Progetto da presentare al Comune di Pomezia Mettiamo in tavola la solidarietà UN PROGETTO PER IL SOSTEGNO MATERIALE DI PERSONE SVANTAGGIATE A RISCHIO POVERTÀ, CON L OBIETTIVO DI REPERIRE E DISTRIBUIRE, MEDIANTE UNA RETE SOCIALE TERRITORIALE DA REALIZZARSI, ALIMENTI IN DIVERSI PUNTI DELLA CITTÀ TITOLO DEL PROGETTO Mettiamo in tavola la solidarietà un progetto per il sostegno materiale di persone svantaggiate a rischio povertà, con l obiettivo di reperire e distribuire, mediante una rete sociale territoriale, alimenti in diversi punti della città. ANALISI DEI BISOGNI Da qualche anno siamo costretti ad assistere alla perdita di numerosi posti di lavoro che per un numero sempre maggiore di famiglie, fino a poco tempo fa abbastanza benestanti, significa spostarsi pericolosamente vicino alla soglia della povertà, con situazioni di tracollo psicologico oltre che economico. Per questo motivo la Croce Rossa Italiana e Caritas si sono riunite per dare vita ad un progetto che possa incidere in modo concreto ed immediato su questa situazione ed hanno intenzione di collaborare per il sostegno materiale di persone svantaggiate a rischio povertà, con l obiettivo di reperire e distribuire, mediante una rete sociale territoriale, alimenti in diversi punti del territorio della Città di Pomezia. I DATI: il sistema Italia, un paese fragile, che barcolla tra diseguaglianze, miseria che avanza, precarietà e disoccupazione, dinanzi alla più grave crisi degli ultimi decenni, propone un concetto di solidarietà "snaturato", che supplisce con la "beneficenza" ciò che dovrebbe essere un "diritto" previsto dalla nostra Costituzione (art. 2 e 3). In tutta Europa infatti gli effetti della crisi e le risposte sbagliate messe in campo hanno provocato un aumento della povertà che oggi investe 126 milioni di europei, circa il 25%. La Croce Rossa Internazionale denuncia allo stesso tempo come anche la povertà assoluta sia in forte aumento, arrivando a colpire ben 43 milioni di cittadini europei. Siamo quindi dinanzi ad una crisi che è conseguenza diretta ed indiretta dell'aumento delle diseguaglianze. 1 di 10
Fonte Caritas, rapporto 2014 Il rapporto Istat 2013 denuncia come siano oggi 10 milioni e 48 mila le persone in povertà relativa; lo stesso rapporto 2013 denuncia purtroppo come oggi siano oltre 6 milioni e 20 mila le persone anche in povertà assoluta, cioè impossibilitata ad accedere a quei beni e servizi che assicurano un minimo di dignità umana Fonte: Istat 2013 Le amministrazioni locali si dibattono tra mille difficoltà: al di là delle diverse sensibilità che le caratterizzano (e che comunque sono in grado di fare una differenza), i tagli lineari della spesa, l indebitamento, l impossibilità di investimento a causa del patto di stabilità e delle politiche economiche di austerity, impediscono una qualsiasi soluzione strutturale all avanzare delle nuove povertà. Apprezzando lo sforzo profuso dalla nostra amministrazione che, attraverso la delibera di Giunta Comunale n. 244 del 23/12/2014, ha stanziato euro 300.000,00 per il sociale, e nello specifico ha emesso l avviso per il progetto BANCO ALIMENTARE le nostre Associazioni hanno reputato opportuno rispondere prontamente all invito; questo particolarmente per l aiuto immediato e per l impatto sociale del progetto, ma anche e soprattutto perché vediamo in questo progetto l inizio di un percorso utile alla realizzazione di una rete sociale di solidarietà, nonché uno sviluppo di cittadinanza attiva e compartecipata. 2 di 10
