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Sezione anagrafica Denominazione Distretto del Mobile Classico della Pianura Veneta Sede ed Obiettivi del Distretto L area nella quale si sviluppa il Distretto del Mobile Classico della Pianura Veneta è quella della parte meridionale della Regione Veneto. I comuni coinvolti sono circa 50, 29 di questi fanno parte della provincia scaligera, mentre i restanti sono distribuiti tra la provincia di Rovigo e quella di Padova; l estensione totale del territorio occupato dal cluster è pari a 1.343 kmq. L intero Distretto conta oltre 3.400 imprese delle quali circa 2.000 nell area veronese che è quella tradizionalmente più nota e che rappresenta una delle realtà più significative del Veneto. Obiettivo primario del Distretto è la tutela e la promozione della cultura e della qualità del mobile sui mercati nazionali ed internazionali, una produzione esclusiva e fortemente radicata in un territorio unico per caratteri ambientali, storici, artistici e culturali. Clic sulla mappa per ingrandirla Provincia di Verona Albaredo d Adige, Angiari, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant Anna, Bovolone, Casaleone, Castagnaro, Cerea, Concamarise, Erbè, Gazzo Veronese, Isola della Scala, Isola Rizza, Legnago, Minerbe, Nogara, Nogarole Rocca, Oppeano, Palù, Ronco all Adige, Roverchiara, Salizzole, San Pietro di Morubio, Sanguinetto, Sorgà, Terrazzo, Trevenzuolo, Villa Bartolomea. Provincia di Padova Casale di Scodosia, Castelbaldo, Este, Masi, Megliadino San Fidenzio, Megliadino San Vitale, Merlara, Montagnana, Ospedaletto E., Ponso, Saletto, Santa Margherita d Adige, Urbana, Vo Euganeo. Provincia di Rovigo Badia Polesine, Ceregnano, Costa di Rovigo, Giacciano con Baruchella, Trecenta Specializzazione produttiva I prodotti finali erogati da questo distretto sono piuttosto eterogenei in termini di tipologie di mobili e di materiali utilizzati per la loro realizzazione. Riguardo quest ultimo punto va notato

che oltre ai tradizionali materiali (noce,ciliegio e abete) si utilizzano anche legnami provenienti dall estero o da paesi esotici. Il prodotto finale riguarda principalmente: cucine in legno; salotti, imbottiti in genere sia di linea moderna che classica; arredi per bagni; armadi, toilettes, letti in ferro battuto ed ottone; arredi moderni in genere; mobili di tipo "arte povera"; arredi completi per casa e contract: Nella seguente tabella sono esposti le classificazioni ATECO delle attività condotte dal Distretto del Mobile Classico della Pianura Veneta: Ambiti merceologici del Distretto del Mobile Classico della Pianura Veneta 31.00 Fabbricazione di mobili 36.11.1 Fabbricazione di sedie e divani 31.01 Fabbricazione di mobili per uffici e negozi 31.02 Fabbricazione di mobili per cucina 31.09 Fabbricazione di altri mobili Le imprese del distretto offrono servizi vari e molto differenti, è possibile notare una sorta di specializzazione orizzontale, che porta le imprese a ricorrere fortemente a sub-fornitori specializzati in varie fasi della lavorazione ( lucidatura, decorazione, intaglio, verniciatura,ecc.) Ente di riferimento: Centro Servizi Distretto del Mobile Sede legale: Via Libertà, 57-37053 Cerea (VR) Sede operativa: Via A.Labriola, 1-37054 Nogara (VR) Tel 0442/510155, Fax 0442/88126 www.mobileclassico.com distretto.mobile@tiscali.it Riconoscimento regionale e Normativa di Riferimento Il distretto del Mobile Classico del Veneto è stato riconosciuto ufficialmente con il Decreto della Giunta Regionale n.2502 del 08/08/2003 Disciplina dei distretti produttivi del Veneto ed interventi di politica industriale locale; approvazione bandi di assegnazione. Leggi regionali Legge Regionale L.R. n. 5 del 16.03.2006 (Bur n. 27/2006) Modifiche alla legge regionale 4 aprile 2003, n. 8 Disciplina dei distretti produttivi ed interventi di politica industriale locale. Delibere della Giunta Regionale

