PARTE GENERALE. Linee Guida per la codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PARTE GENERALE. Linee Guida per la codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera"

Transcript

1 2 Linee Guida per la codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera PARTE GENERALE a cura di: Servizio V Sistema Informativo e Mobilità sanitaria in collaborazione con le Aziende Sanitarie della Regione Umbria Collana: STRUMENTI per il controllo interno ed esterno del Servizio Sanitario Regionale

2 Collana: VOLUME n.2: Prodotto da: Coordinamento: STRUMENTI per il controllo interno ed esterno del Servizio Sanitario Regionale Linee guida per la codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO) Parte generale. Direzione Sanità e Servizi Sociali - Regione Umbria Servizio V - Sistema Informativo e Mobilità sanitaria Dirigente: Paola Casucci Giuliana Alessandrini Direzione Sanità e Servizi Sociali - Regione Umbria Gruppo di lavoro: Enrica Ricci ASL3 Leonardo Sergio Guido ASL4 Donatella Bologni Azienda Ospedaliera di Perugia Francesca Mannaioli, Ambleto Visciola Azienda Ospedaliera di Terni Stefano Cusco Case di cura private (AIOP-ARIS) Per la stesura del documento sono inoltre state consultate le Linee Guida delle Regioni: Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, e le Linee Guida del Ministero Edito da: Agenzia Umbria Sanità Via Mario Angeloni, Perugia Coordinamento editoriale: Giovanni Santoro Progettazione grafica: Promovideo ADV - Perugia Stampa: Idealgraf - Città di Castello edizioniaus 2008 NOVEMBRE 2008

3 INDICE Int r o d u z io n e p a g. 5 Rif e r im e n t i No r m a t i v i p a g. 6 Con t e n u t i e Pe c u l ia r it à della Co m p il a z io n e p a g. 6 Par t e An a g r a f i co - Am m i n i s t r a t i v a pag. 9 Par t e Sa n it a r ia pag. 20 la cl a s s i f i c a z i o n e in t e r n a z io n a l e delle ma l a t t i e e delle pr o c e d u r e pag. 20 la dia g n o s i pr in c ip a l e di dimissione pag. 26 le dia g n o s i se c o n d a r ie di dimissione pag. 29 in t e r v e n t i ch ir u r g i c i e pr o c e d u r e pag. 32 riabilitazione pag. 39 utilizzo d e i c o d i c i v - c l a s s if i ca z io n e s u p p l e m e n t a r e d e i fattori c h e in f l u e n z a n o lo s a t o d i s a l u t e e il r i co r s o a i s e r v iz i s a n it a r i (v01 - v82) pag. 45 p a g.

4

5 INTRODUZIONE Lo scopo delle Linee guida è quello di contribuire a migliorare la qualità delle informazioni cliniche riportate sulla Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO) e di raggiungere una maggiore appropriatezza nell utilizzo dei codici ICD-9-CM. Ciò al fine di ridurre la variabilità esistente sul territorio regionale tra le diverse tipologie di istituti di ricovero per quanto riguarda gli stili di codifica e, nello stesso tempo, migliorare l equità distributiva delle risorse messe a disposizione dal Servizio Sanitario Regionale, che rappresenta un obiettivo esplicito del sistema di pagamento a prestazione. Il miglioramento nelle attività di codifica permette inoltre di disporre di informazioni cliniche di più elevata qualità, necessarie per la valutazione delle diverse dimensioni dell assistenza ospedaliera: efficacia, appropriatezza, efficienza, equità ed esiti di salute. Queste attività di valutazione, condotte sulla scorta dei dati amministrativi e sanitari generati dai sistemi informativi, hanno un ruolo di rilievo sempre maggiore nel governo della sanità regionale e nel governo clinico dei presidi e dei dipartimenti ospedalieri. È in corso di adozione da parte del Ministero la 24 versione dei DRG che porta a 560 il totale dei DRG utilizzati con l introduzione di 45 nuovi raggruppamenti e l eliminazione di 22. L utilizzo di tale versione prevede l aggiornamento del manuale di codifica all ICD-9-CM del 2007 che sta per essere pubblicato. Le presenti Linee Guida sono state elaborate tenendo conto anche degli aggiornamenti in corso di adozione pertanto conservano la loro applicabilità anche con il nuovo manuale.

6 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 Riferimenti normativi D.M. Ministero della Sanità Istituzione della scheda di dimissione ospedaliera Linee guida- Ministero della Sanità La compilazione, la codifica e la gestione della scheda di dimissione ospedaliera D.M. Ministero della Sanità Disciplina del flusso informativo sui dimessi dagli istituti di ricovero pubblici e privati. D.M. Ministero della Sanità N. 380 Regolamento recante l aggiornamento della disciplina del flusso informativo sui dimessi dagli istituti di ricovero pubblici e privati. Conferenza Stato Regioni Linee guida per la codifica delle informazioni cliniche presenti nella Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO) D.M. Ministero della Salute Aggiornamento dei sistemi di classificazione adottati per la codifica delle informazioni cliniche contenute nella scheda di dimissione ospedaliera e per la remunerazione delle prestazioni ospedaliere Contenuti e peculiarità della compilazione Alla compilazione delle SDO sono soggette tutte le strutture ospedaliere presenti sul territorio nazionale, pubbliche e private, accreditate e non accreditate. Sono escluse le strutture di riabilitazione (ex art.26 della Legge 833/1978) o di lungodegenza che non compilano i modelli HSP del sistema informativo sanitario. La normativa nazionale vigente prevede il controllo della congruenza tra le due fonti informative in un campione casuale di almeno il 10% dei ricoveri effettuati [art. 79, comma 1septies, Legge n.133/2008]. La compilazione della SDO presenta le seguenti peculiarità: 6

7 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale a) La SDO costituisce parte integrante della cartella clinica, di cui assume le medesime valenze di carattere medico-legale. b) La SDO costituisce una rappresentazione sintetica e fedele della cartella clinica, finalizzata a consentire la raccolta sistematica, economica e di qualità controllabile delle principali informazioni contenute nella cartella stessa. c) La compilazione della SDO e la codifica delle informazioni in essa contenute sono effettuate nel rigoroso rispetto delle linee guida nazionali e regionali. d) La responsabilità della corretta compilazione e codifica della SDO compete al medico responsabile della dimissione o ad un medico individuato dal Responsabile della Struttura Organizzativa dalla quale il paziente è dimesso; la scheda di dimissione reca la firma e il timbro dello stesso medico dimettente. e) La responsabilità dei controlli sulla completezza, la congruità delle informazioni in essa riportata e la rispondenza alla cartella clinica competa al Direttore Sanitario dell Ospedale/Istituto di cura. f) Ciascuna SDO deve rappresentare l intero episodio di ricovero del paziente nell Ospedale/Istituto di cura; essa, conseguentemente, deve descrivere le sole patologie e cure che hanno determinato consumo di risorse durante la degenza del paziente all interno dell Istituto di cura. g) L eventuale trasferimento interno del paziente da una struttura organizzativa (Struttura Complessa, Unità Operativa, Reparto etc ) ad un altra dello stesso Ospedale / Istituto di cura non deve comportare la sua dimissione e successiva riammissione, fatto salvo che per il trasferimento in Riabilitazione o Lungodegenza. 7

8 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 h) Ne consegue che il medico dimettente deve tenere in considerazione, nel compilare la SDO, l intero percorso diagnostico e terapeutico del paziente e non limitarsi a segnalare i trattamenti e le diagnosi effettuati nel proprio reparto. i) Nel caso, invece, di trasferimento del paziente dal regime di ricovero diurno (Day Hospital, Day Surgery) ad altro regime di ricovero, o viceversa, il paziente deve essere dimesso e dovrà essere compilata una nuova cartella clinica e una nuova SDO. 8

9 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale PARTE ANAGRAFICO - AMMINISTRATIVA Nella compilazione della cartella clinica e della relativa SDO debbono risultare per ogni ricoverato le generalità complete derivanti dalla Tessera Sanitaria e/o da un valido documento di riconoscimento che per i soggetti non presenti in anagrafe dovrà essere fotocopiato e conservato in cartella. In caso di documento scaduto si dovrà acquisire la dichiarazione dell assistito attestante il dato relativo alla residenza. Pur essendo in uso dal 1991 la SDO presenta ancora qualche problema di compilazione sia nella parte anagrafico-amministrativa che in quella relativa alla codifica dei dati sanitari. Per quanto riguarda la parte anagrafica si ritiene opportuno focalizzare l attenzione sulle variabili di seguito riportate. Comune di nascita Il comune di nascita individua il comune italiano, oppure lo Stato Estero, presso il quale il paziente è nato. Se il paziente è nato in territorio italiano utilizzare il codice ISTAT a 6 caratteri, di cui i primi 3 individuano la provincia ed i successivi 3 il progressivo del comune nell ambito della provincia. Per i dimessi nati all estero utilizzare il codice 999 al posto del codice della provincia, seguito dal codice dello Stato Estero definito dal Ministero dell Interno. Comune di residenza Il comune di residenza individua il comune italiano, oppure lo Stato Estero, presso il quale il paziente risulta legalmente residente. Se il paziente è residente in territorio italiano, come per il comune di nascita, utilizzare il codice ISTAT a 6 caratteri. Per i dimessi residenti all estero utilizzare il codice 999, seguito 9

