ATTIVITA EXTRA PIANO PER LA RICERCA DEI RESIDUI NEGLI ALIMENTI E IN ALCUNI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE

Documenti analoghi
ATTIVITA EXTRA PIANO PER LA RICERCA DEI RESIDUI NEGLI ALIMENTI E IN ALCUNI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE

ATTIVITA EXTRA PIANO PER LA RICERCA DEI RESIDUI NEGLI ALIMENTI E IN ALCUNI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE

ATTIVITA EXTRA PIANO PER LA RICERCA DEI RESIDUI NEGLI ALIMENTI E IN ALCUNI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE

PROCEDURE OPERATIVE STRAORDINARIE PER LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DEL RISCHIO CONTAMINAZIONE DA AFLATOSSINE NELLA FILIERA LATTIERO-CASEARI 2016

PROCEDURE OPERATIVE PER LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DEL RISCHIO CONTAMINAZIONE DA AFLATOSSINE NELLA FILIERA LATTIERO-CASEARI ANNO 2013

lolbia 08 giugno 2018 AFLATOSSINE, PROBLEMA SOTTO CONTROLLO?

Dipartimento di prevenzione. S.C. IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ANIMALI Direttore: dr. Giovanni Mezzano

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N DEL 21 MARZO 2003

Ai Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI

Attività per la tutela del settore apistico: Piano Nazionale Residui e Piano Regionale

STANZIALI NOMADI TOTALE APIARI ALVEARI APIARI ALVEARI APIARI ALVEARI

Ai Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI

ISTRUZIONE OPERATIVA PER PRESENZA AFLATOSSINE NEL LATTE

Salute pubblica e riscontri alla macellazione

UNITA' ORGANIZZATIVA VETERINARIA PROBLEMI SANITARI IN MATERIA DI PRODUZIONE ED IMMISSIONE SUL MERCATO DI CARNI FRESCHE

Capitolo. I AZIENDE BOVINE. Criteri di selezione per il controllo al latte di massa in aziende bovine da Latte o Misto

Risultati della attività sorveglianza veterinaria 2014

SC IGIENE ALLEVAMENTI e PRODUZIONI ZOOTECNICHE ATTIVITA 2011

IL REGOLAMENTO CE N 2073/2005 aspetti applicativi e criticità. Il Reg. 2073/05 nel contesto del Pacchetto igiene

PNR 2009:le non conformità riscontrate come indicatore di criticità e analisi per il bisogno formativo. Strategie della Regione Emilia-Romagna

PACCHETTO PESTICIDI. Piani di monitoraggio e ricerca residui in mangimi e alimenti di origine animale. Asti, 15 maggio 2014

MODULO DI ACCOMPAGNAMENTO CAMPIONI LATTE CRUDO DESTINATI AL LABORATORIO DI ANALISI (Legge 169/89 e D.M. 185 del 1991) VERBALE N

PRISA 2013: stato dell arte

Protocollo data. SEDE LEGALE O AMMINISTRATIVA Via C.A.P. Comune Località Telefono Fax. Legale rappresentante Sig. nato a il e residente a Prov.

DIREZIONE GENERALE. DEL 13/10/2016 Responsabili dei Servizi Veterinari Aziende UU.SS.LL. Regione Emilia Romagna

E. PIANO RESIDUI E PIANI SPECIALI SU CONTAMINANTI AMBIENTALI

PIANO NAZIONALE RESIDUI

WND attività di controllo integrato in Regione Lombardia 2015.

DOC 11 MODELLO N. 1 programma annuale di audit. SUPERVISIONE TECNICI di PREVENZIONE

SALUTE VERONA 6 FEBBRAIO Riunione annuale veterinaria su scambi intracomunitari di bovini (Italia Francia)

DIRETTORI DIPARTIMENTI DI SANITA' PUBBLICA AZIENDE USL REGIONE EMILIA ROMAGNA

Malattia di Aujeszky. Misure sanitarie in vigore dal 1 gennaio U.O. VETERINARIA Milano 1 dicembre 2015

SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE (S.I.A.O.A.)