Corresponsabilità è la parola chiave che illumina il progetto che andiamo a presentare ed oltre alle nostre associazioni mira a sensibilizzare e coinvolgere gli amministratori (che si sono già mostrati attenti al problema), i cittadini, i commercianti, le aziende tutti coloro che sentiranno e vivranno il progetto come un segno di speranza per il nostro territorio. Se il quadro nazionale indica cifre drammatiche sul fronte povertà, non possiamo credere di trovare a livello locale un contesto più roseo. L attività svolta nel territorio dalle nostre associazioni, Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Pomezia e Caritas vicariato Pomezia, ci ha potato a raccogliere i seguenti dati: - Oltre 1200 persone e nuclei familiari che versano in condizioni di scarso reddito - Oltre 1000 persone assistite con la distribuzione gratuita di beni alimentari - Oltre 200 richieste di aiuto a causa della perdita di occupazione - Circa 20 persone senza fissa dimora Per le prime 3 categorie abbiamo registrato numeri che tristemente riportiamo con la voce oltre o più di. ; questo è per noi un senso di profonda sconfitta. La raccolta generica in un numero approssimativo è, oltre che imprecisa, indelicata ed impersonale, perché vorremmo invece dare un numero preciso e rispettoso di ognuno di quei volti che incontriamo. Purtroppo questa elaborazione richiede uno sforzo ulteriore che al momento, come associazioni di puro volontariato, non siamo riusciti a permetterci. È però nostro profondo desiderio riportare fedelmente i dati che raccoglieremo, e questo progetto ci aiuterà anche in questo intento: dare dignità e rispetto delle persone e della loro entità. OBIETTIVI: Obiettivo 1: L obiettivo è quello di porre ancor più al centro la persona e i suoi bisogni e per questo cercheremo di coinvolgere le associazioni di categoria sensibili a queste problematiche e fare rete per realizzare l Emporio della Solidarietà: un piccolo supermercato in cui le famiglie avranno la possibilità di scegliere i prodotti di prima necessità di cui maggiormente necessitano spendendo i punti pre-ricaricati al momento dell accesso allo sportello del Servizio Sociale del Comune o di un altro ufficio da destinare a questo servizio. L autorizzazione viene concessa dai servizi sociali, previa verifica dei requisiti, anche allo scopo di evitare ridondanze e sprechi rispetto ad altri soggetti che sul territorio forniscono aiuti: 3 di 10
L accesso al market è determinato dai servizi sociali, che individuano le famiglie sulla base dell ISEE (anche simulato per adeguarlo alla situazione attuale della famiglia). Il progetto coinvolge associazioni laiche e di ispirazione confessionale. Tutta la gestione avviene con personale volontario. Non sostituisce le attuali distribuzioni alimentari, ma è in rete con queste: è un nuovo strumento per rispondere a nuove esigenze. Le imprese possono costruire progetti di responsabilità sociale e di volontariato di impresa con impatto facilmente misurabile sul territorio. Il magazzino rifornisce anche parrocchie e associazioni presenti sul territorio Chi beneficia dei servizi è invitato ad impegnarsi in attività di volontariato, sia presso il market stesso, sia presso altre associazioni. Indispensabile sarà il contributo del Comune di Pomezia al quale sarà chiesto di mettere a disposizione Locali idonei per la realizzazione dell Emporio della Solidarietà, Obiettivo 2: Un progetto per la raccolta, lo stoccaggio e la distribuzione di generi alimentari a favore di famiglie e persone in difficoltà seguite da parte dei servizi sociali e dalle associazioni non lucrative del territorio impegnate nel contrasto alla povertà e nell accoglienza di persone e famiglie in condizioni di sofferenza alimentare e disagio sociale. Il progetto nasce come ulteriore risposta ai bisogni dei poveri e degli impoveriti del territorio, risposta che va ad aggiungersi ai molteplici interventi anticrisi già attivati. Gli obiettivi sono non cronicizzare il disagio e superare la crisi. Il progetto ha infatti un duplice orizzonte: Aumentare la capacità delle famiglie del nostro territorio, in situazione di povertà o a rischio di ulteriore impoverimento, di far fronte alle esigenze del vivere quotidiano, in particolare per il cibo Accrescere la sensibilizzazione del territorio sull acquisizione di stili di vita orientati alla condivisione e alla solidarietà La volontà del progetto è quindi quella di superare una logica meramente assistenzialistica e affrontare i temi della riduzione degli sprechi e dell aiuto ai più bisognosi in un ottica più organizzata e sistemica, diffondendo pratiche per una migliore gestione delle eccedenze nelle imprese della catena alimentare, dalla produzione, alla trasformazione, alla ridistribuzione. In 4 di 10