Delibera della Giunta Regionale N. 1261 del 02 maggio 2006 - Rideterminazione dell'iter procedimentale dei criteri di integrazione e valutazione dei Patti per lo sviluppo dei Distretti e dei Metadistretti, e delle attività della relativa Consulta. Delibera della Giunta Regionale N. 1262 del 02 maggio 2006 - Criteri per la redazione e la presentazione dei Patti per lo sviluppo dei Distretti e dei Metadistretti. Delibera della Giunta Regionale N. 1578 del 23 maggio 2006 - Art. 14: attività di promozione e informazione. Seminario su applicazione regolamenti comunitari. Delibera della Giunta Regionale N.2617 del 07 agosto 2006 - "Disciplina delle aggregazioni di filiera, dei distrettiproduttivi ed interventi di sviluppo industriale e produttivo locale". Approvazione candidature nuovi Patti di Sviluppo anno 2006 ed integrazioni Patti di Sviluppo anno 2004 e anno 2005. Delibera della Giunta Regionale N. 3434 del 07 novembre 2006 - Rideterminazione dell'iter procedimentale dei criteri di integrazione e valutazione dei Patti per lo sviluppo dei Distretti e dei Metadistretti. Delibera della Giunta Regionale N. 3668 del 28 novembre 2006 - Adeguamento attività di partecipazione ad iniziative culturali di promozione del sistema distrettuale del Veneto all'estero. Delibera della Giunta Regionale N. 3996 del 19 dicembre 2006 - Esecuzione del Protocollo d'intesa regione del Veneto e Università degli studi IUAV di Venezia. Convenzione sui "Progetti pilota di distretto culturale evoluto nella Regione del Veneto". Delibera della Giunta Regionale N. 1392 del 15 maggio 2007 - Approvazione iniziativa per la sponsorizzazione del Premio Impresa e Cultura. Delibera della Giunta Regionale N. 1576 del 27 maggio 2007 Disciplina delle aggregazioni di filiera, dei distretti produttivi ed interventi di sviluppo industriale e produttivo locale. Delibera della Giunta Regionale N. 2111 del 10 luglio 2007 - Approvazione bando di assegnazione delle risorse per i patti di sviluppo distrettuale e metadistrettuale. Delibera della Giunta Regionale N. 541 del 11 marzo 2008 - Richiesta relazione periodica ai rappresentanti dei Patti di sviluppo di distretto/metadistretto. Il distretto non aderisce alla Federazione Italiana Distretti Dati quantitativi N. Imprese (2009) 2.744 Var.% Imprese (2009/2007) +9,89 N. Imprese fino a 49 addetti (2008) 2.272 (99,04%) Var.% Imprese fino a 49 addetti (2008/2007) -8,16 N. Addetti (2008) 12.944 Var.% Addetti (2008/2007) -4,19 Export 2009 (Ml Euro) 273 Var.% Export 2009/2008-27,20 Dati qualitativi Presentazione e descrizione del Distretto L origine dell attività produttiva risale all inizio dello scorso secolo quando, in un area prevalentemente agricola, una serie di artigiani si dedicò al restauro di mobili antichi per poi passare alla fase di fabbricazione. Il momento di maggior sviluppo del cluster veneto risale al secondo dopoguerra quando molte famiglie iniziarono a domandare sempre più mobili per le loro abitazioni, in virtù del boom economico che il nostro paese viveva in quegli anni. I punti di forza di questo distretto sono: Abilità manuali: l esperienza cinquantennale degli operatori permette la realizzazione di mobili di grande qualità e con un buon grado di differenziazione. Volontà e capacità di innovare realizzando nuovi modelli e introducendo innovazioni di prodotto e di processo. Flessibilità produttiva: La flessibilità delle imprese che realizzano mobili è legata alla capacità delle stesse di poter convertire facilmente la propria produzione in altri ambiti. Alcune, infatti, abbinano alla produzione di mobili in stile la realizzazione di linee

moderne; inoltre, sono in grado di realizzare facilmente numerose varianti ai propri modelli senza dover effettuare nuovi investimenti. Il distretto del Mobile Classico è molto forte per quanto riguarda le vendite all estero, gli ottimi risultati dell export sono in genere una fattore comune nell industria dei mobili in Italia. I problemi del distretto sono relativi a: La scarsa cultura di impresa che impedisce e/o ha impedito alle Pmi della zona di crescere di pari passo con l evoluzione del mercato. Questo problema potrebbe dipendere da una carenza di skills a livello direzionale. Il ricambio generazionale: è dimostrato che i figli degli artigiani delle Pmi sono poco propensi a ereditare l attività di famiglia cercando riscatto in altri percorsi formativi e professionali. La piccola dimensione d impresa costituisce un limite sotto molteplici aspetti. Molte micro-aziende sono sotto-capitalizzate e non riescono ad investire in tecnologia e a diventare maggiormente competitive a livello di prezzi; inoltre essendo meno appetibili per i giovani gestiscono in modo più faticoso il problema della manodopera. Le aziende molto piccole hanno il più delle volte scarso potere contrattuale e dipendono troppo spesso dalle imprese più grandi nei confronti delle quali sono generalmente subfornitrici. Questo problema dimensionale limita anche la possibilità di effettuare investimenti in marketing. Perdita di interesse nei mobili tipici che obbliga le imprese del cluster a riconsiderare la gamma di prodotti offerti sul mercato, cercando di andare incontro ai nuovi gusti della clientela. Nell ambito del Distretto: È stata implementata una cooperazione con il consorzio Export Verona in modo da agevolare la presenza dei prodotti del distretto scaligero sui mercati internazionali. E ancora scarsa la collaborazione tra imprenditori che si mostrano piuttosto restii a creare forme di associazionismo, anche se negli ultimi anni sono sorte alcune forme di cooperazione soprattutto per quanto riguarda il contract e l internazionalizzazione. Patti di Sviluppo per il Distretto Patto di svuluppo 2003/2006 Patto di sviluppo 2006/2008 Strategie di sviluppo del distretto L ultimo patto di sviluppo sottoscritto dalle imprese distrettuali prevede in linea di massima di: a) Sviluppare la conoscenza e le competenze degli imprenditori locali tramite strumenti quali corsi di aggiornamento e la creazione di un centro di studi e di ricerche sul mobile. b) Tutelare e migliorare l ambiente. In quest ottica si intende: - creare un osservatorio sull ambiente; - dar vita ad un sistema di incentivi che permetta un minore inquinamento sia dal punto di vista dei rifiuti generati che dal punto di vista dell energia consumata; - aiutare le Pmi del distretto ad ottenere la certificazione ambientale. c) Migliorare lo standard qualitativo dei mobili realizzati nel distretto, utilizzando prodotti innovativi e di elevata qualità.