PIANO NAZIONALE RESIDUI

Monitoraggio dei residui di medicinali veterinari e di altre sostanze negli animali vivi e nei prodotti animali in Unione Europea Risultati anno 2014

Ministero della Salute Dipartimento Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare

PROTOCOLLO TECNICO CHIMICO IL CONTRIBUTO DELL IZS PLVA. Corso aggiornamento Protocollo Chimico Maggio 2016 Dr.Barbara Vivaldi I.Z.S.

7/18/2015 PATRIMONIO ZOOTECNICO

Situazione e prospettive della gestione degli effluenti in Lombardia. Federico Giovanazzi Regione Lombardia Direzione Generale Agricoltura

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA. la legge 23 dicembre 1978, n.833 e successive modifiche ed integrazioni;

PREMESSA DURATA. Il Progetto avrà durata annuale ( ).

BRUCELLOSI DEGLI OVINI E DEI CAPRINI SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI AL MACELLO

Il controllo del latte

Sicurezza Alimentare - Anno 2016

Il latte crudo è un prodotto come gli altri? Il latte crudo è un prodotto a rischio?

PIANO NAZIONALE 2010 RICERCA DEI RESIDUI NEGLI ANIMALI E IN ALCUNI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE PROGRAMMAZIONE DELLA REGIONE LOMBARDIA

Direzione Generale Sanità Pubblica Veterinaria Alimenti e Nutrizione Ufficio VI REGIONI E PROVINCE AUTONOME ASSESSORATI SANITA SERVIZI VETERINARI

PIANO NAZIONALE RESIDUI

Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate:

GESTIONE CARICA BATTERICA E CELLULE SOMATICHE

Oggetto : Determinazione n. G12150 del Ti agosto 2014 "Macellazione d'urgenza - Aggiornamento Procedure Operative." PRECISAZIONE CAMPIONAMENTO

SC IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE ATTIVITA 2011

DAL CLIENTE AL LABORATORIO: aggiornamenti legati all attivita di accettazione di campioni

Servizio idrico integrato Lombardia Assetti organizzativi e performance economico-finanziarie delle aziende operanti in ciascun ATO

Il controllo del Benessere Animale durante il trasporto. Macellazione d urgenzad. Ferrara, 31 maggio 2013 dott. Andrea Poli

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO REGIONALE REGIONE LAZIO

Attività di controllo sugli alimenti dell IZSM Regione Campania anno 2010

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE VETERINARIO A.S.L. DI BERGAMO

Giunta Regionale DIREZIONE GENERALE SANITA' VETERINARIA. Piazza Città di Lombardia n Milano. Tel

UNITA' ORGANIZZATIVA VETERINARIA PROBLEMI SANITARI IN MATERIA DI PRODUZIONE ED IMMISSIONE SUL MERCATO DI CARNI FRESCHE

Reg.CE 2075/2005, flusso informativo: ruolo dei macelli e dei laboratori designati

ISTRUZIONE OPERATIVA PER PRESENZA DI CARICA E/O CELLULE SOMATICHE NEL LATTE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 DEL 17 DICEMBRE 2007

ACCERTAMENTO INVALIDITA' TEMPI DI ATTESA ANNI

Relazione FVO (audit maggio 2010)

SC IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE ATTIVITA 2014

I maggiori contributi alle emissioni di SO 2 provengono dalle. province di Pavia (21%), Brescia (20%) e Milano (15%).

da PT0 nella BDN saranno apportate direttamente dal Servizio Veterinario della AUSL.

FILIERE CORTE: UN'OCCASIONE DI SVILUPPO E SICUREZZA ALIMENTARE

CRITERI CARICA BATTERICA INDICE CITOLOGICO VALORE MEDIA GEOMETRICA ALLA DATA

Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate:

Obblighi di pubblicazione concernenti i controlli sulle imprese (art.25) - Servizio Veterinario di Igiene degli Allevamenti e Produzioni zootecniche

SC IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE ATTIVITA 2015

Associazioni produttori. e, p.c. Ministero della Salute Dipartimento Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare

AZIENDA SANITARIA LOCALE - ASL DI BRESCIA. VETERINARIO VIA DUCA DEGLI ABRUZZI, BRESCIA (BS) dip.veterinaria@aslbrescia.