particolare nel nostro territorio, a vocazione agro-alimentare, si tratta di collaborare per orientare gli investimenti verso modalità produttive, ridistributive e di consumo in grado di valorizzare il più possibile i beni alimentari, evitando di trasformare lo sviluppo in spreco e povertà alimentare. DESCRIZIONE DEL PROGETTO La Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Pomezia fungerà da capofila e sarà coadiuvata in primis dalla Caritas Locale, insieme provvederanno al reperimento dei prodotti e alla distribuzione degli stessi che avverrà attraverso una rete distributiva già consolidata CRI-CARITAS. SVILUPPO DEGLI OBIETTIVI DEL PROGETTO: La volontà del progetto è quindi quella di superare una logica meramente assistenzialistica e affrontare i temi della riduzione degli sprechi e dell aiuto ai più bisognosi in un ottica più organizzata e sistemica, diffondendo pratiche per una migliore gestione delle eccedenze nelle imprese della catena alimentare, dalla produzione, alla trasformazione, alla ridistribuzione. Obiettivo 1: Emporio della Solidarietà: L Emporio della Solidarietà si propone di realizzare una piattaforma logistica per la raccolta, lo stoccaggio e la distribuzione di generi alimentari, a sostegno delle attività socio-assistenziali presenti sul nostro territorio, con particolare riguardo alle distribuzioni alimentari a favore di famiglie e/o persone in difficoltà economica e disagio sociale seguite dalla sotto indicata rete di servizi: a. il sistema Caritas dei Centri di ascolto diocesano e parrocchiali; b. le organizzazioni non lucrative del nostro territorio, come Croce Rossa Italiana, impegnate nel contrasto alla povertà e all'accoglienza di persone in condizioni di sofferenza alimentare e disagio sociale; c. il sistema dei Servizi Sociali comunali d. il reperimento di un locale da parte dell Amministrazione Comunale di Pomezia In particolare il progetto Magazzino/Emporio della Solidarietà si propone di realizzare: 1. un'azione sinergica con le parrocchie/centri di Ascolto/Caritas parrocchiali per la raccolta e la distribuzione di beni di prima necessità, allo scopo di sollevarle dalla quotidiana fatica del reperimento di alimenti da distribuire alle persone in sofferenza alimentare e liberare tempo ed energie da dedicare all'ascolto e alle relazioni interpersonali; 5 di 10
2. un miglioramento nella capacità di approvvigionamento delle organizzazioni non lucrative che accolgono direttamente i poveri o seguono sul territorio famiglie bisognose che a causa della perdita del lavoro e del potere di acquisto faticano ad arrivare alla quarta settimana; 3. un accesso diretto all'emporio da parte delle famiglie italiane e straniere (in particolari casi anche singole persone) residenti nel comune di Pomezia, che versino in condizione di reale difficoltà e disagio familiare, lavorativo, economico/sociale,.. in carico ai Servizi Sociali territoriali e/o al sistema dei Centri di Ascolto Caritas o delle organizzazioni non lucrative di solidarietà sociale partner del progetto. Alle famiglie/persone titolari delle tessera-alimenti per l'accesso diretto all'emporio solidale o beneficiarie di pacchi-viveri distribuiti presso la rete dei soggetti sopra indicata si offrirà la possibilità di usufruire di un paniere di prodotti di prima