10 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 dal codice dello Stato Estero definito dal Ministero dell Interno. Per gli apolidi e senza fissa dimora utilizzare il codice Per i neonati deve essere indicato il comune di residenza della madre, fatto salvo quanto previsto dalla L. N. n. 127 del 15 maggio Per gli stranieri non residenti ma domiciliati in Italia, iscritti al SSN (lavoratori regolari di qualsiasi nazionalità), va inserito il codice del comune di domicilio ed analogamente vanno inserite le relative informazioni sulla ASL e Regione in quanto, per la mobilità sanitaria, la fatturazione per gli iscritti al SSN deve essere fatta alla regione di residenza che in questo caso è assimilata a quella in cui il soggetto è domiciliato. Non devono essere utilizzati i codici dei comuni cessati. ( Codice sanitario individuale Il codice sanitario individuale è quello riportato sulla tessera sanitaria e si identifica con il codice fiscale a 16 caratteri. Il codice fiscale da inserire nell archivio SDO deve essere quello attribuito dal Ministero dell Economia e non deve mai essere calcolato automaticamente. Per gli stranieri non in regola con le norme relative all ingresso e al soggiorno sul territorio italiano deve essere riportato il codice regionale con sigla STP (Straniero Temporaneamente Presente) a 16 caratteri (es.: STP ). Il codice fiscale può essere omesso per i neonati e nei casi previsti dalla normativa vigente (L. N. n. 135 del 5 giugno 1990 per i casi di HIV e AIDS, Decreto del 16 luglio 2001 per le donne che vogliono partorire in anonimato, per le patologie relative a dipendenze, per IVG). 10

11 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale Data di nascita La data di nascita non deve essere successiva alla data del ricovero. La differenza tra la data di nascita e la data di dimissione non può essere superiore a 125 anni. Per i neonati nati in ospedale, la data di nascita deve coincidere con la data di ricovero. Medico che propone il ricovero Per il medico di medicina generale riportare il codice regionale del medico. Per i medici dell ospedale riportare la codifica interna dei sanitari che effettuano la proposta di ricovero. Regime di ricovero ordinario Un ricovero ordinario riporta la data di ammissione o ricovero e la data di dimissione. La prima può essere riferita al massimo all anno precedente l anno di dimissione. Regime di ricovero in Day Hospital e variabili correlate. Il Day Hospital costituisce una modalità di ricovero ospedaliero diurno ad accesso programmato da indicare con il codice 2. Il ricovero diurno è costituito da uno o più accessi (ciclo di contatti o accessi) durante i quali si effettuano prestazioni multidisciplinari e plurispecialistiche che richiedono una permanenza nella struttura ospedaliera compatibile con questo setting assistenziale e non sono configurabili come una normale prestazione ambulatoriale. La SDO relativa deve comprendere l intero ciclo diagnostico-terapeutico, specificando nell apposito campo Numero di giornate di presenza in ricovero diurno il numero di accessi giornalieri effettuati. Nel caso di Day Hospital la Data di dimissione corrisponde alla data dell ultimo accesso alla struttura, a conclusione dell intero ciclo assistenziale. Il 31 dicembre rappresenta comunque la data 11

12 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 convenzionale per la chiusura della SDO in Day Hospital; sono pertanto considerate valide le sole SDO di Day Hospital che presentano l anno di ricovero coincidente con l anno di dimissione. Nell eventualità quindi che il ciclo di accessi diurni non si concluda alla data del 31 dicembre, occorre comunque chiudere sia la cartella clinica che la corrispondente SDO entro il 31 dicembre dell anno di rilevazione, per poi aprire una nuova cartella clinica ed una nuova SDO nell anno successivo. Il campo traumatismi o intossicazioni deve essere omesso nel caso di ricovero in Day Hospital. Ai fini della compilazione della SDO non è corretto sovrapporre più regimi di ricovero diversi tra loro (ordinario e Day Hospital e viceversa) all interno della stessa struttura ospedaliera: per un paziente inserito in un percorso ospedaliero diurno e successiva necessità di ricorso alla degenza ordinaria nello stesso istituto, si dovrà procedere alla chiusura della SDO in ricovero diurno per poi aprirne una nuova in degenza ordinaria. Le attività ospedaliere di Day Surgery (interventi chirurgici o procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e semi invasive) rappresentano modalità di ricovero ospedaliero diurno ad accesso programmato, da indicare anche esse con il codice 2. Le SDO con modalità di ricovero diurno devono correttamente riportare il Motivo del ricovero in regime diurno compilato utilizzando i seguenti codici: 1 ricovero diurno diagnostico (ivi compreso il follow up), da utilizzare in caso di Day Hospital medico per fini diagnostici; 2 ricovero diurno chirurgico (Day Surgery), da utilizzare in caso di interventi chirurgici o procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e semi invasive; 3 ricovero diurno terapeutico, da utilizzare in caso di Day Hospital medico per fini terapeutici; 12

13 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale 4 ricovero diurno riabilitativo, da utilizzare in caso di Day Hospital a fini riabilitativi. Data di ricovero La data è costituita da 8 caratteri e tutti devono essere compilati, secondo il formato GGMMAAAA. Essa rappresenta la data di ammissione o ricovero. In caso di ricovero diurno va indicata la data del primo giorno del ciclo dei contatti con la struttura. Nel caso di ricoveri programmati con preospedalizzazione, la data di ricovero deve comunque coincidere con la data di inizio della degenza ospedaliera. Nel caso di nati nella struttura la data di ricovero coincide con la data di nascita. Onere della degenza Con onere della degenza si intende specificare su chi ricade l onere di rimborso dei costi relativi al ricovero. Se durante il ricovero cambia il soggetto su cui ricade l onere della degenza, nella SDO sarà riportato il codice relativo all onere della degenza alla dimissione del paziente. 1 - ricovero a totale carico del SSN: cittadini italiani; cittadini stranieri con permesso di soggiorno che svolgono attività lavorativa in Italia e sono iscritti al SSN; lavoratori di diritto italiano residenti all estero; cittadini italiani iscritti alla AIRE, per urgenze in assenza di polizza personale stipulata in Italia o iscrizione volontaria; cittadini stranieri iscritti al S.S.N., in quanto aventi permesso di soggiorno che ne consente l iscrizione volontaria; neonati figli di madri iscritte al SSN; cittadini stranieri che nell ambito dei progetti umanitari arrivano in Italia per cure medico-ospedaliere. 13

14 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 2 ricovero a prevalente carico del SSN, con parte delle spese a carico del paziente (differenza alberghiera); 3 ricovero con successivo rimborso (totale o parziale) a carico del SSN; 4 ricovero senza oneri per il SSN con cittadino pagante (o con assicurazione personale stipulata nel paese di origine): cittadini solventi; cittadini stranieri o italiani residenti all estero con assicurazione personale stipulata nel paese di origine o di residenza o in Italia; cittadini stranieri o italiani assicurati con Istituzioni Estere provenienti da Paesi UE, SEE, Svizzera e Paesi convenzionati; 5 ricovero, a prevalente carico del SSN, con parte delle spese a carico del paziente (libera professione); 6 ricovero a prevalente carico del SSN, con parte delle spese a carico del paziente (libera professione e differenza alberghiera); 7 ricovero a carico del SSN di pazienti stranieri provenienti da Paesi UE, SEE, Svizzera e Paesi convenzionati in possesso degli attestati di diritto che consentono l iscrizione al S.S.N.. Nel caso il ricovero venga effettuato per un paziente straniero non iscritto al SSN, proveniente da un paese non convenzionato, non pagante in proprio o non in regola con le norme relative all ingresso ed al soggiorno e con dichiarazione di indigenza si potranno avere le due evenienze di seguito riportate: 14

