COMUNE DI PADERNO DUGNANO (MILANO)
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1 COMUNE DI PADERNO DUGNANO (MILANO) PIANO DI RECUPERO DE CAPITANI D ARZAGO DOCUMENTO DI SINTESI RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE PER VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO DI RECUPERO DI VIA GRAMSCI 12 ART. 4 L.R. 12/2005 VERIFICA DI ESCLUSIONE PROPRIETA : DE CAPITANI D ARZAGO ANNA ELISABETTA, LUISA FRANCA, GIULIA BENEDETTA E DOZZIO MARIA ANGELA PROGETTO: STUDIO TECNICO CATTANEO ARCH. EMILIANO CATTANEO PIAZZA MATTEOTTI N.2 PADERNO DUGNANO 1
2 PREMESSA In data 28/7/2009 è stata inoltrata proposta di Piano di Recupero per gli immobili di proprietà delle Sigg. De Capitani d Arzago Anna Elisabetta, De Capitani d Arzago Luisa Franca, De Capitani d Arzago Giulia Elisabetta e Dozzio Maria Angela relativo ad aree ed immobili situati in Paderno Dugnano in via Gramsci n.12 ed identificati al foglio 38 mappali Con deliberazione della Giunta Comunale numero 107 del 23/6/2011, il Comune di Paderno Dugnano ha avviato il procedimento di valutazione ambientale ovvero il procedimento di esclusione della VAS dal Piano di Recupero in oggetto, come previsto dall art.4 comma 2 della Legge regionale 12/05 per il Governo del Territorio. Il presente rapporto preliminare si propone di fornire informazione necessarie per verificare l esclusione dalla VAS del Piano di Recupero in oggetto, che interessa una superficie complessiva pari a mq sulla quale insistono due fabbricati aventi una volumetria di mc L intervento in progetto comporterà il restauro conservativo del corpo principale e la ristrutturazione e sostituzione edilizia del corpo secondario che verrà ristrutturato mantenendo la forma originaria dello storico cortile. Ai sensi della delibera della G.R. del 27/12/2007 n.8/6420 si procede alla elaborazione del Documenti di Sintesi della proposta di Recupero ed alla determinazione di possibili effetti significativi. SINTESI DEI RIFERIMENTI NORMATIVI Direttiva 2001/42/CE Con atto 2001/42/CE del 27/06/2001 il Parlamento Europeo ed il Consiglio dell Unione Europea hanno adottato la direttiva che introduce nell ordinamento la Valutazione Ambientale (VAS) con il fine di garantire un elevato livello di protezione dell ambiente all atto di elaborazione/adozione di piani e programmi per promuovere lo sviluppo sostenibile, valutando gli effetti significativi sull ambiente di detti piani e programmi. Legge Regionale 12/2005 La Regione Lombardia, anticipando la disciplina nazionale, con la Legge regionale 11/03/2005 n 12 e sue modifiche ed integrazioni, ha introdotto nell ordinamento regionale la VAS. 2
3 Il comma 2 dell art.4 della L.R stabilisce che debbano essere sottoposti a VAS il Documento di Piano (DdP) del Piano di Governo del Territorio (PGT) e le sue varianti. Deliberazione Consiglio regionale n VIII/351 del 2007 Con atto del Consiglio regionale in data 13/03/2007, pubblicato sul BURL n 14 del 02/04/2007, in attuazione del disposto dell art.4 della L.R. 12/2005 sono stati approvati gli indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi. Con tale atto vengono puntualmente definiti gli ambiti di applicazione, le fasi metodologiche, il processo di informazione e partecipazione, etc... Con al deliberazione viene approvato anche l allegato A nel quale sono elencati i piani/programmi da sottoporre alla procedura, ivi compresi i piani urbanistici attuativi. Deliberazione Giunta regionale n.viii/6420 del 2007 Con atto della Giunta regionale in data 27/12/2007, pubblicato sul BURL n ( del 24/01/2008, sono stati approvati i modelli metodologici procedurali per la VAS con specificazioni afferenti la tipologia di piano/programma cui si riferiscono. Per quanto di specifico interesse al presente documento si segnala il contenuto dell allegato 1m, afferente il modello metodologico da applicare per PII comportanti varianti urbanistiche ex art.92 comma 8 della L.R. 12/2005. Tale modello metodologico è adottato anche per la valutazione dei P.A. ai sensi del medesimo riferimento regionale. Il modello metodologico al punto 2 fissa i criteri per la valutazione dell ambito di applicazione e viene precisato che, in conseguenza dell estrema varietà delle caratteristiche di PII (si legga P.A.), la necessità di sottoporre lo stesso a VAS non può che discendere da un accertamento preliminare affidato alla responsabilità dell Autorità Procedente. Con l accertamento preliminare si può valutare l esclusione del campo di applicazione della VAS qualora: - non vi sia contemporanea presenza dei due seguenti requisiti: - intervento con valenza territoriale che comporta variante urbanistica; - presenza di un livello di pianificazione territoriale idoneo a consentire una variante; - la variante urbanistica attenga gli atti di pianificazione di cui all art.4 comma 2 della LR 12/2005 e, nel caso comunale, il Documento di Piano del PGT. Viene inoltre precisato che, nella fase di adeguamento dei PRG...e comunque necessario assumere criteri di equiparazione coerenti, ricordando che 3