necessità, con l'individuazione di un elenco di prodotti considerati "essenziali" che gli enti partecipanti al Comitato dei Partner si impegnano a garantire, sia attraverso la raccolta di eccedenze alimenti/donazione, che tramite acquisto nel caso che la raccolta fosse insufficiente. Obiettivo 2: Raccolta e distribuzione: La raccolta, stoccaggio, e la distribuzione di generi alimentari a favore delle famiglie e persone in difficoltà prevede un beneficio sociale poiché gli alimenti recuperati vengono distribuiti a persone bisognose e in difficoltà; è poi un beneficio economico poiché un attività di recupero alimenti consente sia agli enti caritativi riceventi di risparmiare risorse economiche, sia alle aziende della filiera agroalimentare di ridurre i costi derivanti dallo smaltimento rifiuti. A seguito vi è un beneficio ambientale, poiché meno alimenti ancora buoni nelle discariche significa un minor inquinamento a beneficio educativo, poiché intercettando le eccedenze prima che diventino rifiuto, educa tutti i soggetti che vi partecipano al rispetto del valore del cibo e della fatica dell uomo. BANDO COMUNALE Cosa è previsto dal bando del Comune di Pomezia: a. proporre modalità innovative, originali e specifiche di sostegno materiale a persone del territorio in condizioni di svantaggio, emarginazione e rischio povertà; b. realizzare una rete sociale di persone e associazioni, che comprenda, a vario titolo, volontari da impiegarsi, a seconda delle specifiche caratteristiche, nelle diverse fasi di realizzazione del progetto; 6 di 10
c. individuare una rete di donatori, locali e non, di cibo e alimenti pronti al consumo o da preparare, tra industrie, alberghi, ristoranti, commercianti al dettaglio, grande distribuzione, produttori diretti, ecc disponibili a versare periodicamente, o una tantum, alimenti e/o strumenti necessari alla conservazione e distribuzione degli stessi; d. distinguere le fasi di raccolta, stoccaggio e distribuzione, da prevedersi nel rispetto delle norme vigenti, individuando con chiara preferenza le modalità più tempestive di consegna degli alimenti ai destinatari tali da ridurre allo stretto necessario le operazioni di stoccaggio, fatta eccezione per gli alimenti a lunga conservazione e non deperibili, entro le rispettive date di scadenza; e. individuare i punti di distribuzione degli alimenti sul territorio comunale, coinvolgendo enti, associazioni, parrocchie, e privati, prevedendo a delle modalità per regolarne il rapporto e in un numero non inferiore a due, includendo obbligatoriamente il centro città e la località di Torvajanica; f. prevedere, nell ambito della durata complessiva del progetto di dodici mesi, almeno due fasi di attuazione, decorrenti dalla data di completamento della selezione: la prima, quella di progettazione e costruzione della rete sociale e dei donatori, così come descritto ai punti b) e c), della durata non superiore a quattro mesi; la seconda fase di attuazione vera e propria, nella quale ha inizio la distribuzione di alimenti e cibo della durata rimanente; g. comunicare e congruamente pubblicizzare i punti di distribuzione, indicando gli orari di apertura, e la frequenza che non dovrà essere inferiore ai due giorni settimanali, fatti salvi i casi in cui non vi siano cibo o alimenti da distribuire. Può inoltre prevedersi una consegna del cibo e degli alimenti direttamente a domicilio, presso quelle famiglie bisognose che per diverse ragioni non possono e non si recherebbero presso alcun punto di distribuzione; h. elaborare una modalità di mappatura delle donazioni, una anagrafica dei volontari e dei donatori e, laddove possibile, dei destinatari, da utilizzarsi ai soli fini statistici per programmare ulteriori interventi a sostegno delle povertà. In ogni caso la proprietà dei dati raccolti è dell Amministrazione che ne otterrà la piena disponibilità mediante versamenti trimestrali e, in ogni caso, a conclusione del progetto, unitamente ad una relazione conclusiva contenete i dettagli delle azioni e il rendiconto economico. 7 di 10