15 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale 8 ricovero a carico del SSN di pazienti stranieri con dichiarazione di indigenza e per gli stranieri temporaneamente presenti con codice sanitario STP ricoverati per i seguenti motivi: tutela della gravidanza e della maternità; tutela della salute del minore; profilassi, diagnosi e cura delle malattie infettive. Rientrano in questo gruppo le IVG, le patologie della gravidanza, il parto, l assistenza al neonato e il trattamento di tutte le affezioni nell età pediatrica, il trattamento di tutte le malattie infettive. Nel caso invece che il ricovero venga effettuato in urgenza per un altro problema si dovrà segnalare il codice A. A ricovero a carico del Ministero dell Interno di pazienti stranieri con dichiarazione di indigenza. Cittadini stranieri STP per prestazioni ospedaliere urgenti o comunque essenziali, per malattia ed infortunio anche erogate con ricovero diurno; 9 altro comprende prestazioni richieste da altri enti ai quali fatturare l onere. Per i casi relativi a cittadini stranieri si ricorda che : -- nel caso di paziente straniero con onere 1 (SSN) nel comune di residenza deve essere riportato il comune italiano di residenza o di domicilio; -- in tutti gli altri casi deve essere riportata l effettiva residenza. Se il paziente è residente all estero nel campo comune di residenza deve essere riportato il codice 999 seguito dallo stato estero di provenienza, nel campo regione deve comparire il codice dello stato estero mentre la variabile ASL di residenza non dovrà essere compilata; -- per i neonati, nell episodio di ricovero della nascita, relativamente alla residenza, devono essere riportate le stesse informazioni presenti nella SDO della madre. 15

16 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 ( Provenienza del paziente Qualora il paziente acceda alla struttura su proposta dei Medici della Continuità Assistenziale (ex guardia medica) utilizzare il codice 2 - Paziente inviato all istituto di cura con proposta del medico di base. Il codice utilizzato per la variabile Provenienza del paziente deve essere coerente con il codice relativo al Tipo di ricovero (es.: se Provenienza 1 - Paziente che acceda all istituto di cura senza proposta di ricovero formulata da un medico allora il Tipo di ricovero dovrà essere 2 - Ricovero urgente, se Provenienza 3 - Ricovero precedentemente programmato dallo stesso istituto di cura il Tipo di ricovero dovrà essere 1 - Ricovero programmato, non urgente ). Il passaggio da ricovero in Day Hospital a ricovero ordinario o viceversa deve essere segnalato con il codice 7 (Paziente trasferito da altro tipo di attività o da altro regime nello stesso istituto) così come il passaggio dai reparti di riabilitazione e lungodegenza alla degenza ordinaria e viceversa. In entrambi i casi il paziente deve essere dimesso e riammesso con una nuova SDO. Tipo di ricovero Il tipo di ricovero deve essere riportato per tutti i ricoveri in regime ordinario. La codifica da utilizzare è la seguente: 1 - ricovero programmato, non urgente; 2 - ricovero urgente; 3 - ricovero per trattamento sanitario obbligatorio (TSO); 16

17 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale 4 - ricovero programmato con preospedalizzazione (ai sensi dell art. 1, comma 18, della Legge 23 dicembre 1996, n. 662). Il codice della preospedalizzazione deve essere utilizzato nei casi in cui il ricovero così segnalato sia stato preceduto da una preospedalizzazione per esecuzione di esami preoperatori; in questo caso nella SDO possono essere riportate procedure con data precedente il ricovero. Questa variabile non si compila per i neonati, limitatamente ai ricoveri corrispondenti alla loro nascita. Se il paziente accede tramite Pronto Soccorso il codice da utilizzare è 2 - Ricovero urgente. In tal caso l informazione relativa alla Provenienza del paziente deve riportare il codice 1 - Paziente che accede all istituto senza proposta di ricovero formulata da un medico. Traumatismi e intossicazioni Il campo traumatismi o intossicazioni deve essere compilato solamente in caso di ricovero in regime ordinario e le diagnosi principali e/o secondarie, sono quelle relative al capitolo XVII Traumatismi ed Avvelenamenti della Classificazione ICD-9-CM vigente (categorie e ). Questa informazione deve essere indicata solamente nella SDO relativa al primo ricovero anche nel caso in cui il paziente abbia necessità di successivi ricoveri per la cura del medesimo traumatismo. Quindi se un paziente viene ricoverato per postumi di trauma, il campo traumatismi o intossicazioni non deve essere compilato e per la descrizione della diagnosi vanno utilizzati i codici relativi a postumi o sequele. Unità operativa di dimissione Indica l unità operativa dalla quale il paziente è dimesso a 17

18 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 prescindere da dove viene ammesso al momento del ricovero, oppure da eventuali trasferimenti interni. I codici da utilizzare sono quelli previsti nell elenco delle discipline del Ministero e deve trovare corrispondenza con i modelli HSP.12, HSP.12/bis e HSP.13 inviati annualmente al NSIS (Nuovo Sistema Informativo Sanitario). Modalità di dimissione 1 nel caso in cui il paziente sia deceduto; 2 dimissione ordinaria al domicilio del paziente; 3 dimissione ordinaria presso una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA); 4 dimissione al domicilio del paziente con attivazione di ospedalizzazione domiciliare (dimissione protetta : medici dell ospedale che si spostano al domicilio del paziente per i controlli); 5 dimissione volontaria (da utilizzare anche nei casi in cui il paziente in ciclo di trattamento diurno non si sia ripresentato durante il ciclo programmato); 6 trasferimento ad un altro istituto di ricovero e cura, pubblico o privato, per acuti; 7 dimissione per trasferimento ad altro tipo di attività o ad altro regime nello stesso istituto, in particolare, ci si riferisce al passaggio da degenza ordinaria a Day Hospital o viceversa (es.: paziente in cui viene posta la diagnosi in degenza ordinaria e programmato un ciclo di terapia in Day Hospital, paziente trattato in Day Surgery per il quale intervengono complicazioni che richiedono il ricovero, paziente trattato per una patologia acuta per il quale si evidenza la necessità di un ricovero in riabilitazione nello stesso presidio); 18

19 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale 8 dimissione per trasferimento ad istituto di riabilitazione (paziente trattato per una patologia acuta per il quale si evidenza la necessità di un ricovero in riabilitazione in un reparto di altro istituto di cura); 9 dimissione ordinaria con attivazione di ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), medico di medicina generale che segue il paziente a domicilio da solo o insieme al personale infermieristico del distretto oppure attivazione dei servizi territoriali quali ad esempio il Dipartimento di Salute Mentale, il Servizio per le Tossicodipendenze (Ser.T) o i centri di Neuropsichiatria Infantile). Peso alla nascita L informazione va riportata solamente nella scheda del neonato relativa al ricovero in cui è avvenuta la nascita. Il peso va espresso in grammi ed il campo è composto da 4 caratteri. L informazione deve essere coerente con gli eventuali codici di diagnosi compresi nelle categorie , relativi a problemi di crescita fetale, prematurità, immaturità e postmaturità. Data di prenotazione L informazione è inserita nel tracciato regionale per monitorare le liste d attesa e deve essere compilata per tutti i ricoveri con l esclusione di quelli con Tipo ricovero 2 Urgente o 3 - TSO e di quelli relativi ai neonati per l evento nascita. 19

20 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 PARTE SANITARIA La Cl a s s i f i c a z i o n e In t e r n a z i o n a l e d e l l e Ma l a t t i e e de l l e Pr o c e d u r e La Classificazione Internazionale delle Malattie ICD-9-CM versione 2007 (volume unico) rappresenta lo strumento di lavoro fondamentale per la codifica delle diagnosi, degli interventi chirurgici e/o delle procedure diagnostiche e terapeutiche ai fini della corretta compilazione della SDO degli Ospedali/ Istituti di diagnosi e cura. La classificazione riportata nel manuale Classificazione delle malattie, dei traumatismi, degli interventi chirurgici e delle procedure diagnostiche e terapeutiche versione 2007, è la traduzione italiana della International Classification of Disease 9 th revision Clinical Modification Essa contiene oltre dodicimila codici di diagnosi ed oltre tremila codici di procedure. I codici presenti nella ICD-9-CM relativi alle diagnosi sono costituiti da caratteri numerici o alfanumerici in numero di tre, quattro o cinque; nei codici con più di tre caratteri, un punto decimale è interposto dopo il terzo carattere. I codici presenti nella ICD-9-CM relativi alle procedure sono costituiti da caratteri numerici, in numero di due, tre o quattro. Il punto decimale, in questo caso, è interposto dopo il secondo carattere. Il manuale è così strutturato: Indice alfabetico delle malattie Elenco sistematico delle malattie Indice alfabetico delle procedure Elenco sistematico delle procedure 20

