERIALE SCUOLA E SALUTE
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- Michelangelo Fortunato
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1 PROVINCIA AUTONOMA BOLZANO ALTO ADIGE INTENDENZA SCOLASTICA IN LINGUA ITALIANA SERVIZIO DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE PROGETTO INTERMINISTERIALE SCUOLA E SALUTE Roma 22 giugno 2010
2 RISORSE DI RETE Ass. Prov. Sanità e Politiche Soc. Aziende Sanitarie Distretti Socio-Sanitari Ass. Comunale Politiche giov. Associaz. Volont. Lega Tumori Assoc. Famiglie TD Assoc. Propositiv SCUOLA Forze dell ordine Uff. Minori Questura Nucleo Carab. LASS Vigili di Quartiere Enti territorio Forum prevenzione Ass. tempo libero Ass. Provinciale Scuola e Cultura Centri giovanili
3 STILI DI VITA SANI - LEBENSSTIL Ente proponente: : Comprensorio Sanitario Merano Servizio medicina di base Destinatari: : alunni, genitori e insegnanti di 5 scuole elementari di lingua italiana e tedesca Obiettivi: - Migliorare la collaborazione e l integrazione l progettuale e operativa fra Comprensorio sanitario Merano, Intendenze scolastiche italiana e tedesca, Centri di formazione professionale, I.C. area Merano
4 Obiettivi: - Omogeneizzare e integrare gli interventi educativi in materia di stili di vita sani e prevenzione dei disturbi alimentari nelle scuole delle 2 lingue per renderli più efficaci - Ottimizzare le risorse umane e materiali all interno della rete - Creare consapevolezza nei bambini sull importanza della sana alimentazione e del movimento - Sensibilizzare i genitori sulle problematiche della corretta alimentazione e sulle scelte adeguate nel preparare i pasti
5 Metodologia: - Progettazione e attuazione di interventi in collaborazione con i docenti delle diverse scuole - Avvicinamento dei bambini alla corretta attività fisica con insegnanti specifici e associazioni del territorio - Organizzazione di seminari e incontri per genitori - Rilevazione peso e altezza dei bambini all inizio e a distanza di mesi - Somministrazione di questionari (o diario alimentare) all inizio e a distanza di mesi - Documentazione, presentazione risultati, riflessioni in team - Possibile estensione alle scuole medie
6 Partner: - Servizio Dietetico Nutrizionale Comprensorio sanitario Merano - Servizio medicina di base - Assistenti sanitarie Distretti - Intendenza scolastica in lingua italiana (Servizio integrazione ed educazione salute) - Intendenza scolastica in lingua tedesca (Servizio sostegno e consulenza) - I.C. Merano I e II - Scuole professionali e alberghiere Tesimo e Cortaccia
7 Criteri di valutazione: - Indicatori di partecipazione (n.bambini( n.bambini/n.fuori peso/bmi- n.questionari n.genitori) - Indicatori di efficacia: rilevazione differenza negli stili di vita dopo mesi Collegamento con altre attività in corso: - Progetti Generation Eltern - Progetti Assessorato Sport Comune di Merano
8 LAVORO DI RETE FRA SCUOLA E DISTRETTI Ente proponente: Intendenza scolastica italiana (S.I.E.S.C.) Destinatari: - dirigenti, insegnanti delle scuole dell infanzia e docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado; - educatori e assistenti sociali e sanitari dei distretti
9 Obiettivi: Migliorare le capacità comunicative tra professionisti e istituzioni Migliorare la conoscenza dei servizi stessi e delle risorse sul territorio Gettare le basi per lo sviluppo di un lavoro di rete tra scuola e distretto attraverso l individuazione l e la definizione di modalità operative di collaborazione tra i diversi soggetti Migliorare le capacità di lettura e analisi condivisa di situazioni particolarmente complesse e problematiche, individuare e mettere in atto strategie di intervento e verificarne gli esiti Istituzionalizzare/formalizzare nuove modalità operative (Protocollo di intesa tra Scuola e Distretto)
10 Strutture coinvolte: Intendenza scolastica italiana:servizio Integrazione, Educazione alla Salute e Consulenza scolastica Psicologo dello sportello Parliamone Istituti comprensivi/pluricomprensivi pluricomprensivi Scuole infanzia Distretti socio-sanitari sanitari Criteri di valutazione: Costante confronto e partecipazione degli attori coinvolti ai tavoli di lavoro Elaborazione di Accordi di programma tra le scuole e i distretti
11 MENSA - INTERSCUOLA Ente proponente: Intendenza scolastica italiana (S.I.E.S.C.) Destinatari: Bambini, insegnanti e genitori delle scuole dell infanzia Alunni, insegnanti e genitori delle scuole primarie Alunni, insegnanti e genitori delle scuole secondarie di primo grado
12 Obiettivi: Rendere accogliente e motivante l ambiente l scuola per star bene con se stessi e con gli altri Favorire il passaggio tra un ordine di scuola e l altro Migliorare il tempo mensa Usare il tempo interscuola in modo creativo Favorire relazioni positive tra i pari Contribuire al miglioramento dell organizzazione famigliare Portare gli alunni ad integrarsi nel proprio ambiente sociale e alla conquista del ben essere anche a tavola
13 Strutture coinvolte (intersettorialità): Intendenza scolastica italiana: Servizio Integrazione, Educazione alla Salute e Consulenza scolastica Psicologo dello sportello Parliamone Servizio di Dietetica e Nutrizione clinica AS Bz Comune di Bolzano Distretti Socio-Sanitari Sanitari Associazioni del tempo libero
14 Caratteristiche: inserito nel POF come parte integrante dell offerta formativa valido strumento per progettare un curricolo di educazione alla convivenza permette di progettare percorsi interdisciplinari e trasversali Valutazione: rilevazione degli scarti in mensa prima e dopo proposta di un questionario di gradimento dei menù ai ragazzi rilevazione dell incremento dell affluenza alla mensa da parte dei ragazzi prima e dopo rilevazione dell affluenza dei ragazzi ai Centri Giovanili del quartiere
15 Risultati raggiunti: Miglioramento in mensa sia per quanto riguarda gli spazi che il clima Aumento dell utenza della mensa Miglioramento della qualità e varietà dei cibi proposti Incremento del consumo di verdura e frutta Diminuzione degli scarti Maggior partecipazione dei bambini/ragazzi alle attività di animazione proposte nell inter inter-scuola Incremento dell attivit attività motoria nel tempo interscuola Maggior coinvolgimento degli insegnanti a tali attività Incremento dell affluenza dei ragazzi ai Centri Giovanili del quartiere
16 PROTOCOLLI D INTESA accordi
I.C. 1 ( 15) : - I.C.
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