DOVE E COME Sarà chiesto al Comune di reperire un locale e mezzo di trasporto idoneo alla conservazione e alla distribuzione dei viveri, ovvero verificare sul territorio la disponibilità di locali e/o mezzi di trasporto idonei con l ausilio di altre associazioni che verranno individuate successivamente e che si renderanno disponibili alla realizzazione del progetto. QUANDO La durata complessiva del progetto, come indicato nel bando, è stimata in dodici mesi e suddivisa in almeno due fasi di attuazione e decorrenti dalla conferma dello stesso; la prima fase, quella di progettazione e costruzione della rete sociale e dei donatori, della durata non superiore a quattro mesi; la seconda fase di attuazione vera e propria, nella quale ha inizio la raccolta e distribuzione di alimenti della durata rimanente del progetto. ESECUZIONE Governace del progetto: La governance del progetto appartiene in toto alle due associazioni promotrici (Croce Rossa Italiana e Caritas), che avranno il compito di decidere insieme come realizzare le azioni del progetto e di valutare l andamento delle attività per apportare eventuali correttivi che dovessero rendersi necessari in itinere. Il progetto non prevede un coordinatore retribuito, per cui verranno individuati coordinatori volontari (membri di associazioni promotrici) per le varie attività. Una volta che il progetto sarà approvato da parte del Comune di Pomezia, i servizi sociali comunali convocheranno le associazioni promotrici per cominciare a programmare le attività previste e per elaborare insieme un metodo operativo condiviso. Le associazioni manterranno contatti costanti con i servizi sociali, che favoriranno momenti di incontro e monitoraggio. Supporto tecnico logistico al reperimento e distribuzione di generi alimentari e beni di prima necessità: l obiettivo è quello di potenziare l attività delle associazioni impegnate nella consegna dei pacchi alimentari a persone indigenti. La consegna è infatti solo l ultima fase di un lungo e complesso processo che richiede competenze ed attrezzature specifiche. Si tratta di promuovere servizi di recupero, trasporto e stoccaggio di generi alimentari anche in collaborazione con aziende del settore agroalimentare, della distribuzione e della ristorazione che ha anche lo scopo di riduzione 8 di 10
dello spreco alimentare. Un obiettivo importante è quello di coinvolgere nuovi fornitori e sottoscrivere nuove convenzioni con la media e grande distribuzione e la ristorazione, con il supporto di mediatori a livello territoriale. Saranno sperimentate forme comuni di trasporto, stoccaggio e distribuzione di generi alimentari e beni di prima necessità. Azione supporto tecnico logistico al reperimento e distribuzione di generi alimentari e beni di prima necessità: sviluppo di forme di raccolta di generi alimentari e in collaborazione con altre realtà già operanti nel settore; incremento quantitativo e qualitativo generi alimentari recuperati; incremento delle competenze e capacità dei volontari (miglioramento della gestione del magazzino e dei servizi tecnico-logistici, reperimento di scorte alimentari in uscita dalla filiera distributiva anche in occasione della annuale colletta alimentare nazionale, ricerca e utilizzo di mezzi opportunamente attrezzati per il trasporto di generi alimentari, eventuale ricerca, sistemazione e corretto utilizzo di magazzini o parti di essi per lo stoccaggio e movimentazione di generi alimentari) Modalità: a) E compito della Croce Rossa Italiana CL Pomezia e Caritas: - provvedere al recupero delle eccedenze agro-alimentari presso le aziende donatrici, lo stoccaggio e la conservazione degli alimenti; - preparare in