21 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale L indice alfabetico e l elenco sistematico delle due classificazioni sono concepiti per integrarsi reciprocamente, quello alfabetico deve essere consultato sempre per primo nelle operazioni di codifica. L indice alfabetico consente la ricerca della singola voce. L elenco sistematico contiene tutte le indicazioni accessorie per verificare la correttezza del codice scelto. L indice alfabetico delle malattie e dei traumatismi, dei sintomi e di altre cause di ricorso ai servizi sanitari, comprende, classificazioni specifiche per: Tumori Ipertensione arteriosa. Organizzazione dell indice alfabetico Una formulazione diagnostica è, in generale, composta da due parti: un termine principale ed uno o più modificatori. Il termine principale descrive una malattia, un traumatismo, un problema o un sintomo, e rappresenta la voce di accesso alla classificazione; viene evidenziato in grassetto e può essere: - un sostantivo generico : shock, vertigine, paralisi; - un sostantivo specifico : otite, polmonite, pleurite; - un aggettivo: piatto (a), acuta, gialla; - un nome proprio (eponimo): Hodgking, Pick, Alzheimer. I modificatori (sotto-voci) forniscono informazioni aggiuntive al codificatore. L elenco alfabetico li riporta, al disotto del termine principale, in parentesi o rientrati. L elenco sistematico riporta in ordine progressivo i codici delle malattie, dei traumatismi, dei sintomi e di altre cause di ricorso ai servizi sanitari con relativa descrizione. 21

22 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 L elenco sistematico comprende: 1 la classificazione analitica delle malattie e dei traumatismi: è articolata in 17 capitoli, dei quali 10 sono dedicati a specifici organi o apparati, mentre gli altri 7 descrivono diverse condizioni morbose che interessano l intero organismo. La classificazione contiene codici unicamente numerici, compresi fra 001 e la classificazione supplementare dei fattori che influenzano lo stato di salute ed il ricorso alle strutture sanitarie (codici V) è composta da codici alfanumerici che iniziano con la lettera V. Sono usati per descrivere le circostanze, diverse da malattie o traumatismi, che rappresentano una causa di ricorso ai servizi sanitari o che comunque influenzano le condizioni di salute del paziente. Organizzazione dell elenco sistematico Ciascuno dei 17 capitoli è articolato in: Blocco: insieme di condizioni tra loro strettamente correlate (es.: Tubercolosi ). Categorie: codici a tre caratteri, alcuni dei quali molto specifici e non ulteriormente suddivisibili (es.: 024 Morva, 463 Tonsillite acuta), mentre altri (la maggior parte) sono ulteriormente suddivisi a quattro o a cinque caratteri. Sottocategorie: codici a quattro caratteri; il quarto carattere fornisce specificità o informazione relativamente ad eziologia, localizzazione o manifestazione clinica. Sottoclassificazioni: codici a cinque caratteri; anche questi forniscono maggiore specificità alla categoria di riferimento. Regola generale da seguire è quella di utilizzare sempre il 22

23 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale massimo livello di approfondimento possibile (codice a cinque caratteri se presente). La classificazione degli interventi chirurgici e delle procedure diagnostiche e terapeutiche contiene l indice alfabetico e l elenco sistematico. È articolata in rubriche comprese fra 00 e 86 che riguardano interventi chirurgici maggiori, endoscopie e biopsie. Queste rubriche sono raggruppate in 16 sezioni, identificate sulla base del criterio anatomico (sede dell intervento o della procedura). Il capitolo 16 Miscellanea di procedure diagnostiche e terapeutiche contiene le rubriche comprese tra 87 e 99 (Altre procedure diagnostiche e terapeutiche) Il sistema dei codici utilizzato è articolato in quattro caratteri numerici, dei quali i primi due identificano generalmente un organo, mentre il terzo e il quarto specificano la sede e il tipo di intervento. In alcuni casi i codici sono soltanto a tre caratteri. Il terzo e il quarto carattere sono separati dai primi due con punto decimale. Anche per questa classificazione l indice alfabetico deve essere utilizzato per primo ed il codice scelto deve essere controllato nell elenco sistematico che contiene le note relative alle condizioni di inclusione ed esclusione. Simbologia convenzionale La simbologia utilizzata nella classificazione ICD-9-CM, finalizzata a facilitare l attività del codificatore, è così suddivisa: Simbologia convenzionale nell indice alfabetico; Simbologia convenzionale nell elenco sistematico; Simbologia convenzionale comune all indice alfabetico e all elenco sistematico. 23

24 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 Simbologia convenzionale nell indice alfabetico Modificatori Come già descritto in precedenza, i modificatori forniscono ulteriori specificazioni al termine principale. Si trovano nell indice alfabetico al di sotto di ciascun termine principale. Esistono due tipi di modificatori: Essenziali sono riportati al di sotto di ciascun termine principale, in ordine alfabetico e rientranti e devono essere utilizzati solo quando siano esplicitamente riportati nella formulazione diagnostica. Non essenziali sono riportati tra parentesi dopo il termine principale a cui si riferiscono e non influiscono sulla selezione del codice. Riferimenti incrociati I riferimenti incrociati aiutano a localizzare il codice corrispondente alla diagnosi o all intervento segnalato e sono di tre tipi: - v. (vedi), indirizza il codificatore a consultare un altra parte dell indice alfabetico; - v. anche (vedi anche), fornisce al codificatore la possibilità di verificare un ulteriore termine principale nell indice alfabetico. Es.: Arnold-Chiari (v. anche spina bifida); - v. seguito dall indicazione di una categoria, che rimanda all elenco sistematico. Es.: Parto completamente normale v. categoria 650; Osteolisi v. categoria Note L indice alfabetico contiene delle note che definiscono termini, forniscono od illustrano eventuali sottoclassificazioni; sono racchiuse in riquadri e sono presenti solo per le malattie. 24

25 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale Simbologia convenzionale nell elenco sistematico Segni di interpunzione Nell elenco sistematico sono utilizzati quattro tipi di segni: [ ] le parentesi quadre racchiudono i termini alternativi, i sinonimi o le frasi di spiegazione; ( ) le parentesi tonde racchiudono i termini supplementari che possono essere presenti nella formulazione diagnostica, senza per questo influenzare l attribuzione del codice. { la parentesi graffa racchiude una serie di termini, ognuno dei quali è modificato dalla informazione riportata alla destra della parentesi stessa. : due punti sono usati per indicare un termine incompleto; e indicano i modificatori necessari per poter attribuire la diagnosi ad una determinata categoria. Simbologia convenzionale comune Le abbreviazioni contenute sia nell indice alfabetico che nell elenco sistematico sono le seguenti: N.I.A. Non indicato altrove ; S.A.I. Senza altra indicazione. Vanno usate esclusivamente quando non esistano altre possibilità più specifiche di classificazione. 25

26 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 La Diagnosi Principale di Dimissione La diagnosi principale di dimissione è la condizione morbosa, identificata alla fine del ricovero, che risulta essere la principale responsabile del bisogno di trattamento e/o di indagini diagnostiche. Se nel corso dello stesso ricovero si evidenzia più di una condizione con caratteristiche analoghe, deve essere selezionata quale principale quella che è risultata essere responsabile dell impiego maggiore di risorse. Solo quando nel corso del ricovero non sia stato possibile formulare una diagnosi definitiva, per la codifica della diagnosi principale possono essere utilizzati i codici relativi a segni, sintomi e condizioni mal definite riportati nel Capitolo 16 Sintomi, Segni e Stati Morbosi Mal Definiti (cod ). Quando il ricovero è finalizzato a trattare esclusivamente uno specifico segno o sintomo, quest ultimo deve essere selezionato come diagnosi principale. Al fine di individuare il codice corretto è indispensabile utilizzare sia l indice alfabetico sia l elenco sistematico: i due elenchi sono concepiti per integrarsi reciprocamente. L utilizzo del solo indice alfabetico o del solo elenco sistematico può determinare errori nell individuazione del codice ed insufficiente specificità nella selezione dello stesso; particolare attenzione va prestata nel controllare l esistenza di note specifiche e di voci di inclusione o esclusione. È essenziale ricordare che una scelta dei codici fatta basandosi su schemi e mini-guide di reparto è possibile fonte di errore, per cui ogni dubbio di codifica deve indurre ad un attento riesame del Manuale. Le regole di codifica interne alla struttura organizzativa devono essere regolarmente discusse, aggiornate e validate almeno in occasione dell adozione di una nuova versione 26