4 l applicazione della procedura riguarda le varianti che interessano il D di P e non anche il Piano delle regole, il piano dei servizi o altri piani attuativi. Si devono comunque sottoporre a procedura VAS i PII: - che costituiscono quadro di riferimento per autorizzazione di progetti di cui alla Direttiva 85/337/CEE (VIA); - che producono effetti sui siti di cui alla Direttiva 92/43/CEE (Habitat naturali). Solo dopo l esito dell accertamento preliminare sulla concreta applicabilità l Autorità Procedente valuterà se sussistano le condizioni per avviare una procedura semplificata di verifica di esclusione dalla VAS. INFORMAZIONE E DATI RELATIVI AL PIANO DI RECUPERO Il fabbricato oggetto del Piano Attuativo è individuato nel vigente PRG approvato dalla Regione Lombardia con atto n. VII/12483 del 21/03/2003, come zona BR1 quale zona di recupero prevalentemente residenziale e di valore storico ambientale ai sensi dell art.28 del vigente NTA. Gli interventi consentiti sono relativi al restauro conservativo del corpo principale ed alla completa ristrutturazione del corpo secondario oggi costituito da rustici e fienili con realizzazione nuove residenze senza incrementare il volume preesistente della corte storica. In termini dimensionali, a fronte di un volume esistente pari a mc , il progetto prevede una volumetria complessiva tra restauro e ristrutturazione pari a mc.4.954, inferiore all esistente. In termini insediativi vi è un lieve incremento teorico di abitanti con una previsione complessiva di 50 abitanti a fronte di una attuale presenza di 20 residenti, dato che va considerato fisiologico, tenendo conto che il cortile si trova all interno del centro abitato e tale modesto incremento può considerarsi come normale incremento della popolazione che non crea particolare aumenti a carico dei servizi presenti. Trattandosi di un intervento di recupero con il vincolo di mantenimento della forma della corte originaria il sedime dei fabbricati rimane pressoché invariato e sia sotto il profilo urbanistico che ambientale l intervento non provoca alcuna modificazione nei luoghi apprezzabile se un indubbio miglioramento per la qualità e finitura degli edifici e della corte nel suo complesso. Sotto il profilo naturalistico-ambientale, il progetto non incide in alcun modo con tali aspetti, interessando un edificio esistente in ambito abitato, con, di fatto, una 4
5 trascurabile variazione volumetrica e mantenendo le forme e caratteristiche della attuale corte, posta a confine con l esistente parco de Capitani d Arzago, bene ambientale vincolato unitamente alla villa de Capitani d Arzago con la corte oggetto del presente Piano di Recupero posta in zona di rispetto del bene vincolato; si precisa, rispetto a quanto precisato sopra, che in data 18/6/2009 con prot , la Sovrintendenza ai Beni Ambientali Architettonici e paesaggistici ha emesso parere favorevole al presente progetto di Piano di recupero. Valutati i contenuto del Piano Attuativo, nonché quanto specificato in merito alla normativa indicata in premessa, si applica la procedura di verifica di esclusione sulla necessità di sottoporre il Piano a VAS, al fine di determinare se il Piano può avere effetti significativi sull ambiente, sulla salute umana e sul patrimonio culturale secondo i criteri di Legge. CARATTERISTICHE DELL INTERVENTO L obiettivo progettuale del Piano è la riqualificazione del cortile storico da attuarsi attraverso il restauro conservativo della porzione Nord del fabbricato principale a tre piani fuori terra e la demolizione con ricostruzione dei depositi e fienili a due piani fuori terra con una edificazione con forma analoga all esistente e destinazione a residenziale con due piani fuori terra, il tutto per formare un unico organismo edilizio con caratteristiche di uniformità, oltre anche al recupero architettonico nelle forme e nelle finiture del cortile interno posto tra i due edifici. L intervento, pertanto, prevede un numero complessivo di unità immobiliari di 25 appartamenti di cui 12 di fatto già esistenti nel fabbricato soggetto a restauro conservativo e 