appositi pacchi alimentari, i prodotti recuperati, destinati alle famiglie, curandone la varietà, secondo la propria disponibilità rispetto a quanto recuperato; - organizzare il trasporto dei pacchi alimentari dalla sede dello stoccaggio alla sede dove avverrà la distribuzione alle famiglie, secondo l elenco aventi diritto; - non impegnare ai fini commerciali le derrate ricevute, astenendosi da ogni altro utilizzo fraudolento e da qualsiasi ulteriore comportamento che arrechi danno all attività ed all immagine. - sostenere il progetto Mettiamo in tavola la solidarietà con altri contributi reperibili attraverso la pubblicità e la partecipazione di aziende terze. Resta inteso che i prodotti alimentari vengono interamente donati gratuitamente e saranno, a loro volta, ridistribuiti in maniera altrettanto gratuita alle famiglie indigenti. b) E compito del Comune e dei Servizi Sociali: - redigere e fornire, entro e non oltre 1 mese dall inizio del progetto, l elenco delle famiglie ritenute in particolari condizioni di disagio alle quali si provvederà alla distribuzione dei pacchi alimentari ; 9 di 10
- la responsabilità dell individuazione dell effettivo stato di indigenza delle famiglie è di esclusiva competenza del Comune e dei Servizi Sociali che provvederanno alla verifica. c) La realizzazione della proposta del progetto sarà interamente finanziata con il contributo pubblico del bando (euro 30.000,00); le Associazioni si prenderanno carico dell organizzazione e realizzazione dello stesso. Poiché la Croce Rossa Italiana e Caritas non hanno la possibilità di impegnarsi economicamente in prima persona, le stesse procederanno alla rendicontazione delle spese su presentazione di fatture, ricevute, scontrini, rimborsi spese dei volontari, buoni pasto, buoni benzina, etc. al fine di ottenere il contributo così come specificato nel bando. Eventuali mezzi e materiali messi a disposizione da parte del Comitato Locale CRI di Pomezia e/o da Caritas saranno anch essi opportunamente quantificati e rendicontati al fine di recuperare le spese, come i costi dei locali per lo stoccaggio e la ridistribuzione del materiale e di tutti i materiali/mezzi utili alla realizzazione del progetto. d) Per la normativa vigente non è consentito l utilizzo improprio e non preventivamente autorizzato del logo, del marchio e del nome Croce Rossa Italiana e Caritas. CONTRIBUTO ECONOMICO E RENDICONTAZIONE DELLE SPESE La liquidazione del contributo economico avverrà, come indicato nel bando: a) anticipazione pari al 20 % del totale, da corrispondere al termine del periodo di progettazione (minimo 1 massimo 4 mesi), finalizzata all attivazione effettiva del progetto; b) liquidazione successive dietro presentazione della rendicontazione (presentazione della documentazione quali fatture, ricevute, scontrini, rimborsi spese dei volontari, buoni pasto, buoni benzina, etc.) e della relativa relazione delle attività svolte. È comunque previsto un rendiconto economico complessivo alla fine del progetto. 10 di 10
PIANO FINAZIARIO PROGETTO BANCO ALIMENTARE COMUNE DI POMEZIA CROCE ROSSA ITALIANA ENTRATE USCITE CONTRIBUTO BANDO 30.000,00 NOLEGGIO MEZZO 8.000,00 TRASPORTO IDONEO AFFITTO LOCALE 5.000.00 IDONEO PER STOCCAGGIO ASSICURAZIONE PER 50 1.500,00 VOLONTARI (INIZIALI) CARBURANTE 3.500.00 PUBBLICITA 2.000,00 MARKETING ALIMENTI A 2.000,00 COMPENSAZIONE DELLE DONAZIONI MATERIALI DI 3.000,00 CONSUMO CANCELLERIA (COMPUTER STAMPANTI ECC..) CERTIFICAZIONI E 1.000,00 AUTORIZZAZIONI IDONEE PER MANEGGIO FRESCO-ALIMENTI RIMBORSI SPESE AI 2.000.00 VOLONTARI FONDO SPESE 2.000.00 IMPREVISTE In considerazione della previsione di entrata del solo contributo del bando, le spese sopra indicate si intendono in economia di spesa; eventuali spese non previste potranno essere compensate da uscite di minore entità rispetto a quanto previsto nel prospetto. 11 di 10