d) Implementazione, promozione e sviluppo del marchio del Distretto Produttivo per rafforzare il senso di appartenenza delle imprese e quel l identità locale divenuta il punto di riferimento del distretto. Si propone inoltre di rafforzare tutte le iniziative di marketing territoriale. e) Dar vita a politiche di promozione e di esportazione del prodotto, da attuarsi per via di una serie di campagne pubblicitarie e partecipazioni a manifestazioni fieristiche. f) Incentivare l investimento nelle tecnologie e nelle applicazioni informatiche. Organismi di rappresentanza e di governance distrettuale Il consorzio Export of Verona rappresenta anche altre realtà imprenditoriali e merceologiche sia della provincia scaligera che di altre province venete. Tale ente è preposto alla promozione delle attività realizzate in questa area e svolge la sua funzione organizzando fiere, missioni ed esposizioni; mettendo in contatto imprenditori in modo da creare sinergie; fornendo consulenze e servizi di logistica; offrendo corsi di formazione per dirigenti e addetti alla produzione. Rappresentante del Distretto Dr. Luciano Rossignoli Corso Porta Nuova 98-37122 Verona Tel.+ 39 045 597088 Fax + 39 045 596092 Presenza di centri servizio a supporto delle attività e delle strategie distrettuali. Il centro servizi Distretto del Mobile è un associazione che si offre di prestare consulenza e assistenza alle piccole e medie imprese che operano in questo distretto. Tra i soci è possibile annoverare: C.C.I.A.A. di Verona Consorzio per lo Sviluppo del Basso Veronese Unione Provinciale Artigiani Confederazione Nazionale Artigiani Casartigiani Verona Associazione Piccole e Medie Industrie Ente Autonomo Fiere di Verona C.C.I.A.A. di Padova Pubblicazioni dei Report e degli aggiornamenti Report 2005 - Link al pdf Progetti: eseguiti - in fase di realizzazione - proposti Progetti eseguiti 1. Progetto strategico per il rilancio del Distretto del mobile Classico ; 2. Progetto Du Bois : si inserisce in una serie di iniziative rivolte alle aziende del Distretto del Mobile Classico della Pianura Veneta per lo sviluppo di processi di accompagnamento delle aziende in percorsi di sviluppo precompetitivo e di trasferimento tecnologico per il rilancio della competitività; 3. Creazione ed implementazione portale sul sito www.mobileclassico.com. Su questo portale è possibile reperire informazioni relative al distretto e consultare il catalogo online.

4. Creazione di un marchio di Distretto per rafforzare il senso di appartenenza al cluster 5. Progetto Vivi la Casa e Mebel di Mosca che hanno come finalità quella di accrescere la conoscenza delle imprese e di confrontarsi con il mercato sia B2B che B2C. 6. Mostre di sperimentazione in occasione di Abitare il Tempo e Marmomacc che si sono sviluppate su tre direttrici principali: i materiali e le lavorazioni; le nuove proposte per il contract; le riedizioni dei protagonisti del passato. Progetti in fase di realizzazione: 1. attivazione di un Centro Studi e Ricerche sul mobile, dotato di una biblioteca fisica e virtuale, per promuovere ed estendere la cultura del mobile e favorire in tal modo il design dei nuovi prodotti; 2. realizzazione di una struttura fissa per la progettazione e gestione del contract. 3. Presentazione del Distretto e delle sue realizzazioni a livello internazionale attraverso esposizioni e seminari a Mosca, Monaco di Baviera e Dubai. Attività promozionali e Attività pubbliche del Distretto Il distretto del Mobile Classico della pianura Veneta ha avuto grande visibilità presso alcune fiere a carattere nazionale e sovranazionale: tra questo possiamo citare la fiera Mebel di Mosca e il Salone del Mobile di Milano. Finanziamenti per investimenti: Deliberazioni della Giunta Regionale N. 2111 del 10 luglio 2007 - Approvazione bando di assegnazione delle risorse per i patti di sviluppo distrettuale e metadistrettuale.