13 abitazioni per il fabbricato oggetto di ristrutturazione e sostituzione edilizia. Il tutto per una volumetria complessiva di Piano pari a mc inferiore alla volumetria consentita dalle norme di piano regolatore vigente. Il Piano di Recupero proposto consentirà di ottenere la riqualificazione ambientale di un contesto urbanistico già nelle sue forme preesistenti, riqualificando architettonicamente gli edifici esistenti e realizzando i nuovi edifici con caratteristiche che andranno ad integrarsi con l esistente edificio nella corte e con gli altri cortili storici presenti nel contesto di via Gramsci, già oggetto di precedenti interventi di Recupero con caratteristiche prevalentemente residenziali. 5
6 ANALISI PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA E/O ESCLUSIONE VAS Dall analisi delle caratteristiche sopra esposte si può precisare che: - il piano di Recupero non influenza altri piani, nascendo con la volontà della proprietà di perseguire un intervento di riqualificazione e mantenimento ai fini residenziali di una corte storica presente a confine fra le frazioni storiche di Paderno e Dugnano, confermando la previsione di Piano di un intervento di recupero ai fini residenziale mediante la preventiva approvazione di un Piano Attuativo. - Non vi sono problemi ambientali pertinenti al Piano di recupero legati alla natura del sito di intervento, né tantomeno legati alle attività e lavorazioni che venivano storicamente svolte negli immobili preesistenti e neppure legati al nuovo intervento, essendo un cortile storico di pertinenza agricola, ad oggi con attività agricole dismesse ed utilizzo dei rustici e fienili solo come deposito; vi è pertanto il mantenimento nel progetto di un uso residenziale in una corte storica che viene riqualificata nella sua destinazione. - Il Piano di recupero non ha alcuna pertinenza nella promozione dello sviluppo sostenibile e non ha alcuna rilevanza per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente. CARATTERISTICHE DEGLI EFFETTI E DELLE AREEE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE Analisi dell area di intervento Il cortile storico, pur essendo ubicato all interno del centro abitato, su via storica di carattere urbano, non rappresenta un luogo di importanza pubblico-strategica, pur essendo contiguo ad un parco storico privato che però non viene interessato nel presente piano. Il cortile inoltre non interferisce con punti di vista panoramici o con percorsi di formazione paesistico-ambientale e con elementi di interesse storico e monumentale, pur essendo una testimonianza di una corte storica agricola. ANALISI DELL INCIDENZA DEL PROGETTO Il progetto, come volontà progettuale della proprietà e del progettista, si propone di incidere molto sulla qualità del progetto ma senza modificare la attuale contestualità dell esistente, pertanto mirando ad una conservazione della tipologia e della forma dell edificio che non altererà il contesto esistente. 6
7 Nello specifico del progetto sono state conservate le forme, mantenendo l altezza degli edifici, con una tipologia a corte che ricalca fedelmente l impianto esistente con una lieve variazione della larghezza del corpo Sud legato ad esigenze tecnologiche di realizzare un accesso interrato al piano interrato ove sono previste le autorimesse, ma il progetto risulta pienamente in continuità con la tipologia della corte storica. Si può pertanto precisare che il progetto è mirato ad un recupero della corte nella sua forma originaria ma con una alta qualità edilizia legata alle attuali esigenze abitative e con un alta qualità costruttiva con particolare attenzione alle finiture ed ai particolari progettuali. L analisi della compatibilità paesistica del progetto viene effettuata secondo i seguenti criteri di valutazione. Incidenza ambientale. L intervento si pone come conservativo e pertanto con una incidenza ambientale minima. Incidenza morfologica e tipologica. Nessuna incidenza in variazione proprio per la volontà concordata anche con la Sovrintendenza di un progetto mirato a riqualificare la forma tipologica della corte. Incidenza linguistica E un intervento che vuole riqualificare ed elevare la qualità del progetto e la presenza del corpo principale oggetto di restauro conservativo fa si che il progetto punterà a riqualificare ed evidenziare le caratteristiche storiche degli edifici esistenti. Incidenza visiva L intervento manterrà inalterata l incidenza visiva esistente, con l unica differenza che la visione sarà qualificata dall intervento di ristrutturazione e dalla qualità delle finiture. ANALISI DEGLI IMPATTI La Direttiva Europea 2011/42/CE richiede di verificare possibili effetti significativi sull ambiente, la popolazione, la salute umana, il suolo, la flora, la fauna al patrimonio culturale, a quello architettonico, al paesaggio ed alla interrelazione tra i suddetti fattori. Nello specifico si passa ad analizzare i seguenti fattori di alterazione ambientale rilevati per l ambito di intervento di recupero. Popolazione e salute umana. Uso del suolo. L intervento è inserito in un contesto urbanizzato; l impatto del Piano di Recupero è trascurabile in quanto riconducibile ad un intervento di 7