Sara Coluccia Polo Alimenti. Il controllo chimico negli alimenti: dal campionamento alla valutazione del risultato 29 e 30 gennaio 2014 Torino

Piano di monitoraggio per il miglioramento della carne bovina in Veneto

Piano regionale straordinario di controllo a seguito di segnalazione di riscontro di lesioni tubercolari negli animali da macello (mod.10/33).

SC IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE ATTIVITA 2013

DEROGA NITRATI: COSA FARE NEL 2013

XV Congresso NAZIONALE AIMC Novembre 2014 L Aquila La Gestione delle Grandi Emergenze l evento, la resilienza, le capacità Raffaele Bove

Accordo Stato-Regioni CSR 212 del 10 novembre Dott. B. Griglio

Regione Lombardia, PSR e Sicurezza

Ministero della Salute

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 28/12/2006 Identificativo Atto n. 1346

Con il presente documento si forniscono le istruzioni operative per l applicazione delle linee guida nel territorio della Regione Piemonte.

LINEE GUIDA INDIVIDUAZIONE PRESTAZIONI A PAGAMENTO RICHIESTE AI LABORATORI DELL IZSPB

Malattie trasmissibili dai prodotti della pesca all'uomo

Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA ANIMALE E DEI FARMACI VETERINARI Uffici 3-8 DGSAF

Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate:

Seminario nitrati Aggiornamenti sull applicazione della direttiva nitrati

GRUPPO DI LAVORO PER L INDIVIDUAZIONE DI INTERVENTI UTILI A CONTRASTARE L AUMENTO NUMERICO DELLA SPECIE NUTRIA (MYOCASTOR COYPUS) IN LOMBARDIA

MALATTIE PROFESSIONALI L ESPERIENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA ASL DELLA LOMBARDIA. Denunce Referti. Servizio PSAL della ASL è il destinatario di:

ALLEGATO STATISTICO LECCO

Idoneità al trasporto degli animali e macellazione speciale d urgenza (MSU)

NOTE TECNICHE CAMPIONI PER LABORATORI ARAL Revisione ottobre 2011

Commercio di souvenir in Lombardia nel 2016 Commercio al dettaglio

SC IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE ATTIVITA 2010

VDA Net Srl VDA Net Srl VDA Net Srl

Transcript:

UNITA' ORGANIZZATIVA VETERINARIA ATTIVITA EXTRA PIANO PER LA RICERCA DEI RESIDUI NEGLI ALIMENTI E IN ALCUNI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE Regione Lombardia Anno 2014 Revisione 2

INDICE 1. PREMESSA... 3 2. RICERCA DI CHINOLONICI, SULFAMIDICI e TETRACICLINE IN VACCHE DA LATTE A FINE CARRIERA AL MACELLO... 3 6. RICERCA DI AFLATOSSINA M1 NEL LATTE BOVINO... 5 7. RICERCA RESIDUI NEL MIELE... 6 2