27 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale della classificazione delle malattie ed armonizzate con le linee guida nazionali e regionali. Specificità della codifica I codici relativi alle diagnosi ed alle procedure devono essere utilizzati al livello di specificità più elevato possibile; in particolare assegnare un codice a 5 caratteri tutte le volte in cui ciò sia possibile. Il quinto carattere 0 non deve essere utilizzato quando sono presenti sotto-classificazioni più specifiche in quanto il suo utilizzo può generare DRG anomali. Codici combinati Un codice utilizzato per classificare simultaneamente due diagnosi oppure una diagnosi insieme ad una manifestazione secondaria associata oppure una diagnosi insieme ad una complicazione associata è definito codice combinato. I codici combinati sono riportati come sotto-voci nell indice alfabetico e come note di inclusione nell elenco sistematico.i termini combinati sono spesso elencati nell elenco alfabetico come sotto-voci, preceduti da espressioni quali: associato (con), complicato (da), conseguente, secondario. Si deve utilizzare il codice combinato quando esso identifica pienamente tutte le condizioni riportate o quando l indice alfabetico lo richiede esplicitamente, senza aggiungere ulteriori codici. Quando il codice combinato non è in grado di descrivere tutte le manifestazioni o complicazioni riportate nella formulazione diagnostica, può essere utilizzato insieme al codice combinato un codice aggiuntivo. Codifica multipla Quando una formulazione diagnostica non può essere rappresentata da un unico codice, è necessario ricorrere alla codifica multipla, 27

28 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 ovvero alla utilizzazione di più di un codice per identificarne completamente tutti gli elementi. Il ricorso alla codifica multipla è sollecitato dalle indicazioni Utilizzare, eventualmente, un codice aggiuntivo, codificare per primo, che possono essere riportate all inizio di un capitolo o di un blocco ovvero di una particolare categoria. La nota Codificare per prima la malattia di base indica la necessità di riportare sia il codice relativo alla malattia primaria, che quello relativo alla manifestazione conseguente. Quest ultimo, riportato tra parentesi [ ] nell indice alfabetico, non può essere utilizzato come diagnosi principale. 28

29 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale Le Diagnosi Secondarie di Dimissione Le altre diagnosi di dimissione, sono quelle condizioni che coesistono al momento del ricovero o che si sviluppano in seguito e che influenzano il trattamento ricevuto e/o la durata di degenza. Le diagnosi correlate ad un precedente ricovero che non hanno influenza sul ricovero attuale non devono essere segnalate. Quindi, per diagnosi secondaria deve intendersi qualunque condizione diversa dalla diagnosi principale che influenzi l assistenza erogata al paziente in termini di: trattamento terapeutico, procedure diagnostiche eseguite, durata della degenza, assistenza infermieristica, monitoraggio clinico. (D.M. 380/2000). La corretta individuazione delle diagnosi secondarie compete al medico responsabile dell assistenza al paziente nel corso del ricovero. Nel caso in cui nella cartella clinica siano riportate, oltre a quella principale, più condizioni morbose, che rispondano ai criteri sopradescritti di identificazione delle diagnosi secondarie, devono essere selezionate e codificate quelle che a giudizio del medico che ha formulato la diagnosi possono aver esercitato il maggior peso in relazione alle necessità assistenziali ed alla complessità del trattamento ricevuto dal paziente. Tra le diagnosi secondarie devono essere obbligatoriamente riportate le infezioni insorte nel corso del ricovero. Condizioni acute e croniche Nel caso in cui la stessa condizione è descritta sia acuta o subacuta che come cronica e nell indice alfabetico sono riportati specifici codici, ambedue devono essere riportati codificando come diagnosi principale la forma acuta o subacuta che risponde ai criteri di selezione della diagnosi principale. Esempio: riacutizzazione di insufficienza renale cronica, si pone in diagnosi principale la forma acuta e in diagnosi secondaria quella cronica. 29

30 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 Osservazione e valutazione di condizioni sospette I codici compresi tra V71.0_ e V71.9 devono essere utilizzati per la codifica della diagnosi principale quando si sospetta una condizione anomala che, in assenza di segni o sintomi, richiede una specifica valutazione e al termine del ricovero non risulta essere confermata. Trattamento non eseguito In caso di un ricovero programmato per un determinato trattamento, in cui per motivi diversi il trattamento non viene eseguito, riportare in diagnosi principale il codice V64._ e come diagnosi secondaria la patologia che avrebbe dovuto determinare il trattamento stesso. Avvelenamenti e intossicazioni Nel caso di uso improprio di farmaci, inteso come errore di assunzione e/o somministrazione, deve essere utilizzato il codice dell avvelenamento in diagnosi principale, e in diagnosi secondaria la manifestazione. Complicazioni di trattamenti chirurgici e di altri trattamenti medici Se il ricovero è finalizzato al trattamento delle complicazioni di cui sopra, comprese le reazioni da farmaci correttamente utilizzati, il codice di complicazione va utilizzato in diagnosi principale. Se la complicazione è compresa tra 996 e 999 può essere utilizzato un codice aggiuntivo per specificare la natura della complicazione. Condizioni pregresse Come riportato alla voce diagnosi secondarie, tutte le condizioni che non influenzano il trattamento del ricovero non devono essere 30

31 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale riportate. Vanno riportate invece le condizioni anamnestiche, utilizzando i codici V10-V19, se l anamnesi personale o familiare influenza il trattamento. Postumi Sono gli effetti che permangono dopo il superamento della fase acuta di una malattia o traumatismo. Non vi è limite di tempo entro il quale il codice di postumo, può essere utilizzato. Se la diagnosi principale è rappresentata da un postumo, il codice relativo alla natura del postumo deve essere riportato per primo; il codice relativo alla causa del postumo stesso deve essere riportato come diagnosi secondaria salvo che le note dell indice alfabetico indichino diversamente. Ustioni Quando le ustioni sono identificate come diagnosi principale e sono multiple, riportare per primo il codice che descrive l ustione di maggiore gravità. Traumi multipli Riportare in diagnosi principale quello di maggiore gravità. Complicazioni della gravidanza In caso di ricovero per una complicazione di gravidanza, oppure la complicazione consegua alla gravidanza stessa, porre in diagnosi principale il codice relativo alla complicazione ostetrica. Condizioni pregresse Le condizioni cliniche risolte e le diagnosi correlate a precedenti ricoveri che non abbiano influenza sul ricovero attuale non devono essere riportate o codificate. 31

32 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 Risultati anomali I risultati anomali di test di laboratorio e di altre procedure diagnostiche non devono essere riportati e codificati a meno che non abbiano una particolare rilevanza clinica. Interventi Chirurgici e Procedure L intervento chirurgico principale indica la procedura chirurgica maggiore effettuata nel corso del ricovero. Il D.M. n. 380 del specifica le regole generali per la codifica degli interventi chirurgici e delle procedure diagnostiche e terapeutiche ribadite nelle Linee Guida della Conferenza Stato Regioni del Nel caso siano stati effettuati, nel corso dello stesso ricovero, più interventi e/o procedure, devono essere utilizzati i seguenti criteri per la scelta della sequenza corretta: in presenza di più interventi chirurgici, selezionare e codificare come principale quello maggiormente correlato alla diagnosi principale di dimissione e, comunque, quello che ha comportato un maggior peso assistenziale ed il maggior consumo di risorse in termini di uso di sala operatoria, équipe operatoria, medico anestesista, ecc.; ne deriva che non necessariamente l intervento chirurgico principale è il primo effettuato in ordine di tempo. nel caso in cui siano segnalati sia interventi chirurgici sia procedure, codificare sempre prima gli interventi chirurgici; quando nella cartella clinica vengono riportati interventi e/o procedure in numero superiore ai sei campi previsti dalla SDO, la scelta delle priorità delle segnalazioni è lasciata al medico che compila la scheda di dimissione, tenendo comunque presente il seguente ordine decrescente di priorità: interventi chirurgici a cielo aperto; 32

33 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale interventi per via endoscopica e/o laparoscopica; le seguenti procedure che determinano l attribuzione a specifici raggruppamenti diagnostici (DRG): colangiografia intraoperatoria angiocardiografia del cuore destro angiocardiografia del cuore sinistro angiocardiografia combinata del cuore destro e sinistro arteriografia coronarica con catetere singolo arteriografia coronarica con catetere doppio altra e non specificata arteriografia coronarica roentgengrafia cardiaca con contrasto negativo impianto o inserzione di elementi radioattivi radiochirurgia stereotassica radiochirurgia fotonica a sorgente singola radiochirurgia fotonica multi-sorgente radiochirurgia particolata radiochirurgia stereotassica N.I.A riabilitazione da alcool disintossicazione e riabilitazione da alcool riabilitazione da farmaci disintossicazione e riabilitazione da farmaci riabilitazione combinata da alcool e farmaci riabilitazione e disintossicazione combinata da alcool e farmaci esame dell occhio in anestesia ventilazione meccanica continua, durata non specificata ventilazione meccanica continua, durata meno di 96 ore consecutive ventilazione meccanica continua, durata 96 ore consecutive o più litotripsia extracorporea di rene, uretere e/o vescica Iniezione o infusione di agente trombolitico procedure interventistiche diagnostiche o terapeutiche (es. asportazione di polipo in corso di colonscopia diagnostica); procedure in senso stretto, con o senza biopsia, comprese nel primo settore (cod. da 00 a 86) (es. gastroscopia); 33