8 Recupero con parziale trasformazione di un area già urbanizzata. Accessiblità viabilistica e inquinamento acustico. L intervento per la sua modesta entità, di fatto, non va a modificare l impatto rispetto la situazione esistente, essendo già un cortile abitato. Rifiuti. L intervento andrà a produrre un lieve incremento dei quantitativi di rifiuti prodotti ; si precisa, in ogni caso, che l impatto legato alla nuova produzione di rifiuti è da considerarsi di trascurabile rilevanza rispetto l esistente cortile già abitato da circa 20 persone. Suolo, acqua, aria. Suolo e sottosuolo. Il progetto di Piano di recupero genererà una parziale modifica dell esistente con la realizzazione di un parcheggio interrato che ridurrà la superficie permeabile rispetto l esistente; viene però garantita una superficie minima di norma pari al 10% ed inoltre la captazione delle acque meteoriche avverrà mediante smaltimento in falda mediante pozzi perdenti, garantendo, pertanto, il mantenimento della idratazione del suolo; il cortile, inoltre, per oltre metà della superficie sarà trattato a verde come giardino pensile con un modesto impatto e scarico sempre collegato ad una dispersione in falda. Acqua Vi sarà un lieve incremento del consumo idrico rispetto lì esistente ma la zona è pienamente idonea a recepire il lieve incremento prodotto. Aria. L intervento essendo riconducibile al mantenimento di un cortile residenziale non ha alcuna incidenza rilevante sotto l aspetto di alterazione dell aria. Consumi energetici. L intervento prevede la riqualificazione del corpo oggetto di restauro e di un nuovo edificio con un aumento dei consumi energetici, che però saranno m irati ad un alto risparmio degli stessi legato ad un notevole incremento della qualità edilizia degli edifici esistenti e di nuova costruzione, pertanto con un miglioramento qualitativo e quantitativo del risparmio energetico. 8
9 Biodiversita floro faunistica. Non vi è presenza né di piante all interno del Piano di recupero (peraltro limitrofo ad un parco sempre della stessa proprietà di notevole dimensione) né di animali da tutelare; il piano è posto in un ambito già densamente abitato, pertanto il progetto non interferisce con ecosistemi o ambiti di biodiversità essendo compatibile con il contesto in cui è collocato. PAESAGGIO Presenza di beni e monumenti storico architettonici L area è ubicata in una via storica e limitrofa alla stessa vi è la presenza di altro cortili storici parzialmente ristrutturati ed alcune ville ottocentesche poste lungo la via Gramsci, ma la stessa non interferisce con punti di vista panoramici e con percorsi di funzione paesistico ambientale. Considerato, inoltre, che il piano è posto in un area urbanizzata, nell interno esistono spazi e servizi pubblici con i quali non si rileva alcun conflitto. Conclusioni Dall analisi degli impatti sopra analizzati, si può concludere quanto segue: - gli impatti non hanno natura transfrontaliera; - gli impatti analizzati sono circoscritti esclusivamente all area interessata all intervento, alla sua popolazione ed all immediato circondario; - non si evidenzia alcuna particolarità dell area interessata all intervento non essendo la stessa caratterizzata da speciale caratteristiche naturali o del patrimonio culturale; - gli impatti analizzati non interessano aree e parcheggi riconosciuti come protetto a livello nazionale, - l intervento edilizio ha una dimensione di modesta rilevanza (mq circa complessivi) ed è posto in un area già totalmente urbanizzata e dotato di idonei sottoservizi. Gli aspetti trattati sono più che sufficienti per valutare la possibilità di assoggettabilità a VAS o viceversa a valutare la esclusione di tale procedura del Piano di Recupero denominato De Capitani secondo il disposto del D.Lgs 3/4/2006 n Paderno Dugnano, 15/07/2011. ARCH. EMILIANO CATTANEO 9
relativo alla Seconda Soluzione Agosto 2013
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