1. PREMESSA Con la presente nota si trasmettono le disposizioni per l attuazione delle specifiche attività di campionamento programmate nell ambito dell EXTRA PIANO DELLA REGIONE LOMBARDIA (tipo di Piano: EXTRA-PIANO, tipologia di campionamento: mirato) stabilite dalla scrivente U.O. e concordate nell ambito delle riunioni del Nucleo Operativo Regionale di Vigilanza (NORV) istituito ai sensi del D.L.vo 158/2006. Per l individuazione dell attività extra-piano sono stati presi in considerazione, tra gli altri, i seguenti criteri: specifiche tipologie di allevamenti a carattere intensivo presenti sul territorio regionale particolari categorie di animali macellati in relazione alle condizioni produttive e di allevamento produzioni zootecniche di primaria importanza nella realtà agro-zootecnica lombarda categorie di farmaci legate a patologie dell allevamento intensivo dati di precedenti specifici piani di controllo straordinari esiti di campionamenti disposti da altre Autorità di controllo o eseguiti dai Servizi Veterinari delle ASL per altre finalità Le attività di campionamento EXTRA-PIANO che i Servizi Veterinari delle ASL saranno tenuti ad attuare nel corrente anno sono finalizzate a: Ricerca di CHINOLONICI, SULFAMIDICI e TETRACICLINE in vacche da latte a fine carriera al macello Ricerca di AFLATOSSINA M1 nel latte bovino Ricerca di RESIDUI nel miele Per le eventuali non conformità riscontrate nell attuazione delle attività extra-piano sopra citate l IZSLER effettua le comunicazioni previste al paragrafo 9 della programmazione regionale con esclusione della comunicazione al Ministero. Per i casi di non conformità i Servizi Veterinari delle ASL che hanno effettuato il campionamento e le ASL competenti per gli allevamenti interessati adottano i provvedimenti conseguenti e trasmettono le pertinenti informazioni con le procedure e l utilizzo dei modelli previsti nel paragrafo 8 e 9 della programmazione regionale specificando che trattasi di attività extra-piano. Si raccomanda che il verbale di prelievo riporti l indicazione: tipo extra-piano tipologia di campionamento mirato. Eventuali ulteriori prelievi, disposti a seguito di riscontro di non conformità, dovranno riportare sul verbale la dicitura: tipo di Piano: extra-piano - tipologia di campionamento: a seguito di positività. Si invitano le SS.LL. a voler dare la massima diffusione delle indicazioni sopra riportate al personale interessato in modo da garantire la corretta attuazione delle attività. Si invita a contattare la scrivente UO qualora non fosse possibile effettuare i campionamenti programmati. 2. RICERCA DI CHINOLONICI, SULFAMIDICI e TETRACICLINE IN VACCHE DA LATTE A FINE CARRIERA AL MACELLO In alcuni impianti di macellazione di bovini del territorio regionale risulta macellato un numero considerevole di vacche da latte a fine carriera provenienti sia da allevamenti lombardi che dal restante territorio nazionale. Si ritiene che tale categoria di animali, in considerazione delle condizioni intensive di allevamento legate all attività di riproduzione e di produzione di latte, possa manifestare alcune condizioni fisio-patologiche correlate (puerperio, mastiti, disturbi digestivi, ecc ) e che per tale motivo possa essere soggetta a trattamenti farmacologici preventivi e/o terapeutici con antibiotici e chemioterapici in particolare. 3

Con l attività proposta si intende verificare le corrette modalità di trattamento, il rispetto dei tempi di sospensione e la correttezza delle dichiarazioni (mod. 4 integrato, ICA) relative ai trattamenti. L attività di campionamento per la ricerca di residui di CHINOLONICI, SULFAMIDICI E TETRACICLINE sarà effettuata solo presso gli impianti di macellazione elencati nella tabella n. 1. Tabella 1 - Assegnazione campioni extra-piano CHINOLONICI, SULFAMIDICI E TETRACICLINE in vacche da latte a fine carriera ASL Nr. Comune Macello Denominazione Macello n. campioni BS 1773M ORZINUOVI BONETTI MACELLAZIONE SRL 3 BS 2921M CAPENEDOLO BIGIERRE CARNI SRL 3 BS 2464M GHEDI ITALCARNI SRL 4 CO 570M TURATE BUZZI SPA 3 CR 1806M PALAZZO PIGNANO MM CARNI SRL 10 LO 2097M BERTONICO CALZI S.R.L. 6 LO OSPEDALETTO 2270M LODIGIANO INALCA SPA 30 MN 147M MONZAMBANO MARIO TRONI SRL 8 MN 253M PEGOGNAGA UNIPEG - SOC. COOP. AGR. 13 MN R915K VIRGILIO BERVINI PRIMO SRL 8 MB 2262M AGRATE BRIANZA NAVA SERVICE S.P.A. 6 PV 551M MONTICELLI PAVESE M.EL.C.A. SRL 6 TOTALE 100 Il numero di campioni da prelevare nei singoli impianti è stato attribuito in relazione all entità di macellazione. Per ogni campionamento è previsto il prelievo di MUSCOLO. Le modalità di prelievo sono descritte nella nota di pianificazione del PNR REGIONALE 2014. Il campione, che prevede la ricerca contestuale di CHINOLONICI, SULFAMIDICI E TETRACICLINE sarà effettuato in 5 aliquote campionarie. I campioni devono essere conservate refrigerati e, se si prevede la consegna all IZSLER oltre le 24 ore dal prelievo, devono essere al più presto congelati e in tale stato recapitati al laboratorio. L esame verrà condotto dalla sede di Brescia dell IZSLER. I prelievi dell attività extra-piano, senza obbligo di sequestro della carcassa, saranno effettuati su vacche da latte a fine carriera privilegiando animali macellati al di fuori della macellazione ordinaria: animali soggetti a macellazione differita/separata animali macellati d emergenza al macello animali sottoposti alla macellazione d emergenza al macello separata animali sottoposti a macellazione speciale d urgenza Saranno da sottoporre a campionamento anche animali pervenuti al macello con la parte relativa ai trattamenti della dichiarazione di provenienza degli animali (mod. 4) incompleta, non compilata e/o non sottoscritta (previo regolarizzazione della documentazione). Come riportato nella programmazione regionale, qualora il veterinario ufficiale addetto all ispezione ante e post mortem, in relazione alle condizioni fisio-patologiche dell animale, rilevi eventuali alterazioni e/o segnali di pregressi trattamenti, procederà al campionamento per la ricerca di residui indicando sul verbale di prelievo: tipo di Piano: sospetto tipologia di campionamento: clinico-anamnestico, prevedendo inoltre il sequestro della carcassa. Non devono essere sottoposti ad alcun tipo di campionamento per la ricerca di residui gli animali pervenuti al macello con dichiarazione di trattamento negli ultimi 90 giorni da cui risulti il mancato rispetto dei tempi di sospensione, in quanto destinati all abbattimento e distruzione. 4