34 Collana: Strumenti per il controllo interno ed esterno del SSR - vol. n. 2 altre procedure diagnostiche o terapeutiche comprese nel secondo settore (cod. da 87 a 99), dando la priorità a quelle più invasive e/o più impegnative. La classificazione degli interventi chirurgici e delle procedure diagnostiche e terapeutiche, in modo analogo alle diagnosi, consta dell indice alfabetico e dell elenco sistematico. È articolata in rubriche, comprese fra 00 e 86, che riguardano interventi chirurgici maggiori, endoscopie e biopsie raggruppate in 16 sezioni e rubriche comprese fra 87 e 99 che riguardano altre procedure diagnostiche e terapeutiche. Il sistema dei codici utilizzato è articolato in quattro caratteri numerici, dei quali i primi due identificano generalmente un organo, mentre il terzo e il quarto specificano la sede e il tipo di intervento. In alcuni casi i codici sono soltanto a tre caratteri. Il terzo e il quarto carattere sono separati dai primi due con punto decimale. Le regole generali di codifica degli interventi e delle procedure sono analoghe a quelle da utilizzare per selezionare i codici di diagnosi: anche in questo caso l indice alfabetico deve essere utilizzato per primo ed il codice scelto deve essere poi controllato nell elenco sistematico che contiene le note relative alle condizioni di inclusione ed esclusione. Codici combinati Alcuni codici consentono di classificare simultaneamente due interventi, identificando completamente una prestazione. In tali casi, non devono essere utilizzati ulteriori codici. Ad esempio: Parto con forcipe alto, con episiotomia: Codifica multipla La completa descrizione di un intervento può comportare l utilizzazione di più di un codice per identificarne completamente tutti gli elementi. 34

35 Linee Guida per la Codifica della Scheda di Dimissione Ospedaliera - parte generale L espressione codificare anche, indica la necessità di utilizzare un codice aggiuntivo per identificare le diverse componenti di un intervento, sempre che nel caso concreto esse siano state effettivamente presenti. Codifica di interventi simultanei o di procedure complementari L esecuzione di più interventi nel corso dello stesso atto operatorio può richiedere la codifica separata, qualora non sia previsto un codice combinato. Esistono codici che segnalano l esecuzione di un intervento aggiuntivo che avvenga nel corso di un altro (ovariectomia monolaterale e appendicectomia: ). L espressione codificare anche viene utilizzata nel manuale anche per segnalare l utilizzo di procedure o di strumentazioni complementari o di supporto ad un intervento. Codifica di interventi bilaterali Alcuni codici consentono una distinzione tra interventi monolaterali e bilaterali. Quando tale possibilità non esista, è possibile utilizzare due volte lo stesso codice di intervento per descrivere l intervento bilaterale. Tale regola deve essere seguita nei soli casi in cui la completa descrizione ha rilevanza sul processo di cura o sul consumo delle risorse; essa non è appropriata per i casi di procedure minori (ad esempio: escissioni di lesioni cutanee). Esempi: Intervento per ernia inguinale bilaterale: 53.1_ Riparazione bilaterale di ernia inguinale Protesi di ginocchio bilaterale nel corso del medesimo intervento: Sostituzione totale del ginocchio (dx) Sostituzione totale del ginocchio (sin) 35

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Tariffari e politiche di rimborsi regionali L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche

Dettagli

DRG e SDO. Prof. Mistretta

DRG e SDO. Prof. Mistretta DRG e SDO Prof. Mistretta Il sistema è stato creato dal Prof. Fetter dell'università Yale ed introdotto dalla Medicare nel 1983; oggi è diffuso anche in Italia. Il sistema DRG viene applicato a tutte le

Dettagli

Autorizzazione all esercizio di attività sanitarie in Emilia Romagna

Autorizzazione all esercizio di attività sanitarie in Emilia Romagna Autorizzazione all esercizio di attività sanitarie in Emilia Romagna Normativa di riferimento Art. 43 della legge n. 833 del 23.12.78 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale; D. Lgs 502/92 e successive

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ;

documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; documento di specifiche tecniche pubblicate sul sito Internet del Ministero all indirizzo www.nsis.salute.gov.it. ; g) al paragrafo 3.1. Alimentazione del Sistema informativo, la tabella 2: alimentazione

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA Aggiornamento delle Linee guida per la metodologia

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Dettagli

TRACCIATO RECORD S.D.O.

TRACCIATO RECORD S.D.O. TRACCIATO RECORD S.D.O. FILE A1 ARCHIVIO DATI ANAGRAFICI All.: 2 Posizione NOME CAMPO Tipo Lung. DESCRIZIONE Codice 1-8 Codice istituto di ricovero AN 8 Valore ammesso: V codice identificativo della struttura

Dettagli

TRASPORTO SANITARIO ORDINARIO

TRASPORTO SANITARIO ORDINARIO TRASPORTO SANITARIO ORDINARIO Cosa è Il Trasporto Sanitario ORDINARIO è definibile come un servizio che la Regione Toscana assicura, con oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale, ai propri assistiti,

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

I registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili

I registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili I registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili Dott.ssa Rossana Ugenti Direttore Generale del Sistema Informativo e Statistico Sanitario Ministero della salute 6 dicembre

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria

1. DISTRIBUZIONE Datore di Lavoro Direzione RSPP Responsabile Ufficio Tecnico Responsabile Ufficio Ragioneria (Ufficio Personale) Ufficio Segreteria Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Gestione dei documenti e del 06/05/2013 1. DISTRIBUZIONE Datore

Dettagli

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

Terapia del dolore e cure palliative

Terapia del dolore e cure palliative Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE 1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso

Dettagli

GLOSSARIO E DISPOSIZIONI OPERATIVE

GLOSSARIO E DISPOSIZIONI OPERATIVE GLOSSARIO E DISPOSIZIONI OPERATIVE GLOSSARIO ( Valide per tutti i piani sanitari relativamente alle forme di assistenza in essi previsti ) Franchigia/ scoperto Parte del danno indennizzabile, espressa

Dettagli

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi

Dettagli

SOMMARIO. Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti:

SOMMARIO. Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti: CIRCOLARE N. 16 DEL 24/09/2015 SOMMARIO Nella presente circolare tratteremo i seguenti argomenti: DEFINITE LE MODALITA DI INVIO DELLE SPESE SANITARIE PER IL MOD.730 PRECOMPILATO: NUOVI OBBLIGHI E CONSEGUENTI

Dettagli

Direzione Programmazione Sanitaria. Scarico Dati Sanità. Manuale Utente. Versione 1.0.0

Direzione Programmazione Sanitaria. Scarico Dati Sanità. Manuale Utente. Versione 1.0.0 SDS Scarico Dati Sanità Manuale Utente Versione 1.0.0 Torino, Novembre 2011 1 di 21 INDICE 1 APPLICATIVO SDS...3 1.1 GENERALITÀ...3 1.2 AUTENTICAZIONE...5 1.2.1 Primo caso Utente con ruolo PUBBLICO e PRIVATO...9

Dettagli

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

Ministero della salute

Ministero della salute Ministero della salute Disegno di legge Disposizioni in materia di sicurezza delle strutture sanitarie e gestione del rischio clinico nonché di attività libero professionale intramuraria e di esclusività

Dettagli

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale

Dettagli

ACCESSO AL SISTEMA HELIOS...

