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- Berta Giuliano
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6 ''!!2' ''! '!! $ $ $$ # #)$) # $ $ '$!'!!,!$$%!, $$! 6! %$$' -'$-''! $$'!$$!, -$$! 6 Quello che conta è la rigenerazione dei vantaggi competitivi che sono divenuti obsoleti
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12 6!-'/'!!!!'$ Paesi come Stati Uniti, Germania e Giappone hanno da tempo riposizionato le loro economie in modo da essere #)# ) > oggi possono così avere vantaggi rilevanti dallo sviluppo dei paesi emergenti (ad esempio le # # ) L Italia, in passato, si è invece specializzata in funzioni #)# ) $ (come la Germania) proponendosi in Europa come un sistema produttivo capace di lavorare a costi minori e con maggiore flessibilità (ad esempio i! che lavorano per grandi committenti nordeuropei)
13 $, "# L Italia oggi )2$ ) + la nuova situazione competitiva perché, in molte funzioni. è) (il committente tedesco sostituisce i subfornitori italiani con subfornitori dei paesi dell Est o dell Asia) Ma è una $ in cui abbiamo poche possibilità di resistenza Dobbiamo dunque riposizionarci per diventare #)# con questi paesi, facendo cose che loro non fanno e che non potranno imparare facilmente
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17 ' $!$!69 Svezia 28,7 Portogallo 6,0 Germania 27,1 Turchia 5,2 Giappone 24,4 Rep. Ceca 4,5 USA 24,3 Ungheria 4,3 Francia 20,9 Argentina 4,1 ITALIA 18,0 Brasile 3,4 Spagna 16,7 Messico 3,0 Corea 16,4 Polonia 2,5 Cina 2,0 Sudafrica 2,2 Romania 1,7 Marocco 2,1 India 0,5 Tunisia 1,5 * salari orari pagati da una nota multinazionale che opera in 23 paesi diversi (Zaghi, Nomisma 2004)
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19 % 6! La grande transizione degli ultimi trenta anni: dallo sviluppo per accumulazione (tipico della grande impresa fordista, che accumula conoscenze proprietarie al suo interno) allo sviluppo per propagazione (basato sul trasferimento, diffusione e moltiplicazione della conoscenza per linee esterne = filiere, territori, comunità epistemiche) DI CONSEGUENZA lo sviluppo non trabocca dai centri sulla punti avanzati sulla loro immediata periferia, ma viene intercettato e agito dalla periferia (ruolo attivo) che potenzia la propria capacità di assorbimento e i propri processi di apprendimento e propagazione delle conoscenze altrui
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23 * * 6 Conoscenza Produzione di Conoscenza acquisita nuova Kn utilizzata Propagazione Innovazione a monte a valle F I L I E R A Propagazione
24 !'' ACCESSO Capacità di assorbimento CREATIVITA Ambiente creativo Contatto col cliente MOLTIPLICAZIONE Moltiplicazione regolata degli usi
25 4'' -67 $!!! ACCESSO Macchine, Lavoro specializzato, imitazione MOLTIPLICAZIONE Distretti, catene di subfornitura CREATIVITA Flessibilità, piccole serie Creatività personale Conoscenze informali sedimentate nei luoghi
26 **4$,'' $ ACCESSO Linguaggi formali, Ricerca, reti lunghe CREATIVITA Ambiente metropolitano, Comunità epistemiche Multiculturalità Che cosa manca (e rimane da fare) MOLTIPLICAZIONE Reti globali aperte a monte e a valle, Marchi, Investimenti commerciali
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32 6!7 $'! 6,$ C è una divisione del lavoro nelle filiere cognitive tra chi offre e chi ricerca delle tecnologie prodotte da altri l innovazione d uso almeno quanto l innovazione tecnologica in senso stretto Il valore si fa ormai nella filiera a valle: un jeans di marca costa 150 euro al cliente finale, ma vale 15 euro quando (finito) esce dalla fabbrica una montatura per occhiali costa 70 euro al cliente finale, ma vale 7 euro quanto (finita) esce dalla fabbrica (3,5 se la fabbrica è in Cina)
33 6 6,$-$, Non conta tanto il o la ) delle prestazioni offerte dal prodotto, ma Contano altre cose: * *! $ ) * * * $ * $ ) * # $ )) /5/8/ '/497/H5 7/44 '/5'5477'/549
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42 A($$ E non si vende un prodotto # # di un problema o di un desiderio del cliente, co-progettando insieme a lui risposte creative si #) (varietà, variabilità, indeterminazione) della domanda che ne discende ci si attrezza per produrre quanto serve $ #$ #organizzando una rete di specialisti in filiera
43 BC + ) )$ $ $ ))) #$ lo può fare direttamente (crescita dimensionale) o $$$ # + ad una rete di utilizzatori che possono usarlo per applicarlo ad altri prodotti, ad altri punti di vendita o ad altre attività l utilizzatore che acquista l idea o il marchio fa crescere n attraverso il >? (licenza di uso, franchising, rapporti stabili fornitore-cliente nella filiera)
44 F(',',, E) nel core business e outsourcing per il resto #$ dei vari componenti della filiera (modello Lego) $ che passano dal mercato interno (captive) alla singola impresa al mercato esterno (filiera) ///7/'//5/'4 45<6 **
45 < %!,!!.,$! c è bisogno di nuovi PIONIERI LEADER DI FILIERA IMPRESE COMMERCIALI E TERZIARIE ALLEANZE TRANS-NAZIONALI RETI A PROGETTO CHE NASCONO DAL BASSO RUOLO PROGETTUALE DI ASSOCIAZIONI E ISTITUZIONI LOCALI e di nuove FORME RELAZIONI CON LA DISTRIBUZIONE E IL CONSUMATORE FINALE FORNITORI STRATEGICI, ACCESSI TECNOLOGICI
46 3,-$,$$!% 57/ #)#$$ $ $ )$ )$
47 $!!!'$$ Lombardia Mobile- Brianza; Calze - Castelgoffredo; Tessile Como; Meccanica - Lecco; Metalli Lumezzane Piemonte Tessile/abbigliamento - Biella; Oreficeria - Valenza Po; Casalinghi - Cusio; Meccanica - Pianezza Pinerolo Veneto Vetro Murano; Calzature - Brenta; Sportsystem Montebelluna; Concia - Arzignano; Occhiali Belluno; Mobile - Q. del Piave; Tessile - Schio, Thiene, Valdagno; Meccanica - Schio, Thiene- Montecchio Friuli VG Sedie Manzano; Mobile - Livenza; Prosciutto - San Daniele Emilia Romagna Ceramica Sassuolo; Tessile - Carpi Macchine agricole - Reggio Emilia; Oleodinamica; Meccanica alimentare Toscana Tessile - Prato; Marmo - Carrara; Concia - S. Croce sull Arno Marche Mobile Pesaro; Calzatura - Fermo; Agro-alimentare San Benedetto Lazio Ceramica -Civita Castellana Abruzzo Abbigliamento Nord Abruzzese; Abbigliamento Sud Abruzzese Puglia Imbottito Murge; Calzatura - Salento; Abbigliamento Salento; Calzatura - Barletta Campania Calzatura e Abbigliamento Napoli; Concia Solofra; Pasta - Gragnano; Conserve - Nocera
48 6,, '$ Alta Proiezione internazionale produzione Bassa Basso Impresa aperta a monte 10,7% Impresa locale tradizionale 51,1% Impresa a rete aperta 11,4% Impresa con apertura commerciale 26,7% Presidio dei mercati finali Alto
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