3. RICERCA DI AFLATOSSINA M1 NEL LATTE BOVINO In considerazione dei risultati ottenuti nel corso dell anno 2012 si ritiene opportuno proseguire una attività di monitoraggio che consenta di verificare i livelli di Aflatossina M1 nel latte e di intervenire tempestivamente nel caso di un eventuale innalzamento di tale livello. I Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL procederanno quindi, a scopo di monitoraggio della situazione delle aziende di conferimento e di verifica dei risultati degli autocontrolli, ad effettuare prelievi di latte dalle cisterne che pervengono ai centri e stabilimenti di trattamento e trasformazione latte della Regione Lombardia. I campioni saranno conferiti, per l esecuzione delle analisi, presso le sedi dell IZS identificate nella tabella 5. I prelievi, in 4 o 5 aliquote, ciascuna di almeno 200 ml da inviare al Reparto di Chimica degli alimenti e delle tecnologie alimentari Laboratorio Micotossine dell IZSLER di Brescia con le modalità previste dalla pianificazione regionale del PNR e senza il sequestro cautelativo del latte di cisterna, saranno effettuati dal 1 agosto al 31 ottobre p.v. su un campione di cisterne di provenienza italiana scelto in base ai risultati di precedenti controlli (sia da parte di codesti Dipartimenti che delle ditte in autocontrollo), alle dimensioni degli stabilimenti secondo la programmazione definita nella seguente tabella e privilegiando le cisterne da latte provenienti dall interno di ciascuna Provincia. Tabella 5- Assegnazione campioni extra-piano Ricerca di AFLATOSSINA M1 nel latte bovino ASL Agosto Settembre Ottobre SEDI IZS Bergamo 2 2 2 BERGAMO Brescia 2 2 2 BRESCIA Como 1 1 1 BRESCIA Cremona 2 2 2 BRESCIA Lecco 1 1 1 BRESCIA Lodi 2 2 2 BRESCIA Mantova 2 2 2 BRESCIA Milano 1 1 1 1 BRESCIA Milano 2 1 1 1 BRESCIA Monza e Brianza 1 1 1 BRESCIA Pavia 2 2 2 BRESCIA Sondrio 1 1 1 BRESCIA Valcamonica 1 1 1 BRESCIA Varese 1 1 1 BRESCIA Totale 20 20 20 Si ritiene inoltre opportuno fornire i seguenti ulteriori chiarimenti in merito ad alcuni aspetti operativi: il tenore massimo consentito per l aflatossina M1 nel latte, a seguito dell entrata in vigore del Reg.(CE) 1881/2006, è fissato a 0,050 g/kg. Si deve pertanto considerare non conforme il latte con un quantitativo di Aflatossina M1 segnalato dal laboratorio come positivo oltre ogni ragionevole dubbio tenendo conto del recupero e dell incertezza di misura. in caso di riscontro di valori di aflatossina M1 superiori ai limiti si deve procedere a: cisterna di latte proveniente da aziende di altre Regioni: immediata segnalazione alla scrivente struttura che provvederà a inviare la comunicazione alla Regione interessata. cisterna di latte proveniente da aziende della Regione Lombardia: immediata segnalazione ai Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle ASL interessate dell elenco delle aziende conferenti; esecuzione di un sopralluogo presso le aziende interessate procedendo alla verifica delle modalità di alimentazione (valutando, in particolare, se il superamento dei livelli di aflatossina è imputabile all utilizzo di mais raccolto nel 2014) e all esecuzione di un campione ufficiale (in 4 aliquote) del latte delle aziende stesse senza blocco preventivo del latte stesso; 5