ACCESSO AL SISTEMA HELIOS... Manuale Utente (Gestione Formazione) Versione 2.0.2 SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. ACCESSO AL SISTEMA HELIOS... 4 2.1. Pagina Iniziale... 6 3. CARICAMENTO ORE FORMAZIONE GENERALE... 9 3.1. RECUPERO MODELLO

Dettagli

OBIETTIVI DEL DOCUMENTO INTRODUZIONE

OBIETTIVI DEL DOCUMENTO INTRODUZIONE OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 INTRODUZIONE... 1 ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 COMPILAZIONE ON-LINE... 3 SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 4 DATI ANAGRAFICI... 5 SCELTA DEL PROGETTO... 9 DATI RELATIVI

Dettagli

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL UOMO Art. 25

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL UOMO Art. 25 DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL UOMO Art. 25 Tutte le persone hanno diritto a un livello di vita sufficiente a garantire la propria salute, il proprio benessere e quello della propria famiglia,

Dettagli

Sostituto abilitato Entratel con più sedi: ricezione diretta e incarico ad intermediario abilitato

Sostituto abilitato Entratel con più sedi: ricezione diretta e incarico ad intermediario abilitato FAQ Flusso telematico dei modelli 730-4 D.M. 31 maggio 1999, n. 164 Comunicazione dei sostituti d imposta per la ricezione telematica, tramite l Agenzia delle entrate, dei dati dei 730-4 relativi ai mod.

Dettagli

Software per la registrazione delle schede Istat D.11 sulle dimissioni dagli istituti di cura per aborto spontaneo. Manuale d uso

Software per la registrazione delle schede Istat D.11 sulle dimissioni dagli istituti di cura per aborto spontaneo. Manuale d uso Software per la registrazione delle schede Istat D.11 sulle dimissioni dagli istituti di cura per aborto spontaneo Manuale d uso INTRODUZIONE Il software è stato realizzato dall Istat con l obiettivo di

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO Con il controllo di gestione dello studio il commercialista può meglio controllare le attività svolte dai propri collaboratori dello studio nei confronti dei clienti

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

VIGILANZA SU FARMACI E FITOTERAPICI

VIGILANZA SU FARMACI E FITOTERAPICI VIGILANZA SU FARMACI E FITOTERAPICI VIGILANZA SUI FARMACI Gli operatori sanitari (medici, farmacisti, infermieri ecc.) devono: compilare l apposita scheda di segnalazione delle reazioni avverse (vedi allegato1);

Dettagli

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI ISTRUZIONE OPERATIVA N 1/2005 PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI RATIFICATO DALLA COMMISSIONE AZIENDALE PER LA SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE

Dettagli

ENPAM. Offerta salute

ENPAM. Offerta salute ENPAM Offerta salute Offerta salute Per Te Salute Reale Garanzia Gravi patologie Garanzia Assistenza Preventivo Salute Facile Reale Garanzia Indennità Interventi Chirurgici Preventivo Focus I servizi offerti

Dettagli

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi,12 00041 Albano Laziale (Roma) Tel. 06 93.27.1 Fax 06 93.27.38.66 UO RISK MANAGEMENT PROCEDURA PER LA CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE NEI PRESIDI OSPEDALIERI DELLA

Dettagli

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto

Dettagli

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Funzioni di Esportazione Importazione 1 Indice AIRONE GESTIONE RIFIUTI... 1 FUNZIONI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE... 1 INDICE...

Dettagli

STANZIAMENTO: Competenza: euro 18.284,46 Cassa: euro 18.284,46

STANZIAMENTO: Competenza: euro 18.284,46 Cassa: euro 18.284,46 34452 La Dirigente dell Ufficio 4 Dr.ssa Maria De Palma L Assessore relatore sulla base delle risultanze istruttorie di cui innanzi, propone alla Giunta l adozione del seguente atto finale in quanto rientrante

Dettagli

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08 HSR Resnati spa dott. Rino Donghi 29 novembre 2008 Premessa Il dlgs 81/08 del 29 aprile 08, in particolare agli artt. 25, 38 e 41,

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

APERTURA DEL CONTO CORRENTE SALUTE

APERTURA DEL CONTO CORRENTE SALUTE REGIONE LIGURIA AZIENDA SANITARIA LOCALE n. 4 CHIAVARESE Via G.B. Ghio, 9-16043 Chiavari CONTO CORRENTE SALUTE Progetto sperimentale INFORMATIVA PER CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI per APERTURA

Dettagli

LA COMUNICAZIONE DEI COMPENSI RISCOSSI NEL 2012 DA PARTE DELLE STRUTTURE SANITARIE PRIVATE

LA COMUNICAZIONE DEI COMPENSI RISCOSSI NEL 2012 DA PARTE DELLE STRUTTURE SANITARIE PRIVATE INFORMATIVA N. 090 0 APRILE 20 ADEMPIMENTI LA COMUNICAZIONE DEI COMPENSI RISCOSSI NEL 202 DA PARTE DELLE STRUTTURE SANITARIE PRIVATE Art., commi da 8 a 42, Legge n. 296/2006 Provvedimento Agenzia Entrate.2.2007

Dettagli

DIREZIONE AMMINISTRATIVA DI OSPEDALE. Incontri di approfondimento amministrativo STRANIERI NON IN REGOLA CON IL PERMESSO DI SOGGIORNO (STP)

DIREZIONE AMMINISTRATIVA DI OSPEDALE. Incontri di approfondimento amministrativo STRANIERI NON IN REGOLA CON IL PERMESSO DI SOGGIORNO (STP) DIREZIONE AMMINISTRATIVA DI OSPEDALE Incontri di approfondimento amministrativo STRANIERI NON IN REGOLA CON IL PERMESSO DI SOGGIORNO (STP) STRANIERI NON IN REGOLA CON IL PERMESSO DI SOGGIORNO (STP) Definizione:

Dettagli

QUESTIONARIO Responsabilità Civile Professionale - Professioni Sanitarie

QUESTIONARIO Responsabilità Civile Professionale - Professioni Sanitarie QUESTIONARIO Responsabilità Civile Professionale - Professioni Sanitarie 1.Proponente Cognome Nome Indirizzo Città Tel.Cell. Partita Iva Qualifica Professionale Email Prov. Cod.Fisc 2.Indicare gli estremi

Dettagli

Progetto NoiPA per la gestione giuridicoeconomica del personale delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario della Regione Lazio

Progetto NoiPA per la gestione giuridicoeconomica del personale delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario della Regione Lazio Progetto NoiPA per la gestione giuridicoeconomica del personale delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario della Regione Lazio Pillola operativa Integrazione Generazione Dettagli Contabili INFORMAZIONI

Dettagli

Requisiti e scheda controllo

Requisiti e scheda controllo MODIFICHE AL D.P.G.R. 3 MARZO 2010 N. 29//R REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 28 DICEMBRE 2009, N. 82 (ACCREDITAMENTO DELLE STRUTTURE E DEI SERVIZI ALLA PERSONA DEL SISTEMA SOCIALE INTEGRATO)

Dettagli

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)

Dettagli

Genova 28/11/2012. Avv. Tiziana Rumi

Genova 28/11/2012. Avv. Tiziana Rumi Genova 28/11/2012 Avv. Tiziana Rumi 1 Decreto Balduzzi: D.L. 13/09/12 n. 158 (C.5440 del 13.09.12) ART. 3-bis (Unità di risk management, osservatori per il monitoraggio dei contenziosi e istituzione dell'osservatorio

Dettagli

FAQ Domande e Risposte

FAQ Domande e Risposte CERTIFICATI DI MALATTIA IN SEDE DI DIMISSIONE DA RICOVERO (DM 18/04/2012) FAQ Domande e Risposte Codice Documento: ******* Revisione del Documento: 01 Data revisione: 10-04-2014 Pagina 1 di 9 Cronologia

Dettagli

I dati personali degli Utenti le strutture di RETE Reggio Emilia Terza Età sono registrati in forma cartacea nella Cartella Personale Utente e nel

I dati personali degli Utenti le strutture di RETE Reggio Emilia Terza Età sono registrati in forma cartacea nella Cartella Personale Utente e nel APPROVATO CON DELIBERAZIONE N.2002/67 DEL 3/12/2002 I dati personali degli Utenti le strutture di RETE Reggio Emilia Terza Età sono registrati in forma cartacea nella Cartella Personale Utente e nel raccoglitore

Dettagli

Calabria: Deliberazione Giunta regionale del 5 maggio 2009 n. 247 - Partecipazione alla spesa sanitaria - ticket.