qualora i livelli di aflatossina M1 dovessero risultare al di sopra dei limiti si procederà immediatamente al blocco del latte fino al rientro, verificato con un campione in unica aliquota, del valore di aflatossina M1 nel latte stesso nei limiti previsti. Della liberalizzazione del latte dovrà essere data comunicazione tempestiva al Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell ASL sede del centro o dello stabilimento di normale conferimento del latte. L elenco dei nominativi delle aziende dovrà essere anche inviato alla D.G. Agricoltura Unità Organizzativa Interventi per la Competitività e l Innovazione Tecnologica delle Aziende che collaborerà alla verifica della situazione relativa agli alimenti somministrati alle vacche adottando le misure agro zootecniche necessarie a eliminare le possibili fonti di contaminazione del latte; si richiama l attenzione affinché il primo campionamento ufficiale condotto presso le singole aziende a seguito dell esito sfavorevole sulla cisterna dei centri e stabilimenti di trattamento e trasformazione, pur se eseguito senza blocco preventivo del latte, venga condotto con la dovuta tempestività; in caso di riscontro di valori di aflatossina M1 superiori a 40 ppt si dovrà richiedere al responsabile del centro o dello stabilimento l esecuzione in autocontrollo delle verifiche sul latte delle singole aziende conferenti mediante la cisterna interessata; degli eventuali esiti che evidenziano superamenti dei limiti dovrà essere data immediata comunicazione all ASL. 4. RICERCA RESIDUI NEL MIELE Il campione di miele deve essere prelevato secondo le direttive impartite dalla programmazione regionale PNR 2014. Il campionamento deve essere fatto in forma ufficiale (4 aliquote). Per le modalità di campionamento fare riferimento a quanto programmato nel PNR. Come previsto dal PNR 2014 il campione deve essere prelevato direttamente dai favi di melario. Non vi sono specifiche modalità di conservazione del campione (può anche essere conservato a temperatura ambiente). E prevista la ricerca dei seguenti residui: FITOFARMACI SULFAMIDICI/TETRACICLINE (ricerca contestuale) STREPTOMICINA /TILOSINA (ricerca contestuale) I campioni, assegnati alle ASL come specificato nella allegata tabella 6, devono pervenire al Reparto Contaminanti Ambientali dell IZSLER di Brescia. Tabella 6 - Assegnazione campioni extra-piano Ricerca di residui nel miele STREPTOMICINA E SULFAMIDICI E FITOFARMACI TILOSINA TETRACICLINE ASL LAB. SMIELATURA FAVI LAB. SMIELATURA FAVI LAB. SMIELATURA Bergamo 1 1 2 3 4 Brescia 1 1 1 1 3 2 Como 1 1 1 3 2 Cremona 1 1 2 Lecco 1 1 1 3 2 Lodi 1 1 2 Mantova 1 1 2 MI1 1 1 3 MI2 1 1 3 Monza e Brianza 1 1 3 Pavia 1 3 1 3 FAVI 6

Sondrio 3 1 2 Vallecam onica 1 1 1 3 2 Varese 1 1 3 TOTALE 10 10 10 10 30 20 I campioni effettuati per la ricerca di FITOFARMACI dovranno essere in particolare eseguiti nel periodo primaverile in apiari dislocati in stretta prossimità ad aree destinate alla frutticoltura, viticoltura e maiscoltura; tale indicazione deve essere descritta nel verbale di prelievo. 7