Calabria: Deliberazione Giunta regionale del 5 maggio 2009 n. 247 - Partecipazione alla spesa sanitaria - ticket. Calabria: Deliberazione Giunta regionale del 5 maggio 2009 n. 247 - Partecipazione alla spesa sanitaria - ticket. Area d'interesse: Tutela della Salute e Politiche Sanitarie Data pubblicazione: giovedì

Dettagli

Consenso Informato e Privacy

Consenso Informato e Privacy Consenso Informato e Privacy Consenso e Privacy sono le basi fondanti del moderno concetto di Medicina e una cura di qualità non può prescindere da essi, così come la stessa etica e deontologia degli interventi

Dettagli

SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE

SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Principi generali per l erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e principi generali per l erogazione dei dispositivi medici monouso

Principi generali per l erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e principi generali per l erogazione dei dispositivi medici monouso Principi generali per l erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e principi generali per l erogazione dei dispositivi medici monouso Principi generali di erogazione delle prestazioni di assistenza

Dettagli

Per quanto concerne il punto 1:

Per quanto concerne il punto 1: Deliberazione di Giunta Regionale n. 422 dell 11 aprile 2003 Oggetto: Modifiche al Manuale per l Accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie approvato con deliberazione di Giunta Regionale

Dettagli

Premessa Riferimenti normativi Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria

Premessa Riferimenti normativi Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria PAGINA 1 DI 5 ALLEGATO A Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria e prestazioni sanitarie a rilevanza sociale della Società della Salute Zona Pisana Premessa La Società della Salute Zona

Dettagli

CERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI

CERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI CERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI Requisiti necessari per l inserimento negli elenchi dei soggetti autorizzati a effettuare la prima certificazione diagnostica dei Disturbi Specifici dell

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

ARPE Archivio Regionale Punti di Erogazione

ARPE Archivio Regionale Punti di Erogazione [Digitare il testo] Applicativi regionali centralizzati per la Sanità ARPE Archivio Regionale Punti di Erogazione Note alla versione 4.0.0 aprile 2015 Pag. 1 di 12 Sommario Scopo del documento... 2 Gestione

Dettagli

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta

Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DELLA SALUTE Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche

Dettagli

l Allegato II Sala Cesari Casa del Donatore Bologna, sabato 16 gennaio 2016

l Allegato II Sala Cesari Casa del Donatore Bologna, sabato 16 gennaio 2016 Decreto Ministero della Salute 2.11.2015 pubblicato su GURI SG n.300 del 28.12.2015 "Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti" Coordinatore del Comitato

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013

DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 DISTRETTO SOCIO SANITARIO - U.O.S.D. RETE ASSISTENZIALE OSPEDALE DI COMUNITA - RELAZIONE ATTIVITA ANNO 2013 1.1 UNO SGUARDO D INSIEME 1.1.1 Il contesto di riferimento L UOSD Rete Assistenziale comprende

Dettagli

Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina

Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina Arruolamento nei Presidi accreditati e terapia delle malattie rare nei presidi non accreditati Alessandro Andriani ASL RMA, Presidio Nuovo Regina Margherita Palazzo Valentini, Roma 19 marzo 2010 1 Il Sistema

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Allegato n. 2 (Procedure per l iscrizione, l accesso ai risultati e lo scorrimento della graduatoria) 1. Ciascun candidato deve presentare la richiesta di partecipazione al test selettivo per l accesso

Dettagli

NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL

NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL 1 MALATTIE PROFESSIONALI L incontro odierno costituisce un importante

Dettagli

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it 1 OGGETTO LAVORO NOTTURNO ED ETÀ ANAGRAFICA QUESITO (posto in data 26 luglio 2012) Sono un dirigente medico in servizio presso un Azienda Ospedaliera. Desidero essere informata se dopo il compimento del

Dettagli

Art. 1 (Definizione) Art. 2 (Requisiti)

Art. 1 (Definizione) Art. 2 (Requisiti) TESTO UNIFICATO AS 3236 1928-1645 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l istituzione

Dettagli

137/2015 Ottobre/13/2015 (*) Napoli 22 Ottobre 2015

137/2015 Ottobre/13/2015 (*) Napoli 22 Ottobre 2015 Redazione a cura della Commissione Comunicazione del CPO di Napoli 137/2015 Ottobre/13/2015 (*) Napoli 22 Ottobre 2015 Con la risoluzione 81/E del 25 settembre 2015, l Amministrazione Finanziaria ha fornito

Dettagli

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere;

CONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere; LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e in particolare, l art. 16-ter che istituisce la Commissione nazionale

Dettagli

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI INDICE 1 di 9 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ 5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1. Redazione e identificazione 5.2. Controllo e verifica 5.3. Approvazione 5.4.

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it 1 OGGETTO FERIE E LIBERA PROFESSIONE INTRAMOENIA QUESITO (posto in data 7 ottobre 2009) Può un anestesista durante le sue ferie o durante un giorno di riposo esercitare attività libero professionale nella

Dettagli

CUSTOMER SATISFACTION

CUSTOMER SATISFACTION PAGINA 1 DI 5 1 SCOPO 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 2 3 RIFERIMENTI... 2 4 RESPONSABILITA... 3 5 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI.. 3 6 MODALITÀ DI GESTIONE.. 3 6.1 STRUMENTO PER LA RILEVAZIONE DEL GRADO DI SODDISFAZIONE.

Dettagli

- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali

- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali - 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Presentazione. Composizione della medicina in rete. Attività ambulatoriale. Visite domiciliari. Prestazioni. Personale di studio

CARTA DEI SERVIZI. Presentazione. Composizione della medicina in rete. Attività ambulatoriale. Visite domiciliari. Prestazioni. Personale di studio CARTA DEI SERVIZI Presentazione Composizione della medicina in rete Attività ambulatoriale Visite domiciliari Prestazioni Personale di studio Formazione continua dei i medici della medicina in rete Partecipazione

Dettagli

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni: IMPORTANTI NOVITA PER CHI DEVE APRIRE UNO STUDIO PROFESSIONALE Legge regionale n. 10 del 21.07.2006 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DI ATTIVITA SANITARIE. La Legge Regionale n. 10 del 21.07.2006 ha provveduto

Dettagli

PIANO SANITARIO Integrativo FASI Dirigenti

PIANO SANITARIO Integrativo FASI Dirigenti PIANO SANITARIO Integrativo FASI Dirigenti Milano 2013 1 PIANO SANITARIO Integrativo Dirigenti Riservato agli iscritti al FONDO DI ASSISTENZA SANITARIA F.A.S.I. Le prestazioni previste nel presente Piano

Dettagli

Il flusso Informativo: Dati 2005 1 semestre 2006

Il flusso Informativo: Dati 2005 1 semestre 2006 Il flusso Informativo: Dati 2005 1 semestre 2006 Bologna 24 ottobre 2006 Sistema Informativo Salute Mentale Servizio Salute Mentale, Dipendenze Patologiche e Assistenza Sanitaria nelle Carceri Servizio

Dettagli

PROGETTO TESSERA SANITARIA CERTIFICATI DI MALATTIA MANUALE D USO

PROGETTO TESSERA SANITARIA CERTIFICATI DI MALATTIA MANUALE D USO PROGETTO TESSERA SANITARIA CERTIFICATI DI MALATTIA (DPCM 26 MARZO 2088 ATTUATIVO DEL COMMA 5-BIS DELL ARTICOLO 50) Pag. 2 di 34 INDICE 1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 4 2. INTRODUZIONE 5 3. ACCESSO AL SISTEMA

Dettagli

MODELLO UNICO DI DOMANDA

MODELLO UNICO DI DOMANDA Compilazione modulo terreni - Conduzione MODELLO UNICO DI DOMANDA Il terzo modulo della domanda riguarda le particelle condotte dall azienda, a qualsiasi titolo (proprietà, affitto, ecc.). Dopo l apertura

Dettagli

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo

Dettagli

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia Dott. A. Gandolfo Sistema Qualità Il Sistema Qualità è un sistema di gestione che ha lo scopo di tenere sotto controllo i processi di una

Dettagli

DETERMINAZIONE. Estensore CAPRARI CARLO. Responsabile del procedimento CARLO CAPRARI. Responsabile dell' Area O. GUGLIELMINO

DETERMINAZIONE. Estensore CAPRARI CARLO. Responsabile del procedimento CARLO CAPRARI. Responsabile dell' Area O. GUGLIELMINO REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: LAVORO AFFARI GENERALI DETERMINAZIONE N. G07055 del 14/05/2014 Proposta n. 8233 del 08/05/2014 Oggetto: Rettifica dell'allegato 2 "Modello - Progetto formativo"

Dettagli

Prof. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE

Prof. Tarcisio Niglio CURE PALLIATIVE Prof. Tarcisio Niglio Anno Accademico 2012-2013 Corso Triennale in Scienze Infermieristiche III anno 2 semestre CURE PALLIATIVE Troverete copia di queste diapositive nel sito internet: www.tarcisio.net

Dettagli

Il miglioramento delle cure urgenti

Il miglioramento delle cure urgenti Ogni anno più di 1 milione e 700 mila cittadini in Emilia-Romagna si rivolgono al pronto soccorso quando hanno un problema sanitario. È un numero che tende a crescere costantemente determinando spesso

Dettagli